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Il Real Madrid Club de Fútbol, conosciuto semplicemente come Real Madrid, è una società calcistica spagnola con sede nella città di Madrid. Milita in Primera División, massima serie del campionato spagnolo di calcio.

Disambiguazione – "Real Madrid" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Real Madrid (disambigua).
Real Madrid CF
Calcio
Campione d'Europa in carica
Detentore della Supercoppa UEFA
Campione di Spagna in carica
Detentore della Supercoppa di Spagna
Blancos (Bianchi), Merengues (Meringhe)
Segni distintivi
Uniformi di gara
Casa
Trasferta
Terza divisa
Colori sociali Bianco
Inno Hala Madrid y nada más
Manuel Jabois
Dati societari
Città Madrid
Nazione  Spagna
Confederazione UEFA
Federazione RFEF
Campionato Primera División
Fondazione 1902
Presidente Florentino Pérez
Allenatore Carlo Ancelotti
Stadio Santiago Bernabéu
(81 044 posti)
Sito web www.realmadrid.com
Palmarès
Titoli di Spagna 35
Trofei nazionali 19 Coppe del Re
1 Coppe della Liga
12 Supercoppe di Spagna
1 Coppa Eva Duarte
Trofei internazionali 14 Coppe dei Campioni/Champions League
2 Coppe UEFA/Europa League
5 Supercoppe UEFA
3 Coppe Intercontinentali
4 Coppe del mondo per club
2 Coppe Latine
1 Coppa Iberoamericana
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Fondata nel 1902 con la denominazione ufficiale di Madrid Club de Fútbol, si vide assegnare il titolo di Real nel 1920 dal re Alfonso XIII di Spagna, insieme alla nota corona a decorarne lo stemma.

Milita in Primera División dalla prima edizione del torneo (stagione 1928-1929) e può vantare il palmarès più prestigioso al mondo. A livello nazionale ha vinto, infatti, 35 campionati, 19 Coppe di Spagna, una Coppa della Liga, 12 Supercoppe di Spagna e una Coppa Eva Duarte, mentre a livello internazionale ha vinto 14 Coppe dei Campioni/UEFA Champions League, 2 Coppe UEFA, 5 Supercoppe UEFA, 3 Coppe Intercontinentali e 4 Coppe del mondo per club, oltre ad una Coppa Iberoamericana, per un totale di 97 trofei ufficiali, che ne fanno uno dei club calcistici più titolati. Tra i tanti primati, detiene quello di affermazioni totali (14) e consecutive (5, dall'edizione inaugurale 1955-56 a quella 1959-60) in Coppa dei Campioni. Nel 2000 il Real Madrid fu eletto dalla FIFA il miglior club del XX secolo,[1] mentre nel 2004 ha ricevuto dalla stessa federazione internazionale il FIFA Centennial Order of Merit.

Il club è membro fondatore dell'ECA, associazione nata dallo scioglimento del G-14 allo scopo di tutelare gli interessi dei club e dei calciatori.


Storia


Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Real Madrid Club de Fútbol.
Una formazione del Madrid nel 1906
Una formazione del Madrid nel 1906

Il club viene fondato il 6 marzo 1902 come Madrid Football Club; figure importanti in questo senso sono Julián Palacios e Juan Padrós,[2] che sono anche i primi due presidenti del sodalizio. Il primo trofeo, la Coppa del Re, viene vinto nel 1905; seguono altre tre affermazioni consecutive in questa competizione.

In Spagna, però, non esiste ancora un campionato nazionale: il Madrid partecipa quindi al torneo regionale, dove otterrà nel tempo diciotto vittorie in totale.[3] La squadra ottiene nel 1917 il quinto successo in Coppa del Re, ma già dal 1912 aveva iniziato a giocare nel campo de O'Donnell; nel 1920 il re Alfonso XIII di Spagna gli conferisce perciò il titolo di "Real".[4]

Il club si trasferisce nel 1924 nel più ampio Stadio di Chamartín, e finalmente nel 1928 inizia il campionato nazionale. Il primo titolo arriva al termine dell'edizione 1931-1932 sotto la guida di Lippo Hertzka, ed è seguito dal secondo l'anno successivo. In questo periodo ci sono in rosa tra gli altri il portiere Ricardo Zamora, Jacinto Quincoces e Ciriaco Errasti.[5]

Nuovo successo, il settimo, in Coppa nel 1936 (diventata "de la República" a causa alla proclamazione della Seconda Repubblica Spagnola nel 1931), ma subito dopo in Spagna scoppia la guerra civile. Il Real Madrid non si trova in buone condizioni, come del resto tutto il Paese, tuttavia in questo periodo militano nel club buoni giocatori come José Bañón, José Llopis Corona e Pruden Sánchez.[6] Nel 1943 viene eletto a presidente l'ex giocatore Santiago Bernabéu che decide, tra le altre cose, la costruzione di un nuovo stadio. L'impianto, situato sempre a Chamartín, viene inaugurato 14 dicembre 1947 e sarà ribattezzato stadio Santiago Bernabéu il 4 gennaio 1955. I Blancos vincono altre due coppe (ora chiamate "del Generalísimo" in onore del Caudillo Francisco Franco) nel 1946 e nel 1947, ma ottengono poco dopo il peggior piazzamento di sempre in campionato, l'undicesimo posto del 1947-1948, due soli punti sopra la zona retrocessione.

Il Real torna a vincere il titolo nell'edizione 1953-1954, quando è già in rosa Alfredo Di Stéfano (Pallone d'oro 1957 e 1959), e ottiene il quarto successo l'anno successivo quando c'è anche Héctor Rial. A questo punto gli spagnoli, guidati da José Villalonga, partecipano alla prima edizione della Coppa dei Campioni ed arrivano a disputare la finale di Parigi. Qui sconfiggono per 4-3 lo Stade Reims di Raymond Kopa, che viene ingaggiato e che vincerà il Pallone d'oro 1958. Da qui alla fine del decennio arrivano anche Ferenc Puskás e José Santamaría e i Blancos vincono altre quattro volte il trofeo continentale, battendo in finale rispettivamente la Fiorentina (2-0), il Milan (3-2 d.t.s.), ancora lo Stade Reims (2-0) ed infine l'Eintracht Francoforte (7-3); seduti in panchina ci sono Luis Carniglia e Miguel Muñoz, con quest'ultimo che resterà in carica per quattordici anni di fila. Il decennio successivo si apre con la nascita della Coppa Intercontinentale e il club vince subito la prima edizione del 1960 battendo nel doppio confronto il Peñarol. Trova però poco dopo una squadra capace di eliminarlo dalla massima manifestazione continentale, il Barcellona, che ha la meglio negli ottavi Coppa dei Campioni 1960-1961.

