Il Campionato europeo di calcio UEFA (in inglese UEFA European Football Championship) è il massimo torneo calcistico per squadre nazionali maschili europee. Ufficialmente la fase finale è nota con il nome commerciale di UEFA EURO seguito dall'anno dell'edizione. Nato nel 1960 da un'idea del dirigente sportivo francese Henri Delaunay, è organizzato dalla UEFA e si disputa ogni quattro anni.
Campionato europeo di calcio UEFA UEFA European Football Championship | |
---|---|
Altri nomi | Campionato d'Europa UEFA |
Sport | ![]() |
Tipo | Squadre nazionali maschili |
Federazione | UEFA |
Organizzatore | UEFA |
Titolo | UEFA European Championship winner (vincitore del campionato europeo di calcio dell'UEFA) (de iure) European champion (campione d'Europa) (de facto) |
Cadenza | Quadriennale (anni bisestili) |
Apertura | giugno |
Chiusura | luglio |
Partecipanti | 24 |
Formula | Gironi all'italiana + eliminazione diretta |
Sito Internet | UEFA European Football Championship |
Storia | |
Fondazione | 1960 |
Numero edizioni | 16 |
Detentore | ![]() |
Record vittorie | ![]() ![]() |
Ultima edizione | Europa 2020 |
Prossima edizione | Germania 2024 |
![]() Trofeo o riconoscimento | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Le prime edizioni della manifestazione negli anni sessanta e settanta videro un numero ristretto di partecipanti, ma eventi come la dissoluzione dell'Unione Sovietica e della Cecoslovacchia, nonché la progressiva disgregazione politica della Jugoslavia, hanno provocato un considerevole aumento del numero degli Stati europei e dei paesi membri dell'UEFA, con un conseguente incremento del numero di nazionali partecipanti alle fasi di qualificazione ed alla fase finale.
Dalla prima edizione del 1960 fino a quella del 1976 vi erano solamente quattro squadre partecipanti alla fase finale; dall'edizione del 1980 il numero fu aumentato ad otto e rimase tale fino al 1992. Dal 1996 fu introdotta la formula con sedici partecipanti, rimasta in vigore fino al 2012. Dal 2016 si è passati a ventiquattro squadre.
Per accedere alla fase finale, per una nazionale è necessario qualificarsi attraverso i gironi di qualificazione. La squadra del paese ospitante è l'unica ad essere ammessa d'ufficio alla fase finale. Dal 1980 la sede è assegnata prima delle qualificazioni. Dall'edizione del 1984 l'UEFA ha abolito la finale per il terzo posto, disputata nelle sei edizioni dal 1960 al 1980; nelle edizioni del 2008 e del 2012 l'UEFA ha assegnato alle semifinaliste perdenti la medaglia di bronzo[1][2].
Nessuna nazionale ha partecipato a tutte le edizioni del campionato europeo; quella con più partecipazioni è la Germania, che ha partecipato a tredici edizioni su sedici complessive, e che dal 1972 si è sempre qualificata alla fase finale. Altro primato che vanta la Germania, condiviso con la Spagna, è quello del numero di trionfi: tre. Nell'albo d'oro, seguono le due vittorie dell'Italia e della Francia, e i trionfi singoli di Unione Sovietica, Cecoslovacchia, Paesi Bassi, Danimarca, Grecia e Portogallo. La Spagna è stata l'unica nazionale a vincere la competizione per due volte consecutive, nel 2008 e nel 2012. Quattro squadre hanno vinto il campionato europeo alla prima partecipazione alla fase finale: l'Unione Sovietica nel 1960, la Spagna nel 1964, l'Italia nel 1968 e la Germania Ovest nel 1972.
L'attuale detentrice del trofeo è l'Italia, vincitrice dell'edizione 2020 posticipata al 2021 a causa della pandemia di COVID-19 e giocata in modalità itinerante con le semifinali e la finale disputate al Wembley Stadium, dopo aver battuto nell'atto conclusivo la nazionale padrona di casa per 3-2 ai tiri di rigore dopo l'1-1 dei tempi supplementari.
