Bobby Moore, all'anagrafe Robert Frederick Chelsea Moore (Barking, 12 aprile 1941 – Londra, 24 febbraio 1993), è stato un calciatore inglese, di ruolo difensore, capitano della Nazionale inglese campione del mondo nel 1966 e del West Ham.
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Bobby Moore | ||
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Moore in Nazionale nel 1969 | ||
Nazionalità | Inghilterra | |
Altezza | 177 cm | |
Peso | 72 kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Difensore | |
Termine carriera | 1983 - giocatore 1986 - allenatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
19??-1956 | Barking | |
1956-1958 | West Ham | |
Squadre di club1 | ||
1958-1974 | West Ham | 544 (24) |
1974-1977 | Fulham | 124 (1) |
1977 | S.A. Thunder | 24 (1) |
1978 | Seattle Sounders | 7 (0) |
1978 | Herning Fremad | 9 (0) |
1983 | Carolina Lightnin' | ? (?) |
Nazionale | ||
1960-1962 | Inghilterra U-23 | 9 (2) |
1962-1973 | Inghilterra | 108 (2) |
Carriera da allenatore | ||
1980 | Oxford City | |
1981-1982 | Eastern | |
1984-1986 | Southend Utd | |
Palmarès | ||
Taça das Nações | ||
Bronzo | Brasile 1964 | |
Mondiali di calcio | ||
Oro | Inghilterra 1966 | |
Europei di calcio | ||
Bronzo | Italia 1968 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Ha giocato in particolare per il West Ham United, capitanando il club per più di dieci anni, ed è stato il capitano della squadra nazionale inglese che ha vinto la Coppa del Mondo FIFA 1966. È ampiamente considerato come uno dei più grandi difensori nella storia del calcio ed è stato citato da Pelé come il più grande difensore contro cui abbia mai giocato.[1]
Ampiamente considerato il più grande giocatore di sempre del West Ham, Moore ha giocato oltre 600 partite per il club durante un mandato di 16 anni, vincendo la FA Cup nel 1963-64 e la Coppa delle Coppe UEFA nel 1964-65. Durante la sua permanenza al club ha vinto il FWA Footballer of the Year nel 1964 e il West Ham Player of the Year nel 1961, 1963, 1968 e 1970. Nell'agosto 2008, il West Ham United ha ufficialmente ritirato la sua maglia numero 6, 15 anni dopo la sua morte.[2]
Moore è stato nominato capitano dell'Inghilterra nel 1964, all'età di 23 anni, vincendo il trofeo della Coppa del Mondo nel 1966. Ha conseguito un totale di 108 presenze per il suo paese, che al momento del suo ritiro internazionale nel 1973 era un record nazionale. Questo record è stato successivamente battuto da Peter Shilton. Il totale di 108 presenze di Moore ha continuato a essere un record per un giocatore di movimento fino al 28 marzo 2009, quando David Beckham ha ottenuto la sua 109ª presenza.[3] Moore è un membro del World Team of the 20th Century. Un'icona della squadra nazionale, una statua in bronzo di Moore è posizionata all'ingresso dello stadio di Wembley.
Difensore centrale composto, Moore era meglio conosciuto per la sua lettura di gioco e la capacità di anticipare i movimenti degli avversari, prendendo così le distanze dall'immagine del difensore impegnato unicamente nei contrasti e nei duelli aerei. Ricevendo la BBC Sports Personality of the Year nel 1966, è stato il primo calciatore a vincere il premio ed è rimasto l'unico per altri 24 anni. Moore ha ricevuto l'OBE nella New Year Honours List. È stato nominato membro inaugurale della Hall of Fame del calcio inglese nel 2002 in riconoscimento del suo impatto sul gioco inglese come giocatore e nello stesso anno è stato nominato nella lista della BBC dei 100 Greatest Britons.
