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La Nuova A.M.G. Sebastiani Basket è stata una squadra professionistica di pallacanestro maschile italiana con sede nella città laziale di Rieti. Nata nel 1998 come ideale erede della storica AMG Sebastiani, ha disputato due stagioni nel massimo campionato.

Disambiguazione – Se stai cercando la squadra operativa dal 1946 al 1997, vincitrice della Coppa Korać, vedi AMG Sebastiani Basket Rieti.
Disambiguazione – Se stai cercando la squadra operativa dal 2009 al 2012, vedi Sebastiani Basket Club Rieti.
Nuova A.M.G. Sebastiani Basket Rieti
Pallacanestro
Segni distintivi
Uniformi di gara
Casa
Trasferta
Colori sociali Amaranto e celeste
Dati societari
Città Rieti
Nazione  Italia
Confederazione FIBA Europe
Federazione FIP
Fondazione 1998
Scioglimento 2009
Denominazione Virtus Rieti (1998-2003)
Nuova A.M.G. Sebastiani Basket Rieti (2003-2009)
Impianto PalaSojourner
(3,500 posti)
Palmarès
Titoli nazionali 1 Legadue
Coppe nazionali 1 Coppa Italia di Legadue
1 Coppa Italia LNP

A causa di difficoltà economiche, nel 2009 trasferì la propria sede di gioco a Napoli, e nell'aprile del 2010 venne estromessa dal campionato per insolvenza, cessando l'attività agonistica. La sua eredità è stata raccolta prima dal Sebastiani Basket Club (attivo dal 2010 al 2012), che ne ha mantenuto il nome, poi dalla N.P.C. Rieti (attiva dal 2012), e infine dalla neonata Real Sebastiani Rieti (attiva dal 2020).


Storia



I precursori


La prima squadra di basket a Rieti si forma negli anni trenta; ne fanno parte tra gli altri i fratelli Angelo, Mario e Gino Sebastiani, abili sportivi uccisi durante la seconda guerra mondiale dai nazisti. La rappresentativa reatina ottiene risultati lusinghieri, tre volte seconda dietro il Parioli Roma nella Coppa Mussolini (manifestazione a carattere regionale), un terzo ed un quarto posto nel campionato italiano giovani fascisti.


La AMG Sebastiani


Lo stesso argomento in dettaglio: AMG Sebastiani Rieti.

Fondata da Luigi Padronetti, nel 1946 nasce la polisportiva AMG Sebastiani (in ricordo di Angelo, Mario e Gino), in cui si praticavano oltre alla pallacanestro la scherma, il ciclismo ed il pugilato. In un secondo momento venne meno il contributo degli altri sport, fino al punto che Sebastiani divenne per Rieti sinonimo di pallacanestro.

Fino alla fine degli anni sessanta la Sebastiani partecipò a campionati di serie minori ottenendo buoni risultati.

All'inizio degli anni settanta ci fu la svolta, nel 1971 perse a Milano lo spareggio per la promozione in serie B contro la Birra Moretti Chieti successo che tuttavia arrivò nel 1972 e l'anno successivo centrò il grande salto tra i professionisti dove giocò fino al 1988. In questo lungo periodo di tempo la squadra amarantoceleste affrontò otto stagioni in serie A e sette stagioni in A2, ottenendo risultati importanti per una piccola città di provincia: due finali di Coppa Korać, di cui una vinta, e due semifinali scudetto.

Tra i principali artefici dei successi degli anni settanta e ottanta vanno ricordati il general manager Italo Di Fazi ed il presidente Renato Milardi.

La sebastiani terza in campionato nel 1978
La sebastiani terza in campionato nel 1978

Il 2 aprile 1988 contro Rimini la Sebastiani giocò l'ultima partita della sua storia tra i professionisti. Si cercò subito di tentare la risalita affidando la panchina a colui che con la Sebastiani più aveva vinto, Elio Pentassuglia. Sfortunatamente un grave incidente stradale privò i reatini del coach più celebrato.

Gli anni novanta si aprirono con una nuova retrocessione, in serie B2 campionato dove la Sebastiani militò fino alla stagione 93/94 allorché dopo lo spareggio di Pozzuoli contro Potenza tornò finalmente in B1. I problemi economici però erano molto gravi e la Sebastiani si iscrisse ai campionati successivi con non poche difficoltà. Nonostante questo si tentò di tornare tra i professionisti ma al termine della stagione 97/98 la situazione economica si era fatta disastrosa, si tentò prima uno scambio di titoli e poi di cedere la società ad un imprenditore romano ma non se ne fece niente e la squadra non si iscrisse al campionato successivo. In estate ci fu un tentativo di trasferire la squadra di A2 di Battipaglia a Rieti ma l'impresa fallì e dopo le prime partite giocate in Campania (visto che la lega negò il permesso di giocare a Rieti) la squadra fu estromessa dal campionato.