Per quanto riguarda la premiazione, tutti i componenti della rosa che vengono omaggiati con la medaglia alla cerimonia di premiazione risultano essere campioni europei.
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del campionato europeo di calcio. |
Nato nel 1960, il campionato europeo di calcio fu organizzato dalla UEFA, che scelse, in base alle squadre qualificate, di disputare tale torneo in Francia.
Nell'edizione del 1960 presero parte alla fase finale solo quattro squadre e così fu fino al 1976. Dal 1980, invece, la UEFA sceglie una nazione ospitante qualificata di diritto ed il torneo si estese prima ad otto squadre, poi dal 1996 a sedici e, dal 2016, a ventiquattro. Nelle qualificazioni, tutte le squadre nazionali affiliate alla UEFA si sfidano in un lungo torneo a gironi che si tiene nei due anni precedenti alla fase finale.
La sedicesima edizione, in occasione del sessantesimo anniversario della prima edizione, ha un'organizzazione paneuropea e, per la prima volta dal 1980, non c'è stata alcuna nazionale qualificata d'ufficio alla fase finale; venti posti (o meno, a seconda di paesi ospitanti) sono stati assegnati con le qualificazioni, mentre quattro attraverso la UEFA Nations League. Tale edizione, inizialmente prevista tra giugno e luglio 2020, è stata rinviata di dodici mesi in modo da poter completare le coppe europee e i campionati nazionali della stagione 2019-2020, sospesi per la pandemia di COVID-19 in Europa[3].
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Henri Delaunay. |
Il trofeo assegnato alla squadra vincitrice si chiama ufficialmente Coppa Henri Delaunay in onore del primo segretario generale dell'UEFA e promotore della prima edizione della manifestazione. La coppa in palio dall'edizione del 2008 è in argento puro, pesa 8 kg ed è alta 60 cm.[4]
Esistono, in realtà, due versioni del trofeo. Il primo è stato usato dall'edizione del 1960 a quella del 2004. Questo primo trofeo fu realizzato dall'orafo Chobillon, su progetto di Arthus Bertrand.
A partire dall'edizione del 2008 viene consegnata una nuova versione del trofeo, che si differenzia dall'originario per la mancanza della base a forma di parallelepipedo quadrato su cui venivano inseriti i nomi delle nazioni vincitrici. Nella nuova versione il nome dei vincitori non viene più inciso sul piedistallo, ma sul retro del trofeo. Inoltre, il nuovo trofeo è più alto di diciotto centimetri e pesa due chilogrammi in più del precedente; la base, in conseguenza della rimozione del piedistallo, è stata leggermente allargata per dare maggior stabilità. A livello decorativo, evidente è il cambiamento della lingua in cui sono scritte le incisioni: dall'originaria versione in francese, si è passati all'inglese. Per finire, la piccola figura con il pallone che campeggiava nella parte posteriore del trofeo è stata rimossa. La nuova coppa è stata forgiata dalla Asprey di Londra, nota casa orafa che vanta una lunga tradizione nell'ambito dei trofei, che affonda le sue origini alla creazione dell'America's Cup, disegnata dalla consociata Garrard nel 1848. L'adozione del nuovo trofeo è stata voluta dalla UEFA per meglio evidenziarne il prestigio e l'importanza, in quanto simbolo del massimo torneo continentale organizzato dalla stessa federazione. La coppa originale resta in ogni caso alla UEFA, che la impiega solo al momento della premiazione; al termine della cerimonia il trofeo viene riconsegnato e la squadra vincitrice porta con sé una replica della coppa, delle stesse dimensioni e con sopra la sola incisione della Nazionale vincitrice dell'ultima edizione.
Dalla prima edizione ad oggi sono dieci le nazionali che hanno vinto il trofeo nelle sedici edizioni sinora disputate: l'albo d'oro raffigura tre vittorie per la Germania (due come Germania Ovest, 1972 e 1980, e una dopo la riunificazione, nel 1996) e la Spagna (1964, 2008, 2012), due vittorie per l'Italia (1968, 2020) e la Francia (1984, 2000), una vittoria per l'Unione Sovietica (1960), la Cecoslovacchia (1976), i Paesi Bassi (1988), la Danimarca (1992), la Grecia (2004) ed il Portogallo (2016).
