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Antonello Cuccureddu (Alghero, 4 ottobre 1949) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore o centrocampista.

Antonello Cuccureddu
Cuccureddu alla Juventus nel 1975
Nazionalità  Italia
Altezza 180 cm
Peso 75 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore, centrocampista)
Termine carriera 1985 - giocatore
Carriera
Giovanili
19??-19?? Rinascita
19??-1967Fertilia
Squadre di club1
1967-1968Torres34 (0)
1968-1969Brescia22 (0)
1969-1981Juventus298 (26)
1981-1984Fiorentina37 (0)
1984-1985Novara22 (0)
Nazionale
1969-1971 Italia U-213 (0)
1975-1978 Italia13 (0)
Carriera da allenatore
1988-1995JuventusPrimavera
1989-1991JuventusVice
1997-1998Acireale
1998Ternana
1999-2001Crotone
2002-2003Al-Ittihād
2004-2005Avellino
2005-2006Torres
2006-2007Grosseto
2007-2008Perugia
2008Perugia
2009-2010Pescara
2013AlgheroDT[1]
2013-2014Grosseto
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 27 gennaio 2014

Biografia


Nato in una famiglia di umili origini, ha un fratello di qualche anno più giovane, Carmelo, anche lui cimentatosi come calciatore[2] nello stesso periodo di Antonello, seppur con minore successo, avendo circoscritto la propria carriera alle categorie inferiori.


Caratteristiche tecniche



Giocatore


Calciatore molto eclettico, venne impiegato come jolly di difesa e centrocampo, svariando da mezzala — suo ruolo originario — a mediano, da terzino fluidificante a stopper. In questo senso, rimane singolare quanto accadde nella Serie A 1975-1976 quando, in un'epoca ancora lontana dalla numerazione fissa, Cuccureddu terminò quel campionato vestendo ben sette diversi numeri di maglia, con altrettanti ruoli ricoperti: il n. 2 (contro Napoli, Roma, Bologna, Sampdoria e Perugia), il n. 3 (Verona, Como, Fiorentina, Cagliari e Cesena), il n. 4 (Fiorentina), il n. 7 (Como), il n. 8 (Verona), il n. 10 (Inter e Ascoli) e il n. 11 (Torino).[3][4]

Cuccureddu (a destra) in nazionale al campionato del mondo 1978, mentre interviene in acrobazia sull'argentino Ortiz.
Cuccureddu (a destra) in nazionale al campionato del mondo 1978, mentre interviene in acrobazia sull'argentino Ortiz.

Nel corso della sua carriera, oltre a dinamismo e intelligenza tattica,[5] rivelò ben presto delle spiccate attitudini offensive; a tal proposito, agli esordi in Serie A si guadagnò il paragone con Eusebio Castigliano, storico mediano del Grande Torino, tra i primi nel ruolo a specializzarsi anche nel cercare la battuta a rete.[6] Dotato di un destro teso, potente[3] e preciso,[4] Cuccureddu lo mise a frutto con conclusioni da fuori area,[5] calci piazzati e rigori:[4] con 26 segnature nella massima divisione italiana, tutte maturate durante la sua militanza nella Juventus — ne siglò 39 in totale —, emerse come uno dei difensori-centrocampisti più prolifici di sempre in Serie A.


Allenatore


Come allenatore predilige utilizzare moduli di provata affidabilità, basati su una solida difesa a quattro elementi, vedi il classico 4-4-2[7] o il derivato 4-3-1-2.[8][9]


Carriera



Giocatore



Club

Cuccureddu (accosciato, primo da sinistra) al Brescia nel 1969
Cuccureddu (accosciato, primo da sinistra) al Brescia nel 1969

Cominciò a giocare a pallone in giovane età grazie al padre, presidente di una piccola squadra amatoriale della natìa Alghero, la Rinascita; andò in seguito al Fertilia con cui, ancora minorenne, vinse il campionato sardo di Seconda Categoria.[2] La vera carriera calcistica iniziò per lui con la stagione 1967-1968, quando passò per 2 milioni di lire alla Torres di Sassari, in Serie C, dove venne impiegato come centrocampista puro.

