L'Associazione Calcistica Dilettantistica Morrone (nota semplicemente come Morrone e tradizionalmente come Emilio Morrone), è una società calcistica con sede nella città di Cosenza.
L'attuale sodalizio è stato fondato nel 2015 in omaggio alla storica compagine fondata nel 1955 e sciolta nel 1993.[1] Il colore sociale è il granata. Milita nel campionato regionale di Eccellenza, il quinto livello del campionato italiano di calcio, il primo su base regionale.
Storia
Una formazione del Morrone 1973-1974, vincitore del campionato calabrese di Promozione e promosso in Serie D.
L'Associazione Calcistica Morrone nasce ufficialmente nel 1955, allorquando i dirigenti della Polindomita (società dilettantistica nata nel 1953 dalla fusione fra Indomita e Politano), decisero per il cambio di denominazione in memoria di Emilio Morrone, portiere cosentino morto a 23 anni a causa di uno scontro di gioco a Scalea, il 19 aprile 1953, durante una partita fra la sua squadra, la S.S. Eugenio Sicilia, e la formazione locale.[2][3]
Il nuovo sodalizio parte dal campionato di Promozione 1955-1956 e dopo soli cinque anni di militanza nelle categorie regionali conquista la promozione in Serie D. I primi due campionati vengono conclusi in settima posizione, prima di retrocedere in Prima Categoria e riconquistare nuovamente, seppur per un solo anno, la Serie D.[3]
Nel 1970, la Morrone (nel frattempo promossa in Serie D) viene eliminata dal Ponte San Pietro in semifinale di Coppa Italia Dilettanti.[3] Nel 1973 perde invece la finale con lo Jesolo (2-1), dopo aver battuto con lo stesso punteggio in semifinale i lombardi del Sant'Angelo.[3]
Nel 1974 i granata vincono il campionato di Promozione, conquistando la Serie D e rimanendovi per sei stagioni consecutive. In particolar modo, al campionato 1974-1975 risalgono gli unici due storici derby col Cosenza, blasonata prima società cittadina. Entrambe le partite furono giocate allo Stadio San Vito e furono appannaggio del Cosenza: il 6 ottobre 1974, davanti a circa dodicimila spettatori, i rossoblu vincono 1-0. Il medesimo risultato caratterizza la gara di ritorno, disputata il 9 febbraio 1975.[3]
La Morrone disputerà altri tre campionati interregionali a cavallo fra il 1984 e il 1987, prima di interrompere l'attività sociale nel 1993.[3]
Nel 2015 un gruppo di imprenditori locali (Marco Caputo, Marco Chiappetta, Orlando Ruffolo, Riccardo Quintieri) rifonda lo storico sodalizio, ripartendo dal campionato provinciale di Terza Categoria.[1] In soli quattro anni i granata giungono in Eccellenza, vincendo quattro campionati consecutivi, grazie anche all'indotto ed al lavoro certosino svolto dall'Academy. Nel campionato di Promozione 2018-2019, la Morrone conquista il primato recuperando dieci punti di svantaggio alla capolista Sambiase.[4]
Nel 2019, i cosentini raggiungono la finale della Coppa Italia regionale, venendo sconfitti ai rigori dal San Luca, nella finale giocata a Lamezia Terme il 22 dicembre, dopo aver concluso i tempi regolamentari col punteggio di 1-1.[5]
Cronistoria
Cronistoria dell'A.C. Morrone
Fondata col nome di Associazione Calcistica Morrone
1992-1993 - 15° in Eccellenza Calabria, retrocessa in Promozione e successivamente non iscritta al successivo campionato.
2015 - La società viene rifondata sotto il nome di Associazione Sportiva Dilettantistica Atleti Cosenza Morrone e iscritta al campionato provinciale di Terza Categoria.[6]
2015-2016 - 1º nel girone C della Terza Categoria Calabria. Promossa in Seconda Categoria.
2016-2017 - 1º nel girone B della Seconda Categoria Calabria. Promossa in Prima Categoria.
2017-2018 - 1º nel girone B della Prima Categoria Calabria. Promossa in Promozione.
2018-2019 - 1º nel girone A della Promozione Calabria. Promossa in Eccellenza.
2019 - In seguito alla fusione con l'A.S.D. Popilbianco di Cosenza, cambia denominazione in Associazione Calcistica Dilettantistica Morrone.[7]
Il colore sociale della Morrone è il granata, anche se nei primissimi anni della propria storia la squadra cosentina vestiva una casacca azzurra.
Simboli ufficiali
Stemma
Il richiamo alla storia della città dei Bruzi è anche rintracciabile nel suggestivo logo della nuova squadra: un pallone vintage, che tra le stelle ed una corona di alloro, è puntellato ai bordi da piccoli cerchi. Questo ultimo segno distintivo è un richiamo alla Stauroteca, preziosa croce donata alla città di Cosenza nel 1222 da Federico Secondo di Svevia.
Strutture
Stadio
Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Emilio MorroneeStadio San Vito-Gigi Marulla.
Il campo da gioco della Morrone è il centro sportivo Popilbianco. In passato disputò le proprie gare di campionato presso lo Stadio Emilio Morrone e successivamente presso lo Stadio San Vito.
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии