Il campionato mondiale di calcio 2010 o Coppa del Mondo FIFA 2010 (in afrikaans: FIFA Sokker-Wêreldbekertoernooi in 2010, in inglese: 2010 FIFA World Cup, in sesotho: Mohope wa lefatse wa FIFA 2010, in sotho del nord: Mogopo wa Lefase wa FIFA wa 2010, in xhosa: 2010 FIFuRoni da Futboll, in zulu: iNdebe Yomhlaba Ye-FIFA ka-2010), noto anche come Sudafrica 2010, è stata la diciannovesima edizione della massima competizione per le rappresentative di calcio (squadre comunemente chiamate "nazionali") maschili maggiori delle federazioni sportive affiliate alla FIFA.
Coppa del Mondo FIFA 2010
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Competizione | Campionato mondiale di calcio | ||||
Sport | Calcio | ||||
Edizione | 19ª | ||||
Organizzatore | FIFA | ||||
Date | 11 giugno - 11 luglio 2010 | ||||
Luogo | Sudafrica (9 città) | ||||
Partecipanti | 32 (204 alle qualificazioni) | ||||
Impianto/i | 10 stadi | ||||
Risultati | |||||
Vincitore | Spagna (1º titolo) | ||||
Secondo | Paesi Bassi | ||||
Terzo | Germania | ||||
Quarto | Uruguay | ||||
Statistiche | |||||
Miglior giocatore | Diego Forlán[1] | ||||
Miglior marcatore | Thomas Müller David Villa Wesley Sneijder Diego Forlán (5 a testa) | ||||
Miglior portiere | Iker Casillas[2] | ||||
Incontri disputati | 64 | ||||
Gol segnati | 145 (2,27 per incontro) | ||||
Pubblico | 3 178 856 (49 670 per incontro) | ||||
Cronologia della competizione | |||||
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Manuale |
Si svolse in Sudafrica dall'11 giugno all'11 luglio 2010.[3]
L'Italia, campione in carica, fu eliminata al primo turno dopo aver perso 2-3 contro la Slovacchia.[4][5] Nelle prime due gare, gli azzurri avevano raccolto solo 2 punti contro il Paraguay e la Nuova Zelanda.[6][7]
Per la prima volta la Spagna si aggiudicò il Mondiale, battendo per 1-0 i Paesi Bassi in finale dopo i tempi supplementari.[8] Dopo aver perso la prima gara contro la Svizzera, la Spagna vinse tutte le sei gare seguenti subendo solo un gol nella terza gara del girone contro il Cile.[8]
L'inno ufficiale del campionato fu la canzone Waka Waka di Shakira.[9]
Il 15 maggio 2004, la FIFA assegna l'organizzazione del torneo al Sudafrica: per la prima volta questa manifestazione è stata ospitata da un Paese africano. La decisione è giunta dopo che la FIFA aveva stabilito di assegnare l'evento, a partire dall'edizione del 2010, a rotazione tra le varie confederazioni (politica che è stata poi abbandonata nel mese di ottobre 2007, una volta scelto il Brasile come nazione organizzatrice del campionato mondiale del 2014) e a seguito del fatto che il primo continente selezionato il 7 luglio 2001 era stato proprio l'Africa.
A fine maggio 2015, dopo l'apertura della maxi inchiesta sulla FIFA da parte dell'FBI, Danny Jordaan, l'organizzatore di questa edizione dei Mondiali, confessa che l'assegnazione al Sudafrica fu pagata 10 milioni di euro.[10] Il 7 giugno nuove indiscrezioni e prove riportano di come l'assegnazione, vinta inizialmente dal Marocco con due voti di scarto, fu poi pilotata, dietro pagamento di laute tangenti, per lo svolgimento della manifestazione in Sudafrica.[11][12][13]
Fin dal momento della scelta del Sudafrica come sede della fase finale erano sorti molti dubbi circa l'effettiva capacità di questa nazione (o di qualunque altro Stato africano) di organizzare una manifestazione di tale portata, dubbi che erano successivamente acuiti a causa della lentezza con la quale stavano procedendo i lavori di costruzione degli stadi[14].
