In carriera si è aggiudicato quattro titoli in singolare nel circuito maggiore su tredici finali disputate e, nel novembre 2022, ha raggiunto la 6ª posizione della classifica mondiale. In doppio vanta la vittoria del Masters di Parigi-Bercy, in coppia con Hubert Hurkacz; nel 2022 ha conquistato l'ATP Cup e la Coppa Davis – primo trionfo nella competizione – con la squadra canadese.
Biografia
Nato a Montréal, è cresciuto nei sobborghi della città di Québec. Il padre Sam Aliassime è un allenatore di tennis togolese, la madre Marie Auger è di origine franco-canadese e anche la sorella maggiore Malika ha intrapreso la carriera di tennista. Inizia a giocare a tennis a 4 anni con il padre e il suo idolo era Roger Federer, che come lui festeggia il compleanno l'8 agosto. Ha destinato una parte dei suoi guadagni ai bambini bisognosi del Togo. Nel 2020 entra nel consiglio dell'ATP.[2] Nel 2012 vince l'Open Super Auray nella categoria 11-12 anni.
Carriera
Juniores
2015-2016
Il 15 febbraio 2015 vince il primo titolo nell'ITF Junior Circuit in un torneo di Grade 3, successo replicato la settimana successiva in un Grade 4 nel quale si impone anche nella prova di doppio insieme al connazionale Nicaise Muamba. Ad agosto si aggiudica il suo primo trofeo sul cemento in un torneo di Grade 1 a College Park, con i successi su Alex De Minaur in semifinale e Denis Shapovalov in finale. Il 13 settembre vince con lo stesso Shapovalov il torneo di doppio juniores agli US Open. A ottobre conquista assieme a Shapovalov la Coppa Davis Junior battendo in finale la Germania, contribuisce al successo con 4 vittorie su 5 incontri in singolare e vincendo tutti quelli in doppio. Il 6 dicembre vince a Bradenton il Grade 1 dell'Eddie Herr International Tennis Championship, superando Stefanos Tsitsipas in semifinale e Alex De Minaur nell'atto conclusivo.[3]
Nel 2016 perde contro Geoffrey Blancaneaux la finale in singolare juniores al Roland Garros e quella in doppio juniores a Wimbledon, dove gioca con Shapovalov e vengono sconfitti da Kenneth Raisma / Stefanos Tsitsipas, il 6 giugno 2016 sale per la prima volta al 2º posto nel ranking mondiale di categoria. L'11 settembre successivo ottiene il suo risultato più importante tra gli juniores trionfando agli US Open, con il successo in finale su Miomir Kecmanović con il punteggio di 6-3, 6-0. Chiude l'esperienza nella categoria a ottobre tornando a giocare la finale di Coppa Davis Junior, questa volta senza Shapovalov, vince il suo singolare e perde il decisivo doppio, e il trofeo viene vinto dalla Russia che si impone per 2-1.[3]
Professionismo
2015
Nel marzo 2015 fa la sua prima esperienza nel circuito professionistico partecipando con una wild card alle qualificazioni del torneo Challenger di Drummondville, le supera ma deve rinunciare all'esordio nel tabellone principale a causa di un infortunio. Il passaggio dei due turni del torneo cadetto gli garantisce comunque i primi punti ATP, grazie ai quali fa il suo ingresso nella classifica mondiale, al n. 1257, diventando il primo tennista nato nel nuovo millennio a entrare nel ranking.
Il suo primo successo nel tabellone principale di un torneo professionistico arriva il 22 luglio sul cemento del torneo Challenger di Granby, dove supera le qualificazioni e sconfigge al primo turno il qualificato australiano Andrew Whittington, diventando, all'età di 14 anni, 11 mesi e 14 giorni, il più giovane tennista della storia ad aver vinto un incontro in un torneo di livello Challenger.[4] Negli ottavi sconfigge Darian King, prima di arrendersi in tre set a Yoshihito Nishioka. Conclude la sua prima stagione pro al n. 742 della classifica mondiale.
