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James Edward Harden Jr. (Los Angeles, 26 agosto 1989) è un cestista statunitense, professionista nei Philadelphia 76ers nella NBA.

È considerato uno dei migliori cestisti in attività, e uno dei migliori realizzatori della storia grazie al suo step back. A livello collegiale ha militato tra le file dell'Arizona State, dove è stato nominato All-American nel 2009. Nel medesimo anno ha dichiarato la sua eleggibilità per il Draft NBA 2009, venendo selezionato come terza scelta assoluta dagli Oklahoma City Thunder.[1] Nel 2012 è stato nominato come miglior sesto uomo dell'anno e andò con la propria franchigia alle NBA Finals, dove perse contro i Miami Heat per 4-1. Successivamente si è trasferito agli Houston Rockets, squadra nella quale si è affermato come uno dei giocatori più prolifici della sua generazione e tra le migliori guardie tiratrici della NBA, vincendo il premio di MVP nel 2018.[2][3][4] Con la nazionale degli Stati Uniti ha vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Londra 2012 e ai Mondiali di Spagna 2014.

James Harden
Harden con i Brooklyn Nets nel 2022
Nazionalità  Stati Uniti
Altezza 196 cm
Peso 100 kg
Pallacanestro
Ruolo Guardia / Playmaker
Squadra Philadelphia 76ers
Carriera
Giovanili
2003-2007Artesia High School
2007-2009ASU Sun Devils
Squadre di club
2009-2012Oklahoma Thunder220 (2.795)
2012-2021Houston Rockets621 (18.365)
2021-2022Brooklyn Nets80 (1.875)
2022-Philadelphia 76ers35 (747)
Nazionale
2012- Stati Uniti
Palmarès
 Olimpiadi
OroLondra 2012
 Mondiali
OroSpagna 2014
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 16 ottobre 2021

Soprannominato The Beard, in italiano Il Barba, a causa della sua folta e distintiva barba,[5][6] Harden è stato il primo giocatore nella storia della NBA a fare una tripla doppia da 60 punti in una partita. Inoltre, assieme a Wilt Chamberlain, Elgin Baylor, Michael Jordan, Kobe Bryant e Damian Lillard è l'unico ad aver segnato almeno 60 punti in più di un'occasione. Harden, insieme a Bill Walton, è poi l'unico giocatore ad aver vinto sia l'NBA Sixth Man of the Year, sia l'NBA Most Valuable Player.[7]

È stato inoltre, il primo giocatore nella storia della NBA a realizzare una tripla doppia da 30 punti al debutto con una franchigia. Al 2022 figura al terzo posto nella classifica dei migliori realizzatori da 3 punti NBA.[8]


Caratteristiche tecniche


Mancino, considerato uno dei migliori realizzatori della storia,[9][10][11][12] è un grande ball handler,[13] ha un ampio range di tiro[14] e predilige il tiro dalla lunga distanza[14][15] e le penetrazioni; l'elevato QI cestistico gli permette, in caso di chiusura della difesa, di trovare sempre il compagno libero,[16] qualità che lo rende, oltre che una guardia, uno dei migliori playmaker della lega.[9][17] Nonostante l'elevata massa muscolare, che gli permette di assorbire i contatti in penetrazione, è dotato di un primo passo fulminante, letale anche per i migliori difensori. È riconosciuto come uno dei migliori giocatori in isolamento di sempre, scelta offensiva da lui molto utilizzata, grazie alla capacità di interpretare la difesa e di agire di conseguenza.[16][18][19] Tra i suoi movimenti rientrano anche il passo europeo (o eurostep)[16][20] e lo step-back.[11][14]


Carriera



High school


James Harden ha frequentato la Artesia High School di Lakewood (California).

Nel suo primo anno ha realizzato una media di 18,8 punti, 7,9 rimbalzi e 3,9 assist. Ha iniziato la prima parte dell'anno successivo collezionando una media di 13,2 punti. Nella seconda parte è riuscito a migliorare e a concludere la stagione con una media di 18,8 punti, 7,7 rimbalzi e 3,5 assist, candidando Artesia per la vittoria del titolo e portando la sua squadra ad un record di 33-1. Artesia, infatti, vincerà il titolo con un record di 33-2.

