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Alessandro Mazzola, detto Sandro, (Torino, 8 novembre 1942) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista e attaccante, campione d'Europa nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970 con la nazionale italiana.

Disambiguazione – Se stai cercando l'ex calciatore di ruolo centrocampista, vedi Alessandro Mazzola (1969).
Sandro Mazzola
Mazzola all'Inter nel 1971
Nazionalità  Italia
Altezza 179 cm
Peso 74 kg
Calcio
Ruolo Centrocampista, attaccante
Termine carriera 1977
Carriera
Giovanili
1957-1960Inter
Squadre di club1
1960-1977Inter417 (116)[1]
Nazionale
1964 Italia U-212 (3)
1963-1974 Italia70 (22)
Palmarès
 Mondiali di calcio
ArgentoMessico 1970
 Europei di calcio
OroItalia 1968
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al dicembre 2008

Considerato uno dei migliori calciatori italiani,[2][3][4] figlio di Valentino, ha legato il proprio nome a quello dell'Inter, per la quale ha giocato dal 1961 al 1977 565 partite con 158 reti, vincendo quattro campionati nazionali, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali, capitano per sette stagioni (dal 1970 al 1977) succedendo a Mario Corso. Terminata la carriera agonistica, ha ricoperto diversi ruoli dirigenziali nel club nerazzurro, l'ultimo dei quali fu direttore sportivo, dal 1995 al 1999.

Nazionale dal 1963 al 1974, ha disputato il vittorioso campionato d'Europa 1968, primo successo dell'Italia nella competizione, e partecipato a tre edizioni del campionato del mondo (Inghilterra 1966, Messico 1970 e Germania Ovest 1974). Celebre fu la rivalità in azzurro con Gianni Rivera, giocatore simbolo del Milan e suo antagonista per un posto da titolare,[5] sebbene tra i due intercorresse un rapporto di stima reciproca.[6][7]

Si laureò miglior marcatore nella Coppa dei Campioni 1963-1964, miglior marcatore del campionato italiano nel 1965 e si piazzò secondo dopo Johan Cruijff nella classifica del Pallone d'oro 1971. Nel 2014 è stato inserito nella Hall of fame del calcio italiano.


Caratteristiche tecniche


Mazzola (al centro) in gol a Venezia nel 1967
Mazzola (al centro) in gol a Venezia nel 1967

Mazzola fu giocatore versatile: da giovane agiva nella zona mediana del campo, ma sotto la guida tecnica di Helenio Herrera divenne attaccante,[8][9] ruolo in cui si affermò come campione internazionale.[2] Successivamente arretrò, tornando a vestire i panni del centrocampista.[2] Dotato di notevole tecnica – celebri le sue «serpentine»[10] –, si distingueva per le qualità atletiche, acrobatiche e caratteriali,[3][11] nonché per una spiccata propensione ai ripiegamenti difensivi.[12]


Carriera



Giocatore



Club


1961-1963: dall'esordio al primo scudetto

Da sinistra: un contrasto tra il 18enne Mazzola, al debutto in Serie A, e lo juventino Sarti nel derby d'Italia del 10 giugno 1961, giocato in segno di protesta dall'Inter con la squadra De Martino
Da sinistra: un contrasto tra il 18enne Mazzola, al debutto in Serie A, e lo juventino Sarti nel derby d'Italia del 10 giugno 1961, giocato in segno di protesta dall'Inter con la squadra De Martino

Figlio di Emilia Ranaldi e Valentino Mazzola, nacque nel capoluogo piemontese durante la militanza del padre — nativo di Cassano d'Adda, nel milanese — in granata:[13] assieme al fratello minore Ferruccio, nato nel 1945, rimase orfano dopo la tragedia di Superga.[13] Scoperto dall'ex calciatore Benito Lorenzi, il quale era solito accompagnare i bambini allo stadio,[13] si dedicò al calcio dopo aver sostenuto anche dei provini di pallacanestro:[13] approdato all'Inter, mosse i primi passi nel settore giovanile sotto la guida di Giuseppe Meazza.[14]

