Considerato già in giovanissima età una delle promesse del tennis statunitense,[1] è stato nº 1 del tennis mondiale da juniores.[2] Nel maggio del 2021 ha vinto il suo primo titolo ATP e il suo miglior ranking mondiale è stato il 30º posto nel maggio 2022.
Biografia
È figlio degli ex tennisti Regina Rajchrtová e Petr Korda, quest'ultimo vincitore degli Australian Open 1998 in singolare e dell'edizione 1996 in doppio, nonché suo allenatore. Le sorelle Nelly e Jessica sono golfiste professioniste nell'LPGA Tour statunitense.[2]
Carriera
Juniores
Nel primo periodo da juniores si afferma soprattutto in doppio, specialità nella quale conquisterà 5 titoli di categoria. In singolare colleziona qualche finale nei tornei minori e nel novembre 2017 raggiunge la finale nell'importante Abierto Juvenil Mexicano di Città del Messico. Si afferma definitivamente nel gennaio 2018 conquistando il titolo al torneo juniores dell'Australian Open, sconfiggendo in finale Tseng Chun-hsin. Il trionfo avviene esattamente 20 anni dopo quello del padre Petr, che aveva vinto il titolo tra i professionisti all'Australian Open 1998. La vittoria a Melbourne lo porta in vetta alla classifica mondiale di categoria. Nel luglio successivo, Tseng Chun-hsin si prende la rivincita eliminandolo in semifinale al Roland Garros juniores.[2][3]
2016-2019: inizi da professionista
Fa le sue prime apparizioni nel circuito dei Futures ITF nel 2016, conquistando in giugno il primo punto nel ranking ATP. Inizia a giocare in pianta stabile tra i professionisti verso la fine del 2017 e in ottobre raggiunge la prima finale Futures al torneo U.S.A. F33. Nel febbraio 2018 debutta nel circuito maggiore al New York Open, grazie a una wild card, e viene eliminato al primo turno dal top 100 Frances Tiafoe dopo avergli strappato un set. Subito dopo fa il suo esordio anche nell'ATP Challenger Tour, collezionando un'altra sconfitta al primo turno. Conquista il suo primo titolo da professionista il 20 maggio 2018 nel torneo di doppio del Futures Spain F11 in coppia con Orlando Luz, battendo in finale Michiel de Krom / Felipe Meligeni Alves. Dopo altre due finali perse in singolare nei Futures, in agosto vince al primo turno delle qualificazioni agli US Open e viene eliminato al secondo turno. Nel febbraio 2019 si impone nel torneo ITF di doppio M25 Weston in coppia con Nicolás Mejía. Vince i primi incontri in un Challenger nell'aprile successivo, quando raggiunge i quarti di finale al Sarasota Open. In luglio disputa la sua prima finale Challenger a Nur-Sultan, viene sconfitto in tre set da Evgeny Donskoy e il 5 agosto fa il suo ingresso nella top 300. In novembre gioca a Champaign-Urbana la sua seconda finale Challenger e soccombe in tre set a Jeffrey John Wolf.
2020: quarto turno al Roland Garros, primo titolo Challenger e 116º nel ranking
Nell'agosto 2020 supera per la prima volta le qualificazioni di un torneo ATP nel Masters 1000 di Cincinnati ottenendo le sue prime vittorie su giocatori top 100, il nº 76 ATP Attila Balázs e il nº 54 Gilles Simon; al primo turno del main draw viene sconfitto da Emil Ruusuvuori. La settimana successiva riceve una wild card per il tabellone principale degli US Open ed esce al primo turno per mano di Denis Shapovalov. Supera le qualificazioni anche al Roland Garros e al primo turno vince il primo incontro in un tabellone principale del circuito maggiore superando in 4 set Andreas Seppi, al secondo turno sconfigge in 4 set il nº 1 statunitense John Isner; diventa il primo statunitense a raggiungere il quarto turno al debutto nello Slam parigino dopo Michael Russell nel 2001,[2] viene quindi eliminato da Rafael Nadal in tre set. Questi risultati lo proiettano al 131º posto del ranking, con un balzo di 82 posizioni. L'11 agosto 2020 alza il suo primo trofeo da professionista in singolare al Challenger Eckental, sconfiggendo in finale Ramkumar Ramanathan con il punteggio di 6-4, 6-4. Migliora così il suo best ranking, arrivando in 116ª posizione.
2021: 1º titolo ATP, 1º titolo Challenger, quarti di finale a Miami e top 50
Si presenta in forma all'inizio del 2021 e disputa a Delray Beach la sua prima finale ATP, dopo aver sconfitto per la seconda volta Isner; nella sfida decisiva contro Hubert Hurkacz viene sconfitto con un doppio 6-3. Subito dopo vince a Quimper il suo secondo Challenger, lasciando due soli giochi in finale a Filip Horanský, e a fine torneo entra nella top 100. Raggiunge il secondo turno a Montpellier e nell'ATP 500 di Acapulco. A fine marzo ottiene nel Masters 1000 di Miami le sue vittorie più significative, elimina al secondo turno il nº 17 ATP Fabio Fognini (prima vittoria su un top 20), al terzo turno concede solo tre giochi alla rivelazione stagionale Aslan Karacev, reduce dal titolo conquistato a Dubai e dalla semifinale all'Australian Open.[1] Negli ottavi di finale sconfigge per la prima volta un top 10, il nº 9 Diego Schwartzman, con il punteggio di 6-3, 4-6, 7-5. Esce nei quarti per mano della testa di serie nº 4 Andrej Rublëv, che si impone per 7-5, 7-6. In coppia con Michael Mmoh, si spinge fino ai quarti anche nel torneo di doppio. A fine torneo migliora i suoi best ranking sia in singolare (65º) che in doppio (229º).