Inoltre l'esplosione di violenze xenofobe in Sudafrica avrebbe potuto mettere in pericolo l'organizzazione stessa del Mondiale[15][16].
In merito a tutta la questione, il presidente della FIFA Joseph Blatter si era detto molto fiducioso nonostante tutto, anche se aveva di converso dichiarato che se, per motivi estremamente gravi, le tempistiche stabilite non fossero state rispettate (o in qualunque altro caso di emergenza), sarebbe stata la Germania la prima scelta per ospitare l'evento.
Vi sarebbero state anche altre nazioni in regola per poter ospitare eventualmente il torneo, tra le quali gli Stati Uniti d'America, il Messico, l'Inghilterra, il Giappone, la Spagna e l'Australia[17], ma, considerando il poco tempo rimasto per affidare la competizione a una nuova nazione, sembrava che l'ipotesi più accreditata in caso di forfait del Sudafrica potesse essere quella di rigiocare il Mondiale in Germania, grazie all'esperienza e alle infrastrutture dell'edizione 2006 (considerato dallo stesso Blatter come il migliore campionato mondiale mai organizzato[18]).
In ogni caso, Blatter aveva fatto altresì capire, in una sua dichiarazione del 15 settembre 2008, che questa possibilità era estremamente remota: [...] il piano B è il Sudafrica, il piano C è il Sudafrica[19].
Il 26 settembre seguente il neo-presidente della Repubblica sudafricana Kgalema Motlanthe aveva nuovamente rassicurato la FIFA, ribadendo il pieno sostegno politico e governativo alla manifestazione.
L'accelerazione dei lavori conseguente e la buona riuscita della FIFA Confederations Cup 2009 avevano finito poi per dissipare ogni residuale perplessità.
L'organizzatore Danny Jordaan ha respinto le preoccupazioni che si erano create dopo l'attacco alla nazionale del Togo, che hanno avuto luogo in Angola nel gennaio 2010; questo evento non ha avuto alcuna rilevanza per le disposizioni di sicurezza per la Coppa del Mondo.[20] Ci sono state anche segnalazioni di furti contro i visitatori del paese per i Mondiali. I turisti provenienti da Cina, Portogallo, Spagna, Corea del Sud, Giappone e Colombia erano diventati vittime della criminalità.[21] Il 19 giugno, dopo la partita tra Inghilterra e Algeria, un fan è riuscito a superare il personale di sicurezza FIFA nominato allo stadio Green Point ed accedere allo spogliatoio dell'Inghilterra, poco dopo che i principi William e Harry avevano lasciato la stanza. Il trasgressore è stato poi rilasciato prima che potesse essere consegnato alla Polizia. La FA inglese ha presentato una denuncia formale con la FIFA e ha chiesto che la sicurezza sia aumentata.[22]
Come per molti eventi sportivi in tutto il mondo,[23] anche la Coppa del Mondo 2010 è stata collegata agli sfratti,[24][25][26][27][28], che in molti sostengono possa essere un modo per abbellire la città, impressionare i turisti in visita e nascondere i senzatetto. Il 14 maggio 2009 Abahlali baseMjondolo, il movimento degli abitanti delle baraccopoli, ha portato in tribunale il Governo Provinciale del KwaZulu-Natal affinché lo Slums Act[29] fosse dichiarato incostituzionale,[30] ma ha perso la causa.[31] Il 14 maggio 2009 il caso è stato portato in appello alla Corte Costituzionale. Secondo Abahlali la sezione 16 dello Slums Act (che obbligava proprietari terrieri e municipalità a sgomberare gli occupanti irregolari) era incoerente con il diritto alla casa stabilito nella Costituzione.[32][33][34]
Un'altra controversia di primo piano per i preparativi dei mondiali era il progetto di edilizia abitativa N2 Gateway a Città del Capo, che prevede di rimuovere oltre 20.000 residenti dalla zona periferica di Joe Slovo, lungo la trafficata superstrada N2 e costruire appartamenti in affitto e abitazioni in tempo per la competizione iridata.[35] Le organizzazioni internazionali per i diritti umani e la Campagna Anti-Sfratto hanno pubblicamente criticato le condizioni in Blikkiesdorp dicendo che il campo è stato utilizzato per ospitare famiglie povere sfrattate.[28][36][37][38] Tuttavia alcuni hanno sostenuto che gli sfratti sono ordinariamente comuni in Sudafrica.[39]
La formula conferma quella in vigore da quando, in occasione dell'edizione francese del 1998, la fase finale del campionato mondiale di calcio è stata portata a 32 squadre e prevede, dunque, la formazione di otto gironi all'italiana (chiamati "gruppi") con partite di sola andata, ciascuno composto da quattro squadre e sorteggiati sulla base della classifica mondiale della FIFA di ottobre 2009 e di criteri geografici.