Ha inoltre aiutato la sua squadra dell'AAU (Amateur Athletic Union), la Pump-N-Run Elite, a vincere il campionato Adidas Super 64 del 2006.[21] Ha segnato 34 punti nella partita contro il DC Assault, team composto da Michael Beasley, Nolan Smith e Austin Freeman. Lo stesso giorno ha giocato una partita contro gli Houston Hoops, concludendo l'incontro con 33 punti. La partita finale ha visto i Pump-N-Run vittoriosi contro i Southern California All-Stars di Kevin Love.


College


Harden in un'azione contro Alfred Aboya
Harden in un'azione contro Alfred Aboya

Nella stagione 2007-08, Arizona State ha dovuto difendere il titolo della Pacific-10 Conference.[22] Con 17,8 punti, 5,3 rimbalzi e 2,1 assist di media nel suo primo anno, Harden ha aiutato la sua squadra a raggiungere il record di 21-13. Arizona State non arriverà però oltre il quinto posto della Pac-10.

Fuori dalla NCAA, Arizona State è stata scelta per il National Invitation Tournament del 2008. Dopo aver sconfitto due squadre, i Sun Devils si sono dovuti arrendere nella finale contro i campioni in carica, i Florida Gators.

Dopo questa annata, Harden è apparso nella copertina di Sports Illustrated. Ha iniziato la stagione 2008-09 piuttosto bene, raggiungendo un career-high di 40 punti contro gli UTEP Miners il 30 novembre 2008.[23] Finirà la stagione 2008-09 con una media di 20,1 punti, 5,6 rimbalzi e 4,2 assist.

Dopo la sconfitta dei Sun Devils contro gli USC Trojans, Harden è stato nominato per l'All-Pac 10 Tournament Team.[24]

Dopo la fine della stagione, Harden ha dichiarato la sua eleggibilità per il Draft NBA 2009.[25][26][27] Ha inoltre assunto Rob Pelinka come suo agente.[28]


NBA



Oklahoma City Thunder

James Harden durante il periodo ai Thunder nel 2011.
James Harden durante il periodo ai Thunder nel 2011.

Il 25 giugno 2009 viene scelto come terza scelta assoluta al Draft NBA dagli Oklahoma City Thunder, diventando così il primo giocatore a essere selezionato dai Thunder, appena entrati in NBA al posto dei Seattle SuperSonics.[29][30] Conclude la sua prima annata con 9,9 punti, 3,2 rimbalzi e 1,8 assist in più di 22 minuti a partita, cifre che gli permettono di entrare nell'NBA All-Rookie Second Team 2010. I suoi primi Play-off NBA si chiudono invece con una media 7,7 punti, 2,5 rimbalzi e 1,8 assist a partita. Nella sua seconda stagione disputa tutte le 82 partite di stagione regolare, con una media di 12,2 punti a partita. Ai play-off mantiene una media di 13 punti a partita, tirando con il 47% dal campo.

La stagione 2011-2012 è quella della sua esplosione, diventa infatti un punto fermo dei giovani Thunder che ottengono il secondo record nella Western Conference; è il terzo marcatore del team, dietro a Durant e Westbrook con 16,8 punti di media, più 4,1 rimbalzi e 3,7 assist, giocando però solo 2 partite su 62 da titolare. Il 18 aprile 2012 ha firmato il suo career high di punti, 40 nella vittoria per 109-97 contro i Phoenix Suns. Il 22 aprile, contro i Los Angeles Lakers, ha subito una commozione cerebrale dopo aver ricevuto una gomitata da Metta World Peace, che fece finta di star agitando le braccia per festeggiare una schiacciata; World Peace venne espulso e successivamente squalificato per 7 partite. Rientra per la prima partita dei play-off contro i Dallas Mavericks. Viene eletto per la prima volta Miglior sesto uomo dell'anno, diventando il secondo giocatore più giovane ad averlo mai vinto.[31] Arriva con i Thunder fino alle finali NBA, che però perdono per 4-1 contro i Miami Heat dei big three; contro gli Heat Harden ha deluso, tenendo di media un 37,5% di percentuale al tiro.[32][33]

James Harden in azione durante i Playoff del 2013, mentre fronteggia Kevin Durant, suo ex compagno di squadra ai Thunder.
James Harden in azione durante i Playoff del 2013, mentre fronteggia Kevin Durant, suo ex compagno di squadra ai Thunder.

