L'A.S.D. Mazara Calcio, meglio nota come Mazara, è una società calcistica italiana, con sede nella città di Mazara del Vallo.
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ASD Mazara Calcio Calcio | |||
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Canarini, Gialloblù | |||
Segni distintivi | |||
Uniformi di gara
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Colori sociali | Giallo, blu | ||
Simboli | Canarino | ||
Inno | Viva Mazara Vittorio Giarratana | ||
Dati societari | |||
Città | Mazara del Vallo | ||
Nazione | Italia | ||
Confederazione | UEFA | ||
Federazione | FIGC | ||
Campionato | Eccellenza | ||
Fondazione | 1946 | ||
Allenatore | Dino Marino | ||
Stadio | Stadio Nino Vaccara (4 266 posti) | ||
Sito web | www.mazaracalcio.net | ||
Palmarès | |||
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Il club milita nel girone A, del campionato di Eccellenza.
Il club mazarese fu fondato nel 1946 come Unione Sportiva Mazara, ma prese parte al suo primo campionato in Prima Divisione solo nella stagione 1948-1949, quando aderì alla Federazione Italiana Giuoco Calcio. Nel 1996 si fonde con la Società Calcio Mazara 2000, dando vita al Gruppo Sportivo Mazara 1946 fino all'attuale denominazione societaria nel 2010.
Vanta ben 25 campionati nel quarto livello calcistico italiano, di cui, 15 consecutivi, tuttavia, i gialloblù non sono mai andati oltre, mantenendosi sempre nei campionati dilettantistici. Fra i trofei conquistati ne figura uno, la Coppa Italia Dilettanti Sicilia vinta nella stagione 2015-2016 contro l'Acireale 3-1.
Le prime presenze del calcio a Mazara sono databili all'anno 1946; per l'esordio di una compagine cittadina in un campionato FIGC si dovette aspettare fino al 1948, quando l'Unione Sportiva Mazara partecipò al campionato di Prima Divisione. Nella stagione 1960-61, il Mazara esordì nel campionato di Serie D, dove giocò per tre stagioni consecutive per poi ritornarvici, seppur per una sola annata, nella stagione calcistica 1971-72. Nel 1975-76 il Mazara, allenato da Carlo Ceserato, riconquistò l'agognata Serie D al termine di uno spareggio-promozione giocato e vinto per 1-0 alla Favorita di Palermo contro il Canicattì. In seguito a quest'ultima promozione il Mazara militò in Serie D (conosciuta poi anche come Interregionale e Campionato Nazionale Dilettanti) per ben 19 stagioni di fila.
Durante gli anni ottanta e gli inizi degli anni novanta, il Mazara si propose più volte come reale candidata per la promozione nel calcio professionistico, senza tuttavia riuscire a raggiungere l'obiettivo. In particolare, la stagione 1984-85 vide il Mazara allenato da Ignazio Arcoleo vincere l'allora campionato di Interregionale, per poi ritrovarsi punito con cinque punti di penalizzazione in seguito a un'accusa di illecito sportivo. Tale penalizzazione consentì al Trapani di scavalcare in classifica i gialloblù e conquistare la promozione in Serie C2 a loro danno. Negli anni successivi, il Mazara sfiorò per almeno altre due volte la promozione: nel 1988-89, in cui terminò il campionato alle spalle dell'Acireale per un solo punto, e nel 1990-91, concludendo il campionato al terzo posto dietro il Trapani e al Gangi, che poi perse lo spareggio promozione a favore del Matera.
Dopo diciannove stagioni consecutive in Serie D (Interregionale per alcuni anni), il Mazara, piegato dai debiti, retrocesse nella stagione 1994-95. Nella stagione successiva di Eccellenza l'US Mazara si trovò a dover fronteggiare un'altra squadra locale, l'S.C. Mazara 2000, una squadra di recente fondazione che proveniva da una serie di promozioni consecutive che l'avevano portata fino a giocare in Eccellenza. Per una stagione, US Mazara e Mazara 2000 si fronteggiarono nello stesso campionato dando vita a una curiosa stracittadina: l'US Mazara terminò il campionato al quarto posto, mentre il Mazara 2000 chiuse in settima piazza. Le due squadre decisero quindi di fondersi nel Gruppo Sportivo Mazara 1946 che vinse nettamente il campionato di Eccellenza già nella sua stagione di esordio (1996-97).