Per cercare di colmare il vuoto creatosi, la squadra di Contigliano che giocava in serie C1 fu trasferita a Rieti. I tifosi delusi però dalle vicende estive non trovarono soddisfacente questa soluzione e disertarono il Palaloniano.


La Nuova A.M.G. Sebastiani Basket


Nel 1998 con l'acquisizione dei diritti di Sant'Antimo B2 da parte dell'Ass. allo Sport Marzio Leoncini e dal DR. David Angeletti, nasce una nuova squadra alla quale il General Manager Attilio Pasquetti decide di dare il nome di Virtus Rieti, con nuove divise arancio-blu. Protagonisti della nascita della nuova società furono oltre al patron Davide Angeletti (già contattato per rilevare la AMG Sebastiani) e Pier Luigi Persio, con la collaborazione di Michele Martinelli, primo presidente venne eletto Pier Luigi Persio. La Virtus venne iscritta con riserva alla serie B1 dove giocò grazie alla rinuncia di Desio, la squadra allestita era buona e sotto la guida di Franco Gramenzi dominò la stagione regolare, ai play-off per la promozione però dovette arrendersi a Bergamo al primo turno.

Nella stagione seguente, la squadra sempre allenata da Franco Gramenzi arrivò seconda in stagione regolare. Questa volta ai play off raggiunse la finale dove incontrò Castelmaggiore, la serie si decise alla terza ed ultima partita che Rieti perdette in casa 59-67 per la delusione di un gremito Palaloniano (5.432 spettatori) che sognava il ritorno tra i professionisti.

Nelle due stagioni successive (2000-01 e 2001-02) la presidenza passò a Davide Angeletti, ma, nonostante l'obiettivo rimanesse quello di raggiungere la Legadue (che sostituì la serie A2 nel 2001-02), furono avare di soddisfazioni. L'anno successivo Davide Angeletti lasciò in favore di Michele Martinelli. La presidenza fu offerta a Gaetano Papalia e venne ingaggiato Antonello Riva, miglior marcatore di tutti i tempi della serie A. La squadra ebbe un inizio stentato, poi alcune correzioni in corsa e l'arrivo sulla panchina di Maurizio Lasi le permisero di raggiungere i play off. Nei quarti di finale contro Vigevano il fattore campo saltò in tutte e tre le partite e la Virtus fu eliminata.


L'arrivo di Papalia

L'anno seguente Gaetano Papalia rilevò la società da Michele Martinelli, fu recuperato il nome storico cambiando la denominazione della squadra in Nuova A.M.G. Sebastiani Basket e l'amaranto ed il celeste tornarono ad essere i colori ufficiali. Fu assemblato un ottimo gruppo che dopo aver vinto la stagione regolare conquistò la coppa Italia di categoria battendo in finale Castelletto Ticino per 85-79. Ai play off Rieti perse di nuovo in finale, questa volta contro Montegranaro, ma aveva ancora l'oppurtunità di giocare lo spareggio per la Legadue contro la sconfitta dell'altra finale: Trapani. Si arrivò a gara tre e la Nuova Sebastiani questa volta non si lasciò sfuggire la promozione davanti al proprio pubblico, vincendo per 75-66.

Il primo anno di Legadue complice un po' di inesperienza iniziò con qualche difficoltà ed il roster fu cambiato più volte in corsa, strada facendo grazie anche all'innesto di ottimi americani come David Hawkins prima e Jimmie Hunter poi, le cose migliorarono e furono raggiunti i play off dove arrivò la sconfitta al primo turno contro Montegranaro.

Nell'estate del 2005 arriva in città Marcus Melvin, ala forte esordiente in Italia, che diventerà uno dei migliori giocatori del campionato. La squadra allestita con l'obiettivo di puntare alla promozione in serie A termina la stagione regolare al quinto posto, ai play off dopo aver eliminato Imola e Ferrara, in finale trova di nuovo Montegranaro. Come nelle due occasioni precedenti la Sebastiani si arrese ai marchigiani che chiusero la serie 3-1.

