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L'Unione Sportiva Pistoiese 1921, meglio nota come Pistoiese, è una società calcistica italiana con sede nella città di Pistoia. Milita in Serie D, la quarta divisione del campionato italiano.

US Pistoiese 1921
Calcio
Arancioni, Orange, Olandesina
Segni distintivi
Uniformi di gara
Casa
Trasferta
Terza divisa
Colori sociali Arancione
Simboli Orso
Inno Forza Arancioni
Marino Menichini
Dati societari
Città Pistoia
Nazione  Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Serie D
Fondazione 1921
Rifondazione1937
Rifondazione1988
Rifondazione2009
Proprietario Stefan Lehmann
Presidente Alessandro Gammieri
Allenatore Luigi Consonni
Stadio Marcello Melani
(13 000 posti)
Sito web www.uspistoiese1921.it
Palmarès
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Il primo club cittadino venne fondato nel dicembre 1921 con il nome di Unione Sportiva Pistoiese, e fu poi rifondato nel 1937 con la denominazione di Associazione Calcio Pistoia e nel 1945 ricostituito con la vecchia denominazione. Nel 1988 la società venne rifondata con il nome di Associazione Calcio Nuova Pistoiese 1988 e nel 2009 con il nome di Unione Sportiva Pistoiese 1921.

Ha disputato un campionato in Serie A nel 1980-1981, e assieme a Carpi, Treviso e Monza è una delle quattro squadre che finora hanno disputato solo un'edizione del massimo campionato professionistico dall'inizio del girone unico nel 1929.

Disputa le sue partite casalinghe allo stadio Marcello Melani. Il colore sociale è l'arancione.


Storia



Dalle origini agli anni sessanta


La prima squadra di calcio della città, il Pistoia Football Club, venne fondata nel 1911. Per un decennio, fatta salva l'apparizione in FIGC del 1913/1914, stante la mancanza in città di un impianto sportivo omologato, l'attività della squadra fu quasi esclusivamente amatoriale. Nel 1919 il Pistoia aderì all'Unione Libera Italiana del Calcio, ma già nel corso del 1920 l'ente dei "liberi" iniziò a perdere la sua spinta iniziale e l'entusiasmo del club, anche a causa della perdurante impossibilità di poter disporre di un campo di gioco, ne risentì molto. Nel luglio di quell'anno, per iniziativa delle due società ginnastiche cittadine Ferrucci e Libertas, lo sport pistoiese intraprese il percorso per la creazione di una società polisportiva denominata "Unione Sportiva Pistoiese"[1]. Il progetto si concretizzò nel dicembre 1921 quando il periodico locale "Il Popolo Pistoiese" riportò la notizia dell'imminente costruzione dello stadio cittadino, necessario per lo svolgimento delle attività, e contestualmente riferì che «La scorsa settimana si adunarono i promotori ed elessero il Consiglio direttivo»[2]. Tale notizia fu confermata il 31 dicembre 1921, quando lo stesso giornale in prima pagina scriveva: «La Unione Sportiva Pistoiese è ormai un fatto compiuto»[3].

Il 4 marzo 1922, con atto stipulato nello studio del notaio Augusto Cappellini, la Pistoiese si costituiva in Società Anonima Cooperativa. Lo statuto recitava: «Come mezzi idonei a raggiungere il suo scopo, la società adotterà gli esercizi ginnastici, la scherma, il ciclismo ed altri sport affini, mediante la costituzione di speciali sezioni autonome che saranno rappresentate da un membro del consiglio e governate da un apposito regolamento». Nel consiglio entrò anche il presidente del Pistoia Foot-Ball Club Francesco Vallecorsi e la vecchia società cessò di esistere, abbandonando denominazione e colori, per confluire nella nuova polisportiva. Nel giugno 1922 lo stadio Monteoliveto vide la luce e il mese successivo l'U.S. Pistoiese disputò la sua prima partita, un'amichevole contro l'Audace, la seconda squadra cittadina (vittoria per 7-0)[4]. L'esordio in un campionato ufficiale avvenne il 14 gennaio 1923 (Pistoiese-Fiorentina 2-0, Terza Divisione 1922/23).

Nei primi anni di vita la società arancione si caratterizza per una vocazione di stampo europeo, essendo la città storicamente un crocevia dei cammini storico - religiosi da e per le aree geografiche del vecchio continente. Non è un caso che tra i protagonisti della nascita del calcio arancione troviamo gli ungheresi Árpád Hajós e János Nehadoma, con la maglia ispirata a quella dell'Olanda, che al pari della città di Pistoia ha una forte vocazione floro-vivaistica. Nel 1927 la Pistoiese vinse Coppa Arpinati. Vinse alcuni campionati minori fino ad approdare alla Divisione Nazionale nel 1928. Tra il 1929 e il 1936 partecipò al campionato cadetto sfiorando un paio di volte la massima serie, mentre il periodo tra il 1937 e il 1977 fu invece caratterizzato da una serie di saliscendi tra la Serie C, la Serie D, il campionato di Promozione, la IV Serie e una breve parentesi in Serie B subito dopo la seconda guerra mondiale, dove ottenne comunque un terzo posto.

La Pistoiese (che nel frattempo era stata rifondata come Associazione Calcio Pistoia dopo il collasso finanziario del 1937) gioca l'ultimo campionato nel 1939-1940 prima di un lungo stop a causa del conflitto mondiale, poiché le difficoltà societarie divennero enormi sia dal punto di vista umano che economico; pertanto, anche a Pistoia, seguendo l'esempio di altre società, si decide di cessare ogni attività agonistica. Dopo la Liberazione dall'occupazione tedesca e dal Fascismo, si raccolgono in città gruppi di appassionati e nel 1945 viene rifondata l'Unione Sportiva Pistoiese, che viene ammessa dalla Federazione al campionato di Serie C Centro Sud, girone A. Gli allenamenti si svolgono al campo di volo, le prime partite si giocano a San Piero Agliana.

Il 24 febbraio 1946 si gioca Pistoiese-Lucchese, una partita ritenuta decisiva per la promozione in Serie B. L'arbitro è il fiorentino Alfiero Goracci, lo stadio è pieno in ogni ordine di posti, c'è molta tensione tra i tifosi. La Lucchese passa in vantaggio con una rete giudicata irregolare e a causa di una serie di episodi controversi i tifosi pistoiesi abbattono la rete di recinzione, entrano in campo infuriati verso il direttore di gara, Goracci viene malmenato, qualcuno addirittura tenta di schiacciarlo con il rullo compressore che serve per spianare il terreno di gioco. L'arbitro viene giudicato guaribile in 2 mesi. Il campo della Pistoiese viene squalificato per 6 mesi. Gli arancioni sono costretti a giocare in trasferta tutte le gare rimanenti. Tuttavia si rendono vacanti alcuni posti per il completamento dei quadri della nuova Serie B strutturata su tre gironi: Pistoiese, Carrarese e Viareggio vengono quindi ammesse al campionato cadetto.

Le difficoltà arrivano quando nella stagione 1947-1948, a seguito della riunificazione del campionato di Serie B da tre ad un unico girone, la squadra non dispone di un organico capace di reggere il confronto e scivola in Serie C. Nella stagione 1950-1951 la squadra retrocede in Promozione al termine di uno spareggio disputato a Forlì contro la Fermana: decisivi risultarono quindi i due punti persi a tavolino a causa di una svista dei dirigenti societari che in una gara avevano schierato un giocatore squalificato. L'ennesima riforma dei campionati voluta da Barassi porta al varo della Serie C a girone unico e della IV Serie, quindi soltanto le prime 4 squadre classificate di ogni girone, più qualche ripescata, accederanno a quest'ultima. La Pistoiese scivola nei campionati dilettantistici regionali. Nella stagione 1952-1953 viene promossa in IV Serie.

Nella stagione 1956-1957, con Vannino Vannucci presidente, la Pistoiese spende 100 milioni.[5] L'allenatore è Leonardo Costagliola, già portiere del Bari, della Fiorentina e della Nazionale. Gli arancioni tuttavia disputano un pessimo campionato. Sulla panchina l'allenatore-giocatore Bergamasco sostituisce l'esonerato Costagliola; a questo subentra Olivieri (un ritorno) e infine Alberto Tuci. La squadra, non senza sforzi, riesce a salvarsi. La stagione successiva si cambia, prima di tutto l'allenatore: Tagliasacchi, ex attaccante arancione, guiderà la Pistoiese al secondo posto alle spalle del promosso Pisa.

Nel campionato 1958-1959, la Pistoiese per 21 partite consecutive non conosce sconfitte, con 36 punti e 45 reti segnate. Emblematica è la partita giocata al Monteoliveto contro l'Empoli, diretto concorrente per la promozione. Gli arancioni vincono 6-0. Il bilancio finale di quel campionato recita 77 reti messe a segno; la difesa è la meno perforata con 24 reti subite. Così la squadra riguadagna la Serie C dopo 8 anni.

Gli anni sessanta costituiscono un periodo stabile per la squadra di Pistoia, che milita in Serie C per 10 stagioni consecutive. L'undicesima sancisce la retrocessione in Serie D: fu la stagione 1970-1971, sotto la presidenza di Oriano Ducceschi.


1970-1980


La Pistoiese vincitrice del campionato di Serie D 1974-1975.
La Pistoiese vincitrice del campionato di Serie D 1974-1975.

Ad inizio anni settanta la Pistoiese si ritrovava in Serie D. Allo spareggio nella stagione 1971-1972, giocato contro il Montevarchi a Firenze, il 3 giugno, la Pistoiese perde per 1-0: è ancora Serie D. Si giunge ad una svolta con l'abbandono del presidente Oriano Ducceschi nella stagione successiva. Al suo posto arriva Marcello Melani, che però al termine del campionato lascia la società, decidendo di interessarsi solo alla squadra da lui creata: l'Unione Valdinievole appena promossa in Serie D. Melani affida quindi la presidenza ad un suo uomo di fiducia, Ezio Giotti.

