Il Club Atlético Boca Juniors, noto come Boca Juniors, è una società polisportiva argentina con sede a Buenos Aires, che deve la sua fama soprattutto alla sezione calcistica. Il Boca è l'unica squadra argentina a non essere mai retrocessa: dal 1913 milita ininterrottamente in Primera División.
CA Boca Juniors Calcio ![]() | ||||
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Xeneizes (genovesi), La mitad más uno (la metà più uno) Azul y oro (Blu e oro) | ||||
Segni distintivi | ||||
Uniformi di gara
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Colori sociali | ![]() | |||
Inno | La marcha de Boca Juniors Victoriano "Toto" Caffarena | |||
Dati societari | ||||
Città | Buenos Aires (La Boca) | |||
Nazione | ![]() | |||
Confederazione | CONMEBOL | |||
Federazione | ![]() | |||
Campionato | Primera División | |||
Fondazione | 1905 | |||
Presidente | ![]() | |||
Allenatore | ![]() | |||
Stadio | La Bombonera (49.000 posti) | |||
Sito web | www.bocajuniors.com.ar | |||
Palmarès | ||||
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Titoli nazionali | 35 Campionati argentini | |||
Trofei nazionali | 4 Coppa d'Argentina 1 Supercoppa d'Argentina 2 Copa de la Liga Profesional | |||
Trofei internazionali | 6 Coppe Libertadores 2 Coppe Sudamericane 4 Recope Sudamericane 3 Coppe Intercontinentali 1 Supercoppa sudamericana 1 Copa Master de Supercopa 1 Copa de Oro Nicolás Leoz | |||
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Si invita a seguire il modello di voce |
Disputa le partite interne nell'Estadio Alberto José Armando, noto come La Bombonera.
È, assieme all'Independiente, una delle due squadre sudamericane che hanno vinto più titoli internazionali[1][2]. Con 18 trofei riconosciuti dalla CONMEBOL[3][4] si colloca al terzo posto, alla pari con il Milan e l'Independiente e dietro all'Al-Ahly del Cairo (24) e al Real Madrid (28) per trofei confederali ed interconfederali vinti[1][5][6]. È riconosciuto dalla FIFA come uno degli 11 club classici dell'Argentina e dei 54 dell'America meridionale.[7]
È tra le nove squadre al mondo che sono riuscite a centrare, in due occasioni (nel 2000 e nel 2003), il triplete, composto dai titoli di campione nazionale, del continente e del mondo[8] con la particolarità che si giocavano due campionati argentini nello stesso anno. Il club è stato inoltre nominato miglior club sudamericano del decennio 2001-2010 dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio[9]. È inoltre l'unica squadra argentina che può vantare la doppietta nazionale, avendo vinto nel 2018 il campionato argentino di massima serie e la Copa Argentina, risultato già ottenuto nel 1969 e nel 2015.
Il Boca Juniors è una delle squadre più popolari d'Argentina insieme ai concittadini del River Plate, con cui disputa il Superclásico del calcio argentino, che oppone le due squadre più titolate della Primera División argentina, con la particolarità che i due club sono accomunati dal quartiere di origine La Boca.[10]
Il 3 aprile 1905 un gruppo di giovani italiani (genovesi) si incontrarono per fondare un club. La casa dove si svolse l'incontro era quella di Esteban Baglietto e vi parteciparono altre quattro persone, Alfredo Scarpatti, Santiago Sana e i fratelli Juan e Teodoro Farenga (originari di Muro Lucano). Due anni dopo, in seguito alla "distruzione" della prima divisa bianco-nera, i cinque ragazzi, il cui patrimonio era soltanto un pallone regalato da un marinaio inglese, dovettero scegliere dei nuovi colori sociali, per cui non mancarono le discussioni. Nell'incertezza fu uno di loro, un certo Giovanni Juan Brichetto, che di mestiere azionava il faro d'ingresso delle navi nel porto di Buenos Aires, a fare una proposta:
«Andiamo al molo e vediamo la prima nave che passa.» |
Appena arrivati sul posto, giunse nel molo la nave Drottning Sophia ("regina Sophia"). A poppa sventolava un vessillo giallo e blu, la bandiera svedese. La discussione si placò: il giallo e il blu sarebbero stati i colori del Boca Juniors.[11] Importanti membri fondatori del club furono anche Arturo Penney, Marcelino Vergara, Luis Cerezo, Adolfo Taggio, Giovanelli, Donato Abbatángelo e Bertolini.
