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Tarcisio Burgnich (Ruda, 25 aprile 1939Forte dei Marmi, 26 maggio 2021) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo difensore, campione d'Europa nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970 con la nazionale italiana.

Tarcisio Burgnich
Tarcisio Burgnich con la nazionale italiana al campionato del mondo 1970
Nazionalità  Italia
Altezza 175 cm
Peso 81 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 1977 - giocatore
2001 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-19??Udinese
Squadre di club1
1958-1960Udinese8 (0)
1960-1961Juventus13 (0)
1961-1962Palermo31 (1)
1962-1974Inter358 (5)[1]
1974-1977Napoli84 (0)
Nazionale
1963-1974 Italia66 (2)
Carriera da allenatore
1978-1980Livorno
1980-1981Catanzaro
1981-1982Bologna
1982-1984Como
1984-1986Genoa
1986-1987Lanerossi Vicenza
1987-1988Como
1988-1989Catanzaro
1989-1991Cremonese
1991-1992Salernitana
1992-1993Como
1994-1995Livorno
1996-1997Foggia
1997-1998Genoa
1998Lucchese
1999Lucchese
2000Ternana
2001Pescara
Palmarès
 Mondiali di calcio
ArgentoMessico 1970
 Europei di calcio
OroItalia 1968
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

È considerato uno dei migliori difensori della storia del calcio italiano.[2]


Biografia


Sposò Rosalba Pistoresi, donna toscana,[3] figlia di ristoratori,[4] dalla quale ebbe tre figli: Simonetta, Patrizia e Gualtiero.[5][6]

È morto il 26 maggio 2021 ad 82 anni presso la casa di cura San Camillo a Forte dei Marmi,[7] dove era stato portato la sera precedente, dopo una degenza all'Ospedale Versilia per un grave malore.[8]


Caratteristiche tecniche


Giocò come terzino destro, stopper e libero.[9] Eccellente marcatore,[9][10][11] era solito prendere in custodia l'attaccante avversario più temibile.[12] È stato considerato un modello per la serietà e la correttezza.[11][13] Le sue virtù principali erano il vigore agonistico, l'abilità nel tackle e la concentrazione,[14] oltre alla prontezza nell'anticipo.[15]

Per via della sua prestanza fisica fu soprannominato Roccia, nomignolo coniato da Armando Picchi, compagno di reparto nell'Inter e in nazionale.[16][17] A lui si sono ispirati futuri specialisti della marcatura a uomo come Claudio Gentile[18] e Pietro Vierchowod.[19]


Carriera



Giocatore



Club


Udinese

Dopo aver giocato nelle giovanili dell'Udinese avendo come compagno di squadra Dino Zoff[20], debuttò ventenne con i friulani alla penultima giornata della stagione 1958-1959, il 2 giugno 1959, nella sconfitta contro il Milan per 7-0[21], già matematicamente campione d'Italia[22] che schierava in campo giocatori come Lorenzo Buffon, Cesare Maldini e Nils Liedholm[23]. Fu confermato per la stagione successiva, in cui giocò 7 gare su 34 in un'epoca in cui non erano permesse sostituzioni e nella quale le zebrette si salvarono dalla retrocessione dopo spareggi con Lecco e Bari[24]; le sue prestazioni gli valsero la convocazione nella rappresentativa italiana ai Giochi olimpici del 1960. A Udine aveva uno stipendio da 50.000 lire al mese.[14]


Juventus e Palermo

Dietro suggerimento di Giampiero Boniperti,[25] venne acquistato dalla Juventus, con cui collezionò 13 presenze senza essere poi confermato per la stagione successiva, poiché ritenuto non adatto allo stile della squadra e con una carriera incerta per un presunto leggero strabismo.[3] Passò poi al Palermo, nel frattempo neopromosso in quell'anno, in cui arriva nella trattativa che porta Roberto Anzolin a Torino[26]: in un primo momento rifiuta il trasferimento, subendo quindi un deferimento,[27] ma poi coi rosanero gioca ottimamente l'annata 1961-1962,[3] durante il quale fa anche il servizio di leva a Roma:[28] preso il posto dell'infortunato Giorgio Sereni, gli viene affidato il ruolo da titolare.[28] Riesce anche a segnare un gol, il suo primo con il Palermo e in Serie A, su punizione, nella prestigiosa vittoria esterna per 2-4 contro la Juventus del 18 febbraio 1962,[29] con un violento tiro in corsa.[30] Al termine del campionato i siciliani si posizionano all'ottavo posto nella classifica finale, piazzandosi meglio degli stessi piemontesi.[31] Il giocatore definì in termini molto positivi la sua esperienza nelle file del club rosanero.[27]


Inter

Burgnich con la maglia dell'Inter nella prima metà degli anni 1960.
Burgnich con la maglia dell'Inter nella prima metà degli anni 1960.