Per determinare la posizione in classifica delle squadre in ogni gruppo saranno presi in considerazione, nell'ordine, i seguenti criteri[40]:
Nel caso in cui, dopo aver applicato quanto sopra, due o più nazionali si trovassero ancora in parità, verranno utilizzati, sempre nell'ordine, gli ulteriori parametri qui di seguito:
Le prime due nazionali classificate di ogni raggruppamento accedono alla fase a eliminazione diretta che consiste in un tabellone di quattro turni (ottavi di finale, quarti di finale, semifinali e finali) ad accoppiamenti interamente prestabiliti e con incontri basati su partite uniche ed eventuali tempi supplementari e tiri di rigore in caso di persistenza della parità tra le due contendenti.
Per quanto concerne le sanzioni disciplinari, le eventuali ammonizioni accumulate durante il torneo sono state azzerate dopo i quarti di finale (e non al termine della fase a gironi, come avveniva invece nelle passate edizioni), in maniera che nelle semifinali non ci potessero essere calciatori diffidati.
Pertanto un giocatore poteva essere squalificato per le finali solo nel caso in cui avesse ricevuto un'espulsione in semifinale.[41]
L'altitudine di alcuni stadi ha influenzato le prestazioni dei giocatori,[42] anche se il capo medico della Fifa ha minimizzato questa considerazione.[43]
Johannesburg | Città del Capo | Durban | |
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Soccer City Stadium | Ellis Park Stadium | Green Point Stadium | Moses Mabhida Stadium |
26°14′05.27″S 27°58′56.47″E | 26°11′51.07″S 28°03′38.76″E | 33°54′12.46″S 18°24′40.15″E | 29°49′46″S 31°01′49″E |
Altitudine: 1753 m s.l.m. | Altitudine: 1753 m s.l.m. | Altitudine: 0 m s.l.m. | Altitudine: 0 m s.l.m. |
Capienza: 88460 | Capienza: 55686 | Capienza: 64100 | Capienza: 62760 |
Pretoria | Port Elizabeth | ||
Stadio Loftus Versfeld | Nelson Mandela Bay Stadium | ||
25°45′12″S 28°13′22″E | 33°56′16″S 25°35′56″E | ||
Altitudine: 1214 m s.l.m. | Altitudine: 0 m s.l.m. | ||
Capienza: 42858 | Capienza: 42486 | ||
Polokwane | Nelspruit | Bloemfontein | Rustenburg |
Peter Mokaba Stadium | Mbombela Stadium | Free State Stadium | Royal Bafokeng Stadium |
23°55′28.88″S 29°28′07.55″E | 25°27′42.19″S 30°55′46.88″E | 29°07′02.25″S 26°12′31.85″E | 25°34′42.96″S 27°09′38.52″E |
Altitudine: 1310 m s.l.m. | Altitudine: 660 m s.l.m. | Altitudine: 1400 m s.l.m. | Altitudine: 1500 m s.l.m. |
Capienza: 41733 | Capienza: 40929 | Capienza: 40911 | Capienza: 38646 |
Pr. | Squadra | Data di qualificazione certa | Confederazione | Partecipante in quanto | Partecipazioni precedenti al torneo |
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1 | Sudafrica | 15 maggio 2004 | CAF | Rappresentativa della nazione organizzatrice della fase finale | 2 (1998, 2002) |
2 | Giappone | 6 giugno 2009 | AFC | 2ª classificata nel gruppo 1 della fase finale di qualificazione | 3 (1998, 2002, 2006) |
3 | Australia | 6 giugno 2009 | AFC | 1ª classificata nel gruppo 1 della fase finale di qualificazione | 2 (1974, 2006) |
4 | Corea del Sud | 6 giugno 2009 | AFC | 1ª classificata nel gruppo 2 della fase finale di qualificazione | 7 (1954, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006) |
