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Nereo Rocco (Trieste, 20 maggio 1912Trieste, 20 febbraio 1979[7]) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo centrocampista o attaccante.

Nereo Rocco
Nereo Rocco con la Coppa dei Campioni e la Coppa Intercontinentale vinte nel 1969
Nazionalità  Italia
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista, attaccante)
Termine carriera 1947 - giocatore
1977 - allenatore
Carriera
Giovanili
1927-1929Triestina
Squadre di club1
1928-1929Udinese1 (0)
1929-1937Triestina232 (65)
1937-1940Napoli52 (7)
1940-1942Padova47 (14)
1942-194394º Reparto Distrettuale? (?)
1946-1947Libertas Trieste? (?)[1]
Nazionale
1934 Italia1 (0)
Carriera da allenatore
1947Napoli[2]
1947-1950Triestina
1950-1953Treviso
1953-1954Triestina
1954-1961Padova
1960 Italia Olimpica[3]
1961-1963Milan[4]
1963-1967Torino
1967-1974Milan[5]
1974-1975Fiorentina
1975-1976MilanDT[6]
1977MilanDT
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Biografia


Nacque a Trieste, nel rione di San Giacomo, il 20 maggio 1912.[8] Già da piccolo si trasferì con la famiglia nel cosiddetto "Rion del Re" (così chiamato in quanto inaugurato nel 1925, giubileo di regno di Vittorio Emanuele III), nel sobborgo di Rozzol, dove poi abitò per tutta la vita con la moglie Maria Berzin e i figli Bruno e Tito. La famiglia di Rocco era di condizione agiata grazie all'azienda per il commercio delle carni di sua proprietà, che era un'importante realtà nelle forniture navali di allora.[9]

La passione per il gioco del calcio nacque in Nereo fin da piccolo, osservando le partite della neonata Unione Sportiva Triestina che giocava in un campo di calcio vicino a casa sua: lo storico campo di Montebello dove la Triestina giocò fino al 1932, anno in cui si trasferì allo stadio di Valmaura, l'attuale stadio Giuseppe Grezar. Il cognome del padre Giusto (1891-1968) è Roch, austriaco di origine viennese.[10][11] La madre era Giulia Schillan (1888-1952). Aveva due sorelle, Silvana (1913-1989) e Nedda (1919-1969).

Il nonno, Ludwig, un brillante borghese di Vienna, faceva il cambiavalute e fuggì per amore di quella che diventerà la nonna di Nereo: una ballerina o acrobata spagnola di Palma di Maiorca[12]. Roch diventa Rocco nel 1925, quando per lavorare era obbligatorio avere la tessera del Fascio; il cognome italianizzato doveva inizialmente diventare Rocchi, ma l'impiegato all'anagrafe sbagliò e nacque così Rocco. Morì il 20 febbraio 1979 nell'Ospedale Maggiore di Trieste, dopo una breve malattia. Nel 2012 la città di Trieste gli ha dedicato una mostra in occasione del centenario della nascita, nella cornice del magazzino 26 del Porto Vecchio.


Carriera



Calciatore



Club


Triestina

Un giovane Rocco calciatore della Triestina negli anni 1930
Un giovane Rocco calciatore della Triestina negli anni 1930

Rocco, prima di esordire come calciatore, organizzava piccoli tornei con gli amici, creando vere e proprie squadre fino a quando un giorno venne notato da Ovidio Paron, dirigente della Società Ginnastica Triestina, che lo portò tra le file della propria squadra. Nel 1927, grazie all'insistenza dell'amico Piero Pasinati, Rocco entrò a fare parte delle giovanili della Triestina per poi passare alle riserve della prima squadra. Fece il proprio esordio in Serie A il 6 ottobre 1929 in una partita contro il Torino, persa dagli alabardati per 1-0. Diventò titolare a 18 anni, occupando il ruolo di mezzala. Rocco giocò con la Triestina dal campionato 1929-1930 al 1936-1937, otto stagioni, giocando 232 partite e totalizzando 65 reti.