Il ritorno del Mazara in Serie D coincise con una stagione che terminò con una salvezza acquisita all'ultima giornata per un solo punto. La stagione successiva fu, se possibile, ancora più sofferta, in quanto vide i canarini costretti a uno spareggio salvezza contro la Sancataldese disputato a Termini Imerese: l'incontro terminò con una vittoria per 1-0 del Mazara che riuscì ancora una volta ad evitare la retrocessione. La retrocessione fu tuttavia solo rimandata, in quanto la stagione 1999-2000 vide il Mazara in grosse difficoltà finanziarie e organizzative, tanto da ritrovarsi a disputare gran parte del torneo con un gruppo di giocatori giovani e inesperti. Tale stagione terminò con il Mazara ultimo in classifica, con soli otto punti in trentaquattro partite, e nuovamente retrocesso in Eccellenza.
La nuova retrocessione in Eccellenza segnò l'inizio di un periodo di declino che si ritrovò a dover giocare uno spareggio-retrocessione contro il Licata al termine della stagione 2003-04, dopo aver terminato la regular season in tredicesima piazza. La sconfitta per 1-0 significò retrocessione in Promozione per il Mazara. La prima stagione in Promozione terminò con un deludente quinto posto. La stagione 2005-06 invece vide una nuova proprietà prender possesso delle redini del club gialloblù e vincere il campionato sotto la guida tecnica del mazarese Filippo Cavataio, ex difensore di Serie C.
La stagione 2006-07 vide il Mazara lottare nelle zone alte della classifica alla ricerca di una seconda promozione consecutiva. Il campionato, vinto dall'Alcamo nella regular season, proseguì con il Mazara impegnato nei play-off promozione: dopo aver eliminato il Kamarat in semifinale, i canarini tuttavia uscirono in finale per mano del Carini, secondo classificato. Nella stagione successiva, i canarini non riuscirono a migliorare tali risultati, qualificandosi ancora una volta per i play-off promozione, ma venendo eliminati in semifinale dal Trapani.
La stagione 2008-09 vede il Mazara protagonista del campionato e in una lotta coi palermitani del Villabate per il primato; lotta che sfocerà in uno scontro diretto al Nino Vaccara sospeso dopo 10 minuti per l'annullamento di un gol in sfavore della squadra di casa immediatamente seguito da una rete segnata dei giocatori del Villabate con gran parte dei giocatori gialloblù ancora fuori dal campo per festeggiare il gol: le immagini di quella partita (che verrà nel frattempo sospesa) verranno riprese da molti media nazionali ed internazionali vista l'eccezionalità dell'accaduto; infatti, il match verrà poi fatto ripetere e vedrà la vittoria del Mazara per 2-0 (davanti a circa 4.000 spettatori) per un successo che lancia la squadra canarina verso la vittoria del campionato raggiunta il 22 Marzo 2010 quando i gialloblù si impongono per 4-0 sul Marsala davanti ad uno stadio stracolmo.
La stagione 2009-10 vede il ritorno del Mazara in Serie D che ottiene la salvezza a due giornate dal termine senza bisogno di disputare i play-out. Nel giugno 2010 la società mazarese cambia denominazione diventando Associazione Sportiva Dilettantistica Mazara Calcio.
La stagione 2010-2011 vede i canarini protagonisti di un campionato sfortunato che si conclude con la retrocessione in Eccellenza.
Nella prima stagione di ritorno all'Eccellenza, il Mazara ha tentato di tornare immediatamente in Serie D acquisendo diversi giocatori di categoria superiore, tra cui l'ex attaccante del Torino Akeem Omolade. Nonostante diversi tentativi, il club ha vissuto momenti difficili soprattutto nella stagione 2013-14 quando si è salvato dalla retrocessione attraverso i playoff, decisi da un pareggio dell'ultimo minuto contro il Rocca di Caprileone.
Nella stagione 2014-15 il Mazara ha nominato allenatore Nicola Terranova, ex vice allenatore e fratello maggiore del difensore Emanuele Terranova e ha concluso la stagione al secondo posto dietro i vincitori del Marsala. Qualificati ai playoff nazionali, sono stati eliminati in finale dal club pugliese del Nardò.
La stagione 2015-16 è iniziata con Terranova nuovamente alla guida della squadra ma, dopo con l'avvento della nuova proprietà, il nuovo presidente Elio Abbagnato (ex presidente del club dal 1989 al 1991 e suocero dell'ex nazionale italiano Federico Balzaretti) ha nominato allenatore l'ex giocatore di Serie A Tommaso Napoli. Il club chiuse la stagione al settimo posto in campionato, aggiudicandosi però per la prima volta la Coppa Italia Dilettanti regionale e perdendo in finale contro l'Unione Sanremo la possibilità di vincere la Coppa Italia Dilettanti nazionali che offriva anche un ulteriore posto in Serie D.
