Ljudmila Dmitrievna Samsonova (in russo: Людмила Дмитриевна Самсонова?; Olenegorsk, 11 novembre1998) è una tennistarussa che in passato ha rappresentato l'Italia.
La sua famiglia è composta dal padre Dmitriy che è un ex pongista campione europeo e più volte campione dell'Unione Sovietica, la madre Svetlana anche lei un ex atleta più precisamente una pallavolista, il fratello Yaroslav anche lui come sua sorella gioca a tennis e il nonno che è un ex sciatore, in più proprio quest'ultimo è stato a spingere Ljudmila a iniziare a giocare a tennis.
Carriera
2021: primo titolo WTA, ottavi di finale a Wimbledon, top 40 e trionfo nella Billie Jean King Cup
Ljudmila inizia l'anno allo Yarra Valley Classic, dove rimedia una sconfitta al primo turno contro Cvetana Pironkova (2-6 1-6). Tenta poi le qualificazioni agli Australian Open: battendo Leonie Küng (6-0 5-7 6-2), Robin Anderson (6-0 6(2)-7 6-3) e Lesja Curenko (7-6(1) 6-2), accede al tabellone principale dello Slam oceanico per la prima volta in carriera. Al primo turno elimina Paula Badosa per 6(4)-7 7-6(4) 7-5, rimontando da 3-5 nel set decisivo; al secondo turno, viene estromessa da Garbiñe Muguruza con un netto 3-6 1-6. Al Phillip Island Trophy cede all'esordio a Sara Sorribes Tormo in tre parziali. Si qualifica per il main-draw di Adelaide, dove si arrende al primo turno a Petra Martić per 7-5 al terzo. A Miami la russa accede al tabellone principale grazie ai successi su Monica Niculescu e Varvara Gračëva; al primo turno, elimina Camila Giorgi (6-2 6-4) e poi la numero undici del mondo Kiki Bertens con un netto 6-2 6-1; al terzo turno viene spazzata via da Maria Sakkarī, futura semifinalista, che le lascia solo un gioco (0-6 1-6). Sulla terra, dopo il secondo turno nel WTA 500 di Charleston (battuta da Gauff) e la sconfitta all'esordio nel WTA 250 della città della Carolina del Sud, non si qualifica per il main-draw di Roma; a Parma non passa il tabellone cadetto ma viene ripescata come lucky-loser: al primo turno, rifila un doppio 6-2 alla wild-card locale Giulia Gatto-Monticone mentre, al round successivo, si arrende a Petra Martić. Partecipa al Roland Garros, dove rimedia una sconfitta all'esordio dalla serba Aleksandra Krunić (6-3 2-6 2-6). Nel WTA 125 di Bol esce di scena al secondo turno contro Barbara Haas.
Nel mese di giugno la russa riesce a vincere il suo primo titolo WTA in carriera nel 500 di Berlino. Partendo dalle qualificazioni, elimina Noma Akugue Noha (6-3 6-1), Ana Konjuh (4-6 6-1 7-6(4)), Markéta Vondroušová (6-4 7-6(6)), Veronika Kudermetova (6-4 6-3), Madison Keys (7-6(4) 2-6 7-6(0)), la settima testa di serie Viktoryja Azaranka (6-4 6-2) e in finale la numero cinque del seeding Belinda Bencic in rimonta per 1-6 6-1 6-3. Grazie a questo risultato, Ljudmila fa il suo esordio in top-100, posizionandosi alla 63ª posizione mondiale.[1] In seguito, riceve una wild card per partecipare al torneo di Wimbledon: la russa riesce a raggiungere gli ottavi di finale in uno slam per la prima volta in carriera, battendo Kaia Kanepi (6-4 6-2), Jessica Pegula (6-4 3-6 6-3) e Sloane Stephens (6-2 2-6 6-4). Agli ottavi, trova la numero otto del seeding Karolína Plíšková: Samsonova si arrende in due set.