Nel 1913 il Boca ottenne la promozione in Primera División, che il club provava a raggiungere da tanti anni. Questo fu possibile quando la federazione calcistica dell'Argentina decise di aumentare il numero delle partecipanti al campionato da 6 a 15.[12]
Nel 1925 il Boca tenne la prima tournée in Europa, per giocare in Spagna, Germania e Francia. La squadra disputò in totale 19 partite, vincendone 15. Per tale motivo fu dichiarato Campeón de Honor ("campione onorario") per la stagione 1925 dalla federazione calcistica argentina.
Negli anni successivi il Boca si è affermato come uno dei club più popolari d'Argentina, con un gran numero di sostenitori non solo in patria, ma anche nel mondo. Il club è uno dei più titolati del calcio argentino, avendo vinto 35 titoli della Primera División, secondo solo al River Plate con 37. A livello internazionale, il Boca Juniors ha vinto 18 trofei, gli stessi del Milan e dell'Independiente; il Boca ha vinto altri quattro titoli internazionali (messi in palio tra squadre appartenenti alle federazioni argentina e uruguaiana), tuttavia questi non sono riconosciuti dalla FIFA. I titoli in questione sono la Tie Cup del 1919, la Copa de Honor Cousenier del 1920 e la Copa Escobar-Gerona del 1945 e del 1946.
I colori sociali del Boca sono il giallo e il blu. Essi derivano da quelli della bandiera svedese. Secondo la tradizione, infatti, i soci del club, non riuscendo a mettersi d'accordo per scegliere il colore delle maglie, si affidarono alla sorte:[13] avrebbero preso quelli della prima nave che fosse passata quel giorno per il porto di Buenos Aires.[13] E questa fu appunto una nave battente bandiera svedese.[13]
Nel 2013 la società sceglie il rosa come colore per una delle maglie secondarie, ma la federazione si è opposta a questa decisione minacciando di multare la squadra nel caso in cui davvero gli xeneizes fossero scesi in campo con quel colore.[14][15]
Nei primi anni furono adottate diverse casacche tra cui le primissime (1905), una azzurra e una rosa. Entrambe vennero sostituite nello stesso anno da una divisa bianca con strisce nere verticali. Nel 1907 i colori della tenuta divennero il blu con una banda gialla, trasversale fino al 1913, poi orizzontale (l'attuale divisa).
Quanto allo scudetto societario, il Boca ne ha avuti cinque nella sua storia. Il primo fu introdotto nel 1922 ed è stato utilizzato per oltre trent'anni, fino al 1955. Aveva il fondo bianco, con le iniziali CABJ (Club Atlético Boca Juniors) in giallo e blu ed una banda orizzontale ugualmente gialla. Attualmente il logo presenta uno sfondo blu con stelle e iniziali gialle, colore che richiama l'oro della coppa alzata dalla squadra il 23/10/2022 dopo la vittoria per 2-1 ai danni dell'Independiente di Avellaneda
Dopo travagliate vicissitudini, durante le quali il Boca cambiò più volte l'ubicazione del terreno di gioco perdendo ingenti somme e rischiando di sciogliere il sodalizio, la società ha trovato la sua definitiva collocazione a partire dal 18 febbraio 1938, quando venne posta dal presidente Camillo Cichero la prima pietra dei lavori, terminati due anni più tardi per la costruzione dello stadio Bombonera, inizialmente denominato "obra perfecta". Fu inaugurato il 25 maggio 1940, durante la presidenza di Edoardo Sanchez Terrero, mentre domenica 2 giugno 1940 si disputò il primo incontro ufficiale nel nuovo stadio. Il Boca Juniors affrontò il Newell's Old Boys di Rosario e ne uscì vittorioso per 2 a 0 con gol di Alarcón e Gandulla.
Nel 1953 fu completata l'opera con un terzo anello al quale venne aggiunto l'impianto di illuminazione artificiale. Non subì altre modifiche fino al 1996, quando sotto la presidenza di Mauricio Macri furono demoliti i vecchi palchi della Calle Del Valle, rimpiazzandoli con una tribunetta e nuove gradinate abbellite dai murales dell'artista Pérez Celis che si aggiungono a quelli di Romolo Macció.
Lo stadio dal 2002 è intitolato ad Alberto Jacinto Armando, storico presidente del Boca. Il suo nome ha sostituito quello di un altro presidente, Camilo Cichero (secondo alcuni traslitterazione in lingua argentina dell'oriundo italiano Camillo Cicero; in realtà Cichero è un tipico cognome genovese), che dava il nome allo stadio dal 1986. La capienza della struttura è di 57.395 spettatori.
Il clima che si respira alla Bombonera è tra i più caldi del Sudamerica, e i cori dei tifosi sono tra i più celebri. La Bombonera è nota anche per le vibrazioni che si avvertono quando i tifosi cominciano a saltare in maniera ritmata. Da ciò deriva l'espressione "La Bombonera no tiembla. Late" (La Bombonera non trema. Batte).
