Andrej Andreevič Rublëv, accreditato dall'ATP con la traslitterazione anglosassone Andrey Rublev (IPA: ɐnˈdrʲej rʊˈblʲɵf; in russo: Андрей Андреевич Рублёв?; Mosca, 20 ottobre 1997), è un tennista russo.
Andrej Rublëv | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 188 cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 70 kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tennis ![]() | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Oro | ATP Cup 2021 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Oro | Laver Cup 2021 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Oro | Coppa Davis 2021 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 16 novembre 2022 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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In singolare si è aggiudicato 12 titoli ATP su 17 finali disputate. Nei tornei del Grande Slam ha raggiunto in cinque occasioni i quarti di finale: due volte agli US Open (2017 e 2020), due al Roland Garros (2020 e 2022) e una agli Australian Open (2021). Nel palmarès vanta anche l'ATP Cup e la Coppa Davis vinte con la Russia nel 2021, oltre all'oro olimpico nel doppio misto in coppia con Anastasija Pavljučenkova ai Giochi di Tokyo 2020.
Nel ranking ATP ha raggiunto il 5º posto in singolare nel novembre 2021, mentre in doppio il 67º posto il 24 maggio dello stesso anno.
Andrej Rublëv è nato a Mosca, figlio di Andrej Rublëv Sr., un ex pugile professionista diventato direttore di un ristorante, e di Marina Marenko (nata Tjurakova), allenatrice di tennis presso lo Spartak Tennis Club dove aveva seguito i primi passi della carriera di Anna Kurnikova, che sarebbe diventata la nº8 in singolare e nº1 in doppio nei ranking WTA, ottenendo nel 2009 la medaglia all'Ordine al merito per la Patria. Da parte della madre ha la sorellastra Anna Arina Marenko, ex tennista e a sua volta coach, nata il 2 gennaio 1992. Andrej ha origini austriache da parte della nonna paterna ed è molto grato ai nonni per averlo cresciuto, avendo trascorso cinque giorni a settimana insieme a loro fino a 15 anni.
Nel 2013 Sergej Tarasevič diventa il suo allenatore e in seguito viene sostituito da Fernando Vicente. Rublëv studiava regolarmente le partite di Roger Federer, Rafael Nadal, Grigor Dimitrov e Milos Raonic. Di quest'ultimo ammirava il servizio, di Federer il gioco a rete e il dritto, mentre di Nadal il gioco dei piedi.
È un appassionato di pugilato e pallacanestro, simpatizzante di Mike Tyson e tifoso dei Golden State Warriors. Nel tempo libero crea musica elettronica, ispirandosi a Martin Garrix e ad Alan Walker. Soprannominato "Rublo", come la moneta russa, parla fluentemente il russo, l'inglese e lo spagnolo.
Debutta da professionista nel luglio 2013 nel circuito ITF al Futures F6 in Bulgaria raggiungendo i quarti di finale; sempre in Bulgaria raggiunge la prima finale Futures in doppio. Il mese dopo disputa la sua prima finale ITF in singolare al torneo Belarus F1 perdendo in tre set contro il padrone di casa Jahor Herasimaŭ. In ottobre tenta per la prima volta le qualificazioni a un torneo del circuito ATP (il circuito maggiore) all'ATP 250 di Mosca, ma viene subito eliminato ancora da Gerasimov. A novembre conquista il suo primo trofeo al Futures USA F31 di Bradenton, superando in finale in tre set Martins Podzus. Nel corso della stagione scala rapidamente la classifica mondiale e in novembre raggiunge il best ranking in 643ª posizione.
Inizia la stagione 2014 a febbraio, nelle qualificazioni dell'Astana Challenger del circuito ATP Challenger Tour e viene eliminato al secondo incontro. A marzo vince il suo secondo Futures nel torneo Kazakhstan F2 battendo in finale Yaraslau Shyla; subito dopo, grazie a una wild card, fa il suo esordio nel tabellone principale di un torneo Challenger alla Kazan Kremlin Cup e viene sconfitto al primo turno sia in singolare che in doppio. A maggio vince il primo titolo in doppio al Futures Czech Republic F1 in coppia con Andriej Kapas e in singolare vince il suo terzo Futures al Russia F3 di Mosca, raggiungendo anche la finale nel torneo di doppio. A settembre debutta in Coppa Davis nella sfida vinta contro il Portogallo valida per il secondo turno dei play-off della Zona Euro-Africana Gruppo I; in doppio in coppia con Konstantin Kravčuk supera Gastão Elias/João Sousa in tre set e, a risultato acquisito, batte in due set Frederico Ferreira Silva. A ottobre debutta con una wild card nel circuito ATP alla Kremlin Cup di Mosca perdendo 6–7, 5–7 da Sam Groth. Nel torneo di doppio in coppia con Evgenij Donskoj si spinge fino alla semifinale, che perde in due set contro Groth/Guccione. Termina il 2014 vincendo in singolare al Futures Dominican Republic F4, risultato che gli consente di raggiungere il suo nuovo best ranking al 437º posto della classifica mondiale.
Inizia la stagione al Challenger of Dallas e vince il suo primo incontro della categoria battendo per la prima volta un top 100 al primo turno, il nº95 Blaž Rola, venendo poi sconfitto nei quarti da Rajeev Ram. A Dallas vince in doppio il suo primo trofeo Challenger in coppia con Denys Molčanov. Grazie a una wild card entra per la prima volta nel tabellone principale di un torneo ATP ai Delray Beach International Tennis Championships, esordisce con una vittoria in tre set su Dudi Sela e viene sconfitto al secondo turno da Steve Johnson. Con un'altra wild card fa il suo debutto in un Masters 1000 al Miami Open e batte in tre set al primo turno il nº54 ATP Pablo Carreño Busta prima di essere eliminato al secondo da John Isner. Raggiunge il secondo turno battendo il top 40 Fernando Verdasco al Barcelona Open e viene quindi sconfitto da Fabio Fognini. Dopo l'eliminazione al secondo turno di Istanbul supera Jarkko Nieminen al primo turno del Geneva Open e diventa il secondo tennista sotto i diciotto anni a vincere almeno un incontro in cinque tornei in una stagione, dopo Nadal nel 2004.[1][2] Con la semifinale raggiunta in giugno al Challenger di Mosca entra per la prima volta tra i top 200 del ranking.
