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Zbigniew Kazimierz Boniek (IPA: [ˌzbʲignʲɛf kaˌʑiːmʲɛɹ̠ ˈbɔːnʲɛk]), detto Zibì (Bydgoszcz, 3 marzo 1956) è un dirigente sportivo, ex allenatore di calcio ed ex calciatore polacco, di ruolo centrocampista o attaccante, vicepresidente della UEFA.

Disambiguazione – "Boniek" rimanda qui. Se stai cercando il calciatore honduregno di ruolo difensore, vedi Óscar Boniek García.
Zbigniew Boniek
Boniek in nazionale nel 1986
Nazionalità  Polonia
Altezza 180 cm
Peso 76 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista, attaccante)
Termine carriera 1988 - giocatore
2002 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-19??Zawisza Bydgoszcz
Squadre di club1
1973-1975Zawisza Bydgoszcz11+ (10)
1975-1982Widzew Łódź172 (50)
1982-1985Juventus81 (14)
1985-1988Roma76 (17)
Nazionale
1976-1988 Polonia80 (24)
Carriera da allenatore
1990-1991Lecce
1991-1992Bari
1993Sambenedettese
1995Avellino
2002 Polonia
Palmarès
 Mondiali di calcio
BronzoSpagna 1982
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 15 novembre 2007

Giocatore polifunzionale capace di svolgere ruoli principalmente sia da ala destra che da seconda punta, crebbe nel settore giovanile del Zawisza Bydgoszcz, squadra con cui debuttò nel calcio professionistico nel 1973, militando poi nel Widzew Łódź (1975-1982) con cui vinse i suoi primi trofei, i campionati nazionali nel 1981 e nel 1982.[1] Nell'estate 1982 venne ingaggiato dalla Juventus, club dove andrà a comporre una coppia d'attacco di primo livello con Michel Platini, e dove otterrà i maggiori successi della propria carriera con un campionato di Serie A, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa UEFA e una Coppa dei Campioni vinti tra il 1983 e il 1985;[1] divenne il primo calciatore polacco a vincere una competizione confederale nonché uno dei primi provenienti dell'Europa orientale a farlo con una squadra non del proprio Paese d'origine.[1] Nel 1985 si trasferì alla Roma dove rivinse una Coppa Italia e concluse l'attività agonistica due anni più tardi.[1]

Con la nazionale polacca disputò 80 incontri tra il 1976 e il 1988, compresi 6 nel campionato del mondo 1982, torneo in cui giunse al terzo posto e venne ulteriormente inserito nella squadra ideale;[2] segnando 24 reti.

Premiato due volte quale calciatore polacco dell'anno (1978 e 1982)[1] e terzo classificato al Pallone d'oro 1982 — all'epoca la massima posizione raggiunta da un calciatore polacco nella manifestazione,[1] che resistette per i successivi trentanove anni —, Boniek fu inserito dalla Federazione Internazionale di Storia e Statistica del calcio (IFFHS)[3] e da diversi messi di comunicazione specializzata quali i britannici World Soccer e The Guardian, il brasiliano Placar e il francese France Football tra i migliori giocatori della storia dei mondiali[4][5] e, più in generale, del calcio nel XX secolo;[6][7][8] essendo ulteriormente inserito sia nel FIFA 100 nel 2004, unico polacco, che nella Hall of Fame FIGC nel 2019.[9]

Allenò quattro club in Italia in diversi periodi tra il 1990 e il 1995 e la propria nazionale nel 2002 durante le qualificazioni al campionato europeo 2004, senza ottenere risultati di rilievo.[1] Conclusa tale attività ha ricoperto diverse cariche dirigenziali nel proprio Paese, inclusa la presidenza della Federazione calcistica della Polonia (PZPN) dal 2012 al 2021.[1]


Biografia


Fu soprannominato Bello di notte, appellativo attribuitogli dall'Avvocato Gianni Agnelli durante la sua militanza nella Juventus, in riferimento alle sue buone prestazioni in occasione delle partite di coppa dopo il calar del sole.[1]

Stabilitosi prevalentemente in Italia al termine dell'attività agonistica, è suocero del tennista Vincenzo Santopadre.