L'esordio in Serie A avvenne il 10 giugno 1961, contro la Juventus nella ripetizione di una gara di campionato sospesa in precedenza:[15] il presidente Angelo Moratti, in segno di protesta, aveva ordinato al tecnico Herrera di schierare la formazione Ragazzi.[15] L'esito fu una scontata vittoria dei bianconeri per 9-1, con il punto della bandiera siglato — su calcio di rigore — proprio dal diciottenne attaccante.[16] Nella stagione 1961-62, Mazzola raccolse un'altra presenza.[13]

Al terzo anno di Herrera, la squadra incappò in un difficile avvio di campionato cogliendo soltanto due vittorie in sette turni.[17] Criticato dalla dirigenza,[18] l'argentino procedette ad alcune innovazioni: Mazzola fu lanciato stabilmente tra i titolari — assieme al coetaneo Facchetti — sostituendo Maschio in posizione di interno offensivo.[18] Con Picchi schierato da libero anziché terzino e Suárez arretrato da mezzala a regista, la formazione trovò un assetto vincente[18]: in attacco, Mazzola si ritrovò quindi ad affiancare l'ala destra Jair e il centravanti Di Giacomo (acquistati nel mercato autunnale in luogo di Bicicli e Hitchens).[18] Il reparto arretrato mostrò un'inattesa solidità (tanto da incassare appena 20 gol nell'intero torneo) mentre le punte conferirono sostanza alla manovra offensiva, portando spesso la Beneamata ad imporsi con varie reti di scarto.[19][20]

Da sinistra: il capitano torinista Bearzot consegna a un giovane Mazzola la maglia del Grande Torino indossata dal padre Valentino, in occasione dell'ultimo turno del campionato 1962-1963
Da sinistra: il capitano torinista Bearzot consegna a un giovane Mazzola la maglia del Grande Torino indossata dal padre Valentino, in occasione dell'ultimo turno del campionato 1962-1963

Recuperato terreno sulla Juventus — che pure si aggiudicò il titolo d'inverno malgrado la sconfitta nel derby d'Italia —, i nerazzurri si mantennero ai vertici anche nel girone di ritorno:[21] a marzo, conquistarono infine la vetta della classifica.[22] Il crocevia fondamentale per lo scudetto si rivelò la quartultima giornata, quando vincendo sul campo dei bianconeri (con rete dello stesso Mazzola) l'Inter poté vantare un margine di 6 punti sui rivali:[23] l'aritmetica certezza del tricolore giunse una settimana più tardi, allorché il pareggio dei piemontesi col Mantova rese i meneghini irraggiungibili.[24] L'Inter tornò quindi campione d'Italia dopo 9 anni, qualificandosi per la prima volta alla Coppa dei Campioni.[18]

In questa stagione, esattamente il 24 febbraio 1963, il giocatore segnò dopo 13" nel derby la rete più veloce nella storia delle stracittadine.[25]


1964-1967: la Grande Inter

Mazzola (in alto) impegna il portiere juventino Anzolin nella finale di Coppa Italia 1964-1965
Mazzola (in alto) impegna il portiere juventino Anzolin nella finale di Coppa Italia 1964-1965

Il ventenne Mazzola fu confermato nel ruolo di interno, mentre Milani e Cappellini si alternavano da centravanti per sostituire l'assente Di Giacomo: grazie alla velocità ed all'abilità nel dribbling, Mazzola fu spesso il finalizzatore nonostante il teorico schieramento in campo.[26] La squadra lombarda si aggiudicò al primo tentativo la Coppa Campioni, con il giocatore che diede un decisivo contributo segnando 7 reti: determinante risultò la doppietta in finale al Real Madrid, battuto per 3-1 a Vienna.[27] Al termine dell'incontro, secondo quanto raccontato da Mazzola, l'attaccante del Real Madrid Ferenc Puskás gli si avvicinò dicendogli: «Una volta ho giocato contro tuo padre. Complimenti, hai onorato la sua memoria», e gli regalò la propria maglietta.[28]