Moore entrò giovanissimo nelle giovanili del West Ham, esordendo a 17 anni con la prima squadra l'8 novembre 1958 contro il Manchester Utd, diventando subito titolare della squadra londinese, mostrando la sua capacità di leggere la gara e il gioco d'anticipo, staccandosi così dallo stereotipo del difensore possente il cui gioco è basato soprattutto sulla forza fisica. Fu definito perciò da Pelé come il difensore più corretto che abbia mai affrontato.
Esordì in nazionale il 20 maggio 1962 a Lima contro il Perù, per poi disputare i successivi mondiali del Cile che videro l'eliminazione dell'Inghilterra ai quarti di finale contro il Brasile. Divenne capitano alla sua dodicesima presenza in nazionale, il 20 maggio 1963 contro la Cecoslovacchia.
Dopo lo shock della diagnosi di un cancro ai testicoli, guidò il West Ham al successo nella FA Cup a Wembley contro il Preston North End nel 1964. L'anno successivo, sempre a Wembley, il West Ham sconfisse il Monaco 1860, conquistando la Coppa delle Coppe.
All'inizio del 1966, alla vigilia del suo più grande trionfo, vennero resi noti alla stampa dei dettagli secondo cui Moore voleva lasciare il West Ham per il Tottenham. Moore fece scadere il suo contratto e solo dopo l'intervento di Sir Alf Ramsey ed essersi reso conto che tecnicamente non era qualificato a giocare in quanto la FA non permetteva a calciatori senza contratto di giocare per la Nazionale, firmò nuovamente con il West Ham per poter capitanare la squadra inglese del 1966. Moore fu il leader della squadra che diede al calcio inglese la sua finora unica vittoria mondiale e lo consacrò come giocatore, gentiluomo e icona dello sport.
Nella finale l'Inghilterra andò in svantaggio 0-1 contro la Germania Ovest, ma un calcio di punizione rapidamente battuto da Moore fece sì che il suo compagno nel West Ham, Geoff Hurst, segnasse il primo gol della sua storica tripletta. Martin Peters segnò per portare l'Inghilterra sul 2-1, ma la Germania pareggiò nei minuti finali del tempo regolamentare, portando la partita ai supplementari. Ramsey si convinse che i tedeschi erano esausti, e dopo che Hurst segnò quello che probabilmente è il gol più controverso e discusso del calcio mondiale, l'incontro sembrò finito. Con pochi secondi rimasti da giocare e l'Inghilterra sotto la pressione dell'ennesimo attacco tedesco, la palla finì a Moore sul limitare dell'area di rigore inglese. Jackie Charlton e Nobby Stiles urlarono a Moore di disfarsi della palla, ma lui con calma riuscì a metterla sul piede di Hurst a quasi 40 metri di distanza, per il gol del definitivo 4-2.
Delle molte foto di quel giorno, una mostra Moore che si pulisce le mani dal fango sulla piattaforma di velluto dove era appoggiato il Trofeo Jules Rimet, prima di stringere la mano della regina Elisabetta II che gli consegnava la Coppa del Mondo.
Moore proseguì fiducioso la sua carriera nel West Ham e nella nazionale, e venne ancora una volta chiamato ad essere il capitano dell'Inghilterra nella trasferta in Messico per difendere il titolo mondiale nel 1970. Ci fu una grave interruzione nella preparazione, comunque, quando venne fatto un tentativo di implicare Moore in un furto di un braccialetto da una gioielleria di Bogotà (Colombia), dove la nazionale inglese si trovava per disputare alcune partite di preparazione, allo scopo di acclimatarsi all'altitudine elevata. Le accuse vennero successivamente lasciate cadere, Moore fu pienamente scagionato e gli fu permesso di raggiungere i suoi compagni di squadra in Messico. Nell'incontro del girone eliminatorio contro i favoriti del Brasile, ci fu un momento notevole per Moore, quando affrontò il grande Jairzinho con tale precisione e pulizia che molti citano quell'intervento come il contrasto che nessuno riuscirà a migliorare. Il Brasile vinse comunque l'incontro, ma anche l'Inghilterra si qualificò per la fase successiva. La sconfitta ai supplementari contro la Germania Ovest vide l'Inghilterra uscire ai quarti, e occorsero dodici anni prima che l'Inghilterra tornasse di nuovo alla fase finale di Coppa del Mondo.
