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Edmondo Fabbri (Castel Bolognese, 16 novembre 1921Castel San Pietro Terme, 8 luglio 1995) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo ala.

Edmondo Fabbri
Fabbri in panchina
Nazionalità  Italia
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1957 - calciatore
1981 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1938-1939Imola12 (8)
1939-1940Forlì28 (8)
1940-1942Atalanta51 (12)
1942-1943Ambrosiana-Inter17 (6)
1943-1944Faenza9 (3)
1945-1946Inter30 (6)
1946-1947Sampdoria30 (3)
1947-1950Atalanta77 (19)
1950-1951Brescia26 (4)
1951-1955Parma93 (36)
1955-1957Ozo Mantova3 (1)
Nazionale
1942 Italia Giovanile1 (0)
Carriera da allenatore
1957-1962Mantova
1962-1966 Italia
1967-1969Torino
1969-1972Bologna
1972-1973Cagliari
1974-1975Torino
1976Ternana
1980-1981PistoieseDT
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Ultimo di cinque figli, quindi sovente citato nelle cronache anche come Fabbri V, era soprannominato Topolino o Mondino.


Caratteristiche tecniche



Giocatore


Era un'ala rapida.


Carriera



Giocatore


Iniziò la sua carriera di calciatore nel Forlì e in seguito militò nell'Atalanta per due stagioni e poi nell'Inter. Dopo aver giocato nel periodo bellico nel Faenza, alla fine del conflitto rientrò all'Inter per il campionato 1945-1946. Con i nerazzurri di Milano disputò due campionati, per poi approdare, nel 1947, all'appena costituita Sampdoria. Giocò successivamente ancora a Bergamo e poi nel Brescia e nel Parma, dove concluse la sua esperienza agonistica.

Nel 1942 vantò una presenza nella Nazionale giovanile.


Allenatore


Fabbri (a sinistra) alla guida della Nazionale nel 1962, assieme al capitano Maldini, Pascutti, Orlando, Fogli e Sormani.
Fabbri (a sinistra) alla guida della Nazionale nel 1962, assieme al capitano Maldini, Pascutti, Orlando, Fogli e Sormani.

Iniziò la carriera di allenatore nel 1957, chiamato alla guida del Mantova in Serie D, e in quattro anni portò i virgiliani nella massima categoria: la compagine allenata da Fabbri si guadagnò, grazie al suo gioco offensivo, l'appellativo di Piccolo Brasile, e il tecnico vinse nel 1962 il premio Seminatore d'Oro. Lasciata la panchina mantovana nello stesso anno, in un primo momento Fabbri fu vicino a sostituire Helenio Herrera all'Inter[1] e successivamente fu scelto dalla FIGC come commissario tecnico dell'Italia, circostanza che lo spinse a rinunciare a un contratto quasi firmato col Verona.[2]

Il mistero delle "fialette rosa"

Secondo Edmondo Fabbri, l'insuccesso della Nazionale nella Coppa del Mondo 1966 andava attribuito a un complotto ordito da Artemio Franchi, il capo delegazione degli Azzurri, con l'appoggio dello staff sanitario: la tesi era che Franchi avrebbe ordinato a Fino Fini, medico della squadra, di assopire i giocatori ricorrendo a una sostanza dopante di colore rosa.[3] Successivamente, Fabbri minimizzò la gravità delle sue accuse, portando come giustificazione il turbamento emotivo dovuto al deludente esito dei Mondiali, ma ciò non gli evitò una squalifica da parte del Consiglio federale; a pesare sulla decisione fu anche l'impossibilità di conciliare le affermazioni del CT con quelle dei calciatori.[4]

La controversia tornò in risalto nel 2022, quando Sandro Mazzola, uno dei giocatori della Nazionale del 1966, sostenne in un'intervista che la denuncia di Fabbri era veritiera:[5]

«Quando tornammo in Italia dopo l'eliminazione non avevo voglia di fare niente. Né uscire con mia moglie, né di fare l'amore, mi sentivo sempre stanco. Finché un giorno il ct Edmondo Fabbri mi chiese di fare degli esami [...] Dopo i test scoprimmo di essere stati drogati da qualcuno della Federazione che voleva disfarsi dell’allenatore. Nelle mie urine trovarono ansiolitici [...] Più tardi parlai con alcuni miei compagni di quel Mondiale e ci incontrammo tutti con Fabbri. Avevamo tutti gli stessi sintomi e ci accorgemmo così di essere stati vittime di un complotto ordito da alcuni dirigenti che volevano fare una rivoluzione. Insieme decidemmo di affrontare la questione, ma finì in un nulla di fatto, perché in Italia Fabbri aveva una brutta reputazione e lo fecero passare per matto»