Il 2006-07 si apre con una campagna acquisti di prim'ordine che porta a Rieti Joe Smith, Davide Bonora, Michele Mian e Patricio Prato, in panchina Maurizio Lasi viene sostituito da Lino Lardo. La squadra disputa una buona prima parte di campionato ma è sempre costretta ad inseguire Caserta che vince quasi tutte le partite. Il roster viene ritoccato e vengono inseriti Wade Helliwell e Marko Verginella a rinnovare quasi completamente il reparto dei lunghi (escono Simone Bagnoli e Chris Pearson). Ad inizio marzo al PalaSojourner, la Sebastiani vince la Final Four di Legadue battendo in successione Rimini e Ferrara. In campionato, complice un calo di Caserta, la squadra riesce a recuperare lo svantaggio ed arriva ad un finale di stagione equilibratissimo. Il campionato finisce con Rieti, Rimini e Caserta a pari punti ma grazie alla differenza canestri la Sebastiani è prima e può festeggiare il ritorno della serie A a Rieti dopo più di vent'anni.


Il ritorno in Serie A

Lo stesso argomento in dettaglio: Nuova A.M.G. Sebastiani Basket Rieti 2007-2008.

La stagione 2007-08, segna dunque il ritorno in Serie A. Rieti infatti dopo un'assenza dalla massima serie durata 24 anni, può tornare fra le prime formazioni d'Italia, posto che aveva occupato già in passato. L'estate che aveva preceduto l'inizio del campionato, non era stata delle più tranquille, tanto che per mesi si era palesata anche la possibilità di cedere il diritto conquistato sul campo, ad un'altra città per la difficoltà di reperire sostegno economico, in primis quello di un main sponsor. La vicenda si risolverà poi con l'accordo siglato fra il Club amaranto celeste e la Solsonica. Dunque, sbrogliati i più immediati problemi economici, può finalmente sbloccarsi la campagna acquisti, che fino a quel momento era rimasta sospesa. Tra i giocatori che sbarcano a Rieti si ricordano Pape Sow dai Toronto Raptors e Morris Finley dall'Euphony Basket Liège, che si rivelerà poi il miglior marcatore della Lega. Il ritorno della Sebastiani, va in scena con la partita che vede opposta alla formazione Sabina, l'Olimpia Milano, in un PalaSojourner gremito e leggermente rinnovato per l'occasione, che vedrà alla fine la Sebastiani prevalere sulla pluridecorata squadra lombarda. Il campionato procederà con relativa tranquillità e la Sebastiani sfiorerà sia le final eight di Coppa Italia, sia i play-off di fine campionato per la lotta per il Tricolore. Alla fine la formazione Reatina conquisterà il tredicesimo posto e una salvezza, già certa a cinque giornate dalla fine.


Secondo anno in massima serie

Lo stesso argomento in dettaglio: Nuova A.M.G. Sebastiani Basket Rieti 2008-2009.

Nel suo secondo anno in serie A la Nuova Sebastiani otterrà la salvezza all'ultima giornata ai danni della Fortitudo Bologna. La stagione cominciata sotto buoni auspici con la costruzione di un roster di prim'ordine sarà invece caratterizzata durante il corso dell'anno da un'infinità di difficoltà impensabili. La squadra perderà man mano pezzi importanti come Tim Pickett, Donnell Harvey, Guillaume Yango, Patricio Prato e Pervis Pasco, per non parlare inoltre dei due punti di penalizzazione inflitti alla società per irregolarità amministrative. Nonostante ciò grazie alla straordinaria bravura del tandem Lardo-Giuliani, un roster corto e assai modesto riuscirà nell'impresa di salvarsi grazie a straordinarie quanto inaspettate vittorie contro compagini ben più attrezzate come Virtus Bologna, Angelico Biella, Fortitudo Bologna, Air Avellino e Ngc Cantù in un girone di ritorno perfetto in cui la Solsonica farà parlare molto di sé in tutto l'ambiente del basket italiano. L'intera stagione è però funestata dai continui problemi economici e dalle voci che girano su un debito sempre più profondo. Tutto ciò viene rafforzato dai continui allarmi lanciati dal presidente Papalia, che già a inizio 2009 minaccia la vendita del titolo o la messa in liquidazione della società se non verranno trovate altre risorse per continuare l'avventura in A. Tra un futuro sempre più nero e un presente pieno di sofferenze la Nuova Sebastiani si presenta all'ultima giornata con due punti di svantaggio dalla Fortitudo Bologna che nonostante i milioni spesi e i molti acquisti nel corso dell'anno non è riuscita a tirarsi fuori dalla zona retrocessione. Proprio nell'ultima domenica di campionato, il 10 maggio, si consuma l'ultimo miracolo, Bologna perde a Teramo mentre la NSB espugna il campo della già retrocessa Udine conquistando grazie alla migliore differenza canestri negli scontri diretti il suo personalissimo scudetto, quello della seconda soffertissima salvezza in A.


