La Virtusvecomp Verona S.r.l.[1], meglio nota come Virtus Verona, è una società calcistica italiana con sede nella città di Verona, di cui rappresenta il quartiere di Borgo Venezia. Milita in Serie C, la terza divisione del campionato italiano.
Virtusvecomp Verona Calcio | ||||
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Virtussini, Rossoblù | ||||
Segni distintivi | ||||
Uniformi di gara
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Colori sociali | Blu, rosso | |||
Dati societari | ||||
Città | Verona (Borgo Venezia) | |||
Nazione | Italia | |||
Confederazione | UEFA | |||
Federazione | FIGC | |||
Campionato | Serie C | |||
Fondazione | 1921 | |||
Presidente | Luigi Fresco | |||
Allenatore | Luigi Fresco | |||
Stadio | Mario Gavagnin-Sinibaldo Nocini (1 500 posti) | |||
Sito web | www.virtusverona.it | |||
Palmarès | ||||
Stagione in corso | ||||
Si invita a seguire il modello di voce |
Fondata nel 1921, è per tradizione sportiva la terza squadra della città scaligera, dopo l'Hellas Verona e il ChievoVerona.
Dal 2003, a seguito di un accordo di sponsorizzazione, include stabilmente nella propria denominazione sociale il marchio commerciale Vecomp.[2]
«È fondamentale, anche attraverso la pratica agonistica, creare degli uomini, se poi nascono anche degli atleti meglio ancora. È importante soprattutto far divertire i ragazzi appunto attraverso il gioco.» |
(Sinibaldo Nocini, dal libro “50 anni e più di vita virtussina”) |
La Virtus Verona venne fondata nel 1921 da un gruppo di appassionati del quartiere di Borgo Venezia a Verona. Ha trascorso gran parte della sua storia nelle serie provinciali e regionali della piramide calcistica italiana.
Durante tutti gli anni sessanta, settanta e ottanta del XX secolo i rossoblù veronesi rimasero nelle tre categorie inferiori. Questo periodo fu contraddistinto dalla presidenza di Nocini (1961-1981), già socio del club dal 1957. Primo presidente della storia rossoblù che gestì una prima squadra, egli fu artefice assieme ai suoi ragazzi e al tecnico Bortolameazzi della prima scalata nei quartieri nobili del calcio dilettantistico veronese, con il passaggio dalla Terza alla Prima categoria in rapida successione. Al termine della stagione 1990-1991, grazie al secondo posto finale, la Virtus raggiunse la Promozione.
Dopo vari piazzamenti nella parte superiore della classifica, la Virtus raggiunse nella stagione 1999-2000 la promozione in Eccellenza in virtù del secondo posto.
Nella stagione 2005-2006, grazie al primo posto ottenuto nel campionato di Eccellenza, la Virtus Vecomp guadagnò la promozione in Serie D e, in più, riuscì ad aggiudicarsi la Coppa Italia regionale del Veneto.
La stagione 2006-2007 fu la prima fra i dilettanti della Serie D e venne conclusa al terzo posto, che permise ai rossoblù di disputare i play-off, persi in semifinale.
L'annata 2007-2008 vide la squadra conquistare la salvezza grazie al 13º posto in Serie D.
La stagione 2008-2009 vide la squadra di Borgo Venezia terminare nella zona centrale della classifica.
Nella stagione di Serie D 2012-2013 la Virtus Vecomp Verona vinse i play-off di categoria, sotto la guida del suo presidente e allenatore Luigi Fresco, e, non avendo varie squadre professionistiche presentato domanda d'iscrizione, fu ripescata in Lega Pro Seconda Divisione conformemente al combinato delle norme FIGC e LND, dopo aver presentato una fidejussione di mezzo milione di euro.[3] In questo modo la Virtus poté fare il proprio esordio tra i professionisti.