La Spagna nel 1964 e l'Italia nel 1968 sono riuscite a vincere la competizione nella prima occasione in cui la stessa si disputava nel rispettivo territorio nazionale. La Francia vi riuscì solo nella seconda occasione (1984). Singolarmente la Germania, ovvero la nazione che ha vinto più titoli nella storia della competizione a pari merito con la Spagna, non è mai riuscita ad aggiudicarsi il trofeo quando l'evento si svolgeva sul proprio territorio.
Già dalla prima edizione del torneo, l'UEFA inserì nel regolamento una fase di qualificazione volta a restringere il lotto delle partecipanti alla fase finale. In quest'occasione furono diciassette le selezioni iscritte alla fase di qualificazione, con turni successivi ad eliminazione diretta. La modalità fu confermata anche nelle due edizioni seguenti, che pure videro la crescita del numero di partecipanti a ventinove e trentuno partecipanti. A partire dal terzo europeo, i primi due turni vennero sostituiti da otto gironi, con qualificazione per le vincenti di ogni gruppo e successivo play-off, in doppia gara, tra esse. Il successo dell'innovazione fu tale da venire confermato anche per la quarta e la quinta edizione, ognuna delle quali vide trentadue nazionali iscritte alle eliminatorie. In tal modo, venivano selezionate le quattro partecipanti alla fase finale, ad una delle quali veniva affidata l'organizzazione della manifestazione.
Poiché gli anni ottanta videro un'ulteriore crescita delle partecipanti alle qualificazioni, sino a raggiungere la quota di trentaquattro squadre, si optò per un cambio di formato. A partire dall'edizione del 1980, la fase finale venne allargata ad otto formazioni e la nazione ospitante era ammessa d'ufficio.
Per l'edizione del 1996 si cambiò ancora: la fase finale comprese sedici squadre (su quarantasette iniziali), quattordici delle quali provenienti dai gironi ed una dallo spareggio (cui prendevano parte le due peggiori seconde). La formula era tuttavia destinata a rivelarsi provvisoria, in quanto alle eliminatorie del successivo torneo presero parte quarantanove formazioni, ciò anche a causa dell'organizzazione congiunta tra due paesi, Belgio e Paesi Bassi. La qualificazione era diretta per le vincitrici di ciascun raggruppamento e per la migliore seconda, prevedendo quattro spareggi (con gare di andata e ritorno) tra le altre otto squadre giunte in seconda posizione. Con l'eccezione dell'Europeo del 2004, (dieci gironi da cinque squadre, con qualificazione diretta solo per le prime e spareggi tra le seconde), nel nuovo millennio la formula rimase in vigore: sia l'edizione del 2008 che quella del 2012, infatti, sono state ancora organizzate congiuntamente da due nazioni. Nell'ultima edizione si è inoltre toccato il tetto delle cinquantatré iscritte.
Poiché nel 2016 alla fase finale hanno partecipato ventiquattro formazioni, la quota di iscrizioni ha raggiunto la cinquantaquattresima unità: dal torneo preliminare sono uscite le altre ventitré finaliste, che hanno conteso il titolo alla Francia, paese ospitante. Nel 2020, invece, a causa di un'organizzazione paneuropea, nessuna delle tredici, successivamente ridotte ad undici, federazioni ospitanti l'evento è stata ammessa a priori[5].
La nazionale detentrice del titolo non è mai stata qualificata d'ufficio.
Indipendentemente dal numero di partecipanti alla fase finale, peraltro più volte mutato, essa prevede inizialmente gironi all'italiana: le squadre che superano questa fase accedono al tabellone dell'eliminazione diretta.
A partire dall'edizione 2016, con l'allargamento a ventiquattro squadre, vengono introdotti i ripescaggi delle terze classificate dei gruppi, escludendo le due peggiori, e gli ottavi di finale. Rispetto al format precedente, le partite necessarie per vincere la manifestazione passano quindi da sei a sette.