Il Real Madrid vincitore della Coppa dei Campioni 1965-1966
Il Real Madrid vincitore della Coppa dei Campioni 1965-1966

Lentamente alcuni degli artefici dei recenti successi lasciano. Vengono però sostituiti da una nuova generazione di campioni, passata alla storia come Yé-yé: il più rappresentativo di tutti è Francisco Gento, già stella del Real Madrid cinque volte vincitore della Coppa dei Campioni, mentre altri sono José Araquistáin, Pachín, Pedro de Felipe, Manuel Sanchís Martínez, Pirri, Ignacio Zoco, Francisco Serena, Amancio Amaro, Ramón Grosso e Manuel Velázquez.[7] Il Real gioca tre finali di Coppa dei Campioni: perde le prime due, contro il Benfica nel 1961-1962 e contro l'Inter nel 1963-1964, ma si aggiudica il sesto trofeo nel 1965-1966 grazie ad una vittoria per 2-1 sul Partizan. Nella successiva Coppa Intercontinentale di fronte c'è ancora il Peñarol, ma stavolta gli uruguaiani si prendono la rivincita. In questo decennio per i blancos si contano otto titoli spagnoli e sei nel successivo, quando militano nel club giocatori come Juanito e Uli Stielike.[8] Si registra una nuova finale europea, nella Coppa delle Coppe 1970-1971, che viene però conquistata dal Chelsea. Gli anni Ottanta si aprono col ventesimo titolo del 1980 e con la quattordicesima Coppa (ritornata da poco a chiamarsi "del Re" dopo la fine del Franchismo), inoltre i Blancos raggiungono nuovamente l'ultimo atto nelle competizioni europee, nella Coppa dei Campioni 1980-1981 e nella Coppa delle Coppe 1982-1983; sono però sconfitti da Liverpool e Aberdeen.

Un altro cambio generazionale è, tuttavia, alle porte: si parla ora della quinta del Buitre. L'epiteto, traducibile in italiano come "leva dell'Avvoltoio",[9] deriva dal soprannome dato al membro più carismatico della squadra, Emilio Butragueño; gli altri quattro componenti sono Miguel Pardeza, Manuel Sanchís, Míchel e Martín Vazquéz, e a questi va aggiunto il messicano Hugo Sánchez.[10] I risultati non tardano ad arrivare: il Real Madrid si aggiudica due edizioni della Coppa UEFA, quella del 1985 e la successiva, battendo prima il Colonia, poi il Videoton. Questo decennio si chiude con cinque titoli nazionali di fila, tra il 1986 e il 1990, mentre nel successivo, quando tra i protagonisti ci sono Roberto Carlos, Raúl, Davor Šuker e Predrag Mijatović,[11] ne vengono vinti altri due.

Con questi giocatori gli spagnoli tornano presto al successo nella UEFA Champions League, con Jupp Heynckes alla guida tecnica, nel 1997-1998 (vittoria sulla Juventus), e pure nel 1999-2000, quando al timone c'è Vicente del Bosque (ad essere battuto in finale è il Valencia nel derby spagnolo). Viene messa in bacheca un'altra Coppa Intercontinentale: ad essere battuto nel 1998 è il Vasco da Gama, mentre va male due anni dopo contro il Boca Juniors.

Nel 2000 viene eletto presidente Florentino Pérez, che inaugura la politica dei Galácticos ("galattici"), una campagna di rafforzamento improntata all'acquisto delle maggiori stelle del calcio mondiale: nel 2000 il fuoriclasse portoghese Luís Figo viene strappato al Barcellona, nel 2001 arriva Zinédine Zidane, un anno dopo Ronaldo[12][13] e la squadra, sempre guidata da del Bosque, vince la UEFA Champions League 2001-2002 (dopo aver battuto il Bayer Leverkusen), la Coppa Intercontinentale 2002, la Supercoppa europea 2002 e due campionati spagnoli, l'ultimo dei quali nel 2002-2003.

I festeggiamenti per la Decimotercera nel 2018
I festeggiamenti per la Decimotercera nel 2018

Nel 2003 viene ingaggiato David Beckham e nel 2004 Michael Owen. Malgrado la politica dei Galácticos, la squadra, dopo il controverso esonero di del Bosque, sollevato dall'incarico meno di ventiquattr'ore dopo la vittoria della Liga al termine della stagione 2002-2003, vive in seguito alcuni anni di insuccessi. Si avvicendano sulla panchina madrilena vari tecnici, che non riescono a ottenere i risultati sperati. Le vittorie, ad eccezione della Supercoppa di Spagna 2003, latitano e nel 2006 Pérez lascia la presidenza a Ramón Calderón, sotto la cui gestione il Real Madrid si aggiudica nuovamente il campionato nel 2006-2007, con la guida tecnica del rientrante Fabio Capello, e nel 2007-2008, con quella di Bernd Schuster. Nel 2009 Pérez torna in sella e porta con sé un copioso investimento, strappando il fuoriclasse Cristiano Ronaldo al Manchester Utd. È l'alba di una nuova era di successi, che inizia sotto la gestione di José Mourinho nel 2010-2011, con la vittoria della Coppa del Re; il tecnico portoghese si aggiudica poi la Liga nel 2011-2012 alla quota record di 100 punti.

Una nuova stagione di vittorie europee è alle porte. Sospinto da Cristiano Ronaldo (Pallone d'oro 2013, 2014, 2016, 2017) e Luka Modrić (Pallone d'oro 2018),[12] nel 2013-2014 il Real Madrid di Carlo Ancelotti vince la decima UEFA Champions League battendo in finale i concittadini dell'Atlético Madrid, e, per la prima volta, la Coppa del mondo per club FIFA. Nel 2016 è l'ex stella Zinédine Zidane a sedersi in panchina: sotto la guida del francese la squadra si aggiudica la UEFA Champions League per tre volte consecutive (2015-2016, 2016-2017 e 2017-2018, rispettivamente contro Atlético Madrid, Juventus e Liverpool), una strisca-record nell'era Champions, oltre a due Supercoppe UEFA, tre Coppe del mondo per club FIFA e, in ambito nazionale, il campionato 2016-2017. Le sopraggiunte partenze di Zidane e Cristiano Ronaldo chiudono nell'estate 2018 questo ciclo madridista, tra i più vittoriosi nella storia del calcio europeo d'inizio XXI secolo.

Zidane riassume poi la guida tecnica del club agli inizi del 2019 e la mantiene per un biennio, vincendo il campionato 2019-2020, mentre nel 2021-2022 il rientrante Carlo Ancelotti guida le merengues alla vittoria del campionato e della UEFA Champions League, ancora contro il Liverpool.


Cronistoria


Cronistoria del Real Madrid Club de Fútbol
  • 1902 - 6 marzo: data di fondazione del Madrid Foot-Ball Club.
3º posto in Coppa dell'Incoronazione.[14]
  • 1902-1903 - 2º nel Campeonato de Madrid.
2º posto in Coppa del Re.
  • 1903-1904 - Semifinale del Campeonato de Madrid.
  • 1904-1905 - Vince il Campeonato de Madrid (1º titolo).
Vince la Coppa del Re (1º titolo).
  • 1905-1906 - Vince il Campeonato de Madrid (2º titolo).
Vince la Coppa del Re (2º titolo).
  • 1906-1907 - 1° nel Campeonato Regional de Madrid.[15]
Vince la Coppa del Re (3º titolo).
  • 1907-1908 - Vince il Campeonato Regional de Madrid (3º titolo).
Vince la Coppa del Re (4º titolo).
  • 1908-1909 - 3º nel Campeonato Regional de Madrid.
  • 1909-1910 - 3º nel Campeonato Regional de Madrid.
3º posto nel Torneo UEFC della Coppa del Re.

  • 1910-1911 - 2º nel Campeonato Regional de Madrid.
  • 1911-1912 - Non partecipa al Campeonato Regional de Madrid.
  • 1912-1913 - Vince il Campeonato Regional de Madrid (4º titolo).
Semifinale del Torneo FEF della Coppa del Re.
  • 1913-1914 - 3º nel Campeonato Regional Centro.
  • 1914-1915 - 3º nel Campeonato Regional Centro.
  • 1915-1916 - Vince il Campeonato Regional Centro (5º titolo).
Finale di Coppa del Re.
  • 1916-1917 - Vince il Campeonato Regional Centro (6º titolo).
Vince la Coppa del Re (5º titolo).
  • 1917-1918 - Vince il Campeonato Regional Centro (7º titolo).
Finale di Coppa del Re.
  • 1918-1919 - 2º nel Campeonato Regional Centro.
  • 1919-1920 - Vince il Campeonato Regional Centro (8º titolo).
Quarti di finale di Coppa del Re.

