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Paolo Cesare Maldini (Milano, 26 giugno 1968) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore, direttore dell'area tecnica del Milan. È stato vicecampione del mondo nel 1994 e vicecampione d'Europa nel 2000 con la nazionale italiana.

Paolo Maldini
Paolo Maldini con il Milan nel 1996
Nazionalità  Italia
Altezza 186 cm
Peso 85 kg
Calcio
Ruolo Difensore
Termine carriera 31 maggio 2009 - giocatore
Carriera
Giovanili
1978-1983Milan
Squadre di club1
1984-2009Milan647 (29)[1]
Nazionale
1986-1988 Italia U-2112 (5)
1987 Italia olimpica1 (1)
1988-2002 Italia126 (7)
Palmarès
 Mondiali di calcio
BronzoItalia 1990
ArgentoStati Uniti 1994
 Europei di calcio
ArgentoBelgio-Paesi Bassi 2000
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Giocatore di caratura mondiale, considerato tra i migliori nella storia del calcio, e da molti definito come il miglior difensore nella storia,[2][3][4][5][6] nel corso della sua carriera, durata 25 anni, ha vestito soltanto la maglia del Milan, con cui ha vinto 26 trofei: 7 scudetti, 1 Coppa Italia, 5 Supercoppe italiane, 5 Champions League (con il record di 8 finali giocate, condiviso con Francisco Gento), 5 Supercoppe europee (record condiviso con Toni Kroos), 2 Coppe Intercontinentali e 1 Coppa del mondo per club FIFA.[7] Insieme ai compagni di reparto Mauro Tassotti, Franco Baresi e Alessandro Costacurta, ha composto una delle migliori linee difensive della storia del calcio,[8] consentendo al Milan di stabilire il record assoluto di partite consecutive senza sconfitta (58) nei cinque principali campionati europei (dal 26 maggio 1991 al 14 marzo 1993[9]; 1 anno, 9 mesi e 16 giorni).

Dal 1988 al 2002 ha militato nella nazionale italiana, della quale è stato capitano per otto anni, prendendo parte a quattro campionati mondiali (Italia 1990, Stati Uniti 1994, Francia 1998, Corea del Sud-Giappone 2002) e tre campionati europei (Germania Ovest 1988, Inghilterra 1996, Belgio-Paesi Bassi 2000). Con la maglia azzurra ha stabilito i record di presenze totali (126)[10] e da capitano (74), poi battuti da Fabio Cannavaro rispettivamente nel 2009 e nel 2010.

Dal 2005[11] al 2020 è stato il calciatore con più presenze nella storia della Serie A (647), prima di essere scavalcato da Gianluigi Buffon,[12] ed è quarto (primo tra gli italiani) per numero di presenze nelle competizioni UEFA per club (174);[13][14] è inoltre il giocatore con più presenze con la maglia del Milan (902).[7] Terzo classificato nella corsa al Pallone d'oro nel 1994[15] e nel 2003,[16] nel 2002 è stato incluso nel FIFA World Cup Dream Team,[17] selezione formata dai migliori undici giocatori della storia del campionato mondiale di calcio, e nel 2004 nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori redatta in occasione del centenario della FIFA; è stato inserito nella formazione ideale di ognuno dei tre campionati europei disputati,[18] oltre che nella "squadra ideale del decennio" dal Sun nel 2009,[19] nella Hall of Fame del calcio italiano nel 2012[20] e nel miglior undici di tutti i tempi da World Soccer nel 2013;[21] nel 2020 viene inserito nel Dream Team del Pallone d'Oro come miglior terzino sinistro della storia del calcio.[22] Rientra inoltre nella ristretta cerchia dei calciatori con almeno 1000 presenze in carriera (1041) ed è l'unico italiano insieme a Gianluigi Buffon a farne parte.


Biografia


Quarto dei sei figli dell'allenatore di calcio e storico ex difensore del Milan Cesare Maldini (1932-2016) e di sua moglie Marialuisa Mazzucchelli (1935-2016),[23] Maldini si è sposato il 14 dicembre 1994 con l'ex modella venezuelana Adriana Fossa[24] a Villa Borromeo (Cassano d'Adda).[25][26] La coppia ha due figli, Christian (nato il 14 giugno 1996) e Daniel (nato l'11 ottobre 2001),[24] entrambi calciatori e cresciuti nelle giovanili del Milan; il primogenito, anche lui difensore, è attualmente in forza al Lecco, mentre il secondogenito ha esordito come centrocampista offensivo in Serie A con la maglia rossonera il 2 febbraio 2020, seguendo le orme del padre e del nonno per poi passare in prestito allo Spezia calcio nella stagione 2022/2023[27]; il 6 gennaio 2021 la sua sesta partita coincide con la millesima gara disputata in Serie A con il Milan dai membri della famiglia Maldini, aggiungendosi alle 347 di Cesare ed alle 647 di Paolo.[28]

Negli anni 2000 è stato fondatore e comproprietario, insieme a Christian Vieri, della marca di abbigliamento Sweet Years.[29]


Caratteristiche tecniche


Difensore molto duttile[30] e in grado di calciare con entrambi i piedi,[31] Maldini ha ricoperto principalmente il ruolo di terzino sinistro[32] (nonostante fosse un destro naturale)[33][34] e poi di difensore centrale;[35][36] in carriera è stato utilizzato anche da terzino destro.[35][37] Di grande precocità e longevità sportiva,[4] era abile nei tackle[2][38] e nel gioco aereo,[2][39] nonché dotato di grande velocità[2][38] e prestanza fisica.[5][30][40] Tecnico,[30][40] corretto[38][41] e carismatico,[30] possedeva inoltre un ottimo senso della posizione e dell'anticipo[41] ed era estremamente efficace anche in fase offensiva.[30][33][38]


Carriera



Giocatore


«In 23 anni di carriera non si è mai allontanato da un senso della morale, del dovere, della fedeltà e dell'etica che ne fanno una delle icone del calcio.»

(L'Équipe nel 2007[42])

Club


Gli esordi e l'approdo al professionismo (1978-1987)

Maldini all'esordio nel Milan e in Serie A, il 20 gennaio 1985 contro l'Udinese al Friuli
Maldini all'esordio nel Milan e in Serie A, il 20 gennaio 1985 contro l'Udinese al Friuli

Paolo Maldini ha legato la sua intera carriera al Milan, squadra della sua città natale, in cui ha militato dal suo provino del settembre 1978 fino al 2009, seguendo quindi le orme del padre Cesare nel diventare un elemento simbolo della squadra rossonera.[43]

Il 20 gennaio 1985, all'età di 16 anni, venne convocato per la prima volta in prima squadra dall'allenatore Nils Liedholm, nella trasferta in casa dell'Udinese, per l'assenza di Mauro Tassotti. Maldini, con la maglia numero 14, venne collocato in panchina senza avere l'aspettativa di esordire; invece, a causa dell'infortunio di Sergio Battistini, nella ripresa Liedholm decise di farlo entrare in campo.[44] Maldini giocò come terzino destro, suo ruolo naturale, disputando una buona gara e contribuendo al pareggio rossonero.[45] Liedholm, a fine partita, ammise che «Paolo ha un grande avvenire».[45]

Maldini in marcatura sull'interista Alessandro Altobelli in un derby di Milano nella stagione 1985-1986
Maldini in marcatura sull'interista Alessandro Altobelli in un derby di Milano nella stagione 1985-1986

All'inizio della stagione successiva Maldini era già una promessa del calcio italiano e diventò titolare del Milan di Liedholm, «un allenatore perfetto per un ragazzo di 16 anni che si portava dietro un cognome importante».[46] A partire da questa stagione venne schierato come terzino sinistro, ruolo con cui poté sfruttare al meglio le sue doti atletiche.