Napoli

Nel 1937 passò al Napoli, acquistato per 160.000 lire dell'epoca con il compagno di squadra Germano Mian[13], debuttando con la nuova squadra in campionato alla prima giornata, il 12 settembre 1937 nella sconfitta in trasferta contro il Bologna per 3-2 e segnando la prima rete il 14 novembre 1937, nona giornata di campionato, nel pareggio casalingo contro il Genova 1893 per 2-2, gol decisivo per il risultato finale[13] e unico gol per quella stagione.[14] L'anno successivo, a seguito dell'esonero dell'allenatore Eugen Payer, fece parte della commissione tecnica che guidò i partenopei,[15][16] e con sei reti, tra cui una nella vittoria casalinga per 4-1 del 19 febbraio 1939 contro la Juventus, fu il cannoniere della squadra.[17] Con i campani, in 52 partite, segnò 7 reti in massima divisione; tra questi, c'è il gol della vittoria del 5 febbraio 1939 ai danni del Milan per 1-0.[18]. A Napoli, al Vomero, nasce il suo primo figlio Bruno.


Padova e fine carriera

Rocco (in piedi, secondo da destra) con la maglia del Padova
Rocco (in piedi, secondo da destra) con la maglia del Padova

Passò quindi al Padova in Serie B, disputandovi 47 partite e siglando 14 reti; nella stagione 1942-1943 disputò il campionato di Serie C nelle file della squadra, prettamente militare, del 94º Reparto Distrettuale di Trieste[19]. Per un breve periodo, nel dopoguerra, fu allenatore-giocatore della Libertas Trieste, sempre in C. In totale Rocco ha disputato in massima serie 287 gare in 11 campionati, segnando 69 gol.


Nazionale

Indossò la maglia della Nazionale in un'occasione: Vittorio Pozzo lo schierò nella partita di qualificazione al campionato mondiale di calcio 1934, disputata il 25 marzo 1934 a Milano contro la Grecia e vinta dagli "azzurri" per 4-0[20][21]. Pur facendo parte del gruppo che affrontò il ritiro in previsione del torneo, Rocco non risultò nella rosa dei convocati per il mondiale. Giocò anche in Nazionale B, segnando il gol con cui, il 27 ottobre 1935, gli azzurri batterono a Genova[22] la nazionale della Cecoslovacchia per 3-1[23].


Allenatore


Kurt Hamrin con l'allenatore Rocco nella Serie A 1964-1965.
Kurt Hamrin con l'allenatore Rocco nella Serie A 1964-1965.

«– Vinca il migliore...
– Ciò, sperèmo de no!»

(Un celebre dialogo tra un giornalista e il paròn prima di una partita tra il suo Padova e la Juventus[24][25][26])

Secondo alcuni (ma forse non secondo lui), da allenatore introdusse in Italia il "catenaccio"[27], il modulo tattico prettamente difensivo ideato in Svizzera negli anni trenta. L'allenatore triestino sperimentò questo assetto già durante la sua carriera da giocatore, quando giocò nel ruolo di libero nella squadra della Libertas, negli anni dell'immediato dopoguerra. In un'amichevole contro la più quotata Triestina, Rocco riuscì a infliggere una clamorosa sconfitta agli alabardati, che lo prenotarono per l'anno seguente. La Triestina, finita ultima nella stagione 1946-1947 e ripescata per via della difficile situazione in cui versava la città nel dopoguerra, grazie al nuovo giovane tecnico e alla nuova tattica che prevedeva il battitore libero, arrivò addirittura a classificarsi seconda dietro al Grande Torino nel campionato 1947-1948. Con questo risultato, per molti versi misconosciuto nella sua città, iniziò la storia di Nereo Rocco allenatore.

Gli venne dato quasi subito il soprannome di el paròn ("il padrone"), soprannome che lo accompagnò per sempre, pur se contraddistinto da una certa bonomia.

Dopo due buoni ottavi posti nelle stagioni seguenti, 1948-1949 e 1949-1950, Rocco venne allontanato dalla Triestina per ragioni mai del tutto chiarite e assunto dal Treviso, in Serie B. Dopo tre stagioni anonime con i trevigiani, Rocco venne richiamato alla guida della Triestina in Serie A, ma ancora fu esonerato nel corso della stagione 1953-1954 dopo un pesante 0-6 casalingo patito contro il Milan.