Nel 1962, voluto da Helenio Herrera[32] o da Italo Allodi secondo altre fonti,[27] passa all'Inter in cambio di 100 milioni di lire.[29] In nerazzurro rileva nel ruolo di terzino destro Armando Picchi, che da lì in poi agirà da libero.[33] Come capitò durante la sua permanenza alla Juventus, vinse lo scudetto alla prima stagione con la nuova squadra[27], pur essendo penalizzato dal dover svolgere il servizio militare a Bologna, con il grado di caporale. Ciò lo costrinse a saltare durante il suo primo campionato diversi allenamenti con il club lombardo[34]. Con i nerazzurri giocò in 467 gare ufficiali, vincendo in dodici anni quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali, uno dei calciatori più decisivi per i successi della squadra,[15] dapprima come terzino destro e poi, con risultati altrettanto buoni, nel ruolo di libero.[13] Al termine della stagione 1964-1965, il settimanale Il calcio e il ciclismo illustrato lo indicò, con Giacinto Facchetti, come miglior terzino d'ala del campionato[35].


Napoli

«Non mi sono mai divertito tanto a giocare a pallone»

(Sua dichiarazione[36])

Dopo dodici anni all'Inter, complice l'infortunio subito durante i mondiali tedeschi del 1974 i dirigenti della squadra lombarda credono che sia ormai un calciatore finito[37]. Venne a sapere solo da Francesco Janich, all'epoca dirigente del Napoli, di essere stato trasferito alla squadra campana; chiuse quindi la carriera indossando la maglia azzurra. Qui, dopo un iniziale problema con le tattiche dell'allora suo allenatore Luís Vinício,[36] è titolare inamovibile (nel ruolo di libero), disputando tutte le gare delle sue prime due stagioni[38] e saltando solo sei gare nella sua ultima stagione di carriera, dalla tredicesima del 16 gennaio 1977 alla diciottesima del 27 febbraio 1977.[39]

Durante la sua permanenza con i partenopei la squadra sfiorò la conquista dello scudetto nella stagione 1974-1975, quando la squadra arrivò seconda a due punti dalla Juventus vincitrice del campionato.[40] L'anno successivo i campani conquistarono la Coppa Italia, battendo con lui in campo il Verona allo Stadio Olimpico di Roma il 29 giugno 1976 per 4-0;[41] in questo trofeo segnò la sua unica rete con gli azzurri, nell'edizione 1975-1976, nella vittoria contro la Fiorentina per 1-0.[42] Vinse inoltre nella stagione 1976-1977 la Coppa di Lega Italo-Inglese, giocandovi entrambe le partite, a Southampton contro la squadra locale il 21 settembre 1976 dove i padroni di casa s'imposero per 1-0 e a Napoli il 14 novembre dello stesso anno, quando nella gara di ritorno i campani vinsero per 4-0.[43] Lo stesso anno, il Napoli raggiunse per la prima volta la semifinale in una competizione europea, la Coppa delle Coppe, venendo eliminato dall'Anderlecht.


Nazionale

Burgnich (a sinistra) in azione in maglia azzurra al campionato del mondo 1974, nel corso della sfida tra Italia e Argentina.
Burgnich (a sinistra) in azione in maglia azzurra al campionato del mondo 1974, nel corso della sfida tra Italia e Argentina.