Carriera



Giocatore



Club

Boniek capitano del Widzew Łódź nel 1980.
Boniek capitano del Widzew Łódź nel 1980.

Considerato uno dei più rappresentativi calciatori polacchi nonché uno dei migliori dell'Europa Orientale nella storia dello sport,[10] in patria giocò prima nel Zawisza Bydgoszcz, poi col Widzew Łódź. Arrivò in Italia nel 1982, diventando il primo giocatore polacco a giocare nel campionato di Serie A insieme al compagno di nazionale Władysław Żmuda (il quale nella stessa stagione venne tesserato dal Verona).

Le strade di Boniek e della Juventus si incrociano due volte prima del suo approdo in Italia. La prima a Buenos Aires nel 1979 quando Enzo Bearzot convoca il polacco nel “Resto del Mondo” per l'amichevole contro l'Argentina campione del mondo, al posto dell'infortunato Bettega e di Rummenigge e Blochin, che avevano rinunciato perché impegnati con le rispettive Nazionali. In questa occasione gioca con Tardelli, Cabrini, Causio, Paolo Rossi e Platini, col quale condivide la stanza. La seconda il 5 novembre 1980, quando la Juventus viene eliminata ai tiri di rigore nei sedicesimi di finale di Coppa UEFA dal Widzew Łódź, e proprio Boniek realizza il tiro decisivo. Approda a Torino due anni più tardi, dopo il campionato del mondo 1982.

Il suo arrivo alla Juventus è preceduto da un intrigo: infatti il calciatore aveva raggiunto un accordo con la Roma di Dino Viola, che non andò a buon fine per motivi economici, sicché il 30 aprile 1982 Zibì firmò a Varsavia il contratto per i bianconeri di Giampiero Boniperti. Per anni non aveva potuto lasciare il suo Paese perché il regolamento della Federazione non consentiva ai giocatori di espatriare, se non dopo una certa età, ma il patron juventino Gianni Agnelli riuscì a farlo arrivare in Italia prima del tempo grazie agli investimenti della sua FIAT in Polonia, anticipando così la Roma.[11] Arriva a Torino e trova, oltre a sei campioni del mondo, anche Platini con il quale si consolida l'intesa nata tre anni prima. Boniek, pur non essendo un realizzatore prolifico come il francese (realizzò comunque 31 reti in 156 presenze in Serie A, delle quali 14 in 80 partite con la maglia bianconera), risultò sistematicamente decisivo nei grandi appuntamenti europei della formazione piemontese, tanto da guadagnarsi l'appellativo di Bello di notte pronunciato da Agnelli all'atto di presentarlo a Henry Kissinger.[1]

Boniek esultante alla Juventus, dopo la sua doppietta al Liverpool che decise la Supercoppa UEFA 1984.
Boniek esultante alla Juventus, dopo la sua doppietta al Liverpool che decise la Supercoppa UEFA 1984.

Il 16 maggio 1984 a Basilea segna al 41' il gol-vittoria che consentì alla Juventus di battere il Porto e vincere la sua prima e unica Coppa delle Coppe.[12] Il 16 gennaio 1985, a Torino contro il Liverpool campione d'Europa in carica, su di un campo ai limiti della praticabilità a causa della neve, segnò una doppietta che consentì ai padroni di casa di conquistare la loro prima Supercoppa UEFA.[13]

Durante la finale di Coppa dei Campioni 1984-1985 contro i Reds, macchiata dalla strage dell'Heysel, Boniek, indirizzato verso la porta custodita da Grobbelaar, subì un fallo da Gillespie poco fuori dall'area, ma valutato dal direttore di gara – che si trovava a circa 22 metri dal luogo dell'azione – come dentro l'area,[14] procurandosi così il calcio di rigore poi trasformato da Platini, che portò i bianconeri alla prima vittoria nel torneo. In seguito ai tragici fatti della serata, il polacco non ha mai sentito suo quel successo,[15] e all'indomani della partita annunciò di voler devolvere il premio partita (circa 100 milioni di lire lordi) alle famiglie delle vittime.[16]