Inizia la trasferta europea sulla terra rossa perdendo tre incontri consecutivi e torna al successo a Lione, dove esce al secondo turno. Il 29 maggio alza il suo primo trofeo del circuito maggiore vincendo la prima edizione dell'ATP di Parma, superando in finale Marco Cecchinato per 6-2, 6-4. Il successo lo proietta al 50º posto mondiale, suo nuovo miglior ranking. Al primo turno del Roland Garros viene sconfitto in tre set da Pedro Martínez. Sull'erba di Halle accede al terzo turno con i successi sul nº 10 ATP Roberto Bautista Agut e Kei Nishikori e viene eliminato da Ugo Humbert. Al primo turno a Wimbledon sconfigge il nº 15 ATP Alex De Minaur, supera quindi Antoine Hoang e con il successo su Daniel Evans accede per la prima volta al quarto turno in una prova dello Slam, esce quindi dal torneo perdendo 10-8 il quinto set contro Karen Khachanov.
Dopo un mese di pausa rientra a Washington e viene eliminato al terzo turno da Jannik Sinner, assieme al quale raggiunge la semifinale in doppio, persa contro gli specialisti Neal Skupski / Michael Venus. Eliminato da Stefanos Tsitsipas al secondo turno a Cincinnati, è costretto al ritiro durante il match di esordio agli US Open contro Nikoloz Basilashvili per problemi allo stomaco.[4] Rientra dopo quasi quattro settimane e non va oltre il secondo turno a San Diego, al Masters di Indian Wells e a San Pietroburgo, riuscendo comunque a portare il best ranking in 38ª posizione. Al Masters di Parigi elimina Aslan Karatsev e Marin Cilic e viene sconfitto al terzo turno dal nº 2 del mondo Daniil Medvedev dopo aver vinto il primo set. Termina la stagione prendendo parte alle Next Generation ATP Finals, vince tutti gli incontri di round-robin contro Gaston, Baez e Musetti, supera in semifinale Nakashima e cede in tre set in finale a Carlos Alcaraz.
2022: due finali ATP e top 30
All'esordio stagionale concede solo sette giochi al nº 12 del mondo Cameron Norrie al primo turno dell'Australian Open, supera quindi Corentin Moutet e viene eliminato al terzo turno da Pablo Carreño Busta. Raggiunge i quarti di finale a Delray Beach e perde al terzo set contro Cameron Norrie. In marzo fa il suo esordio nella squadra statunitense di Coppa Davis sconfiggendo Nicolás Mejía nella sfida vinta dagli Stati Uniti per 4-0 sulla Colombia. Al secondo turno di Indian Wells viene sconfitto nel tie-break del set decisivo da Rafael Nadal e al successivo Miami Open esce al terzo turno per mano di Miomir Kecmanovic. Inizia la trasferta in Europa e gioca per la prima volta un Masters 1000 sulla terra battuta a Monte Carlo, al secondo turno sconfigge a sorpresa il nº 11 ATP Carlos Alcaraz, reduce dal trionfo a Miami, e viene eliminato subito dopo da Taylor Fritz, che aveva vinto il torneo di Indian Wells. Si spinge fino in semifinale all'Estoril grazie al successo nei quarti contro il nº 10 del mondo Felix Auger-Aliassime, e viene sconfitto in rimonta da Frances Tiafoe; con questi risultati porta il best ranking alla 30ª posizione mondiale. Al primo turno a Madrid supera Reilly Opelka e viene subito eliminato da Lorenzo Musetti. Raggiunge il terzo turno al Roland Garros e ritrova Alcaraz, che si prende la rivincita lasciandogli solo 10 giochi.
In questo periodo soffre di problemi alla tibia e ai piedi, e dopo le premature eliminazioni nei primi tornei sull'erba annuncia che non prenderà parte a Wimbledon per guarire.[5] Oltre a perdere i punti guadagnati l'anno prima con il trionfo a Parma, perde anche quelli del quarto turno a Wimbledon e scende al 59º posto nel ranking. Rientra dopo 5 settimane ed esce al primo turno ad Atlanta. Torna a buoni livelli a Washington, dove raggiunge i quarti con le vittorie su Ivashka, Baez e Dimitrov, e viene sconfitto a sorpresa dal nº 115 ATP Mikael Ymer. A Cincinnati elimina i top 30 Khachanov e Tiafoe e al terzo turno cede a John Isner nel tie-break del set decisivo. Non va oltre il secondo turno agli US Open. Nei quarti di finale a Metz viene sconfitto da Lorenzo Sonego dopo aver eliminato il nº 30 ATP Lorenzo Musetti. Torna a disputare una finale ATP al Gijón Open, supera tra gli altri Roberto Bautista Agut e Andy Murray e raccoglie solo 5 giochi contro Andrej Rublëv. Perde la finale anche la settimana successiva all'European Open, sconfitto da Félix Auger-Aliassime.
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