Nell'annata 1968-1969, acquistato per 30 milioni, si trasferì al Brescia appena retrocesso in Serie B; nonostante la giovane età l'allenatore Silvestri gli concesse numerose presenze nel torneo cadetto, la maggior parte delle quali da titolare, facendo sì che Cuccureddu contribuisse attivamente all'immediato ritorno delle rondinelle in massima categoria.[10] Iniziò la stagione seguente ancora nelle file della squadra biancazzurra, fin quando nel settembre 1969 destò le attenzioni della Juventus in occasione di un incontro di Coppa Italia a Torino, in cui il diciannovenne Cuccu marcò con successo l'esperto del Sol:[3] la prova offerta convinse i piemontesi, di lì a un paio di mesi, a prelevarlo dai lombardi per la somma di 350 milioni,[11] con il giocatore che andò così a indossare la maglia per la quale aveva sempre tifato.[2]

Cuccureddu, in maglia juventina, alle prese con un avversario del Derby County nella semifinale di andata della Coppa dei Campioni 1972-1973.
Cuccureddu, in maglia juventina, alle prese con un avversario del Derby County nella semifinale di andata della Coppa dei Campioni 1972-1973.

Fece il suo debutto in bianconero il 12 novembre 1969, nella sfida di Coppa delle Fiere a Berlino Ovest contro l'Hertha Berlino;[12] tuttavia l'esordio più ricordato è quello di quattro giorni dopo in Serie A, nella trasferta di Cagliari, in cui trovò anche la sua prima rete in massima divisione, quella dell'1-1 finale:[13][14] «la Juventus era malmessa in classifica [...] ci trovammo sotto di un goal, la gente urlava "serie B, serie B".[3][15] Nel finale mi giunse fra i piedi la palla buona ed infilai Albertosi. Quel goal rappresentò molto, fu una specie di trampolino [...]».[4]

La rete più importante della sua carriera la segnò il 20 maggio 1973, durante l'ultima giornata del campionato 1972-1973. Mentre il Milan, in vantaggio di un punto rispetto ai bianconeri, perdeva 5-3 a Verona, la Juventus riusciva a recuperare lo svantaggio iniziale in casa della Roma, dapprima pareggiando con Altafini e poi vincendo 2-1 a tre minuti dalla fine, con un tiro da fuori area di Cuccureddu; questo successo consentì ai piemontesi di conquistare il loro quindicesimo scudetto.[3][16][17][18] Il campionato successivo, 1973-1974, si rivelò tra i migliori sul piano personale, in particolar modo sotto l'aspetto realizzativo: chiuse infatti quel torneo a quota 12 gol, dopo esserne stato persino capocannoniere per lunghi tratti.[5]

Da sinistra: Cuccureddu, Daniel Bertoni ed Eraldo Pecci alla Fiorentina nella stagione 1981-1982
Da sinistra: Cuccureddu, Daniel Bertoni ed Eraldo Pecci alla Fiorentina nella stagione 1981-1982

Cuccureddu giocò per dodici stagioni con la divisa della Juventus, emergendo come uno degli elementi più importanti dei plurititolati bianconeri degli anni 1970, passati sotto la guida di Vycpálek, Parola e Trapattoni: con la Vecchia Signora mise in bacheca sei titoli nazionali (1971-1972, 1972-1973, 1974-1975, 1976-1977, 1977-1978 e 1980-1981), la Coppa Italia 1978-1979 e la Coppa UEFA 1976-1977, il primo trofeo confederale del club torinese.

Nell'estate 1981, trentunenne, si accasò alla Fiorentina dove, nel campionato 1981-1982, sfiorò un ennesimo scudetto dopo un lungo duello proprio contro la sua ex squadra.[5] A Firenze chiuse con la Serie A nel 1984, a causa di vari infortuni alla schiena. Con l'annata 1984-1985 concluse poi definitivamente la carriera agonistica, in Serie C2, nelle file del Novara.


Nazionale

Dopo aver maturato tre presenze con la maglia della nazionale Under-21 nel biennio 1969-1971, furono 13 le partite di Cuccureddu in nazionale A, tutte sotto la gestione del commissario tecnico Enzo Bearzot: tra queste è compreso l'esordio del 26 ottobre 1975 a Varsavia contro la Polonia, e i 5 incontri disputati al campionato del mondo 1978 in Argentina (chiuso dagli azzurri al quarto posto) che ne fecero il primo calciatore sardo a scendere in campo nella fase finale di un Mondiale — eguagliato in seguito dai soli Zola nel 1994, e Sirigu nel 2014.[19]

Cuccureddu (in piedi, primo da sinistra) in maglia azzurra nel 1978
Cuccureddu (in piedi, primo da sinistra) in maglia azzurra nel 1978

L'ultimo incontro di Cuccureddu in nazionale risale al dicembre 1978, contro la Spagna; in generale, non riuscì mai a entrare stabilmente nel giro azzurro, da cui venne definitivamente estromesso all'indomani del mondiale argentino: «Non discuto le scelte di Bearzot: certamente avrà avuto le sue ragioni. Però un discorsino mi avrebbe fatto piacere. In fondo il mio contributo l'avevo dato».[4]