La delibera ufficiale della FIGC del 5 agosto successivo rese Verona l'unica città italiana a poter vantare tre squadre professionistiche nella stagione calcistica 2013-2014.[4]
Il 6 aprile 2014 la Virtus Verona esordì al cittadino stadio Marcantonio Bentegodi, che ospita già le più blasonate cugine Hellas Verona e ChievoVerona, nel match contro l'Alessandria, partita terminata 0-0. A fine stagione arrivò la retrocessione nei dilettanti. La squadra rimase comunque nel quarto campionato del calcio italiano per importanza dopo l'unificazione della Serie C.
Nella stagione 2014-2015 militò nel girone B di Serie D. Nella Coppa Italia Serie D, dopo aver superato il turno preliminare, fu eliminata al primo turno. In campionato giunse al quinto posto, accedendo in questo modo ai play-off per approdare in Lega Pro. Fu eliminata al primo turno dei play-off dal Ciserano, vittorioso per 3-2.
Nella stagione 2015-2016 la Virtus Verona partecipò al campionato di Serie D nel girone C, che concluse nuovamente al quinto posto, prendendo dunque parte ai play-off per approdare in Lega Pro. Fu eliminata agli ottavi di finale della Coppa Italia Serie D dall'AltoVicentino, vittorioso per 1-0. Fu estromessa dai play-off in semifinale dal Campodarsego a causa della peggior posizione in classifica nella stagione regolare, nonostante dopo i tempi supplementari il risultato fosse fermo sul 2-2.
Nella stagione 2016-2017 la Virtus Verona militò nel girone C del campionato di Serie D. Conclusa la stagione regolare al quarto posto, fu eliminata nella finale dei play-off per la promozione in Serie C. Nella Coppa Italia di Serie D non andò oltre il primo turno.
Per la stagione 2017-2018 la Virtus Verona partecipò per il terzo anno consecutivo al campionato di Serie D nel girone C. Nella Coppa Italia di categoria il cammino della squadra si interruppe agli ottavi di finale. Il 29 aprile 2018, con la vittoria casalinga contro la Liventina per 2-0, i rossoblù sono stati promossi in Serie C, raggiungendo per la prima volta nella sua storia il terzo livello della piramide calcistica italiana. Con questo risultato Verona torna ad avere tre squadre militanti in campionati professionistici, come nella stagione 2013-2014.
La stagione 2018-19 vede la prima storica vittoria nel campionato di Serie C davanti al proprio pubblico di casa nel match vinto per 3-2 contro il Südtirol. In Coppa Italia Serie C viene eliminata al primo turno dalla Feralpisalò. Al termine di un campionato combattuto, nonostante una rimonta in classifica dopo aver ricoperto l'ultima posizione per diverse giornate, la Virtus perde alcune opportunità per conquistare la salvezza nel corso della stagione regolare, terminando il torneo al 19° e penultimo posto. La posizione costringe la formazione di Luigi Fresco alla disputa del play-out. La gara di andata contro il Rimini si conclude con risultato di 1-0 in favore della formazione rossoblù. Al ritorno, la sconfitta per 2-0 sancisce la retrocessione della Virtus in serie D. Il 12 luglio viene ufficialmente riammessa in Serie C.
Nella stagione 2019-2020 arriva una sorprendente salvezza con un 12º posto conquistato prima della sospensione del campionato per la pandemia da Covid-19.
Nella stagione 2020-2021 la compagine veronese partecipa per il terzo anno consecutivo al campionato di Serie C, qualificandosi ai play-off ma venendo eliminata al secondo turno.
Cronistoria della Virtusvecomp Verona |
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I colori sociali sono il rosso e il blu, disposti tradizionalmente a strisce verticali d'eguale larghezza.
Lo stemma sociale storico del club è un ancile palato rossoblù, chiuso esternamente da una corona bianca, atta a contenere la denominazione sociale (scritta talora in forma abbreviata).
Nel 2014 tale stemma è stato sostituito da uno scudetto, in cui la denominazione societaria è semplificata in Associazione Virtus Verona: la prima e la terza parola sono collocate nel campo palato, mentre la seconda (colorata di rosso) si colloca in una fascia bianca ricurva posta a mezzo scudo.
La Virtus Verona gioca le partite di casa al centro sportivo Mario Gavagnin-Sinibaldo Nocini.
