Vito Chimenti (Bari, 9 dicembre 1953) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.
Vito Chimenti | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 170 cm | |
Peso | 69 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex attaccante) | |
Termine carriera | 1985 - giocatore | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1972-1973 | ![]() | 36 (16) |
1973 | ![]() | 0 (0) |
1973-1974 | ![]() | 25 (5) |
1974-1975 | ![]() | 29 (3) |
1975-1977 | ![]() | 63 (27) |
1977-1979 | ![]() | 74 (29) |
1979-1980 | ![]() | 26 (1) |
1980-1981 | ![]() | 25 (9) |
1981-1982 | ![]() | 26 (3) |
1982-1985 | ![]() | 83 (22) |
Carriera da allenatore | ||
1995 | ![]() | |
1995-1996 | ![]() | Vice |
1996-1997 | ![]() | Vice |
1998-1999 | ![]() | Vice |
1999-2000 | ![]() | Vice |
2000-2001 | ![]() | Vice |
2004-2005 | ![]() | |
2006 | ![]() | [1][2] |
2007 | ![]() | Vice |
2009 | ![]() | Vice |
2009-2011 | ![]() | Coll. tecnico |
2011-2012 | ![]() | Coll. tecnico |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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È il fratello minore di Donato e di Francesco Chimenti, anch'egli attaccante, e zio di Antonio Chimenti, ex portiere.[3][4]
Di corporatura tozza ma agile, fu un attaccante affidabile e dalla buona media realizzativa. Chimenti è divenuto celebre per aver utilizzato spesso un particolare modo di alzarsi e portare avanti il pallone chiamato bicicletta. È infatti ricordato come il bomber della bicicletta.[5][6]
La sua carriera di calciatore, nel ruolo di attaccante, si svolge prevalentemente in Serie B ed in Serie C, con tre stagioni disputate in Serie A (77 presenze e 13 reti complessive nella massima serie).
Ha vestito la maglia dell'Avis Edilsport Altamura, passando poi al Matera dove ha giocato il suo primo campionato di Serie C nella stagione 1972-1973. Dopo una breve parentesi con la Lazio, torna in Serie C prima con il Lecco, poi con la Salernitana ed ancora con il Matera.
Nella stagione 1977-1978 passa al Palermo in Serie B, dove gioca due stagioni ad alto livello con 29 reti complessive.[6] I risultati con la squadra rosanero sono un sesto posto, un settimo posto e sconfitta nella finale di Coppa Italia 1978-1979, quando con un suo gol al primo minuto di gioco il Palermo passa in vantaggio perdendo poi la partita contro la Juventus;[6][7] Chimenti in quell'incontro esce durante l'intervallo a causa di un infortunio ad un ginocchio procuratogli da Antonio Cabrini.[6][7]
Esordisce in Serie A il 16 settembre 1979 una volta passato al Catanzaro, con cui segnerà una sola volta in campionato. Successivamente passa sempre in massima serie alla Pistoiese, dove nella stagione 1980-1981 realizza 9 reti che non evitano ai toscani l'ultimo posto in classifica ma valgono a Chimenti il titolo di miglior cannoniere della Pistoiese in Serie A, essendo stata quella stagione l'unica del sodalizio arancione nella massima serie.
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Nell'estate 1981 passa all'Avellino, dove segna 3 reti. Sceglie quindi di scendere di categoria nelle file del Taranto dapprima in Serie C1, dove è capocannoniere del torneo nella stagione 1982-1983 con 13 reti, e successivamente in Serie B, dove resta fino al 1985, quando subisce una squalifica di 5 anni per il caso Padova e termina l'attività agonistica.
Vito Chimenti è stato sia allenatore in seconda che allenatore del Matera.[8][9] Ha lavorato anche nello staff tecnico del Messina, del Lanciano, della Virtus Casarano, del Rimini e del Foggia.
Nel novembre 2009 diventa vice di Gianluca Grassadonia alla guida della Salernitana,[10] quindi successivamente diviene collaboratore tecnico della stessa. Nel 2011 torna al Messina dove ricopre il ruolo di collaboratore tecnico.[11]
Nel 2020 entra a far parte della Consulta d’indirizzo del Palermo, in rappresentanza dei tifosi. Con lui anche il dottor Leonardo Guarnotta, come esponente dell'amministrazione comunale, e l'avvocato Santi Magazzù come esponente della società rosanero.[12]
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