Bruno Cerella (Bahía Blanca, 30 luglio 1986) è un cestista argentino con cittadinanza italiana.
Bruno Cerella | ||
---|---|---|
![]() | ||
Nazionalità | ![]() ![]() | |
Altezza | 194 cm | |
Peso | 93 kg | |
Pallacanestro ![]() | ||
Ruolo | Guardia / ala piccola | |
Squadra | ![]() | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
![]() | ||
Pueyrredon | ||
2004-2005 | GS Basket Massafra | |
Squadre di club | ||
2004-2005 | GS Basket Massafra | |
2005-2006 | Pallacanestro Senise | |
2006-2007 | ![]() | |
2007-2008 | ![]() | 52 (663) |
2008-2012 | ![]() | 78 (345) |
2010-2011 | → ![]() | 28 (354) |
2012-2013 | ![]() | 9 (13) |
2013-2017 | ![]() | 93 (201) |
2017-2018 | → ![]() | 24 (46) |
2018-2022 | ![]() | 70 (110) |
2022- | ![]() | 5 (14) |
Nazionale | ||
2008-2009 | ![]() | 15 (103) |
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 6 novembre 2022 | ||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Alto 194 cm per 93 kg, gioca principalmente nel ruolo di ala piccola ma può giocare anche come guardia. Nel settembre 2004 arriva in Italia per fare esperienza in un club di C2 : il GS Basket Massafra. Nel Massafra gioca solo 1 partita con la C2 ma si fa notare con gli under 21. Non trovando spazio decide di cambiare e di trasferirsi a Senise (Basilicata), dove trova maggiore spazio e può completare la formazione italiana; con i lucani vince la Poule Retrocessione e partecipa ai play-off promozione di C2[1]. Da li in poi è un’ascesa continua. Si trasferisce alla Pallacanestro Salerno in C2 dove si fa notare per essere un giocatore dai grandi mezzi fisici; vince il campionato di C2 e dalla stagione successiva gioca in B2, più precisamente a Potenza dove non solo vince nuovamente il campionato ma viene eletto tra i tre migliori giocatori della lega per punti e valutazione.
È dotato di mezzi fisici molto potenti, ottima difesa ed è considerato come uno dei migliori prospetti italiani[senza fonte]. Dopo tre anni da protagonista nelle serie minori è stato convocato nella Nazionale maggiore di Carlo Recalcati ed in quella LNP Under-22 di Walter De Raffaele.
Recalcati dice di lui: «Cerella è un giocatore molto interessante. A Senise giocava in entrambi i ruoli di ala, in ottica della serie A può giostrare da 2 e da 3; sicuramente deve migliorare da fuori e nel ball handing, ma è un giocatore molto potente che atleticamente può tranquillamente reggere il salto tra B1 e LegAdue»[senza fonte].
Varese era interessata al giovane di Bahia Blanca ma il GM Cecco Vescovi ha preferito optare per un giocatore con altre caratteristiche.
Nell'estate del 2008 passa in Serie A a Teramo dove disputa una stagione alquanto positiva anche se un po' priva di minutaggio. Tuttavia è sempre a disposizione del coach Capobianco come dimostrato nella serie play-off contro Milano dove in 4 partite ha realizzato più di 13 punti, 5 recuperi e 5 rimbalzi, con 2 triple di cui una da centrocampo in gara-1. Disputa la stagione 2010-11 in Legadue vestendo la maglia della Assigeco BPL Casalpusterlengo con un rendimento di 12,6 punti a partita e 5 rimbalzi. Nella stagione successiva torna a vestire la canotta biancorossa del Teramo Basket ricoprendo un ruolo importante all'interno della squadra di coach Ramagli con un career high di 27 punti nella vittoria di Teramo contro Biella del 16 febbraio 2012.
Il 26 agosto 2012 firma un contratto di tre anni con la Pallacanestro Varese. Dopo una stagione si trasferisce all'Olimpia Milano [2] dove contribuisce alle vittorie di due campionati italiani, due coppe Italia e una supercoppa italiana. Passato nell'estate 2017 alla Reyer Venezia, con la società lagunare nella stagione 2018/2019, diventa campione d'Italia.
Dal 2013 è impegnato in Slums Dunk, un progetto che mira a migliorare le condizioni di vita dei bambini e giovani che vivono nella aree economicamente e socialmente degradate dell'Africa, tramite il basket. Lo sport è un linguaggio comune che chiunque può parlare, è uno strumento che unisce, che non conosce limiti. Chiunque può giocare a basket: ovunque ci sia un canestro, con qualsiasi palla, con o senza scarpe, l'unica cosa che conta realmente è la motivazione per saltare e andare a canestro. Il basket non è solo competizione ma anche uno strumento che può essere facilmente utilizzato per trasmettere cultura, valori e competenze.
Slums Dunk costituisce una storpiatura del termine slam dunk (schiacciata) dove slum significa baraccopoli. Slums Dunk mira a migliorare le condizioni di vita dei bambini e dei giovani che vivono nella aree economicamente e socialmente degradate dell'Africa.
Nel 2014 Slums Dunk ha costruito il suo primo campo di pallacanestro nella baraccopoli di Mathare, Nairobi (Kenya). A Mathare si stima vivano 95.000 persone schiacciate in 1,5 km², il 50% della popolazione è composta da giovani con meno di 18 anni che risiedono in condizioni d'isolamento, con accesso limitati ai servizi primari come acqua, elettricità e servizi igienici. In tutta la baraccopoli non ci sono altri campi di pallacanestro. Slums Dunk ha attivato una scuola di minibasket che coinvolge 100 ragazzi, garantisce il libero accesso al campo da basket e supporta l'educazione ai life skills in 10 scuole informali della baraccopoli di Mathare con il coinvolgimento di circa 1000 ragazzi under 15. L'idea di Slums Dunk è quella di replicare ed espandere le attività in altre zone degradate d'Africa.
Altri progetti
![]() | ![]() |