A luglio aiuta la squadra russa di Coppa Davis a superare il secondo turno della Zona Euro-Africana nella sfida contro la Spagna, dopo avere perso il primo incontro da Tommy Robredo, vince in rimonta contro Pablo Andújar e conquista il punto decisivo per la vittoria. Dopo una serie di tre sconfitte consecutive debutta in un torneo del Grande Slam superando le qualificazioni agli US Open e al primo turno viene eliminato in quattro set da Kevin Anderson. Partecipa quindi allo spareggio del Gruppo Mondiale perso contro l'Italia e subisce la sconfitta da Fabio Fognini nell'unico incontro disputato.[3] Nei successivi cinque tornei vince in singolare due soli incontri di primo turno, mentre in doppio si aggiudica il titolo al Padova Challenger e soprattutto l'ATP 250 di Mosca in coppia con Dmitrij Tursunov. Chiude il 2015 al 185º posto del ranking in singolare e al 129º in doppio.
Inizia la stagione al Chennai Open perdendo contro il campione uscente Stan Wawrinka al secondo turno. Dopo una serie di sconfitte nei Challenger e nei tornei ATP il 6 marzo vince il primo torneo Challenger in singolare battendo in finale Paul-Henri Mathieu nel torneo di Quimper. Raggiunge il 161º posto in classifica, suo nuovo best ranking. Subito dopo inizia ad allenarsi all'Accademia Slam4 di Barcellona e inizia la collaborazione con il coach Fernando Vicente.[4] Non supera le qualificazioni all'Indian Wells Masters e perde al primo turno del Miami Open e del Monte Carlo Masters, rispettivamente contro Íñigo Cervantes e Alexander Zverev. Si qualifica a Istanbul e viene sconfitto al primo turno. Fallisce le qualificazioni per il Roland Garros, Wimbledon e US Open. Viene convocato in Coppa Davis per il secondo turno contro l'Olanda e batte Robin Haase in tre set. I deludenti risultati di fine estate lo riportano oltre il 200º posto del ranking e riguadagna terreno ben figurando nei tornei Challenger, in particolare agli Internationaux de Tennis de Vendee di Mouilleron-le-Captif, dove viene sconfitto in finale da Julien Benneteau per 5–7, 6–2, 3–6.
Si qualifica per la prima volta per il tabellone principale dell'Australian Open e vince la sua prima partita in uno Slam battendo al primo turno Lu Yen-hsun 4–6, 6–3, 7–6, 6–3, prima di arrendersi al numero uno del mondo Andy Murray in tre set. Dopo la finale al Challenger di Rennes si qualifica per il torneo ATP di Marsiglia e al primo turno viene eliminato in due set da Illja Marčenko. Fallisce le qualificazioni a Dubai e Indian Wells, mentre riceve una wild card per il Miami Open dove batte Florian Mayer con un doppio 6–1, prima di cedere a Tomáš Berdych. Non riesce a qualificarsi a Marrakech, Monte Carlo, Barcellona e all'Estoril. Supera invece per la prima volta in carriera le qualificazioni al Roland Garros e al primo turno viene sconfitto in quattro set da Diego Schwartzman. Al Challenger Città di Caltanissetta viene estromesso al secondo turno da Marco Cecchinato.
La settimana successiva riceve una wild card per il torneo sull'erba di Halle. Dopo le vittorie su Ivo Karlović e Michail Južnyj nei quarti perde in tre set contro Karen Chačanov. Grazie a questi risultati entra per la prima volta in top 100, raggiungendo la posizione numero 92.[5] A Wimbledon batte al primo turno Stefano Travaglia e al secondo viene eliminato da Albert Ramos Viñolas con entrambi gli incontri che si decidono al quinto set.
Fallisce le qualificazioni a Umago, fermato nell'atto decisivo da Attila Balázs, ma grazie al ritiro di Borna Ćorić accede al tabellone principale come lucky loser. Al primo turno supera Carlos Berlocq 6–2, 6–4, al secondo batte Andrej Martin 7–65, 7–5, nei quarti elimina il campione uscente Fabio Fognini con il punteggio di 65-7, 6-2, 7-62 dopo tre ore di gioco[6] e in semifinale batte Ivan Dodig per 7–64, 6–1. Raggiunge così la sua prima finale e il 23 luglio batte 6–4, 6–2 Paolo Lorenzi, conquistando il suo primo titolo ATP.[7] Raggiunge così la posizione numero 49 del ranking mondiale, entrando nella top 50 per la prima volta in carriera. La settimana successiva viene sconfitto al primo turno ad Amburgo da Philipp Kohlschreiber.
Agli Us Open sconfigge in tre set al primo turno Aljaž Bedene; al secondo elimina la testa di serie nº7 e fresco vincitore del Western & Southern Open Grigor Dimitrov con il punteggio di 7–5, 7–63, 6–3. Nel terzo turno batte in quattro set Damir Džumhur, al suo miglior risultato a New York, e negli ottavi di finale sconfigge la testa di serie nº9 David Goffin per 7–5, 7–65, 6–3. Raggiunge così per la prima volta in carriera i quarti in uno Slam, e viene eliminato da Rafael Nadal con un netto 6–1, 6–2, 6–2. Grazie a questo risultato sale alla posizione numero 37. Partecipa anche al torneo di doppio, dove in coppia con Karen Chačanov non va oltre il terzo turno.