Houston Rockets


Stagione 2012-2013

I Thunder provano quindi a prolungargli il contratto offrendogliene uno quadriennale a 55 milioni di dollari, ma ogni trattativa fallisce. Il 27 ottobre 2012 viene quindi coinvolto in uno scambio con gli Houston Rockets che lo porta a Houston insieme a Cole Aldrich, Daequan Cook e Lazar Hayward in cambio di Kevin Martin, Jeremy Lamb, due prime scelte e una seconda scelta al draft.[34] Il general manager dei Rockets Daryl Morey ha definito Harden un giocatore "fondamentale" per far tornare la squadra a competere per il titolo NBA. Il successivo 31 ottobre firma un contratto quinquennale a 80 milioni di $. Fa il suo debutto nella prima partita stagionale, una trasferta vinta contro i Detroit Pistons 105-96, mettendo a referto 37 punti, 12 assist, 6 rimbalzi e 4 palle rubate. I suoi 37 punti lo fanno diventare il secondo giocatore con più punti al suo debutto e il primo con almeno 37 punti e 12 assist al suo debutto. Harden è stato inoltre il primo giocatore dei Rockets a mettere a segno un 37-12 da Hakeem Olajuwon nella stagione 1994-95. Il 2 novembre contro gli Atlanta Hawks fa registrare il suo career high con 45 punti. Diventa così il quinto giocatore per numero di punti segnati nelle prime due partite (82) di regular season, dietro Wilt Chamberlain (che occupa la prima, la seconda e la quarta posizione) e dietro Michael Jordan. Il 2 febbraio realizza la prima tripla doppia in carriera contro gli Charlotte Bobcats, conducendo i suoi Rockets ad una comoda vittoria grazie a 21 punti, 11 rimbalzi e 11 assist. Il 17 febbraio viene selezionato per prendere parte all'All-Star Game, che si è disputato presso il Toyota Center di Houston; mette a referto 15 punti, conditi da 6 rimbalzi e 3 assist in 25 minuti. Il 20 febbraio 2013 aggiorna il suo massimo in carriera, segnando 46 punti alla sua ex squadra: gli Oklahoma City Thunder. Conclude l'anno con 25,9 punti di media, con 4,9 rimbalzi e 5,8 assist in 38,3 minuti.


Stagione 2014-2015

Al tiro contro John Wall.
Al tiro contro John Wall.

Il 1º aprile 2015 contro i Sacramento Kings realizza il suo nuovo career-high di 51 punti con 16/25 dal campo, di cui 8/9 da tre, 11/13 dalla lunetta, aggiungendo 8 rimbalzi e 6 assist. Il 26 maggio 2015 in gara 4 delle finali di conference mette a segno 45 punti, 9 rimbalzi e 5 assist contro i Golden State Warriors. I suoi Rockets vengono comunque eliminati per 4-1.


Stagione 2015-2016

In palleggio contro Aaron Gordon.
In palleggio contro Aaron Gordon.

Durante la stagione 2015-16 alla sua 492ª partita, grazie ai 27 punti segnati contro i Minnesota Timberwolves raggiunge quota 10.000 punti in carriera.[35]

Il 20 gennaio nella partita contro i Detroit Pistons persa per 123-114 segna la sua settima tripla doppia in carriera mettendo a referto 33 punti, 17 rimbalzi e 14 assist. Grazie a questa prestazione Harden raggiunge diversi record: 17 rimbalzi rappresentano il suo career high; supera quota 1000 triple segnate in carriera; è il primo giocatore dopo Wilt Chamberlain a realizzare una tripla doppia con almeno 33 punti, almeno 17 rimbalzi e almeno 14 assist (Wilt il 18 marzo 1968 ai tempi dei 76ers segnò 53 punti, 32 rimbalzi e 14 assist contro i Lakers).


Stagione 2016-2017: l'arrivo di Mike D'Antoni

Con l'arrivo di Mike D'Antoni come allenatore, nella stagione 2016-2017 Harden si vede spostato alla posizione di playmaker. Viene inoltre nominato titolare per l'All Star Game di New Orleans. Il 31 Dicembre 2016 contro i New York Knicks realizza la Tripla doppia più alta della storia della NBA con 53 punti, 17 assist e 16 rimbalzi. Il 27 gennaio 2017 nella partita contro i Philadelphia 76ers segna 51 punti conditi da 13 rimbalzi e 13 assist diventando così il primo giocatore della storia della NBA a segnare 2 triple doppie con almeno 50 punti in una stagione[36] (insieme a Russell Westbrook, che ci riuscirà sempre nello stesso anno[37]). I suoi Rockets vengono però eliminati in sei gare in semifinale di Conference dai San Antonio Spurs, anche grazie a prestazione sottotono da parte di Harden. Viene successivamente nominato nel primo quintetto All-NBA e finisce secondo nella corsa al premio di MVP della regular season, vinto da Russell Westbrook.