Il sorteggio per la composizione dei gruppi avviene, di norma, nel dicembre dell'anno precedente il torneo: in questo senso, la prassi ricalca quella utilizzata per i campionati mondiali. Le squadre riconosciute teste di serie sono sei: tra esse la nazione ospitante e, se qualificati, gli eventuali detentori del titolo. Le restanti vengono divise in urne, sulla base dei risultati conseguiti nelle eliminatorie e nell'ultimo mondiale.
La nuova formula prevede così sei gruppi iniziali, con i seguenti criteri per eventuale parità in classifica di due o più squadre[6]:
Se due squadre che si affrontano nell'ultima gara hanno conseguito lo stesso numero di punti (segnando e subendo le stesse reti) e l'incontro termina in parità, si procede all'esecuzione dei tiri di rigore (senza tempi supplementari) per determinare la classifica finale. Questa eventualità, introdotta nel 2004, è valida solamente se nessuna delle altre squadre ha totalizzato gli stessi punti in classifica.
Le gare della fase a eliminazione diretta sono in partita unica, con eventuale ricorso a tempi supplementari e rigori in caso di pareggio.
Di seguito, viene proposto un riassunto delle formule precedenti:
In passato, dopo che si erano svolte le qualificazioni, si decideva di disputare la competizione in uno dei quattro paesi la cui nazionale era riuscita a qualificarsi.
Dall'edizione del 1980, svolta in Italia, non è più così, in quanto ogni federazione può presentare la propria candidatura e i rappresentanti della UEFA votano a scrutinio segreto uno dei candidati (singole federazioni o candidature congiunte di due federazioni).
Per l'edizione 2020, in occasione del sessantesimo anniversario del primo campionato europeo, la UEFA ha deciso di assegnare l'organizzazione a tredici diverse città europee (poi ridotte a undici), con le sole semifinali e la finale svoltesi in un'unica città[5][7].
A differenza dei campionati mondiali di calcio, tutte le edizioni dei campionati europei hanno avuto copertura mediatica almeno nei paesi interessati, cioè nei paesi dove le rispettive nazionali disputavano il torneo.
Tutte le edizioni dei campionati europei, a partire dal 1980, hanno avuto la propria mascotte. Essa cerca di rappresentare i valori del paese e dell'Euro, e questo diverte i bambini che si avvicinano così al calcio e allo sport in generale.
Le mascotte adottate dall'edizione del 1980 fino ad oggi sono state:
Anno | Paese ospitante | Finale | 3º-4º posto/Semifinaliste | Squadre | ||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Vincitore | Risultato | Finalista | Terzo posto[8] | Risultato | Quarto posto[8] | |||
1960 | ![]() Francia |
![]() Unione Sovietica |
2 – 1 (dts) Parco dei Principi, Parigi |
![]() Jugoslavia |
![]() Cecoslovacchia |
2 – 0 Stadio Vélodrome, Marsiglia |
![]() Francia |
4 |
1964 | ![]() Spagna |
![]() Spagna |
2 – 1 Santiago Bernabéu, Madrid |
![]() Unione Sovietica |
![]() Ungheria |
3 – 1 (dts) Camp Nou, Barcellona |
![]() Danimarca |
4 |
1968 | ![]() Italia |
![]() Italia |
1 – 1 (dts) 2 – 0 (ripetizione) Stadio Olimpico, Roma |
![]() Jugoslavia |
![]() Inghilterra |
2 – 0 Stadio Olimpico, Roma |
![]() Unione Sovietica |
4 |
1972 | ![]() Belgio |
![]() Germania Ovest |
3 – 0 Stadio Heysel, Bruxelles |
![]() Unione Sovietica |
![]() Belgio |
2 – 1 Stadio Maurice Dufrasne, Liegi |
![]() Ungheria |
4 |
1976 | ![]() Jugoslavia |
![]() Cecoslovacchia |