2016: primo titolo Futures
L'8 maggio 2016 disputa la sua prima finale da professionista al Futures Spain F12 sulla terra battuta di Lleida, e viene sconfitto in due set da Ramkumar Ramanathan. Il successivo 31 ottobre del 2016 conquista il suo primo titolo professionistico sulla terra battuta del Futures statunitense F15 a Birmingham, superando in finale Juan Manuel Benitez Chavarriaga in due set. Nel ranking ATP sale alla posizione n. 613.
2017: primi due titoli Challenger e top 200
Il 6 marzo conquista il suo secondo titolo Futures nel torneo Canada F2, battendo in finale Gleb Sakharov in tre set. Il 18 giugno supera Mathias Bourgue in finale sulla terra battuta di Lione e conquista il suo primo torneo Challenger, diventando all'età di 16 anni e 10 mesi il settimo giocatore più giovane della storia ad aggiudicarsi un torneo di questo livello.[5] Tre mesi più tardi si impone sulla terra gialla del Challenger di Siviglia battendo in finale Íñigo Cervantes Huegún in tre set. Chiude la stagione alla posizione n. 162 del ranking mondiale.
2018: due titoli Challenger ed esordio ATP
Salta i primi tornei stagionali per un infortunio al ginocchio,[2] e grazie a una wild card il 13 febbraio disputa il suo primo incontro ATP sul cemento indoor di Rotterdam, dove viene sconfitto con il punteggio di 2-6, 6-3, 5-7 da Filip Krajinović. Esce al primo turno anche al successivo 250 di Marsiglia. La prima vittoria ATP arriva due settimane dopo al Masters 1000 di Indian Wells, dove supera le qualificazioni e fa il suo esordio in un torneo di questo livello sconfiggendo al primo turno Vasek Pospisil, e viene quindi eliminato in due set da Milos Raonic. Esce invece al primo turno al Masters di Montecarlo. Il 17 giugno, sconfiggendo in finale Johan Sebastien Tatlot in tre set, Auger-Aliassime difende il titolo conquistato l'anno precedente al Challeneger di Lione, diventando il primo giocatore della storia ad aver vinto tre tornei Challenger prima di aver compiuto i 18 anni di età. Il 14 ottobre si aggiudica il quarto titolo Challenger in carriera imponendosi nella finale del torneo di Tashkent su Kamil Majchrzak.
Torna a disputare un torneo ATP grazie a una wild card al 250 di Umago, al primo turno supera il lucky loser Andrej Martin prima di cedere in tre set ad Andrej Rublëv. La settimana successiva esce al secondo turno anche al torneo di Gstaad. Al primo turno del Masters 1000 di Toronto supera il n. 18 del mondo Lucas Pouille, primo Top 20 da lui battuto in carriera, e al secondo turno si arrende al tie-break del set decisivo al qualificato Daniil Medvedev.[6] In agosto fa il suo esordio assoluto in una prova del Grande Slam agli US Open e nel match di primo turno contro Denis Shapovalov è costretto al ritiro a causa di un problema cardiaco.[7] Un mese più tardi viene eliminato nelle qualificazioni all'ATP 250 di Chengdu, viene ripescato come lucky loser e raggiunge per la prima volta i quarti di finale di un torneo ATP sconfiggendo nei primi due turni Wu Yibing e Hyeon Chung, prima di piegarsi a Bernard Tomić. Al suo ultimo torneo dell'anno viene sconfitto al primo turno dell'ATP 500 di Vienna da Márton Fucsovics. Conclude la stagione con il nuovo best ranking al 108º posto della classifica ATP.
