Daniele Bernazzani (Piacenza, 28 gennaio 1963) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.
Daniele Bernazzani | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 180 cm | |
Peso | 75 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |
Termine carriera | 1993 - giocatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1976-1980 | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1980-1981 | ![]() | 24 (1) |
1981-1983 | ![]() | 11 (0) |
1983-1984 | → ![]() | 26 (0) |
1984-1985 | → ![]() | 23 (0) |
1985-1986 | ![]() | 8 (0) |
1986-1989 | ![]() | 88 (6) |
1989-1992 | ![]() | 68 (0) |
1992-1993 | ![]() | 33 (2) |
Carriera da allenatore | ||
1994-2000 | ![]() | Giovanili |
2000 | ![]() | [1] |
2000-2001 | ![]() | All. Naz. |
2001-2003 | ![]() | Primavera |
2003-2006 | ![]() | Primavera |
2006-2008 | ![]() | All. Naz. |
2008-2012 | ![]() | Ass. tecnico |
2012-2013 | ![]() | Primavera |
2016 | ![]() | Primavera |
2017 | ![]() | Primavera |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 30 giugno 2017 | ||
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Cresciuto nella Vogherese, viene acquistato nel 1981 dall'Inter[2] che lo inserisce nelle formazioni giovanili. Nella stagione successiva avviene l'esordio in Serie A: saranno 11 le presenze per lui al termine della stagione . Nell'ottobre del 1983 viene mandato in prestito alla Pistoiese in Serie B[2]: gioca da titolare (26 presenze) nella stagione che si conclude con la retrocessione in Serie C1 dei toscani.
Nel 1984 passa in comproprietà al Pisa[2], nel quale vince il campionato di Serie B come rincalzo collezionando 23 presenze (6 delle quali da titolare[3]). Riscattato dall'Inter[2], finisce ai margini della squadra[3] fino alla trasferta di Coppa UEFA contro il Legia Varsavia, nella quale viene rilanciato tra i titolari da Mario Corso[3][4]. Chiude la stagione con 8 presenze in campionato, al termine del quale viene ceduto definitivamente, di nuovo al Pisa[2], dove nuovamente ottiene una promozione in massima serie. Le due stagioni successive con la società toscana vedono prima la vittoria della Mitropa Cup[5] e la salvezza, e quindi la retrocessione in B: in queste tre stagioni colleziona in tutto 88 presenze e 6 reti.
Nel 1989 passa alla Reggina in Serie B: nella prima stagione la squadra si piazza al sesto posto, mentre nella stagione successiva retrocederà in Serie C1. Nel gennaio del 1992 passa al Mantova in Serie C2[6], dove nel 1993 chiude la sua carriera professionistica con la promozione in Serie C1.
In carriera ha totalizzato complessivamente 75 presenze e 4 reti in Serie A e 149 presenze e 2 reti in Serie B.
I suoi primi passi da allenatore li compie nella formazione della sua città natale: a partire dalla stagione 1994-1995[7] allena dapprima le formazioni giovanili del Piacenza, arrivando a sedere sulla panchina della prima squadra in Serie A nel gennaio del 2000 per sostituire, in tandem con Maurizio Braghin, l'esonerato Luigi Simoni.[8] Durante questa parentesi, culminata con la retrocessione in Serie B, include stabilmente tra i titolari il giovane Alberto Gilardino[9]; a fine stagione torna a sedere sulla panchina prima degli Allievi Nazionali e poi su quella della Primavera.
Nel 2003 avviene il passaggio all'Inter dove riveste nelle prime tre stagioni l'incarico di allenatore della Primavera, e dopo aver vinto la Coppa Italia Primavera 2005-2006 contro il Milan, si occupa invece degli Allievi Nazionali con i quali diventa campione d'Italia nel 2008[10]. Nello stesso anno viene promosso assistente tecnico della prima squadra dall'allenatore José Mourinho[11]. Nel 2010, con la partenza di Mourinho e l'arrivo di Benitez prima e Leonardo poi, rimane assistente tecnico assieme a Giuseppe Baresi. Nel 2011 anche con Gian Piero Gasperini e poi con Claudio Ranieri rimane assistente tecnico[12].
Il 26 marzo 2012, dopo l'esonero di Ranieri, sostituisce Andrea Stramaccioni (passato nel frattempo alla guida della prima squadra) sulla panchina della Primavera nerazzurra[13]. Con la formazione giovaline accede alla final eight del campionato di categoria, dove in finale supera la Lazio per 3-2, aggiudicandosi il suo primo titolo di campione d'Italia Primavera. Nella stagione 2012-2013 perde la Supercoppa Primavera contro la Roma e porta la squadra fino alla semifinale play-off persa contro il Torino. Il 5 luglio 2013 lascia la panchina della Primavera nerazzurra a Salvatore Cerrone,[14] per diventare Coordinatore tecnico del settore giovanile dell'Inter.[15]
Torna ad allenare nel 2016, sostituendo sulla panchina della Primavera, per la partita del 5 novembre vinta 1-4 contro la Ternana, Stefano Vecchi, nel frattempo nominato allenatore ad interim della prima squadra dopo l'esonero di Frank de Boer.[16] Stessa situazione si ripete a fine campionato dopo l'esonero di Stefano Pioli.
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