Floyd Patterson (Waco, 4 gennaio 1935 – New Paltz, 11 maggio 2006) è stato un pugile statunitense, campione del mondo dei pesi massimi tra il 1956 e il 1962, con un'interruzione nel 1959. Considerato il Re Elegante dei pesi massimi, è una delle figure più significative, nella sua categoria di peso, di ogni epoca.
Floyd Patterson | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 183 cm | |
Pugilato ![]() | ||
Categoria | Pesi mediomassimi e Pesi massimi | |
Termine carriera | 20 settembre 1972 | |
Carriera | ||
Incontri disputati | ||
Totali | 64 | |
Vinti (KO) | 55 (40) | |
Persi (KO) | 8 (5) | |
Pareggiati | 1 | |
Palmarès | ||
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Oro | Helsinki 1952 | Pesi medi |
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Floyd Patterson conquistò il Golden Gloves dello Stato di New York nel 1951 nella categoria dei pesi medi e nel 1952 nella categoria dei mediomassimi.
Nello stesso anno, a soli diciassette anni, conquistò la medaglia d'oro nei pesi medi alle Olimpiadi di Helsinki.
Batté ai punti al primo turno il francese Omar Tebakka; nei quarti di finale l'olandese Leonardus Jansen, per KO al primo round; in semifinale il campione europeo svedese Stig Sjölin, per squalifica al terzo round e in finale mise KO al primo round il rumeno Vasile Tiţă.
Passò professionista subito dopo le olimpiadi, dopo aver concluso la carriera dilettantistica con un record di 40 vittorie, di cui 37 prima del limite, e 4 sconfitte[1].
Patterson debuttò a torso nudo nei pesi mediomassimi. Combatté 31 volte nel giro di quattro anni con un'unica sconfittaː quella contro l'ex campione del mondo Joey Maxim, ai punti in otto riprese.
Iniziò a combattere nei pesi massimi nel 1955. Pugile abbastanza leggero per la categoria (85 kg), il 30 novembre 1956 divenne il più giovane campione mondiale della storia, conquistando il titolo resosi vacante per il ritiro dell'imbattuto Rocky Marciano. Sconfisse a sorpresa a Chicago l'esperto campione mondiale dei mediomassimi Archie Moore per knock-out al quinto round. Grazie a questa vittoria, Patterson fu eletto Fighter of the Year (pugile dell'anno) 1956 dalla rivista Ring Magazine[2].
Difese vittoriosamente quattro volte il titolo, battendo tra gli altri il campione olimpico dei pesi massimi di Melbourne 1956 Pete Rademacher, al suo debutto nei professionisti. Nel secondo round fu messo al tappeto da due ganci destri dello sfidante. Patterson si riprese e, a tre secondi dalla fine del sesto round, dopo sette atterramenti, Rademacher finì KO[3]. In un altro match con titolo in palio batté anche l'ex campione britannico e del Commonwealth Brian London[4].
Il 26 giugno 1959 Patterson fu sconfitto dal campione europeo, lo svedese Ingemar Johansson, allo Yankee Stadium di New York per KO al terzo round, dopo aver subito ben sette atterramenti[5]. L'ultimo round di questo match fu proclamato "round dell'anno" da Ring Magazine[2]. Il match fu dichiarato "sorpresa dell'anno" dalla medesima rivista specializzata. La sconfitta apparve sospetta, alla luce della successiva rivincita del giugno del 1960, sempre a New York, quando Patterson sconfisse lo svedese per KO alla quinta ripresa[6]. L'incontro fu comunque dichiarato "combattimento dell'anno" e la sua ultima ripresa "round dell'anno", sempre da Ring Magazine[2].
Patterson fu quindi il primo peso massimo a riuscire a riconquistare il titolo, record uguagliato e poi superato da Muhammad Ali, che ebbe modo di riconquistare il primato per tre volte. Nel 1960 Patterson fu nuovamente eletto Fighter of the Year (pugile dell'anno) da Ring Magazine[2].
Il 13 marzo 1961, a Miami Beach, fu disputato il terzo incontro tra Patterson e Johansson, che andò nuovamente KO alla sesta ripresa[7]. Nel 1996 questo match è stato inserito da Ring Magazine al 31º posto nella classifica dei più grandi match con titolo in palio della storia del pugilato[8] e la prima ripresa "round dell'anno" 1961.