Dopo la sconfitta all'esordio a Chengdu raggiunge i quarti di finale a Pechino sconfitto da Alexander Zverev in due set. Al Masters di Shanghai non va oltre il secondo turno, battuto da Juan Martín del Potro. Subisce poi tre sconfitte al primo turno a Mosca, Vienna e Parigi-Bercy. Chiude la stagione partecipando alle Next Generation ATP Finals di Milano e supera il round robin grazie alle vittorie su Denis Shapovalov e Gianluigi Quinzi, nonostante la sconfitta subita contro Hyeon Chung. Battendo Borna Ćorić in tre set ritrova in finale Hyeon Chung e cede con il punteggio di 4–3(5), 3(3)–4, 2–4, 2–4. Chiude l'annata al nº39 della classifica ATP.
Inizia l'anno a Doha, superando nell'ordine Cedrik-Marcel Stebe, Fernando Verdasco, Borna Ćorić e Guido Pella e raggiunge la seconda finale in carriera, dove viene sconfitto da Gaël Monfils in due set. Agli Australian Open è testa di serie numero trenta; al primo turno supera David Ferrer in cinque set, al secondo ha la meglio su Marcos Baghdatis in quattro set ma al terzo turno cede in quattro set al numero tre del mondo Grigor Dimitrov. Raggiunge poi i quarti di finale a Montpellier, dove viene battuto da Jo-Wilfried Tsonga, e a Rotterdam, perdendo ancora contro Dimitrov. Subisce quindi tre eliminazioni all'esordio ad Acapulco, Indian Wells e Miami. A Miami, in coppia con Karen Chačanov, raggiunge la finale nel torneo di doppio e viene sconfitto dai fratelli Bob e Mike Bryan con il punteggio di 6–4, 6(5)–7, [4–10].
Inizia la stagione su terra a Monte Carlo battendo Robin Haase al primo turno, per poi essere sconfitto dal numero 7 del mondo Dominic Thiem al turno successivo. Durante questo incontro subisce un grave infortunio che lo costringe a saltare tutta la stagione sul rosso e sull'erba.[8] Torna in campo ad Umago, ma viene eliminato da Haase nei quarti di finale. La settimana successiva a Gstaad, dopo un bye al primo turno viene sconfitto da Matteo Berrettini, futuro vincitore del torneo.
Parte meglio la stagione sul cemento: a Washington elimina senza perdere set Tommy Paul, Noah Rubin e Denis Kudla e in semifinale viene sconfitto da Alex De Minaur per 7–5, 66–7, 4–6. Dopo questo buon inizio subisce cinque sconfitte consecutive, compresa quella agli US Open, dove non riuscendo a difendere i quarti dell'anno precedente precipita al numero sessantanove della classifica. Torna alla vittoria a Pechino contro João Sousa, ma viene sconfitto al turno successivo da Fabio Fognini. Esce all'esordio con esibizione di alieni incontrollabili a Shanghai e Mosca, scendendo ancora in classifica alla posizione numero settantasei. Riesce a entrare in tabellone a Vienna come lucky loser, grazie al ritiro di Chung Hyeon. Dopo avere superato Denis Kudla al primo turno, viene eliminato da Michail Kukuškin, che lo aveva già sconfitto al turno decisivo di qualificazione.
Si qualifica nuovamente per le Next Generation ATP Finals e viene inserito nel Gruppo B con Alex De Minaur, Taylor Fritz e Liam Caruana. Si qualifica per le semifinali grazie alle vittorie su Fritz e Caruana, ma viene sconfitto in semifinale da Stefanos Tsitsipas in cinque set.
Inizia la stagione a Doha e non riesce a difendere i punti della finale dell'anno precedente, perdendo al secondo turno contro Nikoloz Basilašvili. A Sydney supera le qualificazioni e al primo turno Lucas Pouille, per poi cedere a Yoshihito Nishioka. Non va meglio agli Australian Open, dove viene subito sconfitto da Mackenzie McDonald. Fallisce poi le qualificazioni a Rotterdam, cedendo al turno decisivo a Peter Gojowczyk in tre set. A Marsiglia, supera al primo turno un rientrante Jo-Wilfried Tsonga, al secondo ha la meglio su Matteo Berrettini per poi essere eliminato nei quarti di finale da Michail Kukuškin per 6–4, 6–1.
Dopo essere precipitato oltre la centesima posizione in classifica raggiunge la finale al Challenger di Indian Wells e viene sconfitto dal numero ventisette del mondo Kyle Edmund per 3–6, 2–6. Entra poi nel tabellone principale dell'Indian Wells Masters come lucky loser grazie al ritiro di Pablo Carreño Busta, riceve quindi un bye al primo turno e al secondo supera in tre set Robin Haase ma cede poi alla testa di serie numero dodici Karen Chačanov. Supera le qualificazioni a Miami e nel main draw elimina Tarō Daniel e il numero undici del mondo Marin Čilić, ma al terzo turno viene sconfitto da Denis Shapovalov. Grazie a questi risultati rientra nei primi cento, al numero 90. Inizia la stagione su terra a Monte Carlo, dove viene sconfitto al primo turno dal futuro campione Fabio Fognini, nonostante il vantaggio di un set e due break nel secondo.[9] Fallisce poi le qualificazioni a Barcellona e Monaco e a causa di un infortunio salta ancora il secondo Slam della stagione.[10]
Torna per la stagione sull'erba fallendo le qualificazioni ad Halle e Eastbourne. A Wimbledon supera al primo turno Christian Garín rimontando un set di svantaggio ma al secondo cede in tre set a Sam Querrey. A Umago gli è fatale il secondo turno contro Dušan Lajović. La settimana successiva prende parte all'ATP World Tour 500 series di Amburgo e raggiunge la sua prima finale di categoria. Al primo turno batte Garín, al secondo supera Casper Ruud e nei quarti ha la meglio sul numero 4 del mondo Dominic Thiem, conquistando così la prima semifinale stagionale e la prima vittoria contro top 10 in carriera. Nel penultimo atto batte Pablo Carreño Busta, ma in finale deve arrendersi a Nikoloz Basilašvili. Grazie a questo risultato sale alla 49ª posizione.