Il trasferimento a Napoli e la fine

Lo stesso argomento in dettaglio: Nuova A.M.G. Sebastiani Basket Rieti 2009-2010.
Divise utilizzate nella stagione 2009-10
Casa
Trasferta

Terminata la sbornia per la nuova impresa, a Rieti si deve pensare a conquistare l'altra salvezza, ancora più difficile di quella del 10 maggio. Infatti la permanenza in serie A passa da eventuali nuovi sponsor e risorse che dovranno necessariamente entrare nelle casse societarie. In tal senso agli inizi di giugno sembra già tutto risolto per il meglio, con l'annuncio della sponsorizzazione ACEA per il PalaSojourner e con contatti già ben avviati con Wind. Tuttavia alla fine la tanto annunciata firma sul contratto non arriverà mai e dopo due mesi di rinvii, il presidente Papalia pone fine alla vicenda operando il trasferimento del campo di gioco al PalaBarbuto di Napoli, concludendo una trattativa iniziata e conclusa in pochi giorni. Il presidente motivò la scelta in questo modo:

«Quello che posso dire è che ci è stato concesso perché il PalaSojourner non è a norma per la serie A. Fate attenzione: non parlo di parametri tecnici, ma di parametri economici. Il palazzo si trova in una zona depressa che non consente di avere incassi in termini di pubblico o di spazi pubblicitari sufficienti a sostenere una serie A. Requisiti che, al contrario, il PalaBarbuto ha e per questo abbiamo chiesto ed ottenuto la deroga.[1]»

Così Rieti vede sparire di nuovo il basket professionistico e il presidente Gaetano Papalia è bersagliato dai tifosi di insulti e accuse, reo a loro parere di aver portato via alla città di Rieti una storia, un nome ed una tradizione nati nel lontano 1946.

Il ritorno del grande basket a Napoli, anche se a discapito di una città come Rieti che nel basket ha profuso molte energie, viene invece accolto positivamente sia dal presidente della F.I.P. Dino Meneghin, da sempre desideroso di riportare nell'élite del basket italiano una grande città come Napoli, sia dal presidente del C.O.N.I. Giovanni Petrucci, che qualche giorno prima del via libera al trasferimento commentava così tale possibilità:

«Non voglio entrare in faccende che sono di competenza della federazione, ma certo che avere Napoli in serie A sarebbe un vantaggio per il basket italiano. Da parte mia non posso che esprimere un auspicio, naturalmente fatti salvi tutti i diritti di Rieti[2]»

e ancora:

«Mi auguro che il basket torni in questa città - dice Petrucci -. Sono per lo sport nelle grandi piazze e sarebbe bello rivedere il Palabarbuto pieno. Del resto, la Virtus Roma è in serie A perché prese il titolo di Desio, non vedo quindi la novità. Non posso che essere favorevole a portare lo sport dove la gente lo vuole. Non conosco le regole del basket, queste questioni sono di competenza di Meneghin e della Fip. Sono loro che daranno l'ok, ma credo che alla Fip convenga avere Napoli nella massima serie, anche dal punto di vista pubblicitario.[3]»

Queste dichiarazioni scatenarono l'ira dei tifosi reatini, che ritennero di cattivo gusto le parole del presidente del CONI, nelle quali tutto è ridotto a una questione di convenienza e pubblicità.

Il destino della società rimase inizialmente incerto, almeno ufficialmente, dato che la deroga fu concessa per un solo anno, mentre da Napoli si affermava che la società sarebbe restata nel capoluogo campano per almeno tre anni[4].

A Napoli, Papalia trasferisce una società al collasso, che sembrerebbe non avere soldi per produrre un campionato dignitoso. Nell'autunno 2009, raggiunta la sponsorizzazione con la Martos (Società finanziaria) la rotta sembra cambiare: vengono ingaggiati il nigeriano Adeleke (successivamente tagliato), l'asso ex-NBA Damon Jones e il lettone Armands Šķēle. Successivamente viene messo sotto contratto anche il centro Robert Traylor.