Fautore della complementarità tra i calciatori del Bologna di Bernardini e della Grande Inter, le due principali squadre italiane del periodo,[6] resse il timone degli Azzurri fino ai mondiali inglesi del 1966, nei quali, dopo una vittoria iniziale contro il Cile, arrivarono due sconfitte, tra cui quella con la Corea del Nord per 1-0, che costarono alla Nazionale l'eliminazione e al tecnico il posto di CT. Il post-Corea fu traumatico: quando gli azzurri tornati in patria sbarcarono all'aeroporto di Genova, furono bersagliati da un lancio di pomodori e uova marce; Fabbri restò per un’ora a bordo dell’aereo parcheggiato sulla pista prima di uscire accompagnato dalla scorta.[3] In seguito, cercò di spiegare quella disfatta adombrando una cospirazione ai suoi danni; questa dichiarazione, unita all'accusa che lanciò alla Federcalcio d'aver abbandonato la nazionale al proprio destino e di aver scaricato ogni responsabilità su di lui, lo portò ad essere squalificato per sei mesi il 21 dicembre 1966.[7]

Nel 1967, una volta scontato lo stop, fu chiamato da Orfeo Pianelli sulla panchina del Torino: con i granata Edmondo Fabbri vinse, nel 1968, una Coppa Italia. La stessa impresa gli riuscì ancora, un paio di stagioni dopo, alla guida del Bologna. In seguito allenò il Cagliari, ancora il Torino e poi Ternana, Reggiana e Pistoiese con cui visse agli inizi degli anni 1980 un ritorno in Serie A. La sua carriera finì quando, dopo la sfida contro l'Inter persa dai toscani per 1-2, definì l'arbitro Arnaldo Prati «un noto incapace, un ambizioso incompetente, vittima di sudditanza psicologica verso le grandi»:[3] venne squalificato per sette mesi e, al termine della stagione, non ricevette più alcun incarico.

Nel 2022 per la prima volta il Museo del Calcio, che ha sede a Coverciano, ha esposto tre cimeli appartenuti a Fabbri[8]. Da quell'anno Edmondo Fabbri è presente nell'esposizione permanente dei personaggi più rappresentativi del calcio italiano.

Morì nel 1995 all'età di 73 anni.


Statistiche



Statistiche da allenatore


In grassetto le competizioni vinte.


Club

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
CompGVNPCompGVNPCompGVNPCompGVNPGVNP %
1955-1956 MantovaIV342077--------------- 34 20 7 7 58,82
1956-1957IV341987--------------- 34 19 8 7 55,88
1957-1958D30+4[9]18+293+2--------------- 34 20 9 5 58,82 (prom.)
1958-1959C40+1[10]24+1106CI3201---------- 44 27 10 7 61,36 (prom.)
1959-1960B3815914CI1001---------- 39 15 9 15 38,46
1960-1961B3818137CI1001---------- 39 18 13 8 46,15(prom.)
1961-1962A3412814CI5401---------- 39 16 8 15 41,03
Totale Mantova248+5126+36458+210604-------- 263 135 64 64 51,33
1967-1968 TorinoA3012810CI10640-----Int4112 44 19 13 12 43,18
1968-1969A3011118CI11542CdC4103----- 45 17 15 13 37,78
1969-1970 BolognaA306168CI12831---------- 42 14 19 9 33,3310°
1970-1971A3010146CI3111CdC2020CdL+CAI2+51+31+10+1 42 15 19 8 35,71
1971-feb. 1972A18468CI4400CU4130----- 26 9 9 8 34,62Eson.
Totale Bologna7820362219134261507421 110 38 47 25 34,55
1972-1973 CagliariA3091110CI10514CU2002----- 42 14 12 16 33,33
mar.-giu. 1974 TorinoA11551CI0000CU0000----- 11 5 5 1 45,45Sub.
1974-1975A3011136CI10712CU2011----- 42 18 15 9 42,86
Totale Torino10139372531189461144112 142 59 48 35 41,55
nov. 1975-1976 TernanaB299137CI0000---------- 29 9 13 7 31,03Sub. 15°
ago.-dic. 1976B11326CI4112---------- 15 4 3 8 26,67Eson.
Totale Ternana401215134112-------- 44 13 16 15 29,55
Totale carriera497+5206+3163128+2744315161426611533 601 259 187 155 43,09