Lido Vieri, estremo difensore degli arancioni nella seconda metà degli anni settanta.
Lido Vieri, estremo difensore degli arancioni nella seconda metà degli anni settanta.

La stagione 1973-1974 rappresenta un vero e proprio calvario per la Pistoiese, dato che tutte le attenzioni di Marcello Melani vengono rivolte solo alla propria squadra, l'Unione Valdinievole, che milita nello stesso campionato degli arancioni. Qualcuno fa notare a Melani che essere proprietario di due squadre inserite nello stesso campionato può generare un conflitto d'interessi. Melani prende quindi una decisione: lascia la sua squadra per dedicarsi "anima e corpo" alla Pistoiese, e promette la Serie A in cinque anni. Intanto è subito Serie C. A Pistoia arrivano giocatori come Palilla, Sergio Brio, Gattelli, Volpato, ma il presidente ancora non è soddisfatto dei risultati raggiunti. Si ritorna sul mercato con Sergio Borgo, Stefano Di Chiara, Picella, Dalle Vedove e il portiere Lido Vieri. La Pistoiese con Bruno Bolchi in panchina stravince il campionato di Serie C 1976-1977, e torna nella serie cadetta dopo 29 anni di assenza.


La promozione in Serie A

Dopo una stagione difficile, e la salvezza strappata solo nelle ultime battute del torneo, la squadra del 1978-1979 è la mina vagante del torneo cadetto, e fino alle ultime giornate tiene in apprensione Monza e Pescara, in lotta per la terza piazza.

La Pistoiese della stagione 1979-1980, promossa in Serie A per la prima volta nella sua storia.
La Pistoiese della stagione 1979-1980, promossa in Serie A per la prima volta nella sua storia.

Il primo giugno 1980 la Pistoiese, pareggiando con il Lecce, è matematicamente promossa in Serie A. Il presidente Marcello Melani, detto "Faraone" che molti consideravano, almeno all'inizio, un visionario, ha portato a termine il suo programma con un solo anno di ritardo (1974-1980). Uno degli artefici di questi anni fu la mezzala Mario Frustalupi, già campione d'Italia con Inter e Lazio, diventato il faro della squadra e poi uno dei giocatori più amati di tutti i tempi nella storia del club arancione. Tra gli altri artefici, va menzionato anche il poco più che trentenne Marcello Lippi.


1980-1990



La stagione nella massima Serie

La Pistoiese aveva già giocato in Divisione Nazionale (corrispondente all'attuale Serie A) nel campionato 1928-1929, arrivando dodicesima nel Girone B. La prima ed unica partecipazione al campionato di Serie A a girone unico fu quindi nella stagione 1980-1981.

La squadra, che esordì il 14 settembre 1980 perdendo di misura al Comunale di Torino contro i granata, fu simpaticamente accolta nell'olimpo del calcio italiano con l'appellativo di Olandesina, per via del colore delle maglie, una novità per i "piani alti" del calcio italiano. Sarà il giovanissimo e promettente centrocampista Paolo Benedetti a realizzare la prima storica rete dei toscani in massima serie in Pistoiese-Udinese 1-1 del 21 settembre 1980.

Il campionato 1980-1981 è ricordato ai più per la riapertura del mercato agli stranieri: per la prima volta infatti, dopo una ventina di anni di autarchia, le squadre italiane possono acquistare un calciatore a testa proveniente dall'estero. Marcello Melani manda in Brasile alla ricerca di talenti l'allenatore in seconda Giuseppe Malavasi, che ritorna con un nome: Luís Sílvio Danuello, il presidente lo ingaggia, quasi a scatola chiusa. Il giocatore brasiliano della Pistoiese è ricordato ancora oggi per essere stato uno dei più grandi "bidoni" della storia del calcio italiano, con leggende metropolitane annesse sul suo conto[6].

La Pistoiese della stagione 1980-1981, alla sua prima e fin qui unica apparizione in massima serie.
La Pistoiese della stagione 1980-1981, alla sua prima e fin qui unica apparizione in massima serie.

Nonostante l'acquisto bizzarro, la Pistoiese fece un buon girone d'andata. L'inizio fu in realtà un po' stentato, tanto che il presidente Melani intervenne nel mercato di novembre con gli acquisti dell'attaccante Vito Chimenti (per lui 9 reti alla fine della stagione) e dell'esperto difensore ex-Inter Mauro Bellugi; fu inoltre operato un cambio alla guida tecnica, con l'arrivo di Edmondo Fabbri, che avrebbe dovuto sostituire l'esordiente Lido Vieri dalla sesta giornata di ritorno dopo la sconfitta casalinga contro l'Ascoli. Ma il tecnico bolognese, a sorpresa, pretese che l'ex portiere dell'Inter e del Torino dei bei tempi andati lo affiancasse nel suo lavoro.

Di lì a poco, il gruppo costituito da giovani promesse - perlopiù esordienti - e di calciatori d'esperienza inanellò una serie di risultati positivi: alla 12ª giornata gli arancioni espugnarono Catanzaro con il punteggio di 1-3, con reti di Chimenti, Badiani e Paganelli. Vittoria questa particolarmente rilevante in quanto fu la prima vittoria esterna in Serie A nella storia dei toscani e valse un provvisorio sesto posto in classifica, seppur in coabitazione con Brescia, Cagliari, Catanzaro, Como e Fiorentina. La settimana seguente fecero ancora meglio raggiungendo il loro apice vincendo proprio il derby toscano coi viola a Firenze, con il punteggio di 2-1 (gara in cui segna ancora Badiani, che ancora oggi è ricordato con grande affetto dal pubblico pistoiese per quella storica e decisiva rete), grazie al quale gli arancioni confermarono il momentaneo sesto posto in classifica, ma questa volta in solitaria.

Fu questo il punto più alto nella storia della Pistoiese, che con una squadra formata da "vecchietti" stupi l'Italia, tanto che qualche giornale locale parlò addirittura di Coppa UEFA. Tuttavia il derby con la Fiorentina fu l'ultima vittoria stagionale; già dalla domenica successiva, infatti, la situazione cambiò in maniera radicale. Dopo il derby di Firenze la Pistoiese ospitò infatti la capolista Roma; i giallorossi si portarono in vantaggio al 2º con Pruzzo, chiudendo il primo tempo in vantaggio per 1-0 nonostante la reazione veemente della Pistoiese, che al 65º ottenne pure un calcio di rigore per un fallo subito da Rognoni. Sebbene fosse proprio Rognoni il rigorista della squadra, tocco a Chimenti tentare di battere Tancredi (Rognoni non si era ancora ripreso dall'infortunio); la palla colpì la traversa e sul capovolgimento di fronte la Roma raddoppiò con un'autorete di Borgo. Con gli arancioni frastornati finì 0-4 per la Roma.

La vittoria nel derby toscano

Serie A 1980-1981


Firenze, 18 gennaio 1981, Stadio Comunale
13ª giornata


Fiorentina – Pistoiese
1 – 2




Da questa partita iniziò il calvario della Pistoiese, che nonostante il girone di andata chiuso in undicesima posizione con 13 punti e l'accantonamento del brasiliano Luís Sílvio Danuello (del tutto avulso dal gioco e per di più impiegato in un ruolo non suo) andò incontro ad un pessimo girone di ritorno, caratterizzato da una lunga serie di sconfitte (diversi furono i punti persi soprattutto negli ultimi minuti di gioco), ottenendo solamente tre punti in altrettanti pareggi, e perdendo le ultime 9 partite di campionato. Ad affossare la Pistoiese furono anche alcuni episodi controversi, tra i quali quello di maggior rilevanza avvenne in corrispondenza dell'incontro casalingo contro l'Inter, alla 22ª giornata: in vantaggio con Chimenti al 34', la Pistoiese fu raggiunta al 65' da Beccalossi, che al 74' segnò un contestatissimo rigore concesso per un fallo di mano di Borgo e che sancì la prima di nove sconfitte consecutive; Edmondo Fabbri, a fine partita, protestò in maniera veemente, ricevendo sei mesi di squalifica. Tre giornate più tardi, in Pistoiese-Juventus, fu il bianconero Furino a commettere un fallo simile a quello di Borgo in Pistoiese-Inter, ma questa volta non venne concesso il rigore che avrebbe potuto consentire alla Pistoiese di accorciare le distanze (la Juventus conduceva per 2-0 e la partita finirà 3-1 per i bianconeri). La Pistoiese terminò così il campionato all'ultimo posto con 16 punti, venendo sorpassata all'ultima giornata anche dal Perugia, che era partito con la penalizzazione a causa dello scandalo del calcioscommesse.

Seguirono anni bui per la Pistoiese: prima ci fu la retrocessione in Serie C1 già nel 1983-1984 (fatale il pari alla penultima giornata a San Benedetto del Tronto, che rese inutile la successiva vittoria in casa contro la Cavese caduta anch'essa in C1), quindi la retrocessione in Serie C2 l'anno seguente.

La squadra era nel frattempo passata nelle mani di Roberto Dromedari, un industriale del settore calzaturiero con un fortissimo export negli Stati Uniti, che però, a causa della svalutazione del Dollaro, subì un crack finanziario.

Negli anni della Serie C2 l'allenatore della Pistoiese per la stagione 1987-1988 fu il futuro campione del mondo Marcello Lippi, già nella rosa degli arancioni nell'anno disputato nella massima serie.

Una formazione della stagione 1984-1985
Una formazione della stagione 1984-1985

Alla fine della stagione 1987-1988 la vecchia U.S. Pistoiese del presidente Dromedari venne dichiarata fallita e, dopo la conseguente radiazione dai campionati professionistici, un gruppo di sportivi pistoiesi creò dal nulla una nuova società, con appena 20 milioni di lire di capitale sociale: l'Associazione Calcio Nuova Pistoiese 1988. Viene nominato presidente lo stesso Mario Frustalupi che solo pochi anni prima, nel 1980, aveva contribuito a portare la Pistoiese in Serie A.