2 – 2 (dts) (5-3 dtr) Stadio Stella Rossa, Belgrado |
![]() Germania Ovest |
![]() Paesi Bassi |
3 – 2 (dts) Stadio Maksimir, Zagabria |
![]() Jugoslavia |
4 |
1980 | ![]() Italia |
![]() Germania Ovest |
2 – 1 Stadio Olimpico, Roma |
![]() Belgio |
![]() Cecoslovacchia |
1 – 1[9] (9-8 dtr) Stadio San Paolo, Napoli |
![]() Italia |
8 |
1984 | ![]() Francia |
![]() Francia |
2 – 0 Parco dei Principi, Parigi |
![]() Spagna |
![]() ![]() |
8 | ||
1988 | ![]() Germania Ovest |
![]() Paesi Bassi |
2 – 0 Olympiastadion, Monaco di Baviera |
![]() Unione Sovietica |
![]() ![]() |
8 | ||
1992 | ![]() Svezia |
![]() Danimarca |
2 – 0 Ullevi, Göteborg |
![]() Germania |
![]() ![]() |
8 | ||
1996 | ![]() Inghilterra |
![]() Germania |
2 – 1 (gg) Wembley, Londra |
![]() Rep. Ceca |
![]() ![]() |
16 | ||
2000 | ![]() ![]() Belgio e Paesi Bassi |
![]() Francia |
2 – 1 (gg) De Kuip, Rotterdam |
![]() Italia |
![]() ![]() |
16 | ||
2004 | ![]() Portogallo |
![]() Grecia |
1 – 0 Stadio da Luz, Lisbona |
![]() Portogallo |
![]() ![]() |
16 | ||
2008 | ![]() ![]() Austria e Svizzera |
![]() Spagna |
1 – 0 Stadio Ernst Happel, Vienna |
![]() Germania |
![]() ![]() |
16 | ||
2012 | ![]() ![]() Polonia e Ucraina |
![]() Spagna |
4 – 0 Stadio Olimpico, Kiev |
![]() Italia |
![]() ![]() |
16 | ||
2016 | ![]() Francia |
![]() Portogallo |
1 – 0 (dts) Stade de France, Saint-Denis |
![]() Francia |
![]() ![]() |
24 | ||
2020[10] | ![]() Europa |
![]() Italia |
1 – 1 (dts) (3-2 dtr) Wembley Stadium, Londra |
![]() Inghilterra |
![]() ![]() |
24 | ||
2024 | ![]() Germania |
24 | ||||||
2028 | ![]() da stabilire |
24 |
Per vedere soltanto i tabellini delle finali:
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Albo d'oro del campionato europeo di calcio. |
Segue una lista delle squadre che hanno raggiunto le prime tre posizioni in almeno un europeo. La Germania e la Spagna detengono il record di vittorie della competizione, tre. La Spagna è stata finora l'unica a vincere due europei consecutivi, mentre la Germania detiene il record di partecipazioni alla fase finale (tredici), di finali disputate (sei), di finali consecutive (tre), di piazzamenti tra le prime quattro (nove volte complessivamente) e di partite disputate nelle fasi finali. Dal 1984 non si disputa la finale per il terzo posto (nel 2008 e nel 2012 le medaglie di bronzo sono state consegnate in forma privata alle semifinaliste sconfitte).
Squadra | ![]() Vincitore | ![]() Secondo posto | ![]() Terzo posto |
Quarto posto | ![]() | ![]() ![]() ![]() Totale podi |
Totale piazzamenti nei primi quattro posti | Edizioni vincenti | Partecipazioni |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
![]() | 3 | 3 | - |
- | 3 | 9 |
9 | 13 | |
![]() | 3 | 1 | - |
- | 1 | 5 |
5 | 11 | |
![]() | 2 | 2 | - |
1 | 1 | 5 |
6 | 10 | |
![]() | 2 | 1 | - |
1 | 1 | 4 |
5 | 10 | |
![]() | 1 | 3 | - |
1 | 1 | 5 |
6 | 12 | |
![]() | 1 | 1 | 2 |
- | 1 | 5 |
5 | 9 | |
![]() | 1 | 1 | - |
- | 3 | 5 |
5 | 8 | |
![]() | 1 | - | 1 |
- | 3 | 5 |
5 | 10 | |
![]() | 1 | - | - |
1 | 2 | 3 |
4 | 9 | |
![]() | 1 | - | - |
- | - | 1 |
1 | 4 | |
![]() | - | 2 | - |
1 | - | 2 |
3 | - | 5 |
![]() | - | 1 | 1 |
- | 1 | 3 |
3 | - | 10 |
![]() | - | 1 | 1 |
- | - | 2 |
2 | - | 6 |
![]() | - | - | 1 |
1 | - | 1 |
2 | - | 4 |
![]() | - | - | - |
- | 1 | 1 |
1 | - | 7 |
![]() | - | - | - |
- | 1 | 1 |
1 | - | 4 |
![]() | - | - | - |
- | 1 | 1 |
1 | - | 2 |
-: non qualificata.