Nel breve volgere di metà campionato, tuttavia, la società si ritrovò con problemi più grandi di quelli con cui si era allontanata da Rieti: a causa degli stipendi non pagati, molti giocatori decidono di abbandonare la società, sulle cui maglie non compariva neanche più lo sponsor[5], tanto che nelle ultime apparizioni sui parquet della Serie A fu costretta a schierare sul campo partenopeo gli under 19 provenienti inizialmente da Napoli e Rieti[6] e poi solo da Rieti.

La giustizia sportiva penalizzò la squadra, già partita con 2 punti in meno, con altri 6 punti. La Giudicante penalizzò la squadra di 8 punti per la successiva stagione, e inibì Papalia per 3 anni e 4 mesi. La Corte Federale confermò l'inibizione a Papalia e comminò 12 punti di penalità da scontare per la successiva stagione. La società fece ricorso al TAS Coni.

A stagione ancora in corso la squadra fu esclusa dal campionato, per non aver pagato la 2° rata professionistica alla LegaBasket, e tutte le partite furono considerate perse 20-0 a tavolino.

Il 15 aprile 2010, la commissione agonistica della FIP ha annullato tutta la stagione della squadra e la ha esclusa dalla classifica, decretando di fatto la definitiva chiusura anche di questo capitolo, lungo poco più di un decennio, della pallacanestro reatina.

Nonostante il duro colpo, ancora in fase di metabolizzazione da parte della città, il basket a Rieti non è scomparso, e ha cercato di rialzarsi dapprima tramite il Sebastiani Basket Club Rieti (2006-2012) e poi, riuscendoci, grazie alla NPC Rieti (fondata nel 2011), società ambiziosa che attualmente milita in Serie A2.


Cronistoria


Cronistoria della Nuova A.M.G. Sebastiani Basket Rieti
  • 1998 · Fondazione della Virtus Rieti con sede a Rieti, ammessa in Serie B d'Eccellenza.
  • 1998-1999 · 1ª nel girone A di Serie B d'Eccellenza, quarti di finale dei play-off promozione.
  • 1999-2000 · 2ª nel girone B di Serie B d'Eccellenza, finale dei play-off promozione.

  • 2000-2001 · 8ª nel girone B di Serie B d'Eccellenza, quarti di finale dei play-off promozione.
Finale dei Coppa Italia LNP.
  • 2001-2002 · 9ª nel girone B di Serie B d'Eccellenza, vince i play-out.
Ottavi di finale di Coppa Italia LNP.
  • 2002-2003 · 4ª nel girone B di Serie B d'Eccellenza, quarti di finale dei play-off promozione.
  • 2003 · Diventa Nuova A.M.G. Sebastiani Basket Rieti.
  • 2003-2004 · 1ª nel girone B di Serie B d'Eccellenza, vince i play-off promozione, promossa in Legadue.
Vince la Coppa Italia LNP (1º titolo).
  • 2004-2005 · 8ª in Legadue, quarti di finale dei play-off promozione.
  • 2005-2006 · 5ª in Legadue, finale dei play-off promozione.
  • 2006-2007 · 1ª in Legadue, promossa in Serie A.
Vince la Coppa Italia di Legadue (1º titolo).
  • 2007-2008 · 13ª in Serie A.
  • 2008-2009 · 14ª in Serie A.
  • 2009-2010 · in Serie A, esclusa a campionato in corso per dissesto finanziario.

La presidenza Papalia


La presidenza Papalia fu accolta subito con il favore dei tifosi e proseguì con la conquista di tanti successi e soddisfazioni, ma diviene invisa ai tifosi nell'estate che segue la stagione 2008/2009, con il trasferimento del campo di gioco al PalaBarbuto di Napoli.

Nell'ottica della riqualificazione del basket amaranto celeste Gaetano Papalia (che ha recuperato il nome storico e riportato Rieti in serie A), verrà ricordato per aver tesserato due giocatori di fama sicura, uno al tramonto della carriera e l'altro al principio.

I tifosi reatini hanno infatti potuto beneficiare dell'apporto del grande Antonello Riva (14.397 punti segnati in carriera in 785 partite giocate, record assoluto per il campionato di Serie A)[7] per la risalita in A2 e, il giorno del suo addio, un altro grande campione, quasi a raccogliere il testimone che lega Rieti alle stelle della pallacanestro, ha varcato la porta dello storico impianto reatino, David Hawkins.