In nazionale, in cui ha giocato dal 1963 al 1974, vanta 66 presenze, debuttando il 10 novembre 1963 nella gara di ritorno valevole per la Coppa Europa[37] contro la nazionale sovietica[37][44]. Ritorna in nazionale un anno dopo, nella gara di qualificazione per i mondiali in Inghilterra del 1966 contro la nazionale finlandese del 4 novembre 1964[45]. Viene convocato per la spedizione italiana ai successivi mondiali, quando ha già giocato dodici gare con la nazionale maggiore[46], disputando solo le prime due gare, la vittoria contro il Cile per 2-0 nella rivincita della battaglia di Santiago del 13 luglio 1966 al Roker Park di Sunderland e la sconfitta per 1-0 contro la nazionale sovietica del 16 luglio nello stesso stadio[47].

Ai successivi vittoriosi campionati europei del 1968 fu invece sempre presente, il 20 aprile nella vittoria contro la Bulgaria per 2-0 a Napoli[48], sempre a Napoli nella semifinale contro la nazionale sovietica del 5 giugno decisa dal sorteggio e nelle due finali contro la nazionale jugoslava di Roma, dell'8 e del 10 giugno, quando gli azzurri prima pareggiarono 1-1 e poi vinsero per 2-0[49]. Al successivo campionato mondiale 1970 in Messico realizza il suo secondo gol con gli Azzurri[50], il momentaneo pareggio per 2-2 della semifinale Italia-Germania Ovest (4-3, la "Partita del secolo").[21] Per la gara disputata, Gianni Brera gli diede nella pagella 9+[27]. In finale, sarà poi sovrastato nello stacco da Pelé che realizzerà il gol del momentaneo 1-0 nella partita che il Brasile vincerà 4-1.

Il 13 gennaio 1973 scese in campo da capitano degli azzurri nella gara contro la Turchia valida per le qualificazioni al campionato del mondo 1974;[51] lasciò la nazionale dopo la sconfitta contro la Polonia che valse l'eliminazione dell'Italia dal Mondiale.[21] In azzurro ha totalizzato 66 presenze e 2 reti.

Indossava la maglia numero 5, che è tutt'ora conservata nel Museo del calcio.[17]


Allenatore



1978-1982

Appese le scarpette al chiodo, convinto da Italo Allodi[27] ha intrapreso la carriera dell'allenatore, sedendo, fra le altre, sulle panchine di Catanzaro, Bologna, Como, Livorno, Foggia, Lucchese, Cremonese, Genoa sostituendo Claudio Maselli,[44] Ternana, Salernitana, Pescara e L.R. Vicenza. Dopo aver lasciato il lavoro di allenatore è diventato osservatore dell'Inter.[52] Esordì come allenatore del Livorno, dove subì una squalifica di sei mesi per alcune dichiarazioni sul Pisa[4]; nello stadio intitolato al suo ex compagno di squadra Armando Picchi, dopo un primo anno tranquillo,[27] al secondo grazie a dodici vittorie e sedici pareggi la squadra si piazzò terza in campionato[53], a quattro punti dal Foggia promosso in Serie B,[54] potendo contare su una difesa che subì solo undici gol[53]. Sarebbe tornato ad allenare la squadra sedici anni dopo.

La sua seconda panchina lo vide in Calabria, dove iniziò la stagione di Serie A in maniera positiva, arrivando alla quinta giornata del girone d'andata a essere in testa alla classifica.[55] La compagine, salvatasi dalla retrocessione avvenuta sul campo per lo scandalo delle scommesse che portarono successivamente al ripescaggio[54], senza molte strutture per allenarsi puntava alla salvezza[4], con una squadra dall'età media bassa e con elementi dalle categorie inferiori[56], raggiunta con un settimo posto finale[54], miglior piazzamento nel ventesimo secolo. Tornò ad allenare i calabresi nel campionato di Serie B 1988-1989, dove fu esonerato e sostituito da Gianni Di Marzio, con la squadra ottava in classifica generale, dopo la prima sconfitta in campionato, contro il Brescia[57].

Nella stagione 1981-1982 è al Bologna, per la quale, avendo dato la sua parola è costretto in seguito a rifiutare la proposta di allenare l'Inter[27]; pur dimostrando fiducia nella squadra[58] non concluse la stagione, venendo esonerato il 15 marzo 1982[59] per contrasti con alcuni dirigenti della società, difeso solo dal presidente Fabbretti e facendosi sostituire dal suo allenatore in seconda, Franco Liguori[60]. Durante questa stagione lanciò un diciassettenne Roberto Mancini[61].