L'Inter non fu però capace di ripetersi in campionato,[26] al termine di una stagione caratterizzato da polemiche circa l'uso di sostanza dopanti da parte dei calciatori bolognesi.[29] Nerazzurri e felsinei conclusero il torneo in vetta a pari merito, rendendo necessario uno spareggio che vide gli emiliani imporsi per 2-0.[30]

Mazzola (accosciato, primo da sinistra) nella Grande Inter della stagione 1966-1967
Mazzola (accosciato, primo da sinistra) nella Grande Inter della stagione 1966-1967

Nel settembre 1964, l'undici di Herrera trionfò in Coppa Intercontinentale sull'Independiente dopo tre incontri: nella sfida di ritorno, vinta per 2-0 e che valse la «bella», Mazzola segnò il primo gol.[31] L'attaccante fu poi capocannoniere del campionato con 17 reti — in coabitazione col fiorentino Orlando — fornendo un bel contributo allo scudetto, vinto in rimonta sul Milan che a febbraio vantava 7 lunghezze di margine.[32] La Beneamata si confermò inoltre sul tetto d'Europa, aggiudicandosi nuovamente la Coppa Campioni con la vittoria sul Benfica.[15]

All'inizio della stagione 1965-66, fu poi bissato il titolo mondiale ancora ai danni dell'Independiente: nell'incontro di andata, risoltosi con un 3-0 in favore dei milanesi, Mazzola siglò una doppietta.[33] Con la squadra ormai nota come la Grande Inter, anche il campionato registrò un'ulteriore affermazione: l'Inter si aggiudicò il titolo con una giornata d'anticipo, conquistando il decimo alloro nazionale e la stella d'oro.[15] L'epilogo giunse tuttavia un anno più tardi, con i milanesi condannati da una crisi primaverile che sul fronte della Serie A comportò l'aggancio della Juventus;[15] pervenuti a disputare — per la terza volta in quattro anni — la finalissima europea, i meneghini cedettero al Celtic (2-1) nonostante l'iniziale vantaggio messo a segno su rigore da Mazzola.[15] All'ultima di campionato, crollando a Mantova per una rete dell'ex Di Giacomo, la compagine di Herrera fu seconda dietro la Juve.[15]


1968-1972: il periodo di transizione e il ritorno al successo

Da sinistra: Mazzola contende la palla al milanista Trapattoni nel derby di Milano dell'8 marzo 1970
Da sinistra: Mazzola contende la palla al milanista Trapattoni nel derby di Milano dell'8 marzo 1970

Dopo un'anonima stagione 1967-68 — che vide l'Inter classificarsi quinta in campionato senza acuti — Moratti cedette la società all'imprenditore tessile Ivanoe Fraizzoli.[34] Ormai lontana dai fasti degli anni precedenti, la squadra visse un periodo di transizione durante il quale Mazzola fu nominato capitano.[13]

Nell'autunno 1970, dopo una partenza stentata in campionato — che richiamò, per certi versi, la situazione di 8 anni prima — Fraizzoli licenziò Heriberto Herrera (ingaggiato l'anno prima) puntando sul tecnico della Primavera Giovanni Invernizzi.[35] Come avvenuto per Herrera nel 1962, il nuovo allenatore operò modifiche all'undici titolare: Mazzola agì da centrocampista avanzato — o «numero 10» — in appoggio alla punta Boninsegna, con Jair e Corso sulle fasce esterne.[35] L'Inter compì un'altra rimonta a spese del Milan, soffiando a quest'ultima il primato nel mese di marzo e aggiudicandosi lo Scudetto con due gare di anticipo sulla conclusione del torneo.[35] La vittoria significò il ritorno in Coppa dei Campioni, con la squadra che nel 1971-72 raggiunse la quarta finale della propria storia: nel corso della manifestazione, i nerazzurri si erano sbarazzati del Borussia Mönchengladbach in un episodio passato agli annali come "partita della lattina".[36] L'atto conclusivo contro l'Ajax di Johan Cruijff premiò tuttavia gli olandesi, prevalsi con una doppietta dello stesso Tulipano.[37]


