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František Plánička (Praga, 2 giugno 1904Praga, 20 luglio 1996) è stato un calciatore cecoslovacco, di ruolo portiere.

František Plánička
Plánička (a destra) assieme al collega Gianpiero Combi (a sinistra) e all'arbitro Ivan Eklind (al centro), prima della finale della Coppa Rimet del 1934 tra Italia e Cecoslovacchia.
Nazionalità  Cecoslovacchia
Altezza 179 cm
Calcio
Ruolo Portiere
Termine carriera 1939
Carriera
Squadre di club1
1923-1939Slavia Praga196 (-?)
Nazionale
1926-1938 Cecoslovacchia73 (-125)
Palmarès
 Mondiali di calcio
ArgentoItalia 1934
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Calciatore di fama internazionale degli anni trenta,[1][2][3] soprattutto in Italia,[4] anche per via del fatto che spesso era elogiato dai giornalisti italiani in virtù delle sue prestazioni contro la nazionale italiana o le formazioni di club,[5][6][7][8][9] era uno dei più rappresentativi della sua generazione,[3][5][10][11] tanto da essere paragonato all'italiano Gianpiero Combi e allo spagnolo Ricardo Zamora tra i portieri più forti della sua epoca[1][2][5][7][10][12][13][14][15][16][17] e di tutto il periodo calcistico antecedente alla seconda guerra mondiale,[18] già nel 1935 era entrato nella leggenda, considerato un simbolo del calcio internazionale tanto quanto Matthias Sindelar.[5]

Portiere leggendario,[18][19][20][21][22] soprannominato la «rondine boema»,[18] era considerato come il rivale di Zamora,[5] anche se un po' meno bravo rispetto allo spagnolo.[14] Inoltre, dopo aver giocato costantemente per anni ad un livello qualitativo elevato,[15] il trio difensivo dello Slavia Praga negli anni trenta formato dallo stesso Planicka e dai due difensori Novak e Zenisek era stato paragonato al trio dei ragionieri della Juventus, Combi-Rosetta-Caligaris.[23]

Nel 1933, secondo gli addetti ai lavori viennesi, è considerato come il secondo miglior portiere del mondo, dopo Rodolphe Hiden.[24]

Secondo La Stampa, nel 1940 Planicka deteneva il record assoluto di presenze in una Nazionale assieme all'uruguaiano Ángel Romano, entrambi con 77.[25] Sempre secondo La Stampa, secondo un proprio glossario calcistico del 1967, Planicka è incluso tra i migliori portieri di sempre.[26]

Nel 1998 è in lizza per divenire il portiere del secolo secondo l'IFFHS,[27] ma alla fine Plánička ha raggiunto il nono posto. Anche negli anni duemila è considerato tra i portieri più forti del mondo.[28]


Biografia


Oltre ad essere un giocatore di calcio a livello internazionale, Planicka svolgeva anche il lavoro di impiegato.[10] Era un appassionato della lettura.[10]


Caratteristiche tecniche


Paragonato a Zamora nonostante l'altezza differente,[3] Plánička era un giocatore di classe,[7] definito come un «atleta eccezionale»,[5][29] «elegante»,[12] era un portiere che si tuffava troppo spesso anche quando non era necessario,[30] ma non era spettacolare nelle parate, a differenza di Zamora, Combi e altri suoi contemporanei.[5][14] Abile nelle uscite,[5][7][31] era dotato di un grande senso della posizione,[7][14] di un'ottima presa,[5][32] di riflessi felini,[5][7][12][14] di un buon fisico,[3][5][12][17] possedeva una grande visione di gioco[5][6][31] agilità,[7] e grande tempo di intervento,[5][7][31] dando così una propria impronta al ruolo di portiere.[5] Da giovane era dotato anche di una spiccata velocità e riflessi straordinari, ma col passare degli anni ha perso queste qualità a scapito dell'esperienza.[5]

Il tuffo definito «a valanga» era la sua specialità, l'abilità che lo distingueva dagli altri grandi estremi difensori, consentendogli di raggiungere la sfera anche nelle circostanze più difficili.[3]


Carriera



Club


Dopo aver giocato nel Bubenec,[12] è inserito nello Slavia Praga, una delle migliori squadre della Cecoslovacchia, della quale diviene nel corso degli anni un vero e proprio simbolo.[33][34][35]

Nel gennaio del 1928, durante una tournée amichevole del club cecoslovacco in Italia, in particolare nella sfida contro il Torino (2-2), si scontra nelle fasi di gioco con l'avversario Feliciano Monti, dovendo uscire dal campo per infortunio.[36]