R: ritiratasi prima dell'inizio del torneo o durante le qualificazioni (per incontri non disputati).
S: squalificata.
Q: qualificata per un torneo ancora da disputarsi.
1T: eliminata nella fase a gironi (dal 1980 in poi).
OF: eliminata agli ottavi di finale (dal 2016 in poi).
QF: eliminata ai quarti di finale (dal 1996 in poi).
SF: eliminata in semifinale (dal 1984 in poi).
4ª: quarta classificata (dal 1960 al 1980).
3ª: terza classificata (dal 1960 al 1980).
2ª: seconda classificata.
V: vincitrice.
: Nazione ospitante.
Nazionale | ![]() 1960 | ![]() 1964 | ![]() 1968 | ![]() 1972 | ![]() 1976 | ![]() 1980 | ![]() 1984 | ![]() 1988 | ![]() 1992 | ![]() 1996 | ![]() ![]() 2000 | ![]() 2004 | ![]() ![]() 2008 | ![]() ![]() 2012 | ![]() 2016 | ![]() 2020 | ![]() 2024 | Totale | Vincitore |
![]() ![]() | - | V | 2ª | V | 1T | SF | 2ª | V | 1T | 1T | 2ª | SF | SF | OF | Q | 14 | 3 | ||
![]() | R | V | - | - | - | 1T | 2ª | 1T | - | QF | QF | 1T | V | V | OF | SF | 11 | 3 | |
![]() | - | V | - | - | 4ª | - | SF | - | 1T | 2ª | 1T | QF | 2ª | QF | V | 10 | 2 | ||
![]() | 4ª | - | - | - | - | - | V | - | 1T | SF | V | QF | 1T | QF | 2ª | OF | 10 | 2 | |
![]() |
1T | - | 1T | SF | 1T | 1T | 1T | 12 | 1 | ||||||||||
![]() |
1T | ||||||||||||||||||
![]() | V | 2ª | 4ª | 2ª | - | - | - | 2ª | Q[n 1] | ||||||||||
![]() |
2ª | 1T | SF | 1T | QF | 1T | QF | 10 | 1 | ||||||||||
![]() | 3ª | - | - | - | V | 3ª | - | - | - | ||||||||||
![]() | - | - | - | 3ª | 1T | - | V | SF | QF | SF | SF | QF | 1T | - | OF | 10 | 1 | ||
![]() | - | 4ª | - | - | - | - | SF | 1T | V | 1T | 1T | QF | - | 1T | - | SF | 9 | 1 | |
![]() | - | - | - | - | - | - | SF | - | - | QF | SF | 2ª | QF | SF | V | OF | 8 | 1 | |
![]() | - | - | - | - | 1T | - | - | - | - | - | V | 1T | QF | - | - | 4 | 1 | ||
![]() | - | 3ª | - | - | 1T | - | 1T | 1T | SF | 1T | QF | - | QF | OF | 2ª | 10 | 0 | ||
![]() | - | - | - | - | - | - | - | SF | - | 1T | QF | 1T | 1T | 1T | OF | 7 | 0 | ||
![]() | - | - | 3ª | - | 2ª | 1T | - | - | - | 1T | - | - | - | QF | QF | 6 | 0 | ||
![]() |
QF | - | 1T | QF | 1T | OF | OF | 6 | 0 | ||||||||||
![]() ![]() ![]() |
2ª | - | 2ª | - | 4ª | - | 1T | - | S[n 4] | S | QF | - | - | - | - | - | 5 | 0 | |
![]() | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1T | QF | - | SF | - | 1T | 1T | 5 | 0 | |
![]() | - | - | - | - | - | - | 1T | - | - | 1T | QF | - | 1T | - | 1T | - | 5 | 0 | |
![]() | - | - | - | - | - | - | - | - | 1T | - | 1T | 1T | - | OF | QF | 5 | 0 | ||
![]() | - | 3ª | - | 4ª | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | OF | 1T | 4 | 0 | |
![]() | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1T | 1T | QF | 1T | 4 | 0 | |
![]() | - | - | - | - | - | - | - | 1T | - | - | - | - | - | 1T | OF | - | 3 | 0 | |
![]() | - | - | - | - | - | - | 1T | 1T | - | - | - | - | - | 1T | 3 | 0 | |||
![]() | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1T | - | 1T | OF | 3 | 0 | |