Si confermò anche nella stagione 1986-1987 nella quale il 4 gennaio 1987, a 18 anni, realizzò il primo dei suoi 29 gol in Serie A in Como-Milan (0-1).[47][48]


L'era Sacchi (1987-1991)

Il palmarès di Maldini iniziò ad arricchirsi con l'avvento di Arrigo Sacchi sulla panchina rossonera. Nell'annata 1987-1988 il Milan vinse lo scudetto, mentre l'anno successivo si impose in Europa, aggiudicandosi, il 24 maggio 1989, la Coppa dei Campioni contro la Steaua Bucarest al Camp Nou di Barcellona. Furono questi due i primi successi della compagine di Sacchi, che anni dopo verrà definita "la squadra di club più forte di tutti i tempi" dalla rivista World Soccer.[49] Maldini, titolare inamovibile di quella compagine, era il più giovane all'interno dell'eccezionale linea difensiva che formava insieme Franco Baresi, Mauro Tassotti, Filippo Galli e Alessandro Costacurta.

Nel 1988 il Milan vinse la prima edizione della Supercoppa italiana, poi, in virtù della vittoria in Coppa dei Campioni, iniziò la stagione 1989-1990 partecipando alla Supercoppa europea e alla Coppa Intercontinentale, entrambe vinte dai rossoneri. Infine, nel 1990, il Milan si aggiudicò nuovamente la Coppa dei Campioni, per la seconda volta consecutiva, battendo in finale il Benfica al Prater di Vienna.[50][51] Nel marzo 1991 il Milan perse a tavolino la sfida di Coppa dei Campioni contro l'Olympique Marsiglia per essersi rifiutato di continuare la gara dopo il momentaneo spegnimento dei riflettori dello stadio Vélodrome[52] e venne squalificato per un anno dalle competizioni europee.[53] Finì così l'era degli Immortali di Arrigo Sacchi, sostituito al termine della stagione da Fabio Capello, già viceallenatore di Liedholm e allenatore dei rossoneri dopo l'esonero di quest'ultimo nell'aprile del 1987.[54]


L'era Capello (1991-1996)

Franco Baresi e Maldini con la Supercoppa italiana 1992 appena vinta dal Milan; nel 1997 Maldini erediterà da 
Franco Baresi il grado di capitano dei rossoneri
Franco Baresi e Maldini con la Supercoppa italiana 1992 appena vinta dal Milan; nel 1997 Maldini erediterà da Franco Baresi il grado di capitano dei rossoneri

Nonostante la transizione vissuta dal Milan, Maldini continuò a trovare continuità d'impiego e un rendimento di alto profilo, contribuendo alla vittoria dello scudetto nell'annata 1991-1992. L'anno seguente il Milan vinse subito la Supercoppa italiana,[55] poi bissò il successo in campionato[56] e approdò in finale di UEFA Champions League contro l'Olympique Marsiglia. In finale, mentre la difesa rossonera era impenetrabile, l'attacco faticò a trovare la via del gol. Nei minuti conclusivi del primo tempo Abedi Pelé entrò in area avversaria e Maldini gli fece carambolare il pallone addosso, ottenendo la rimessa dal fondo; l'arbitro Kurt Röthlisberger, tuttavia, concesse erroneamente il calcio d'angolo che portò alla rete di Boli per l'1-0 finale.[57] In questa stagione, Maldini segnò il suo primo gol europeo, il 21 ottobre 1992 in Slovan Bratislava-Milan (0-1).

Nella stagione 1993-1994, il Milan propose un rendimento sulla falsariga della precedente, conquistando sia la Supercoppa italiana a Washington[58] sia lo scudetto, il terzo consecutivo.[59] Il 18 maggio 1994 andò in scena la finale di UEFA Champions League contro il Barcellona ad Atene. Prima di scendere in campo, sulla carta il Barcellona godeva d'un leggero favore nei pronostici. Ciò era dettato più che altro dalle assenze di Franco Baresi e Alessandro Costacurta, la coppia centrale difensiva del Milan. Capello si vide costretto a schierare al centro della difesa proprio Maldini, in coppia con Filippo Galli. L'esperimento riuscì perfettamente e Maldini giocò una gara eccellente, contribuendo al grande successo per 4-0 dei rossoneri sui blaugrana.[60][61] A fine stagione, Maldini venne insignito del titolo di "giocatore dell'anno" dalla rivista World Soccer per l'annata 1994[62] e si classificò terzo, primo dei difensori, nella graduatoria del Pallone d'oro dello stesso anno.[15]

Maldini in scivolata sul blucerchiato Roberto Mancini nella sfida di campionato del 7 gennaio 1996
Maldini in scivolata sul blucerchiato Roberto Mancini nella sfida di campionato del 7 gennaio 1996

La stagione 1994-1995 iniziò con la vittoria della Supercoppa italiana[63], ma si concluse amaramente per i rossoneri. Dopo tre anni di successi, infatti, il Milan dovette rinunciare presto alla lotta per lo scudetto (a fine stagione si classificò solo quarto)[64] e, il 24 maggio 1995, perse la finale di UEFA Champions League contro l'Ajax per 1-0. Nel 1996 il Milan si aggiudicò nuovamente lo scudetto, per la quarta volta in cinque anni.[65]


Gli anni di transizione e il primo scudetto da capitano (1996-2001)

Seguirono anni difficili sia per i rossoneri sia per lo stesso Maldini. Fabio Capello lasciò il posto ad Arrigo Sacchi, di ritorno dopo l'esperienza alla guida della nazionale italiana, per la stagione 1996-1997, in cui il Milan si classificò 11º in campionato, e ritornò alla guida dei rossoneri per l'annata successiva,[54] chiusa in 10ª posizione. Il difensore cambiava continuamente ruolo e, complici anche alcune ricadute, non espresse il meglio di sé in campo.