2019: tre finali ATP, top 20 e finale di Coppa Davis
A inizio stagione supera le qualificazioni all'ATP di Pune e viene eliminato al primo turno. Fa quindi la sua prima esperienza agli Australian Open uscendo al secondo incontro di qualificazione. A febbraio esordisce con una sconfitta in singolare nella squadra canadese di Coppa Davis in occasione della sfida vinta 3-2 con la Slovenia, perde anche in doppio e si aggiudica l'ultimo decisivo singolare contro Norbert Gombos.[8] Eliminato al primo turno all'ATP di Buenos Aires, all'ATP 500 di Rio De Janeiro giunge per la prima volta in finale in un torneo del circuito maggiore eliminando nell'ordine Fabio Fognini, Christian Garín, Jaume Munar e Pablo Cuevas; nell'atto conclusivo viene sconfitto in due set da Laslo Đere; a fine torneo entra per la prima volta nella top 100, in 60ª posizione. Lo stesso Đere lo elimina nei quarti al successivo 250 di San Paolo, dopo che aveva eliminato nuovamente Pablo Cuevas e al secondo turno Albert Ramos Viñolas. Al primo turno del Masters 1000 di Indian Wells concede solo cinque giochi a Cameron Norrie, e al secondo turno supera col punteggio di 6-4, 6-2 il n. 10 del mondo Stefanos Tsitsipas, ottenendo la sua prima vittoria contro un top 10, e viene quindi eliminato al tie-break del set decisivo da Yoshihito Nishioka. Alla sua prima partecipazione al Masters 1000 di Miami, supera le qualificazioni e al primo turno del tabellone principale sconfigge in rimonta Casper Ruud. Con i successi in due set su Hubert Hurkacz e Nikoloz Basilashvili diventa, dodici anni dopo Guillermo Cañas, il primo giocatore ad accedere ai quarti di finale del torneo provenendo dalle qualificazioni. Grazie alla vittoria in due set su Borna Ćorić, diventa il più giovane semifinalista di sempre nel torneo di Miami. Viene eliminato dal campione in carica John Isner, che lo supera dopo due tie-break.[9] Guadagna così 24 posizioni in classifica e sale alla 33ª, nuovo best ranking.
A Monte Carlo elimina al primo turno Juan Ignacio Londero, prima di arrendersi al n. 3 del mondo Alexander Zverev che gli concede cinque giochi. Al successivo torneo di Barcellona viene eliminato al secondo turno dal n. 7 del mondo Kei Nishikori e a fine torneo sale alla posizione n. 30 della classifica mondiale, diventando il primo giocatore nato nel terzo millennio a entrare tra i top 30 ATP.[10] Disputa per la prima volta il Masters 1000 di Madrid, supera all'esordio Shapovalov e subisce la terza sconfitta consecutiva al secondo turno per mano del n. 2 del mondo Rafael Nadal. Eliminato al primo turno alla sua prima esperienza agli Internazionali d'Italia, al successivo torneo di Lione raggiunge la sua seconda finale nel circuito maggiore, eliminando nell'ordine John Millman, Steve Johnson e Nikoloz Basilashvili. Nell'atto conclusivo si arrende in due set a Benoît Paire, anche a causa di un problema all'inguine che gli impedirà la settimana dopo di disputare il suo primo Roland Garros.[11] Nonostante la forzata assenza, al termine dello Slam parigino sale al 21º posto del ranking mondiale.
Al primo turno del torneo di Stoccarda disputa e vince in due set contro Ernests Gulbis il suo primo incontro ATP sull'erba, elimina quindi Gilles Simon e nei quarti la spunta in tre tie-break contro Dustin Brown, dopo aver salvato un match point nel set decisivo. Grazie al ritiro di Milos Raonic approda direttamente alla sua terza finale ATP in carriera e viene sconfitto da Matteo Berrettini con il punteggio di 6-4, 7-6. Nel successivo torneo del Queen's giunge in semifinale eliminando Grigor Dimitrov, Nick Kyrgios e il n. 6 del mondo Stefanos Tsitsipas. Viene sconfitto dopo aver vinto il primo set contro Feliciano López, che si aggiudicherà il titolo. Alla sua prima partecipazione a Wimbledon giunge al terzo turno sconfiggendo Vasek Pospisil e Corentin Moutet, per poi cedere a Ugo Humbert.