In estate firma l'estensione più ricca della storia, raggiungendo un accordo per 4 anni a 160 milioni.[38]


Stagione 2017-2018: il primo MVP

Harden nel 2018
Harden nel 2018

Harden innalza nuovamente il suo livello di gioco, portando i suoi Rockets al primo posto nella Western Conference, grazie anche all'arrivo dell'All-Star Chris Paul in estate. Nei Playoff Houston arriva fino in Finale di Conference, dopo aver battuto i Timberwolves e i Jazz. Qui devono arrendersi ai Golden State Warriors, futuri campioni, in sette partite, complice anche l'infortunio di Paul in gara 5. Al termine della stagione viene incluso nel primo quintetto All-NBA e viene nominato MVP della regular season, dopo aver mantenuto le medie di 30,4 punti, 5,4 rimbalzi e 8,8 assist a partita,[39] oltre a essere stato il giocatore con più tiri da 3 segnati.[40]


Stagione 2018-2019

La stagione inizia con molte difficoltà. La squadra paga inizialmente i numerosi infortuni, in particolare quelli di Paul, Gordon e Capela, ma riesce presto a risalire la classifica grazie alle mostruose prestazioni di Harden, che infrange anche il record di Kobe Bryant per partite consecutive con almeno 30 punti segnati.[41]. La striscia si interrompe a 32 partite nel successo per 119-114 contro gli Atlanta Hawks, in cui ha segnato comunque 28 punti.[42][43]

Il 3 gennaio 2019, nel successo esterno contro i Golden State Warriors, con 10 realizzazioni da tre punti (per complessivi 44 punti), 10 rimbalzi e 15 assist diventa il primo cestista ad aver realizzato in NBA 10 triple in una tripla doppia, il primo cestista ad aver realizzato almeno 10 triple e 10 assist in un match e il terzo (dopo Donyell Marshall e Trevor Ariza) ad aver realizzato almeno 10 triple e 10 rimbalzi[44]. A fine anno è stato il migliore realizzatore della lega.[45]

Il 24 gennaio 2019 realizza 61 punti nella vittoriosa trasferta sul campo dei Knicks (110-114), diventando così il quinto giocatore della storia della NBA ad aver segnato almeno 60 punti in più di una partita (prima di lui ci sono riusciti soltanto Chamberlain, Bryant, Jordan e Baylor)[46]. Il 22 marzo 2019 riesce a ripetersi realizzando altri 61 punti contro i San Antonio Spurs.[47] Termina la stagione nuovamente come migliore marcatore della lega (36,1 i punti di media),[48] e con 9 gare da 50 o più punti[49]. Nonostante le eccezionali prestazioni, Harden termina secondo nella corsa al premio di MVP, vinto da Giannis Antetokounmpo.

Nei Playoff i Rockets battono agevolmente i Jazz in cinque partite, ma si devono arrendere ai Golden State Warriors, che, nonostante la pesante assenza di Kevin Durant (compensata tuttavia dalla presenza di altri 3 all star) in gara 6, sconfiggono Houston 4-2.

Nel maggio 2019 viene scelto dalla Adidas come testimonial per la campagna pubblicitaria del suo 70º anniversario e diviene bersaglio di insulti razzisti da parte di alcuni utenti sui social network italiani.[50]


Stagione 2019-2020

Nell'estate 2019, in seguito alle due sconfitte consecutive rimediate ai playoff contro i Golden State Warriors, la franchigia opta per un importante cambiamento a roster e decide di affiancargli l'ex compagno ai tempi di OKC Russell Westbrook, che arriva a Houston in cambio di Chris Paul, due prime scelte protette e altre chiamate al draft.