Dalla stagione 1997-1998 divenne capitano del Milan, ereditando la fascia da Franco Baresi che lasciò il calcio alla fine della stagione precedente. Lo stesso passaggio di testimone era già avvenuto nel 1994 nella nazionale italiana. «Il mio sarà un impegno di grande responsabilità, soprattutto quest'anno perché ci sono tanti giocatori nuovi. Sono comunque felice, ho avuto un grande maestro per 10 anni. Spero di avere preso da Franco qualcuna delle sue doti», commentò il neo capitano del Milan, che avrebbe mantenuto tale ruolo per 12 stagioni, fino al termine della sua carriera.[66]

Nel 1999, guidato da Alberto Zaccheroni, il Milan riconquistò lo scudetto, il primo da capitano per il difensore rossonero.[67] Seguiranno due stagioni concluse rispettivamente al 3º al 6º posto.


L'era Ancelotti (2001-2009)

Maldini alza il trofeo della UEFA Champions League 2002-2003 vinta dai rossoneri in finale contro i rivali della Juventus
Maldini alza il trofeo della UEFA Champions League 2002-2003 vinta dai rossoneri in finale contro i rivali della Juventus

Gli anni 2000 segnarono una svolta per la carriera di Maldini e per il Milan, soprattutto grazie agli arrivi dell'allenatore Carlo Ancelotti e del difensore Alessandro Nesta dalla Lazio. Con Nesta, Maldini formava una coppia difensiva ben assortita e che per anni difese la porta rossonera, assieme all'estremo difensore Dida. Alla 28ª giornata del campionato 2002-2003, nel derby Inter-Milan, Maldini venne sostituito per una frattura al setto nasale dopo la gomitata involontaria rifilatagli da Christian Vieri.[68] Nelle partite successive al derby, Maldini indossò per circa un mese una maschera facciale protettiva.[69] Il 28 maggio 2003, all'Old Trafford di Manchester, sollevò la UEFA Champions League a 40 anni esatti di distanza dal giorno in cui proprio suo padre Cesare Maldini si laureò campione d'Europa, anch'egli come capitano del Milan e anch'egli in Inghilterra (a Londra). La Coppa dei Campioni del 2002-2003 fu, inoltre, il primo trofeo materialmente sollevato da Paolo Maldini in qualità di capitano.[70][71] A questo alloro seguì la vittoria della Coppa Italia, ottenuta battendo in finale la Roma. Nella stagione stagione 2003-2004 il Milan vinse il suo 17º scudetto e nell'aprile 2004 Maldini risultò 10º nell'UEFA Golden Jubilee Poll, un sondaggio online condotto dalla UEFA per celebrare i migliori calciatori d'Europa dei cinquant'anni precedenti; il difensore rossonero risultò il secondo calciatore italiano nella graduatoria dopo Dino Zoff.[72][73]

L'annata 2004-2005 vide il Milan vincitore in Supercoppa italiana e finalista in UEFA Champions League contro il Liverpool.[74] Al 1º minuto di gioco della finale di Champions, disputata allo stadio olimpico Atatürk di Istanbul, fu proprio Maldini ad aprire le marcature della partita, realizzando il gol più veloce in un atto conclusivo di Champions League e diventando il marcatore più anziano ad aver segnato nella finale di questa competizione.[75] Prima dell'intervallo, il Milan si portò sul 3-0 grazie alla doppietta di Crespo, ma nel secondo tempo il Liverpool raggiunse i rossoneri sul 3-3 in soli sei minuti di gioco e vinse poi la gara ai rigori, dopo che i tempi supplementari si erano chiusi senza ulteriori reti.[76] Il 25 settembre 2005 Maldini superò il primato di Zoff, giocando per la 571ª volta in campionato:[11] la settimana seguente segnò, contro la Reggina in Serie A, l'unica doppietta della propria carriera.[77] Nella stagione 2006-2007 il Milan si classificò quarto in campionato e raggiunse ancora una volta la finale di UEFA Champions League: il 23 maggio, ancora opposti al Liverpool, come nel 2005, i rossoneri riscattarono la sconfitta di due anni prima, battendo per 2-1 gli inglesi al termine di una partita caratterizzata dalla doppietta di Inzaghi, cui seguì, nel finale, il gol del Liverpool con Dirk Kuijt. La marcatura dell'olandese non impedì al capitano Maldini di sollevare nuovamente, a quattro anni di distanza, la sua quinta Champions League, la settima per il club meneghino;[78][79][80] All'età di 38 anni e 331 giorni, Maldini divenne così, insieme a Francisco Gento, l'unico calciatore ad aver disputato 8 finali della UEFA Champions League,[81] oltre che il vincitore più vecchio della competizione.[82] In precedenza, in occasione di Catania-Milan del 13 maggio 2007 (1-1), Maldini aveva toccato la storica soglia delle 600 partite in Serie A.[83][84]

Il rapporto con la Curva Sud

Maldini non ha mai legato con i tifosi organizzati della Sud di San Siro.[85] Il capitano rossonero si è sempre rifiutato di partecipare alle riunioni e di presentarsi alle feste degli ultras, e ha sempre criticato gli atteggiamenti violenti della curva.[85] L'inizio di questi dissidi coincide con il giorno successivo alla sconfitta di Istanbul contro il Liverpool:[85] Maldini sembrerebbe essersi rifiutato di rispondere adeguatamente alle domande degli ultras sul perché di quella sconfitta e, secondo alcune fonti, avrebbe chiamato «poveri pezzenti» un gruppo di tifosi che lo contestavano.[86] A questo episodio segue il dito davanti alla bocca dopo l'eliminazione dalla Coppa UEFA per mano del Werder Brema nel 2009 in risposta ai fischi della tifoseria.[85]

I dissidi tra Maldini e gli ultras sono poi culminati nella partita d'addio al calcio del capitano rossonero. In questa occasione, un gruppo di tifosi ha contestato Maldini con due striscioni e invocato con coro il nome di Franco Baresi.[86] Dopo quella protesta, Maldini commentò così: «Non è stato un momento facile ed è stato tra l'altro inaspettato. C'erano settantamila spettatori quel giorno, ma ricordiamo solo quella piccola frangia di tifosi. Sono una persona pensante, ho detto le cose come stavano. Con il tempo ho capito che quello è stato un successo perché ha marcato una linea ancora più grossa tra me e quel tipo di calcio, non penso che quello sia il futuro dello sport».[87]

Il 16 dicembre 2007, aggiudicandosi la Coppa del mondo per club dopo che il Milan batté in finale il Boca Juniors, mise in bacheca il 26º trofeo della propria carriera, il 13º in ambito internazionale. È stato, inoltre, il primo capitano di una formazione del vecchio continente ad alzare questo trofeo.[88] Il 16 febbraio 2008, nella gara contro il Parma al Tardini, entrando in campo a partita iniziata al posto di Jankulovski, raggiunse, primo italiano a riuscirci,[89] il traguardo delle 1 000 partite da professionista,[48][90] di cui 861 con il Milan, 12 con l'Under-21, una con l'Olimpica e 126 con la nazionale maggiore.[91] Giocò la sua ultima partita in UEFA Champions League il 4 marzo 2008 a San Siro contro l'Arsenal, nella sconfitta interna per 2-0 che ha sancì l'eliminazione del Milan dalla UEFA Champions League 2007-2008 agli ottavi di finale. Il 30 marzo 2008 realizzò il suo ultimo gol con la maglia rossonera, nella sconfitta a San Siro contro l'Atalanta (1-2).