Sul cemento americano raggiunge il terzo turno a Washington e Montreal. Nonostante la sconfitta al primo turno a Cincinnati, a fine torneo entra per la prima volta nella top 20 mondiale. Esce al primo turno anche agli US Open, nettamente sconfitto da Denis Shapovalov. Nella trasferta cinese viene eliminato al secondo turno a Chengdu, Pechino e Shanghai, risultati che gli consentono di portare il best ranking alla 17ª posizione mondiale. Un problema alla caviglia gli impedisce di giocare gli ultimi tornei ATP stagionali, tra i quali le prestigiose Next Generation ATP Finals.[2] Rientra dopo oltre un mese di inattività alla fase finale della Coppa Davis, che si disputa con il nuovo formato; viene schierato solo nella finale persa 2-0 contro la Spagna e viene sconfitto in due set da Roberto Bautista Agut.
2020: tre finali in singolare e primo titolo in doppio
Inizia il 2020 partecipando alla nuova ATP Cup dove conquista solo una vittoria contro il greco Michail Pervolarakis. Sul cemento di Adelaide elimina James Duckworth al secondo turno e Alex Bolt nei quarti, viene battuto al terzo set in semifinale dal futuro vincitore del torneo Andrey Rublev. Partecipa agli Australian Open da testa di serie numero 20 e viene eliminato sorprendentemente al primo turno da Ernests Gulbis. A Montpellier viene sconfitto al secondo turno da Pierre-Hugues Herbert in due set. Raggiunge la sua quarta finale ATP in carriera a Rotterdam e viene sconfitto da Gaël Monfils con il punteggio di 2-6, 4-6. La settimana dopo raggiunge ancora una volta l'atto finale a Marsiglia e cede a Stefanos Tsitsipas con il punteggio di 3-6, 4-6. Ad Acapulco esce di scena al secondo turno per mano di Kyle Edmund.
Dopo il lungo stop dovuto alla pandemia di COVID-19, torna in campo al Cincinnati Open giocato eccezionalmente a New York, e dopo aver superato Nikoloz Basilašvili viene sconfitto al secondo turno da Tennys Sandgren al tie-break del terzo set. Agli US Open, dove non aveva mai vinto un incontro, supera al primo turno Thiago Monteiro in quattro set, al secondo concede solo nove giochi all'ex numero uno del mondo Andy Murray e al terzo turno ne concede cinque a Corentin Moutet. Al suo primo incontro di quarto turno in un torneo dello Slam viene sconfitto in tre set dal futuro campione Dominic Thiem. La stagione su terra lo vede sconfitto al primo turno a Roma e al Roland Garros, e al secondo ad Amburgo. Sul cemento di Colonia raggiunge la terza finale stagionale e viene sconfitto da Alexander Zverev con un doppio 6-3. La settimana successiva all'altro torneo di Colonia, viene invece eliminato in semifinale da Diego Schwartzman. Sconfitto al primo turno al Vienna Open e al Paris Masters, in quest'ultimo torneo raggiunge la sua prima finale ATP in doppio, gioca in coppia con Hubert Hurkacz e l'8 novembre vince il suo primo titolo ATP superando in finale Mate Pavić / Bruno Soares col punteggio di 6-7, 7-6, [10-2] . Grazie a questo risultato entra per la prima volta nei primi 100 nella classifica di doppio, in 77ª posizione. Conclude la stagione con una sconfitta all'esordio al torneo di Sofia per mano di Salvatore Caruso.