Il 3 dicembre 2019, nella sfida esterna persa contro i San Antonio Spurs, eguaglia un record NBA, realizzando in un singolo incontro 24 tiri liberi senza commettere errori, come fatto da Dirk Nowitzki nella finale di Western Conference 2011[51]. Nella vittoria 158-111 contro gli Atlanta Hawks realizza 60 punti in 31 minuti, diventando il giocatore con 60 o più punti in minor tempo. L'11 e il 13 dicembre disputa due ottime partite da 10 triple ciascuna, segnando in entrambi i casi più di 50 punti. Ai playoff nella bolla di Orlando, dopo aver eliminato gli Oklahoma City Thunder in sette gare, il suo cammino viene interrotto in semifinale di conference (persa 4-1 con i Los Angeles Lakers, futuri campioni NBA)


Stagione 2020-2021

Harden con i Brooklyn Nets
Harden con i Brooklyn Nets

A seguito di alcune divergenze con gli Houston Rockets, passa ai Brooklyn Nets in data 13 gennaio 2021, in cambio di 4 prime scelte, 3 swap e Caris LeVert (che i Rockets girano immediatamente ai Pacers in cambio di Victor Oladipo).[52] Alla prima partita con la nuova squadra, nella vittoria per 122 a 115 contro gli Orlando Magic, mette a segno 32 punti, 12 rimbalzi e 14 assist, diventando il settimo giocatore nella storia a realizzare una tripla doppia all'esordio con una nuova maglia. Il 1 marzo, nella vittoria contro i San Antonio Spurs, diventa il primo giocatore nella storia a realizzare una tripla doppia da almeno 30 punti, 10 rimbalzi e 15 assist senza perdere alcun pallone (30 punti, 14 rimbalzi, 15 assist). Questa è inoltre la settima tripla doppia in maglia Nets in poco più di un mese, record di franchigia. Con la sua decima tripla doppia, realizzata il 15 marzo contro i New York Knicks (21-15-15), diventa il primo giocatore nella storia dei Nets a realizzare una tripla doppia da almeno 20 punti, 15 rimbalzi e 15 assist. Nella gara successiva, vinta contro i Pacers, realizza la sua undicesima tripla doppia, la seconda consecutiva, con 40 punti, 10 rimbalzi e 15 assist. Grazie ad essa diventa il quarto giocatore nella storia, dopo Wilt Chamberlain, Michael Jordan e Kobe Bryant, a realizzare 40 o più punti in almeno 100 partite in carriera. Il 29 marzo realizza la sua dodicesima tripla doppia (38 punti, 11 rimbalzi e 13 assist), eguagliando il record di triple doppie stagionali con la maglia dei Nets stabilito da Jason Kidd (stagioni 2006-07 e 2007-08)


Nazionale


Viene convocato per le Olimpiadi di Londra 2012 dal coach Mike Krzyzewski, con anche i suoi compagni Russell Westbrook e Kevin Durant di OKC.[33] Con il Team USA vince il torneo battendo in finale la nazionale spagnola. Il 14 settembre 2014 vince, da capitano, i mondiali di Spagna, battendo in finale la Serbia.[53]

Successivamente ha rifiutato le convocazioni alle Olimpiadi di Rio 2016[54] e ai Mondiali 2019.[55]


Statistiche


Legenda
  PG Partite giocate   PT  Partite da titolare  MP  Minuti a partita
 TC%  Percentuale tiri dal campo a segno  3P%  Percentuale tiri da tre punti a segno  TL%  Percentuale tiri liberi a segno
 RP  Rimbalzi a partita  AP  Assist a partita  PRP  Palle rubate a partita
 SP  Stoppate a partita  PP  Punti a partita  Grassetto  Career high
* Primo nella lega

NCAA


Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
2007-2008 ASU Sun Devils 343334,152,740,775,45,33,22,20,617,8
2008-2009 ASU Sun Devils 353535,848,935,675,65,64,21,70,320,1
Carriera 696835,050,637,675,55,43,71,90,419,0