Il ritiro

Il 16 maggio 2009 disputò la 900ª partita ufficiale in maglia rossonera,[48] scendendo in campo contro l'Udinese al Friuli, lo stesso stadio dove nel 1985 aveva esordito in Serie A[92][93] e, nel 2005, aveva festeggiato i 20 anni da calciatore professionista.[94]

Maldini con al braccio la fascia di capitano del Milan nel 2008
Maldini con al braccio la fascia di capitano del Milan nel 2008

Il 24 maggio 2009 Maldini giocò per l'ultima volta a San Siro, nella partita persa per 3-2 contro la Roma. La cerimonia d'addio si svolse con la consegna ai tifosi di album di figurine e di una sciarpa commemorativa.[95] Inoltre la squadra rossonera indossò per l'occasione la nuova divisa 2009-2010 con una patch commemorativa, che raffigurava il volto di Maldini e la frase "Tre Solo per Te".[95][96]

Durante il giro di campo finale (pur nel contesto di uno stadio con quasi 70 000 spettatori che si alzarono in piedi ad applaudirlo), compresi i tifosi ospiti della Roma, il difensore fu contestato da un settore di tifosi organizzati della Curva Sud: questi intonarono cori a favore dell'ex capitano Franco Baresi ed esposero alcuni striscioni polemici verso Maldini, in relazione ad alcune considerazioni del capitano milanista sul tifo organizzato, rovinando così in parte il suo congedo al calcio giocato.[85][96] Secondo Carlo Ancelotti, però, la contestazione fu solo una goccia d'acqua in un oceano pieno d'affetto.[97] Il 31 maggio 2009, a Firenze, Maldini disputò la sua ultima partita, Fiorentina-Milan (0-2) nella quale raggiunse le 902 presenze in gare ufficiali con il Milan.[98]

Dopo il suo ritiro dal calcio giocato, il Milan ha deciso di ritirare la maglia numero 3, per anni indossata da Maldini, come già accaduto per la maglia numero 6 di Franco Baresi. Le uniche persone che potrebbero ancora avere assegnata tale maglia sono i suoi figli Christian e Daniel, avuti con la moglie Adriana Fossa ed anche loro già militanti nelle giovanili del Milan.[99] Nel 2020 Daniel Maldini ha effettivamente esordito in prima squadra, indossando però la maglia numero 98.[100]

Il 28 agosto 2009, a Monte Carlo, Paolo Maldini fu premiato dalla UEFA nel corso dei sorteggi per la fase a gironi della UEFA Champions League 2009-2010. Il riconoscimento alla carriera fu consegnato a Maldini dall'allora presidente della UEFA Michel Platini, che chiese al pubblico di alzarsi in piedi in onore della gloriosa carriera dell'ex capitano rossonero.[101] Il 17 novembre 2009 il quotidiano spagnolo Marca insignì Maldini del premio Marca Leyenda per "l'ineguagliabile carriera e il palmarès dell'ex giocatore del Milan".[102][103] A Maldini successe come capitano della formazione rossonera Massimo Ambrosini.


Nazionale

Maldini con la maglia della nazionale Under-21
Maldini con la maglia della nazionale Under-21

Nel 1986 è stato chiamato dal padre Cesare in nazionale Under-21, con la quale ha giocato per due anni prima della chiamata in nazionale maggiore da parte del commissario tecnico Azeglio Vicini.

Il debutto in nazionale avviene il 31 marzo 1988, a 19 anni, nella partita Jugoslavia-Italia (1-1) disputata a Spalato.[48] Nello stesso anno, Maldini viene convocato per disputare il campionato d'Europa 1988 e gioca da titolare le quattro partite disputate dagli Azzurri, sconfitti in semifinale dall'Unione Sovietica. Diventato ormai un perno della formazione azzurra, Maldini viene convocato per il campionato del mondo 1990, giocato in casa e terminato al 3º posto. Il giovane difensore viene impiegato in tutte le partite disputate dall'Italia che vede sfumare il sogno di vittoria in semifinale, nella storica sfida persa ai rigori contro l'Argentina di Diego Armando Maradona.[104]

Fallita la qualificazione al campionato d'Europa 1992, Vicini viene sostituito da Arrigo Sacchi, sotto la cui gestione Maldini segna il suo primo gol in nazionale, il 20 gennaio 1993 a Firenze contro il Messico (2-0).[48] Convocato da Arrigo Sacchi per il campionato del mondo 1994, Maldini disputa tutte le gare giocate dagli Azzurri fino alla finale persa ai rigori contro il Brasile, nella quale viene impiegato come difensore centrale.[105]

Dopo l'addio di Franco Baresi, Maldini diventa il nuovo capitano degli Azzurri e partecipa al campionato d'Europa 1996, dove l'Italia viene eliminata al primo turno.[106]

Maldini impegnato contro il ceco Ivan Hašek durante Italia-Cecoslovacchia al campionato del mondo 1990
Maldini impegnato contro il ceco Ivan Hašek durante Italia-Cecoslovacchia al campionato del mondo 1990

Alla fine del 1996 suo padre Cesare Maldini prende il posto di Arrigo Sacchi come selezionatore. Sotto la sua guida, Paolo Maldini disputa il campionato del mondo 1998 in Francia; è titolare in tutte le partite disputate dalla nazionale, che viene sconfitta ai quarti di finale dalla Francia padrona di casa, ancora una volta ai rigori.[107]

Due anni dopo, sotto la guida di Dino Zoff, è finalista al campionato d'Europa 2000. La finale vede gli italiani contrapposti ai francesi, che pareggiano a meno di un minuto dalla fine del secondo tempo regolamentare e poi trovano il golden goal nei supplementari.[108]

Il 7 ottobre 2000, giorno della prima vittoria di Giovanni Trapattoni sulla panchina azzurra in Italia-Romania (3-0), Maldini festeggia la sua 113ª presenza in nazionale, superando il record di Zoff.[109]

Due anni dopo è ancora titolare al campionato del mondo 2002, dove l'Italia viene eliminata agli ottavi dai padroni di casa della Corea del Sud. Durante la gara contro i coreani, arrivata fino ai tempi supplementari, un suo errore permette all'attaccante Ahn Jung-hwan di realizzare il golden goal che elimina gli Azzurri.[110] Al termine della manifestazione, risentito per le critiche ricevute, Maldini decide di dire addio alla maglia azzurra poco prima di compiere 34 anni, nonostante Giovanni Trapattoni avesse cercato di dissuaderlo.[111] Nel 2004, in vista dell'Europeo, declina di nuovo la chiamata del commissario tecnico.[112]