Nazionale

Squadra Naz dall' al Record
G V N P GF GS DR % Vittorie
Italia 11 novembre 1962 19 luglio 1966 29 18 6 56318+45 62,07

Nazionale nel dettaglio

Stagione Squadra Competizione Piazzamento Andamento Reti
Giocate Vittorie Pareggi Sconfitte % vittorie GF GS DR
1962-1963 ItaliaQual. Euro 1964Non qualificato 4 2 1 1 50,0083+5
1964-1965Qual. Mondiale 19661º nel Gruppo 8, qualificato 6 4 1 1 66,67173+14
Luglio 1966Mondiale 1966Eliminato dopo il 1º turno 3 1 0 2 33,33220
Dal 1962 al 1966Amichevoli 16 11 4 1 68,753610+26
Totale Italia 29 18 6 5 62,076318+45

Panchine da commissario tecnico della nazionale italiana

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
11-11-1962ViennaAustria 1 – 2 ItaliaAmichevole2 Ezio PascuttiCap:C. Maldini
2-12-1962BolognaItalia 6 – 0 TurchiaQual. Euro 19644 Alberto Orlando
2 Gianni Rivera
Cap:C. Maldini
27-3-1963IstanbulTurchia 0 – 1 ItaliaQual. Euro 1964Angelo Benedicto SormaniCap:C. Maldini
12-5-1963MilanoItalia 3 – 0 BrasileAmichevoleGiacomo Bulgarelli
Alessandro Mazzola
Angelo Benedicto Sormani
Cap:C. Maldini
9-6-1963ViennaAustria 0 – 1 ItaliaAmichevoleGiovanni TrapattoniCap:C. Maldini
13-10-1963MoscaUnione Sovietica 2 – 0 ItaliaQual. Euro 1964-Cap:C. Maldini
10-11-1963RomaItalia 1 – 1 Unione SovieticaQual. Euro 1964Gianni RiveraCap:S. Salvadore
14-12-1963TorinoItalia 1 – 0 AustriaAmichevoleGianni RiveraCap:S. Salvadore
11-4-1964FirenzeItalia 0 – 0 CecoslovacchiaAmichevole-Cap:S. Salvadore
10-5-1964LosannaSvizzera 1 – 3 ItaliaAmichevoleMario Corso
Alessandro Mazzola
Gianni Rivera
Cap:S. Salvadore
4-11-1964GenovaItalia 6 – 1 FinlandiaQual. Mondiali 19662 Alessandro Mazzola
Giacomo Bulgarelli
Giacinto Facchetti
Gianni Rivera
autorete
Cap:G. Rivera
5-12-1964BolognaItalia 3 – 1 DanimarcaAmichevole2 Ezio Pascutti
Giacomo Bulgarelli
Cap:G. Rivera
13-3-1965AmburgoGermania Ovest 1 – 1 ItaliaAmichevoleAlessandro MazzolaCap:G. Rivera
18-4-1965VarsaviaPolonia 0 – 0 ItaliaQual. Mondiali 1966-Cap:G. Rivera
1-5-1965FirenzeItalia 4 – 1 GallesAmichevole2 Giovanni Lodetti
Paolo Barison
Cosimo Nocera
Cap:S. Salvadore
16-6-1965MalmöSvezia 2 – 2 ItaliaAmichevoleAlessandro Mazzola
Ezio Pascutti
Cap:S. Salvadore
23-6-1965HelsinkiFinlandia 0 – 2 ItaliaQual. Mondiali 19662 Alessandro MazzolaCap:S. Salvadore
27-6-1965BudapestUngheria 2 – 1 ItaliaAmichevoleAlessandro MazzolaCap:S. Salvadore
1-11-1965RomaItalia 6 – 1 PoloniaQual. Mondiali 19663 Paolo Barison
Alessandro Mazzola
Bruno Mora
Gianni Rivera
Cap:S. Salvadore
9-11-1965GlasgowScozia 1 – 0 ItaliaQual. Mondiali 1966-Cap:S. Salvadore
7-12-1965NapoliItalia 3 – 0 ScoziaQual. Mondiali 1966Giacinto Facchetti
Bruno Mora
Ezio Pascutti
Cap:S. Salvadore
19-3-1966ParigiFrancia 0 – 0 ItaliaAmichevole-Cap:S. Salvadore
14-6-1966BolognaItalia 6 – 1 BulgariaAmichevole2 Francesco Rizzo
Paolo Barison
Alessandro Mazzola
Luigi Meroni
Marino Perani
Cap:S. Salvadore
18-6-1966MilanoItalia 1 – 0 AustriaAmichevoleTarcisio BurgnichCap:G. Bulgarelli
22-6-1966TorinoItalia 3 – 0 ArgentinaAmichevole2 Ezio Pascutti
Luigi Meroni
Cap:S. Salvadore
29-6-1966FirenzeItalia 5 – 0 MessicoAmichevole2 Giacomo Bulgarelli
2 Gianni Rivera
Alessandro Mazzola
Cap:S. Salvadore
13-7-1966SunderlandItalia 2 – 0 CileMondiali 1966 - 1º turnoPaolo Barison
Alessandro Mazzola
Cap:S. Salvadore
16-7-1966SunderlandUnione Sovietica 1 – 0 ItaliaMondiali 1966 - 1º turno-Cap:S. Salvadore
19-7-1966MiddlesbroughCorea del Nord 1 – 0 ItaliaMondiali 1966 - 1º turno-Cap:G. Bulgarelli
Totale Presenze 29 Reti 63