Attualmente[quando?] il Boca conta 140.000 soci. Si dice che il Boca sia la squadra preferita dalla "metà più uno del paese" (la mitad más uno del país). Il sondaggio fa riferimento agli anni cinquanta in occasione di un censimento nazionale. Attualmente[quando?] è stato rivelato che questa percentuale si ferma al 40% della popolazione, mostrando che comunque il Boca è la squadra più tifata.[16]
Ci sono Peñas (fan club) in molte città dell'Argentina, e anche all'estero, specialmente in Spagna, in Israele ed in Giappone; è la squadra argentina con più fan clubs nel paese ed è la seconda squadra argentina più tifata, con più soci e con più fan clubs all'estero; il Boca ha fan in tutta l'America Latina, soprattutto in Colombia e in Perù, da cui provengono o sono provenuti molti giocatori. Negli Stati Uniti, a causa dell'immigrazione di latinoamericani, ci sono molti tifosi degli xeneizes; anche in Giappone, grazie alle vittorie in Coppa Intercontinentale, manifestazione che ivi si svolgeva, i fan sono molti.
Nella penisola italiana i simpatizzanti boquensi sono molti, soprattutto a Genova e Napoli: i genovesi sentono il Boca Juniors un po' loro, in considerazione del soprannome "xeneizes", mentre i napoletani riconducono la loro preferenza alla militanza nel club di Diego Armando Maradona.
Negli anni si sono susseguiti attestati di vicinanza tra le tifoserie genovesi e la squadra "xeneize". I tifosi della Sampdoria nel 1969 dedicarono a Tito Cucchiaroni, idolo della Bombonera che lo definì "el Loco" e successivamente goleador della compagine blucerchiata, il club degli "Ultras Tito Cucchiaroni". Negli anni '90, con l'arrivo ai vertici mondiali della Sampdoria del presidente Paolo Mantovani, la popolarità dei blucerchiati crebbe e nel 1996 la Convención Nacional de Peñas, ente che riunisce tutti i club del Boca Juniors scrisse una missiva all'allora presidente Enrico Mantovani per invitarlo alla Bombonera e per entrare in contatto, tramite la società blucerchiata, con gli Ultras Tito Cucchiaroni. Successivamente venne aperto un club nella capitale argentina, il "Sampdoria Club Buenos Aires" per raccogliere tutti i genovesi, di nascita o di origine, tifosi della Sampdoria. Va precisato che negli anni della fondazione del Boca Juniors e dell'emigrazione dalla Liguria, la Sampdoria non era ancora nata.
I supporter rossoblu invece, con l'arrivo sotto la Lanterna di Rodrigo Palacio ed altri giocatori argentini, aumentarono la loro popolarità in terra argentina, arrivando ad aprire un club alla Boca per riunire i supporter del Genoa del barrio e della capitale. La Fondazione Genoa, tramite i rapporti di mercato che il presidente Enrico Preziosi instaurò con le società argentine, in particolar modo proprio con il Boca, entrò così in contatto con la realtà locale e decise di organizzare una mostra dedicata ai legami tra la terra ligure ed il Sud America, in particolare con il barrio xeneize. L'idea venne ben presto appoggiata anche dall'ente che cura la storia dell'altra squadra cittadina, il Museo Samp Doria, e si diede così vita a questa esposizione dedicata a questo legame mai dimenticato tra genovesi e xeneizes.
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51 trofei
18 trofei
I calciatori e i sostenitori della squadra sono conosciuti con il nome di Xeneizes (da una traslitterazione castellano-argentina del termine in dialetto genovese "zeneize", che significa genovese, dovuto alla colonia genovese presente nel quartiere La Boca), nome che appare sulle maglie e sullo stemma sociale ("La gloriosa squadra xeneize"). Altri soprannomi sono Boquenses (quelli della Boca), Boquita (piccola Boca), la Mitad Más Uno (riferito alla grande diffusione del tifo boquense nel paese) e la azul y oro (riferito alla maglietta). I tifosi del Boca chiamano loro stessi Jugador Nº12 (Giocatore Nº12) seguendo l'idea che i tifosi sono il giocatore in più della squadra. Ci sono anche dei soprannomi peggiorativi, il più popolare e simpaticamente accettato dai tifosi e quello di Bosteros (aggettivo derivato dalla parola "bosta", parola usata nel Río de la Plata per chiamare gli escrementi di cavallo) e riferimenti più offensivi al soprannome di Jugador Nº12, facendo riferimento ai favori arbitrali e al comportamento incivile dei suoi tifosi.