Massimi in carriera


NBA



Regular season

Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
2009-10 Oklahoma Thunder 76022,940,337,580,83,21,81,10,39,9
2010-11 Oklahoma Thunder 82526,743,634,984,33,12,11,10,312,2
2011-12 Oklahoma Thunder 62231,449,139,084,64,13,71,00,216,8
2012-13 Houston Rockets 787838,343,836,885,14,95,81,80,525,9
2013-14 Houston Rockets 737338,045,636,686,64,76,11,60,425,4
2014-15 Houston Rockets 818136,844,037,586,85,77,01,90,727,4
2015-16 Houston Rockets 828238,1*43,935,986,06,17,51,70,629,0
2016-17 Houston Rockets 818136,444,034,784,78,111,2*1,50,529,1
2017-18 Houston Rockets 727235,444,936,785,85,48,81,80,730,4*
2018-19 Houston Rockets 787836,844,236,887,96,67,52,00,736,1*
2019-20 Houston Rockets 686836,544,435,586,56,67,51,80,934,3*
2020-21 Houston Rockets 8836,344,434,788,35,110,40,90,824,8
2020-21 Brooklyn Nets 363536,647,136,685,68,510,91,30,824,6
2021-22 Brooklyn Nets 444437,041,433.286.98.010.21,30.722.5
2021-22 Philadelphia 76ers 212137,740,232,689,27,110,51,20,221,0
2022-23 Philadelphia 76ers 9936,744,133,392,97,010,01,10,722,0
Carriera 95173734,644,236,186,05,66,81,50,524,9
All-Star 9625,644,741,150,04,75,80,80,315,9

Play-off

Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
2010 Oklahoma Thunder 6020,038,737,584,22,51,81,00,27,7
2011 Oklahoma Thunder 17031,647,530,382,55,43,61,20,813,0
2012 Oklahoma Thunder 20031,543,541,085,75,13,41,60,116,3
2013 Houston Rockets 6640,539,134,180,36,74,52,01,026,3
2014 Houston Rockets 6643,8*37,629,690,04,75,82,00,226,8
2015 Houston Rockets 171737,443,938,391,65,77,51,60,427,2
2016 Houston Rockets 5538,641,031,084,45,27,62,40,226,6
2017 Houston Rockets 111137,041,327,887,85,58,51,90,528,5
2018 Houston Rockets 171736,541,029,988,75,26,82,20,628,6
2019 Houston Rockets 111138,541,335,083,76,96,62,20,936,1
2020 Houston Rockets 121237,347,833,384,55,67,71,50,829,6
2021 Brooklyn Nets 9935,847,236,490,36,38,61,70,720,2
2022 Philadelphia 76ers 121239,940,536,889,35,78,60,80,718,6
Carriera 14910635,742,633,586,95,56,21,70,522,9

Massimi in carriera


Record



Nazionale



Cronologia presenze e punti in Nazionale

Cronologia completa delle presenze e dei punti in Nazionale -  Stati Uniti
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Punti Note
12-7-2012Las VegasStati Uniti 113 - 59 Rep. DominicanaAmichevole8[58]
16-7-2012WashingtonStati Uniti 80 - 69 BrasileAmichevole0[59]
19-7-2012ManchesterRegno Unito 78 - 118 Stati UnitiAmichevole9[60]
24-7-2012BarcellonaSpagna 78 - 100 Stati UnitiAmichevole7[61]
29-7-2012LondraStati Uniti 98 - 71 FranciaOlimpiadi 2012 - Fase a gironi5[62]
31-7-2012LondraTunisia 63 - 110 Stati UnitiOlimpiadi 2012 - Fase a gironi10[63]
2-8-2012LondraStati Uniti 156 - 73 NigeriaOlimpiadi 2012 - Fase a gironi7[64]
4-8-2012LondraLituania 94 - 99 Stati UnitiOlimpiadi 2012 - Fase a gironi3[65]
6-8-2012LondraArgentina 97 - 126 Stati UnitiOlimpiadi 2012 - Fase a gironi7[66]
8-8-2012LondraStati Uniti 119 - 86 AustraliaOlimpiadi 2012 - Quarti di finale7[67]
10-8-2012LondraArgentina 83 - 109 Stati UnitiOlimpiadi 2012 - Semifinale3[68]
12-8-2012LondraStati Uniti 107 - 100 SpagnaOlimpiadi 2012 - Finale2[69]
16-8-2014ChicagoStati Uniti 95 - 78 BrasileAmichevole18[70]
20-8-2014New YorkStati Uniti 105 - 62 Rep. DominicanaAmichevole12[71]
22-8-2014New YorkStati Uniti 112 - 86 Porto RicoAmichevole13[72]
26-8-2014Las PalmasSlovenia 71 - 101 Stati UnitiAmichevole9[73]
30-8-2014BarakaldoStati Uniti 114 - 55 FinlandiaMondiali 2014 - 1º turno9[74]
31-8-2014BarakaldoTurchia 77 - 98 Stati UnitiMondiali 2014 - 1º turno14[75]
2-9-2014BarakaldoStati Uniti 98 - 71 Nuova ZelandaMondiali 2014 - 1º turno13[76]
3-9-2014BarakaldoStati Uniti 106 - 71 Rep. DominicanaMondiali 2014 - 1º turno10[77]
4-9-2014BarakaldoUcraina 71 - 95 Stati UnitiMondiali 2014 - 1º turno17[78]
6-9-2014BarcellonaStati Uniti 86 - 63 MessicoMondiali 2014 - Ottavi di finale12[79]
9-9-2014BarcellonaSlovenia 76 - 119 Stati UnitiMondiali 2014 - Quarti di finale14[80]
11-9-2014BarcellonaStati Uniti 96 - 68 LituaniaMondiali 2014 - Semifinale16[81]
14-9-2014MadridStati Uniti 129 - 92 SerbiaMondiali 2014 - Finale23[82]
Totale Presenze 25 Punti 248