Palmarès



Giocatore



Club

Parma: 1953-1954

Allenatore



Club


Competizioni nazionali

Mantova: 1958-1959
Mantova: 1957-1958
Torino: 1967-1968
Bologna: 1969-1970

Competizioni internazionali

Bologna: 1970

Individuale

1961-1962

Note


  1. Herrera ritorna con pieni poteri, in Stampa Sera, 9 luglio 1962, p. 7. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  2. Il Verona chiede a Fabbri un rimborso di tre milioni, in La Stampa, 18 ottobre 1962, p. 8. URL consultato il 26 febbraio 2022.
  3. Giuseppe Pastore, Ventura, il mostro, ultimouomo.com, 15 novembre 2018.
  4. Fabbri ritenuto colpevole (con circostanze attenuanti), in La Stampa, 22 dicembre 1966, p. 8. URL consultato il 21 febbraio 2022.
  5. Roberto Pavanello, La denuncia di Mazzola: “Nel 1966 dirigenti della Figc ci drogarono contro la Corea del Nord per licenziare Fabbri”, su lastampa.it, 18 febbraio 2022. URL consultato il 21 febbraio 2022.
  6. Alberto Fabbri, Edmondo Fabbri, il controritratto, su rivistacontrasti.it, 16 novembre 2021. URL consultato il 26 febbraio 2022.
  7. Fabbri squalificato fino al giugno 1967, in La Stampa, 22 dicembre 1966, p. 8. URL consultato il 21 febbraio 2022.
  8. Si tratta della tuta con la scritta "Italia" indossata quando era Commissario tecnico della nazionale, un pallone dei Mondiali del 1966 e una maglia azzurra indossata da Angelo Sormani al Mondiale del 1962 in Cile.
  9. Partite per l'assegnazione del titolo della categoria.
  10. Spareggio per la promozione.

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[de] Edmondo Fabbri

Edmondo Fabbri (* 16. November 1921 in Castel Bolognese (RA); † 8. Juli 1995 in Castel San Pietro Terme (BO)) war ein italienischer Fußballspieler und -trainer. Von 1962 bis 1966 trainierte er die italienische Nationalmannschaft.

[en] Edmondo Fabbri

Edmondo Fabbri (16 November 1921 – 8 July 1995) was an Italian football player and coach; a fast player, he mainly played as a winger.[1]

[es] Edmondo Fabbri

Edmondo Fabbri (Castel Bolognese, Italia, 16 de noviembre de 1921-Castel San Pietro Terme, Italia, 8 de julio de 1995) fue un jugador y entrenador de fútbol italiano. En su etapa como jugador profesional se desempeñaba como centrocampista.

[fr] Edmondo Fabbri

Edmondo Fabbri, né le 16 novembre 1921 à Castel Bolognese, dans la province de Ravenne, en Émilie-Romagne, et mort le 8 juillet 1995 à Castel San Pietro Terme, est un ancien joueur et entraîneur de football italien.
- [it] Edmondo Fabbri

[ru] Фаббри, Эдмондо

Эдмондо Фаббри (итал. Edmondo Fabbri; 6 сентября 1921 — 8 июля 1995) — итальянский футболист, фланговый полузащитник. По завершении игровой карьеры —футбольный тренер, тренер сборной Италии на чемпионате мира 1962 года. В качестве игрока прежде всего известен выступлениями за клуб «Парма». Двукратный обладатель Кубка Италии (как тренер).



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