Dopo una vittoriosa difesa per KO contro Tom Mc Neeley, Patterson esitava a mettere in palio il titolo contro il temibile Sonny Liston, un picchiatore dell'Arkansas nato in una piantagione di cotone, che tra il 1958 e il 1961 aveva scalato i ranking della categoria annientando a colpi di KO uno dopo l'altro i principali sfidanti al titolo mondiale. I suoi procuratori riuscirono a ottenere vari rinvii, anche a causa del fatto che alcune commissioni pugilistiche, tra cui quelle di Filadelfia e di New York, avevano inibito l'attività a Liston per i suoi rapporti con alcuni boss mafiosi. Tra costoro Frankie Carbo e Blinky Palermo, che al tempo controllavano le scommesse sulla boxe. Inoltre anche la National Boxing Association, nel 1961, aveva sospeso Liston dall'attività per le sue amicizie nella mafia.
Nel frattempo, la stampa premeva per l'incontro del secolo Patterson-Liston. La questione assunse importanza nazionale, tanto che lo stesso presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy chiese pubblicamente a Patterson, durante un party alla Casa Bianca, di mettere fine alla paradossale situazione e porre in palio il suo titolo contro il picchiatore dell'Arkansas: «Perché non affronta Liston?», chiese Kennedy, e aggiunse: «È indubbiamente uno sfidante degno di lei».
La tanto attesa sfida si tenne il 25 settembre 1962, al Comiskey Park di Chicago. A Patterson toccò una borsa cinque volte superiore a quella dello sfidante che, pur di affrontare il campione, si accontentò di 250.000 dollari. Liston, che aveva un allungo superiore di 34 cm, denunciò al peso 24 libbre (quasi undici kg) più del campione del mondo. L'incontro, disputato alla presenza di Frank Sinatra, durò appena 2 minuti e 6 secondi. Sonny Liston mise subito Patterson alle corde colpendolo con una terribile combinazione di destri e sinistri e lo tramortì con un clamoroso KO. Alla superiorità di Liston i cronisti reagirono dicendo che: «Sembrava un incontro tra pugili di categorie differenti»[9].
Il 22 luglio 1963, a Las Vegas, si tenne la rivincita, ma l'esito fu lo stesso. Liston batté nuovamente Patterson per KO al primo round, dopo avergli inflitto ben tre atterramenti in soli 2 minuti e 10 secondi di combattimento[10]. Chiaramente, in entrambi i casi, l'unico round del match fu nominato "round dell'anno".
Il doppio KO, subito entrambe le volte al primo round, tuttavia, non sembrava aver seriamente compromesso la tenuta atletica dell'ex campione del mondo. Il 6 gennaio 1964, a Stoccolma, Patterson affrontò il campione italiano dei pesi massimi Santo Amonti. Lo statunitense lo atterrò alla seconda e alla quarta ripresa. All'ottavo round assestò un altro colpo al mento dell'italiano, mandandolo a sedere sulle corde. Amonti, pur rialzandosi prima del conteggio, allargò le braccia e preferì abbandonare[11]. Il 1º febbraio 1965, al Madison Square Garden di New York, l'ex campione del mondo batté ai punti in dodici riprese, con verdetto unanime, il forte canadese George Chuvalo, in una virtuale semifinale per il titolo mondiale[12]. Il match fu dichiarato "combattimento dell'anno" per il 1965, sempre da Ring Magazine[2].
Il 22 novembre 1965, Floyd Patterson tentò quindi di riconquistare il titolo mondiale contro il nuovo campione in carica Muhammad Ali, venendo sconfitto per arresto del combattimento al dodicesimo round, dopo aver toccato il tappeto con un ginocchio al sesto round. Fu peraltro un incontro a senso unico, con Ali che si divertì a sbeffeggiare e a girare attorno all'avversario per tutta la durata del match[13].
Patterson combatté poi contro il campione britannico e del Commonwealth in carica, Henry Cooper, già sfidante al titolo mondiale di Ali, battendolo per KO al quarto round. Il 14 settembre 1968, a Stoccolma, affrontò per il titolo il nuovo campione del mondo WBA Jimmy Ellis, fresco vincitore di un torneo eliminatorio per designare il successore di Ali, al quale era stata temporaneamente ritirata la licenza di combattere. Patterson fu sconfitto ai punti[14].
Combatté ancora contro il quotato statunitense Jerry Quarry (un pari e una sconfitta) e il forte argentino Oscar Bonavena, vincendo ai punti. Poi disputò l'ultimo incontro della carriera il 20 settembre 1972 contro il rientrato Muhammad Alì con in palio il titolo nordamericano. Fu nuovamente battuto per knock-out tecnico alla settima ripresa.