Boniek in azione alla Roma nella stagione 1985-1986
Boniek in azione alla Roma nella stagione 1985-1986

Nell'estate 1985 lascia la Juventus dopo tre anni per trasferirsi alla Roma,[17] pagato 3 miliardi di lire.[18] La prima stagione con la maglia giallorossa, 1985-1986, è caratterizzata dalla grande rincorsa ai danni proprio dei bianconeri; la squadra di Sven-Göran Eriksson recupera nove punti ai torinesi e Boniek è tra i protagonisti della stagione, giocando a suo dire «il calcio più bello e spettacolare della mia carriera».[19] La rincorsa giallorossa si concluse il 20 aprile 1986, con la clamorosa sconfitta in casa per 2-3 con il già retrocesso Lecce, che preclude definitivamente ai capitolini il sogno tricolore; concluderà la stagione con 8 reti e la conquista della Coppa Italia. Lascerà la Roma, e soprattutto il calcio giocato, dopo altre due stagioni,[20] nelle quali viene impiegato anche a centrocampo nonché da libero.


Nazionale

Ha esordito nella Polonia nel 1976; in totale ha segnato 24 reti su 80 presenze. Ha partecipato ai mondiali di Argentina 1978, di Spagna 1982 e di Messico 1986.

Boniek (a sinistra) in maglia polacca nel 1984, in azione sotto lo sguardo dell'italiano Di Gennaro.
Boniek (a sinistra) in maglia polacca nel 1984, in azione sotto lo sguardo dell'italiano Di Gennaro.

Tra di essi, l'edizione 1982 vede il centrocampista come uno dei "protagonisti" sul campo: infatti realizza quattro reti (delle quali una contro il Perù il 22 giugno,[21] e tre nel solo match contro il Belgio del 28 giugno),[22] che spingono la sua nazionale fino alla semifinale persa 0-2 contro l'Italia futura campione del mondo (8 luglio);[23] a quest'ultima partita però il centrocampista non partecipa, per una squalifica cumulativa rimediata nei turni precedenti: infatti era stato ammonito sia nel precedente incontro con l'Italia nella prima fase a gironi, conclusosi sullo 0-0 (14 giugno),[24] sia nella sfida contro l'Unione Sovietica (0-0) del 4 luglio.[25]


Allenatore e dirigente


Dopo aver smesso l'attività da calciatore, Boniek tenta quella da allenatore, ma con scarsi risultati, iscrivendosi nella stagione 1989-1990 al supercorso di allenatori di Coverciano. Nel 1990-1991 è alla guida del Lecce in Serie A; la stagione si chiude con la retrocessione dei giallorossi in Serie B. Nella stagione 1991-1992 è alla guida del Bari, ancora in massima serie; anche in questo caso l'annata di Boniek si conclude con la retrocessione tra i cadetti. Nell'annata 1992-1993 è chiamato a guidare la Sambenedettese, in Serie C1, ma è esonerato prima della fine del campionato.

Boniek (a destra), vicepresidente della federcalcio polacca, e il segretario generale dell'UEFA Gianni Infantino nel 2011, al sorteggio del campionato d'Europa 2012.
Boniek (a destra), vicepresidente della federcalcio polacca, e il segretario generale dell'UEFA Gianni Infantino nel 2011, al sorteggio del campionato d'Europa 2012.

Nell'annata 1994-1995 viene chiamato in corsa alla guida dell'Avellino, ancora in Serie C1; la stagione si risolve positivamente: dopo la finale play-off con il Gualdo vinta ai tiri di rigore, la squadra irpina è promossa in Serie B.[26] L'annata successiva è, tuttavia, amara: Boniek è esonerato dopo poche partite.

Nel luglio del 2002 Boniek assume l'incarico di allenatore della Polonia, ma dopo appena 5 gare (di cui 2 vinte, 1 pareggiata e 2 perse) nel dicembre dello stesso anno rassegna le dimissioni.