A margine di un'estate turbolenta, riescono insieme ad iscrivere la Nuova Pistoiese al Campionato Interregionale, al tempo il primo livello dilettantistico del campionato italiano di calcio. A guidare la squadra viene chiamata un'altra bandiera arancione, Ronaldo Lomi, che nel corso della stagione pagherà un inizio stentato e sarà sostituito da Carmelo Palilla, altro ex arancione, che negli anni a venire diventerà il secondo di Gian Piero Ventura seguendolo nelle sue esperienze alla guida della stessa Pistoiese, poi al Lecce, al Cagliari, alla Sampdoria e all'Udinese. Ecco una formazione della Nuova Pistoiese 1988: Passaretta, Meoni, Boldini, Bellini, Battiston, Gori, Magni, Dati, Dal Fiume, Berruti, Molteni.


1990-2000


Nel 1989, ad apportare forze fresche nella società ci pensa l'imprenditore pistoiese Roberto Maltinti, erede di una famiglia che si distinse in città per aver posto le basi per la grande ascesa del basket a Pistoia negli anni ottanta (e che poi tornerà al "primo amore", per intercessione di Piero Becciani, la Pistoia Basket 2000, nata dalle ceneri dell'originaria Olimpia Basket, dal 2005).

Tra il 1988-1989 e il 1993-1994 la Pistoiese - che nel frattempo, l'11 gennaio 1990, perde l'aggettivo "Nuova", diventando Associazione Calcio Pistoiese - sotto la guida dell'allenatore Gian Piero Ventura si rese protagonista della risalita dal Campionato Interregionale fino alla Serie C1, per poi raggiungere la Serie B l'anno seguente, dopo la finale play-off giocata a Bologna contro la Fiorenzuola vinta ai rigori, con Roberto Clagluna in panchina.

La Pistoiese 1994-1995 che conquistò la promozione in Serie B.
La Pistoiese 1994-1995 che conquistò la promozione in Serie B.

L'anno successivo, nonostante alcune importanti vittorie (2-0 in casa contro la Reggiana di Carlo Ancelotti, 3-2 a Verona contro l'Hellas, 2-1 a Pistoia contro il Perugia) e nonostante le buone prestazioni di alcuni dei suoi giocatori più rappresentativi (Giuseppe Lorenzo, Angelo Montrone, Claudio Sclosa, Andrea Bellini, Alberto Nardi), alla lunga, il peso della categoria si rivela insostenibile. Il ritorno in cadetteria sarà solo una parentesi, che si concluderà con la retrocessione all'ultimo posto.

Arrivata in Serie C, la Pistoiese operò un drastico ridimensionamento, puntando su molti giovani sconosciuti e lottando per l'obiettivo minimo di permanenza nella terza serie nazionale. Nel 1997 la società passò nelle mani del trio Ferrari-Baldi-Dozzi: in seguito alla salvezza conquistata ai play-out contro il Novara, però, decidono, di comune accordo, di tirarsi indietro. Maltinti, che ancora figura come presidente, non ha più molti tifosi dalla sua parte, e lui stesso non è più in grado, e forse neanche più desideroso, di proseguire questa avventura. In estate, a farsi avanti per l'acquisizione del club è a sorpresa la Snai di Lucca, nella persona del suo proprietario, Maurizio Ughi. Ma sarà un lunghissimo tira e molla che si concluderà con un nulla di fatto.

A quel punto ritorna in auge la figura di Luciano Bozzi, che si mostra più concreto e più interessato rispetto al patron della Snai, al quale Maltinti cede la società a costo zero. La stagione termina con un'altra salvezza conquistata ai play-out, contro l'Alessandria. Nella squadra spicca la presenza degli ex viola Sergio Domini e Daniele Beltrammi, del "Sindaco" Marco Osio e di Valerio Mazzucato, decisivo nel rush finale per la salvezza.

La Pistoiese 1998-1999 che vinse i play-off di Serie C1.
La Pistoiese 1998-1999 che vinse i play-off di Serie C1.

La squadra fece ritorno in cadetteria al termine del campionato di Serie C1 1998-1999 in virtù della vittoria nel contestato spareggio di Cremona contro il Lumezzane[7]. Al gol del 2-1 per la Pistoiese (segnato da Claudio Pelosi e che determina il risultato finale), il portiere del Lumezzane Marco Borghetto resta a terra dopo lo scoppio di una bomba carta. L'ordigno, proveniente dalla curva dei tifosi pistoiesi, scoppia a pochi metri da lui. I sanitari del Lumezzane decidono che non può continuare e chiedono la sostituzione del portiere. Il Lumezzane presenterà ricorso ufficiale per ottenere la vittoria a tavolino[8] ma alla fine la C.A.F. confermerà il risultato del campo, pur condannando la Pistoiese ad una penalizzazione di 4 punti nel successivo torneo cadetto[9].

Nonostante la penalizzazione iniziale, la Pistoiese riesce, nel campionato di 1999-2000, a salvarsi, grazie alla guida del tecnico Andrea Agostinelli, fautore della promozione, classificandosi al sedicesimo posto, dopo il doppio spareggio salvezza che condanna il Cesena alla retrocessione in Serie C1.


2000-2010


Nella stagione 2000-2001 ancora con la presidenza di Luciano Bozzi, alcuni giocatori emergono particolarmente, contribuendo in maniera sostanziale al raggiungimento dell'obiettivo salvezza per la squadra toscana. Tra questi, il portiere David Dei, gli esterni di centrocampo Daniele Bellotto e Giuseppe Castiglione, Daniele Amerini, i difensori Ghislain Akassou, David Bianchini e il capitano Andrea Bellini, gli attaccanti Francesco Baiano e Girolamo Bizzarri. La società si dà una struttura nella comunicazione, con il direttore marketing, Giulio Iozzelli, l'addetto stampa Stefano Baccelli e il responsabile per la pubblicità Nicolò Frustalupi.

La stagione 2001-2002, nonostante la presenza di diversi giocatori navigati d'esperienza con un passato di livello, e cioè il portiere Daniele Balli, la coppia di centrali Andrea Bellini-Bianchini, il regista Pierpaolo Bisoli e gli ex centravanti viola Francesco Baiano e Giacomo Banchelli, che costituiscono l'asse portante titolare, dopo tre stagioni consecutive fra i cadetti, la Pistoiese farà ritorno in Serie C1.

Nel frattempo, il 29 marzo 2002 muore a Pescia Marcello Melani. Quattro anni più tardi, il 12 dicembre 2006, a lui verrà intitolato lo Stadio Comunale di Pistoia.


La presidenza Fagni

A seguito della retrocessione e delle pesanti contestazioni dei tifosi nei suoi confronti, Luciano Bozzi decide di passare la mano, e nel 2003 la Pistoiese diventa di proprietà dell'industriale Anselmo Fagni, fondatore, nel 1972, della "Fabo S.p.A.", impresa diventata leader a livello mondiale nel settore dei nastri adesivi. Il nuovo proprietario, ben voluto da tutto l'ambiente, ma già malato da tempo di cancro, scompare il 2 novembre 2005[10], lasciando il club al figlio Maurizio. Sono anni in cui la squadra gioca un bel calcio, grazie anche a due allenatori che arriveranno a conquistare panchine in palcoscenici più ambiziosi: Walter Mazzarri e Massimo Ficcadenti.

Con Anselmo Fagni alla presidenza e Bruno Tedino in panchina, la Pistoiese sfiora la promozione in Serie B nella stagione 2004-2005, arrivando a tre giornate dalla fine del campionato a un solo punto dal quinto posto in classifica, l'ultimo valevole per la qualificazione ai play-off; gli arancioni, però, perderanno lo scontro diretto con il Frosinone e non riusciranno ad andare oltre il sesto posto in classifica. La stagione successiva, che vedeva gli arancioni come favoriti per la promozione in serie cadetta, fu caratterizzata da un girone d'andata disastroso, con la squadra costantemente agli ultimi posti e spesso relegata in fondo alla classifica; Tedino venne perciò esonerato e sostituito da Stefano Di Chiara, con il quale gli arancioni sembrarono riprendersi, ma i risultati tornarono a peggiorare e fu necessario il ritorno di Tedino nel finale di stagione per ottenere una salvezza tranquilla, conseguendo anche risultati di rilievo come la vittoria per 4-1 con la Sassari Torres (terza classificata alla fine del torneo) e i pareggi con Grosseto, Sangiovannese e Frosinone, quest'ultimo promosso poi in Serie B.


La gestione Braccialini e il secondo fallimento

Nel giugno 2007, dopo una stagione conclusa al nono posto ma con soli due punti di distacco sulla zona play-out, il 97% della società viene ceduto alla famiglia Braccialini (il restante 3% resta nelle mani di Romeo Dozzi), proprietaria della "Braccialini Sport S.r.l.", per una cifra che si aggira intorno ai 3 milioni di euro.[11]. La nuova proprietà promette la Serie B in tre anni[12] A stagione cominciata viene promosso in panchina l'ex bandiera arancione[13] Andrea Bellini[14], esonerando il più navigato D'Arrigo, ma non avendo il patentino necessario per allenare, dopo poche gare gli fu affiancato Mario Ansaldi, un altro ex che mosse i suoi primi passi nel calcio proprio con la maglia della Pistoiese negli anni ottanta. Nel mese di marzo 2008, tuttavia, anche la coppia Bellini-Ansaldi, a causa dei risultati negativi, fu sollevata dall'incarico. Alla guida tecnica fu quindi chiamato Corrado Benedetti che, con un discreto finale di stagione, culminato con la doppia vittoria ai play-out con la Sangiovannese (allenata dell'ex Tedino), condusse gli arancioni verso la salvezza. Restano impresse come icona di un vero miracolo, le lacrime versate da Corrado Benedetti a salvezza conquistata.