![]() |
- | - | - | - | 1T | 1T | QF | 3 | 0 | ||||||||||
![]() |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | SF | OF | 2 | 0 | ||
![]() |
- | - | - | - | - | OF | 1T | 2 | 0 | ||||||||||
![]() | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1T | - | 1T | - | - | - | - | 2 | 0 | |
![]() |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | QF | - | 1 | 0 | ||||
![]() |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | OF | - | 1 | 0 | |
![]() | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1T | - | - | - | - | - | 1 | 0 | |
![]() |
- | 1T | - | - | - | - | - | 1 | 0 | ||||||||||
![]() | - | - | 1T | - | - | - | - | 1 | 0 | ||||||||||
![]() |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1T | - | 1 | 0 | ||||
![]() |
- | - | - | - | - | - | 1T | 1 | 0 | ||||||||||
![]() |
- | - | - | - | - | - | 1T | 1 | 0 |
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche del campionato europeo di calcio. |
2: Rainer Bonhof ( Germania Ovest, 1972[12] & 1980[13]); Xavi, Andrés Iniesta, Cesc Fàbregas, Iker Casillas, David Silva, Xabi Alonso, Sergio Ramos, Fernando Torres, Raúl Albiol, Álvaro Arbeloa, Santi Cazorla, Pepe Reina (
, 2008[14] & 2012[15])
2: Xavi, Andrés Iniesta, Cesc Fàbregas, Iker Casillas, David Silva, Xabi Alonso, Sergio Ramos, Fernando Torres, Raúl Albiol, Álvaro Arbeloa, Santi Cazorla, Pepe Reina (, 2008[14] & 2012[15])
3: Rainer Bonhof ( Germania Ovest, 1972 (vinta)[12], 1976 (persa)[16], 1980 (vinta)[13])
3: Rainer Bonhof ( Germania Ovest, 1972 (vinta)[12], 1976 (persa)[16], 1980 (vinta)[13])
5: Cristiano Ronaldo (, 2004[17], 2012[18], 2016[19])
4: Pepe (, 2008[20], 2012[18], 2016[19])
3: Paolo Maldini (, 1988[21], 1996[22], 2000[23]) e Laurent Blanc (
, 1992[24], 1996[22], 2000[23])
2: Lev Yashin (, 1960, 1964); Valentin Ivanov (
, 1960, 1964), Karlheinz Förster (
Germania Ovest, 1980, 1984), Andreas Brehme (
Germania Ovest
, 1984, 1992), Marco van Basten (
, 1988, 1992), Marcel Desailly (
, 1996, 2000), Rui Costa (
, 1996, 2000), Zinedine Zidane (
, 2000, 2004), Luis Figo (
, 2000, 2004), Gianluigi Buffon (
, 2008, 2012), Philipp Lahm (
, 2008, 2012), Iker Casillas (
, 2008, 2012), Xavi (
, 2008, 2012), Andrés Iniesta (
, 2008, 2012), Cesc Fàbregas (
, 2008, 2012)
3: Laurent Blanc (, 1992[24], 1996[22], 2000[23]), Pepe (
, 2008[20], 2012[18], 2016[19])
9: (in 5 partite), Michel Platini (, 1984)[25]
6: (in 7 partite), Antoine Griezmann (, 2016)[26]
4 in 2 partite = 2 gol per partita, Gerd Müller ( Germania Ovest, 1972),[12], Dieter Müller (
Germania Ovest, 1976)[16]
9 in 5 partite = 1,80 gol per partita, Michel Platini (, 1984)[25]
2: Gerd Müller ( Germania Ovest vs
, 1972),[27] Horst Hrubesch (
Germania Ovest vs
, 1980),[28] Oliver Bierhoff (
vs
, 1996)[29]
5: (in 4 partite), Antoine Griezmann (, 2016)[26]
4: 4 (in 2 partite), Gerd Müller ( Germania Ovest, 1972),[12] (in 2 partite) Dieter Müller (
Germania Ovest, 1976)[16]