1982-2001

Burgnich al Como nella stagione 1983-1984.
Burgnich al Como nella stagione 1983-1984.

Fu per tre periodi alla guida del Como, la prima volta dal 1982 al 1984; con la squadra allora militante in Serie B perse alla prima stagione gli spareggi, mentre nella seconda ottenne la promozione nella massima serie. Durante questo periodo, tra i giocatori da lui valorizzati vi fu il futuro giocatore della nazionale Moreno Mannini[62]. Tornò la seconda volta nel 1988 al posto di Aldo Agroppi, con la squadra militante in Serie A con problemi di classifica e d'infortuni[63] che portò alla salvezza. Nel 1992-1993 condusse la squadra nel campionato di Serie C1, inserendosi più volte nella zona promozione.

Arrivò quindi sulla panchina del Genoa, dove sarebbe ritornato nel 1998 in una squadra reduce dal rischio di retrocedere nell'allora Serie C e con un nuovo presidente, il suo ex giocatore Massimo Mauro, che lo volle personalmente, al posto di Aldo Spinelli[64]. Arrivato nell'estate 1986 al Vicenza, fu esonerato nel febbraio 1987: al suo successore Alfredo Magni le cose andarono peggio, sino alla retrocessione in Serie C1. Alla Cremonese non salvò la squadra dalla retrocessione, perdendo le ultime quattro partite.

Confermato nel 1990-1991, Burgnich non andò oltre il centroclassifica e venne esonerato dopo 23 giornate: sarà il sostituto Gustavo Giagnoni a centrare la promozione. Il 4 marzo 1996 Burgnich divenne allenatore del Foggia, ultimo in classifica in Serie B, a sette punti dalla salvezza.[65] Il tecnico di Ruda, con una notevole serie di risultati utili, riuscì ad evitare la retrocessione, conquistando l'undicesimo posto.[65] La stagione seguente, con una formazione giovane, Burgnich conquistò un altro 11º posto,[66] non venendo riconfermato per l'annata successiva.[67] Subentrò nel Natale 1997 a Claudio Maselli sulla panchina del Genoa, ottenendo 20 punti nelle prime otto partite, con la squadra che passò dal penultimo posto a ridosso della zona promozione, classificandosi ottava a fine torneo.

Nella stagione successiva fu chiamato alla 28ª giornata al posto di Giuseppe Papadopulo sulla panchina della Lucchese in Serie B. Non riuscì a salvare la squadra e non fu riconfermato. Il febbraio successivo prese il posto di Vincenzo Guerini alla guida della Ternana, di nuovo in Serie B, e chiuse il campionato al 10º posto. Sono del campionato di Serie B 2000-2001 le sue ultime cinque partite da allenatore, sulla panchina del Pescara al posto di Giovanni Galeone. Ottenne tre pareggi e due sconfitte e fu sostituito da Delio Rossi, che chiuse il campionato all'ultimo posto a 19 punti dalla quintultima. Conclusa la carriera di allenatore, restò nel mondo del calcio come osservatore dell'Inter.[68]


Statistiche



Presenze e reti nei club


Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1958-1959 UdineseA10CI00------10
1959-1960A70CI00------70
Totale Udinese8000----80
1960-1961 JuventusA130CI30CC00---160
1961-1962 PalermoA311CI10------321
1962-1963 InterA310CI00------310
1963-1964A33+1[69]0CI00CC90---430
1964-1965A321CI10CC70CInt20421
1965-1966A300CI00CC50CInt20370
1966-1967A302CI00CC100---402
1967-1968A300CI61---Int10371
1968-1969A301CI30------331
1969-1970A261CI60CdF80---401
1970-1971A290CI30CdF10CAI+TP4+41+0411
1971-1972A270CI100CC90---460
1972-1973A300CI80CU60---440
1973-1974A300CI100CU20---420
Totale Inter358+154715701314767
1974-1975 NapoliA300CI101CU60---461
1975-1976A300CI110CU20---430
1976-1977A240CI20CdC80CdL20360
Totale Napoli840231160201251
Totale carriera49567427301516579