La famiglia Braccialini è poco sostenuta dal pubblico pistoiese, che non perdona un campionato di basso profilo dopo le promesse iniziali e poco conta che il presidente Massimiliano fosse tifoso di vecchia data all'epoca dell'acquisizione del club[15]. Tuttavia la proprietà continua a gestire il club nonostante i propositi di cessione, determinati dall'affacciarsi della crisi economica che colpisce in modo particolare l'edilizia. Dopo aver disputato il campionato 2008-2009 nella neonata Lega Pro Prima Divisione, la nuova denominazione della vecchia Serie C1, gli effetti della crisi societaria finiscono per riflettersi in campo, tant'è che la squadra retrocede in Lega Pro Seconda Divisione a seguito della sconfitta per 1-0 subita dal Foligno il 7 giugno 2009 nei play-out, nonostante la vittoria per 2-1 conquistata nella gara di andata.

Il 19 giugno 2009, a soli due anni dall'acquisizione, la famiglia Braccialini riesce a vendere il pacchetto azionario della società al gruppo imprenditoriale "Seam S.r.l." di Bologna[16], operante nel settore metallurgico[17].

Il 14 luglio 2009 la Pistoiese viene radiata dal campionato di Lega Pro Seconda Divisione a causa della mancanza di garanzie finanziarie[18]. Ironia della sorte, la squadra sarebbe stata riammessa in Prima Divisione, quale società in prima posizione nella classifica dei ripescaggi. Al suo posto è ripescata la Feralpi Salò. A distanza di 21 anni, quindi, il club arancione crolla nuovamente, stavolta non perché oberato dai debiti (tra debiti e crediti il bilancio era quasi in pareggio), ma per l'incapacità dei nuovi proprietari di presentare la prevista garanzia fidejussoria. Nonostante l'imprenditore viareggino Salvatore Righi si sia dichiarato pronto ad aiutare la nuova società[19], a nulla varrà il ricorso intentato dal nuovo proprietario, Roberto Bortolotti, alla Corte di Giustizia del CONI[20] prima e al T.A.R. del Lazio poi[21].


La ripartenza dall'Eccellenza con la U.S. Pistoiese 1921

Tra luglio ed agosto si attiva il sindaco di Pistoia, Renzo Berti, che il 13 agosto 2009 fonda una nuova società, denominata Unione Sportiva Pistoiese 1921 S.r.l.(recuperando quindi la storica denominazione societaria). Il club viene affiliato alla Federcalcio e ammesso a partecipare, in sovrannumero, al Campionato Regionale di Eccellenza Toscana, nel Girone B[22]. A dicembre, il sindaco Renzo Berti lascia la presidenza a Fabio Fondatori, capo di gabinetto del Sindaco e membro del consiglio di amministrazione della nuova Pistoiese. Fondatori rimane presidente fino alla fine della stagione e si distingue per rilanciare nella tifoseria l'attaccamento e la passione verso gli arancioni, dopo le delusioni degli ultimi anni. La presidenza Fondatori fu richiesta dai soci, Bozzi, Fontana, Ferrari e Bonechi per contare su un accompagnamento istituzionale, visto il ruolo svolto da Fondatori presso il Comune di Pistoia, nel primo anno di rinascita della società. La nuova società si compone di molti volti noti al calcio pistoiese, che già in passato avevano fatto parte del club: si pensi allo storico segretario Rolando Mazzoncini, all'addetto stampa Stefano Baccelli, all'ex presidente Luciano Bozzi e ad Andrea Bonechi, dirigente ai tempi di Maltinti. Proprio Bonechi, nell'ottica di un recupero dell'identità storica del club arancione, decise di donare una maglia all'ex presidente Maltinti,[23] che si era esposto in prima persona per la rinascita della Pistoiese ai tempi del primo fallimento (1988). Nello statuto dell'Us Pistoiese 1921, caso probabilmente unico in Italia, si sancisce il divieto di acquisizione futura del club da parte di una proprietà non pistoiese.

Tuttavia, nonostante il ritorno dell'attaccante Giacomo Banchelli, un lusso per la categoria nonostante l'età[24], la squadra disputa un campionato ben al di sotto delle aspettative, e solo con l'esonero di Oliviero Di Stefano[25], e l'ingaggio di un allenatore esperto della categoria, Brunero Bianconi[26], ritrova parzialmente i punti persi all'inizio del torneo, riuscendo ad arrivare seconda qualificandosi ai play-off nazionali, dai quali il 30 maggio 2010 escono sconfitti per 1-0 contro la squadra abruzzese del Mosciano.


2010-2020



L'era di Orazio Ferrari

Nella stagione 2010-2011 inizia l'era del presidente Orazio Ferrari. La squadra, dopo essere sempre stata capolista dalla prima all'ultima giornata con il nuovo allenatore Riccardo Agostiniani, riesce ad ottenere la promozione matematica in Serie D il 27 marzo 2011, vincendo a Forte dei Marmi per 1-3 alla 32ª di campionato. Il presidente Orazio Ferrari che con il figlio Marco, il presidente della Holding arancione Andrea Bonechi e i consiglieri Gabriele Matteoni e Marco Frosini costituiranno lo staff dirigenziale anche per le due successive stagioni calcistiche di Serie D.

Nella stagione 2011-2012, inserita nel girone D, chiude al settimo posto, dopo una rimonta nel girone di ritorno che segue ad un girone d'andata chiuso a ridosso della zona retrocessione. A fine stagione il tecnico fautore della rimonta, Paolo Indiani, che era subentrato ad Alessandro Birindelli, annuncia la separazione consensuale dalla Pistoiese: seguirà il direttore generale Paolo Giovannini al Pontedera[27]. Il club arancione affida la panchina a Leonardo Gabbanini, proveniente dal settore giovanile della Fiorentina: a 32 anni è il più giovane allenatore nella storia della Pistoiese.

La stagione 2012-2013 vede gli arancioni inseriti in un girone pieno di nobili decadute e aspiranti alla promozione: Massese, Lucchese, la rifondata SPAL oltre all'ambiziosa Tuttocuoio e alla sorpresa Atletico Pro Piacenza, seconda squadra della città piacentina, che resta in vetta alla classifica fin dalle prime battute e che diventa ben presto la squadra da battere. Tuttavia, nonostante le ambizioni, è proprio la Pistoiese la squadra più in difficoltà del "lotto", tant'è che, all'indomani della sconfitta patita per 2-0 proprio sul campo della capolista emiliana il 17 febbraio 2013, che fa scivolare gli arancioni al settimo posto e a ben 14 lunghezze dalla vetta, la società decide di esonerare l'esordiente Gabbanini e di ingaggiare un tecnico esperto, Massimo Morgia[28]. Con il nuovo mister gli arancioni risalgono la china ma chiudono al quinto posto, con il campionato vinto con un turno di anticipo dal Tuttocuoio. Ai play-off supererà prima e seconda fase vincendo prima a Massa con i padroni di casa in gara unica e a seguire a Piacenza con l'Atletico Pro Piacenza. Sarà sconfitta durante la terza fase delle finali nazionali nella trasferta di Santhià, in provincia di Vercelli. Si profila la possibilità del ripescaggio in Lega Pro Seconda Divisione, ma la società, dopo un'attenta valutazione delle spese e soprattutto delle difficoltà che quel campionato avrebbe comportato (ben nove retrocessioni in vista della nuova Lega Pro unica) decide di disputare nuovamente la Serie D, dove domina dalla prima giornata conquistando la promozione con tre giornate di anticipo in Lega Pro il 13 aprile 2014 pareggiando 2-2 con la Pianese in campo esterno. Nonostante gli ottimi risultati conseguiti il Presidente Orazio Ferrari decide per la stagione successiva di non confermare il tecnico Morgia e, dopo aver ampliato la struttura societaria con l'ingaggio dell'esperto Direttore Sportivo Nelso Ricci, su suggerimento dello stesso ingaggia l'ex centroavanti anche della Nazionale italiana Cristiano Lucarelli, l'anno prima sulla panchina del Viareggio in Lega Pro Prima Divisione.

La stagione 2014-2015 nel girone B della Lega Pro vedrà gli arancioni, dopo un ottimo girone di andata, che porterà la squadra toscana a ridosso della zona play-off, calare nettamente in quello di ritorno, tanto che, dopo la sconfitta casalinga per 2-0 contro il Grosseto, il tecnico Lucarelli verrà esonerato e sostituito dall'esperto Stefano Sottili, il quale condurrà la squadra al 14º posto in classifica e relativa salvezza diretta.

Il 12 giugno 2015 la società arancione presenta ufficialmente il nuovo allenatore Massimiliano Alvini[29], che guiderà la Pistoiese nella stagione 2015-2016. Dopo un campionato piuttosto deludente sotto il profilo sia del gioco che dei risultati,con la squadra sempre nelle ultime posizioni di classifica, il 12 aprile 2016 la dirigenza decide di esonerarlo: al suo posto arriva Valerio Bertotto[30], chiamato a condurre gli arancioni alla salvezza.

Nella stagione 2016-2017 la Pistoiese si affida all'esperto allenatore Gian Marco Remondina, uno dei tecnici più quotati della categoria, e si presenta ai nastri di partenza con una squadra ambiziosa con l'obiettivo dichiarato dei play-off, complice anche un mercato che vede la conferma in arancione di Corrado Colombo(arrivato a metà stagione precedente) nonché acquisti importanti come il giovane attaccante Emmanuel Gyasi e l'esperto portiere Ivano Feola. Nonostante un gioco spesso discreto gli arancioni disputano una stagione molto mediocre sotto il profilo dei risultati, complice una fase difensiva non sempre all'altezza, concludendo l'annata al 13º posto fuori dall'allargata zona play-off, dopo che nel finale di stagione il tecnico Remondina è stato esonerato a favore di Gianluca Atzori. Per la stagione 2017-2018 sulla panchina arancione c'è il ritorno dopo 5 anni di Paolo Indiani, già allenatore della Pistoiese in Serie D; la squadra, che anche stavolta punta ai play-off, disputa un campionato altalenante che vede gli arancioni conquistare ben 33 punti tra le mura amiche (solo 3 in meno rispetto al Livorno vincitore del girone), ottenendo però soltanto una vittoria fuori casa (contro l'Arezzo, alla 3ª giornata di campionato). La squadra disputa comunque un campionato tranquillo, trascinata dalle parate del portiere Andrea Zaccagno (nazionale under 20) e dai gol dell'attaccante italo-argentino Franco "El Loco" Ferrari, mostrando spesso un buon calcio e rendendosi protagonista di diverse prestazioni positive che permettono alla Pistoiese di qualificarsi ai play-off per la prima volta dal 1999 (anno dell'ultima promozione in Serie B) e di centrare l'accesso al tabellone della Coppa Italia per la stagione 2018-2019 (per gli arancioni si tratta della prima partecipazione alla coppa nazionale dopo la rifondazione del 2009). La partecipazione ai playoff termina però immediatamente a seguito della sonora sconfitta per 5-0 in casa della Carrarese.