Allenatore



Gli inizi

Intrapresa la carriera di allenatore una volta chiusa l'attività agonistica, nel 1988 eredita da Salvatore Jacolino la panchina della squadra Primavera della Juventus,[20] incarico che manterrà fino alla metà del decennio seguente. A Torino vince nella stagione 1993-1994 il Campionato Primavera e il Torneo di Viareggio — due successi che mancavano alle giovanili bianconere, rispettivamente, da oltre venti e trent'anni —,[21] e nell'annata seguente la prima Coppa Italia Primavera nella storia del club;[22] contribuisce inoltre in questi anni alla crescita di una giovane promessa quale Del Piero, futura bandiera juventina.

Cuccureddu (al centro) festeggia, assieme ai ragazzi della squadra Primavera juventina, la vittoria del campionato di categoria 1993-1994.
Cuccureddu (al centro) festeggia, assieme ai ragazzi della squadra Primavera juventina, la vittoria del campionato di categoria 1993-1994.

A tale esperienza si affianca nella stagione 1990-1991 quella di vice della prima squadra durante la gestione tecnica di Luigi Maifredi, avendo anche l'occasione di debuttare in Serie A, sostituendo lo squalificato Maifredi, nella sfida casalinga del 30 settembre 1990 contro la Sampdoria (0-0).[23]


Le serie minori

Nel 1997-1998 ottiene l'ottava posizione con l'Acireale, in Serie C1. Dopo una fugace esperienza alla guida della Ternana nel 1998-1999, in Serie B, dov'è sostituito da Luigi Delneri, nel 1999-2000 passa ad allenare il Crotone, sempre in C1, portando la squadra pitagorica, dopo un entusiasmante campionato, alla storica promozione in cadetteria con quattro giornate di anticipo. La separazione dai crotonesi avviene l'anno successivo, quando è esonerato dopo alcune giornate. Nel 2004-2005 guida l'Avellino in C1, ma a poche giornate dal termine viene sollevato dall'incarico, non potendo dunque partecipare attivamente alla promozione in cadetteria dei biancoverdi. Nella stagione 2005-2006 è sulla panchina della Sassari Torres che porta sino alle semifinali play-off, dove gli isolani vengono eliminati dal Grosseto.

Cuccureddu al Pescara nella stagione 2009-2010
Cuccureddu al Pescara nella stagione 2009-2010

Nel novembre 2006 diviene il nuovo allenatore proprio dei grossetani, e in sei mesi riesce a portare la squadra maremmana dai bassifondi della classifica alla prima posizione; il 13 maggio 2007 il Grosseto vince 1-0 a Padova e viene promosso, per la prima volta nella sua storia, in Serie B.[7] Cuccureddu in Maremma ha ottenuto una delle migliori medie-punti di sempre tra gli allenatori biancorossi: 53 punti in venticinque match, pari a 2,12 punti a partita.

Nel giugno 2007 arriva la chiamata del Perugia, in C1, che con Cuccureddu punta alla promozione.[24] Dopo una buona partenza la squadra accusa un calo e, a seguito di quattro sconfitte interne consecutive, viene esonerato:[25] sarà richiamato dopo due sole partite,[26] coincise con altrettante sconfitte.

Il 23 marzo 2009 viene chiamato dal Pescara, in sostituzione dell'esonerato Giuseppe Galderisi.[27] Dopo aver centrato la salvezza diretta, viene confermato per altre due stagioni. Tuttavia nell'annata successiva, il 12 gennaio 2010, dopo una serie negativa di risultati e all'indomani della sconfitta in casa con la Cavese, viene sollevato dalla guida tecnica degli abruzzesi.[28]

Il 30 settembre 2013 viene annunciato il suo ingaggio come direttore tecnico dell'Alghero, nel torneo regionale di Eccellenza,[29] dimettendosi dopo un mese dall'incarico per divergenze sui programmi.[30] Poche settimane dopo, il 26 novembre, in seguito all'esonero di Stefano Cuoghi, riassume la carica di allenatore del Grosseto, in Prima Divisione,[31] da cui viene esonerato il 27 gennaio 2014 a seguito di altalenati risultati culminati nella sconfitta contro una sua ex squadra, il Perugia.[32]