Moore disputò la sua centesima partita con la nazionale inglese il 14 febbraio 1972, contro la Scozia. Terminò la carriera con 108 presenze in nazionale, battendo il record detenuto dal compagno di trionfi del 1966 Bobby Charlton per sole due presenze. Solo Peter Shilton, con cui Moore giocò a livello internazionale tra il 1970 e il 1973, è riuscito in seguito a fare meglio. L'ultima apparizione di Moore con la maglia dell'Inghilterra avvenne nel novembre 1973 nella storica amichevole contro l'Italia vinta dagli azzurri per 1 a 0 con gol di Capello. Saltò invece la partita dell'ottobre 1973 contro la Polonia, nella quale l'Inghilterra pareggiò per uno a uno, ma necessitava di una vittoria per qualificarsi ai mondiali del 1974.
In quanto alla nazionale, vanno anche ricordate le 8 presenze nell'Under 23 e le 18 nelle giovanili.[4]
Il 14 marzo 1974 a Moore venne permesso di lasciare il suo amato West Ham dopo più di 15 anni, e di entrare a far parte dei rivali londinesi del Fulham, che giocavano in seconda divisione, per 25000 sterline. Durante la stagione 1974-75, la squadra raggiunse la finale dell'FA Cup, dove incontrò proprio la ex squadra di Moore, il West Ham. Non ci fu però il lieto fine per Moore, il Fulham perse per due a zero.
Moore giocò la sua ultima partita da professionista per il Fulham il 14 maggio 1977, contro il Blackburn. Successivamente giocò per due squadre della North American Soccer League, i San Antonio Thunder nel 1977 (24 partite, 1 gol) e i Seattle Sounders nel 1978 (7 partite). Nel corso del 1976, ci fu anche un'ultima apparizione in campo internazionale per il Team USA, in incontri contro Italia, Brasile e un'Inghilterra capitanata da Gerry Francis. Seguirono un'esperienza presso i danesi dell'Herning Fremad e un ritorno negli Stati Uniti in forza ai Carolina Lightnin'.
Dopo essersi ritirato dal calcio giocato nel 1978, Moore ebbe una breve parentesi come dirigente di Oxford City e Southend United, con risultati relativamente insoddisfacenti.
La sua vita dopo il calcio fu difficile e piena di eventi infausti, con affari andati male e la fine del suo matrimonio.
Nel 1990 Moore entrò nell'organico di Capital Gold Radio come analista e commentatore calcistico. Ad ogni modo, la sua battaglia contro il cancro era tornata, ed egli venne operato per un sospetto tumore al colon, il 22 aprile 1991. Il 15 febbraio 1993 Moore annunciò di soffrire per un cancro all'intestino. Cedette alla malattia solo sette giorni dopo aver commentato un incontro vinto a Wembley dalla nazionale inglese, per 6 a 0 contro il San Marino. Il suo funerale si svolse il 2 marzo 1993 nella chiesa del cimitero di Putney Vale; la salma venne in seguito tumulata nel cimitero-crematorio del borgo londinese di Newham.
Moore fu tra i primi ad essere inseriti nella Hall of Fame del calcio inglese nel 2002, come riconoscimento del suo impatto sul calcio inglese come giocatore.
La tribuna che ha sostituito il south bank del campo del West Ham, il Boleyn Ground di Upton Park, è stata intitolata a Bobby Moore poco dopo la sua morte.
Moore fu sposato due volte. La prima con Christina Dean il 30 giugno 1962 - la coppia divorziò dopo 23 anni, il 6 gennaio 1986. In seconde nozze sposò Stephanie Parlane-Moore (suo vero cognome da nubile) il 4 dicembre 1991.
Una statua di bronzo di Bobby Moore venne commissionata per essere eretta fuori dall'ingresso principale del nuovo Stadio di Wembley, come omaggio al suo impatto sullo sport del calcio.