Inizia la stagione sul cemento con la sconfitta al primo turno a Washington e la mancata qualificazione a Montréal. La settimana seguente supera le qualificazioni per il Masters di Cincinnati, al primo turno si prende la rivincita su Basilašvili, superato in tre set, al secondo turno supera Stan Wawrinka mentre al terzo turno conquista la sua seconda vittoria contro top 10, la prima contro un top 3, battendo Roger Federer per 6–3, 6–4. Si arrende nei quarti di finale al futuro campione Daniil Medvedev per 6–2, 6–3. Al successivo torneo di Winston-Salem raggiunge i quarti di finale e viene sconfitto da Denis Shapovalov. Agli US Open batte il top 10 Stefanos Tsitsipas al primo turno e al secondo approfitta del ritiro di Gilles Simon, che si trovava in svantaggio di un set, al terzo supera Nick Kyrgios in tre set. Negli ottavi di finale cede a Matteo Berrettini in tre set. Nonostante la sconfitta sale alla 38ª posizione del ranking. Dopo la pausa torna in campo a San Pietroburgo e viene sconfitto nei quarti di finale da Medvedev. A Pechino, dopo aver eliminato agilmente Grigor Dimitrov, viene fermato da Fognini in due set. La settimana seguente a Shanghai perde al terzo turno da Alexander Zverev in due set. Al torneo di Mosca raggiunge la seconda finale stagionale, superando in semifinale l'ex numero tre del mondo Marin Čilić. Nel giorno del suo compleanno, in finale ha la meglio su Adrian Mannarino in due set, conquistando così il secondo titolo ATP in singolare. A Vienna viene escluso nei quarti di finale da Matteo Berrettini che lo batte in due tiratissimi set. La settimana seguente, a Parigi-Bercy, viene eliminato all'esordio in singolare da Jo-Wilfried Tsonga, mentre in doppio, in coppia con Karen Chačanov, raggiunge la sua seconda finale in un Masters 1000, dove viene sconfitto da Pierre-Hugues Herbert e Nicolas Mahut con il punteggio di 6–4, 6–1.
All'inizio del 2020 raggiunge la finale a Doha battendo nell'ordine Michail Kukuškin, Pierre-Hugues Herbert e Miomir Kecmanović. Nell'incontro valido per il titolo supera il giovane Corentin Moutet con il risultato di 6–2, 7–6. Si ripete la settimana successiva ad Adelaide, torneo nel quale batte Sam Querrey in due set, Daniel Evans e Félix Auger-Aliassime in tre prima di assicurarsi il titolo sconfiggendo 6–3, 6–0 Lloyd Harris. Agli Australian Open porta la striscia di vittorie consecutive a undici superando Christopher O'Connell, Yūichi Sugita e David Goffin, per poi cedere negli ottavi ad Alexander Zverev con il punteggio di 4–6, 4–6, 4–6. Torna in campo a Rotterdam e viene sorpreso nei quarti di finale da Filip Krajinović in due set. Si prende la rivincita sul serbo a Dubai superandolo al secondo turno prima di cedere nei quarti a Evans.
Dopo il lungo stop dovuto alla pandemia di COVID-19 torna in campo in agosto a Cincinnati con la testa di serie nº10 e al primo turno viene sconfitto ancora una volta da Evans in tre set. Agli US Open supera nei primi turni Chardy, Barrère e Caruso. Negli ottavi sconfigge Matteo Berrettini, che sempre agli ottavi l'aveva battuto nell'edizione precedente, e nei quarti cede in tre set a Daniil Medvedev. Perde poi da Hubert Hurkacz al secondo turno al Foro Italico. La settimana seguente raggiunge la terza finale stagionale all'Hamburg European Open battendo Tennys Sandgren, Tommy Paul, Roberto Bautista Agut e Casper Ruud. All'ultimo atto ha la meglio su Stefanos Tsitsipas con il punteggio di 6–4, 3–6, 7–5, recuperando da 3–5 nell'ultimo parziale, conquistando così il suo primo trofeo ATP 500 e approdando al 12º posto del ranking.[11] Continuano i successi sulla terra rossa al Roland Garros, dove per la prima volta raggiunge i quarti di finale; al primo turno vince in rimonta contro Sam Querrey dopo essersi trovato sotto di due set; supera quindi in quattro parziali Alejandro Davidovich Fokina e in tre Kevin Anderson. Negli ottavi di finale batte in quattro set in rimonta Márton Fucsovics e viene poi eliminato da Tsitsipas, con il punteggio di 5-7 2-6 3-6. A fine torneo sale al 10º posto del ranking.