Maldini (in piedi, primo da sinistra) capitano azzurro nel 1999
Maldini (in piedi, primo da sinistra) capitano azzurro nel 1999

Con la maglia azzurra ha disputato 126 partite, di cui 74 come capitano, realizzando 7 gol.[10][113] Nei campionati del mondo ha collezionato 23 presenze (seconda prestazione di sempre dopo le 25 partite di Lothar Matthäus che però giocò 5 edizioni contro le 4 di Maldini), in queste ha stabilito il record assoluto per i minuti giocati: 2.216.[114][115]


Dirigente


Nel giugno 2009, appena dopo il suo ritiro, Maldini viene contattato dal Chelsea per entrare a far parte dello staff tecnico della squadra londinese ricoprendo il ruolo di team manager o di vice del nuovo allenatore Carlo Ancelotti.[116] Il 30 giugno 2009, tuttavia, lo stesso Ancelotti ha annunciato che Maldini aveva rifiutato tale offerta.[117]

Maldini a Teheran nel 2013
Maldini a Teheran nel 2013

Il 20 maggio 2015, in collaborazione con Riccardo Silva, ha fondato la società calcistica del Miami FC, primo club calcistico professionista della città della Florida che ha debuttato, nel 2016, nella NASL.[118]


Milan

Ritorna al Milan il 5 agosto 2018, nove anni dopo il suo ritiro da giocatore, quando viene annunciato come direttore dello sviluppo strategico dell'area sport.[119] Il 14 giugno 2019 viene nominato direttore dell'area tecnica in sostituzione del dimissionario Leonardo, suo ex compagno da giocatore.[120] Nella stagione 2021-2022 il Milan torna a vincere il campionato, a undici anni di distanza dalla precedente affermazione: per Maldini si tratta del primo trofeo da dirigente.[121]


Statistiche



Presenze e reti nei club


Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1984-1985 Milan[122]A10CI00------10
1985-1986A270CI60CU60TE10400
1986-1987A29+1[123]1+0[123]CI70------371
1987-1988A262CI10CU20---292
1988-1989A260CI70CC7[124]0SI00400
1989-1990A301CI60CC80SU+CInt2+10471
1990-1991A264CI30CC40SU+CInt1+10354
1991-1992A313CI71------384
1992-1993A312CI80UCL101SI10503
1993-1994A301CI20UCL101SI+SU+CInt1+2+10462
1994-1995A292CI10UCL110SI+SU+CInt0+1+10432
1995-1996A303CI30CU80---413
1996-1997A261CI30UCL60SI10361
1997-1998A300CI70------370
1998-1999A311CI20------331
1999-2000A271CI40UCL60SI10381
2000-2001A311CI40UCL140---491
2001-2002A150CI00CU40---190
2002-2003A292CI10UCL190---492
2003-2004A300CI00UCL90SI+SU+CInt1+1+10420
2004-2005A330CI00UCL131SI10471
2005-2006A142CI00UCL90---232
2006-2007A181CI00UCL90---271
2007-2008A171CI00UCL40SU+Cmc0+20231
2008-2009A300CI00CU20---320
Totale carriera647+129721161321090233

