La Coppa Intercontinentale 1984 (denominata anche Toyota Cup 1984 per ragioni di sponsorizzazione) è stata la ventitreesima edizione del trofeo riservato alle squadre vincitrici della Coppa dei Campioni e della Coppa Libertadores. Fu vinta dall'Independiente, al suo secondo titolo di campione del mondo.
Fu l'Independiente ad aggiudicarsi il trofeo, sconfiggendo i campioni d'Europa del Liverpool, privatisi di un giocatore chiave come Souness, ceduto in estate alla Sampdoria.
Il vantaggio degli argentini fu opera di José Percudani, abile a sfruttare un lancio lungo di Marangoni e a liberarsi in velocità dei marcatori Neal e Gillespie e a trafiggere Grobbelaar[2]. Grazie ad una solida difesa, imperniata sul libero Trossero, e al possesso palla assicurato dal veterano Bochini (già protagonista del ciclo vincente dell'Independiente dieci anni prima) la compagine di Avellaneda, improntata all'attacco dal tecnico Pastoriza e nelle cui file militava anche il futuro campione del mondo Burruchaga[3], riuscì a resistere ai tentativi di recuperare lo svantaggio da parte inglese, che si rivelarono infruttuosi.[3]
Il gol di Percudani fu così sufficiente ad assicurare ai diablos rojos il secondo trofeo intercontinentale, e l'autore della marcatura decisiva fu premiato come miglior giocatore del match[2]. Ancora una volta una squadra britannica aveva fallito la conquista del trofeo.
Nel 2017, la FIFA ha equiparato i titoli della Coppa del mondo per club e della Coppa Intercontinentale, riconoscendo a posteriori anche i vincitori dell'Intercontinentale come detentori del titolo ufficiale di "campione del mondo FIFA", inizialmente attribuito soltanto ai vincitori della Coppa del mondo per club.[4][5][6]
Sebbene non promuova l'unificazione statistica dei tornei, la FIFA è l'unica organizzazione con giurisdizione mondiale al di sopra delle confederazioni continentali e quindi, l'unica che può conferire un titolo di tale livello, ergo, il titolo assegnato dalla stessa federazione mondiale ai vincitori della Coppa Intercontinentale è formalmente un titolo mondiale FIFA, cfr. (EN) Approval for Refereeing Assistance Programme and upper altitude limit for FIFA competitions, su fifa.com, 15 dicembre 2007. URL consultato il 3 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).; (EN) FIFA, FIFA Statutes, April 2016 edition (PDF), su resources.fifa.com, aprile 2016, p.19.
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