Cronologia presenze e reti in nazionale


Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
10-11-1963RomaItalia 1 – 1 Unione SovieticaQual. Euro 1964-
4-11-1964GenovaItalia 6 – 1 FinlandiaQual. Mondiali 1966-
13-3-1965AmburgoGermania Ovest 1 – 1 ItaliaAmichevole- 66’
18-4-1965VarsaviaPolonia 0 – 0 ItaliaQual. Mondiali 1966-
1-11-1965RomaItalia 6 – 1 PoloniaQual. Mondiali 1966-
9-11-1965GlasgowScozia 1 – 0 ItaliaQual. Mondiali 1966-
7-12-1965NapoliItalia 3 – 0 ScoziaQual. Mondiali 1966-
19-3-1966ParigiFrancia 0 – 0 ItaliaAmichevole-
14-6-1966BolognaItalia 6 – 1 BulgariaAmichevole-
18-6-1966MilanoItalia 1 – 0 AustriaAmichevole1 46’
22-6-1966TorinoItalia 3 – 0 ArgentinaAmichevole-
29-6-1966FirenzeItalia 5 – 0 MessicoAmichevole-
13-7-1966SunderlandItalia 2 – 0 CileMondiali 1966 - 1º turno-
16-7-1966SunderlandUnione Sovietica 1 – 0 ItaliaMondiali 1966 - 1º turno-
1-11-1966MilanoItalia 1 – 0 Unione SovieticaAmichevole-
22-3-1967NicosiaCipro 0 – 2 ItaliaQual. Euro 1968-
1-11-1967CosenzaItalia 5 – 0 CiproQual. Euro 1968-
18-11-1967BernaSvizzera 2 – 2 ItaliaQual. Euro 1968-
23-12-1967CagliariItalia 4 – 0 SvizzeraQual. Euro 1968-
6-4-1968SofiaBulgaria 3 – 2 ItaliaQual. Euro 1968-
20-4-1968NapoliItalia 2 – 0 BulgariaQual. Euro 1968-
5-6-1968NapoliItalia 0 – 0 dts Unione SovieticaEuro 1968 - Semifinale-
8-6-1968RomaItalia 1 – 1 dts JugoslaviaEuro 1968 - Finale-
10-6-1968RomaItalia 2 – 0 JugoslaviaEuro 1968 - Finale-[70]
23-10-1968CardiffGalles 0 – 1 ItaliaQual. Mondiali 1970-
1-1-1969Città del MessicoMessico 2 – 3 ItaliaAmichevole-
5-1-1969Città del MessicoMessico 1 – 1 ItaliaAmichevole-
29-3-1969Berlino EstGermania Est 2 – 2 ItaliaQual. Mondiali 1970-
24-5-1969TorinoItalia 0 – 0 BulgariaAmichevole- 46’
4-11-1969RomaItalia 4 – 1 GallesQual. Mondiali 1970-
22-11-1969NapoliItalia 3 – 0 Germania EstQual. Mondiali 1970-
21-2-1970MadridSpagna 2 – 2 ItaliaAmichevole-
10-5-1970LisbonaPortogallo 1 – 2 ItaliaAmichevole-
3-6-1970TolucaItalia 1 – 0 SveziaMondiali 1970 - 1º turno-
6-6-1970PueblaItalia 0 – 0 UruguayMondiali 1970 - 1º turno-
11-6-1970TolucaItalia 0 – 0 IsraeleMondiali 1970 - 1º turno-
14-6-1970TolucaItalia 4 – 1 MessicoMondiali 1970 - Quarti di finale-
17-6-1970Città del MessicoItalia 4 – 3 dts Germania OvestMondiali 1970 - Semifinale1
21-6-1970Città del MessicoBrasile 4 – 1 ItaliaMondiali 1970 - Finale-[71]
31-10-1970ViennaAustria 1 – 2 ItaliaQual. Euro 1972-
8-12-1970FirenzeItalia 3 – 0 IrlandaQual. Euro 1972-
20-2-1971CagliariItalia 1 – 2 SpagnaAmichevole- 46’
10-5-1971DublinoIrlanda 1 – 2 ItaliaQual. Euro 1972-
9-6-1971StoccolmaSvezia 0 – 0 ItaliaQual. Euro 1972-
25-9-1971GenovaItalia 2 – 0 MessicoAmichevole-
9-10-1971MilanoItalia 3 – 0 SveziaQual. Euro 1972-
4-3-1972AteneGrecia 2 – 1 ItaliaAmichevole-
29-4-1972MilanoItalia 0 – 0 BelgioQual. Euro 1972-
13-5-1972BruxellesBelgio 2 – 1 ItaliaQual. Euro 1972-
17-6-1972BucarestRomania 3 – 3 ItaliaAmichevole-
21-6-1972SofiaBulgaria 1 – 1 ItaliaAmichevole-
20-9-1972TorinoItalia 3 – 1 JugoslaviaAmichevole-
7-10-1972LussemburgoLussemburgo 0 – 4 ItaliaQual. Mondiali 1974-
21-10-1972BernaSvizzera 0 – 0 ItaliaQual. Mondiali 1974-
13-1-1973NapoliItalia 0 – 0 TurchiaQual. Mondiali 1974-
25-2-1973IstanbulTurchia 0 – 1 ItaliaQual. Mondiali 1974-
31-3-1973GenovaItalia 5 – 0 LussemburgoQual. Mondiali 1974-
9-6-1973RomaItalia 2 – 0 BrasileAmichevole-
14-6-1973TorinoItalia 2 – 0 InghilterraAmichevole-
29-9-1973MilanoItalia 2 – 0 SveziaAmichevole-
20-10-1973RomaItalia 2 – 0 SvizzeraQual. Mondiali 1974-
14-11-1973LondraInghilterra 0 – 1 ItaliaAmichevole-
8-6-1974ViennaAustria 0 – 0 ItaliaAmichevole-
15-6-1974MonacoItalia 3 – 1 HaitiMondiali 1974 - 1º turno-
19-6-1974StoccardaItalia 1 – 1 ArgentinaMondiali 1974 - 1º turno-
23-6-1974StoccardaPolonia 2 – 1 ItaliaMondiali 1974 - 1º turno- 31’
Totale Presenze (22º posto) 66 Reti 2