Dopo il ritiro


Dopo il ritiro fonda nella natìa Alghero una società calcistica dilettantistica, la "Antonello Cuccureddu 1969". Per quest'attività, nel giugno 2017 viene indagato dalla procura di Sassari con l'accusa di turbativa d'asta,[33] finendo a processo nel gennaio 2020;[34] nel maggio dello stesso anno la vicenda vede Cuccureddu ottenere parere favorevole da parte del tribunale amministrativo regionale.[35]


Statistiche



Presenze e reti nei club


Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1967-1968 TorresC340---------340
1968-1969 BresciaB220CI10------230
lug.-nov. 1969A00CI20---CM0030
Totale Brescia22030--00250
nov. 1969-1970 JuventusA224CI20CdF20CAI40304
1970-1971A221CI30CdF80TP00331
1971-1972A100CI90CU41---231
1972-1973A221CI90CC91---402
1973-1974A2612CI63CC21CInt103516
1974-1975A272CI81CU91---444
1975-1976A280CI41CC30---351
1976-1977A291CI90CU123---504
1977-1978A302CI40CC70---412
1978-1979A272CI71CC20---363
1979-1980A260CI30CdC70---360
1980-1981A291CI20CU40TC00351
Totale Juventus298266666975043839
1981-1982 FiorentinaA110CI30------140
1982-1983A230CI00CU00---230
1983-1984A30CI20------50
Totale Fiorentina3705000--420
1984-1985 NovaraC2220CI-C00------220
Totale carriera413267466975056139

Cronologia presenze e reti in nazionale


Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
26-10-1975VarsaviaPolonia 0 – 0 ItaliaQual. Euro 1976-
17-11-1976RomaItalia 2 – 0 InghilterraQual. Mondiali 1978- 68’
22-12-1976LisbonaPortogallo 2 – 1 ItaliaAmichevole- 46’
26-1-1977RomaItalia 2 – 1 BelgioAmichevole-
16-11-1977LondraInghilterra 2 – 0 ItaliaQual. Mondiali 1978- 83’
3-12-1977RomaItalia 3 – 0 LussemburgoQual. Mondiali 1978- 13’
6-6-1978Mar del PlataItalia 3 – 1 UngheriaMondiali 1978 - 1º turno- 78’
10-6-1978Buenos AiresItalia 1 – 0 ArgentinaMondiali 1978 - 1º turno- 6’
18-6-1978Buenos AiresItalia 1 – 0 AustriaMondiali 1978 - 2º turno- 46’
21-6-1978Buenos AiresPaesi Bassi 2 – 1 ItaliaMondiali 1978 - 2º turno-
24-6-1978Buenos AiresBrasile 2 – 1 ItaliaMondiali 1978 - Finale 3º-4º posto-4º posto
23-9-1978FirenzeItalia 1 – 0 TurchiaAmichevole- 82’
21-12-1978RomaItalia 1 – 0 SpagnaAmichevole- 67’
Totale Presenze 13 Reti 0
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia Under-21
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
19-11-1969DeventerPaesi Bassi Under-21 2 – 0 Italia Under-21-
18-2-1970Reggio CalabriaItalia Under-21 0 – 0 Polonia Under-21-
5-5-1971TriesteItalia Under-21 5 – 2 Paesi Bassi Under-21-
Totale Presenze 1 Reti 1

Palmarès


Giocatore

Club

Competizioni nazionali
Juventus: 1971-1972, 1972-1973, 1974-1975, 1976-1977, 1977-1978, 1980-1981
Juventus: 1978-1979
Competizioni internazionali
Juventus: 1976-1977

Allenatore

Competizioni nazionali

Crotone: 1999-2000 (girone B)
Grosseto: 2006-2007 (girone A)