Nei primi di luglio 1929 è protagonista con un'ottima prestazione - il migliore in campo secondo gli addetti ai lavori - della vittoria ottenuta in casa contro la Juventus per 3-0 nella sfida di ritorno della Coppa Europa, partita disputata su un campo impraticabile a causa dei forti nubifragi che avevano colpito Praga nei giorni precedenti la sfida.[37]

Il 6 luglio 1932 lo Slavia Praga vince per 4-0 sulla Juventus nell'andata delle semifinali di Coppa Europa: Planicka risulta nuovamente protagonista, tra i migliori in campo.[38] Tre giorni dopo, durante la sfida di ritorno giocata a Torino, sul parziale di 2-0 a favore della Juventus, i tifosi italiani cominciano a lanciare delle pietre contro l'estremo difensore cecoslovacco, una lo ferisce gravemente e Planicka cade al suolo: portato negli spogliatoi dai compagni di squadra, lo Slavia Praga decide di non scendere più in campo e l'arbitro decreta la fine del match.[39] Sia la Juventus sia lo Slavia Praga sono esclusi dal torneo.


Nazionale


Il 17 gennaio 1926 esordisce nella Nazionale cecoslovacca all'età di 21 anni in una sfida amichevole giocata a Torino contro l'Italia e persa 3-1.

L'8 settembre 1929 gioca una partita valida per la Coppa Internazionale contro l'Ungheria (1-1), disputando un'ottima gara.[40]

Il 15 novembre 1931 è nuovamente impegnato nella Coppa Internazionale, questa volta contro l'Italia (2-2): quando gli Azzurri stanno per vincere l'incontro, sul punteggio parziale di 2-1, il portiere cecoslovacco riesce praticamente da solo a salvare l'incontro per i cecoslovacchi, che nel finale troveranno il pari.[41]

Il 17 aprile 1932 indossa per la prima volta la fascia di capitano della Nazionale cecoslovacca, nella sfida contro la Svizzera persa 5-1. Il 28 ottobre 1932 gioca l'ultima partita valida per la Coppa Internazionale 1931-1932, vinta per 2-1 sull'Italia.[8]

Il 7 maggio 1933 gioca un'altra partita contro la formazione italiana, in una nuova edizione della Coppa Internazionale: finisce 2-0 per l'Italia, il portiere è nuovamente protagonista, risultando per l'ennesima volta il migliore tra i suoi.[30] Il 29 aprile 1934 è tra i migliori in campo nella sfida valida per la Coppa Internazionale pareggiata 2-2 contro l'Ungheria.[42]

Partecipa ai Mondiali del 1934, svoltisi in Italia: agli ottavi la Cecoslovacchia supera la Romania (2-1), ai quarti la Svizzera (3-2) e in semifinale la Germania (3-1), approdando così in finale contro l'Italia: all'epoca ritenuto tra i giocatori più famosi della propria nazionale,[10][43] nonostante la sconfitta per 2-1, quella giocata il 10 giugno in quel di Roma da Plánička è ritenuta come una delle sue migliori partite.[44][45] Inoltre, secondo gli addetti ai lavori, il portiere è stato il migliore della competizione.[46]

Elogiato prima di un Italia-Cecoslovacchia del 1935,[5] la sfida, giocata a Torino e vista come una rivincita della finale del Mondiale 1934[5] (vinto dall'Italia 2-1 sui cecoslovacchi), vide il successo della Cecoslovacchia per 2-1.

Durante il Mondiale 1938, giocato da capitano, tiene la rete inviolata per 149 minuti.[47] La Cecoslovacchia, dopo aver superato per 3-0 i Paesi Bassi agli ottavi, raggiunge i quarti contro il Brasile; l'incontro, pareggiato 1-1, passa alla storia come uno dei più cattivi di sempre:[48] tre espulsi,[49] l'attaccante cecoslovacco Oldřich Nejedlý finisce in ospedale con una gamba rotta,[48] mentre Plánička rimedia la frattura di una clavicola[48] e la frattura al braccio.[1]

Ha disputato 73 partite in dodici anni di nazionale, 37 da capitano nel periodo dal 1932 al 1938, subendo 125 reti e giocando due Mondiali da protagonista.[1]


Statistiche



Record



Con lo Slavia Praga


Palmarès



Club



Competizioni nazionali

Slavia Praga: 1925, 1928-1929, 1929-1930, 1930-1931, 1932-1933, 1933-1934, 1934-1935, 1936-1937