Nella stagione successiva Andrea Pensabene diventa il nuovo capo allenatore, sostituendo a settembre il mazarese Giacomo Modica e nel novembre 2016, Abbagnato ha venduto il club all'amministratore delegato Filippo Franzone che rimarrà presidente fino al 2019 quando il club venne rilevato da un consorzio locale con presidente il mazarese Davide Titone.
Cronistoria dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Mazara Calcio |
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I colori ufficiali della squadra mazarese sono il giallo canarino e il blu, che sono anche i colori ufficiali di Mazara del Vallo.
Lo stemma originale della squadra di Mazara ricordava la fusione del 1996 tra i due club locali e rivali "US Mazara" e "SC Mazara 2000". Su di esso erano presenti entrambi i due elementi caratteristici dei rispettivi stemmi originali delle due squadre, rispettivamente il canarino e il cavalluccio marino che diedero vita al "Gruppo Sportivo Mazara Calcio 1946". Quel logo è stato abbandonato nel 2010 a favore di una nuova versione che raffigura solo il canarino.
Il Mazara gioca le partite casalinghe allo Stadio Nino Vaccara, uno stadio situato lungo il fiume Mazaro. In origine era uno stadio in terra battuta senza posti a sedere ma successivamente ha subito una massiccia ristrutturazione nei primi anni 2000, con la realizzazione di un campo sintetico e di una tribuna numerata con tettoia.
Lo stadio è suddiviso in tre settori: la tribuna numerata (tribuna centrale) con una capienza di circa 1.700 posti; la curva, dove siedono i tifosi organizzati, con una capienza di circa 1.000 persone e la gradinata davanti alla tribuna, con una capienza di circa 1.500 posti, che negli ultimi anni funge anche da settore ospiti.
All'esterno dello stadio, proprio a lato dell'ingresso principale, i murales raffigurano pescatori e pescherecci caratteristici di Mazara del Vallo.
Il 27 aprile 2016, in occasione della finale di Coppa Italia Dilettanti tra Mazara e Sanremese, la Lega Nazionale Dilettanti, ha trasmesso in esclusiva il match sul proprio account ufficiale di YouTube[1].
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Questa la lista dei capitani che hanno indossato la fascia dal 1948 ad oggi.
N.B. al conteggio mancano le stagioni dal 1954 al 1958 di cui sono ignoti i risultati.
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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4º | Promozione | 3 | 1949-1950 | 1951-1952 | 10 |
Serie D | 7 | 1960-1961 | 1977-1978 | ||
5º | Serie D | 6 | 1978-1979 | 2010-2011 | 22 |
Campionato Interregionale | 11 | 1981-1982 | 1991-1992 | ||
Campionato Nazionale Dilettanti | 5 | 1992-1993 | 1998-1999 |
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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I | Prima Divisione | 1 | 1948-1949 | 38 | |
Promozione | 7 | 1952-1953 | 1975-1976 | ||
Campionato Dilettanti | 1 | 1958-1959 | |||
Prima Categoria | 7 | 1959-1960 | 1969-1970 | ||
Eccellenza | 20 | 1995-1996 | 2021-2022 | ||
II | Promozione | 2 | 2004-2005 | 2005-2006 | 2 |
Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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Coppa Italia Serie D | 3 | 1999-2000 | 2010-2011 | 3 |
Coppa Italia Dilettanti | 13 | 1966-1967 | 2018-2019 | 13 |
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ll tifo organizzato mazarese è nato nel 1981 con la fondazione del gruppo "Fedelissimi". Dal 1988, il gruppo ultras organizzato più importante è quello della Brigata Sudista 1988, che segue ed ha seguito in massa le partite in casa e in trasferta della squadra gialloblù. Altri gruppi storici che occupano ed hanno occupato la curva sud del Nino Vaccara sono Mazaresi Ultras, Passione e Mentalità, BOYS, Vecchia Guardia, Banda Veleno e Alcol Group.
La tifoseria mazarese è storicamente legata con la tifoseria del Marsala, gemellaggio risalente ai primi anni '80. Rapporti di stima ed amicizia ci sono con i tifosi di Palermo, Akragas, Gela, Milazzo, Gibellina e Gravina.
La rivalità più forte e datata nel tempo è quella contro il Trapani: derby caratterizzato da imponenti coreografie ma anche da decisioni controverse, come quella di giocare a porte chiuse (2007-2008) o senza tifoseria ospite (2010) a causa dei numerosi scontri susseguitisi negli anni dalle due tifoserie. Altra rivalitá sentita è quella con la tifoseria della Folgore Selinunte. Dissidi ci sono anche con Licata, Nissa, Acireale, Catania, Sciacca, Alcamo, Giarre, Sancataldese, Turris e Salemi.
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