Nel 2008, in occasione del cinquantesimo anniversario del debutto di Bobby Moore con la maglia del West Ham, la società ha comunicato di aver ritirato la sua maglia con il numero 6.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1958-1959 | West Ham | FD | 5 | 0 | FACup | 0 | 0 | - | - | - | SFP | 1 | 0 | 6 | 0 |
1959-1960 | FD | 13 | 0 | FACup | 0 | 0 | - | - | - | SFP | 2 | 0 | 15 | 0 | |
1960-1961 | FD | 38 | 1 | FACup+CdL | 2+2 | 0+1 | - | - | - | - | - | - | 42 | 2 | |
1961-1962 | FD | 41 | 3 | FACup+CdL | 1+2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 44 | 3 | |
1962-1963 | FD | 41 | 3 | FACup+CdL | 5+1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 47 | 3 | |
1963-1964 | FD | 37 | 2 | FACup+CdL | 7+6 | 0 | - | - | - | - | - | - | 50 | 2 | |
1964-1965 | FD | 28 | 1 | FACup+CdL | 0 | 0 | CdC | 7 | 0 | CS | 1 | 0 | 35 | 1 | |
1965-1966 | FD | 37 | 0 | FACup+CdL | 4+9 | 0+2 | CdC | 6 | 0 | - | - | - | 56 | 2 | |
1966-1967 | FD | 40 | 2 | FACup+CdL | 2+6 | 0 | - | - | - | - | - | - | 48 | 2 | |
1967-1968 | FD | 40 | 4 | FACup+CdL | 3+3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 46 | 4 | |
1968-1969 | FD | 41 | 2 | FACup+CdL | 3+3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 47 | 2 | |
1969-1970 | FD | 40 | 0 | FACup+CdL | 1+2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 43 | 0 | |
1970-1971 | FD | 39 | 2 | FACup+CdL | 1+2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 42 | 2 | |
1971-1972 | FD | 40 | 1 | FACup+CdL | 4+10 | 0 | - | - | - | - | - | - | 54 | 1 | |
1972-1973 | FD | 42 | 3 | FACup+CdL | 2+2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 46 | 3 | |
1973-gen. 1974 | FD | 22 | 0 | FACup+CdL | 1+1 | 0 | - | - | - | TXCup | 1 | 0 | 25 | 0 | |
Totale West Ham | 544 | 24 | 85 | 3 | 13 | 0 | 5 | 0 | 647 | 27 | |||||
gen.-giu. 1974 | Fulham | SD | 10 | 1 | FACup+CdL | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 10 | 1 |
1974-1975 | SD | 41 | 0 | FACup+CdL | 12+3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 56 | 0 | |
1975-1976 | SD | 33 | 0 | FACup+CdL | 1+3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 37 | 0 | |
1976-1977 | SD | 40 | 0 | FACup+CdL | 2+5 | 0 | - | - | - | - | - | - | 47 | 0 | |
Totale Fulham | 124 | 1 | 26 | 0 | - | - | - | - | 150 | 1 | |||||
Totale carriera | 668 | 25 | 111 | 3 | 13 | 0 | 5 | 0 | 797 | 28 |
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Inghilterra | |||||||
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Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
20-5-1962 | Lima | Perù | 0 – 4 | Inghilterra | Amichevole | - | |
31-5-1962 | Rancagua | Ungheria | 2 – 1 | Inghilterra | Mondiali 1962 - 1º turno | - | |
2-6-1962 | Rancagua | Inghilterra | 3 – 1 | Argentina | Mondiali 1962 - 1º turno | - | |
7-6-1962 | Rancagua | Inghilterra | 0 – 0 | Bulgaria | Mondiali 1962 - 1º turno | - | |
10-6-1962 | Viña del Mar | Brasile | 3 – 1 | Inghilterra | Mondiali 1962 - Quarti di finale | - | |
3-10-1962 | Sheffield | Inghilterra | 1 – 1 | Francia | Qual. Euro 1964 | - | |
20-10-1962 | Belfast | Irlanda del Nord | 1 – 3 | Inghilterra | Torneo Interbritannico | - | |