Cronologia presenze e reti in nazionale


Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
31-3-1988SpalatoJugoslavia 1 – 1 ItaliaAmichevole- 53’
27-4-1988LussemburgoLussemburgo 0 – 3 ItaliaAmichevole-
4-6-1988BresciaItalia 0 – 1 GallesAmichevole-
10-6-1988DüsseldorfGermania Ovest 1 – 1 ItaliaEuro 1988 - 1º turno-
14-6-1988Francoforte sul MenoItalia 1 – 0 SpagnaEuro 1988 - 1º turno-
17-6-1988ColoniaItalia 2 – 0 DanimarcaEuro 1988 - 1º turno-
22-6-1988StoccardaUnione Sovietica 2 – 0 ItaliaEuro 1988 - Semifinale- 64’
19-10-1988PescaraItalia 2 – 1 NorvegiaAmichevole- 64’
16-11-1988RomaItalia 1 – 0 Paesi BassiAmichevole-
22-12-1988PerugiaItalia 2 – 0 ScoziaAmichevole-
22-2-1989PisaItalia 1 – 0 DanimarcaAmichevole-
25-3-1989ViennaAustria 0 – 1 ItaliaAmichevole- 46’
29-3-1989SibiuRomania 1 – 0 ItaliaAmichevole- 38’
26-4-1989TarantoItalia 4 – 0 UngheriaAmichevole- 78’
20-9-1989CesenaItalia 4 – 0 BulgariaAmichevole- 61’
15-11-1989LondraInghilterra 0 – 0 ItaliaAmichevole-
21-12-1989CagliariItalia 0 – 0 ArgentinaAmichevole- 46’
21-2-1990RotterdamPaesi Bassi 0 – 0 ItaliaAmichevole-
31-3-1990BasileaSvizzera 0 – 1 ItaliaAmichevole- 46’
9-6-1990RomaItalia 1 – 0 AustriaMondiali 1990 - 1º turno-
14-6-1990RomaItalia 1 – 0 Stati UnitiMondiali 1990 - 1º turno-
19-6-1990RomaItalia 2 – 0 CecoslovacchiaMondiali 1990 - 1º turno-
25-6-1990RomaItalia 2 – 0 UruguayMondiali 1990 - Ottavi di finale-
30-6-1990RomaItalia 1 – 0 IrlandaMondiali 1990 - Quarti di finale-
3-7-1990NapoliArgentina 1 – 1 dts
(4 – 3 dtr)
 ItaliaMondiali 1990 - Semifinale-
7-7-1990BariItalia 2 – 1 InghilterraMondiali 1990 - Finale 3º posto-3º posto
26-9-1990PalermoItalia 1 – 0 Paesi BassiAmichevole-
3-11-1990RomaItalia 0 – 0 Unione SovieticaQual. Euro 1992-
1-5-1991SalernoItalia 3 – 1 UngheriaQual. Euro 1992-
5-6-1991OsloNorvegia 2 – 1 ItaliaQual. Euro 1992-
12-6-1991MalmöItalia 2 – 0 dts DanimarcaScania Cup-
16-6-1991StoccolmaItalia 1 – 1 dts
(3 – 2 dtr)
 Unione SovieticaScania Cup-
25-9-1991SofiaBulgaria 2 – 1 ItaliaAmichevole- 57’
12-10-1991MoscaUnione Sovietica 0 – 0 ItaliaQual. Euro 1992-
13-11-1991GenovaItalia 1 – 1 NorvegiaQual. Euro 1992-
21-12-1991FoggiaItalia 2 – 0 CiproQual. Euro 1992-
19-2-1992CesenaItalia 4 – 0 San MarinoAmichevole-
31-5-1992New HavenItalia 0 – 0 PortogalloUSA Cup-
4-6-1992BostonItalia 2 – 0 IrlandaUSA Cup-
6-6-1992ChicagoStati Uniti 1 – 1 ItaliaUSA Cup-
9-9-1992EindhovenPaesi Bassi 2 – 3 ItaliaAmichevole-
18-11-1992GlasgowScozia 0 – 0 ItaliaQual. Mondiali 1994-
19-12-1992La VallettaMalta 1 – 2 ItaliaQual. Mondiali 1994-
20-1-1993FirenzeItalia 2 – 0 MessicoAmichevole1Cap.
24-2-1993PortoPortogallo 1 – 3 ItaliaQual. Mondiali 1994-Cap.
24-3-1993PalermoItalia 6 – 1 MaltaQual. Mondiali 19941
1-5-1993BernaSvizzera 1 – 0 ItaliaQual. Mondiali 1994-
17-11-1993MilanoItalia 1 – 0 PortogalloQual. Mondiali 1994-
16-2-1994NapoliItalia 0 – 1 FranciaAmichevole-
23-3-1994StoccardaGermania 2 – 1 ItaliaAmichevole-
3-6-1994RomaItalia 1 – 0 SvizzeraAmichevole- 46’
18-6-1994New YorkItalia 0 – 1 IrlandaMondiali 1994 - 1º turno-
23-6-1994New YorkItalia 1 – 0 NorvegiaMondiali 1994 - 1º turno-
28-6-1994WashingtonItalia 1 – 1 MessicoMondiali 1994 - 1º turno-Cap.
5-7-1994BostonNigeria 1 – 2 dts ItaliaMondiali 1994 - Ottavi di finale-Cap.
9-7-1994BostonItalia 2 – 1 SpagnaMondiali 1994 - Quarti di finale-Cap.
13-7-1994New YorkItalia 2 – 1 BulgariaMondiali 1994 - Semifinale-Cap.
17-7-1994Los AngelesBrasile 0 – 0 dts
(3 – 2 dtr)
 ItaliaMondiali 1994 - Finale-2º posto
8-10-1994TallinnEstonia 0 – 2 ItaliaQual. Euro 1996-Cap.
16-11-1994PalermoItalia 1 – 2 CroaziaQual. Euro 1996-Cap.
25-3-1995SalernoItalia 4 – 1 EstoniaQual. Euro 1996-Cap.
29-3-1995KievUcraina 0 – 2 ItaliaQual. Euro 1996-Cap.
26-4-1995VilniusLituania 0 – 1 ItaliaQual. Euro 1996-Cap.
21-6-1995ZurigoItalia 0 – 2 GermaniaCentenario Fed.Svizzera-Cap.
8-10-1995SpalatoCroazia 1 – 1 ItaliaQual. Euro 1996-Cap.
11-11-1995BariItalia 3 – 1 UcrainaQual. Euro 19961Cap.
15-11-1995Reggio EmiliaItalia 4 – 0 LituaniaQual. Euro 1996-Cap. 72’
1-6-1996BudapestUngheria 0 – 2 ItaliaAmichevole-Cap. 46’
11-6-1996LiverpoolRussia 1 – 2 ItaliaEuro 1996 - 1º turno-Cap.
14-6-1996LiverpoolRep. Ceca 2 – 1 ItaliaEuro 1996 - 1º turno-Cap.
19-6-1996ManchesterGermania 0 – 0 ItaliaEuro 1996 - 1º turno-Cap.
5-10-1996ChișinăuMoldavia 1 – 3 ItaliaQual. Mondiali 1998-Cap.
9-10-1996PerugiaItalia 1 – 0 GeorgiaQual. Mondiali 1998-Cap.
6-11-1996SarajevoBosnia ed Erzegovina 2 – 1 ItaliaAmichevole-Cap.
22-1-1997PalermoItalia 2 – 0 Irlanda del NordAmichevole-Cap.
12-2-1997LondraInghilterra 0 – 1 ItaliaQual. Mondiali 1998-Cap.
29-3-1997TriesteItalia 3 – 0 MoldaviaQual. Mondiali 19981Cap.
2-4-1997ChorzówPolonia 0 – 0 ItaliaQual. Mondiali 1998-Cap.
30-4-1997NapoliItalia 3 – 0 PoloniaQual. Mondiali 19981Cap.
8-6-1997LioneItalia 3 – 3 BrasileTorneo di Francia-Cap. 88’
11-6-1997ParigiItalia 2 – 2 FranciaTorneo di Francia-Cap.
10-9-1997TbilisiGeorgia 0 – 0 ItaliaQual. Mondiali 1998-Cap.
11-10-1997RomaItalia 0 – 0 InghilterraQual. Mondiali 1998-Cap. 32’
29-10-1997MoscaRussia 1 – 1 ItaliaQual. Mondiali 1998-Cap.
15-11-1997NapoliItalia 1 – 0 RussiaQual. Mondiali 1998-Cap.
28-1-1998CataniaItalia 3 – 0 SlovacchiaAmichevole-Cap. 62’
22-4-1998ParmaItalia 3 – 1 ParaguayAmichevole1Cap.
2-6-1998GöteborgSvezia 1 – 0 ItaliaAmichevole-Cap.
11-6-1998BordeauxItalia 2 – 2 CileMondiali 1998 - 1º turno-Cap.
17-6-1998MontpellierItalia 3 – 0 CamerunMondiali 1998 - 1º turno-Cap.
23-6-1998Saint-DenisItalia 2 – 1 AustriaMondiali 1998 - 1º turno-Cap.
27-6-1998MarsigliaItalia 1 – 0 NorvegiaMondiali 1998 - Ottavi di finale-Cap.
3-7-1998ParigiItalia 0 – 0 dts
(3 – 4 dtr)
 FranciaMondiali 1998 - Quarti di finale-Cap.
10-10-1998UdineItalia 2 – 0 SvizzeraQual. Euro 2000-Cap.
18-11-1998SalernoItalia 2 – 2 SpagnaAmichevole-Cap.
16-12-1998RomaItalia 6 – 2 World StarsAmichevole-Cap. 65’
10-2-1999PisaItalia 0 – 0 NorvegiaAmichevole-Cap.
27-3-1999CopenaghenDanimarca 1 – 2 ItaliaQual. Euro 2000-Cap.
31-3-1999AnconaItalia 1 – 1 BielorussiaQual. Euro 2000-Cap.
28-4-1999ZagabriaCroazia 0 – 0 ItaliaAmichevole-Cap.
5-6-1999BolognaItalia 4 – 0 GallesQual. Euro 20001Cap.
9-6-1999LosannaSvizzera 0 – 0 ItaliaQual. Euro 2000-Cap.
9-10-1999MinskBielorussia 0 – 0 ItaliaQual. Euro 2000-Cap.
29-3-2000BarcellonaSpagna 2 – 0 ItaliaAmichevole-Cap.
3-6-2000OsloNorvegia 1 – 0 ItaliaAmichevole-Cap.
11-6-2000ArnhemTurchia 1 – 2 ItaliaEuro 2000 - 1º turno-Cap.
14-6-2000BruxellesItalia 2 – 0 BelgioEuro 2000 - 1º turno-Cap.
19-6-2000EindhovenItalia 2 – 1 SveziaEuro 2000 - 1º turno-Cap. 41’
24-6-2000BruxellesItalia 2 – 0 RomaniaEuro 2000 - Quarti di finale-Cap. 45’
29-6-2000AmsterdamItalia 0 – 0 dts
(3 – 1 dtr)
 Paesi BassiEuro 2000 - Semifinale-Cap.
2-7-2000RotterdamFrancia 2 – 1 gg ItaliaEuro 2000 - Finale-Cap. 2º posto
3-9-2000BudapestUngheria 2 – 2 ItaliaQual. Mondiali 2002-Cap.
7-10-2000MilanoItalia 3 – 0 RomaniaQual. Mondiali 2002-Cap.
15-11-2000TorinoItalia 1 – 0 InghilterraAmichevole-Cap.
28-2-2001RomaItalia 1 – 2 ArgentinaAmichevole-Cap. 53’
24-3-2001BucarestRomania 0 – 2 ItaliaQual. Mondiali 2002-Cap.
28-3-2001TriesteItalia 4 – 0 LituaniaQual. Mondiali 2002-Cap.
25-4-2001PerugiaItalia 1 – 0 SudafricaAmichevole-Cap.
2-6-2001TbilisiGeorgia 1 – 2 ItaliaQual. Mondiali 2002-Cap.
1-9-2001KaunasLituania 0 – 0 ItaliaQual. Mondiali 2002-Cap.
6-10-2001ParmaItalia 1 – 0 UngheriaQual. Mondiali 2002-Cap.
18-5-2002PragaRep. Ceca 1 – 0 ItaliaAmichevole-Cap. 46’
3-6-2002SapporoItalia 2 – 0 EcuadorMondiali 2002 - 1º turno-Cap.
8-6-2002KashimaItalia 1 – 2 CroaziaMondiali 2002 - 1º turno-Cap.
13-6-2002ŌitaItalia 1 – 1 MessicoMondiali 2002 - 1º turno-Cap.
18-6-2002DaejeonItalia 1 – 2 gg Corea del SudMondiali 2002 - Ottavi di finale-Cap.
Totale Presenze (3º posto) 126 Reti 7
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia Under-21
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
12-11-1986FontanafreddaItalia Under-21 0 – 0 Austria Under-21Amichevole-
19-11-1986EmpoliItalia Under-21 1 – 1 Svizzera Under-21Qual. Europeo Under-21 1988-
28-1-1987ParmaItalia Under-21 1 – 0 Germania Est Under-21Amichevole-
11-2-1987LisbonaPortogallo Under-21 1 – 2 Italia Under-21Qual. Europeo Under-21 19881
22-4-1987PadovaItalia Under-21 1 – 0 Jugoslavia Under-21Amichevole-
27-5-1987SaloFinlandia Under-21 1 – 0 Italia Under-21Amichevole-
4-6-1987TyresöSvezia Under-21 2 – 2 Italia Under-21Qual. Europeo Under-21 1988-
16-10-1987NeuchâtelSvizzera Under-21 0 – 3 Italia Under-21Qual. Europeo Under-21 19881
2-12-1987PiacenzaItalia Under-21 6 – 0 Portogallo Under-21Qual. Europeo Under-21 19881
24-2-1988SienaItalia Under-21 1 – 0 Finlandia Under-21Qual. Europeo Under-21 19881
16-3-1988NancyFrancia Under-21 2 – 1 Italia Under-21Europeo Under-21 1988 1
23-3-1988San Benedetto del TrontoItalia Under-21 2 – 2 Francia Under-21Europeo Under-21 1988 -
Totale Presenze 12 Reti 5