Dopo essere stato per un lungo periodo vicepresidente della Federazione calcistica della Polonia, il 26 ottobre 2012 diviene presidente della stessa.[27] Lascia questo incarico il 20 aprile 2021, quando viene eletto alla vicepresidenza della UEFA, su indicazione del presidente Aleksander Čeferin, entrando contestualmente a fare parte del Comitato Esecutivo della stessa.[28]


Dopo il ritiro


Nel 2004 fu inserito nella lista FIFA 100, che raccoglie i migliori calciatori viventi: è l'unico calciatore polacco a essere stato inserito in tale elenco. In Polonia è ancora molto noto al grande pubblico. È stato opinionista nelle partite della Confederations Cup 2009 assieme a Jacopo Volpi e Giampiero Galeazzi; assieme a questo ultimo, per la stagione 2009-2010 è stato commentatore calcistico nella trasmissione Replay. Nel 2010 è stato assieme a Paola Ferrari, Maurizio Costanzo e Giampiero Galeazzi a Notti Mondiali, in diretta da Piazza di Siena a Roma.

È opinionista televisivo per 90º minuto su Rai 2, dopo esserlo già stato nell'annata 2004-2005. Periodicamente è ospite, nelle vesti di opinionista, nella trasmissione di calcio La Signora in Giallorosso, condotta da Massimo Ruggeri, in onda sull'emittente locale T9. Nell'estate del 2012 è ospite delle varie trasmissioni tematiche della Rai per il campionato d'Europa 2012.[29]

Inizialmente inserito tra i 50 giocatori omaggiati di una stella nella Walk of Fame bianconera allo Juventus Stadium, successivamente Boniek si è visto negare il riconoscimento:[30] i tifosi della squadra piemontese non hanno gradito varie dichiarazioni del polacco sulla sua ex squadra, riassegnando la posizione di Boniek a Edgar Davids dopo una nuova votazione online.[31]


Statistiche



Presenze e reti nei club


StagioneSquadraCampionatoCoppe nazionaliCoppe continentaliAltre coppeTotale
CompPresRetiCompPresRetiCompPresRetiCompPresRetiPresReti
1973-1974 Zawisza Bydgoszcz 2L3+2 CP ? ? --- --- 3+2+
1974-1975 2L8+8 --- --- --- 8+8
Totale Zawisza Bydgoszcz11+10------11+10+
1975-1976 Widzew Łódź 1L277 --- --- --- 277
1976-1977 1L249 CP10 --- --- 259
1977-1978 1L3011 CP21 CU43 --- 3615
1978-1979 1L284 CP11 --- --- 295
1979-1980 1L2610 CP21 CU21 --- 3012
1980-1981 1L111 CP00 CU50 --- 161
1981-1982 1L268 CP32 CC20 --- 3110
Totale Widzew Łódź1725095134--19459
1982-1983 Juventus A285 CI123 CC92 --- 4910
1983-1984 A273 CI62 CdC94 --- 429
1984-1985 A266 CI63 CC91 SU12 4212
Totale Juventus81142482771213331
1985-1986 Roma A297 CI51 --- --- 348
1986-1987 A264 CI64 CdC20 --- 348
1987-1988 A216 CI31 --- --- 247
Totale Roma761714620--9223
Totale carriera340+9147+19+421112430+123+

