Ferdinando De Giorgi detto Fefè (Squinzano, 10 ottobre 1961) è un allenatore di pallavolo ed ex pallavolista italiano, di ruolo palleggiatore, commissario tecnico della nazionale maschile italiana.
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Ferdinando De Giorgi | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 178 cm | |
Pallavolo ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex palleggiatore) | |
Squadra | ![]() | |
Carriera | ||
Squadre di club | ||
1977-1981 | ![]() | |
1981-1986 | ![]() | |
1986-1987 | ![]() | |
1987-1990 | ![]() | |
1990-1992 | ![]() | |
1992-1994 | ![]() | |
1994-1997 | ![]() | |
1997-2000 | ![]() | |
2000-2002 | ![]() | |
Nazionale | ||
1987-2002 | ![]() | 330 |
Carriera da allenatore | ||
2000-2003 | ![]() | |
2003-2005 | ![]() | |
2005-2010 | ![]() | |
2011-2012 | ![]() | |
2012-2014 | ![]() | |
2014 | ![]() | |
2015-2017 | ![]() | |
2017 | ![]() | |
2018 | ![]() | |
2018-2021 | ![]() | |
2021- | ![]() | |
Palmarès | ||
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Oro | Brasile 1990 | |
Oro | Grecia 1994 | |
Oro | Giappone 1998 | |
Oro | Polonia e Slovenia 2022 | |
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Oro | Svezia 1989 | |
Argento | Germania 1991 | |
Oro | Polonia, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia 2021 | |
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Argento | Giappone 1989 | |
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Nel corso degli anni ottanta e novanta del XX secolo ha fatto parte della cosiddetta generazione di fenomeni della nazionale italiana, con cui ha vinto un campionato europeo e tre campionati mondiali.
È il maggiore di tre fratelli tra cui Michele, anch'egli ex palleggiatore.
All'attività di allenatore affianca quella di scrittore e docente. È autore di due libri, uno scritto a quattro mani con il professore Giuliano Bergamaschi, Pensieri per allenare e motivare una squadra, in collaborazione con la scuola di Palo Alto, e Vademecum del palleggiatore, in collaborazione con il giornalista Lorenzo Dallari. Ha inoltre curato la prefazione de La didattica dell'allenare nelle Scienze Motorie dei docenti Giuliano Bergamaschi e Donato Sarcinella. Dal 2019 tiene il corso di "Teoria tecnica e didattica degli sport di squadra" nel corso di studi in scienze della attività motorie e sportive presso l'Università degli Studi di Foggia.[1][2]
Parallelamente alla sua carriera da allenatore, negli anni duemila ha lavorato come commentatore tecnico per la Rai, affiancando Francesco Pancani e Alessandro Antinelli nelle telecronache della nazionale italiana maschile e seguendo i principali appuntamenti, tra cui i Giochi olimpici di Atene 2004 e Pechino 2008[3][4].
Malgrado una statura modesta per la pallavolo, riesce ad affermarsi nel ruolo di palleggiatore. Dopo la gavetta alla Vis Squinzano, esordisce in Serie A1 con la Pallavolo Falchi Ugento nell'annata 1983-84, prima di passare per una stagione nel 1986-87 alla Pallavolo Modena, con cui vince lo scudetto come riserva di Fabio Vullo.
La carriera da giocatore prosegue alla Gabeca Pallavolo (dove gioca dal 1987 al 1990 e poi dal 1997 al 2000), alla Pallavolo Padova, alla Pallavolo Falconara e al Piemonte Volley. A Cuneo, dove gioca fra il 1994 e il 1997 e poi dal 2000 al 2002 (in questa seconda esperienza rivestendo il doppio ruolo di allenatore-giocatore) vince due Coppe Italia (1995-96 e 2001-02), una Supercoppa italiana, due Coppe CEV (1995-96 e 2001-02), una Coppa delle Coppe e una Supercoppa europea.
Pur facendo fronte alla concorrenza di grandi palleggiatori come Vullo, Paolo Tofoli e Marco Meoni, colleziona 330 presenze nella nazionale italiana, partecipando attivamente alla conquista di gran parte dei trofei vinti negli anni novanta.
Dalla stagione 2002-03 prosegue la sua attività di allenatore a tempo pieno. Nel campionato 2004-05 guida il Perugia all'unica finale play-off della sua storia, perdendo lo scudetto contro Treviso. Nell'annata 2005-06, al debutto sulla panchina della Lube, centra la conquista del titolo italiano; con la formazione marchigiana vince anche due volte la Supercoppa italiana (2006 e 2008), una Coppa CEV (2005-06) e due Coppe Italia (2007-08 e 2008-09). Nella stagione 2011-12 torna ad allenare una squadra nella massima serie italiana, l'Umbria di San Giustino, venendo esonerato nel corso del campionato, prima di passare al Fakel, squadra russa di Novyj Urengoj, dove rimane dal 2012 al 2014.
Nella Serie A2 2014-15 torna in Italia per allenare la Callipo di Vibo Valentia, ma l'esperienza dura pochi mesi. Il 25 marzo 2015 viene ingaggiato dallo ZAKSA, club militante nella massima serie polacca, in vista del campionato successivo. Al primo anno in Polonia giunge in finale di Coppa nazionale, perdendo al tie-break con il Skra Bełchatów, e vince il campionato battendo l'Asseco Resovia, riportando così la formazione di Kędzierzyn-Koźle al vertice dopo tredici anni di astinenza. Nella stagione successiva vince sia la Coppa di Polonia che il campionato nazionale. Il 20 dicembre 2016 la Federazione polacca di pallavolo l'ufficializza l'ingaggio di De Giorgi come commissario tecnico della nazionale maschile, a partire dal 31 marzo 2017; viene sollevato dall'incarico il successivo 20 settembre.
A gennaio 2018 viene ingaggiato dalla formazione polacca dello Jastrzębski Węgiel, che guida per la seconda metà della stagione 2017-18 e per i primi mesi di quella seguente, quando chiede e ottiene la rescissione del contratto per potersi legare nuovamente alla Lube, nel massimo campionato italiano, dove approda nel dicembre 2018[5]. Con la squadra marchigiana, nel corso del 2019 si aggiudica scudetto, Champions League e mondiale per club. Rimane sulla panchina della Lube fino all'esonero del febbraio 2021[6].
Nel giugno 2021 viene ufficializzata la sua nomina a commissario tecnico della nazionale maschile italiana per il triennio olimpico fino a Parigi 2024, subentrando a Gianlorenzo Blengini una volta terminato il torneo olimpico di Tokyo 2020[7]. Chiamato a gestire un profondo ricambio generazionale[7], già nel settembre dello stesso anno riporta l'Italia a vincere il campionato europeo, a sedici anni dalla precedente affermazione[8], mentre l'anno seguente è la volta del campionato mondiale, il quarto della storia azzurra — e dello stesso De Giorgi, il primo da allenatore dopo i tre da giocatore — a ventiquattro anni dal precedente[9].
![]() | Collare d'oro al merito sportivo |
«Campione mondiale pallavolo maschile» — 1998[10] |
![]() | Cavaliere Ordine al merito della Repubblica italiana |
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica» — 5 ottobre 2021[11] |
Altri progetti
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