  • 1920 - Alfonso XIII di Spagna conferisce il titolo di Real al club, che cambia denominazione in Real Madrid Foot-Ball Club.
  • 1920-1921 - 3º nel Campeonato Regional Centro.
  • 1921-1922 - Vince il Campeonato Regional Centro (9º titolo).
Semifinale di Coppa del Re.
  • 1922-1923 - Vince il Campeonato Regional Centro (10º titolo).
Quarti di finale di Coppa del Re.
Vince la Copa Federación Centro (1º titolo).
  • 1923-1924 - Vince il Campeonato Regional Centro (11º titolo).
Finale di Coppa del Re.
  • 1924-1925 - 2º nel Campeonato Regional Centro.
  • 1925-1926 - Vince il Campeonato Regional Centro (12º titolo).
Quarti di finale di Coppa del Re.
  • 1926-1927 - Vince il Campeonato Regional Centro (13º titolo).
Semifinale di Coppa del Re.
  • 1927-1928 - 2º nel Campeonato Regional Centro.
Quarti di finale di Coppa del Re.
Vince la Copa Federación Centro (2º titolo).
  • 1928-1929 - 2º in Primera División.
Vince il Campeonato Regional Centro (14º titolo).
Finale di Coppa del Re.
Vince il Campeonato Regional Centro (15º titolo).
Finale di Coppa del Re.

Vince il Campeonato Regional Centro (16º titolo).
Quarti di finale di Copa de la República.
  • 1931 - Perde il titolo di Real e cambia denominazione in Madrid Club de Fútbol.
  • 1931-1932 - Campione di Spagna (1º titolo).
Vince il Campeonato Mancomunado Castilla-Aragón (17º titolo).
Ottavi di finale di Copa de la República.
Vince il Campeonato Mancomunado Centro-Sur (18º titolo).
Finale di Copa de la República.
Vince il Campeonato Mancomunado Centro-Sur (19º titolo).
Vince la Copa de la República (6º titolo).
Vince il Campeonato Mancomunado Castilla-Aragón (20º titolo).
Ottavi di finale di Copa de la República.
Vince il Campeonato Mancomunado Castilla-Aragón (21º titolo).
Vince la Copa de la República (7º titolo).
  • 1936–1939 - Sospensione delle attività sportive per cause belliche.
  • 1939-1940 - 4º in Primera División.
2º nel Campeonato Mancomunado Centro.
Finale di Copa del Generalísimo.

Ottavi di finale di Copa del Generalísimo.
Finale di Copa Presidente Federación Castellana.
  • 1941 - Cambia denominazione in Real Madrid Club de Fútbol.
  • 1941-1942 - 2º in Primera División.
Quarti di finale di Copa del Generalísimo.
Finale di Copa del Generalísimo.
Ottavi di finale di Copa del Generalísimo.
Vince la Copa Presidente Federación Castellana (3º titolo).
Ottavi di finale di Copa del Generalísimo.
Vince la Copa del Generalísimo (8º titolo).
Vince la Copa del Generalísimo (9º titolo).
Ottavi di finale di Copa del Generalísimo.
Vince la Coppa Eva Duarte (1º titolo).
Quarti di finale di Copa del Generalísimo.
Semifinale di Copa del Generalísimo.

Semifinale di Copa del Generalísimo.
Semifinale di Copa del Generalísimo.
Semifinale di Copa del Generalísimo.
Semifinale di Copa del Generalísimo.
Semifinale di Copa del Generalísimo.
Vince la Coppa Latina (1º titolo).
Semifinale di Copa del Generalísimo.
Vince la Coppa dei Campioni (1º titolo).
Quarti di finale di Copa del Generalísimo.
Vince la Coppa dei Campioni (2º titolo).
Vince la Coppa Latina (2º titolo).
Finale di Copa del Generalísimo.
Vince la Coppa dei Campioni (3º titolo).
Semifinale di Copa del Generalísimo.
Vince la Coppa dei Campioni (4º titolo).
Finale di Copa del Generalísimo.
Vince la Coppa dei Campioni (5º titolo).

Finale di Copa del Generalísimo.
Ottavi di finale di Coppa dei Campioni.
Vince la Coppa Intercontinentale (1º titolo).
Vince la Copa del Generalísimo (10º titolo).
Finale di Coppa dei Campioni.
Semifinale di Copa del Generalísimo.
Primo turno di Coppa dei Campioni.
Quarti di finale di Copa del Generalísimo.
Finale di Coppa dei Campioni.
Ottavi di finale di Copa del Generalísimo.
Quarti di finale di Coppa dei Campioni.
Quarti di finale di Copa del Generalísimo.
Vince la Coppa dei Campioni (6º titolo).
Quarti di finale di Copa del Generalísimo.
Quarti di finale di Coppa dei Campioni.
Finale di Coppa Intercontinentale.
Finale di Copa del Generalísimo.
Semifinale di Coppa dei Campioni.
Ottavi di finale di Copa del Generalísimo.
Ottavi di finale di Coppa dei Campioni.
Vince la Copa del Generalísimo (11º titolo).
Ottavi di finale di Coppa dei Campioni.

Sedicesimi di finale di Copa del Generalísimo.
Finale di Coppa delle Coppe.
Semifinale di Copa del Generalísimo.
Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
Ottavi di finale di Copa del Generalísimo.
Semifinale di Coppa dei Campioni.
Vince la Copa del Generalísimo (12º titolo).
Trentaduesimi di finale di Coppa UEFA.
Vince la Copa del Generalísimo (13º titolo).
Quarti di finale di Coppa delle Coppe.
Ottavi di finale di Copa del Generalísimo.
Semifinale di Coppa dei Campioni.
Terzo turno di Coppa del Re.
Ottavi di finale di Coppa dei Campioni.
Ottavi di finale di Coppa del Re.
Finale di Coppa del Re.
Ottavi di finale di Coppa dei Campioni.
Vince la Coppa del Re (14º titolo).
Semifinale di Coppa dei Campioni.

Quarti di finale di Coppa del Re.
Finale di Coppa dei Campioni.
Vince la Coppa del Re (15º titolo).
Quarti di finale di Coppa UEFA.
Finale di Coppa del Re.
Finale di Supercoppa di Spagna.
Finale di Coppa della Liga.
Finale di Coppa delle Coppe.
Semifinale di Coppa del Re.
Primo turno di Coppa della Liga.
Trentaduesimi di finale di Coppa UEFA.
Ottavi di finale di Coppa del Re.
Vince la Coppa della Liga (1º titolo).
Vince la Coppa UEFA (1º titolo).
Semifinale di Coppa del Re.
Ottavi di finale di Coppa della Liga.
Vince la Coppa UEFA (2º titolo).
Semifinale di Coppa del Re.
Semifinale di Coppa dei Campioni.
Semifinale di Coppa del Re.
Semifinale di Coppa dei Campioni.
Vince la Coppa del Re (16º titolo).
Vince la Supercoppa di Spagna (1º titolo).
Semifinale di Coppa dei Campioni.
Finale di Coppa del Re.
Vince la Supercoppa di Spagna (2º titolo).[16]
Ottavi di finale di Coppa dei Campioni.