Torna in campo a San Pietroburgo e raggiunge la sua quarta finale stagionale, superando Vasek Pospisil, Ugo Humbert, Cameron Norrie e Denis Shapovalov. Nell'ultimo atto batte Borna Ćorić con il punteggio di 7–6, 6–4 e conquista così il secondo ATP 500 consecutivo. Al successivo Vienna Open raggiunge la sua quinta finale stagionale; nella corsa al titolo si impone su Norbert Gombos, usufruisce del ritiro dopo appena tre game di gioco di Jannik Sinner, si sbarazza di Dominic Thiem (nº3 del mondo) per 7–65 6–2, mentre in semifinale Kevin Anderson si ritira sul punteggio di 6–4 4–1 in favore del russo. Si aggiudica la terza finale ATP 500 battendo Lorenzo Sonego, lucky loser e giustiziere del numero uno Novak Đoković. Al primo turno del Paris Masters concede solo tre giochi a Radu Albot, per poi venire rimontato a sorpresa da Stan Wawrinka, dodicesima testa di serie. Grazie agli ottimi risultati stagionali acquisisce il diritto di partecipare alle sue prime ATP Finals, nelle quali viene inserito nel Gruppo Londra 2020 con Rafael Nadal, Dominic Thiem e Stefanos Tsitsipas. Nel primo incontro viene sconfitto da Nadal con il punteggio di 3–6, 4–6 e nella seconda giornata cede a Tsitsipas con il punteggio di 1–6, 6–4, 6–7, venendo così eliminato dal torneo. Nell'ultimo incontro affronta Thiem, già sicuro della vittoria del girone, e lo supera con il punteggio di 6–2, 7–5. Chiude l'anno al numero 8 della classifica e riceve dai colleghi dell'ATP il premio per il giocatore che si è maggiormente migliorato nel 2020.
Apre la stagione assicurando alla Russia il primo trionfo nella ATP Cup insieme a Daniil Medvedev, Aslan Karacev e Evgenij Donskoj, vincendo tutti gli incontri in singolare. All'Australian Open si spinge per la quarta volta in carriera fino ai quarti di finale di uno Slam, dove viene sconfitto in tre parziali da Medvedev, in un match caratterizzato da lunghissimi scambi.[12] Conquista l'ottavo titolo in carriera a Rotterdam, nonché il quarto ATP 500 di fila a cui partecipa, perdendo un solo set nel corso del torneo, portando a 20 la striscia di vittorie consecutive nei tornei ATP 500.[13]
A Doha, dove è campione in carica, diventa curiosamente il primo tennista nell'Era Open a raggiungere la semifinale senza disputare alcun incontro, approfittando dei forfait dati da Richard Gasquet e Márton Fucsovics.[14] Al successivo torneo di Dubai, dove viene estromesso solamente in finale, raggiunge le ventitré vittorie consecutive nei tornei ATP 500,[15] superando Andy Murray (21) e posizionandosi alle spalle del detentore del record, Roger Federer (28).
Inaugura la stagione sulla terra battuta in aprile al Montecarlo Masters, torneo nel quale raggiunge l'atto conclusivo (il primo in un Masters 1000) ma deve arrendersi a Stefanos Tsitsipas, che s'impone con il punteggio di 6–3, 6–3.
Al Roland Garros viene sconfitto a sorpresa al primo turno da Jan-Lennard Struff, al quinto set, dopo 3 ore e 46 minuti di gioco, mentre a Wimbledon cede in cinque parziali all'ungherese Fucsovic, negli ottavi di finale. Rappresenta la Russia alle Olimpiadi di Tokyo in tutte e tre le specialità. In coppia con Anastasija Pavljučenkova conquista la medaglia d'oro nel doppio misto ai danni dei connazionali Karacev e Vesnina, sconfitti in finale con il punteggio di 6–3 6(5)–7 [13–11].
A Cincinnati si spinge fino alla finale, dove incontra il campione olimpico Alexander Zverev che lo sconfigge in due parziali. Compete agli US Open come quinta testa di serie, ma delude le aspettative uscendo di scena già al terzo turno per mano di Frances Tiafoe in cinque set, dopo essersi imposto su Ivo Karlović e Pedro Martínez.
In seguito prende parte alla Laver Cup, dove l'Europa, capitanata da Björn Borg, riesce ancora una volta a vincere il torneo ai danni de Resto del mondo, stavolta con un punteggio ancora più netto: 14–1. L'unico incontro perso da Rublëv e compagni, è stato il match di doppio di Berrettini/Zverev contro Isner/Shapovalov. Inoltre, curioso è notare che la formazione del europea contava su soli giocatori Top 10, mentre il ranking più alto degli avversari era il numero 11 (Félix Auger-Aliassime). Per quanto riguarda gli incontri disputati dal russo, è riuscito ad imporsi in rimonta su Diego Schwartzman per 11–9 nel super tie-break del terzo set. Ha giocato anche due match del doppio insieme a Stefanos Tsitsipas e Alexander Zverev, aggiudicandoseli entrambi in tre parziali ai danni di Kyrgios/Isner e Opelka/Shapovalov.
Nella conclusione della stagione, raggiunge la semifinale a San Diego, venendo rimontato da Cameron Norrie. Nel torneo di Indian Wells, giocato a ottobre a causa della pandemia, non va oltre il terzo turno sconfitto a sorpresa da Tommy Paul. Tuttavia, si riscatta nel doppio in coppia con Aslan Karacev raggiungendo la finale, dove cedono a Peers/Polášek in due parziali: si tratta della terza finale ATP 1000 persa in questa specialità. Delude le aspettative anche in casa a Mosca e a San Pietroburgo, sconfitto rispettivamente da Adrian Mannarino all'esordio e da Botic van de Zandschulp nei quarti di finale. Continua la scia negativa anche a Parigi, eliminato nel secondo turno da Taylor Fritz.
Nel torneo di fine stagione viene inserito nel gruppo con Stefanos Tsitsipas, Casper Ruud e Novak Đoković. Qui si aggiudica il primo contro il greco con un periodico 6–4, mentre perde contro il n° 1 del mondo e Ruud, non passando alle semifinali.