2021: quarti di finale a Wimbledon e agli US Open, ingresso in top 10
All'esordio stagionale raggiunge la finale all'ATP 250 di Melbourne e viene sconfitto da Daniel Evans con il punteggio di 6-2, 6-3. Agli Australian Open viene eliminato al 4º turno da Aslan Karatsev. Per la stagione sulla terra battuta ingaggia Toni Nadal, zio e storico ex coach di Rafael Nadal;[12] si mette in luce a Barcellona, dove elimina Shapovalov e viene sconfitto nei quarti di finale da Tsitsipas, e agli Internazionali d'Italia, dove elimina tra gli altri lo specialista della terra battuta e n. 10 del mondo Diego Schwartzman ed esce al terzo turno per mano di Federico Delbonis. Cede a Andreas Seppi al turno di esordio del Roland Garros. Sull'erba di Stoccarda subisce l'ottava sconfitta consecutiva nella finale di un torneo ATP, superato da Marin Čilić con il punteggio di 6-7, 3-6. Al secondo turno ad Halle elimina in tre set il campione uscente Federer e viene sconfitto in semifinale al tie-break del set decisivo da Ugo Humbert. A Wimbledon supera Monteiro e Ymer e accede al quarto turno per il ritiro nel 3º set di Kyrgios. Ha quindi la meglio sul n. 6 del mondo Alexander Zverev in cinque set e viene sconfitto nei quarti da Matteo Berrettini, finalista del torneo.
Fa il suo esordio olimpico ai Giochi di Tokyo e viene eliminato a sorpresa al primo turno da Max Purcell. Torna a mettersi in evidenza in agosto a Cincinnati eliminando tra gli altri il n. 8 del mondo Matteo Berrettini e cede in tre set nei quarti a Tsitsipas. Agli US Open sconfigge nell'ordine Donskoy, Zapata Miralles, Bautista Agut e Tiafoe. Supera i quarti di finale grazie al ritiro di Carlos Alcaraz nel corso del secondo set e raggiunge la sua prima semifinale in uno Slam, diventando anche il primo canadese a disputare una semifinale agli US Open.[2] Viene sconfitto da Daniil Medvedev con il punteggio di 6-4, 7-5, 6-2, e con questi risultati sale all'11º posto mondiale, nuovo best ranking. A fine settembre viene convocato per la prestigiosa Laver Cup, dove perde per 10-8 nel set decisivo contro Berrettini e vince un incontro esibizione in doppio. Eliminato al secondo turno a Vienna e al terzo al Paris Masters, al suo ultimo impegno stagionale si spinge fino alla semifinale a Stoccolma, viene sconfitto da Shapovalov ma a fine torneo entra per la prima volta nella top 10, in 10ª posizione.
2022: vittoria di ATP Cup e Coppa Davis, quarti di finale agli Australian Open e primi quattro titoli ATP in singolare
Ad inizio stagione disputa l'ATP Cup nelle vesti di giocatore e capitano; vince due incontri di doppio su tre in coppia con Shapovalov e tutti quelli in singolare, superando, tra gli altri, anche il n.3 della classifica mondiale Alexander Zverev. Dopo il successo in semifinale contro la Russia, nella finale con la Spagna conquista il punto decisivo in virtù della vittoria su Roberto Bautista Agut per 7–63, 6–3. Grazie ai punti guadagnati, alla fine della manifestazione porta il best ranking alla 9ª posizione. In seguito raggiunge per la prima volta i quarti di finale degli Australian Open, in cui viene sconfitto dal futuro finalista Daniil Medvedev in cinque set. A febbraio vince il primo titolo ATP in singolare, aggiudicandosi il torneo di Rotterdam grazie alle vittorie su Jahor Herasimaŭ, Andy Murray, Cameron Norrie, il n.7 del mondo Andrej Rublëv e il n.4 Stefanos Tsitsipas, battuto nell'ultimo atto per 6–4, 6–2. Tuttavia, nella successiva finale di Marsiglia viene superato in due set proprio da Rublëv.
Auger-Aliassime al Masters di Monte Carlo nel 2022.
Viene eliminato al turno d'esordio nei Masters di Indian Wells, Miami e Monte Carlo, mentre a Barcellona, Estoril, Madrid e Roma si spinge fino ai quarti. Al Roland Garros, invece, il suo cammino s'interrompe agli ottavi dopo un battaglia di oltre quattro ore contro il futuro vincitore Rafael Nadal, che s'impone al quinto set. In seguito raggiunge la semifinale sull'erba di 's-Hertogenbosch e i quarti di finale ad Halle, mentre al torneo di Wimbledon viene clamorosamente estromesso al primo turno da Maxime Cressy. Ad agosto dà il via allo swing americano sul cemento partendo da Los Cabos, in cui viene battuto in semifinale da Norrie; nel torneo di casa, disputato a Montréal, si prende la rivincita sul britannico, ma ai quarti raccoglie solo tre giochi contro Casper Ruud. Si ferma ai quarti anche al Masters di Cincinnati, dove esce di scena per mano di Borna Ćorić, in seguito vincitore; malgrado la sconfitta, a fine torneo sale alla posizione n.8 del ranking, stabilendo un nuovo best ranking. Tuttavia, poco dopo, a causa della sconfitta al secondo turno degli US Open per mano di Jack Draper, esce dalla top 10.