La stagione 2018-2019 vede gli arancioni disputare un campionato più sofferto del precedente: prima della fine del girone di andata, con la Pistoiese relegata nelle zone basse della classifica, Indiani viene esonerato per far posto ad Antonino Asta[31]. Con l'allenatore siciliano la squadra esprime un buon gioco e riesce gradualmente ad allontanarsi dalla zona play-out, senza tuttavia arrivare a lottare concretamente per i play-off anche a causa di diversi risultati negativi, frutto di numerosi errori individuali e di una scarsa vena realizzativa degli attaccanti, nonostante l'arrivo, nella sessione invernale di mercato, dell'ex attaccante dell'Inter Matteo Momentè. Al termine della stagione, dopo la salvezza conquistata in anticipo, la Pistoiese decide di interrompere la collaborazione con Asta[32]. Nella stagione 2019-2020 gli arancioni ripartono sotto la guida di Giuseppe Pancaro con una squadra giovane ma ambiziosa, in cui spicca il ritorno, dopo ben 14 anni, dell'ex capitano Francesco Valiani (reduce da varie stagioni tra Serie A e Serie B) oltre ad acquisti di buon livello come il portiere Matteo Pisseri, il difensore Vincenzo Camilleri e gli attaccanti Luigi Falcone e Niccolò Gucci (anche per quest'ultimo un ritorno in arancione dopo 7 anni). Gli arancioni disputano un campionato piuttosto lineare, senza particolari guizzi ma con pochissime sconfitte(a fine stagione saranno ben 15 i pareggi) concludendo anticipatamente l'annata, causa interruzione della stagione a causa della pandemia da Covid-19 al 12º posto, appena fuori dalla zona play-off. Al termine della stagione Pancaro e la società decidono di porre fine al rapporto.[33]


Dal 2021



La retrocessione in Serie D, la crisi societaria e il ripescaggio nei professionisti

Proprio nella stagione 2020-2021, quella dell'attesissimo centenario, la Pistoiese subisce una retrocessione diretta senza passare dai play-out, che negli anni precedenti aveva evitato. Si tratta di un'annata decisamente negativa, con la squadra classificatasi terz'ultima dopo un girone di ritorno deficitario nonostante tre cambi di allenatori (da Nicolò Frustalupi, figlio di Mario, alla sua prima esperienza da capo allenatore, a Giancarlo Riolfo, per concludere con Stefano Sottili). La retrocessione, la prima per il presidente Orazio Ferrari dopo dieci anni, amareggia il patron arancione che rassegna le dimissioni dal club e mette gratuitamente a disposizione le azioni del sodalizio di cui detiene la maggioranza. L'intercessione del Sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, non si concretizza nel passaggio di proprietà essendosi presentati solo alcuni soggetti non ritenuti in grado di offrire le necessarie garanzie: nel frattempo il club viene comunque regolarmente iscritto alla Serie D dal medesimo Ferrari, che grazie anche all'intervento del sempiterno sponsor Vannino Vannucci e dell'ex presidente Maurizio Fagni, ottiene il ripescaggio in Serie C e il ritorno tra i professionisti.


L'inizio dell'era tedesca al timone della società

Il 20 gennaio 2022 la maggioranza del pacchetto azionario detenuta dalla famiglia Ferrari passa all'imprenditore tedesco Stefan Lehmann. Si tratta di un evento epocale poiché per la prima volta l'olandesina passa non solo ad una proprietà non pistoiese, ma addirittura in mani straniere. L'avvento della nuova proprietà porta ad un radicale ricambio nel settore tecnico quando la squadra occupa il terzultimo posto nel campionato di Serie C. Tale cambiamento di proprietà, e ricambio di gran parte della rosa non basta alla Pistoiese di evitare i play-out contro l'Imolese, vista la grave situazione della prima metà del campionato. Dopo un'andata in casa vantaggiosa per la Pistoiese, 2-1, a pochi mimuti dalla fine l'Imolese segna il gol vittoria che sancisce un'altra retrocessione per la squadra toscana che giocherà la stagione 2022-23 in Serie D.


Cronistoria


Cronistoria dell'Unione Sportiva Pistoiese 1921
  • 8 dicembre 1921 - Il giornale "Il Popolo Pistoiese" annuncia l'elezione del primo consiglio direttivo dell'Unione Sportiva Pistoiese.
  • 4 marzo 1922 - L'U.S. Pistoiese si costituisce in Società anonima cooperativa con atto notarile stipulato presso il notaio Augusto Cappellini, in quanto lo statuto ammette la creazione di sezioni autonome.
  • Luglio 1922 - Iniziano le attività della sezione calcistica, creata da dirigenti e giocatori del Pistoia F.B.C. (1911).
  • 1922-1923 - 1ª nel girone A della Terza Divisione Toscana. Ammessa al girone finale, arriva 1ª e va agli spareggi con le retrocedende dalla Seconda Divisione. Perde il doppio confronto, ma solo dopo le successive ripetizioni in campo neutro.
  • 1923-1924 - 1ª nel girone A della Terza Divisione Toscana. 1ª nel girone finale. Promossa in Seconda Divisione.
  • 1924-1925 - 5ª nel girone C della Seconda Divisione.
  • 1925-1926 - 5ª nel girone C della Seconda Divisione. Ammessa nella nuova Prima Divisione del DDS.
  • 1926-1927 - 3ª nel girone C della Prima Divisione Nord.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
Vince la Coppa Arpinati (1º titolo).

Terzo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Terzo turno eliminatorio di Coppa Italia per rinuncia.
  • 1937 - Il club rinuncia alle eliminatorie di Coppa Italia e alla partecipazione alla Serie C, sciogliendosi. Nel frattempo, viene fondata l'Associazione Calcio Pistoia che riparte dal campionato di Prima Divisione.
  • 1937-1938 - 6ª nel girone unico della Prima Divisione Toscana. Ammessa in Serie C.
  • 1938-1939 - 7ª nel girone E della Serie C.
Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1940 - La società alla fine del precedente campionato cessa l'attività ufficiale rinunciando anche alla successiva Coppa Italia.


  • 1950-1951 - 16ª nel girone C della Serie C dopo aver perso lo spareggio con la Fermana. Retrocessa in Promozione.
  • 1951-1952 - 11ª nel girone H della Promozione (Lega Interreg. Centro). Retrocessa nella nuova Promozione Regionale.
  • 1952-1953 - 1ª nel girone A della Promozione Toscana. Promossa in IV Serie.
  • 1953-1954 - 5ª nel girone E della IV Serie.
  • 1954-1955 - 13ª nel girone E della IV Serie.
  • 1955-1956 - 12ª nel girone E della IV Serie.
  • 1956-1957 - 11ª nel girone E della IV Serie. Declassata nella Seconda Categoria del nuovo Campionato Interregionale.
  • 1957-1958 - 2ª nel girone E della Seconda Categoria del Campionato Interregionale.
  • 1958-1959 - 1ª nel girone E del Campionato Interregionale. Promossa in Serie C.
  • 1959-1960 - 5ª nel girone B della Serie C.


  • 1970-1971 - 2ª nel girone E della Serie D.
  • 1971-1972 - 2ª nel girone E della Serie D dopo aver perso lo spareggio.
  • 1972-1973 - 3ª nel girone E della Serie D.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Semifinale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.

Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
 ? di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1988 - A fine campionato, la società viene esclusa per motivi finanziari e viene costituita una nuova società denominata Associazione Calcio Nuova Pistoiese 1988, che viene ammessa al Campionato Interregionale.
  • 1988-1989 - 5ª nel girone E del Campionato Interregionale.
  • 1989-1990 - 2ª nel girone E del Campionato Interregionale.

Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1994-1995 - 2ª nel girone A della Serie C1. Promossa in Serie B dopo aver vinto i play-off.
Terzo turno di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1998-1999 - 5ª nel girone A della Serie C1. Promossa in Serie B dopo aver vinto i play-off.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia.

Fase a gironi di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Terzo turno di Coppa Italia Lega Pro.
  • 2009 - Al termine della stagione, la società viene esclusa dal campionato e viene fondata l'Unione Sportiva Pistoiese 1921 S.r.l. Società Dilettantistica, ammessa in sovrannumero nel campionato di Eccellenza Toscana.[34]
  • 2009-2010 - 2ª nel girone B dell'Eccellenza Toscana. Perde la semifinale dei play-off nazionali.
Finale di Coppa Italia Dilettanti Toscana.

  • 2010-2011 - 1ª nel girone A dell'Eccellenza Toscana. Promossa in Serie D.
  • 2011-2012 - 7ª nel girone D della Serie D.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
  • 2012-2013 - 5ª nel girone D della Serie D. Perde la terza fase dei play-off nazionali.
Trentaduesimi di finale di Coppa Italia Serie D.
  • 2013-2014 - 1ª nel girone E della Serie D. Promossa in Lega Pro.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
Turno eliminatorio della Poule Scudetto.
  • 2014 - Cambia denominazione in Unione Sportiva Pistoiese 1921 S.r.l.
  • 2014-2015 - 14ª nel girone B della Lega Pro.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Lega Pro.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Lega Pro.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Lega Pro.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.

  • 2020-2021 - 18ª nel girone A della Serie C. Retrocessa in Serie D e successivamente riammessa per completamento organici.
  • 2021-2022 - 18ª nel girone B della Serie C. Retrocessa in Serie D dopo aver perso i play-out.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
  • 2022-2023 - nel girone D della Serie D.
In Coppa Italia Serie D.