Ottavi di finale di Coppa del Re.
Vince la Supercoppa di Spagna (3º titolo).
Quarti di finale di Coppa dei Campioni.
Finale di Coppa del Re.
Semifinale di Coppa UEFA.
Vince la Coppa del Re (17º titolo).
Quarti di finale di Coppa UEFA.
Quarti di finale di Coppa del Re.
Vince la Supercoppa di Spagna (4º titolo).
Quarti di finale di Coppa delle Coppe.
Vince la Coppa Iberoamericana (1º titolo).
Ottavi di finale di Coppa del Re.
Ottavi di finale di Coppa UEFA.
Ottavi di finale di Coppa del Re.
Finale di Supercoppa di Spagna.
Quarti di finale di Champions League.
Ottavi di finale di Coppa del Re.
Ottavi di finale di Coppa del Re.
Vince la Supercoppa di Spagna (5º titolo).
Vince la Champions League (7º titolo).
Semifinale di Coppa del Re.
Quarti di finale di Champions League.
Finale di Supercoppa Europea.
Vince la Coppa Intercontinentale (2º titolo).
Quarti di finale di Coppa del Re.
Vince la Champions League (8º titolo).
Semifinale di Campionato Mondiale per Club.

Trentaduesimi di finale di Coppa del Re.
Semifinale di Champions League.
Finale di Supercoppa Europea.
Finale di Coppa Intercontinentale.
Finale di Coppa Iberica.
Finale di Coppa del Re.
Vince la Supercoppa di Spagna (6º titolo).
Vince la Champions League (9º titolo).
Quarti di finale di Coppa del Re.
Semifinale di Champions League.
Vince la Supercoppa Europea (1º titolo).
Vince la Coppa Intercontinentale (3º titolo).
Finale di Coppa del Re.
Vince la Supercoppa di Spagna (7º titolo).
Quarti di finale di Champions League.
Ottavi di finale di Coppa del Re.
Ottavi di finale di Champions League.
Semifinale di Coppa del Re.
Ottavi di finale di Champions League.
Ottavi di finale di Coppa del Re.
Ottavi di finale di Champions League.
Ottavi di finale di Coppa del Re.
Finale di Supercoppa di Spagna.
Ottavi di finale di Champions League.
Sedicesimi di finale di Coppa del Re.
Vince la Supercoppa di Spagna (8º titolo).
Ottavi di finale di Champions League.
Sedicesimi di finale di Coppa del Re.
Ottavi di finale di Champions League.

Vince la Coppa del Re (18º titolo).
Semifinale di Champions League.
Quarti di finale di Coppa del Re.
Finale di Supercoppa di Spagna.
Semifinale di Champions League.
Finale di Coppa del Re.
Vince la Supercoppa di Spagna (9º titolo).
Semifinale di Champions League.
Vince la Coppa del Re (19º titolo).
Vince la Champions League (10º titolo).
Ottavi di finale di Coppa del Re.
Finale di Supercoppa di Spagna.
Semifinale di Champions League.
Vince la Supercoppa Europea (2º titolo).
Vince la Coppa del Mondo per Club (1º titolo).
Sedicesimi di finale di Coppa del Re.
Vince la Champions League (11º titolo).
Quarti di finale di Coppa del Re.
Vince la Champions League (12º titolo).
Vince la Supercoppa Europea (3º titolo).
Vince la Coppa del Mondo per Club (2º titolo).
Quarti di finale di Coppa del Re.
Vince la Supercoppa di Spagna (10º titolo).
Vince la Champions League (13º titolo).
Vince la Supercoppa Europea (4º titolo).
Vince la Coppa del Mondo per Club (3º titolo).
Semifinale di Coppa del Re.
Ottavi di finale di Champions League.
Finale di Supercoppa Europea.
Vince la Coppa del Mondo per Club (4º titolo).
Quarti di finale di Coppa del Re.
Vince la Supercoppa di Spagna (11º titolo).
Ottavi di finale di Champions League.
Sedicesimi di finale di Coppa del Re.
Semifinale di Supercoppa di Spagna.
Semifinale di Champions League.
Quarti di finale di Coppa del Re.
Vince la Supercoppa di Spagna (12º titolo).
Vince la Champions League (14º titolo).
Vince la Supercoppa Europea (5º titolo).
Ottavi di finale di Champions League (da disputare).

Colori e simboli



Colori


Tradizionalmente la divisa casalinga del Real Madrid è completamente bianca. Il completo bianco fu rimpiazzato nel 1925 da una divisa spezzata, con i calzoni neri, sul modello della compagine londinese del Corinthian.[17][18] Nei primi anni 1940, alla maglia furono aggiunti dei bottoni e lo stemma fu spostato sul lato sinistro del petto, all’altezza del cuore, posizione dove si trova tuttora.

Il 23 novembre 1947, in un derby con l'Atlético Madrid, il Real Madrid divenne la prima squadra spagnola a indossare maglie numerate.[19] Nel 1965 la squadra giocò un'amichevole contro il River Plate indossando una maglia verde.[20]

1902
1911
1914
1925
1926
1931
1941
1954
1955
1980
1981-1982
1984-1986
1986-1989
1989-1990
1990-1991
1992-1993
1993-1994
1994-1995
1996-1997
1997-1998
1998-1999
2000-2001
2001-2002
2002-2003
2003-2004
2004-2005
2005-2006
2006-2007
2007-2008
2008-2009
2009-2010
2010-2011
2011-2012
2012-2013
2013-2014
2014-2015
2015-2016
2016-2017
2017-2018
2018-2019
2019-2020
2020-2021
2021-2022
2022-2023

Simboli ufficiali



Stemma

Il primo simbolo del Real Madrid aveva un design semplice, che consisteva in un intreccio decorativo delle lettere "MCF", acronimo di Madrid Club de Fútbol, in tonalità blu scuro.

La prima modifica dello stemma fu apportata nel 1908, quando le lettere adottarono una forma più stilizzata e furono inserite in un cerchio.[21] Un ulteriore cambiamento fu apportato nel 1920, sotto la presidenza di Pedro Parages.[22] Quell'anno, il 29 giugno re Alfonso XIII di Spagna concesse al club il titolo di "Real"; ciò consentì alla società di aggiungere al disegno originale la corona reale.[21]

Con la dissoluzione della monarchia nel 1931, ogni simbolo reale fu eliminato. Dal nome fu tolta la denominazione "Real"; nello stemma la corona fu eliminata mentre nel cerchio contenente le lettere fu aggiunta una banda trasversale violetta, a rappresentare la Castiglia. Nel 1941, due anni dopo la conclusione della Guerra civile spagnola, fu ripristinata la corona reale, mantenendo anche la banda trasversale. Inoltre, tutto lo stemma divenne completamente colorato. Il club tornò a chiamarsi "Real Madrid Club de Fútbol".[21]

La modifica più recente allo stemma del club fu apportata nel 2001, per renderlo più attuale e moderno; degno di nota, il cambiamento del colore della banda violacea in onore della Castiglia che diventa Blu navy.


Inno


L'inno del Real Madrid si intitola Hala Madrid y nada más[23] ed è stato composto nel 2014 dal musicista e produttore RedOne, su testo del giornalista Manuel Jabois, per celebrare la vittoria della decima Coppa dei Campioni. In seguito è stato registrato anche dal famoso tenore, tifoso madridista, Plácido Domingo. È invece del 1952 l'inno storico che ancora risuona al Bernabeu: dal titolo Hala Madrid, fu inciso dal cantante José de Aguilar.