Cronologia presenze e reti in nazionale


Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Polonia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
24-3-1976ChorzówPolonia 1 – 2 ArgentinaAmichevole- 64’
24-4-1976LensFrancia 2 – 0 PoloniaAmichevole-
11-5-1976BasileaSvizzera 2 – 1 PoloniaAmichevole1
26-5-1976PoznańPolonia 0 – 2 IrlandaAmichevole- 46’
16-10-1976OportoPortogallo 0 – 2 PoloniaQual. Mondiali 1978- 76’
31-10-1976VarsaviaPolonia 5 – 0 CiproQual. Mondiali 19781
24-4-1977DublinoIrlanda 0 – 0 PoloniaAmichevole- 46’
1-5-1977CopenaghenDanimarca 1 – 2 PoloniaQual. Mondiali 1978- 88’ 90’
29-5-1977Buenos AiresArgentina 3 – 1 PoloniaAmichevole- 44’
10-6-1977LimaPerù 1 – 3 PoloniaAmichevole- 57’
12-6-1977La PazBolivia 1 – 2 PoloniaAmichevole-
19-6-1977San PaoloBrasile 3 – 1 PoloniaAmichevole1 46’
24-8-1977ViennaAustria 2 – 1 PoloniaAmichevole-
7-9-1977VolgogradUnione Sovietica 4 – 1 PoloniaAmichevole-
21-9-1977ChorzówPolonia 4 – 1 DanimarcaQual. Mondiali 1978- 71’
29-10-1977ChorzówPolonia 1 – 1 PortogalloQual. Mondiali 1978- 38’
12-11-1977BreslaviaPolonia 2 – 1 SveziaAmichevole-
22-3-1978LussemburgoLussemburgo 1 – 3 PoloniaAmichevole-
5-4-1978PoznańPolonia 5 – 2 GreciaAmichevole1
12-4-1978ŁódźPolonia 3 – 0 IrlandaAmichevole1
26-4-1978VarsaviaPolonia 1 – 0 BulgariaAmichevole-
1-6-1978Buenos AiresGermania Ovest 0 – 0 PoloniaMondiali 1978 - 1º turno- 79’
6-6-1978RosarioPolonia 1 – 1 TunisiaMondiali 1978 - 1º turno- 76’
10-6-1978RosarioMessico 1 – 3 PoloniaMondiali 1978 - 1º turno2
14-6-1978RosarioArgentina 2 – 0 PoloniaMondiali 1978 - 2º turno-
18-6-1978MendozaPerù 0 – 1 PoloniaMondiali 1978 - 2º turno- 75’ 86’
21-6-1978MendozaBrasile 3 – 1 PoloniaMondiali 1978 - 2º turno-
6-9-1978ReykjavíkIslanda 0 – 2 PoloniaQual. Euro 1980-
15-11-1978BreslaviaPolonia 2 – 0 SvizzeraQual. Euro 19801
18-2-1979TunisiTunisia 0 – 2 PoloniaAmichevole-
21-2-1979AlgeriAlgeria 0 – 1 PoloniaAmichevole-
4-4-1979ChorzówPolonia 1 – 1 UngheriaAmichevole-
18-4-1979LipsiaGermania Est 2 – 1 PoloniaQual. Euro 19801 1’
2-5-1979ChorzówPolonia 2 – 0 Paesi BassiQual. Euro 19801
29-8-1979VarsaviaPolonia 3 – 0 RomaniaAmichevole1
12-9-1979LosannaSvizzera 0 – 2 PoloniaQual. Euro 1980-
26-9-1979ChorzówPolonia 1 – 1 Germania EstQual. Euro 1980- 27’
10-10-1979CracoviaPolonia 2 – 0 IslandaQual. Euro 1980-
17-10-1979AmsterdamPaesi Bassi 1 – 1 PoloniaQual. Euro 1980-
13-5-1980Francoforte sul MenoGermania Ovest 3 – 1 PoloniaAmichevole1