1973-1977: gli ultimi anni e il ritiro

Da sinistra: il 34enne capitano interista Mazzola, all'ultima gara della carriera, e quello milanista Rivera guidano in campo le rispettive squadre nella stracittadina del 3 luglio 1977 valida per la finale di Coppa Italia
Da sinistra: il 34enne capitano interista Mazzola, all'ultima gara della carriera, e quello milanista Rivera guidano in campo le rispettive squadre nella stracittadina del 3 luglio 1977 valida per la finale di Coppa Italia

Gli anni a venire fecero registrare l'addio di colonne della Grande Inter come Jair, Corso, Burgnich e Bedin.[13] Al contrario, Mazzola e Facchetti continuarono a reggere l'ossatura della squadra:[13] alle prese con un ricambio generazionale i nerazzurri vissero stagioni altalenanti, senza conquistare alcun trofeo.[13]

L'ultimo acuto si ebbe nel 1977, quando l'Inter contese ai rivali cittadini la Coppa Italia: per il trentaquattrenne capitano, il derby avrebbe rappresentato l'ultima apparizione con la maglia interista.[13] Ad avere la meglio fu il Milan, che trionfò per 2-0.[13] All'uscita dal campo, annunciando il ritiro dall'attività agonistica, Mazzola si rivolse alla stampa citando Dante Alighieri: «Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare».[38]


Nazionale

Da sinistra: Pelé e un Mazzola al suo esordio in nazionale, prima dell'amichevole tra Italia e Brasile del 12 maggio 1963
Da sinistra: Pelé e un Mazzola al suo esordio in nazionale, prima dell'amichevole tra Italia e Brasile del 12 maggio 1963

Il debutto in nazionale maggiore avvenne il 12 maggio 1963, con l'attaccante che segnò peraltro una rete (su rigore) nell'amichevole contro il Brasile (vinta per 3-0).[39] Alla terza apparizione, il 10 novembre successivo, fallì invece un tiro dagli undici metri nel retour match con l'Unione Sovietica (valido per le qualificazioni al campionato d'Europa): il portiere Jašin neutralizzò la sua conclusione, impedendo la vittoria degli azzurri e contribuendo all'eliminazione degli stessi.[40] Nel 1966 partecipò ai Mondiali inglesi, realizzando un gol al Cile;[13] nel 1968 fece poi parte della rosa che si aggiudicò il titolo continentale.[41]

Mazzola (accosciato, al centro in mezzo) prima dell'amichevole contro la Germania Ovest del 26 febbraio 1974.
Mazzola (accosciato, al centro in mezzo) prima dell'amichevole contro la Germania Ovest del 26 febbraio 1974.

Divenne poi celebre la sua partecipazione ai Mondiali 1970, contraddistinta dalla «staffetta» con Rivera:[42] l'interista veniva solitamente schierato da titolare, mentre l'utilizzo del rossonero era circoscritto alla ripresa nel tentativo di sorprendere gli avversari.[12] Pur senza andare in gol, Mazzola contribuì al raggiungimento della finale dove giocò l'intera partita (Rivera entrerà solo all'84' al posto di Boninsegna): il Brasile s'impose col punteggio di 4-1.[43] L'ultima presenza in Nazionale si verificò il 23 giugno 1974, quando la squadra venne sconfitta dalla Polonia (2-1) abbandonando i Mondiali al primo turno.[13]

Ha inoltre disputato una gara con la selezione "Resto del Mondo" nel 1967, segnando su rigore alla Spagna: il match si svolse in forma di amichevole, per festeggiare i 65 anni dell'iberico Ricardo Zamora.[44]


Dopo il ritiro


Da destra: Mazzola, dirigente interista, alla presentazione del neoacquisto Ronaldo nel 1997; con loro, Suárez
Da destra: Mazzola, dirigente interista, alla presentazione del neoacquisto Ronaldo nel 1997; con loro, Suárez

A seguito del ritiro dall'attività agonistica ha svolto mansioni dirigenziali, dapprima all'Inter (1977-1984) e successivamente al Genoa.[45] Con l'arrivo di Massimo Moratti in nerazzurro tornò a far parte della società meneghina, lavorando come direttore sportivo e responsabile di mercato.[46] Dal 2000 al 2003 entrò invece nei quadri dirigenziali del Torino.[47]