Dopo un primo turno a Palermo, la russa si presenta a Toronto, dove coglie un successo contro Elena Rybakina (12ª testa di serie, 6-4 5-7 6-4) prima di cedere a Sara Sorribes Tormo. Si qualifica per il main-draw di Cincinnati, grazie ai successi sulle connazionali Vera Zvonarëva e Anna Blinkova; al primo turno, tuttavia, cede di schianto a Viktoryja Azaranka (2-6 3-6). Nel suo primo US Open batte Katie Boulter (6-3 6-2) per poi perdere da Greet Minnen (4-6 4-6). A Lussemburgo la russa coglie la seconda semifinale stagionale, eliminando Misaki Doi (6-2 6-3), Océane Dodin (7-6(5) 7-6(3)) e la campionessa olimpica Belinda Bencic (6-1 6-4); nel penultimo atto, viene estromessa da Jeļena Ostapenko, con lo score di 1-6 6(4)-7. A Indian Wells esce di scena al secondo turno contro la connazionale Veronika Kudermetova. Mentre alla Kremlin Cup si arrende subito a Ajla Tomljanović (2-6 4-6), a Courmayeur centra la terza semifinale della stagione, imponendosi nettamente su Stephanie Wagner (6-3 6-0), Aliona Bolsova (doppio 6-3) e Anna Kalinskaja (6-1 6-2); come successo in Lussemburgo, anche nel torneo italiano Samsonova si ferma nel penultimo atto, sconfitta dalla giovane Clara Tauson in tre set (6-4 6(8)-7 4-6) dopo non aver sfruttato due match-point nel tie-break.
Come ultimo impegno annuale, Ljudmila gioca per la Russia nella fase finale della Billie Jean King Cup: nella fase a gruppi, vince entrambi i suoi doppi assieme a Veronika Kudermetova, contribuendo ai successi delle russe su Canada (3-0) e Francia (2-1). In semifinale, Ljudmila si rivela decisiva nella vittoria sugli Stati Uniti per 3-1, grazie al suo successo su Sloane Stephens (1-6 6-4 6-3) e a quello in doppio a fianco di Kudermetova su Shelby Rogers e Coco Vandeweghe (6-3 6-3). In finale, viene schierata nel secondo singolare contro la Svizzera di Bencic: Samsonova batte la campionessa olimpica per 3-6 6-3 6-4, regalando alla Russia il punto della vittoria e la quinta vittoria nella competizione per la Federazione russa. Per Ljudmila è il primo trionfo nella ex-Fed Cup.
Chiude l'anno alla 39ª posizione del mondo.
2022: seconda finale WTA. Ingresso in top20
Samsonova inizia l'anno al Melbourne Summer Set, dove perde subito da Andrea Petković. Al 250 di Adelaide coglie il primo quarto WTA della stagione, battendo Mayar Sherif e Nuria Párrizas Díaz; tra le ultime otto, si arrende alla futura campionessa Madison Keys, con lo score di 3-6 6-3 3-6. Agli Australian Open esce di scena al secondo turno contro la numero 31 del seeding Markéta Vondroušová. A Dubai non passa le qualificazioni mentre a Doha viene eliminata da Alizé Cornet all'esordio (6-3 4-6 5-7). A Indian Wells raggiunge gli ottavi di finale sconfiggendo Ann Li (4-6 6-4 6-3) e Danka Kovinić (6-4 7-6(4)); al quarto turno cede il passo a Petra Martić in due parziali. A Miami viene subito estromessa da Madison Brengle. A Stoccarda dà avvio alla stagione su terra: coglie le semifinali grazie alle vittorie su Chloé Paquet (6-0 6-0), Karolína Plíšková (6-4 6-4) e sulla vincitrice dell'edizione 2017 Laura Siegemund (7-5 6-3). Nel penultimo atto, la russa si arrende alla numero uno del mondo Iga Świątek dopo tre ore di battaglia, con il punteggio di 7-6(4) 4-6 5-7. Delude le aspettative nei successivi tornei sul rosso, registrando sconfitte all'esordio a Madrid, Roma e il Roland Garros; non fa meglio sull'erba, dove ottiene una sola vittoria su tre tornei disputati.
Ritrova il suo tennis sul cemento americano. A Washington vince il secondo titolo del circuito battendo in finale Kaia Kanepi per 4-6 6-3 6-3, dopo aver sconfitto in precedenza, tra le altre, Elise Mertens e la top10 Emma Raducanu. Due settimane più tardi concede il bis a Cleveland, dominando tutti i match. In finale rifila 6-1 6-3 alla Sasnovic, per un totale di soli 18 giochi persi in 5 partite. A fine Ottobre raggiunge il suo best ranking alla posizione n.19 della classifica WTA.
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