28-5-1980PoznańPolonia 1 – 0 ScoziaAmichevole1
22-6-1980VarsaviaPolonia 3 – 0 IraqAmichevole- 73’
24-9-1980ChorzówPolonia 1 – 1 CecoslovacchiaAmichevole-
12-11-1980BarcellonaSpagna 1 – 2 PoloniaAmichevole-
2-9-1981ChorzówPolonia 0 – 2 Germania OvestAmichevole-
23-9-1981LisbonaPortogallo 2 – 0 PoloniaAmichevole-
10-10-1981LipsiaGermania Est 2 – 3 PoloniaQual. Mondiali 1982-
28-10-1981Buenos AiresArgentina 1 – 2 PoloniaAmichevole1
15-11-1981BreslaviaPolonia 6 – 0 MaltaQual. Mondiali 19821
18-11-1981ŁódźPolonia 2 – 3 SpagnaAmichevole1
14-6-1982VigoItalia 0 – 0 PoloniaMondiali 1982 - 1º turno- 10’
19-6-1982La CoruñaCamerun 0 – 0 PoloniaMondiali 1982 - 1º turno-
22-6-1982La CoruñaPolonia 5 – 1 PerùMondiali 1982 - 1º turno1
28-6-1982BarcellonaBelgio 0 – 3 PoloniaMondiali 1982 - 2º turno3
4-7-1982BarcellonaPolonia 0 – 0 Unione SovieticaMondiali 1982 - 2º turno- 88’
10-7-1982AlicanteFrancia 2 – 3 PoloniaMondiali 1982 - Finale 3º posto-
8-9-1982KuopioFinlandia 2 – 3 PoloniaQual. Euro 1984-
10-10-1982LisbonaPortogallo 2 – 1 PoloniaQual. Euro 1984-
17-4-1983VarsaviaPolonia 1 – 1 FinlandiaQual. Euro 1984-
22-5-1983ChorzówPolonia 1 – 1 Unione SovieticaQual. Euro 19841
9-10-1983MoscaUnione Sovietica 2 – 0 PoloniaQual. Euro 1984-
27-3-1984ZurigoSvizzera 1 – 1 PoloniaAmichevole1
17-4-1984VarsaviaPolonia 0 – 1 BelgioAmichevole-
23-5-1984DublinoIrlanda 0 – 0 PoloniaAmichevole-
17-10-1984ZabrzePolonia 3 – 1 GreciaQual. Mondiali 1986-
31-10-1984MielecPolonia 2 – 2 AlbaniaQual. Mondiali 1986-
8-12-1984PescaraItalia 2 – 0 PoloniaAmichevole-
1-5-1985BruxellesBelgio 2 – 0 PoloniaQual. Mondiali 1986- 69’
19-5-1985AteneGrecia 1 – 4 PoloniaQual. Mondiali 19861cap.
30-5-1985TiranaAlbania 0 – 1 PoloniaQual. Mondiali 19861cap.
11-9-1985ChorzówPolonia 0 – 0 BelgioQual. Mondiali 1986-cap. 87’
16-11-1985ChorzówPolonia 1 – 0 ItaliaAmichevole-cap.
26-3-1986CadiceSpagna 3 – 0 PoloniaAmichevole-cap.
16-5-1986CopenaghenDanimarca 1 – 0 PoloniaAmichevole-cap.
2-6-1986MonterreyMarocco 0 – 0 PoloniaMondiali 1986 - 1º turno-cap.
7-6-1986MonterreyPolonia 1 – 0 PortogalloMondiali 1986 - 1º turno-cap.
11-6-1986MonterreyInghilterra 3 – 0 PoloniaMondiali 1986 - 1º turno-cap.
16-6-1986GuadalajaraBrasile 4 – 0 PoloniaMondiali 1986 - Ottavi di finale-cap. 30’
19-11-1986AmsterdamPaesi Bassi 0 – 0 PoloniaQual. Euro 1988-cap.
23-3-1988BelfastIrlanda del Nord 1 – 1 PoloniaAmichevole-cap.
Totale Presenze 80 Reti (8º posto) 24

