Nella stagione 1970-1971 il Catanzaro disputa il campionato di Serie B, ottiene 47 punti e la seconda posizione appaiato ad Atalanta e Bari, il Mantova con 48 punti vince il torneo ed è promosso in Serie A, per stabilire le altre due promosse si rendono necessari gli spareggi disputati a fine giugno. I giallorossi perdono con l'Atalanta ma vincono contro il Bari, ottenendo la promozione a braccio con i bergamaschi. Scendono in Serie C il Pisa con 32 punti, la Casertana con 27 punti e la Massese con 22 punti.
Dopo la tribolata salvezza ottenuta nella stagione precedente[1][2], il presidente Nicola Ceravolo decise di affidare la guida tecnica del Catanzaro all'esordiente Gianni Seghedoni[2], limitandosi tuttavia a qualche lieve ritocco della rosa che in seguito si rivelerà decisivo[2]. La squadra, partita con ambizioni limitate[2], si inserirà subito nel novero delle candidate alla promozione vincendo le prime tre gare[2][3] e tenendo testa alle altre tre concorrenti (Atalanta, Bari e Mantova) fino alla fine del girone di ritorno, quando tre sconfitte consecutive[3] la fece scivolare a -6 dalla zona promozione[2].
La rete di Angelo Mammì che valse l'approdo giallorosso in massima serie
Nel corso del girone di ritorno il Catanzaro migliorerà ulteriormente il proprio rendimento[2], unica a ottenere 27 punti nel ritorno, arrivando a due giornate dal termine con due punti di svantaggio sulle altre concorrenti, poi una vittoria sofferta[2] contro il Livorno permetterà l'aggancio[2] di Atalanta e Bari, mentre all'ultima giornata una vittoria nello scontro diretto con il Brescia che era secondo,[2] estromette le rondinelle dalla zona promozione a vantaggio dei calabresi[2], costretti però a dover giocare un mini-torneo di spareggio con Atalanta e Bari classificatesi a pari merito[2].
Sconfitto nel primo match di spareggio a Bologna contro i bergamaschi[2][3], il Catanzaro fu obbligato a vincere nella partita giocata al San Paolo di Napoli contro il Bari, per ottenere con la vittoria la promozione, grazie alla rete realizzato all'81' di un incontro spigoloso[2][4], Angelo Mammì realizzò la rete che valse, per la prima volta nella storia della Serie A, l'approdo di una squadra calabrese nel massimo livello calcistico italiano.
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