A settembre disputa la fase a gironi di Coppa Davis, in cui viene sorprendentemente sconfitto all'esordio dal n.74 del ranking Kwon Soon-woo. Tuttavia, in seguito si riscatta battendo in rimonta Carlos Alcaraz, reduce dal trionfo a Flushing Meadows, ottenendo la prima vittoria su un n.1 della classifica mondiale. Malgrado la battuta d'arresto contro la Serbia, a fine girone il Canada si classifica secondo, accedendo ai quarti di finale. Successivamente contribuisce al primo successo del team internazionale nella Laver Cup superando Novak Đoković e imponendosi anche in doppio con Jack Sock contro la coppia formata da Matteo Berrettini e Andy Murray.
Ad ottobre partecipa al neonato torneo di Firenze, eliminando Oscar Otte, Brandon Nakashima e, in semifinale, Lorenzo Musetti; con il successo in finale sullo statunitense Jeffrey John Wolf conquista il secondo titolo in carriera e rientra nelle prime dieci posizione della classifica mondiale. Ha modo di dar seguito al buon momento di forma ad Anversa, dove si aggiudica il titolo sconfiggendo Sebastian Korda e cedendo un solo set durante l'intero torneo. Le prestazioni del canadese toccano il culmine a Basilea, dove vince il terzo torneo di fila, battendo, tra gli altri, Alcaraz e, in finale, l'astro nascente Holger Rune. A Parigi, invece, si ferma in semifinale; dopo aver eliminato Mikael Ymer, Gilles Simon – all'ultimo incontro in carriera – e Frances Tiafoe, nel penultimo atto viene superato proprio dal danese, poi trionfatore. In virtù di tali risultati, a novembre porta il best ranking alla sesta posizione.
In seguito, per merito delle buone prestazioni mostrate nel corso della stagione, si qualifica per la prima volta alle Finals di Torino, in cui viene accreditato dalla testa di serie n.5. Nel proprio raggruppamento, composto da Rafael Nadal, Casper Ruud e Taylor Fritz, raccoglie una vittoria contro lo spagnolo, mentre nelle altre due gare esce sconfitto, vedendo terminare anzitempo la sua esperienza. A fine novembre, in virtù del successo per 2–0 sull'Australia, si aggiudica la prima Coppa Davis della storia del Canada; decisiva è la sua vittoria in singolare contro Alex De Minaur per 6–3, 6–4.
(V) Torneo vinto; raggiunto (F) finale, (SF) semifinale, (QF) quarti di finale, (#T) turni 4, 3, 2, 1; (RR) round - robin; (Q#) Turno di qualificazione; (A) assente dal torneo; (Z#) Zona gruppo Coppa Davis/Fed Cup (con indicazione numero); (PO) play-off Coppa Davis o Fed Cup; vinto un (O) oro, (F-A) argento o (SF-B) bronzo ai Giochi Olimpici; (ND) torneo non disputato.
Torneo riservato ai tennisti U-21, quindi Auger-Aliassime ha potuto parteciparvi fino al 2021; tuttavia, non ha mai preso parte alla competizione.
Dal 2019 la Laver Cup è diventata ufficialmente un evento ATP, quindi le partite giocate, anche quelle delle edizioni precedenti, sono ufficialmente riconosciute dall'ATP.
Dal 2019 è un evento ATP, ma il titolo vinto non è riconosciuto dall'ATP come un titolo vinto in singolare.
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