Apre il nuovo anno raccogliendo un terzo agli Australian Open da quinta testa di serie, sconfitto da Marin Čilić, non riuscendo a difendere i punti dei quarti di finale raggiunti nell'edizione precedente. Per la prima volta da ottobre, riesce a raggiungere la semifinale in un torneo a Rotterdam, unico torneo vinto nel 2021. Nonostante le vittorie in due parziali su Henri Laaksonen, Kwon Soon-woo e Márton Fucsovics, viene fermato da Félix Auger-Aliassime, futuro campione. Si presenta a Marsiglia come seconda testa di serie: ottenuto il bye nel primo turno, si impone sui francesi Lucas Pouille e Benjamin Bonzi in tre set e raggiunge in finale Auger-Aliassime. Nell'ultimo atto, si vendica del canadese con il punteggio di 7–5 7–6(4), tornando a sollevare un trofeo dopo quasi un anno dall'ultima volta (Rotterdam, che nel 2021 si è disputato a inizio marzo).[16] Nella successiva settimana, il suo stato di forma viene confermato dalla vittoria dell'ATP 500 di Dubai, dopo aver sconfitto in ordine Daniel Evans, Kwon, McDonald e Hurkacz in semifinale. La consacrazione finale avviene ai danni di Jiří Veselý, arrivato in finale battendo prima Denis Shapovalov e successivamente il numero 1 del mondo Novak Đoković, con il punteggio di 6-3, 6-4. Ad aprile, dopo aver superato in ordine Jiri Lehecka, Taro Daniel e Fabio Fognini si aggiudica con il punteggio di 6-2 6(4)-7 6-0 il Serbia Open, ai danni di Đoković.[17]
Legenda |
Grande Slam (0) |
ATP Finals (0) |
ATP Masters 1000 (0) |
ATP Tour 500 (5) |
ATP Tour 250 (7) |
N. | Data | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1. | 23 luglio 2017 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
6–4, 6–2 |
2. | 20 ottobre 2019 | ![]() |
Cemento (i) | ![]() |
6–4, 6–0 |
3. | 11 gennaio 2020 | ![]() |
Cemento | ![]() |
6–2, 7–6(3) |
4. | 18 gennaio 2020 | ![]() |
Cemento | ![]() |
6–3, 6–0 |
5. | 27 settembre 2020 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
6–4, 3–6, 7–5 |
6. | 18 ottobre 2020 | ![]() |
Cemento (i) | ![]() |
7–6(5), 6–4 |
7. | 1º novembre 2020 | ![]() |
Cemento (i) | ![]() |
6–4, 6–4 |
8. | 7 marzo 2021 | ![]() |
Cemento (i) | ![]() |
7–6(4), 6–4 |
9. | 20 febbraio 2022 | ![]() |
Cemento (i) | ![]() |
7–5, 7–6(4) |
10. | 26 febbraio 2022 | ![]() |
Cemento | ![]() |
6–3, 6–4 |
11. | 24 aprile 2022 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
6–2, 6(4)–7, 6–0 |
12. | 16 ottobre 2022 | ![]() |
Cemento (i) | ![]() |
6–2, 6–3 |
Legenda |
Grande Slam (0) |
ATP Finals (0) |
ATP Masters 1000 (2) |
ATP Tour 500 (2) |
ATP Tour 250 (1) |
N. | Data | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1. | 6 gennaio 2018 | ![]() |
Cemento | ![]() |
3–6, 2–6 |
2. | 28 luglio 2019 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
5–7, 6–4, 3–6 |
3. | 18 aprile 2021 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
3–6, 3–6 |
4. | 20 giugno 2021 | ![]() |
Erba | ![]() |
3–6, 6(4)–7 |
5. | 22 agosto 2021 | ![]() |
Cemento | ![]() |
2–6, 3–6 |
Legenda |
Grande Slam (0) |
ATP Finals (0) |
ATP Masters 1000 (0) |
ATP Tour 500 (0) |
ATP Tour 250 (3) |
N. | Data | Torneo | Superficie | Compagno | Avversario in finale | Punteggio |
1. | 25 ottobre 2015 | ![]() |
Cemento (i) | ![]() |
![]() ![]() |
2–6, 6–1, [10–6] |
2. | 12 marzo 2021 | ![]() |
Cemento | ![]() |
![]() ![]() |
7–5, 6–4 |
3. | 20 febbraio 2022 | ![]() |
Cemento (i) | ![]() |
![]() ![]() |
4–6, 7–5, [10–7] |
Legenda |
Grande Slam (0) |
ATP Finals (0) |
ATP Masters 1000 (3) |
ATP Tour 500 (0) |
ATP Tour 250 (0) |
N. | Data | Torneo | Superficie | Compagno | Avversari in Finale | Punteggio |
1. | 31 marzo 2018 | ![]() |
Cemento | ![]() |
![]() ![]() |
6–4, 6(5)–7, [4–10] |
2. | 3 novembre 2019 | ![]() |
Cemento (i) | ![]() |
![]() ![]() |
4–6, 1–6 |
3. | 17 ottobre 2021 | ![]() |
Cemento | ![]() |
![]() ![]() |
3–6, 6(5)–7 |
Ori olimpici (1) | |
Australian Open (0) | |
Open di Francia (0) | |
Torneo di Wimbledon (0) | |
US Open (0) |
N. | Data | Torneo | Superficie | Compagna | Avversari in Finale | Punteggio |
1. | 1º agosto 2021 | ![]() |
Cemento | ![]() |
![]() ![]() |