Statistiche da allenatore


Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie
CompGVNPCompGVNPCompGVNPCompGVNPGVNP %
1978-1979 LivornoC1346208CI-S4130---------- 38 7 23 8 18,42
1979-1980C13412166CI-S10631---------- 44 18 19 7 40,91
1980-1981 CatanzaroA306177CI4202-----TC2101 36 9 17 10 25,00
1981-mar. 1982 BolognaA224108CI4121---------- 26 5 12 9 19,23
1982-1983 ComoB38+2[72]1319+16+1CI5023---------- 45 13 22 10 28,89
1983-1984B3817147CI5212---------- 43 19 15 9 44,19
1984-1985 GenoaB38131411CI7223---------- 45 15 16 14 33,33
1985-1986B38141212CI5041---------- 43 14 16 13 32,56
1986-feb. 1987 VicenzaB21669CI5032---------- 26 6 9 11 23,08
gen.-mag. 1988 ComoA17485--------------- 17 4 8 5 23,53
lug.-ott. 1988 CatanzaroB7151CI5032---------- 12 1 8 3 &&8,33
Totale Catanzaro3772289234----2101 48 10 25 13 20,83
1989-1990 CremoneseA3451316CI2101---------- 36 6 13 17 16,67
lug.-ott. 1990B23797CI4211---------- 27 9 10 8 33,33
Totale Cremonese571222236312-------- 63 15 23 25 23,81
mar.-mag. 1992 SalernitanaC113454--------------- 13 4 5 4 30,77
dic. 1992-1993 ComoC120875CI-C10523---------- 30 13 9 8 43,33
Totale Como113+24248+123+120758-------- 135 49 54 32 36,30
1994-1995 LivornoC215474CI-C3120---------- 18 5 9 4 27,78
Totale Livorno8322431817881-------- 100 30 51 19 30,00
mar.-giu. 1996 FoggiaB13715--------------- 13 7 1 5 53,85
1996-1997B38111512CI1001---------- 39 11 15 13 28,21
Totale Foggia511816171001-------- 52 18 16 18 34,62
gen.-giu. 1998 GenoaB231076--------------- 23 10 7 6 43,48
Totale Genoa9937332912264-------- 111 39 39 33 35,14
1998-1999 LuccheseB17377CI4211---------- 21 5 8 8 23,81
feb.-giu. 2000 TernanaB17665--------------- 17 6 6 5 35,29
gen.-feb. 2001 PescaraB5032--------------- 5 0 3 2 &&0,00
Totale carriera53716122215478252924----2101 617 187 251 179 30,31