    Colori e simboli



    Colori


    «La vecchia città dorme nell'attesa che sorga il sole giusto. A proposito, il sole che circola da queste parti, alla levata e al tramonto, è arancione!»

    (Marcello Melani,[35] presidente dal 1974 al 1984.)

    Il colore sociale della Pistoiese è l'arancione. Tale scelta cromatica, sebbene non riprenda i colori della città di Pistoia - il bianco e il rosso - rende la divisa una fra le maggiormente caratteristiche del panorama calcistico italiano. L'arancione fu varato negli anni venti, allorquando un consigliere, nel bel mezzo della discussione per scegliere i colori, mostrò ai presenti la classica divisa della nazionale dei Paesi Bassi.[36] La caratteristica cromatica che lega la Pistoiese alla nazionale Orange ha fatto sì che la società toscana venisse ribattezzata, nel corso degli anni, Olandesina.[37]

    Nel corso degli anni all'arancione è stato spesso accostato il blu, in differenti tonalità. Talvolta la Pistoiese ha indossato un più classico completo composto da casacca arancione e calzoncini blu. Nella stagione 2000-2001 fu utilizzata una divisa palata arancioblu, mentre nella stagione 2014-2015 il blu fu limitato ad un'atipica "v" collocata sul petto.[38].

    In alcune stagioni, ad esempio nell'annata 2015-2016, sono stati adottati calzoncini ed inserti bianchi.[39]


    Simboli ufficiali



    Stemma

    Inizialmente la Società adottò un semplice monogramma recante l'acronimo USP, che si rinnovò in successive versioni, spesso inglobato in uno scudo a sfondo a scacchi bianco e rosso (dai colori della città di Pistoia).

    Negli anni settanta si utilizzò uno Stemma dalla forma rettangolare, insolita e davvero unica nel suo genere: nella parte superiore presentava scacchi bianchi e rossi; al centro una banda arancione su cui era presente la scritta US inserita in un cerchio a sfondo nero e con circonferenza dorata, mentre nella parte inferiore la scritta dorata "PISTOIESE" in maiuscolo, a sfondo nero. Tale marchio non fu mai utilizzato sulle maglie da gioco, neppure in seguito alla promozione in Serie A.

    A due anni dal fallimento del 1988 compare un nuovo Stemma, uno scudo (inizialmente proposto a foggia circolare) nella cui parte superiore era inscritta la sigla arancione "A.C. Pistoiese", nuova denominazione societaria, su sfondo blu. Nella parte inferiore, caratterizzata dallo sfondo arancione, troneggiava una versione stilizzata dello Stemma di Pistoia, costituito da uno scudo a scacchi bianchi e rossi, sormontato dalla corona della città e sostenuto da due orsi (il "Micco") con la testa rivolta all'indietro, dotati di un mantello tipico dell'abbigliamento degli araldi, disegnato sempre a scacchi bianchi e rossi (come richiamo al disegno dello scudo). Tale Logo, inizialmente presentato in forma circolare, resterà sulle maglie del club fino al fallimento del 2009.

    In quell'anno la nuova Società pensò di rispolverare il logo rettangolare, attualizzandolo: al suo interno nella parte superiore resta una trama a scacchi bianchi e rossi, colori della città, mentre al centro è presente una fascia arancione con all'interno un pallone da calcio di cuoio e, più in basso, un'altra di colore blu contenente la nuova denominazione sociale "U.S. PISTOIESE 1921", che rappresentava un ritorno alle origini.

    In occasione del Centenario, che sarebbe avvenuto nel 2021, solamente nella Stagione 2020-2021 è stato adottato un nuovo Logo, che nell’occasione sostituisce quello di forma rettangolare che, con la sua unicità, ha accompagnato la rinascita degli “inferi” della sesta serie, cui il club era piombato nell’Estate del 2009 fino alla conquista della Lega Pro e il consolidamento nei professionisti. Il sito ufficiale della Pistoiese riporta: «Il logo del Centenario è una proiezione del percorso dei simboli utilizzati nei primi 100 anni di vita del club. Dal primo monogramma USP si sviluppa una forma riconducibile agli anni storici della Pistoiese, ma ben divisa con alternanza arancione e blu ed elaborata in forma attuale. I due micchi, rappresentati in chiave moderna ed appositamente disegnati per la US Pistoiese, proteggono il simbolo USP e al centro campeggia in maniera imponente l’anno di fondazione il 1921, che sarà affiancato anche dal 2021. Per sancire come in questa annata, oltre il simbolo sportivo, si intenda sviluppare la mission sociale, campeggia nel marchio il tag della parità di genere, realizzato anch’esso in modo esclusivo, così come ha caratteristiche di unicità relativo progetto presentato nello scorso mese di Aprile dalla Pistoiese all’Unione Europea. L’immagine di un uomo e una donna che calciano insieme il pallone esprime il concetto che anche nello sport la parità di genere debba essere un valore da raggiungere. Interessante rilevare che la simbologia del Micco, emblema di Pistoia, sul quale la società ha puntato molto nelle ultime stagioni diventa fondamentale nel nuovo percorso della società. L’Orso è un animale totem che indica il legame tra cielo e terra. Esso incarna qualità positive come il coraggio, la gentilezza, la grande volontà e la forza»[40].

    Dalla Stagione seguente si è deciso di riutilizzare il monogramma USP di colore bianco, già incastonato nel logo del Centenario, inserendolo in una forma a foggia circolare a sfondo arancione e bordo blu, proponendolo come nuovo Stemma pur senza essere presentato ufficialmente.


    Inni

    Sono cinque gli inni che hanno accompagnato la Pistoiese nei suoi primi cento anni. Il primo datato 1927. Il più gettonato e per questo considerato dai più una sorta di inno ufficiale è l'Inno alla Pistoiese ed è opera del maestro Mario Menichini. Suona il complesso Michele e i Baroni. Copertina del 45 giri a cura del vignettista "Bac".


    Strutture



    Stadio


    Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Monteoliveto e Stadio Marcello Melani.

    Il primo campo da gioco della Pistoiese fu lo stadio Monteoliveto. Costruito nel 1922 su un terreno di proprietà di Ciro Papini (primo presidente della società), era dotato di piccoli spalti che potevano contenere un massimo di 4 500 spettatori, sebbene in alcune occasioni si arrivò ad ospitarne fino a diecimila. La struttura dello stadio prevedeva una tribuna principale in legno, adagiata sulle mura trecentesche del centro storico della città, i popolari, che furono ricostruiti in cemento dopo la guerra, e gli spogliatoi ricavati da una stalla. Nel 1947 fu costruito il velodromo che ospitò, fra gli altri, Fausto Coppi e Gino Bartali.[41]

    L'impianto fu abbandonato nel 1966 dopo la disputa di 582 partite ufficiali. L'ultimo incontro fu un Pistoiese-Rimini giocato nell'autunno del 1966. Nel 1972 lo stadio fu demolito per far posto a un giardino pubblico.[42]

    Successivamente la Pistoiese si trasferì nel nuovo stadio comunale, intitolato al presidentissimo Marcello Melani nel 2006. L'impianto fu inaugurato con una partita fra la formazione di casa e la squadra brasiliana del Vasco da Gama. La struttura dello stadio, che inizialmente prevedeva solo tribuna e gradinata, è stata progressivamente modificata nel corso del tempo, fino alla costruzione delle due curve nel 1980 e nel 1999.[43]


    Società


    Le singole voci sono elencate nella Categoria:Dirigenti dell'U.S. Pistoiese 1921.

    Organigramma societario


    Dal sito internet ufficiale della società.[44]

    Staff dell'area amministrativa
    • Stefan Lehmann - Presidente Holding Arancione SRL
    • Alessandro Gammieri - Amministratore Unico US Pistoiese 1921 SSD ARL
    • Alessandro Gammieri - Amministratore delegato Holding Arancione SRL
    • Federico Spinicci - Consigliere Holding Arancione SRL
    • Vannino Vannucci - Main sponsor
    • Alessio Torricelli - Segretario generale
    • Gianni Rosati - Direttore Sportivo
    • Laura Maccioni - Responsabile ufficio stampa
    • Alberto Alfieri - Collaboratore ufficio stampa
    • Tommaso Innocenti - Responsabile marketing
    • Filippo Baragli, Raniero Calliari - Responsabili settore giovanile
    • Manuele Mazzoncini - Segretario settore giovanile
    • Niccolò Pascali - Responsabile grafica
    • Linda Samoni - Responsabile hospitality
    • Niccolò Parigini - Fotografo ufficiale
    • David Lotti - Consulente del lavoro
    • Andrea Bonechi - Resp. rapporti con Co.Vi.Soc
    • Franco Parigini - Responsabile biglietterie
    • Massimo Melani - Delegato gestione evento
    • Rosario Savasta - Resp. tornelli e videosorveglianza stadio
    • Lucia Paciello - Responsabile bar stadio


    Di seguito lo cronologia dei fornitori tecnici e degli sponsor ufficiali.[45][46]

    Cronologia degli sponsor tecnici
    • fino al 1980 ...
    • 1980-1981 Puma
    • 1981-1982 ...
    • 1982-1983 Dubln
    • 1984-1991 ...
    • 1991-1992 Erreà
    • 1992-1998 Asics
    • 1998-2001 Erreà
    • 2001-2003 Garman
    • 2003-2014 Asics
    • 2014-2022 Legea
    • 2022- Magma
    Cronologia degli sponsor ufficiali
    • 1980-1984 ...
    • 1984-1987 Calzature Dromedario
    • 1987-1988 Salvestrini Concessionaria Fiat
    • 1988-1989 Ankel Beer
    • 1989-1990 non presente
    • 1990-1991 Centro Adua
    • 1991-1993 Conad
    • 1993-1994 Piante Pistoia
    • 1994- Vannucci Piante

    Settore giovanile


    Il settore giovanile arancione è formato da 4 squadre maschili partecipanti ai campionati nazionali (Berretti, Allievi Nazionali A e B e Giovanissimi Nazionali), una partecipante a livello regionale (Giovanissimi Regionali), oltre a 2 rappresentative di Esordienti e una di Pulcini.[47]


    Sezione femminile


    La Pistoiese nel 2016 ha stretto un accordo di collaborazione con il C.F. Pistoiese 2016 partecipante al campionato di Serie C 2019-2020 volto a costituire la sezione femminile della squadra arancione.[48]


    Curiosità



    Allenatori e presidenti


    Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dell'U.S. Pistoiese 1921 e Categoria:Presidenti dell'U.S. Pistoiese 1921.