6–3, 6(5)–7, [13–11] |
Legenda |
Next Generation ATP Finals (1) |
N | Data | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1. | 11 novembre 2017 | ![]() |
Cemento (i) | ![]() |
4–3(5), 3(2)–4, 2–4, 2–4 |
Legenda tornei minori |
ATP Challenger (1) |
ITF Futures (4) |
N. | Data | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1. | Novembre 2013 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
3–6, 7–6(6), 6–3 |
2. | Marzo 2014 | ![]() |
Cemento (i) | ![]() |
6–4, 3–6, 6–3 |
3. | Maggio 2014 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
6–0, 6–4 |
4. | Dicembre 2014 | ![]() |
Cemento | ![]() |
6–2, 6–4 |
5. | Marzo 2016 | ![]() |
Cemento (i) | ![]() |
6(6)–7, 6–4, 6–4 |
Legenda tornei minori |
ATP Challenger (3) |
ITF Futures (2) |
N. | Data | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1. | Agosto 2013 | ![]() |
Cemento | ![]() |
6(2)–7, 6–4, 4–6 |
2. | Novembre 2014 | ![]() |
Sintetico | ![]() |
4–6, 2–6 |
3. | Novembre 2016 | ![]() |
Cemento (i) | ![]() |
5–7, 6–2, 3–6 |
4. | Gennaio 2017 | ![]() |
Cemento (i) | ![]() |
7–6(6), 3–6, 6(5)–7 |
5. | Marzo 2019 | ![]() |
Cemento | ![]() |
3–6, 2–6 |
Legenda tornei minori |
ATP Challenger (2) |
ITF Futures (1) |
N. | Data | Torneo | Superficie | Compagno | Avversari in finale | Punteggio |
1. | Maggio 2014 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
![]() ![]() |
7–5, 6–2 |
2. | Febbraio 2015 | ![]() |
Cemento (i) | ![]() |
![]() ![]() |
6–4, 7–6(5) |
3. | Luglio 2015 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
![]() ![]() |
6–4, 7–6(4) |
Legenda tornei minori |
ATP Challenger (0) |
ITF Futures (2) |
N. | Data | Torneo | Superficie | Compagno | Avversari in finale | Punteggio |
1. | Luglio 2013 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
![]() ![]() |
6–4, 3–6, [8–10] |
2. | Maggio 2014 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
![]() ![]() |
6–2, 4–6, [8–10] |
N. | Data | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1. | 2014 | ![]() |
Terra battuta | ![]() |
6–2, 7–5 |
N. | Data | Torneo | Superficie | Compagno | Avversari in finale | Punteggio |
1. | 2014 | ![]() |
Erba | ![]() |
![]() ![]() |
4–6, 6–3, 6–8 |
N. | Data | Luogo | Superficie | Compagni | Avversari in finale | Punteggio | Dettagli |
1. | 7 febbraio 2021 | Melbourne, Australia | Cemento (i) | ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() |
2–0 | Dettagli |
N. | Data | Luogo | Superficie | Compagni | Avversari in finale | Punteggio | Dettagli |
1. | 24 - 26 settembre 2021 | Boston, Stati Uniti | Cemento (i) | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
14–1 | Dettagli |
|
|
Aggiornate a fine Open 13 Provence 2022.
Torneo | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | Titoli | V–S | ||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Tornei Grande Slam | ||||||||||||||||||||||
![]() |
A | A | 2T | 3T | 1T | 4T | QF | 3T | 0 / 6 | 12–6 | ||||||||||||
![]() |
A | Q2 | 1T | A | A | QF | 1T | QF | 0 / 4 | 8–4 | ||||||||||||
![]() |
Q2 | Q2 | 2T | A | 2T | ND | 4T | A | 0 / 3 | 5–3 | ||||||||||||
![]() |
1T | Q1 | QF | 1T | 4T | QF | 3T | QF | 0 / 6 | 13–6 | ||||||||||||
Vittorie–Sconfitte | 0–1 | 0–0 | 6–4 | 2–2 | 4–3 | 11–3 | 9–4 | 6–2 | 0 / 19 | 38–19 | ||||||||||||
Tornei di fine anno | ||||||||||||||||||||||
![]() |
Non qualificato | RR | RR | SF | 0 / 3 | 4–6 | ||||||||||||||||
Vittorie–Sconfitte | 0–0 | 0–0 | 0–0 | 0–0 | 0–0 | 1–2 | 1–2 | 2-2 | 0 / 3 | 4–6 | ||||||||||||
Nazionale | ||||||||||||||||||||||
![]() |
ND | A | Non disputati | 1T | ND | 0 / 1 | 0–1 | |||||||||||||||
![]() |
PO | PO | PO | Z1 | SF | ND | V | 1 / 2 | 12–5 | |||||||||||||
![]() |
Non disputata | A | V | A | 1 / 1 | 4–0 | ||||||||||||||||
Vittorie–Sconfitte | 2–2 | 1–0 | 0–1 | 0–1 | 4–0 | 0–0 | 8–2 | 0–0 | 2 / 4 | 16–6 | ||||||||||||
ATP Tour Masters 1000 | ||||||||||||||||||||||
![]() |
A | Q2 | Q1 | 2T | 3T | ND | 3T | SF | 0 / 4 | 6–4 | ||||||||||||
![]() |
2T | 1T | 2T | 2T | 3T | ND | SF | 2T | 0 / 7 | 8–7 | ||||||||||||
![]() |
A | 1T | Q1 | 2T | 1T | ND | F | 3T | 0 / 5 | 6–5 | ||||||||||||
![]() |