21-11-1962 | Londra | Inghilterra | 4 – 0 | Galles | Torneo Interbritannico | - | |
27-2-1963 | Saint-Denis | Francia | 5 – 2 | Inghilterra | Qual. Euro 1964 | - | |
6-4-1963 | Londra | Inghilterra | 1 – 2 | Scozia | Torneo Interbritannico | - | |
8-5-1963 | Londra | Inghilterra | 1 – 1 | Brasile | Amichevole | - | |
29-5-1963 | Bratislava | Cecoslovacchia | 2 – 4 | Inghilterra | Amichevole | - | |
2-6-1963 | Kaiserslautern | Germania Ovest | 1 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - | |
5-6-1963 | Basilea | Svizzera | 1 – 8 | Inghilterra | Amichevole | - | |
12-10-1963 | Cardiff | Galles | 0 – 4 | Inghilterra | Torneo Interbritannico | - | |
23-10-1963 | Londra | Inghilterra | 2 – 1 | Spagna | Amichevole | - | |
20-11-1963 | Londra | Inghilterra | 8 – 3 | Irlanda del Nord | Torneo Interbritannico | - | |
11-4-1964 | Glasgow | Scozia | 1 – 0 | Inghilterra | Amichevole | - | |
6-5-1964 | Londra | Inghilterra | 2 – 1 | Uruguay | Amichevole | - | |
17-5-1964 | Funchal | Portogallo | 3 – 4 | Inghilterra | Amichevole | - | |
24-5-1964 | Dublino | Irlanda | 1 – 3 | Inghilterra | Amichevole | - | |
30-5-1964 | Rio de Janeiro | Brasile | 5 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - | |
4-6-1964 | Buenos Aires | Argentina | 1 – 0 | Inghilterra | Amichevole | - | |
6-7-1964 | New York | Stati Uniti | 1 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - | |
3-10-1964 | Belfast | Irlanda del Nord | 3 – 4 | Inghilterra | Amichevole | - | |
21-10-1964 | Londra | Inghilterra | 2 – 2 | Belgio | Amichevole | - | |
10-4-1965 | Glasgow | Scozia | 2 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - | |
5-5-1965 | Londra | Inghilterra | 1 – 0 | Ungheria | Amichevole | - | |
9-5-1965 | Belgrado | Jugoslavia | 1 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - | |
12-5-1965 | Francoforte sul Meno | Germania Ovest | 0 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - | |
16-5-1965 | Göteborg | Svezia | 1 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - | |
2-10-1965 | Cardiff | Galles | 0 – 0 | Inghilterra | Torneo Interbritannico | - | |
20-10-1965 | Londra | Inghilterra | 2 – 3 | Austria | Amichevole | - | |
10-11-1965 | Londra | Inghilterra | 2 – 1 | Irlanda del Nord | Amichevole | - | |
8-12-1965 | Barcellona | Spagna | 0 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - | |
5-1-1966 | Liverpool | Inghilterra | 1 – 1 | Polonia | Amichevole | 1 | |
23-2-1966 | Manchester | Inghilterra | 1 – 0 | Jugoslavia | Amichevole | - | |
2-4-1966 | Glasgow | Scozia | 3 – 4 | Inghilterra | Amichevole | - | |
29-6-1966 | Oslo | Norvegia | 1 – 6 | Inghilterra | Amichevole | 1 | |
3-7-1966 | Copenaghen | Danimarca | 0 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - | |
5-7-1966 | Varsavia | Polonia | 0 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - | |
11-7-1966 | Londra | Inghilterra | 0 – 0 | Uruguay | Mondiali 1966 - 1º turno | - | |
16-7-1966 | Londra | Inghilterra | 2 – 0 | Messico | Mondiali 1966 - 1º turno | - | |
20-7-1966 | Londra | Inghilterra | 2 – 0 | Francia | Mondiali 1966 - 1º turno | - | |