Rocco con Helenio Herrera prima di un derby della Madonnina nella stagione di Serie A 1967-1968
Rocco con Helenio Herrera prima di un derby della Madonnina nella stagione di Serie A 1967-1968

Rocco non rimase disoccupato a lungo: infatti fu chiamato a salvare un malcapitato Padova, relegato nei bassifondi della cadetteria, pur avendo in rosa giocatori di categoria. Dopo una salvezza insperata, Nereo Rocco preparò il suo Padova per il grande salto in Serie A, che avvenne nella stagione successiva 1954-1955. Nella sessione acquisti estiva Rocco fece acquistare Blason, già con lui nella Triestina che si piazzò seconda, Moro e Azzini, destinati a diventare suoi fedelissimi. Nella stagione 1957-1958 il Padova si classificò terzo e negli anni successivi continuò a piazzarsi sempre nelle zone medio - alte della classifica.

Dopo avere allenato con Paolo Todeschini la Nazionale olimpica, classificatasi al quarto posto ai Giochi della XVII Olimpiade di Roma,[28][29][30][31] Rocco fu ingaggiato dal Milan, dove vinse lo Scudetto al primo campionato.[32] Grande protagonista di quella stagione fu il diciannovenne Gianni Rivera. Nella stagione successiva (1962-1963), Rocco mise in bacheca la prima Coppa dei Campioni del Milan e del calcio italiano, battendo a Wembley il Benfica di Eusebio. Dopo questi trionfi, Rocco finì al Torino, guidandolo per tre stagioni, con l'acuto del terzo posto nella stagione 1964-1965, per poi assumere l'anno successivo sempre con i granata nella stagione 1966-1967 il ruolo di direttore tecnico. All'inizio della stagione 1967-1968 Rocco fu ingaggiato nuovamente dal Milan con il quale conquistò nuovamente lo scudetto e, nello stesso anno, la Coppa delle Coppe. La stagione seguente fu ancora il turno del massimo alloro europeo, vincendo la seconda Coppa dei Campioni mentre, in quella ancora successiva, dopo una memorabile sfida in Argentina contro l'Estudiantes, gli riuscì di conquistare la Coppa Intercontinentale che al Milan era sfuggita nel 1963 contro il Santos di Pelè.

Nereo Rocco e Luciano Chiarugi nel 1972-1973
Nereo Rocco e Luciano Chiarugi nel 1972-1973
Rocco e Prati al Milan nell'annata 1967-1968
Rocco e Prati al Milan nell'annata 1967-1968

In quegli anni Rocco consacrò definitivamente il talento di Gianni Rivera; inoltre el paròn rivalutò gente come il portiere suo concittadino Fabio Cudicini e l'anziano svedese Kurt Hamrin, già fromboliere con lui al Padova. Dopo avere guidato i diavoli per altre tre annate, vincendo ancora una Coppa delle Coppe nel 1972-1973 e la Coppa Italia nel 1971-1972 e nel 1972-1973, l'allenatore triestino lasciò il Milan a febbraio 1974 per divergenze con la dirigenza. Passò quindi alla Fiorentina che sperava, unendo l'esperienza dell'allenatore triestino al talento e all'energia di alcuni giovani emergenti quali Antognoni, Caso, Della Martira, Desolati, Guerini, di potere lottare per lo scudetto. Ottenne un ottavo posto finale in campionato e lasciò la panchina gigliata a fine maggio 1975, proprio prima della fase finale di Coppa Italia che i viola vinsero.

Ricoprì successivamente il ruolo di direttore tecnico nel Padova e per due stagioni nel Milan, per poi tornare in panchina nel 1977 dopo l'esonero di Giuseppe Marchioro. Vinse la Coppa Italia edizione 1976-77. Detenne per 28 anni, dal campionato 1977-1978, il record di presenze come allenatore in Serie A con 787 partite, battuto solo nel 2006 da Carlo Mazzone (arrivato a 795 partite). Con dieci trofei ufficiali vinti (due Campionati, tre Coppe Italia, due Coppe dei Campioni, due Coppe delle Coppe, una Coppa Intercontinentale) durante i suoi periodi da allenatore/direttore tecnico, è, ancora oggi, l'allenatore più vincente della storia del Milan, nonché quello con più panchine in gare ufficiali all'attivo della stessa squadra.