Ha poi svolto il ruolo di commentatore tecnico e opinionista per Rai Sport, comparendo in varie trasmissioni.[48] Affiancò Bruno Pizzul nel commento tecnico delle partite della nazionale italiana al mondiale di "Italia 90", contraddistinguendosi per sobrietà e raffinatezza, dando di fatto inizio alla figura del commento tecnico durante le partite di calcio. Affiancò inoltre Luigi Colombo a Telemontecarlo nel 1982 e Marco Civoli alla Rai nel 2006, ancora in veste di commentatore tecnico per le finali mondiali vinte dall'Italia.[49]

Si professa cattolico.[50]


Statistiche



Presenze e reti nel club


Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1960-1961 InterA11CI00CdF00---11
1961-1962A10CI00CdF00---10
1962-1963A2310CI11------2411
1963-1964A29+1[51]9+0CI00CC97---3916
1964-1965A3317CI20CC63CInt214321
1965-1966A3019CI10CC41CInt223722
1966-1967A3017CI22CC103---4222
1967-1968A286CI92------378
1968-1969A297CI30------327
1969-1970A284CI51CdF101---436
1970-1971A297CI32CdF10CAI+TP3+21+13811
1971-1972A287CI92CC92---4611
1972-1973A262CI94CU60---416
1973-1974A264CI103CU20---387
1974-1975A233CI70CU40---343
1975-1976A252CI104------356
1976-1977A281CI93CU20---394
Totale carriera417+1116+08024631795570162