3: 3 (in 2 partite), Nuno Gomes (, 2000),[30] (in 2 partite) Patrick Kluivert (
, 2000),[30] (in 3 partite) Kasper Dolberg (|
, 2020)[31]
5: Antoine Griezmann (, 2016)[26]
4: Gerd Müller ( Germania Ovest, 1972),[12]Dieter Müller (
Germania Ovest, 1976),[16] Nuno Gomes (
, 2000,[30] 2008)[14]
7: (in 3 partite), Michel Platini (, 1984)[32]
11: (in 15 partite) Cristiano Ronaldo ( 2004, 2008, 2012, 2016, 2020)
14: (in 25 partite) Cristiano Ronaldo ( 2004, 2008, 2012, 2016, 2020)
Edizione | Miglior giocatore | Nazionale |
---|---|---|
Inghilterra 1996 | Matthias Sammer | ![]() |
Belgio-Paesi Bassi 2000 | Zinédine Zidane | ![]() |
Portogallo 2004 | Theodōros Zagorakīs | ![]() |
Austria-Svizzera 2008 | Xavi | ![]() |
Polonia-Ucraina 2012 | Andrés Iniesta | ![]() |
Francia 2016 | Antoine Griezmann | ![]() |
Europa 2020 | Gianluigi Donnarumma | ![]() |
Edizione | Miglior giocatore | Nazionale |
---|---|---|
Francia 2016 | Renato Sanches | ![]() |
Europa 2020 | Pedri | ![]() |
Anno | Paese ospitante | Nazionali esordienti |
1960 | ![]() | ![]() ![]() ![]() ![]() |
1964 | ![]() | ![]() ![]() ![]() |
1968 | ![]() | ![]() ![]() |
1972 | ![]() | ![]() ![]() |
1976 | ![]() | ![]() |
1980 | ![]() | ![]() |
1984 | ![]() | ![]() ![]() |
1988 | ![]() | ![]() |
1992 | ![]() | ![]() ![]() ![]() ![]() |
1996 | ![]() | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
2000 | ![]() ![]() | ![]() ![]() ![]() |
2004 | ![]() | ![]() |
2008 | ![]() ![]() | ![]() ![]() |
2012 | ![]() ![]() | ![]() |
2016 | ![]() | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
2020 | ![]() | ![]() ![]() |
Gli stadi ad aver ospitato due edizioni del campionato europeo di calcio sono il Parco dei Principi di Parigi, lo Stade Vélodrome di Marsiglia, lo Stadio Olimpico di Roma, lo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli, lo Stadio di Wembley di Londra, lo Stade Roi-Baudouin/Heysel di Bruxelles e lo Sclessin Stadion di Liegi. Di questi stadi, gli unici ad aver ospitato due finali del campionato sono il Parco dei Principi di Parigi, lo Stadio Olimpico di Roma e lo Stadio di Wembley di Londra.
Lisbona (con lo Stadio José Alvalade e quello da Luz) e Porto (con lo stadio do Bessa Século XXI e quello do Dragão) sono le uniche due città ad aver ospitato delle gare del campionato europeo in due impianti differenti; i quattro impianti hanno ospitato delle gare nella stessa edizione, nel 2004.
Lo Stadio Olimpico di Roma è l'impianto ad avere ospitato il maggior numero di partite, cioè 11, anche se le gare di Roma sono state disputate in tre edizioni differenti (1968, 1980 e 2020).
Lo stadio con la maggiore capienza è stato il Camp Nou di Barcellona, nel 1964, per un totale di 98 000 spettatori.
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 146042341 · GND (DE) 1035242-9 · BNF (FR) cb11971219h (data) · WorldCat Identities (EN) viaf-146042341 |
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