Strutture



Stadio


Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Santiago Bernabéu.
Panoramica dello stadio Santiago Bernabéu
Panoramica dello stadio Santiago Bernabéu

Il Real Madrid disputa le partite interne nello stadio Santiago Bernabéu, che ha una capacità di 81 044 spettatori (il 16º al mondo per capienza) e un campo da gioco di 105 per 68 metri.[24] All'interno sono oggi presenti il museo ufficiale del Real Madrid, oltre a numerosi ristoranti. Lo stadio è raggiungibile anche con la linea 10 della metropolitana di Madrid, scendendo nell'omonima fermata.

Nella storia, però, ha avuto vari terreni di gioco: dal 1902 al 1912 ha giocato nella plaza de toros Goya di Madrid,[25] per passare poi, fino al 1923, nel campo de O'Donnell.[25] Nel solo anno successivo il club gioca nel campo de Ciudad Lineal,[25] prima di trasferirsi allo stadio di Chamartín, utilizzato fino al 1945.[25]

È a questo punto che il neoeletto presidente Santiago Bernabéu decide di costruire un nuovo impianto, sempre a Chamartín, i cui lavori iniziano il 27 ottobre 1944 su progetto dell'architetto José María Castell. Originariamente chiamato nuovo stadio Chamartín e capace inizialmente di 75 000 posti,[26] è stato inaugurato 14 dicembre 1947. In seguito la sua capienza è stata incrementata fino a 125 000 nel 1954,[26] successivamente ridotti, mentre il 4 gennaio 1955 viene ribattezzato con l'attuale nome.


Centro di allenamento


Lo stesso argomento in dettaglio: Ciudad Real Madrid.

Il centro sportivo del club è la Ciudad Real Madrid. Costruita durante la prima presidenza di Florentino Pérez e inaugurata il 30 settembre 2005,[27] sorge nella parte nord-est di Madrid, nei pressi del parco Valdebebas e dell'Aeroporto di Madrid-Barajas. Occupa un'area di 1200000  e contiene dieci campi da gioco in erba,[27] oltre ad uno stadio intitolato ad Alfredo Di Stéfano che è il terreno di gioco della seconda squadra del club, il Real Madrid Castilla,[28] e che ha ospitato anche la prima squadra tra la fine della stagione 2019-2020 e l'inizio della 2020-2021 (durante i lavori di ristrutturazione del Santiago Bernabéu).[29] In questo centro si allena anche la squadra di pallacanestro e sono ospitate pure le residenze per i giovani appartenenti alla cantera del club,[30] oltre alla sede di Real Madrid TV.

In precedenza il club si allenava nella Ciudad Deportiva del Real Madrid. Costruita su iniziativa del presidente Santiago Bernabéu, era invece situata nella zona nord di Madrid; l'inaugurazione era avvenuta il 18 maggio 1963.[31]


Società



Organigramma societario


Staff dirigenziale[32]
  • Presidente: Florentino Pérez
  • Vicepresidente: Fernando Fernández Tapia
  • Vicepresidente: Eduardo Fernández de Blas
  • Segretario: Enrique Sánchez González
  • Direttore generale: José Angel Sanchez
  • Direttore di controllo e auditing interno: Carlos Martínez de Albornoz
  • Capo di Gabinetto della presidenza: Manuel Redondo
  • Direttore economico: Julio Esquerdeiro
  • Direttore commerciale: Begoña Sanz
  • Direttore risorse: Enrique Balboa
  • Direttore operazioni e servizi: Fernando Tormo
  • Direttore dell'area comunicazione: Antonio Galeano
  • Direttore delle relazioni istituzionali: Emilio Butragueño
  • Direttore sportivo della sezione cestistica: Juan Carlos Sánchez-Lázaro
  • Direttore della commissione di consulenza legale: Javier López Farre
  • Risorse umane: José María García
  • Direttore Fondazione "Real Madrid": Julio González
  • Direttore dell'area sociale: José Luis Sánchez
  • Capo del protocollo: Raúl Serrano


Abbigliamento tecnico
  • 1980-1986: Adidas
  • 1986-1994: Hummel
  • 1994-1998: Kelme
  • 1998-: Adidas
Sponsor ufficiale
  • 1982-1985: Zanussi
  • 1985-1989: Parmalat
  • 1989-1990: Reny Picot
  • 1990-1992: Otaysa
  • 1992-2001: Teka
  • 2001-2002: Realmadrid.com
  • 2002-2005: Siemens Mobile
  • 2005-2006: Siemens
  • 2006-2007: BenQ-Siemens
  • 2007-2013: bwin
  • 2013-: Fly Emirates

Impegno nel sociale


Il club ha attiva una fondazione, il cui obiettivo è quello di mettere a servizio della società i valori sociali e culturali dello sport, sia in Spagna che nel mondo.[33]


Settore giovanile


Lo stesso argomento in dettaglio: Real Madrid Castilla.

Il club possiede una florida cantera, colloquialmente nota come La Fábrica,[34] che nel tempo ha prodotto calciatori che hanno fatto spesso la fortuna del club. Sono passati da qui tra gli altri i componenti della Quinta del Buitre (Emilio Butragueño, Miguel Pardeza, Manuel Sanchís Hontiyuelo, Míchel e Martín Vázquez), ma anche Gregorio Benito, Chendo, Iker Casillas, Álvaro Arbeloa, Raúl, Guti, Juan Manuel Mata, Kiko Casilla, Borja Valero, Rubén de la Red, Daniel Carvajal, Rodrigo Moreno Machado, José María Callejón, Juan Francisco Torres, Álvaro Morata, Jesé e Lucas Vázquez.

Alla stagione 2018-2019 la seconda squadra del club è il Real Madrid Castilla, che milita in Segunda División B, la terza divisione del calcio spagnolo; fino al 2015 era attivo anche il Real Madrid Club de Fútbol C, in pratica la terza squadra. Il Castilla ha probabilmente toccato il punto di maggior notorietà internazionale partecipando alla Coppa delle Coppe 1980-1981, venendo però subito eliminato dal West Ham. Tra i suoi allori c'è anche il raggiungimento della finale della Coppa del Re 1979-1980, persa 6-1 contro la prima squadra, e la vittoria della Segunda División 1983-1984.


Allenatori e presidenti


Lo stesso argomento in dettaglio: Allenatori del Real Madrid Club de Fútbol.

Per quanto riguarda gli allenatori, quello con il periodo consecutivo più lungo è Miguel Muñoz, restato in carica dal 17 aprile 1960 al 13 gennaio 1974, per un totale di 5019 giorni, mentre tra i presidenti è certamente da ricordare l'ex giocatore Santiago Bernabéu, rimasto in carica dal 1943 alla sua morte, avvenuta nel 1978.

Di seguito è riportata la lista degli allenatori[35] e dei presidenti che si sono succeduti alla guida del Real Madrid in oltre un secolo di storia.

Allenatori
Presidenti
  • 1900-1902 Julián Palacios
  • 1902-1904 Juan Padrós
  • 1904-1908 Carlos Padrós
  • 1908-1916 Adolfo Meléndez
  • 1916-1926 Pedro Parages
  • 1926-1930 Luis de Urquijo
  • 1930-1935 Luis Usera
  • 1935-1936 Rafael Sánchez Guerra
  • 1936-1940 Adolfo Meléndez
  • 1940-1943 Antonio Santos Peralba
  • 1943-1978 Santiago Bernabéu
  • 1978-1985 Luis de Carlos
  • 1985-1995 Ramón Mendoza
  • 1995-2000 Lorenzo Sanz
  • 2000-2006 Florentino Pérez
  • 2006-2009 Ramón Calderón
  • 2009- Florentino Pérez

Calciatori


Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del Real Madrid C.F..