Floyd Patterson si ritirò con un record di 55 vittorie (40 KO), 8 sconfitte e 1 pareggio. In seguito al ritiro dal ring, divenne allenatore.
Morì a New Paltz l'11 maggio 2006, all'età di 71 anni. La International Boxing Hall of Fame lo ha riconosciuto fra i più grandi pugili di ogni tempo. Nel 1998 la rivista The Ring lo ha collocato al 21º posto in una propria classifica dei migliori pesi massimi della storia del pugilato[15].
N. | Risultato | Record | Avversario | Tipo | Round, tempo | Data | Località | Note |
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64 | Sconfitta | 55–8–1 | Muhammad Ali | RTD | 7 (12), 3:00 | 20 settembre 1972 | Madison Square Garden, New York City, New York, U.S. | Per il titolo NABF dei pesi massimi |
63 | Vittoria | 55–7–1 | Pedro Agosto | TKO | 6 (10), 3:00 | 14 luglio 1972 | Singer Bowl, New York City, New York, U.S. | |
62 | Vittoria | 54–7–1 | Oscar Bonavena | UD | 10 | 11 febbraio 1972 | Madison Square Garden, New York City, New York, U.S. | |
61 | Vittoria | 53–7–1 | Charlie Harris | KO | 6 (10), 2:31 | 23 novembre 1971 | Multnomah County Exposition Center, Portland, Oregon, U.S. | |
60 | Vittoria | 52–7–1 | Vic Brown | UD | 10 | 21 agosto 1971 | Peace Bridge Arena, Fort Erie, Ontario, Canada | |
59 | Vittoria | 51–7–1 | Charley Polite | UD | 10 | Jul 17, 1971 | Erie Arena, Erie, Pennsylvania, U.S. | |
58 | Vittoria | 50–7–1 | Terry Daniels | UD | 10 | 26 maggio 1971 | Cleveland Arena, Cleveland, Ohio, U.S. | |
57 | Vittoria | 49–7–1 | Roger Russell | TKO | 9 (10), 1:29 | 29 marzo 1971 | Philadelphia Arena, Filadelfia, Pennsylvania, U.S. | |
56 | Vittoria | 48–7–1 | Levi Forte | KO | 2 (10), 2:20 | 16 gennaio 1971 | Convention Center, Miami Beach, Florida, U.S. | |
55 | Vittoria | 47–7–1 | Charley Green | KO | 10 (10), 1:15 | 15 settembre 1970 | Madison Square Garden, New York City, New York, U.S. | |
54 | Sconfitta | 46–7–1 | Jimmy Ellis | PTS | 15 | 14 settembre 1968 | Råsunda Stadium, Stoccolma, Svezia | Per il titolo WBA dei pesi massimi |
53 | Sconfitta | 46–6–1 | Jerry Quarry | MD | 12 | 28 ottobre 1967 | Grand Olympic Auditorium, Los Angeles, California, U.S. | |
52 | Pareggio | 46–5–1 | Jerry Quarry | MD | 12 | 9 giugno 1967 | Memorial Coliseum, Los Angeles, California, U.S. | |
51 | Vittoria | 46–5 | Bill McMurray | KO | 1 (10), 2:37 | 30 marzo 1967 | Civic Arena, Pittsburgh, Pennsylvania, U.S. | |
50 | Vittoria | 45–5 | Willie Johnson | KO | 3 (10), 2:05 | 13 febbraio 1967 | Municipal Auditorium, Miami Beach, Florida, U.S. | |
49 | Vittoria | 44–5 | Henry Cooper | KO | 4 (10), 2:10 | 20 settembre 1966 | Empire Pool, Londra, Inghilterra | |
48 | Sconfitta | 43–5 | Muhammad Ali | TKO | 12 (15), 2:18 | 22 novembre 1965 | Las Vegas Convention Center, Winchester, Nevada, U.S. | Per i titoli WBC, NYSAC e The Ring dei pesi massimi |
47 | Vittoria | 43–4 | Tod Herring | TKO | 3 (10), 0:40 | 14 maggio 1965 | Johanneshovs Isstadion, Stoccolma, Svezia | |
46 | Vittoria | 42–4 | George Chuvalo | UD | 12 | 1º febbraio 1965 | Madison Square Garden, New York City, New York, U.S. | |
