Nella stagione 1991-1992 il Pisa, appena retrocesso dalla massima serie, si presenta ai nastri di partenza della cadetteria come una delle favorite per la promozione. Il presidente Anconetani conferma inizialmente sulla panchina Luca Giannini (esonerandolo dopo tre sconfitte consecutive in avvio di torneo e sostituendolo con Ilario Castagner), sono stati ingaggiati giovani di belle speranze come il difensore Andrea Fortunato e l'attaccante Marco Ferrante (quest'ultimo per rimpiazzare Lamberto Piovanelli ceduto alla Juventus); sono stati inoltre confermati nella rosa i due argentini José Antonio Chamot e Diego Simeone. Con 17 reti il miglior realizzatore stagionale pisano è stato Ferrante, delle quali 4 in Coppa Italia e 13 in campionato. Bene anche il suo gemello del goal Scarafoni autore di 16 reti, 6 delle quali su calcio di rigore.
Nonostante le attese della vigilia però la squadra nerazzurra non è mai riuscita ad imporsi fra le prime della categoria e ha dovuto abbandonare i sogni di promozione già con alcune giornate di anticipo, chiudendo comunque con un onorevole sesto posto il campionato. Un torneo molto regolare quello dei pisani, con 20 punti ottenuti nel girone di andata e 19 nel ritorno. In Coppa Italia i nerazzurri hanno fatto un buon percorso, arrivando agli ottavi di finale, superando i primi due turni, nei quali hanno eliminato nel primo il Monza e nel secondo il Foggia, poi negli ottavi di finale sono invece usciti dalla manifestazione, cedendo il passaggio del turno al Genoa nel doppio confronto.
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