Televisione


Tra il 1972 e il 1976 prese parte, insieme a numerosi altri sportivi e persone dello spettacolo, alla rubrica pubblicitaria televisiva Carosello, dove pubblicizzava le confezioni maschili Facis del Gruppo Finanziario Tessile (GFT).


Omaggi postumi


Mezzobusto di Rocco presso l'ingresso della tribuna Pasinati dello stadio di Trieste.
Mezzobusto di Rocco presso l'ingresso della tribuna Pasinati dello stadio di Trieste.
Targa commemorativa a Nereo Rocco negli edifici adiacenti al velodromo Giovanni Monti e allo stadio Silvio Appiani di Padova.
Targa commemorativa a Nereo Rocco negli edifici adiacenti al velodromo Giovanni Monti e allo stadio Silvio Appiani di Padova.

Cultura di massa


Nel film del 2013 La farfalla granata, che narra la storia del calciatore Luigi Meroni, il ruolo di Nereo Rocco (che allenò Meroni al Torino) è interpretato da Francesco Pannofino.


Statistiche



Cronologia presenze e reti in nazionale


Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
25-3-1934MilanoItalia 4 – 0 GreciaQual. Mondiali 1934- 46’
Totale Presenze 1 Reti 0
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia B
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
22-10-1933VercelliItalia 4 – 4 UngheriaAmichevole1
3-12-1933LuganoSvizzera 0 – 7 ItaliaAmichevole1
11-2-1934TriesteItalia 2 – 0 AustriaAmichevole-
27-10-1935GenovaItalia 3 – 1 CecoslovacchiaAmichevole1
Totale Presenze 4 Reti 3

Statistiche da allenatore



Club

In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
CompGVNPCompGVNPCompGVNPCompGVNPGVNP %
1947-1948 TriestinaA4017158--------------- 40 17 15 8 42,50
1948-1949A38131213--------------- 38 13 12 13 34,21
1949-1950A38141212--------------- 38 14 12 12 36,84
ott. 1950-1951 TrevisoB3413813--------------- 34 13 8 13 38,24 Sub. 16º
1951-1952B38141311--------------- 38 14 13 11 36,84
1952-1953B38121111--------------- 38 12 11 11 31,58
Totale Treviso106393235------------ 106 39 32 35 36,79
1953-feb. 1954 TriestinaA214611--------------- 21 4 6 11 19,05 Eson.
Totale Triestina137484544------------ 137 48 45 44 35,04
mar.-mag. 1954 PadovaB11524--------------- 11 5 2 4 45,45 Sub. 13º
1954-1955B3415127--------------- 34 15 12 7 44,12 (prom.)
1955-1956A3414614--------------- 34 14 6 14 41,18
1956-1957A3481610--------------- 34 8 16 10 23,53 11º
1957-1958A3416108CI7403---------- 41 20 10 11 48,78
1958-1959A3413813CI1001---------- 35 13 8 14 37,14
1959-1960A3414812CI3201---------- 37 16 8 13 43,24
1960-1961A3416612CI3201-----CA2200 39 20 6 13 51,28
Totale Padova249101688014806----2200 265 111 68 86 41,89
1961-1962 MilanA342455CI1001CdF2011CA6411 43 28 7 8 65,12
1962-1963A3415136CI2101CC9702CA4301 49 26 13 10 53,06
1963-1964 TorinoA349178CI7421---------- 41 13 19 9 31,71
1964-1965A3416126CI2101CdC9522----- 45 22 14 9 48,89
1965-1966A3491312CI1010CdF2011----- 37 9 15 13 24,32 10º
1966-1967A3410186CI3201-----CdA5131 42 13 21 8 30,95
Totale Torino13644603213733115335131 165 57 69 39 34,55
1967-1968 MilanA3018102CI10451CdC10460----- 50 26 21 3 52,00
1968-1969A3014133CI5212CC7412----- 42 20 15 7 47,62
1969-1970A3013107CI3120CC4301CInt2101 39 18 12 9 46,15
1970-1971A3015123CI12822---------- 42 23 14 5 54,76
1971-1972A3016104CI11830CU10523----- 51 29 15 7 56,86
1972-1973[38]A301884CI7511CdC9720----- 46 30 11 5 65,22
dic. 1973-1974[39]A17845CI3102CdC4310SU2101 26 13 5 8 50,00 Sub.
1974-mag. 1975 FiorentinaA309138CI4310CM4112----- 38 13 15 10 34,21 Eson.
feb.-lug. 1977 MilanA15384CI7610CU--------- 22 9 9 4 40,91 10º
Totale Milan280144934361361510553313914914 410 222 122 66 54,15
Totale carriera9383853112429254191970391714211245112149035128043,71