Nella storia ultracentenaria del club hanno vestito la maglia del Real Madrid oltre milleduecento calciatori, alcuni dei quali hanno scritto alcune delle pagine più fulgide della storia del calcio. Tra i giocatori stranieri che hanno militato nel Real Madrid, oltre duecento, la nazionalità più rappresentata è quella argentina. Il primo straniero a indossare la casacca blanca fu Arthur Johnson, nella prima partita ufficiale della squadra.

L'ex capitano di lungo corso delle merengues, Raúl González Blanco, è il primatista di presenze (741) con il Real Madrid, nonché il secondo miglior marcatore della nazionale spagnola con 44 gol, alle spalle di David Villa (59).[36][37] Il portoghese Cristiano Ronaldo detiene, con 450 gol in 438 presenze, il primato di reti segnate con il Real Madrid. Il difensore Sergio Ramos, che ha vestito la camiseta blanca dal 2005 al 2021, è primo nella classifica dei giocatori con più presenze nella storia della nazionale spagnola. Miguel Porlán Chendo e Manolo Sanchís sono, invece, gli unici calciatori del Real Madrid ad aver compiuto l'intera carriera professionistica nei ranghi del club.[38] Con oltre 600 partite giocate con il Real Madrid, il francese Karim Benzema è lo straniero più presente nella storia del club.[39]


Vincitori di titoli


Campioni del mondo

Di seguito l'elenco dei giocatori che hanno vinto il campionato mondiale di calcio durante il periodo di militanza nel Real Madrid:

Casillas, Arbeloa e Alonso festeggiano la vittoria di Euro 2012 con la nazionale spagnola
Casillas, Arbeloa e Alonso festeggiano la vittoria di Euro 2012 con la nazionale spagnola
Campioni d'Europa

Di seguito l'elenco dei giocatori che hanno vinto il campionato europeo di calcio durante il periodo di militanza nel Real Madrid:

Campioni del Sud America

Di seguito l'elenco dei giocatori che hanno vinto la Copa América durante il periodo di militanza nel Real Madrid:

Calciatori vincitori della Nations League
Riconoscimenti individuali
Alfredo Di Stéfano (1957 e 1959)
Raymond Kopa (1958)
Luís Figo (2000)
Ronaldo (2002)
Fabio Cannavaro (2006)
Cristiano Ronaldo (2013, 2014, 2016 e 2017)
Luka Modrić (2018)
Karim Benzema (2022)
Luís Figo (2001)
Ronaldo (2002)
Zinédine Zidane (2003)
Fabio Cannavaro (2006)
Cristiano Ronaldo (2016 e 2017)
Luka Modrić (2018)
Cristiano Ronaldo (2013-2014, 2015-2016 e 2016-2017)
Luka Modrić (2017-2018)
Karim Benzema (2021-2022)
Thibaut Courtois (2021-2022)

Palmarès


Lo stesso argomento in dettaglio: Palmarès del Real Madrid Club de Fútbol.

Competizioni nazionali


68 trofei

1931-1932; 1932-1933; 1953-1954; 1954-1955; 1956-1957; 1957-1958; 1960-1961; 1961-1962; 1962-1963; 1963-1964
1964-1965; 1966-1967; 1967-1968; 1968-1969; 1971-1972; 1974-1975; 1975-1976; 1977-1978; 1978-1979; 1979-1980
1985-1986; 1986-1987; 1987-1988; 1988-1989; 1989-1990; 1994-1995; 1996-1997; 2000-2001; 2002-2003; 2006-2007
2007-2008; 2011-2012; 2016-2017; 2019-2020; 2021-2022
1905; 1906; 1907; 1908; 1917; 1934; 1936; 1946; 1947; 1961-1962
1969-1970; 1973-1974; 1974-1975; 1979-1980; 1981-1982; 1988-1989; 1992-1993; 2010-2011; 2013-2014
1985
1988; 1989[16]; 1990; 1993; 1997; 2001; 2003; 2008; 2012; 2017 2020; 2022
1947

Competizioni internazionali


29 trofei (record)

1955-1956; 1956-1957; 1957-1958; 1958-1959; 1959-1960; 1965-1966; 1997-1998; 1999-2000; 2001-2002; 2013-2014
2015-2016; 2016-2017; 2017-2018; 2021-2022
1984-1985; 1985-1986
2002; 2014; 2016; 2017; 2022
1960; 1998; 2002
2014; 2016; 2017; 2018
1994

Altre competizioni


1955; 1957

Competizioni giovanili


2019-2020

Statistiche e record



Partecipazione ai campionati e ai tornei internazionali



Campionati nazionali

Dalla stagione 1928-1929 alla stagione 2022-2023 compresa, la squadra ha partecipato a:

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Primera División921928-19292022-202392

Partecipazione alle coppe europee

Alla stagione 2022-2023 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai tornei internazionali:[40]

Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione
Coppa dei Campioni/UEFA Champions League531955-19562022-2023
Coppa delle Coppe41970-19711993-1994
Coppa Intercontinentale519602002
Supercoppa UEFA819982022
Coppa UEFA/UEFA Europa League91971-19721994-1995
Coppa del mondo per club FIFA520002018

Statistiche di squadra



Statistiche individuali


Cristiano Ronaldo, miglior marcatore nella storia della società
Cristiano Ronaldo, miglior marcatore nella storia della società
Primatisti di presenze e gol in tutte le competizioni ufficiali

Nelle competizioni europee il giocatore con più presenze è Iker Casillas con 157 apparizioni, mentre il massimo numero complessivo di gol è stato realizzato da Cristiano Ronaldo (107).[40]

Statistiche aggiornate al 28 agosto 2022.

Presenze
Reti

Tifoseria



Storia


Durante molte delle partite casalinghe la maggior parte dei posti dello stadio Bernabéu sono occupati dagli abbonati, che sono approssimativamente 65.000. Per diventare abbonato occorre essere un socio o un membro del club. Non tutti i membri possono ottenere un abbonamento. In aggiunta ai membri, il club ha oltre 1.800 peñas - i fan club affiliati ufficiali - in Spagna e nel mondo. Il principale gruppo organizzato, nonché a comando del tifo, è quello degli Ultras Sur Madrid (ultras della sud), che occupa la Curva Sud del Bernabéu. Tale gruppo è schierato all'estrema destra, come dimostrano i vari simboli e alcuni vessilli che ricalcano bandiere storiche dove sono raffigurate le lettere dello stemma societario.


Gemellaggi e rivalità


Lo stesso argomento in dettaglio: El Clásico e Derbi madrileño.

Il gemellaggio principale dei Blancos è quello con le Brigadas Blanquiazules dell'Espanyol, stretto in chiave anti-Barça e favorito dalle convergenze sociopolitiche. Sempre grazie alle convergenze, uno dei gemellaggi internazionali più importanti è quello con la Lazio nato durante una partita di Champions League nel 2001, testimoniato da visite reciproche durante le competizioni europee. Segue a ruota quello con gli ultras dell'Hellas Verona.