    Di seguito la cronologia di allenatori e presidenti.[53]

    Allenatori
    Presidenti
    • 1921-1924 Ciro Papini
    • 1924-1925 Francesco Tuci
    • 1925-1926 Francesco Vallecorsi
    • 1926-1927 Pindaro Polandri
    • 1927-1928 Arturo Chiti
    • 1928-1929 Guido Monciatti
    • 1929-1930 Console Pirelli
    • 1930-1931 Franco Cottini
    • 1931-1932 Roberto Guazzini
    • 1932-1933 Pindaro Palandri
    • 1933-1934 Armando Barlesi
      Gamucci Cancellieri
    • 1934-1936 Agostino Chiti
    • 1936-1937 Roberto Guazzini
      Mario Pasqualucci
    • 1937-1938 Armando Mariotti
    • 1938-1940 Mario Nesi (comm. straord.)
    • 1945-1947 Elio Civinini
    • 1947-1948 Piero Sala (comm. straord.)
    • 1948-1949 Elio Civinini
    • 1949-1950 Giorgio Braccesi
    • 1950-1951 Tommaso Morandi
      Raffaello Niccolai (comm. straord.)
    • 1951-1952 Francesco Bartoletti
    • 1952-1955 Torquato Bonacchi
    • 1955-1957 Vannino Vannucci
    • 1957-1958 Palmiro Foresi
    • 1958-1960 Raffaello Niccolai
    • 1960-1961 Valtiero Filippi
    • 1961-1962 Valtiero Filippi
      Silvano Gestri
    • 1962-1963 Giovan Carlo Iozzelli
      Tiziano Palandri (comm. straord.)
      Giorgio Gori (comm. straord.)
    • 1963-1964 Tiziano Palandri
      Osvaldo Tuci
    • 1964-1965 Osvaldo Tuci
      Osvaldo Gori
    • 1965-1972 Oriano Ducceschi
    • 1972-1973 Oriano Ducceschi
      Ezio Gotti
    • 1973-1974 Fabio Giovannelli
    • 1974-1984 Marcello Melani
    • 1984-1988 Roberto Dromedari
    • 1988-1989 Mario Frustalupi
    • 1989-1997 Roberto Maltinti
    • 1997-1998 Comitato di gestione
      Luciano Bozzi
    • 1998-2003 Luciano Bozzi
    • 2003-2005 Anselmo Fagni
    • 2005-2007 Maurizio Fagni
    • 2007-2009 Massimiliano Braccialini
    • 2009-2010 Fabio Fondatori
    • 2010-2022 Orazio Ferrari
    • 2022- Alessandro Gammieri

    Calciatori


    Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dell'U.S. Pistoiese 1921.

    Capitani


    Sergio Borgo, capitano dal 1976 al 1985
    Sergio Borgo, capitano dal 1976 al 1985

    Competizioni interregionali


    1976-1977 (girone B)
    1992-1993 (girone B)
    1990-1991 (girone A)
    1974-1975 (girone E), 2013-2014 (girone E)
    1927
    1945-1946

    Competizioni regionali


    1923-1924
    2010-2011

    Altri piazzamenti


    Secondo posto: 1979-1980
    Terzo posto: 1934-1935 (girone B), 1946-1947 (girone A)
    Secondo posto: 1994-1995 (girone A)
    Vittoria play-off: 1998-1999
    Terzo posto: 1985-1986
    Secondo posto: 1970-1971, 1971-1972
    Terzo posto: 1972-1973 (girone E)
    Secondo posto: 2009-2010 (girone B)
    Semifinalista: 1975-1976
    Finalista: 1957-1958
    Finalista: 1989-1990
    Finalista: 2009-2010

    Statistiche e record



    Partecipazione ai campionati


    In 82 stagioni sportive disputate a partire dall'esordio nella Lega Nord, compresi 1 torneo di Divisione Nazionale (A), 4 tornei di Seconda Divisione (B) e 5 tornei di Serie C2. Non sono comprese le annate 1940-45 in cui la Pistoiese fu inattiva, e i tornei del Comitato Regionale Toscano cui afferiva antecedentemente il 1924 e brevemente dopo i fallimenti del 1937 e del 2009.

    Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
    Divisione Nazionale11928-19292
    Serie A11980-1981
    Seconda Divisione21924-19251925-192623
    Prima Divisione21926-19271927-1928
    Serie B191929-19302001-2002
    Serie C261936-19372021-202239
    Serie C1131984-19852008-2009
    Promozione11951-195218
    IV Serie61953-19541958-1959
    Serie D61970-19712022-2023
    Serie C251985-19861992-1993
    Campionato Interregionale31988-19891990-19916
    Serie D32011-20122013-2014

    Statistiche di squadra


    Serie A
    • Campionati disputati: 1 (1980-1981)
    • Partite giocate: 30
    • Vittorie: 6
    • Pareggi: 4
    • Sconfitte: 20
    • Gol fatti: 19
    • Gol subiti: 46
    • Vittoria più larga in casa: Pistoiese-Como 2-0
    • Vittoria più larga in trasferta: Catanzaro-Pistoiese 1-3
    • Sconfitta più pesante in casa: Pistoiese-Roma 0-4
    • Sconfitta più pesante in trasferta: Juventus-Pistoiese 4-1, Perugia-Pistoiese 3-0, Avellino-Pistoiese 3-0
    • Giocatore più presente: Poerio Mascella 30 presenze
    • Miglior marcatore: Vito Chimenti 9 gol

    Statistiche individuali


    Il calciatore che detiene il record di presenze con la maglia della Pistoiese è il difensore Andrea Bellini (396 presenze).[54] Il secondo fra i primatisti di presenze è Sergio Borgo (268), che proprio come Bellini portò per svariate annate la fascia di capitano.[55] Il miglior marcatore di sempre è invece Cesare Cecchi (76 reti), seguito da Roberto Mangani (64).[56] Il miglior marcatore nei campionati di massima serie è Elio Civinini, detto Zizzì, che mise a segno 12 reti nel torneo 1928-1929.[57] Le 9 reti messe a segno da Vito Chimenti nel campionato di 1980-1981 valgono all'attaccante la palma di miglior realizzatore degli orange in Serie A.[58]

    Di seguito i primatisti di presenze e reti.[senza fonte]

    Record di presenze
    Record di reti
    • 76 Cesare Cecchi
    • 64 Roberto Mangani
    • 56 Elio Civinini
    • 38 Carlo Bigoni
    • 27 Simone Motta

    Tifoseria



    Gemellaggi e rivalità


    Lo stesso argomento in dettaglio: Derby calcistici in Toscana.

    La tifoseria arancione è gemellata con quelle del Venezia[59][60] e della Vis Pesaro[59][60]. Vengono considerate tifoserie rivali quelle del Prato[59][60], della Lucchese[59][60], del Pisa[61], del Como[59][60], del Varese[59][60], del Piacenza[59][60], dell'Empoli[59][60], del Brescia[59][60], del Mantova[59][60], del Cesena[59][60], del Rimini[59][60], del Bologna[59][60], del Ravenna[59][60], del Padova[59][60], del Treviso[59][60], del Pescara[59][60], del Giulianova[59][60], dello Spezia[60], del Montevarchi, del Viareggio[60], della Massese[60], del Napoli[59][60] dell'Arezzo[60] del Lecco e della Maceratese.


    Organico


    Lo stesso argomento in dettaglio: Unione Sportiva Pistoiese 1921 2022-2023.

    Rosa 2022-2023


    N. Ruolo Giocatore
    1 P Kajus Urbietis
    3 D Gabriele Basani
    4 C Guido Davì
    5 C Dino Mehic
    6 C Dany Florentine
    7 A Manuele Giustarini
    8 C Andrea Caponi (capitano)
    9 A Gaston Corado
    10 A Davide Macrì
    11 C Andrea Zini
    12 P Filippo Pannocchia
    14 A Gianmarco Di Biase
    16 D Giulio Tesi
    18 D Gaetano Caserta
    19 A Leonardo Pucci
    20 D Maikol Benassi
    21 D Alberto Arcuri
    N. Ruolo Giocatore
    22 P Andrea Magri
    23 D Roberto Puzone
    26 D Alessandro Sottili
    27 D Samuele Di Matteo
    28 C Duilio Evangelista
    30 A Matteo Barzotti
    31 D Francesco Viscomi
    32 A Nicola Citro
    39 D Alessio Biagioni
    71 C Christian Sighinolfi
    72 D Ermanno Merluzzi
    77 P Raffaele Vassallo
    80 D Riccardo Bezzini
    87 C Gianluca Urbinati
    92 A Riccardo Barbuti
    99 A Vincenzo Rodi

    Staff tecnico


    Dal sito internet ufficiale della società.[62][63]

    Staff dell'area tecnica
    Staff tecnico
    • Luigi Consonni - Allenatore
    • Massimo Belluomini - Allenatore in seconda
    • Cristian Tosti - Preparatore dei portieri
    • Luca Lancioni - Preparatore atletico
    • Alberto Nardi - Team manager

    Staff medico
    • Roberto Barbieri - Medico sociale
    • Gianluca Taliani - Medico sociale/addetto emergenze stadio
    • Elia Rossi - Fisioterapista
    • Edoardo Cantilena - Responsabile sanitario
    • Giorgio Datteri - Recupero infortuni

