Dal 2012 gioca in prevalenza nei tornei dell'ATP Challenger Tour, circuito nel quale si è aggiudicato diversi titoli sia in singolare che in doppio. I suoi migliori piazzamenti nel ranking ATP sono il 70º in singolare, raggiunto nel gennaio 2019, e il 101º in doppio nel febbraio 2019.
Carriera
2007-2012, inizi da professionista, primi titoli nei circuiti ITF e Challenger, debutto nel Grande Slam
Debutta tra i professionisti nel 2007 e per alcuni anni partecipa in prevalenza ai tornei ITF, vince il primo in singolare nel 2010 e in doppio nel 2011. Quello stesso anno inizia a giocare con continuità nei tornei del circuito Challenger e vince il suo primo titolo di categoria in doppio a Belo Horizonte con il connazionale Eduardo Schwank, battendo in finale Christian Lindell e Ricardo Hocevar. Due settimane dopo vince in doppio anche il Challenger di Recife e nel maggio 2012 quello di Rio Quente. In luglio si aggiudica il primo Challenger in singolare a Lima, sconfiggendo in finale Facundo Argüello; il mese dopo si qualifica per la prima volta al tabellone principale degli US Open e viene battuto al primo turno da Kei Nishikori. Ad aprile entra per la prima volta nella top 200 del ranking ATP di doppio e a settembre nella top 200 del singolare.
2013-2015, successi in competizioni continentali e 134º del ranking in singolare
Nel 2013 vince un titolo Challenger in singolare e due in doppio, ma non compie sostanziali progressi in classifica. Nel gennaio 2014 raggiunge la 134ª posizione del ranking in singolare. In marzo vince la medaglia d’oro in doppio ai Giochi sudamericani in coppia con Facundo Bagnis, superando i colombiani Nicolás Barrientos e Carlos Salamanca, e perde la finale in singolare contro lo stesso Bagnis. Nel prosieguo della stagione si aggiudica un Challenger in singolare e tre in doppio. Nel luglio 2015 vince la medaglia d'oro nel doppio misto e quella d'argento nel doppio maschile ai Giochi panamericani.[2] Quello stesso anno vince il suo primo incontro in un tabellone principale dell'ATP battendo Andrés Molteni nell'Argentina Open di Buenos Aires, mentre nei tornei Challenger vince solo un titolo in doppio.
2016-2018, sette titoli Challenger in doppio, sei titoli e top 100 in singolare
Nella prima parte del 2016 vince in singolare i Challenger di Santo Domingo e Vicenza. Ad agosto si qualifica per la seconda volta al tabellone principale degli US Open e viene sconfitto al primo turno da Jo-Wilfried Tsonga. In novembre porta il suo miglior ranking in singolare al 109º posto dopo la finale persa nel Lima Challenger e la semifinale raggiunta al Challenger Ciudad de Guayaquil.[1][3] Nel 2017 vince due Challenger in doppio, mentre in singolare perde l'unica finale giocata nei Challenger. Nel febbraio 2018 si ritrova alla 245ª posizione del ranking e si risolleva con i successi al Punta Open e al Tunis Open. In maggio si qualifica per la prima volta al tabellone principale del Roland Garros, vince quindi il primo incontro in uno Slam al primo turno battendo in 5 set il nº 68 ATP Taylor Fritz e viene eliminato al secondo da Fernando Verdasco. A fine torneo sale alla 102ª posizione del ranking. Torna a mettersi in luce in agosto raggiungendo per la prima volta il terzo turno in un torneo ATP a Winston Salem. Il mese successivo supera in tre set Alejandro Davidovich Fokina nella finale del Challenger di Stettino e fa il suo esordio nella top 100 del ranking, in 97ª posizione. In novembre si aggiudica anche il Challenger Ciudad de Guayaquil e chiude l'ottima stagione al 79º posto mondiale. Nello stesso periodo sale anche nel ranking di doppio, grazie ai titoli vinti in meno di un mese nei Challenger di Lima, Montevideo e Buenos Aires con Guillermo Durán.
2019, 70º nel ranking e operazione alla spalla
All'inizio del 2019 arriva al secondo turno dell'ATP 250 di Sidney e il 28 gennaio si trova al 70º posto mondiale, nuovo best ranking. In febbraio raggiunge il best ranking anche in doppio, in 101ª posizione, dopo aver vinto il Challenger di Punta del Este in coppia con Guillermo Durán. Nel periodo che segue supera il primo turno solo nei Masters 1000 di Indian Wells e Miami e negli ATP 250 di Marrakech e di Estoril, in maggio esce dalla top 100. Nella prima parte della stagione non va oltre la semifinale a Phoenix nei Challenger. In agosto conquista la medaglia d'argento in doppio e quella di bronzo in singolare ai Giochi panamericani. Disputa un'altra semifinale Challenger a Genova in settembre, la settimana dopo torna in finale a Stettino e perde contro Jozef Kovalik, mentre si impone nel torneo di doppio con Andres Molteni, con il quale due settimane dopo si conferma campione a Buenos Aires. Disputa l'ultimo torneo stagionale in ottobre e in dicembre si sottopone a un'operazione alla spalla sinistra che gli impone una lunga convalescenza.[4]
2021-2022, convalescenza, crollo nei ranking e risalita in doppio
Salta tutta la stagione 2020, rientra in campo nel gennaio 2021 e, grazie alla classifica congelata a causa della pandemia di COVID-19, al momento del rientro si trova al 166º posto del ranking. Riparte dalle qualificazioni degli Australian Open e viene eliminato al primo incontro. Il primo risultato significativo della stagione è la finale raggiunta in doppio in maggio al Challenger Roma II. La finale raggiunta in singolare la settimana dopo al Biella V frena la sua discesa nel ranking. In luglio torna a vincere un titolo dopo quasi due anni al torneo di doppio del Porto Open. Nel finale di stagione vince alcuni incontri in doppio mentre chiude il 2021 subendo 9 sconfitte consecutive in singolare che lo portano alla 271ª posizione del ranking, la peggiore dal novembre 2015. Nella prima parte del 2022 resta fuori dal circuito dopo aver giocato un solo torneo a inizio gennaio, e a maggio esce dalla top 500 in singolare. Torna alle gare a giugno e gioca prevalentemente in doppio, nel giro di cinque mesi disputa in coppia con Guillermo Durán sette finali Challenger e si aggiudicano quelle di Corrientes, Todi, Buenos Aires, Rio de Janeiro e Guayaquil.
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