45 | Vittoria | 41–4 | Charlie Powell | KO | 6 (10), 1:21 | 12 dicembre 1964 | Hiram Bithorn Stadium, San Juan, Porto Rico | |
44 | Vittoria | 40–4 | Eddie Machen | PTS | 12 | 5 luglio 1964 | Råsunda Stadium, Stoccolma, Svezia | |
43 | Vittoria | 39–4 | Santo Amonti | TKO | 8 (10), 2:25 | 6 gennaio 1964 | Stoccolma, Svezia | |
42 | Sconfitta | 38–4 | Sonny Liston | KO | 1 (15), 2:10 | 22 luglio 1963 | Las Vegas Convention Center, Winchester, Nevada, U.S. | Per i titoli WBA, NYSAC, The Ring e WBC dei pesi massimi |
41 | Sconfitta | 38–3 | Sonny Liston | KO | 1 (15), 2:06 | 25 settembre 1962 | Comiskey Park, Chicago, Illinois, U.S. | Perde i titoli WBA, NYSAC e The Ring dei pesi massimi |
40 | Vittoria | 38–2 | Tom McNeeley | KO | 4 (15), 2:51 | 4 dicembre 1961 | Maple Leaf Gardens, Toronto, Ontario, Canada | Conserva i titoli NBA, NYSAC e The Ring dei pesi massimi |
39 | Vittoria | 37–2 | Ingemar Johansson | KO | 6 (15), 2:45 | 13 marzo 1961 | Exhibition Hall, Miami Beach, Florida, U.S. | Conserva i titoli NBA, NYSAC e The Ring dei pesi massimi |
38 | Vittoria | 36–2 | Ingemar Johansson | KO | 5 (15), 1:51 | 20 giugno 1960 | Polo Grounds, New York City, New York, U.S. | Vince titoli NBA, NYSAC e The Ring dei pesi massimi |
37 | Sconfitta | 35–2 | Ingemar Johansson | TKO | 3 (15), 2:03 | 26 giugno 1959 | Yankee Stadium, New York City, New York, U.S. | Perde titoli NBA, NYSAC e The Ring dei pesi massimi |
36 | Vittoria | 35–1 | Brian London | KO | 11 (15), 0:51 | 1º maggio 1959 | Fairgrounds Coliseum, Indianapolis, Indiana, U.S. | Conserva titoli NBA, NYSAC e The Ring dei pesi massimi |
35 | Vittoria | 34–1 | Roy Harris | RTD | 12 (15) | 18 agosto 1958 | Wrigley Field, Los Angeles, California, U.S. | Conserva titoli NBA, NYSAC e The Ring dei pesi massimi |
34 | Vittoria | 33–1 | Pete Rademacher | KO | 6 (15), 2:57 | 22 agosto 1957 | Sick's Stadium, Seattle, Washington, U.S. | Conserva titoli NBA, NYSAC e The Ring dei pesi massimi |
33 | Vittoria | 32–1 | Tommy Jackson | TKO | 10 (15), 1:52 | 29 luglio 1957 | Polo Grounds, New York City, New York, U.S. | Conserva titoli NBA, NYSAC e The Ring dei pesi massimi |
32 | Vittoria | 31–1 | Archie Moore | KO | 5 (15), 2:27 | 30 novembre 1956 | Chicago Stadium, Chicago, Illinois, U.S. | Vince i titoli vacanti NBA, NYSAC e The Ring dei pesi massimi |
31 | Vittoria | 30–1 | Tommy Jackson | SD | 12 | 8 giugno 1956 | Madison Square Garden, New York City, New York, U.S. | |
30 | Vittoria | 29–1 | Alvin Williams | KO | 3 (10), 1:58 | 10 aprile 1956 | Memorial Hall, Kansas City, Missouri, U.S. | |
29 | Vittoria | 28–1 | Jimmy Walls | TKO | 2 (10), 2:29 | 12 marzo 1956 | New Britain, Connecticut, U.S. | |
28 | Vittoria | 27–1 | Jimmy Slade | TKO | 7 (10), 2:05 | 8 dicembre 1955 | Grand Olympic Auditorium, Los Angeles, California, U.S. | |
27 | Vittoria | 26–1 | Calvin Brad | KO | 1 (10), 2:58 | 13 ottobre 1955 | Grand Olympic Auditorium, Los Angeles, California, U.S. | |
26 | Vittoria | 25–1 | Dave Whitlock | KO | 3 (10), 0:52 | 29 settembre 1955 | Winterland Arena, San Francisco, California, U.S. | |