Premi e riconoscimenti



Individuale



NCAA


NBA

2018
(2018, 2019, 2020 )
First Team: 2014, 2015, 2017, 2018, 2019, 2020
Third Team: 2013
First Team: 2020

Stipendio


Stagione Squadra Salario
2009-10 Oklahoma Thunder $4,054,160
2010-11 Oklahoma Thunder $4,304,520
2011-12 Oklahoma Thunder $4,604,760
2012-13 Houston Rockets $5,820,410
2013-14 Houston Rockets $13,701,250
2014-15 Houston Rockets $14,728,844
2015-16 Houston Rockets $15,756,438
2016-17 Houston Rockets $26,540,100
2017-18 Houston Rockets $28,299,399
2018-19 Houston Rockets $30,421,854
2019-20 Houston Rockets $38,199,000
2020-21 Brooklyn Nets $40,824,000

Note


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  5. Nba, da The Beard a Gallo: 10 soprannomi da Nba, su gazzetta.it. URL consultato il 14 gennaio 2017.
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  78. (EN) Ukraine vs. USA box score, su basketball.realgm.com. URL consultato il 25 maggio 2019.
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[de] James Harden

James Edward Harden Jr. (* 26. August 1989 in Los Angeles, Kalifornien) ist ein US-amerikanischer Basketballspieler, der bei den Philadelphia 76ers in der NBA unter Vertrag steht.[2] Zuvor spielte er bei den Brooklyn Nets, Houston Rockets und für die Oklahoma City Thunder, die ihn im NBA-Draft 2009 ausgewählt hatten. Mit den Thunder konnte Harden im Jahr 2012 in die NBA-Finals einziehen und gewann den Titel des Sixth Man of the Year.

[en] James Harden

James Edward Harden Jr. (born August 26, 1989) is an American professional basketball player for the Philadelphia 76ers of the National Basketball Association (NBA). He is one of the NBA's most prolific scorers,[1][2] as well as one of the top overall players in the league.[3]

[es] James Harden

James Edward Harden, Jr.[1] (Los Ángeles, California, 26 de agosto de 1989) es un jugador de baloncesto estadounidense que actualmente pertenece a la plantilla de los Philadelphia 76ers de la NBA. Con 1,96 metros de altura, juega en la posición de base o escolta. Es uno de los anotadores más prolíficos de la NBA y se ganó el reconocimiento como el mejor escolta de la liga,[2][3] así como de ser considerado como uno de los mejores jugadores del mundo.[4]

[fr] James Harden

James Harden (état civil complet : James Edward Harden Jr.), né le 26 août 1989 à Los Angeles, est un joueur américain de basket-ball évoluant aux postes d'arrière et de meneur de jeu.
- [it] James Harden

[ru] Харден, Джеймс

Джеймс Эдвард Харден Мл. (англ. James Edward Harden Jr.; род. 26 августа 1989 года в Лос-Анджелесе, Калифорния) — американский профессиональный баскетболист, выступающий за клуб НБА «Филадельфия Севенти Сиксерс». В 2013 году первый раз принял участие в матче всех звезд НБА, в дебютном сезоне за «Рокетс». В 2012 году, выступая за клуб «Оклахома-Сити Тандер», был признан лучшим шестым игроком лиги. В 2018 году в своем шестом сезоне за «Рокетс» впервые в карьере был признан Самым ценным игроком НБА.



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