L'Unione Sportiva Torinese è stata una squadra di calcio di Torino. I suoi colori sociali erano il bianco e il celeste.[1]
Unione Sportiva Torinese Calcio ![]() | |||
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Segni distintivi | |||
Uniformi di gara
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Colori sociali | ![]() | ||
Dati societari | |||
Città | Torino | ||
Nazione | ![]() | ||
Confederazione | FIFA | ||
Federazione | ![]() | ||
Fondazione | 1915 | ||
Scioglimento | 1923 | ||
Stadio | ( posti) | ||
Palmarès | |||
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Erede diretta della Vigor, ne replicò i fasti partecipando al campionato nazionale del 1920-1921 ed entrando nella Lega Nord, la prima associazione della società calcistiche italiane, della quale tuttavia non resse il crescente tasso tecnico tanto da sciogliersi definitivamente.
Secondo Fontanelli, fu fondata nel 1915.[2] Inizialmente, a causa della sospensione bellica del campionato, poté prendere parte esclusivamente a tornei di guerra.
Nella stagione 1915-1916 prese parte alla Coppa Federale venendo inserita nel girone B insieme alle blasonate Juventus e Torino: sconfisse per 1-0 in casa il Torino ma perse le altre tre partite e fu eliminata, chiudendo al secondo posto a pari merito con i granata.
Nella stagione 1916-1917 prese parte alla "Coppa Piemonte", classificandosi quarta e ultima dietro a Torino, Juventus e Amatori Torino. Nel 1919, con la ripresa delle attività sportive dopo l'interruzione dovuta alla prima guerra mondiale, l'US Torinese giocò nel campionato di Prima Categoria, la massima serie dell'epoca, avendo assorbito la Vigor Football Club reduce dalla fase nazionale dell’ultima edizione prebellica, e venne inserita nel girone B piemontese, a sei squadre.
Con tre vittorie e due pareggi su dieci partite disputate, si classificò quarta dietro Alessandria, Casale e Novara, sfiorando così l'accesso alle semifinali.
La stagione successiva fu memorabile per la squadra torinese: inserita nel girone A piemontese, giunse terza davanti alla Juventus accedendo allo spareggio per la qualificazione alle semifinali nazionali contro il Casale, terza classificata nell'altro girone piemontese. L'incontro fu equilibrato e terminò 0-0 dopo i tempi supplementari, rendendo necessaria la ripetizione, nella quale la Torinese, imponendosi per 2-0, si qualificò alle semifinali nazionali.
Inserita in un girone difficile con Pro Vercelli, Inter e Bentegodi Verona, la squadra sfiorò l'accesso alle finali del torneo settentrionale[3]: l'US Torinese, sconfitta 2-0 sul campo della favorita Pro Vercelli[4], vinse poi l'incontro di ritorno con un netto 3-0.[5] Lo svolgimento del girone però fu pesantemente condizionato dal ritiro dell'Inter che, dopo aver pareggiato 4-4 con l'US Torinese (con rete del beffardo pareggio nerazzurro giunta allo scadere),[3] diede forfait in ambedue gli incontri con la Pro Vercelli. La classifica finale vide quindi prevalere la Pro Vercelli con 10 punti, contro i 9 dell'US Torinese.
In questo periodo due giocatori della Torinese, Felice Berardo (una presenza, 1920)[6] e Angelo Mattea (una presenza, 1921),[7][8] furono convocati nella nazionale italiana.
Nella stagione campionato 1921-1922 ebbe luogo la scissione dei principali club calcistici, che diedero vita alla Confederazione Calcistica Italiana, organizzatrice di un campionato a 24 squadre in contrapposizione a quello organizzato dalla FIGC. L'US Torinese inizialmente era inserita nel novero delle 24, tanto da essere tra le firmatarie del patto di Milano (luglio 1921),[9] ma al momento della costituzione della CCI (fine agosto 1921) ne era già stata esclusa, sostituita dallo Spezia.[10] L'US Torinese avrebbe dovuto dunque prendere parte al campionato di Seconda Divisione piemontese della CCI, ma ai primi di novembre, con il campionato federale già cominciato da un mese, ritornò fedele alla FIGC, subentrando alla Biellese (ritiratasi dal campionato federale dopo il passaggio alla CCI) nel girone eliminatorio piemontese della Prima Categoria FIGC.[11] Nonostante la minore caratura tecnica delle squadre partecipanti, l'US Torinese, nel frattempo indebolitasi (Berardo si trasferì al Torino mentre Mattea al Casale), si classificò solo seconda nel girone piemontese dietro alla sorprendente Novese (che, nonostante fosse neopromossa, in quella stagione vinse lo scudetto).
Tale piazzamento, pur non consentendo la prosecuzione del torneo, permise all'US Torinese di restare in prima divisione anche nella stagione successiva, senza disputare gli spareggi imposti dal Compromesso Colombo. Il deludente 10º posto nel girone A della Lega Nord del campionato di Prima Divisione, determinò tuttavia la retrocessione dell'US Torinese in Seconda Divisione.
Nella campionato 1923-1924 il club venne inserito nel girone A della Seconda Divisione ma si ritirò prima dell'inizio del campionato. In seguito il club non prese più parte ad alcun campionato.
Cronistoria della Unione Sportiva Torinese | ||
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