23-7-1966 | Londra | Inghilterra | 1 – 0 | Argentina | Mondiali 1966 - Quarti di finale | - | |
26-7-1966 | Londra | Inghilterra | 2 – 1 | Portogallo | Mondiali 1966 - Semifinale | - | |
30-7-1966 | Londra | Inghilterra | 4 – 2 dts | Germania Ovest | Mondiali 1966 - Finale | - | |
22-10-1966 | Belfast | Irlanda del Nord | 0 – 2 | Inghilterra | Qual. Euro 1968 | - | |
2-11-1966 | Londra | Inghilterra | 0 – 0 | Cecoslovacchia | Amichevole | - | |
16-11-1966 | Cardiff | Galles | 1 – 5 | Inghilterra | Qual. Euro 1968 | - | |
15-4-1967 | Londra | Inghilterra | 2 – 3 | Scozia | Qual. Euro 1968 | - | |
24-5-1967 | Londra | Inghilterra | 2 – 0 | Spagna | Amichevole | - | |
27-5-1967 | Salisburgo | Austria | 0 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - | |
21-10-1967 | Londra | Inghilterra | 3 – 0 | Galles | Qual. Euro 1968 | - | |
22-11-1967 | Londra | Inghilterra | 2 – 0 | Irlanda del Nord | Qual. Euro 1968 | - | |
6-12-1967 | Manchester | Inghilterra | 2 – 2 | Unione Sovietica | Amichevole | - | |
24-2-1968 | Glasgow | Scozia | 1 – 1 | Inghilterra | Qual. Euro 1968 | - | |
3-4-1968 | Liverpool | Inghilterra | 1 – 0 | Spagna | Qual. Euro 1968 | - | |
8-5-1968 | Valencia | Spagna | 1 – 2 | Inghilterra | Qual. Euro 1968 | - | |
22-5-1968 | Londra | Inghilterra | 3 – 1 | Svezia | Amichevole | - | |
1-6-1968 | Hannover | Germania Ovest | 1 – 0 | Inghilterra | Amichevole | - | |
5-6-1968 | Firenze | Jugoslavia | 1 – 0 | Inghilterra | Euro 1968 - 1º turno | - | |
8-6-1968 | Roma | Inghilterra | 2 – 0 | Unione Sovietica | Euro 1968 - 1º turno | - | |
6-11-1968 | Bucarest | Romania | 0 – 0 | Inghilterra | Amichevole | - | |
11-12-1968 | Sofia | Bulgaria | 1 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - | |
12-3-1969 | Londra | Inghilterra | 5 – 0 | Francia | Amichevole | - | |
3-5-1969 | Belfast | Irlanda del Nord | 1 – 3 | Inghilterra | Torneo Interbritannico | - | |
7-5-1969 | Londra | Inghilterra | 2 – 1 | Galles | Torneo Interbritannico | - | |
10-5-1969 | Londra | Inghilterra | 4 – 1 | Scozia | Torneo Interbritannico | - | |
1-6-1969 | Città del Messico | Messico | 0 – 0 | Inghilterra | Amichevole | - | |
8-6-1969 | Montevideo | Uruguay | 1 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - | |
12-6-1969 | Rio de Janeiro | Brasile | 2 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - | |
5-11-1969 | Amsterdam | Paesi Bassi | 0 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - | |
10-12-1969 | Londra | Inghilterra | 1 – 0 | Portogallo | Amichevole | - | |
25-2-1970 | Bruxelles | Belgio | 1 – 3 | Inghilterra | Amichevole | - | |
18-4-1970 | Cardiff | Galles | 1 – 1 | Inghilterra | Torneo Interbritannico | - | |
21-4-1970 | Londra | Inghilterra | 3 – 1 | Irlanda del Nord | Torneo Interbritannico | - | |
25-4-1970 | Glasgow | Scozia | 0 – 0 | Inghilterra | Amichevole | - | |
20-5-1970 | Bogotà | Colombia | 0 – 5 | Inghilterra | Amichevole | - | |
24-5-1970 | Santiago del Cile | Cile | 0 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - | |
2-6-1970 | Guadalajara | Inghilterra | 1 – 0 | Romania | Mondiali 1970 - 1º turno | - | |