Cronologia presenze e reti in nazionale


Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
12-5-1963MilanoItalia 3 – 0 BrasileAmichevole1
9-6-1963ViennaAustria 0 – 1 ItaliaAmichevole- 46’
10-11-1963RomaItalia 1 – 1 Unione SovieticaQual. Euro 1964-
14-12-1963TorinoItalia 1 – 0 AustriaAmichevole- 60’
11-4-1964FirenzeItalia 0 – 0 CecoslovacchiaAmichevole-
10-5-1964LosannaSvizzera 1 – 3 ItaliaAmichevole1
4-11-1964GenovaItalia 6 – 1 FinlandiaQual. Mondiali 19662
13-3-1965AmburgoGermania Ovest 1 – 1 ItaliaAmichevole1
18-4-1965VarsaviaPolonia 0 – 0 ItaliaQual. Mondiali 1966-
16-6-1965MalmöSvezia 2 – 2 ItaliaAmichevole1
23-6-1965HelsinkiFinlandia 0 – 2 ItaliaQual. Mondiali 19662
27-6-1965BudapestUngheria 2 – 1 ItaliaAmichevole1
1-11-1965RomaItalia 6 – 1 PoloniaQual. Mondiali 19661
9-11-1965GlasgowScozia 1 – 0 ItaliaQual. Mondiali 1966-
7-12-1965NapoliItalia 3 – 0 ScoziaQual. Mondiali 1966-
19-3-1966ParigiFrancia 0 – 0 ItaliaAmichevole-
14-6-1966BolognaItalia 6 – 1 BulgariaAmichevole1 46’
22-6-1966TorinoItalia 3 – 0 ArgentinaAmichevole- 46’
29-6-1966FirenzeItalia 5 – 0 MessicoAmichevole1
13-7-1966SunderlandItalia 2 – 0 CileMondiali 1966 - 1º turno1
16-7-1966SunderlandUnione Sovietica 1 – 0 ItaliaMondiali 1966 - 1º turno-
19-7-1966MiddlesbroughCorea del Nord 1 – 0 ItaliaMondiali 1966 - 1º turno-
1-11-1966MilanoItalia 1 – 0 Unione SovieticaAmichevole-
26-11-1966NapoliItalia 3 – 1 RomaniaQual. Euro 19682
27-3-1967RomaItalia 1 – 1 PortogalloAmichevole-
1-11-1967CosenzaItalia 5 – 0 CiproQual. Euro 19682
23-12-1967CagliariItalia 4 – 0 SvizzeraQual. Euro 19681
6-4-1968SofiaBulgaria 3 – 2 ItaliaQual. Euro 1968-
20-4-1968NapoliItalia 2 – 0 BulgariaQual. Euro 1968-
5-6-1968NapoliItalia 0 – 0 dts Unione SovieticaEuro 1968 - Semifinale-
10-6-1968RomaItalia 2 – 0 JugoslaviaEuro 1968 - Finale-1º titolo europeo
23-10-1968CardiffGalles 0 – 1 ItaliaQual. Mondiali 1970- 52’
29-3-1969Berlino EstGermania Est 2 – 2 ItaliaQual. Mondiali 1970-
24-5-1969TorinoItalia 0 – 0 BulgariaAmichevole-
4-11-1969RomaItalia 4 – 1 GallesQual. Mondiali 19701 46’
22-11-1969NapoliItalia 3 – 0 Germania EstQual. Mondiali 19701
10-5-1970LisbonaPortogallo 1 – 2 ItaliaAmichevole- 46’
3-6-1970TolucaItalia 1 – 0 SveziaMondiali 1970 - 1º turno-
6-6-1970PueblaItalia 0 – 0 UruguayMondiali 1970 - 1º turno-
11-6-1970TolucaItalia 0 – 0 IsraeleMondiali 1970 - 1º turno-
14-6-1970TolucaItalia 4 – 1 MessicoMondiali 1970 - Quarti di finale- 46’
17-6-1970Città del MessicoItalia 4 – 3 dts Germania OvestMondiali 1970 - Semifinale- 46’
21-6-1970Città del MessicoBrasile 4 – 1 ItaliaMondiali 1970 - Finale-2º posto
17-10-1970BernaSvizzera 1 – 1 ItaliaAmichevole1
31-10-1970ViennaAustria 1 – 2 ItaliaQual. Euro 19721
8-12-1970FirenzeItalia 3 – 0 IrlandaQual. Euro 1972-
20-2-1971CagliariItalia 1 – 2 SpagnaAmichevole-
10-5-1971DublinoIrlanda 1 – 2 ItaliaQual. Euro 1972-
9-6-1971StoccolmaSvezia 0 – 0 ItaliaQual. Euro 1972-
25-9-1971GenovaItalia 2 – 0 MessicoAmichevole-
9-10-1971MilanoItalia 3 – 0 SveziaQual. Euro 1972- 81’
4-3-1972AteneGrecia 2 – 1 ItaliaAmichevole-
29-4-1972MilanoItalia 0 – 0 BelgioQual. Euro 1972-
13-5-1972BruxellesBelgio 2 – 1 ItaliaQual. Euro 1972-
17-6-1972BucarestRomania 3 – 3 ItaliaAmichevole-
21-6-1972SofiaBulgaria 1 – 1 ItaliaAmichevole-
20-9-1972TorinoItalia 3 – 1 JugoslaviaAmichevole- 46’
7-10-1972LussemburgoLussemburgo 0 – 4 ItaliaQual. Mondiali 1974-
21-10-1972BernaSvizzera 0 – 0 ItaliaQual. Mondiali 1974-
25-2-1973IstanbulTurchia 0 – 1 ItaliaQual. Mondiali 1974-
31-3-1973GenovaItalia 5 – 0 LussemburgoQual. Mondiali 1974-
9-6-1973RomaItalia 2 – 0 BrasileAmichevole-
14-6-1973TorinoItalia 2 – 0 InghilterraAmichevole-
29-9-1973MilanoItalia 2 – 0 SveziaAmichevole-
20-10-1973RomaItalia 2 – 0 SvizzeraQual. Mondiali 1974-
26-2-1974RomaItalia 0 – 0 Germania OvestAmichevole-
8-6-1974ViennaAustria 0 – 0 ItaliaAmichevole- 46’
15-6-1974MonacoItalia 3 – 1 HaitiMondiali 1974 - 1º turno-
19-6-1974StoccardaItalia 1 – 1 ArgentinaMondiali 1974 - 1º turno-
23-6-1974StoccardaPolonia 2 – 1 ItaliaMondiali 1974 - 1º turno-
Totale Presenze (21º posto) 70 Reti (11º posto) 22
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia B
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
20-3-1963FirenzeItalia B 1 – 0 Bulgaria BAmichevole-
Totale Presenze 1 Reti 0
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia Under-21
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
11-3-1964BergamoItalia Under-21 7 – 1 Turchia Under-21Olimpiadi2
18-6-1964RomaItalia Under-21 3 – 0 Polonia Under-21Olimpiadi1
25-6-1964PoznańPolonia Under-21 0 – 1 Italia Under-21Olimpiadi-
Totale Presenze 2 Reti 3