Statistiche da allenatore



Club

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie
CompGVNPCompGVNPCompGVNPCompGVNPGVNP %
1990-1991 LecceA3461315CI6231---------- 40 8 16 16 20,00
ott. 1991-1992 BariA296815CI2020---------- 31 6 10 15 19,35
gen.-mar. 1993 SambenedetteseC110064CI-C4220---------- 14 2 8 4 14,29
mag.-giu. 1995 AvellinoC12+3[32]0+12+10+1--------------- 5 1 3 1 20,00
ago.-set. 1995B4112CI2101---------- 6 2 1 3 33,33
Totale Avellino6+31+13+12+12101-------- 11 3 4 4 27,27
Totale carriera8214313714572-------- 96 19 38 39 19,79

Nazionale

Stagione Squadra Campionato Piazzamento Andamento Reti
Giocate Vittorie Pareggi Sconfitte % vittorie GF GS DR
2002 PoloniaQual. europeoDimissionario 2 1 0 1 50,00 21+1
Amichevoli 3 1 1 1 33,33 330
Totale Polonia 5 2 1 2 40,00 54+1

Panchine da commissario tecnico della nazionale polacca

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Polonia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
21-8-2002StettinoPolonia 1 – 1 BelgioAmichevoleRadosław MurawskiCap: M. Żewłakow
7-9-2002SerravalleSan Marino 0 – 2 PoloniaQual. Euro 2004Paweł Kaczorowski
Mariusz Kukiełka
Cap: M. Żewłakow
12-10-2002VarsaviaPolonia 0 – 1 LettoniaQual. Euro 2004-Cap: M. Żewłakow
16-10-2002OstrowiecPolonia 2 – 0 Nuova ZelandaAmichevoleKrzysztof Ratajczyk
Mariusz Kukiełka
Cap: M. Żewłakow
20-11-2002CopenaghenDanimarca 2 – 0 PoloniaAmichevole-Cap: M. Żewłakow
Totale Presenze 5 Reti 5

Palmarès


La Boniek Star a Władysławowo
La Boniek Star a Władysławowo

Giocatore



Club


Competizioni nazionali

Widzew Łódź: 1980-1981, 1981-1982
Juventus: 1982-1983
Roma: 1985-1986
Juventus: 1983-1984

Competizioni internazionali

Juventus: 1983-1984
Juventus: 1984
Juventus: 1984-1985

Individuale

1978, 1982
Spagna 1982
2004
2004 (Periodo 1974-1983)
2009
2012
2019

Onorificenze


Croce di Cavaliere dell'Ordine della Polonia Restituta
 Varsavia, 1982.[35]
Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana
 Roma, 1997[36]

Note


  1. Piotr Koźmiński, Zbigniew Boniek compie 60 anni, su it.uefa.com, 3 marzo 2016.
  2. (EN) All-Star Team, su football.sporting99.com. URL consultato il 17 febbraio 2014.
  3. (EN) IFFHS Europe's best Player of the Century, su iffhs.de, International Federation of Football History & Statistics.
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Bibliografia



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[de] Zbigniew Boniek

Zbigniew Kazimierz „Zibi“ Boniek (* 3. März 1956 in Bydgoszcz, Polen) ist ein ehemaliger polnischer Fußballspieler und -trainer. Boniek war von 2012 bis 2021 Präsident des polnischen Fußballverbandes.

[en] Zbigniew Boniek

Zbigniew Boniek (Polish pronunciation: [ˈzbiɡɲɛv ˈbɔɲɛk];[lower-alpha 1] born 3 March 1956) is a Polish former footballer and manager as well as current UEFA vice-president. A former midfielder, who was also capable of playing mostly as a right winger and second striker, he is considered one of the greatest Polish players of all time,[1] and was selected by Pelé as one of the 100 best living footballers in 2004.[2]

[es] Zbigniew Boniek

Zbigniew Kazimierz Boniek (pronunciado /Sbiñeb boñek/ en fonética española; Bydgoszcz, Polonia, 3 de marzo de 1956) es un exfutbolista internacional polaco, considerado uno de los mejores futbolistas polacos de todos los tiempos. Forma parte de la lista FIFA 100 elaborada por Pelé, en la que figuran los mejores jugadores de la historia del fútbol.

[fr] Zbigniew Boniek

Zbigniew Kazimierz Boniek (prononcer /ˈzbigɲɛf ˈbɔɲɛk/), né le 3 mars 1956 à Bydgoszcz, est un ancien joueur international et entraîneur polonais de football. Il est depuis le 26 octobre 2012, le président de la fédération polonaise de football.
- [it] Zbigniew Boniek

[ru] Бонек, Збигнев

Зби́гнев Казимеж Бо́нек (польск. Zbigniew Kazimierz Boniek ('zbigɲɛf 'bɔɲɛk)); 3 марта 1956, Быдгощ, Польша) — польский футболист, тренер, спортивный функционер. Президент Футбольной федерации Польши. Пеле включил Бонека в символический список 125 лучших игроков столетия.



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