Palmarès



Giocatore



Club


Competizioni nazionali

Juventus: 1960-1961
Inter: 1962-1963, 1964-1965, 1965-1966, 1970-1971
Napoli: 1975-1976

Competizioni internazionali

Inter: 1963-1964, 1964-1965
Inter: 1964, 1965
Napoli: 1976

Nazionale

Italia 1968

Note


  1. 359 (5) se si comprende lo spareggio per aggiudicare la vittoria finale del campionato tra Bologna e Inter giocato a Roma il 7 giugno 1964.
  2. Mario Sconcerti, Il volo di Bonucci e la classifica degli 8 migliori difensori italiani di sempre, su corriere.it, 23 novembre 2016. URL consultato il 24 novembre 2016.
  3. Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Tarcisio Burgnich, su tuttomercatoweb.com, 25 aprile 2013. URL consultato il 19 marzo 2016.
  4. La Stampa, 8 novembre 1980, p. 20.
  5. Francesca Ramunno, Chi era Tarcisio Burgnich: vita privata e carriera della “Roccia”, su urbanpost.it, 26 maggio 2021. URL consultato il 29 maggio 2021.
  6. Francesco Bergamaschi, Tarcisio Burgnich è morto: le 5 cose che non sapevi su di lui, su youmovies.it, 26 maggio 2021. URL consultato il 29 maggio 2021.
  7. È morto Tarcisio Burgnich, l'ex azzurro aveva 82 anni, su sport.sky.it, 26 maggio 2021. URL consultato il 26 maggio 2021.
  8. Anche la Roccia se ne va: è morto Tarcisio Burgnich, su noitv.it, 26 maggio 2021. URL consultato il 26 maggio 2021.
  9. Pezzotti, Vietti, pp. 46-47.
  10. Angelo Rovelli, Una roccia inscalfibile, in La Gazzetta dello Sport, 9 aprile 1986, p. 6.
  11. Rizzoli.
  12. Corso, p. 119.
  13. Panini (2004), Il personaggio: Tarcisio Burgnich (Internazionale), p. 511.
  14. Sappino, p. 112.
  15. Ferretti, Frasca, p. 206.
  16. Gianni Mura, Tarcisio Burgnich, la Roccia che saltò con Pelé: "Il mio calcio senza creste", su repubblica.it, 7 aprile 2014. URL consultato il 19 marzo 2016.
    «In una partita con la Spal arrivarono a contendersi il pallone Novelli, un'ala veloce, e Burgnich. Novelli rimbalzò a tre metri e rimase a terra come l'avesse investito un camion. "Ti capisco, sei andato a sbattere contro una roccia", andò a consolarlo Picchi, che era un ex»
  17. Addio Burgnich, nella storia e nel Museo del Calcio per sempre, su figc.it, 26 maggio 2021. URL consultato il 26 maggio 2021.
  18. Claudio Gentile, Alberto Cerruti, E sono stato Gentile, Milano, Rizzoli, 2016, ISBN 978-88-17-08744-5.
  19. Carlo Coscia, Vierchowod: «Contento che siate contenti», in La Stampa, 8 gennaio 1981, p. 18.
  20. Udinese - Juve La gara di Zoff [collegamento interrotto], su ilfriuli.it.
  21. Tarcisio Burgnich, “la Roccia”. Praticamente, una leggenda, su tellusfolio.it.
  22. (EN) Italy 1958-1959, su rsssf.com.
  23. Corriere dello Sport, 3 giugno 1959, p. 4.
  24. (EN) Italy 1960-1961, su rsssf.com.
  25. Il calcio e il ciclismo illustrato, n. 28, 14 luglio 1960, p. 13.
  26. Tripisciano, p. 138.
  27. Livorno-Napoli: parla Burgnich, su gazzetta.it, 22 febbraio 2008.
  28. Bagnati, Maggio, Prestigiacomo, p. 82.
  29. Bagnati, Maggio, Prestigiacomo, p. 131.
  30. Stampa Sera, 20 febbraio 1962, p. 5.
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  32. Bagnati, Maggio, Prestigiacomo, p. 130.
  33. Monti.
  34. Il calcio e il ciclismo illustrato, n. 10, 10 marzo 1963, p. 10.
  35. Il calcio e il ciclismo illustrato, n. 28, 11 luglio 1965, p. 11.
  36. Carratelli, p. 206.
  37. Tarcisio Burgnich, "La Roccia", su pianetaazzurro.it. URL consultato il 25 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  38. Carratelli, pp. 209-211.
  39. Carratelli, pp. 214-215.
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  41. Carratelli, p. 414.
  42. Carratelli, p. 413.
  43. Carratelli, p. 410.
  44. Tarcisio Burgnich [collegamento interrotto], su medagliedoro.org.
  45. Panini (1978), p. 419.
  46. Panini (1978), p. 421.
  47. Panini (1978), p. 422.
  48. Panini (1978), p. 423.
  49. Panini (1978), p. 424.
  50. Il primo fu contro l'Austria il 18 giugno 1966 a Milano nella vittoria per 1-0, cfr. Panini (1978), p. 421.
  51. (EN) Tarcisio Burgnich, su eu-football.info.
  52. ESCLUSIVA - BURGNICH: "Oltre ad Hamsik per l'Inter ho seguito Gargano. De Laurentiis farà meglio di Ferlaino", su tuttonapoli.net. URL consultato il 23 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2010).
  53. La promozione sfiorata, su forzalivorno.it.
  54. (EN) Italy 1979-1980, su rsssf.com.
  55. Italy 1980-1981, su rsssf.com.
  56. Un pomeriggio d'ottobre di trent'anni fa, su uscatanzaro.net. URL consultato il 25 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2013).
  57. Vito Macrina, Il colpevole è Burgnich, in la Repubblica, 27 ottobre 1988, p. 30. URL consultato il 26 luglio 2011.
  58. La Stampa, 8 agosto 1981, p. 15.
  59. La Stampa, 16 marzo 1982, p. 21.
  60. La Stampa, 17 marzo 1982, p. 19.
  61. Ve lo ricordate Tarcisio Burgnich? Ecco come vive, su corrieredellosport.it (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2015).
  62. CRONOLOGIA 1970 - 1989, su calciocomo1907.it (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2011).
  63. La Stampa, 5 gennaio 1988, p. 24.
  64. La Stampa, 25 febbraio 1998, p. 30.
  65. Autunno, p. 649.
  66. Autunno, p. 656.
  67. Autunno, p. 667.
  68. È morto Tarcisio Burgnich, la Roccia della Grande Inter di Herrera e della Nazionale, su gazzetta.it, 26 maggio 2021. URL consultato il 27 maggio 2021.
  69. Spareggio per la vittoria finale del campionato. Disputato a Roma il 7 giugno 1964, Bologna-Inter 2-0.
  70. 1º titolo europeo
  71. 2º posto
  72. Spareggi per la promozione.