Record



Palmarès


Maldini (a sinistra) festeggia la vittoria dello scudetto 1987-1988 prima allo stadio Sinigaglia di Como con i compagni Gullit e Galli e poi a San Siro con il presidente del Milan Berlusconi.
Maldini festeggia sul terreno di Perugia la vittoria dello scudetto 1998-99, il primo da capitano.
Maldini festeggia sul terreno di Perugia la vittoria dello scudetto 1998-99, il primo da capitano.

Club



Competizioni giovanili

Milan: 1984-1985

Competizioni nazionali

Milan: 1987-1988, 1991-1992, 1992-1993, 1993-1994, 1995-1996, 1998-1999, 2003-2004
Milan: 1988, 1992, 1993, 1994, 2004
Milan: 2002-2003

Competizioni internazionali

Il Milan atterrato all'aeroporto di Milano-Malpensa dopo la vittoria della Coppa dei Campioni 1988-1989 a Barcellona contro la Steaua Bucarest. Maldini è al centro dietro la coppa, tra Virdis e Ancelotti.
Il Milan atterrato all'aeroporto di Milano-Malpensa dopo la vittoria della Coppa dei Campioni 1988-1989 a Barcellona contro la Steaua Bucarest. Maldini è al centro dietro la coppa, tra Virdis e Ancelotti.
Milan: 1988-1989, 1989-1990, 1993-1994, 2002-2003, 2006-2007
Milan: 1989, 1990, 1994, 2003, 2007
Milan: 1989, 1990
Milan: 2007

Individuale


Germania Ovest 1988,[18] Inghilterra 1996,[131] Belgio-Paesi Bassi 2000[132]
1989
Italia 1990, Stati Uniti 1994
1994
1994-1995, 1995-1996, 1999-2000, 2002-2003
1995
2002[137]
2002[138]
2002[139]
2003,[140] 2005[141]
2003[142]
Miglior difensore: 2004[143]
2004[144]
2005[145]
Miglior difensore: 2007[146]
2008[147]
2008[148]
2009[101]
2012[20]
2016[149]
2018[150]
2020[22]
2021
Best sporting director of the year: 2022

Onorificenze


Medaglia d'argento al valore atletico
«Secondo classificato al campionato mondiale (brevetto n. 2415)»
 Roma, 1994.
Cavaliere Ordine al merito della Repubblica italiana
 Roma, 30 settembre 1991. Di iniziativa del Presidente della Repubblica Italiana.[151]
Ufficiale Ordine al merito della Repubblica italiana
 Roma, 12 luglio 2000. Di iniziativa del Presidente della Repubblica Italiana.[152]

Riconoscimenti


Nel 2016 Paolo Maldini ha ricevuto il One Club Man Award, riconoscimento istituito e assegnato dalla squadra spagnola dell'Athletic Bilbao a calciatori che hanno militato per tutta la carriera calcistica in un solo club.[153]

Il 12 marzo 2018 una targa con il nome di Paolo Maldini è stata inserita nel percorso Walk of Fame dello sport italiano[154] al parco olimpico del Foro Italico a Roma, riservato agli sportivi italiani che si sono distinti per i risultati ottenuti in campo internazionale.