    Note


    1. Pistoiasport.com 26/03/2021
    2. Il Popolo Pistoiese 9-10 dicembre 1921
    3. Il Popolo Pistoiese 31 dicembre 1921
    4. La Bandiera del Popolo 23 luglio 1922
    5. Chi Siamo, su uspistoiese1921.it, http://www.uspistoiese1921.it/. URL consultato il 19 agosto 2014.
    6. Cristian Vitali - Luis Silvio Danuello - Il "bidone" per eccellenza, "meteora" per antonomasia Archiviato il 1º ottobre 2012 in Internet Archive. Calciobidoni.it, 12-03-2006.
    7. Pistoiese e Savoia in B, bomba-carta sul portiere del Lumezzane Corriere della Sera, 14-06-1999.
    8. Il Lumezzane sconfitto spera nella vittoria a tavolino. E l'AlbinoLeffe vola in C1, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 14 giugno 1999.
    9. CAF: la Pistoiese in B penalizzata di 4 punti Corriere della Sera, 26-06-1999
    10. Pistoiese senza Presidente: è morto Anselmo Fagni, su tuttomercatoweb.com, Tuttomercatoweb, 3 novembre 2005.
    11. La Pistoiese alla famiglia Braccialini, su iltirreno.gelocal.it, Il Tirreno, 20 giugno 2007.
    12. «Vogliamo la squadra in serie B fra tre anni», su iltirreno.gelocal.it, Il Tirreno, 21 maggio 2007.
    13. Andrea Bellini ha totalizzato 396 presenze e 25 reti con la maglia della Pistoiese tra Serie B, Serie C1, Serie C2 e Interregionale.
    14. Stefano Sica - Pistoiese: Bellini resterà sulla panchina arancione Tuttomercatoweb, 30-10-2007.
    15. Cristiano Marcacci - La storia di Braccialini, da ultrà a Presidente Il Tirreno, 19-07-2007.
    16. Pistoiese ceduta a gruppo bolognese Archiviato il 4 ottobre 2013 in Internet Archive., Tuttosport, 19-06-2009.
    17. Bortolotti aprirà anche un'azienda in Via Sestini Il Tirreno, 20-06-2009.
    18. La Pistoiese non c'è più troppi debiti, società radiata Il Tirreno, 14-07-2009.
    19. Riccardo Agostini - Pistoiese, scende in campo Righi. «Ripartirò anche dalla Serie D e in un anno subito in Lega Pro» Il Tirreno, 18-07-2009.
    20. Riccardo Agostini - Pistoiese, ricorso respinto. Ultimatum del Sindaco al Presidente Bortolotti Il Tirreno, 24-07-2009.
    21. Enzo Cabella - Pistoiese bocciata dal TAR: si riparte dall'Eccellenza La Nazione, 08-08-2009.
    22. Enzo Cabella - Nasce la Pistoiese: tutti svincolati, ecco i primi arrivi Archiviato il 15 agosto 2009 in Internet Archive. La Nazione, 13-08-2009.
    23. Pistoiese: una maglia a Roberto Maltinti Tuttomercatoweb, 06-12-2009.
    24. Eugenio Fagnoni - «Qui per aiutare la Pistoiese» Il Tirreno, 05-10-2009.
    25. Gabriele Terreri - La Pistoiese esonera Oliviero Di Stefano Archiviato il 4 ottobre 2013 in Internet Archive. Blognotizie.it, 18-02-2010
    26. Giulio Corsi - Via Di Stefano, ecco Bianconi Il Tirreno, 19-02-2010.
    27. Saverio Melegari - Il DG Paolo Giovannini lascia la Pistoiese: sarà DS a Pontedera Il Tirreno, 12-04-2012.
    28. Raimondo De Magistris, Pistoiese, esonerato Gabbanini. Morgia nuovo tecnico, su tuttomercatoweb.com, 18 febbraio 2013.
    29. Alessandro Benigni - Pistoiese, è il giorno di Alvini:«Insieme ci divertiremo» Pistoiasport.com, 12-06-2015.
    30. Saverio Melegari - Pistoiese: ufficiale l'esonero di Alvini. Arriva Valerio Bertotto Pistoiasport.com, 12-04-2016.
    31. Pistoiese, sfuma il sogno di Malesani: esonerato Indiani, Asta è il nuovo allenatore itasportpress.com, 23-10-2018.
    32. Asta annuncia l'addio alla Pistoiese: "Spiace, ma è giusto così" tuttomercatoweb.com, 14-05-2019
    33. UFFICIALE: Pistoiese, annunciato l'addio del tecnico Pippo Pancaro, su TUTTOmercatoWEB.com.
    34. Comunicato Ufficiale N. 7 del 14/8/2009 (PDF), su unionepoliziana.net, 14 agosto 2009. URL consultato il 10 luglio 2016.
    35. Ferrari cerca soci per competere tra i professionisti, su iltirreno.gelocal.it, http://iltirreno.gelocal.it/, 14 aprile 2014. URL consultato il 19 agosto 2014.
    36. Pistoiese, presentate le maglie 2015-2016 di Legea, su passionemaglie.it, http://www.passionemaglie.it/, 30 luglio 2015. URL consultato il 23 gennaio 2016.
    37. Amarcord, la Pistoiese in serie A: l'Olandesina e i due vecchietti, su jugo.it, http://www.jugo.it/, 9 maggio 2013. URL consultato il 23 gennaio 2016.
    38. Legea osa con le maglie della Pistoiese 2014-2015, sul petto compare una V, su passionemaglie.it, http://www.passionemaglie.it/, 29 luglio 2014. URL consultato il 23 gennaio 2016.
    39. Maglie Pistoiese 2015-2016, torna il bianco con l'arancione
    40. Grintoso e bello: ecco il logo del centenario Uspistoiese1921.it, 12/09/2020.
    41. MONTEOLIVETO, LO STADIO DIMENTICATO…, su discoverpistoia.it, http://www.discoverpistoia.it/. URL consultato il 4 settembre 2019.
    42. C’era una volta lo stadio Monteoliveto, su iltirreno.gelocal.it, https://iltirreno.gelocal.it/, 14 dicembre 2016. URL consultato il 4 settembre 2019.
    43. Stadio Marcello Melani Pistoia, su vivipistoia.it, http://www.vivipistoia.it/, 19 novembre 2016. URL consultato il 4 settembre 2019.
    44. Organigramma, su uspistoiese1921.it, http://www.uspistoiese1921.it/. URL consultato il 4 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2016).
    45. Maglie Pistoiese, su magliamatchworn.altervista.org, http://magliamatchworn.altervista.org/. URL consultato il 3 giugno 2016.
    46. Maglie Pistoiese, su mikmagliecalcio.com, http://www.mikmagliecalcio.com/. URL consultato il 3 giugno 2016.
    47. News giovanili, su uspistoiese1921.it. URL consultato il 20 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2019).
    48. http://www.uspistoiese1921.it/6368-2/
    49. Intervista al cantante Francesco Guccini, Archiviato il 7 maggio 2006 in Internet Archive.
    50. Pistoia : L'ATTORE ENIO DROVANDI "Cuore Arancione", su youreporter.it, http://www.youreporter.it/, 24 gennaio 2017. URL consultato il 19 novembre 2017.
    51. Enio Drovandi segna un bel goal, su uspistoiese1921.it, http://www.uspistoiese1921.it/. URL consultato il 19 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).
    52. Fabrizio Romano - I bidoni del calcio, parla Cristian Vitali Archiviato il 9 dicembre 2010 in Internet Archive. Terza-Pagina, 05-12-2010.
    53. Almanacchi illustrati del calcio.
    54. Per la panchina della Pistoiese è in arrivo l'ex Andrea Bellini, su iltirreno.gelocal.it, http://iltirreno.gelocal.it/, 31 maggio 2012. URL consultato il 23 gennaio 2016.
    55. Per molti di loro Pistoia fu scelta di vita, su iltirreno.gelocal.it, http://iltirreno.gelocal.it/, 11 luglio 2010. URL consultato il 23 gennaio 2016.
    56. A Riccomini e Magrini il "Melani 2009", su iltirreno.gelocal.it, http://iltirreno.gelocal.it/, 29 novembre 2009. URL consultato il 3 settembre 2014.
    57. Si è spento Zizzì Civinini, su ricerca.gelocal.it, http://ricerca.gelocal.it/, 24 aprile 2005. URL consultato il 23 gennaio 2016.
    58. Chimenti, quello che segnò due reti a Zoff, su archiviostorico.gazzetta.it, http://archiviostorico.gazzetta.it/, 22 aprile 2005. URL consultato il 23 gennaio 2016.
    59. Tifonet
    60. Tifoserie toscane Archiviato il 21 settembre 2013 in Internet Archive.
    61. 27 28
    62. Staff tecnico, su uspistoiese1921.it, http://www.uspistoiese1921.it/. URL consultato il 19 novembre 2017.
    63. Staff medico, su uspistoiese1921.it, http://www.uspistoiese1921.it/. URL consultato il 19 novembre 2017.

    Bibliografia



    Voci correlate



    Collegamenti esterni


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    На других языках


    [de] US Pistoiese

    Die Unione Sportiva Pistoiese 1921 ging 2009 aus einer Neugründung der Associazione Calcio Pistoiese hervor und ist ein italienischer Fußballklub aus der toskanischen Stadt Pistoia.

    [en] U.S. Pistoiese 1921

    Unione Sportiva Pistoiese 1921 is an Italian association football club, based in Pistoia, Tuscany. Currently, Pistoiese plays in Serie C. Originally founded on 21 April 1921 and later restored after bankruptcy, the team plays their home games in the Municipal Stadium of Pistoia named after Marcello Melani.

    [es] Unione Sportiva Pistoiese 1921

    La Unione Sportiva Pistoiese 1921 es un club de fútbol italiano de la ciudad de Pistoia, en Toscana. Fue fundado en 1921 y refundado dos veces. Actualmente participa en la Serie D, correspondiente al cuarto nivel de competición del sistema de ligas del fútbol italiano.
    - [it] Unione Sportiva Pistoiese 1921

    [ru] Пистойезе

    «Пистойезе» (итал. Unione Sportiva Pistoiese 1921 s.r.l.) — итальянский футбольный клуб города Пистоя, выступающий в (Серии C), третьем по силе дивизионе чемпионата Италии.



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