Per la stagione 2013-2014, a seguito del ripescaggio in Seconda Divisione la Virtus Verona ha deciso di utilizzare come campo per le gare interne lo stadio Mario Sandrini di Legnago. Ad aprile 2014 la squadra ha giocato anche allo stadio Marcantonio Bentegodi.
La Virtus Verona si caratterizza per una grande continuità gestionale: al 2022 è presieduta e allenata da Luigi Fresco, che esercita ambedue le funzioni da oltre tre decenni. Pure il suo predecessore, Sinibaldo Nocini, ebbe grande longevità in carica, essendo rimasto alla presidenza del club per 20 anni.
La società detiene inoltre (circostanza piuttosto rara nel panorama calcistico italiano) una seconda squadra di calcio, avente press'a poco i medesimi nome (A.S.D. Pol. Virtus Verona) e colori, militante attualmente nel campionato regionale di Promozione.[8]
Di seguito l'organigramma societario dal sito internet ufficiale:[9]
Di seguito la cronologia degli allenatori e dei presidenti a partire dall'anno di fondazione:[10]
Allenatori
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Presidenti
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Da ricordare che dalla sua fondazione ad oggi la Virtus Verona ha partecipato a 2 campionati di 3º livello, a 5 campionati nazionali di 4º livello e 7 campionati di 5º livello.
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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3º | Serie C | 4 | 2018-2019 | 2021-2022 | 4 |
4º | Lega Pro Seconda Divisione | 1 | 2013-2014 | 5 | |
Serie D | 4 | 2014-2015 | 2017-2018 | ||
5º | Serie D | 7 | 2006-2007 | 2012-2013 | 7 |
Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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Coppa Italia Lega Pro | 1 | 2013-2014 | 4-* | |
Coppa Italia Serie C | 3 | 2018-2019 | 2021-2022 | |
Coppa Italia Serie D | 11 | 2006-2007 | 2017-2018 | 11 |
Poule Scudetto | 1 | 2017-2018 | 1 | |
Coppa Italia Dilettanti | 1 | 2005-2006 | 1 |
Di seguito i primatisti di presenze e reti:[11][12]
Record di presenze
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Record di reti
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Complice la presenza in città di due club antichi e di solida tradizione sportiva professionistica, il seguito di tifosi della Virtus Verona è alquanto ridotto e localizzato presso il quartiere d'appartenenza.
L'esistenza di una forma di organizzazione in seno alla tifoseria virtussina si riscontra per la prima volta nel 2006, anno di nascita del gruppo Virtus Fans, poi scioltosi nel luglio 2015: da quella prima esperienza sono germinati i collettivi Lost Boys, Virtus Verona Rude Firm 1921 (VVRF 1921) e Virtus Death Brigade. Nel giro di qualche anno i Lost Boys cessano a loro volta di esistere, lasciando alla Virtus Verona Rude Firm il ruolo di gruppo guida del tifo rossoblù: le Virtus Death Brigade invece sopravvivono sotto forma di "corrente" interna ai VVRF.
Nelle gare interne, i tifosi organizzati sono soliti prendere posto nella tribuna Ovest del centro sportivo Mario Gavagnin-Sinibaldo Nocini.
La tifoseria rossoblù professa posizioni ideologiche antitetiche rispetto alla tendenza dominante tra il pubblico calcistico veronese, nonché in generale con la cultura politica cittadina (tendente nettamente a destra): infatti i collettivi organizzati rossoblù si dichiarano apertamente antifascisti, antirazzisti, antisessisti e antiomofobi, potendo dunque collocarsi nel novero delle "curve" di sinistra.[13][14]
Tali posizioni sono corroborate dal sostegno accordato alla squadra da parte dei gruppi ska/street punk Ashpipe e Los Fastidios.[13]
Le amicizie dei tifosi della Virtus Verona sono in linea con gli ideali professati: rapporti cordiali sono pertanto intrattenuti con le tifoserie di Livorno,[15] Celtic, Rayo Vallecano, Olympique Marsiglia,[15] St. Pauli,[14] Babelsberg 1903[13] , Colo-Colo e Wrexham.[15][14]
Dal sito internet ufficiale:[16]
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