Fabio Vullo (Massa, 1º settembre 1964) è un ex pallavolista italiano, di ruolo palleggiatore.
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Fabio Vullo | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 198 cm | |
Peso | 80 kg | |
Pallavolo ![]() | ||
Ruolo | Palleggiatore | |
Termine carriera | 2004 | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1975-1977 | ![]() | |
1980-1982 | ![]() | |
Squadre di club | ||
1977-1980 | ![]() | |
1982-1986 | ![]() | |
1986-1990 | ![]() | |
1990-1994 | ![]() | |
1994-2000 | ![]() | |
2000-2002 | ![]() | |
2003-2004 | ![]() | |
Nazionale | ||
1984-1992 | ![]() | 139 |
Palmarès | ||
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Bronzo | Los Angeles 1984 | |
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Oro | Genova 1992 | |
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È considerato un membro in Italia della cosiddetta generazione di fenomeni. Ricopre il ruolo di opinionista su giornali e canali televisivi.
Vinse ventenne il suo primo scudetto nel 1984, nel CUS Torino allenato da Silvano Prandi; nello stesso anno vince il bronzo ai Giochi olimpici di Los Angeles 1984. Successivamente, nel 1986 passò alla corte di Julio Velasco nella Panini di Modena, su insistenza di quest'ultimo, che lo volle al posto di Francesco "Pupo" Dall'Olio.
Vullo vinse tre scudetti consecutivi sotto la guida di Velasco; poi quando questi lasciò Modena per la nazionale italiana, il palleggiatore vinse la Coppa Campioni nel 1990 e passò in quell'estate al Porto Ravenna, dove conquistò uno scudetto e tre Coppe dei Campioni. Nel 1994 ritornò a Modena, dove nel 1995 e nel 1997 vinse altri due scudetti.
I successi in nazionale, oltre al succitato bronzo di Los Angeles, si fermeranno solo alla World League del 1992; questo perché dal 1989 Velasco, scatenando non poche polemiche, decise di non convocare più Vullo, fatta eccezione per la breve parentesi della World League '92 e delle deludenti Olimpiadi di Barcellona dello stesso anno, preferendogli Paolo Tofoli.[1] Da molti giornalisti, in primis Leo Turrini, fu ritenuto il miglior palleggiatore di tutti i tempi, e si attribuisce alla sua mancata convocazione la sconfitta nella finale di Atlanta 1996 che costò agli azzurri l'oro olimpico.
Nel 2001 vinse l'ennesimo scudetto con il Treviso, dove ritrovò in campo dapprima l'ex compagno di nazionale, Lorenzo Bernardi, e poi in panchina, l'anno dopo, Daniele Bagnoli, già suo allenatore a Modena dal 1994 al 2000. Nel 2004 Vullo lasciò la pallavolo giocata e divenne commentatore televisivo, assumendo anche la carica di assessore allo sport per il comune di Massa.
Avendo vinto 8 volte il campionato italiano tra Modena, Ravenna e Treviso, è inferiore in quanto a scudetti vinti solo ai 9 di Bernardi.
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