Una fase di un Clásico della stagione 2008-2009
Una fase di un Clásico della stagione 2008-2009

La rivalità tra Barcellona e Real Madrid è leggendaria, non solo perché si tratta dei due club più titolati del campionato spagnolo. Sin dall'inizio le società furono considerate rappresentanti delle due regioni rivali della Spagna, la Catalogna e la Castiglia, così come delle due stesse città. La contrapposizione raggiunse un livello maggiore durante la dittatura di Francisco Franco, il quale fu accusato di proteggere il Real Madrid.

I tifosi del Real Madrid sostengono che in realtà Franco proteggeva l'Atlético, squadra dei militari e del governo, che prima dell'insediamento al potere da parte del Caudillo militava in Segunda División, mentre dopo il suo arrivo (come dimostrano alcuni scritti) Franco obbligò molti giocatori importanti del campionato spagnolo nell'età del servizio militare a trasferirsi all'Atlético che nel primo anno del franchismo vinse il titolo nazionale. Un'altra argomentazione sostenuta dai madridisti è il fatto che nel periodo del franchismo, dal 1939 al 1975, il Barcellona ottenne un maggior numero di titoli nazionali rispetto al Madrid (64 a 62).

Inoltre, nel 1940 Enric Pineyro, un collaboratore di Franco, divenne presidente del Barcellona. I fatti indicano che durante la guerra civile spagnola a soffrire il regime di Franco furono membri di entrambi i club. Il presidente del Real Madrid Rafael Sánchez Guerra, un eminente repubblicano, fu imprigionato e torturato. I sicari del dittatore arrestarono e assassinarono anche un vicepresidente e tesoriere del Real e un presidente ad interim scomparve. Inoltre, Santiago Bernabéu, nel periodo in cui era presidente, ebbe un conflitto con due franchisti dopo una partita del Real Madrid, fatto che lo pose in inimicizia con il governo di Franco.

La rivalità con il Barça si intensificò dopo la semifinale della Copa del Generalísimo del 1943 tra le due squadre. La partita di andata al Les Corts terminò con una vittoria del Barça per 3-0, ma il ritorno si concluse con un passivo di 11-1. Si è insinuato che sui giocatori blaugrana furono fatte pressioni affinché perdessero la partita e persino Pineyro si dimise per protesta.

La rivalità riaffiorò negli anni 1950 con la questione riguardante l'acquisto di Alfredo Di Stéfano; i diritti sul giocatore erano divisi tra due squadre, il River Plate e i Millionarios. Il Barcellona raggiunse un accordo con i Millionarios ma non con il River Plate, mentre al Real Madrid avvenne l'esatto contrario. Nella controversia intervenne Franco, il quale, tramite un "decreto reale" appositamente emesso, stabilì che Di Stéfano avrebbe dovuto dividere la sua carriera tra le due squadre, giocando una stagione a Barcellona e una a Madrid. Il Barcellona rifiutò tale soluzione in segno di protesta e il giocatore si accasò al Real Madrid, in cui sarebbe diventato uno dei calciatori più forti di ogni epoca.[42][43]

In aggiunta alla rivalità con il Barcellona, il Real mantiene anche una storica rivalità locale con l'Atlético Madrid. Sebbene l'Atlético fosse stato originalmente fondato da tre studenti baschi, a questi si unirono nel 1904 alcuni dissidenti del Madrid FC. Ulteriori tensioni furono create dal fatto che inizialmente i tifosi dell'Atlético provenivano dalla classe lavoratrice, mentre i sostenitori del Real appartenevano alla classe media.

La rivalità tra i due club madrileni guadagnò per la prima volta l'attenzione internazionale durante la Coppa dei Campioni del 1959, quando le due formazioni si incontrarono in semifinale. Il Real vinse 2-1 la gara d'andata al Bernabéu, mentre l'Atlético vinse 1-0 il ritorno al Metropolitano. Il pareggio portò ad uno spareggio che il Real vinse 2-1. L'Atlético ottenne comunque alcune rivincite quando, dopo le dimissioni dell'allenatore del Real José Villalonga, lo sconfisse nelle due successive finali di Coppa del Re del 1960 e del 1961.

Tra il 1961 e il 1980, quando il Real dominò la Liga solo l'Atlético offrì ai blancos una seria sfida vincendo il titolo nel 1966, 1970, 1973 e 1977. Nel 1965, quando finì vicecampione della Liga dopo un'intensa battaglia con i rivali cittadini, l'Atlético divenne la prima formazione dopo otto anni a battere il Real al Bernabéu.

Il bilancio delle ultime sfide con l'Atlético è molto favorevole al Real. L'apice del dominio dei merengues si è avuto nella stagione 2002-03, quando il Real ha conquistato il titolo della Liga dopo aver battuto l'Atlético 4-0 allo stadio Vicente Calderón, oltre che nella finale di Champions League 2013-2014, dove sono state ancora i merengues ad aggiudicarsi il titolo, sempre con 4 gol a favore, nel 4-1 di Lisbona dopo i tempi supplementari, e nella finale di Champions League 2015-2016 a Milano, dove i blancos hanno prevalso ai calci di rigore.


Organico


Lo stesso argomento in dettaglio: Real Madrid Club de Fútbol 2022-2023.

Rosa 2022-2023


Rosa e numerazione aggiornate all'11 agosto 2022.[44]

N. Ruolo Giocatore
1 P Thibaut Courtois
2 D Daniel Carvajal
3 D Éder Militão
4 D David Alaba
5 D Jesús Vallejo
6 D Nacho
7 A Eden Hazard
8 C Toni Kroos
9 A Karim Benzema (capitano)
10 C Luka Modrić
11 A Marco Asensio
12 C Eduardo Camavinga
N. Ruolo Giocatore
13 P Andrij Lunin
15 C Federico Valverde
16 D Álvaro Odriozola
17 A Lucas Vázquez
18 C Aurélien Tchouaméni
19 C Dani Ceballos
20 A Vinícius Júnior
21 A Rodrygo
22 D Antonio Rüdiger
23 D Ferland Mendy
24 A Mariano Díaz

Staff tecnico


Staff tecnico
  • Allenatore: Carlo Ancelotti
  • Assistente allenatore: Davide Ancelotti
  • Allenatore dei portieri: Luis Llopis
  • Preparatore atletico: Javier Mallo
  • Preparatore atletico: Antonio Pintus
  • Preparatore atletico: Francesco Mauri
  • Terapista della riabilitazione: José Carlos García Parrales
  • Terapista della riabilitazione: Hamidou Msaidie
  • Match analyst: Simone Montanaro
  • Nutrizionista: Mino Fulco

Altre sezioni sportive



Calcio femminile


Lo stesso argomento in dettaglio: Real Madrid Club de Fútbol (femminile).

Nel 2020 è stata istituita la sezione di calcio femminile del Real Madrid, che nella stagione 2020-2021 milita in Primera División Femenina.


Pallacanestro


Lo stesso argomento in dettaglio: Real Madrid Baloncesto.

Rugby a 15


Lo stesso argomento in dettaglio: Real Madrid Club de Fútbol (rugby a 15).

Calcio a 5


Nel 2008 il club unitamente ad altre otto squadre vincitrici di almeno un campionato nazionale, diede vita alla Liga Española de Fútbol Indoor, campionato giocato da veterani dei rispettivi club. Il Real Madrid ha schierato giocatori come Paco Buyo, Emilio Amavisca ed Alfonso Pérez.


Sezioni storiche


Oltre alle sezioni attualmente[quando?] esistenti il Real Madrid ha avuto diverse altre sezioni sportive, attualmente[quando?] scomparse.