Palmarès



Allenatore



Club


Competizioni nazionali

Milan: 1961-1962, 1967-1968
Milan: 1971-1972, 1972-1973, 1976-1977

Competizioni internazionali

Milan: 1962-1963, 1968-1969
Milan: 1967-1968, 1972-1973
Milan: 1969

Individuale

1962-1963
2012 (riconoscimento alla memoria)

Onorificenze


Cavaliere della Repubblica Italiana
 Roma, 4 luglio 1958 per meriti sportivi.[40]

Note


  1. Autori Vari, Dizionario del calcio a cura della redazione de La Gazzetta dello Sport, Dizionari Rizzoli, pag. 156
  2. facente parte di una commissione tecnica.
  3. Insieme al direttore tecnico Giuseppe Viani e all'allenatore Paolo Todeschini.
  4. Insieme al direttore tecnico Giuseppe Viani.
  5. Nella stagione 1972-1973 come direttore tecnico insieme all'allenatore Cesare Maldini; Medesimo ruolo dal dicembre 1973 al febbraio 1974 insieme all'allenatore Cesare Maldini.
  6. Come direttore tecnico insieme all'allenatore Giovanni Trapattoni e nel giugno 1976 insieme a Paolo Barison .
  7. Autori Vari, Dizionario del calcio a cura della redazione de La Gazzetta dello Sport, Dizionari Rizzoli, pag. 155
  8. Alberto Cerruti, I cent'anni di Rocco, in La Gazzetta dello Sport, 19 maggio 2012.
  9. Gianni Mura, Rocco e i suoi figli, in la Repubblica, 19 febbraio 1999, p. 58.
  10. Gianni Mura, Semplice, vero, unico, su repubblica.it, 17 febbraio 2004.
  11. Gianni Mura, I ragazzi della scuola Rocco, su repubblica.it, 20 febbraio 2004.
  12. Gianni Brera, Nereo Rocco, su brera.net, 20/21 febbraio 1979.
  13. Carratelli, p.64.
  14. Carratelli, p.65.
  15. Mario Improta, Numeri Azzurri, Fratelli Frilli Editori, pagine 48 e 50
  16. Napolissimo.net - Torneo 1938/1939.
  17. Carratelli, p.67.
  18. il Littoriale, 6 febbraio 1939, pagina 3 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2015). emeroteca.coni.it
  19. Fuorigioco, da «Il Littoriale», 18 dicembre 1942, p. 2
  20. Le vicende della partita "Italia-Grecia" nei quattro goals del trionfo "azzurro"., Il Littoriale, 26 marzo 1934, pag.3
  21. Italia-Grecia 4-0. Italia1910.com
  22. Littoriale, 28 ottobre 1935, pagina 1 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2011). emeroteca.coni.it
  23. Littoriale, 28 ottobre 1935, pagina 4 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2011). emeroteca.coni.it
  24. Gigi Garanzini ne "Nereo Rocco. La leggenda del paròn continua" racconta che questa frase attribuita a Rocco sia in realtà un falso storico
  25. Vittorio Zucconi, "No, speriamo non vinca il migliore...", su repubblica.it, 22 maggio 1999.
  26. Corrado Sannucci, Trap, il santone intoccabile che si ispira a Rocco, su repubblica.it, 25 maggio 2002.
  27. Andrea Schianchi, Nereo Rocco, l'inventore del catenaccio che diventò Paròn d'Europa, su gazzetta.it, 2 novembre 2014.
  28. Nereo Rocco è il più grande giocatore e allenatore di calcio che Trieste abbia mai avuto.
  29. Morto Todeschini che lanciò Rivera nel Milan, in La Stampa, 31 marzo 1993, p. 32.
  30. F.L., È morto Todeschini, ex della Pro, in La Stampa, 31 marzo 1993, p. 37.
  31. Calcio news, in la Repubblica, 1º aprile 1993, p. 27.
  32. Germano Bovolenta, Quando Milan-Inter era Rocco-Herrera, in La Gazzetta dello Sport, 28 settembre 2008.
  33. Stadio Nereo Rocco, su sport.comune.trieste.it, 11 luglio 2018.
  34. Nereo Rocco, l’uomo che mise il catenaccio alle porte dell'Italia, su agi.it, 20 febbraio 2019.
  35. Lista Impianti Sportivi, su comune.marcon.ve.it.
  36. "Il calcio libero nella scuola Nereo Rocco", su ricerca.repubblica.it, 23 gennaio 2018.
  37. Nereo Rocco: la mostra al Magazzino 26 di Trieste, su masedomani.com, 21 maggio 2012.
  38. Come direttore tecnico a fianco dell'allenatore Cesare Maldini.
  39. Dalla nona alla diacessettesima giornata come direttore tecnico a fianco dell'allenatore Cesare Maldini.
  40. 2 giugno, Ciampi insignisce cantautori, intellettuali e artisti, su repubblica.it, 31 maggio 2004.