25 | Vittoria | 24–1 | Alvin Williams | TKO | 8 (10), 2:28 | 8 settembre 1955 | Moncton, New Brunswick, Canada | |
24 | Vittoria | 23–1 | Archie McBride | KO | 7 (10), 1:46 | 6 luglio 1955 | Madison Square Garden, New York City, New York, U.S. | |
23 | Vittoria | 22–1 | Yvon Durelle | RTD | 5 (10) | 23 giugno 1955 | Newcastle, New Brunswick, Canada | |
22 | Vittoria | 21–1 | Esau Ferdinand | TKO | 10 (10), 2:49 | 17 marzo 1955 | Civic Auditorium, Oakland, California, U.S. | |
21 | Vittoria | 20–1 | Don Grant | TKO | 5 (10), 1:13 | 17 gennaio 1955 | Eastern Parkway Arena, New York City, New York, U.S. | |
20 | Vittoria | 19–1 | Willie Troy | TKO | 5 (8) | 7 gennaio 1955 | Madison Square Garden, New York City, New York, U.S. | |
19 | Vittoria | 18–1 | Jimmy Slade | UD | 8 | 19 novembre 1954 | Madison Square Garden, New York City, New York, U.S. | |
18 | Vittoria | 17–1 | Joe Gannon | UD | 8 | 22 ottobre 1954 | Madison Square Garden, New York City, New York, U.S. | |
17 | Vittoria | 16–1 | Esau Ferdinand | UD | 8 | 11 ottobre 1954 | St. Nicholas Arena, New York City, New York, U.S. | |
16 | Vittoria | 15–1 | Tommy Harrison | TKO | 1 (8), 1:29 | 2 agosto 1954 | Eastern Parkway Arena, New York City, New York, U.S. | |
15 | Vittoria | 14–1 | Jacques Royer Crecy | TKO | 7 (8) | 12 luglio 1954 | St. Nicholas Arena, New York City, New York, U.S. | |
14 | Sconfitta | 13–1 | Joey Maxim | UD | 8 | 7 giugno 1954 | Eastern Parkway Arena, New York City, New York, U.S. | |
13 | Vittoria | 13–0 | Jesse Turner | UD | 8 | 10 maggio 1954 | Eastern Parkway Arena, New York City, New York, U.S. | |
12 | Vittoria | 12–0 | Alvin Williams | UD | 8 | 19 aprile 1954 | Eastern Parkway Arena, New York City, New York, U.S. | |
11 | Vittoria | 11–0 | Sammy Brown | TKO | 2 (10), 1:40 | 30 marzo 1954 | Turner's Arena, Washington D.C., U.S. | |
10 | Vittoria | 10–0 | Yvon Durelle | UD | 8 | 15 febbraio 1954 | Eastern Parkway Arena, New York City, New York, U.S. | |
9 | Vittoria | 9–0 | Dick Wagner | TKO | 5 (8), 2:29 | 14 dicembre 1953 | Eastern Parkway Arena, New York City, New York, U.S. | |
8 | Vittoria | 8–0 | Wes Bascom | UD | 8 | 19 ottobre 1953 | Eastern Parkway Arena, New York City, New York, U.S. | |
7 | Vittoria | 7–0 | Gordon Wallace | TKO | 3 (8), 0:52 | 1º giugno 1953 | Eastern Parkway Arena, New York City, New York, U.S. | |
6 | Vittoria | 6–0 | Dick Wagner | SD | 8 | 13 aprile 1953 | Eastern Parkway Arena, New York City, New York, U.S. | |
5 | Vittoria | 5–0 | Chester Mieszala | TKO | 5 (6), 1:25 | 28 gennaio 1953 | Chicago Stadium, Chicago, Illinois, U.S. | |
4 | Vittoria | 4–0 | Lalu Sabotin | TKO | 5 (8), 1:30 | 29 dicembre 1952 | Eastern Parkway Arena, New York City, New York, U.S. | |
3 | Vittoria | 3–0 | Lester Johnson | TKO | 3 (6), 1:26 | 31 ottobre 1952 | Madison Square Garden, New York City, New York, U.S. | |
2 | Vittoria | 2–0 | Sammy Walker | TKO | 2 (6), 0:47 | 6 ottobre 1952 | Eastern Parkway Arena, New York City, New York, U.S. | |
1 | Vittoria | 1–0 | Eddie Godbold | KO | 4 (6), 1:39 | 12 settembre 1952 | St. Nicholas Arena, New York City, New York, U.S. |
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