Inoltre per cementare il legame della nuova società con la vecchia AMG Sebastiani, Papalia ha riportato a Rieti due dei giocatori più amati del passato: Domenico Zampolini (nel ruolo di general manager ricoperto fino alla stagione 2006-07) e Willie Sojourner, idolo incontrastato della tifoseria amaranto celeste.

Ma Gaetano Papalia verrà ricordato anche per aver portato via da Rieti il basket targato Sebastiani, tra la delusione dei tifosi che si videro traditi e derubati dal loro presidente e le poco gradite dichiarazioni dei presidenti di FIP e CONI, Dino Meneghin e Giovanni Petrucci, nelle quali la discussione appariva ridotta ad una questione di convenienza e pubblicità.


Il tifo


Il PalaSojourner gremito
Il PalaSojourner gremito

La pallacanestro è uno sport molto popolare a Rieti e non sono rari, nel centro cittadino, i gruppetti di persone che passano i pomeriggi a disquisire intorno alle partite giocate, al mercato, alle scelte societarie. Le partite al PalaSojourner sono seguite sempre da un pubblico numeroso ed appassionato. Un nutrito gruppo di ultras organizzati (Brigata Veleno, Collettivo Villa Reatina, Clan Lambrusco, Kaos) non manca mai nessuna trasferta, isole comprese. In caso di partite importanti (durante i play off ad esempio) a muoversi sono intere famiglie, fino al manifestarsi di veri e propri esodi (si ricordano le recenti trasferte a Porto San Giorgio in occasione delle partite contro la Premiata Montegranaro). Storicamente rimane nella memoria collettiva la trasferta di 200 persone a Liegi per la finale di Korac (considerando che nel 1980 gli spostamenti fuori nazione non erano certamente all'ordine del giorno), ma anche vere e proprie carovane di bus che, ai tempi della Serie A, muovevano da Rieti per raggiungere i palasport di tutta Italia. I tifosi sono gemellati con i campani dell'Harem Scafati e i siciliani della Pallacanestro Trapani Sporting Club, mentre c'è un'accanita rivalità con la Juve Caserta e con la Sutor Montegranaro.


Palmarès


2006-07
2007
2004

Numeri ritirati


Maglia nº 9 - Roberto Brunamonti, ritirata il 15/12/2008

Maglia nº 18 - Willie Sojourner, ritirata il 15/12/2008

I due numeri sono appartenuti a due giocatori simbolo dell'era dell'A.M.G Sebastiani, ma sono stati ritirati ugualmente, per sottolineare la continuità tra i due periodi, il passato e il futuro.


Cestisti


Le singole voci sono elencate nella Categoria:Cestisti della Nuova A.M.G. Sebastiani Basket Rieti.

Presidenti ed allenatori


I Presidenti
  • 1998-1999 Pierluigi Persio
  • 1999-2002 Davide Angeletti
  • 2002-2003 Michele Martinelli
  • 2003-2010 Gaetano Papalia
Gli allenatori

Marchi abbinati



Note


  1. rietisport.it Archiviato il 22 luglio 2011 in Internet Archive.
  2. justnapoli.it Archiviato il 22 luglio 2011 in Internet Archive.
  3. Basketnet.it Archiviato il 22 luglio 2011 in Internet Archive.
  4. basketnet.it Archiviato l'8 dicembre 2015 in Internet Archive.
  5. Basket, Martos rescinde contratto, su tuttosport.com. URL consultato il 4 agosto 2011 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  6. Martos Napoli in campo con l'Under19 contro Biella, su tuttosport.com. URL consultato il 4 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2010).
  7. Statistiche di Antonello Riva dal sito ufficiale della LegaBasket

Bibliografia



Voci correlate



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] AMG Sebastiani Basket Rieti

AMG Sebastiani Basket Rieti war ein italienischer Basketballverein aus Rieti. Der Klub gewann 1980 den Korać-Cup.

[es] Nuova A.M.G. Sebastiani Basket Rieti

Nuova A.M.G. Sebastiani Basket Rieti fue un club de baloncesto italiano, fundado en 1998 con la denominación de Virtus Rieti, que cambió en 2003 en honor al desaparecido equipo del AMG Sebastiani Rieti, ganador de una Copa Korac en 1980. En 2009, por problemas financieros, trasladó su sede de juego desde Rieti al PalaBarbuto de Nápoles, pero no terminó la temporada, desapareciendo en 2010.
- [it] Nuova A.M.G. Sebastiani Basket Rieti



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