Note


  1. 648 (29) se si conta lo spareggio per la Coppa UEFA Milan-Sampdoria (1-0 a Torino il 23 maggio 1987).
  2. Maldini, su gazzetta.it. URL consultato il 22 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2013).
  3. Inchinatevi a Weah. "I miei gol per l'Africa", in la Repubblica, 27 dicembre 1995. URL consultato il 22 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2013).
  4. Andrea Sorrentino, I venti anni di Maldini al Milan. "Così sono diventato un campione", su repubblica.it, 12 gennaio 2005. URL consultato il 9 marzo 2010.
  5. Gaetano De Stefano, Paolo Maldini. Questa volta è davvero, su gazzetta.it, 22 maggio 2009. URL consultato il 9 marzo 2010.
  6. (EN) David Ornstein, Cannavaro only third defender to win coveted Ballon d'Or, su guardian.co.uk, 28 novembre 2006. URL consultato il 22 aprile 2011.
  7. Hall of Fame - Paolo Maldini, su acmilan.com. URL consultato il 26 novembre 2010.
  8. (EN) The top 20 most under-rated footballers of all time, su telegraph.co.uk, 2 aprile 2015.
  9. Imbattibilità Liverpool finita: quali squadre hanno fatto meglio in Europa?, su sport.sky.it.
  10. All'Adriatico la festa Azzurra con i 4 Campioni over 100 presenze, su figc.it, 11 ottobre 2011. URL consultato il 7 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2003).
  11. (EN) Simon Evans, Maldini marks up No571 for Italian league record, in The Guardian, 26 settembre 2005.
  12. Vieri Capretta, Buffon supera Maldini: i record che può ancora battere, su it.uefa.com, 4 luglio 2020.
  13. Compresa la presenza in Stella Rossa-Milan del 9 novembre 1988, sospesa per nebbia al 57º minuto di gioco.
  14. (EN) Totti reaches 100: Most UEFA club competition appearances, su uefa.com, 20 ottobre 2016.
  15. (FR) François de Montvalon, 1994 - HRISTO STOÏTCHKOV - DEUX ANS APRÈS, LA REVANCHE ., in France Football, 20 dicembre 1994. URL consultato il 17 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2009).
  16. A Nedved il Pallone d'Oro 2003, su corriere.it, 22 dicembre 2003. URL consultato il 9 marzo 2010.
  17. (EN) Marcelo Leme de Arruda, World All-Time Teams, su rsssf.com, 15 maggio 2004. URL consultato il 14 settembre 2011.
  18. La Squadra del Torneo di EURO 1988, su it.uefa.com, 6 maggio 2020.
  19. Gli italiani piacciono agli inglesi, su sportmediaset.mediaset.it, 31 dicembre 2009. URL consultato il 21 novembre 2012.
  20. Consegnati i riconoscimenti della ‘Hall of Fame’ del calcio italiano, su figc.it, 13 dicembre 2012. URL consultato il 14 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  21. (EN) Jamie Rainbow, The Greatest: – how the panel voted, su worldsoccer.com, 2 luglio 2013. URL consultato il 29 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2015).
  22. (FR) Paolo Maldini meilleur lateral gauche de ce onze de legende, su francefootball.fr. URL consultato il 16 dicembre 2020.
  23. Maldini - Curiosità, su gazzetta.it. URL consultato il 22 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2013).
  24. Paolo Maldini, le immagini di un campione, su lastampa.it, 24 maggio 2009. URL consultato il 7 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
  25. Paolo il bello si sposa, in Corriere della Sera, 14 dicembre 1994, p. 40. URL consultato l'8 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  26. Gianni Piva, NIENTE FLASH ALLE NOZZE DEI BELLI, in la Repubblica, 15 dicembre 1994, p. 27. URL consultato il 7 novembre 2019.
  27. Daniel Maldini, esordio in Serie A: la dinastia al Milan continua, su corrieredellosport.it, 2 febbraio 2020.
  28. Gianluca Strocchi, Milan: Maldini, una dinastia da 1000 presenze in serie A, su repubblica.it, 7 gennaio 2021.
  29. Jacopo Gerna, Vieri testimonial di preservativi. "La serie A? Non m'interessa", su gazzetta.it, 11 maggio 2009. URL consultato il 9 marzo 2010.
  30. Panini (2005), 500 e più in Serie A - Paolo Maldini, p. 483.
  31. (EN) Adam Hurrey, Double trouble: why aren't there more two-footed footballers?, su telegraph.co.uk, 20 giugno 2015. URL consultato il 26 novembre 2016.
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[de] Paolo Maldini

Paolo Cesare Maldini (* 26. Juni 1968 in Mailand) ist ein ehemaliger italienischer Fußballspieler und heutiger Fußballfunktionär. Der Abwehrspieler verbrachte von 1978 bis 2009 seine gesamte Jugend- und Profikarriere bei der AC Mailand, mit der er insgesamt 26 Titel gewann, unter anderem sieben Mal die italienische Meisterschaft und fünf Mal die UEFA Champions League.

[en] Paolo Maldini

Paolo Cesare Maldini Ufficiale OMRI (Italian pronunciation: [ˈpaːolo malˈdiːni]; born 26 June 1968) is an Italian former professional footballer who played primarily as a left back and centre back for AC Milan and the Italy national team. He is widely regarded as one of the greatest defenders of all time.[6][7][8][9][10][11] As the Milan and Italy captain for many years he was nicknamed "Il Capitano" ("The Captain"). Maldini held the record for most appearances in Serie A, with 647, until 2020, when he was overtaken by Gianluigi Buffon.[12] He is currently serving as technical director for Milan, as well as being co-owner of USL Championship club Miami FC.

[es] Paolo Maldini

Paolo Cesare Maldini (pronunciación en italiano: /ˈpaːolo malˈdiːni/; Milán, Lombardía, 26 de junio de 1968) es un exfutbolista italiano que jugaba de defensa, principalmente de lateral izquierdo.[n. 1] Integrante y capitán histórico de la Associazione Calcio Milan, es recordado como uno de los mejores jugadores de la historia del club rossonero y donde se consolidó y se le consideró como uno de los mejores defensores de la historia;[2][3][4] condición que se le atribuye incluso después de su retirada.[5][6][7] Formó parte del recordado Milan A. C. de finales de los años 1980, conocido como el «Milan de Sacchi»,[8] y señalado por la UEFA como uno de los mejores equipos de los anales del fútbol.[9]

[fr] Paolo Maldini

Paolo Maldini, né le 26 juin 1968 à Milan en Italie, est un footballeur international italien. Il a effectué l'intégralité de carrière à l'AC Milan au poste de défenseur.
- [it] Paolo Maldini

[ru] Мальдини, Паоло

Па́оло Че́заре Мальди́ни (итал. Paolo Cesare Maldini; род. 26 июня 1968[1][2][3], Милан) — итальянский футболист, многолетний капитан «Милана» и сборной Италии.



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