Giuseppe Materazzi (Arborea, 5 gennaio 1946) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.
Giuseppe Materazzi | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 176 cm | |
Peso | 72 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |
Termine carriera | 1979 - giocatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1962-1967 | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1967-1968 | ![]() | 34 (6) |
1968-1975 | ![]() | 228 (17) |
1975-1976 | ![]() | 22 (1) |
1976-1978 | ![]() | 54 (2) |
1978-1979 | ![]() | 24 (0) |
Carriera da allenatore | ||
1979-1981 | ![]() | |
1981-1983 | ![]() | Primavera |
1983 | ![]() | |
1984 | ![]() | |
1984-1985 | ![]() | |
1985-1987 | ![]() | |
1987-1988 | ![]() | |
1988-1990 | ![]() | |
1990-1991 | ![]() | |
1991-1992 | ![]() | |
1993-1995 | ![]() | |
1996-1997 | ![]() | |
1997 | ![]() | |
1998-1999 | ![]() | |
1999 | ![]() | |
1999 | ![]() | |
2001 | ![]() | |
2001-2002 | ![]() | |
2003 | ![]() | |
2007 | ![]() | |
2008-2009 | ![]() | |
2010 | ![]() | |
2016 | ![]() | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Fautore della zona mista, predilige il gioco veloce e palla a terra[1].
Prodotto del vivaio della Juventus[2], dopo una stagione in Serie D al Tempio, nel 1968 si trasferisce al Lecce, dove rimane fino al 1975 collezionando 262 presenze in sette stagioni di Serie C[3] e diventandone capitano[4]. Mette a segno un massimo di 7 reti nel campionato di Serie C 1973-1974.
Lasciata Lecce, disputa una stagione nella Reggina, sempre in terza serie[3], prima di continuare la carriera nel Bari[5]. Con i Galletti conquista la promozione nella serie cadetta nella stagione 1976-1977, e debutta in Serie B nel campionato 1977-1978, a 31 anni d'età. Chiude la carriera nel 1979, dopo una stagione in Serie C2 con la Cerretese[6].
Dopo aver frequentato con successo il Supercorso di Coverciano, dal 1979 al 1981 allena la Cerretese in Serie C2, da cui verrà esonerato, prima di essere responsabile del settore giovanile del Bari ed allenatore della Primavera del Bari per due anni[1]. In seguito allena Rimini: subentra ad Arrigo Sacchi e ottiene la salvezza dopo essere stato esonerato e richiamato[1]. Nelle stagioni successive guida Benevento[1] e Casertana, dove rimane per un biennio sfiorando la promozione in Serie B[1][7].
Nel 1987 compie un doppio salto di categoria, ingaggiato dal Pisa[2], con cui giunge 13º in Serie A vincendo anche una Coppa Mitropa. Nei due anni successivi viene chiamato a sedere sulla prestigiosa panchina della Lazio al posto di Eugenio Fascetti[1]: conduce i biancocelesti a due piazzamenti di centro-classifica, nonostante le contestazioni di tifosi e giocatori[8][9][10].
Dopo l'esperienza romana, riparte dalla Serie B con il Messina, mentre nella stagione 1991-1992 subentra ad Adriano Lombardi alla guida della Casertana, senza poter evitare la retrocessione in Serie C1[7]. Nel gennaio 1993 viene assunto dal Bari al posto di Sebastião Lazaroni[11]: rimane sulla panchina pugliese fino alla stagione 1995-1996[12], disputando due stagioni in Serie B e due in Serie A.
A partire dal 1995 colleziona due esoneri consecutivi e una dimissione, a Bari[13], Padova (Serie B)[14] e Brescia[15], in Serie A, dove sostituisce Edy Reja, dimessosi prima dell'inizio del campionato[16].
Successivamente guida il Piacenza, con cui ottiene una salvezza nella massima serie[17], dopodiché tenta l'avventura in Portogallo guidando lo Sporting Lisbona, da cui viene esonerato già nel settembre 1999[18]. Rientrato in Italia, guida il Venezia in Serie A (subentrando a Luciano Spalletti e venendo nuovamente esonerato[19]) e Cagliari, in Serie B, subentrando a Gianfranco Bellotto[20].
Dopo un'esperienza negativa sulla panchina del Crotone nel 2001-2002 (chiamato a sostituire Stefano Cuoghi[21], viene esonerato nell'aprile successivo[22]), ha allenato la squadra cinese del Tianjin Teda nel massimo campionato cinese[23].
Il 3 marzo 2007 torna sulla panchina del Bari, subentrando a Rolando Maran e terminando al quattordicesimo posto. Confermato anche per l'anno successivo viene però esonerato dopo la diciannovesima giornata della serie cadetta[12] e sostituito da Antonio Conte.
Dal dicembre 2008 allena l'Olympiakos Volos[24], squadra di Beta Ethniki, da cui viene esonerato nel marzo successivo[25].
Il 28 giugno 2010 viene ufficializzata la sua nomina ad allenatore del Brașov, squadra rumena di Liga 1[26], ma dopo appena 3 giorni, il 1º luglio, viene esonerato dal presidente della squadra rumena Ioan Neculaie a causa di alcuni malintesi[27].
A settembre 2016 viene nominato nuovo allenatore della Lazio Calcio femminile[28].
Nel luglio 2011 viene ingaggiato dalla società toscana dell'Atletico Arezzo, compagine che milita nel campionato di Serie D, per ricoprire il ruolo di direttore tecnico[29]. Nel marzo 2012 lascia la società aretina per passare al Treviso nel medesimo ruolo[29]; l'esperienza in Veneto dura pochi mesi, poiché nel luglio successivo torna in Sardegna, in veste di consulente tecnico dell'Olbia[30]. Nel luglio 2013 è chiamato dal Foggia come coordinatore dell'area tecnica rossonera[31]. Il 12 giugno 2015 diventa il nuovo direttore tecnico della Robur Siena, neopromossa in Lega Pro.[32]
Il 3 dicembre 2016 diviene il nuovo direttore generale della Casertana, che aveva già guidato da allenatore tra gli anni '80 e '90.[33] Si dimette dall'incarico il 3 maggio 2017, in seguito all'esonero del tecnico Andrea Tedesco, non concordato dal presidente con il resto della dirigenza.[34]
Il 12 dicembre 2018 viene chiamato dal Bisceglie come direttore dell'area tecnica per coaudivare il tecnico Antonio Russo della squadra militante in Serie C[35]. La collaborazione però dura solo una settimana e il 17 dicembre lascia l'incarico[36] non avendo trovato l'accordo con il club.
È padre dell'allenatore ed ex calciatore Marco Materazzi, nonché Matteo Materazzi agente Fifa[senza fonte] e di una figlia.
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