Record


Mazzola realizza il gol più veloce nella storia delle stracittadine, in Milan-Inter (1-1) del 24 febbraio 1963.
Mazzola realizza il gol più veloce nella storia delle stracittadine, in Milan-Inter (1-1) del 24 febbraio 1963.

Palmarès



Club



Competizioni giovanili

Inter: 1962

Competizioni nazionali

Inter: 1962-1963, 1964-1965, 1965-1966, 1970-1971

Competizioni internazionali

Inter: 1963-1964, 1964-1965
Inter: 1964, 1965

Nazionale


Italia 1968

Individuale


1963-1964 (7 gol)
1964-1965 (17 gol)
Italia 1968
1987

Opere



Note


  1. 418 (116) includendo nel computo lo spareggio del campionato 1963-64.
  2. Garanzini, pp. 758-759.
  3. Dario Pelizzari, Mazzola fa 70. Suarez: 'Sandro, sei rovinato', su panorama.it, 8 novembre 2012. URL consultato il 5 luglio 2016.
  4. Elena Lisa, Nella casa di Valentino Mazzola, due camere e cucina per un mito, su www3.lastampa.it, 4 settembre 2011. URL consultato il 5 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2012).
  5. Maurizio Crosetti, Esce Mazzola, entra Rivera. Così la staffetta ha fatto storia, in la Repubblica, 3 novembre 2005. URL consultato il 5 luglio 2016.
  6. Riccardo Vetere, 70 anni di Rivera: gli auguri di Mazzola, su panorama.it, 14 agosto 2013. URL consultato il 5 luglio 2016.
  7. Aldo Cazzullo, Sandro Mazzola: «Dopo Superga fui rapito dalla compagna di papà. Nei miei sogni gioco con lui», su corriere.it, 27 febbraio 2017.
  8. Bovolenta, p. 109.
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  51. Spareggio per lo scudetto.

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[de] Sandro Mazzola

Alessandro „Sandro“ Mazzola (* 8. November 1942 in Turin, Italien) ist ein ehemaliger italienischer Fußballspieler.

[en] Sandro Mazzola

Alessandro "Sandro" Mazzola (Italian pronunciation: [ˈsandro matˈtsɔːla]; born 8 November 1942) is an Italian former professional footballer, who played as a forward or attacking midfielder for Internazionale and the Italy national team. He currently works as a football analyst and commentator on the Italian national television station RAI.

[es] Sandro Mazzola

Alessandro «Sandro» Mazzola (nacido en Turín el 8 de noviembre de 1942) es un antiguo jugador de fútbol italiano que jugaba en la posición de delantero. Actualmente trabaja como analista y comentarista de fútbol de la Televisión italiana en la estación RAI.

[fr] Sandro Mazzola

Alessandro Mazzola, dit Sandro Mazzola, né le 8 novembre 1942 à Turin, est un footballeur italien, évoluant au poste de milieu de terrain offensif. Il a effectué toute sa carrière avec l'Inter Milan. Il a remporté quatre titres de champion d'Italie, deux Ligues des champions, le Championnat d'Europe de football en 1968 et deux coupes intercontinentales.
- [it] Sandro Mazzola

[ru] Маццола, Сандро

Алесса́ндро «Са́ндро» Маццо́ла (итал. Alessandro "Sandro" Mazzola; род. 8 ноября 1942 года в Турине, Италия) — итальянский футболист, атакующий полузащитник, чемпион Европы 1968 года и вице-чемпион мира 1970 года в составе национальной сборной. Всю карьеру (1961—1977) уроженец Турина Маццола провёл в одном клубе — миланском «Интернационале». В настоящее время работает спортивным комментатором на RAI.



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