Competizioni internazionali

Slavia Praga: 1938

Individuale


Francia 1938

Note


  1. Gianni Brera, Caro numero uno ti vorrei così..., in La Repubblica, 30 ottobre 1987. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  2. Combi Giampiero, su enciclopediadelcalcio.it. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  3. Chi è Planicka, in La Stampa, 9 giugno 1934. URL consultato il 2 maggio 2016.
  4. Vittorio Pozzo, Gli azzurri affrontano domani i cecoslovacchi nel primo incontro internazionale della stagione, in La Stampa, 14 novembre 1931. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  5. Planicka, il portiere dell'impossibile, in La Stampa, 26 ottobre 1935. URL consultato il 27 dicembre 2015.
  6. Slavia batte Juventus (3-2), in La Stampa, 28 dicembre 1925. URL consultato il 28 dicembre 2015.
  7. Gli azzurri piegano nettamente la squadra cecoslovacca, in La Stampa, 18 gennaio 1926. URL consultato il 28 dicembre 2015.
  8. La "nazionale" italiana cede alla sorte avversa dopo aver fronteggiato vigorosamente i boemi e meritato la vittoria, in La Stampa, 29 ottobre 1932. URL consultato il 6 gennaio 2016.
  9. La vittoria sugli Alessandrini 2-1, in La Stampa, 1º gennaio 1928. URL consultato il 29 dicembre 2015.
  10. Vincenzo Bianculli, La pattuglia boema, ricca di forza e di fede, attende nella quiete di Frascati l'ora del confronto, su dlib.coninet.it, Il Littoriale, 1934. URL consultato il 25 dicembre 2015.
  11. Vota la tua Juve: fino a sabato scegliete l'ala sinistra, in La Stampa, 16 febbraio 2004. URL consultato il 31 dicembre 2015.
  12. Salvatore Lo Presti, PLANICKA, Frantisek, in Enciclopedia Treccani.
  13. Vittorio Pozzo, Slavia-Torino 3-0, in La Stampa, 29 dicembre 1930. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  14. Mario Fossati, Planicka e il Mondiale conteso, in La Repubblica, 21 luglio 1996. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  15. La Juventus incontra oggi lo Slavia, in La Stampa, 10 luglio 1932. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  16. I sogni sulla riva del fiume, in La Repubblica, 5 giugno 1987. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  17. Nella ripa volavano arbitri e palloni, in La Stampa, 20 dicembre 1979. URL consultato il 31 dicembre 2015.
  18. Mirko Graziano, Buffon Prende Combi, punta Tacconi Se rinnova può arrivare a Zoff, in La Gazzetta dello Sport, 19 novembre 2011. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  19. In copertina su «Time», in La Stampa, 4 marzo 1981. URL consultato il 31 dicembre 2015.
  20. La moviola 61 anni dopo, in La Repubblica, 6 gennaio 1996. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  21. Schiavio-Piola il peso del gol, in La Stampa, 17 maggio 1986. URL consultato il 31 dicembre 2015.
  22. Gianfranco Civolani, La zampata di Schiavio, l'applauso del Duse i nostri pionieri truci e anti-divi per scelta, in Corriere Di Bologna, 16 giugno 2010. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  23. Il «Torino» incontra oggi il forte undici dello «Slavia», in La Stampa, 28 dicembre 1930. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  24. Come a Vienna si giudicano squadre, dirigenti, giocatori e arbitri, in La Stampa, 1º gennaio 1933. URL consultato il 6 gennaio 2016.
  25. Storie di calciatori, in La Stampa, 4 aprile 1940. URL consultato il 31 dicembre 2015.
  26. Dizionario del gioco del calcio, in La Stampa, 26 luglio 1967. URL consultato il 31 dicembre 2015.
  27. Zoff in corsa con Jascin per il titolo di portiere del secolo, in Corriere della Sera, 12 agosto 1998. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  28. I grandi n.1, in La Repubblica, 9 ottobre 2007. URL consultato il 1º gennaio 2016.
  29. Filippo Muzi, La partita tra Cecoslovacchia e Germania, in La Stampa, 4 giugno 1934. URL consultato il 2 maggio 2016.
  30. Vittorio Pozzo, Italia-Cecoslovacchia 2-0, in La Stampa, 7 maggio 1933. URL consultato il 31 dicembre 2015.
  31. La Juventus domina lo Slavia e lo batte con 1 goals a 0, in La Stampa, 24 giugno 1929. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  32. Emil Hunek, Giudizi contrastanti, in La Stampa, 25 aprile 1953. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  33. La «Juventus» a Praga, in La Stampa, 5 luglio 1932. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  34. L'odierno incontro Juventus-Slavia, in La Stampa, 6 luglio 1932. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  35. Austria-Slavia 3-0, in La Stampa, 3 luglio 1933. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  36. Torino-Slavia: 2-2, in La Stampa, 2 gennaio 1928. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  37. La Juventus eliminata dalla Coppa d'Europa Lo Slavia vincitore per 3 a 0, in La Stampa, 7 luglio 1929. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  38. Luigi Cavallero, La Juventus battuta a Praga per 4-0 dall'inqualificabile contegno degli avversari e della folla, in La Stampa, 7 luglio 1932. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  39. Vittorio Pozzo, Lo "Slavia" abbandona di fronte alla baldanza juventina, in La Stampa, 11 luglio 1932. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  40. Gli avvenimenti di domenica, in La Stampa, 10 settembre 1929. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  41. Vittorio Pozzo, La squadra italiana pareggia con quella cecoslovacca (2-2), in La Stampa, 16 novembre 1931. URL consultato il 31 dicembre 2015.
  42. Cecoslovacchia-Ungheria 2-2, in La Stampa, 30 aprile 1934. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  43. Planicka, il céco (Interpretazione di gesti e di sguardi), in La Stampa, 1º giugno 1934. URL consultato il 2 maggio 2016.
  44. (EN) Azzurri rally to edge Czechs to gold, in FIFA.com, 29 aprile 2010. URL consultato il 30 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  45. Marco Ansaldo, 94. CHICAGO BANKS L'angelo di Sua Maestà, in La Stampa, 3 maggio 1994. URL consultato il 1º maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2016).
  46. Gian Paolo Ormezzano, 94. CHICAGO 1930 1934. La Coppa Rimet nasce e diventa italiana, in La Stampa, 3 maggio 1994. URL consultato il 2 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2016).
  47. I portieri, in La Repubblica. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  48. L'Italia di Pozzo ancora campione, in La Stampa, 26 maggio 2014. URL consultato il 1º maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2016).
  49. Brazil 1-1 Czechoslovakia, su fifa.com, FIFA.com. URL consultato il 1º maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2016).
  50. (EN) History - Mitropa Cup - Records, iffhs.de.
  51. (EN) All-Star Team, su football.sporting99.com.