Bibliografia



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[de] Tarcisio Burgnich

Tarcisio Burgnich (* 25. April 1939 in Ruda (UD); † 26. Mai 2021 in Forte dei Marmi[1]) war ein italienischer Fußballspieler und -trainer.

[en] Tarcisio Burgnich

Tarcisio Burgnich (Italian pronunciation: [tarˈtʃiːzjo ˈburɲitʃ]; 25 April 1939 – 26 May 2021) was an Italian football manager and player, who played as a defender.

[es] Tarcisio Burgnich

Tarcisio Burgnich (Ruda, Provincia de Údine, Italia, 25 de abril de 1939 - Forte dei Marmi, 26 de mayo de 2021) fue un futbolista y entrenador italiano. Jugó de defensa.[1]

[fr] Tarcisio Burgnich

Tarcisio Burgnich était un footballeur international italien jouant au poste de défenseur, devenu par la suite entraîneur, né le 25 avril 1939 à Ruda et mort à Forte dei Marmi le 26 mai 2021[2].
- [it] Tarcisio Burgnich

[ru] Бурньич, Тарчизио

Тарчи́зио Бу́рньич (итал. Tarcisio Burgnich; 25 апреля 1939[1], Руда, Фриули — Венеция-Джулия — 26 мая 2021[2], Форте-дей-Марми, Тоскана[3]) — итальянский футболист, защитник. Чемпион Европы 1968 года и вице-чемпион мира 1970 года в составе национальной сборной.



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