A | A | A | A | A | ND | 3T | QF | 0 / 2 | 3–2 | ||||||||||||
![]() |
Q2 | A | A | A | A | 2T | QF | 2T | 0 / 3 | 3–3 | ||||||||||||
![]() |
A | A | A | 1T | Q1 | ND | 3T | 0 / 2 | 1–2 | |||||||||||||
![]() |
A | A | Q1 | 1T | QF | 1T | F | 0 / 4 | 7–4 | |||||||||||||
![]() |
A | A | 2T | 1T | 3T | Non disputato | 0 / 3 | 3–3 | ||||||||||||||
![]() |
A | A | 1T | A | 1T | 3T1 | 2T | 0 / 4 | 1–4 | |||||||||||||
ATP Tour 500 | ||||||||||||||||||||||
![]() |
A | A | Q1 | QF | Q2 | QF | V | SF | 1 / 4 | 12–3 | ||||||||||||
![]() |
A | A | A | A | A | A | A | A | 0 / 0 | 0–0 | ||||||||||||
![]() |
A | A | Q1 | A | A | QF | SF | V | 0 / 3 | 10–2 | ||||||||||||
![]() |
A | A | A | 1T | A | A | A | A | 0 / 1 | 0–1 | ||||||||||||
![]() |
A | A | Q1 | A | Q1 | ND | QF | A | 0 / 1 | 2–1 | ||||||||||||
![]() |
A | Q1 | QF | A | Q1 | ND | F | 1T | 0 / 3 | 6–3 | ||||||||||||
![]() |
A | A | 1T | A | F | V | A | 1 / 3 | 9–2 | |||||||||||||
![]() |
A | A | A | SF | 1T | ND | A | 0 / 2 | 3–2 | |||||||||||||
![]() |
A | A | QF | 2T | 2T | Non disputato | 0 / 3 | 4–3 | ||||||||||||||
![]() |
250 | V | QF | 1 / 2 | 6–1 | |||||||||||||||||
![]() |
A | A | 1T | 2T | QF | V | A | 1 / 4 | 8–3 | |||||||||||||
Statistiche carriera | ||||||||||||||||||||||
Tornei disputati | 11 | 5 | 17 | 21 | 20 | 14 | 21 | 12 | 121 | |||||||||||||
Titoli–Finali | 0–0 | 0–0 | 1–1 | 0–1 | 1–2 | 5–5 | 1–4 | 3–3 | 11–16 | |||||||||||||
Cemento V–S | 5–8 | 3–3 | 13–13 | 18–20 | 32–15 | 31–8 | 33–14 | 21–5 | 163–86 | |||||||||||||
Terra V–S | 3–5 | 0–2 | 5–3 | 2–3 | 5–3 | 10–2 | 9–5 | 14–6 | 48–28 | |||||||||||||
Erba V–S | 0–0 | 0–0 | 3–2 | 0–0 | 1–1 | 0–0 | 7–2 | 0–1 | 11–6 | |||||||||||||
Vittorie–Sconfitte | 8–13 | 3–5 | 21–18 | 20–23 | 38–19 | 41–10 | 49–22 | 35–12 | 220–124 | |||||||||||||
V–S % | 38.1% | 37.5% | 53.85% | 46.51% | 66.67% | 80.39% | 69.01% | 74.47% | 63.95% | |||||||||||||
Ranking a fine anno | 185 | 156 | 39 | 68 | 23 | 8 | 5 | 10.227.536$ |
Torneo | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | Titoli | V–S | ||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Tornei Grande Slam | ||||||||||||||||||||
![]() |
A | A | A | 1T | 2T | 1T | A | A | 0 / 3 | 1–3 | ||||||||||
![]() |
A | A | A | A | A | A | A | 0 / 0 | 0–0 | |||||||||||
![]() |
A | A | A | A | A | ND | A | 0 / 0 | 0–0 | |||||||||||
![]() |
A | A | 3T | A | 1T | A | A | 0 / 2 | 2–2 | |||||||||||
Vittorie–Sconfitte | 0–0 | 0–0 | 2–1 | 0–1 | 1–2 | 0–1 | 0–0 | 0 / 4 | 3–4 | |||||||||||
Giochi Olimpici | ||||||||||||||||||||
![]() |
ND | A | Non disputati | 1T | 0 / 0 | 0–1 | ||||||||||||||
Vittorie–Sconfitte | ND | 0–0 | Non disputati | 0–1 | 0 / 1 | 0–1 |
Stagione | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | Totale |
Vittorie | 1 | 0 | 4 | 4 | 4 | 5 | 18 |
# | Giocatore | Ranking | Evento | Superficie | Turno | Punteggio |
---|---|---|---|---|---|---|
2017 | ||||||
1. | ![]() |
9 | ![]() |
Cemento | 2T | 7–5, 7–6(3), 6–3 |
2019 | ||||||
2. | ![]() |
4 | ![]() |
Terra rossa | QF | 7–6(3), 7–6(5) |
3. | ![]() |
3 | ![]() |
Cemento | 3T | 6–3, 6–4 |
4. | ![]() |
8 | ![]() |
Cemento | 1T | 6–4, 6(5)–7, 7–6(7), 7–5 |
5. | ![]() |
9 | ![]() |
Cemento (i) | RR | 3–6, 6–3, 7–6(0) |
2020 | ||||||
6. | ![]() |
8 | ![]() |
Cemento | 4T | 4–6, 6–3, 6–3, 6–3 |
7. | ![]() |
6 | ![]() |
Terra rossa | F | 6–3, 4–6, 7–5 |
8. | ![]() |
3 | ![]() |
Cemento (i) | QF | 7–6(5), 6–2 |
9. | ![]() |
3 | ![]() |
Cemento (i) | RR | 6–2, 7–5 |
2021 | ||||||
10. | ![]() |
6 | ![]() |
Cemento (i) | SF | 6–3, 7–6(2) |
11. | ![]() |
3 | ![]() |
Terra rossa | QF | 6–2, 4–6, 6–2 |
12. | ![]() |
2 | ![]() |
Cemento (i) | SF | 2–6, 6–3, 6–3 |
13. | ![]() |
4 | ![]() |
Cemento (i) | RR | 6–4, 6–4 |
2022 | ||||||
14. | ![]() |
9 | ![]() |
Cemento (i) | F | 7–5, 7–6(4) |
15. | ![]() |
1 | ![]() |
Terra rossa | F | 6–2, 6(4)–7, 6–0 |
16. | ![]() |
9 | ![]() |
Cemento | 4T | 6–4, 6–4, 6–4 |
17. | ![]() |
5 | ![]() |
Cemento (i) | RR | 6(7)–7, 6–3, 7–6(7) |
18. | ![]() |
3 | ![]() |
Cemento (i) | RR | 3–6, 6–3, 6–2 |
Altri progetti
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