7-6-1970 | Guadalajara | Brasile | 1 – 0 | Inghilterra | Mondiali 1970 - 1º turno | - | |
11-6-1970 | Guadalajara | Inghilterra | 1 – 0 | Cecoslovacchia | Mondiali 1970 - 1º turno | - | |
14-6-1970 | Léon | Germania Ovest | 3 – 2 | Inghilterra | Mondiali 1970 - 2º turno | - | |
25-11-1970 | Londra | Inghilterra | 3 – 1 | Stati Uniti | Amichevole | - | |
21-4-1971 | Londra | Inghilterra | 3 – 0 | Grecia | Qual. Euro 1972 | - | |
12-5-1971 | Londra | Inghilterra | 5 – 0 | Malta | Qual. Euro 1972 | - | |
15-5-1971 | Dublino | Irlanda | 0 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - | |
22-5-1971 | Stoccolma | Svezia | 1 – 3 | Inghilterra | Amichevole | - | |
13-10-1971 | Basilea | Svizzera | 2 – 3 | Inghilterra | Qual. Euro 1972 | - | |
10-11-1971 | Londra | Inghilterra | 1 – 1 | Svizzera | Qual. Euro 1972 | - | |
1-12-1971 | Il Pireo | Grecia | 0 – 2 | Inghilterra | Qual. Euro 1972 | - | |
29-4-1972 | Londra | Inghilterra | 1 – 3 | Germania Ovest | Qual. Euro 1972 | - | |
13-5-1972 | Monaco di Baviera | Germania Ovest | 0 – 0 | Inghilterra | Qual. Euro 1972 | - | |
20-5-1972 | Algeri | Algeria | 1 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - | |
27-5-1972 | Yaoundé | Camerun | 0 – 3 | Inghilterra | Amichevole | - | |
11-10-1972 | Londra | Inghilterra | 1 – 1 | Jugoslavia | Amichevole | - | |
15-11-1972 | Cardiff | Galles | 0 – 1 | Inghilterra | Qual. Mondiali 1974 | - | |
24-1-1973 | Londra | Inghilterra | 1 – 1 | Galles | Qual. Mondiali 1974 | - | |
14-2-1973 | Glasgow | Scozia | 0 – 5 | Inghilterra | Amichevole | - | |
12-5-1973 | Londra | Inghilterra | 3 – 0 | Argentina | Amichevole | - | |
15-5-1973 | Birmingham | Inghilterra | 2 – 1 | Brasile | Amichevole | - | |
19-5-1973 | Newcastle upon Tyne | Inghilterra | 1 – 0 | Colombia | Amichevole | - | |
27-5-1973 | Praga | Cecoslovacchia | 1 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - | |
6-6-1973 | Cracovia | Polonia | 2 – 0 | Inghilterra | Qual. Mondiali 1974 | - | |
10-6-1973 | San Pietroburgo | Unione Sovietica | 1 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - | |
14-6-1973 | Torino | Italia | 2 – 0 | Inghilterra | Amichevole | - | |
14-11-1973 | Londra | Inghilterra | 0 – 1 | Italia | Amichevole | - | |
Totale | Presenze (5º posto) | 108 | Reti | 2 |
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Questa sezione contiene «curiosità» da riorganizzare.
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Moore incontrò la sua prima moglie, Tina, nel 1957. Si sposarono il 30 giugno 1962. Vivevano in una casa a Chigwell, nell'Essex, che chiamavano "Morlands". Ebbero una figlia, Roberta, e un figlio, Dean.
Si separarono nel 1984, e divorziarono nel 1986. Sviluppò una relazione con Stephanie Parlane (di otto anni più giovane di lui) - si sposarono il 4 dicembre 1991 ma Moore morì il 24 febbraio 1993, 14+1⁄2 mesi dopo.[5]
Suo figlio, Dean, è morto, all'età di 43 anni, nel suo appartamento il 28 luglio 2011, la morte è stata attribuita a una condizione medica e a cause naturali.[6]
Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico | |
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