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[de] František Plánička

František Plánička (* 2. Juni 1904 in Prag, Österreich-Ungarn; † 20. Juli 1996 ebenda) war ein tschechoslowakischer Fußballspieler, der als Torhüter für die tschechoslowakische Nationalmannschaft von 1926 bis 1938 73 Spiele absolviert hat.

[en] František Plánička

František Plánička (Czech pronunciation: [ˈfraɲcɪʃɛk ˈplaːɲɪtʃka]; 2 July 1904 – 20 July 1996) was a Czech football goalkeeper and one of the most honoured players in the history of Czechoslovak football. He played all his career for Slavia Prague, during which time the club won the Czech league eight times and the Mitropa Cup once. He also became a member of the Czechoslovakia national team, where his first success as a young goalkeeper was helping Czechoslovakia to become runner-up in the Central European International Cup 1931-32 and later became captain during the World Cup finals of 1934 (where the Czechoslovakia team finished second) and 1938.

[es] František Plánička

František Plánička (Praga, 2 de junio de 1904 - ib., 20 de julio de 1996) fue un futbolista checo que jugaba en la posición de guardameta.

[fr] František Plánička

František Plánička (prononciation tchèque: [ˈfrantiʃɛk ˈplaːnitʃka]), né le 2 juin 1904 à Prague et mort le 20 juillet 1996 dans la même ville, est un footballeur tchécoslovaque, évoluant au poste de gardien de but dans les années 1920 et 1930.
- [it] František Plánička

[ru] Планичка, Франтишек

Фра́нтишек Пла́ничка (чеш. František Plánička; 2 июня 1904, Прага, Австро-Венгрия — 20 июля 1996, Прага, Чехия) — чешский футбольный вратарь, один из самых заслуженных игроков в истории чехословацкого футбола. Большую часть своей карьеры он играл за пражский клуб «Славия», 8 раз становился чемпионом страны, один раз выигрывал Кубок Митропы. Был капитаном сборной Чехословакии на чемпионатах мира 1934 (второе место) и 1938 годов. Некоторые спортивные издания признали его лучшим вратарём эпохи[1][2], а Международная федерация футбольной истории и статистики назвала его девятым в списке лучших вратарей XX-го века.[3][4]



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