Bibliografia



Voci correlate



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Collegamenti esterni


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[de] Nereo Rocco

Nereo Rocco (* 20. Mai 1912 in Triest, Österreich-Ungarn; † 20. Februar 1979 in Triest, Italien) war ein italienischer Fußballspieler und -trainer.

[en] Nereo Rocco

Nereo Rocco (Italian pronunciation: [neˈrɛːo ˈrɔkko]; 20 May 1912 – 20 February 1979) was an Italian association football player and manager. Regarded as one of the greatest managers of all time,[1] he is famous for having been one of the most successful head coaches in Italy, winning several domestic and international titles during his tenure with A.C. Milan. At Padova, he was one of the first proponents of catenaccio in the country.[2]

[es] Nereo Rocco

Nereo Rocco (Trieste; 20 de mayo de 1912 - Íbid.; 20 de febrero de 1979) fue un jugador y entrenador del fútbol italiano. Rocco fue uno de los técnicos más exitosos en Italia, y el primer defensor del catenaccio en el país.

[fr] Nereo Rocco

Nereo Rocco, né le 20 mai 1912 à Trieste et mort le 20 février 1979 (à 66 ans) dans la même ville, était un footballeur puis entraîneur italien. Il est l'un des entraîneurs italiens ayant rencontré le plus de succès en remportant notamment deux Coupe des clubs champions (en 1963 puis en 1969), deux Coupe des Coupes (en 1968 et 1973), deux Championnat d'Italie (en 1962 et 1968) et trois Coupes d'Italie (en 1972, 1973 et 1977) avec l'AC Milan. Concernant la tactique, Nereo Rocco a été le premier à pratiquer le catenaccio dans le football italien, notamment à la Triestina. L'US Triestina et le Calcio Padova, deux clubs dans lesquels il officia en tant qu'entraîneur entre 1947 et 1961, considèrent, encore aujourd'hui, son passage dans ces clubs comme les meilleures périodes de leurs histoires respectives.
- [it] Nereo Rocco

[ru] Рокко, Нерео

Нерео Ро́кко (итал. Nereo Rocco; 20 мая 1912[1][2][3], Триест — 20 февраля 1979, Триест[4]) — итальянский футболист и футбольный тренер, который в Италии считается изобретателем тактики «настоящего» катеначчо. Его самые громкие успехи как тренера связаны с клубом «Милан». Итальянским болельщикам он также запомнился настойчивым использованием триестского диалекта итальянского языка в общении с прессой, что придавало его фигуре дополнительный колорит.



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