Note


  1. Tal día como hoy… en 2000 [collegamento interrotto], su realmadrid.com. URL consultato il 4 maggio 2012.
  2. (EN) 1902-1910, in realmadrid.com. URL consultato il 24 agosto 2018.
  3. (EN) Football honours, in realmadrid.com. URL consultato il 24 agosto 2018.
  4. (EN) 1911-1920, in realmadrid.com. URL consultato il 24 agosto 2018.
  5. (EN) 1931-1940, in realmadrid.com. URL consultato il 24 agosto 2018.
  6. (EN) 1941-1950, in realmadrid.com. URL consultato il 24 agosto 2018.
  7. (EN) 1961-1970, in realmadrid.com. URL consultato il 25 agosto 2018.
  8. (EN) 1971-1980, in realmadrid.com. URL consultato il 26 agosto 2018.
  9. Il termine spagnolo quinta è paragonabile all'italiano "leva", nel senso di generazione, gruppo della stessa annata e quindi chiamato assieme alla leva militare.
  10. (EN) 1981-1990, in realmadrid.com. URL consultato il 26 agosto 2018.
  11. (EN) 1991-2000, in realmadrid.com. URL consultato il 26 agosto 2018.
  12. (EN) 2001-2010, in realmadrid.com. URL consultato il 27 agosto 2018.
  13. Le migliori squadre di sempre: il Real 1998-2002, in it.uefa.com. URL consultato il 27 agosto 2018.
  14. Tradizionalmente considerata la prima edizione della Coppa del Re, ma non riconosciuta dalla RFEF.
  15. Torneo annullato per l'inosservanza delle norme relative ai campi di gioco.
  16. Vittoria automatica del trofeo avendo vinto sia la Liga che la Coppa del Re.
  17. Real Madrid, mejor club del siglo XX, su realmadrid.com. URL consultato il 14 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2011).
  18. (EN) Alvaro Heralta, Corinthian, the reason why Real Madrid dress in white, su realmadridnews.com, 29 maggio 2013. URL consultato il 5 febbraio 2019.
  19. (EN) Real Madrid turns 106 (V), su realmadrid.com. URL consultato il 21 giugno 2010.
  20. Real Madrid, una maglietta verde, su sportmediaset.mediaset.it.
  21. (ES) Escudo Real Madrid, su santiagobernabeu.com. URL consultato il 29 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2008).
  22. Presidents — Pedro Parages, su realmadrid.com. URL consultato il 18 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2009).
  23. (EN) Hala Madrid y nada más, in realmadrid.com. URL consultato il 3 settembre 2018.
  24. (ES) Estadio, in realmadrid.com. URL consultato il 23 agosto 2018.
  25. (ES) Viejos Campos del Real Madrid, in realmadridcf-online.com. URL consultato il 23 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2012).
  26. (EN) Estadio Santiago Bernabeu, in stadiumguide.com. URL consultato il 23 agosto 2018.
  27. (EN) Training Facilities, su realmadrid.com. URL consultato il 23 agosto 2018.
  28. (EN) Alfredo di Stefano Stadium, su realmadrid.com. URL consultato il 23 agosto 2018.
  29. Redazione, Il Real giocherà le gare in casa allo Stadio Di Stéfano, su CalcioeFinanza.it, 2 giugno 2020. URL consultato il 22 ottobre 2020.
  30. Nella Casa del Real: tra i segreti dei Blancos, su sport.sky.it. URL consultato il 23 agosto 2018.
  31. (EN) Previous Ciudad Deportiva, su realmadrid.com. URL consultato il 23 agosto 2018.
  32. (ES) Comunicado oficial, su realmadrid.com, Real Madrid C.F., 22 luglio 2011. URL consultato il 2 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2011).
  33. (EN) Nature and Objetives, in realmadrid.com. URL consultato il 3 settembre 2018.
  34. Negli ultimi dieci anni, le giovanili del Real Madrid hanno fatto guadagnare tantissimo al club, su rivistaundici.com, 29 luglio 2020.
  35. CRONACA STAFF & DIRIGENTI REAL MADRID CF, in transfermarkt.it. URL consultato il 22 agosto 2018.
  36. (EN) Spain - Record International Players, su rsssf.com. URL consultato il 30 novembre 2008.
  37. (ES) Máximos goleadores de la selección española, su futbol.sportec.es, Fútbol en la Red. URL consultato il 30 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2009).
  38. (ES) Nacho ya suma más minutos que toda la temporada pasada. ¿Será el siguiente 'one club man' del Real Madrid?, su marca.com, Marca. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  39. Benzema, el jugador extranjero con más partidos en la historia del Real Madrid, su realmadrid.com, Real Madrid C.F.. URL consultato il 13 dicembre 2020.
  40. Real Madrid CF, in www.uefa.com. URL consultato il 21 agosto 2018.
  41. PARTITE RECORD, in transfermarkt.it. URL consultato il 29 agosto 2018.
  42. Alfredo Di Stefano: la Saeta Rubia che fece grande il Real, su calciopro.com, 4 luglio 2012. URL consultato il 4 luglio 2012.
  43. Real Madrid: taking down myths, su hala-madrid.livejournal.com, 4 luglio 2012. URL consultato il 4 luglio 2012.
  44. (ES) Real Madrid Primer Equipo, su realmadrid.com.

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Controllo di autoritàVIAF (EN) 129926959 · ISNI (EN) 0000 0000 8918 8257 · LCCN (EN) n97052180 · GND (DE) 6512235-5 · BNE (ES) XX115376 (data) · BNF (FR) cb16669126d (data) · J9U (EN, HE) 987007454135705171 · NDL (EN, JA) 01044251 · WorldCat Identities (EN) lccn-n97052180
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[de] Real Madrid

Der Real Madrid Club de Fútbol [.mw-parser-output .IPA a{text-decoration:none}reˌalmaˈðrið ˌklubdeˈfuðβol], allgemein bekannt als Real Madrid, ist ein Fußballverein aus Madrid.

[en] Real Madrid CF

Real Madrid Club de Fútbol (

[es] Real Madrid Club de Fútbol

El Real Madrid Club de Fútbol, más conocido simplemente como Real Madrid, es una entidad polideportiva con sede en Madrid, España. Fue declarada oficialmente registrada como club de fútbol por sus socios el 6 de marzo de 1902 con el objeto de la práctica y desarrollo de este deporte —si bien sus orígenes datan del año 1900,[7] y su denominación de (Sociedad) Madrid Foot-ball Club de octubre de 1901—, siendo el quinto club fundado en la capital.[n. 3] Tuvo a Julián Palacios y los hermanos Juan Padrós y Carlos Padrós como principales valedores de su creación.[8]
- [it] Real Madrid Club de Fútbol

[ru] Реал Мадрид (футбольный клуб)

«Реа́л Мадри́д» (исп. Real Madrid Club de Fútbol) — испанский профессиональный футбольный клуб из города Мадрид. Признан ФИФА лучшим футбольным клубом XX века. «Реал Мадрид» — один из трёх клубов, которые ни разу не покидали высший испанский дивизион, двумя другими являются «Барселона» и «Атлетик Бильбао»[3]. Является одним из самых титулованных клубов в испанском футболе. На его счету 67 национальных трофеев: рекордные 35 титулов чемпиона страны (Ла Лига), а также 19 Кубков Короля, 12 Суперкубков Испании и 1 Кубок Лиги[4]. Является рекордсменом по количеству побед и голов в Лиге чемпионов (14 раз, единственная команда, выигрывавшая этот турнир — тогда ещё Кубок Европейских чемпионов — 5 раз подряд).



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