Enore Boscolo (Udine, 18 luglio 1929) è un ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.
Enore Boscolo | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 170 cm | |
Peso | 65 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Attaccante | |
Termine carriera | 1960 | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1945-1946 | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1946-1949 | ![]() | 35 (8) |
1949-1953 | ![]() | 118 (37)[1] |
1953-1954 | ![]() | 32 (4) |
1954-1955 | ![]() | 7 (1) |
1955-1956 | ![]() | 11 (4) |
1956-1959 | ![]() | 50 (8) |
1959-1960 | ![]() | 8 (0) |
Nazionale | ||
1951 | ![]() | 1 (0) |
1952 | ![]() | 1 (0) |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Giocava come ala ambidestra, ruolo nel quale si segnalava come giocatore di grande movimento[2][3]. Veloce[4] e tecnicamente discreto, era un buon realizzatore[2], pur eccedendo nel gioco individualistico[3].
Inizia a giocare nel Codroipo[5], da cui passa all'Udinese con cui esordisce nel campionato di Serie B 1946-1947 come mezzala sinistra[3]. Nelle due stagioni successive rimane in forza ai friulani, tuttavia, non riesce a guadagnare il posto da titolare sotto il nuovo allenatore Aldo Olivieri, a causa dell'insofferenza alla disciplina[3] e del fatto che per ragioni di studio si poteva allenare poco[6]. Nel 1949, rifiutando le offerte di Treviso e Sandonà[3], passa alla Triestina, inizialmente in prestito[7], e in seguito viene riscattato per la somma di 5 milioni di lire[3]. Debutta in Serie A e con gli alabardati il 4 dicembre 1949, nella vittoria per 3-0 sul Torino, realizzando una doppietta[8]; il primo gol, messo a segno dopo pochi secondi di gioco[6][8], rappresenta la rete più veloce della Triestina in Serie A[8]. Rimane alla Triestina per quattro stagioni consecutive, risultando il capocannoniere della squadra nel campionato 1951-1952 con 11 reti realizzate[9], a cui se ne aggiungono altre tre negli spareggi-salvezza contro la Lucchese[10][11]. Chiude l'esperienza con i giuliani con un totale di 118 presenze e 37 reti in campionato, settimo miglior marcatore della storia del club[8].
Nel 1953, a causa delle difficoltà economiche della Triestina[12] viene ceduto al Torino, che batte la concorrenza dell'Inter[13]: nella formazione granata modifica parzialmente il proprio gioco, diminuendo il numero di reti a favore di un maggior sacrificio in copertura[2]. Disputa comunque un campionato ad alto livello[2], con 32 presenze e 4 reti, e a fine stagione viene acquistato dalla Roma, voluto dal presidente Renato Sacerdoti[2], in un affare che coinvolge Luigi Giuliano e altri quattro giocatori[14]. Esordisce con la maglia romanista nel derby contro la Lazio del 17 ottobre 1954, giocando nell'inedito ruolo di centravanti per la contemporanea presenza di Alcides Ghiggia e István Nyers[15][16]. L'esperienza nella capitale è globalmente negativa: chiuso nel suo ruolo da Ghiggia e Nyers[2] (tanto da chiedere di essere ceduto già in settembre[17]), disputa 7 partite di campionato con un gol.
Nell'autunno 1955, dopo aver giocato alcune partite tra le riserve giallorosse[18], torna in provincia, ingaggiato in comproprietà[19] dal Lanerossi Vicenza; anche in questo caso, tuttavia, è poco impiegato, a causa di un serio infortunio[6]. Totalizza 11 presenze e 4 reti in campionato, tra cui una doppietta realizzata contro la Roma[20]; a fine stagione, espressamente richiesto da Nereo Rocco, che lo aveva allenato nella Triestina, passa al Padova[6], che lo acquista a titolo definitivo[19]. Con la formazione biancoscudata ritrova continuità di impiego e di rendimento[21], rimanendovi per tre stagioni, le ultime nella massima serie, e contribuendo da ala sinistra titolare al terzo posto nel campionato 1957-1958[22]. Nel 1959 scende in Serie B, ingaggiato dal Taranto: disputa 8 partite di campionato[23], e nel 1960 chiude la carriera.
Nel corso della sua militanza nella Triestina è stato convocato dapprima nella Nazionale militare[3], per una partita contro l'Egitto[24], e successivamente in Nazionale B, nella quale ha debuttato il 25 novembre 1951 nella partita contro la Svizzera[25][26]. Conta anche una presenza in Nazionale giovanile, il 26 ottobre 1952, sempre contro l'Egitto[24][26].
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