Aggiornata all'8 novembre 2021[22].
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Consiglio di amministrazione
Pos. | Nome | Ruolo | Periodo | Presenze |
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1 | ![]() | D | 1971–84 | 426 |
2 | ![]() | P | 1976–88 | 417 |
3 | ![]() | D | 1960–72 | 408 |
4 | ![]() | A | 1997–2001, 2004–11 | 404 |
5 | ![]() | P | 1988–96 | 400 |
6 | ![]() | C | 1996–2002, 2007–14 | 388 |
7 | ![]() | C | 1956–70 | 382 |
8 | ![]() | C | 1934–47 | 379 |
9 | ![]() | C | 1967–72, 1976–80 | 377 |
10 | ![]() | C | 1942–56 | 365 |
Classifica aggiornata al 6 luglio 2016. Fonte: I dieci primatisti di presenze di sempre Archiviato il 6 luglio 2011 in Internet Archive., historiadeboca.com.ar
Pos. | Nome | Ruolo | Periodo | Reti |
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1 | ![]() | A | 1997–01, 2004–11 | 236 |
2 | ![]() | A | 1931–39 | 194 |
3 | ![]() | A | 1922–32 | 193 |
4 | ![]() | A | 1940–48 | 128 |
5 | ![]() | A | 1941–49, 1955 | 123 |
6 | ![]() | A | 1932–38 | 115 |
7 | ![]() | A | 1941–48 | 98 |
8 | ![]() | A | 1911–13, 1915–24 | 96 |
9 | ![]() | C | 1996–02, 2007–14 | 92 |
Classifica aggiornata al 6 luglio 2016. Fonte: Migliori dieci marcatori di sempre Archiviato il 6 luglio 2011 in Internet Archive., historiadeboca.com.ar
Il Boca è stato il primo club calcistico al mondo ad ottenere la certificazione di qualità ISO 9001, il 1º agosto 2001.
Curiosamente, esiste una linea di bare del Boca disponibile per i tifosi morti,[24] così come un cimitero ufficiale del Boca.[25]
Il Boca ha anche una propria flotta di taxi (una decina) operanti a Buenos Aires.[26]
La sezione femminile del Boca Juniors partecipa alla prima divisione del campionato argentino fin dalla sua istituzione, di cui è il club più titolato con 23 campionati vinti.
La sezione di calcio a 5 del Boca Juniors ha partecipato alla División de Honor fin dalla sua istituzione. I 12 campionati finora vinti lo rendono il secondo club più titolato del Paese alle spalle del Pinocho.
La squadra di pallacanestro del Boca Juniors ha vinto la Liga Nacional de Básquetbol tre volte (1996/97, 2003/04, 2006/07), cinque volte la Copa Argentina (2002, 2003, 2004, 2005, 2006), una volta la Top 4 Argentina (2004), e tre volte il Coppa dei Campioni del Sudamerica (2004, 2005, 2006). Inoltre ha raggiunto la finale del campionato nel 2004/05 perdendo contro il Ben Hur). L'arena dove la squadra cestistica gioca le proprie partite casalinghe è la Luis Conde Arena, meglio conosciuta come La Bombonerita (piccola Bombonera).
Il Boca Juniors ha anche una sezione professionistica di pallavolo, sia maschile che femminile.
La squadra maschile ha vinto il campionato Metropolitano nel 1991, nel 1992 e nel 1996, e ha raggiunto il secondo posto nella stagione 1996/97 di A1. A causa della mancanza di sponsor, la squadra fu congedata, ma più tardi fu reincorporata grazie alla guida dell'ex giocatore del Boca Marcelo Gigante; dopo aver giocato in seconda divisione, il Boca è ritornato in A1 nel 2005.
La squadra femminile si è aggiudicata sei titoli nazionali fra il 2011 e il 2019, raggiungendo nel 2012 la finale del Campionato sudamericano per club.
Nato nel 2005, il Turismo Carretera argentino, campionato di auto di serie, ha incluso la categoria Top Race V6, nella quale i team sono sponsorizzati da squadre di calcio. Piloti veterani come Ortelli e Bessone e l'ex giocatore del Boca Vicente Pernía corrono per la squadra del Boca; Ortelli alla fine ha vinto il primo campionato Top Race V6 per il Boca Juniors.
La sezione di calcio femminile ha vinto 8 campionati argentini: 1992, 1998, 1999, 2000, 2001 Apertura, 2002 Clausura, 2003 Apertura e 2004 Apertura. Nel 2000 la squadra è rimasta imbattuta. Rappresentative del Boca competono anche in altre discipline come il jūdō, il karate ukc, il taekwondo e il sollevamento pesi.
Altri progetti
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