Competizioni giovanili

Juventus: 1994
Juventus: 1993-1994
Juventus: 1994-1995

Note


  1. Come direttore tecnico insieme all'allenatore Giuseppe Salaris.
  2. Cuccureddu giocherà nella squadra per cui tifa, in La Stampa, 23 settembre 1969, p. 18.
  3. Moretti, 2014, Antonello Cuccureddu.
  4. Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Antonello CUCCUREDDU, su tuttojuve.com, 4 ottobre 2013.
  5. Polverosi
  6. Paolo Bertoldi, Un Cuccureddu da maglia azzurra, in La Stampa, 27 gennaio 1970, p. 14.
  7. Cuccureddu, bandiera della Juve, porta il Grosseto nella storia: promozione in B dopo 95 anni, su affaritaliani.it, 14 maggio 2007.
  8. Luigi Di Marzio, Pescara, nuovo corso con tante novità tattiche, in il Centro, 26 marzo 2009.
  9. Luigi Di Marzio, Pescara, rivoluzione tattica, in il Centro, 26 novembre 2009.
  10. Cuccureddu, uno «sconosciuto» che costa più di 350 milioni, in La Stampa, 5 luglio 1969, p. 16.
  11. Il centrocampista Cuccureddu in comproprietà alla Juventus, in La Stampa, 30 ottobre 1969, p. 21.
  12. Paolo Bertoldi, La Juventus (Anastasi infortunato) non regge al ritmo dell'Hertha: 3-1, in La Stampa, 13 novembre 1969, p. 19.
  13. Giovanni Arpino, Cuccureddu, gol provvidenziale, in Stampa Sera, 17 novembre 1969, p. 7.
  14. Moretti, 2013, Cuccureddu profeta in patria.
  15. Moretti, 2013, La vendetta con le basette lunghe.
  16. Moretti, 2013, La fatal Roma.
  17. Moretti, 2013, Il jolly di Alghero dirime lo scudetto.
  18. Tavella, "Cuccu" al fotofinish.
  19. Sirigu, un sardo al Mondiale dopo Zola e Cuccureddu, su notizie.tiscali.it, 13 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2015).
  20. Franco Badolato, Tocca alle squadre del calcio Primavera, in TorinoSette, La Stampa, 16 settembre 1988, p. 19.
  21. 25 giugno 1994, Primavera tricolore, su juventus.com, 24 giugno 2011. URL consultato il 9 dicembre 2014 (archiviato il 9 dicembre 2014).
  22. Aurelio Benigno, La Juve trionfa in Coppa Italia, in La Stampa, 6 aprile 1995, p. 44.
  23. Cuccureddu vice Maifredi, in Stampa Sera, sez. lunedìsport, 1º ottobre 1990, p. 3.
  24. Cuccureddu nuovo allenatore del Perugia, su ilsole24ore.com, 18 giugno 2007.
  25. Perugia, esonerato Cuccureddu, su rivieraoggi.it, 22 gennaio 2008.
  26. Perugia, il caos è sovrano. In sella torna Cuccureddu, in Il Tirreno, 13 febbraio 2008.
  27. Marco De Toma, Pescara, via Galderisi. Ecco Cuccureddu, su tuttomercatoweb.com, 23 marzo 2009.
  28. Pescara, esonerato Cuccureddu, su tuttomercatoweb.com, 13 gennaio 2010.
  29. 1945 Alghero: Cuccureddu e Salaris in panchina, su notizie.alguer.it, 30 settembre 2013.
  30. Dolores Serra, Calcio, l'Alghero perde il duo Salaris-Cuccureddu, su algheronotizie.it, 5 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2013).
  31. Grosseto: Cuccureddu nuovo tecnico, su ansa.it, 26 novembre 2013.
  32. Grosseto, Cuccureddu esonerato. La panchina affidata a Leonardo Acori, su lanazione.it, 27 gennaio 2014.
  33. Alghero: arrestato il vicesindaco, nei guai anche Antonello Cuccureddu, su lanuovasardegna.gelocal.it, 10 giugno 2017.
  34. Turbativa d'asta, a processo Cuccureddu, su ansa.it, 14 gennaio 2020.
  35. Argentino Tellini, Campo "Maria Pia", Cuccureddu vince la battaglia al Tar, su unionesarda.it, 6 maggio 2020.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Antonello Cuccureddu

Antonello Cuccureddu (* 4. Oktober 1949 in Alghero, Italien) ist ein ehemaliger italienischer Fußballspieler und heutiger Fußballtrainer.

[en] Antonello Cuccureddu

Antonello Cuccureddu (Italian pronunciation: [antoˈnɛllo kukkuˈrɛddu], Sardinian: [kukuˈɾeɖːu]; 4 October 1949) is an Italian association football coach and former player who played as a defender. He last managed Lega Pro Prima Divisione club Grosseto in 2014.

[es] Antonello Cuccureddu

Antonello Cuccureddu (Alguer, Provincia de Sácer, Italia, 4 de octubre de 1949) es un exfutbolista y director técnico italiano. Se desempeñaba en la posición de centrocampista.[2]

[fr] Antonello Cuccureddu

Antonello Cuccureddu (né le 4 octobre 1949 à Alghero en Sardaigne) est un joueur de football professionnel italien qui évoluait au poste de défenseur, et aujourd'hui entraîneur.
- [it] Antonello Cuccureddu

[ru] Куккуредду, Антонелло

Антоне́лло Куккуре́дду (итал. Antonello Cuccureddu; род. 4 октября 1949[1], Альгеро, Сардиния) — итальянский футболист, защитник.



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