5 | Paesi Bassi | 6 giugno 2009 | UEFA | 1ª classificata nel gruppo 9 di qualificazione | 8 (1934, 1938, 1974, 1978, 1990, 1994, 1998, 2006) |
6 | Corea del Nord | 17 giugno 2009 | AFC | 2ª classificata nel gruppo 2 della fase finale di qualificazione | 1 (1966) |
7 | Brasile | 5 settembre 2009 | CONMEBOL | 1ª classificata nel gruppo unico di qualificazione | 18 (1930, 1934, 1938, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006) |
8 | Ghana | 6 settembre 2009 | CAF | 1ª classificata nel gruppo D della fase finale di qualificazione | 1 (2006) |
9 | Inghilterra | 9 settembre 2009 | UEFA | 1ª classificata nel gruppo 6 di qualificazione | 12 (1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1982, 1986, 1990, 1998, 2002, 2006) |
10 | Spagna | 9 settembre 2009 | UEFA | 1ª classificata nel gruppo 5 di qualificazione | 12 (1934, 1950, 1962, 1966, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006) |
11 | Paraguay | 9 settembre 2009 | CONMEBOL | 3ª classificata nel gruppo unico di qualificazione | 7 (1930, 1950, 1958, 1986, 1998, 2002, 2006) |
12 | Costa d'Avorio | 10 ottobre 2009 | CAF | 1ª classificata nel gruppo E della fase finale di qualificazione | 1 (2006) |
13 | Germania | 10 ottobre 2009 | UEFA | 1ª classificata nel gruppo 4 di qualificazione | 16 (1934, 1938, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006)[44] |
14 | Danimarca | 10 ottobre 2009 | UEFA | 1ª classificata nel gruppo 1 di qualificazione | 3 (1986, 1998, 2002) |
15 | Serbia | 10 ottobre 2009 | UEFA | 1ª classificata nel gruppo 7 di qualificazione | 2 (1998, 2006)[45] |
16 | Italia | 10 ottobre 2009 | UEFA | 1ª classificata nel gruppo 8 di qualificazione | 16 (1934, 1938, 1950, 1954, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006) |
17 | Cile | 10 ottobre 2009 | CONMEBOL | 2ª classificata nel gruppo unico di qualificazione | 7 (1930, 1950, 1962, 1966, 1974, 1982, 1998) |
18 | Stati Uniti | 10 ottobre 2009 | CONCACAF | 1ª classificata nel gruppo unico della fase finale di qualificazione | 8 (1930, 1934, 1950, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006) |
19 | Messico | 10 ottobre 2009 | CONCACAF | 2ª classificata nel gruppo unico della fase finale di qualificazione | 13 (1930, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1978, 1986, 1994, 1998, 2002, 2006) |
20 | Svizzera | 14 ottobre 2009 | UEFA | 1ª classificata nel gruppo 2 di qualificazione | 8 (1934, 1938, 1950, 1954, 1962, 1966, 1994, 2006) |
21 | Slovacchia | 14 ottobre 2009 | UEFA | 1ª classificata nel gruppo 3 di qualificazione | − |
22 | Argentina | 14 ottobre 2009 | CONMEBOL | 4ª classificata nel gruppo unico di qualificazione | 14 (1930, 1934, 1958, 1962, 1966, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006) |
23 | Honduras | 14 ottobre 2009 | CONCACAF | 3ª classificata nel gruppo unico della fase finale di qualificazione | 1 (1982) |
24 | Nuova Zelanda | 14 novembre 2009 | OFC | Vincitrice dello spareggio di qualificazione AFC-OFC | 1 (1982) |
25 | Nigeria | 14 novembre 2009 | CAF | 1ª classificata nel gruppo B della fase finale di qualificazione | 3 (1994, 1998, 2002) |
26 | Camerun | 14 novembre 2009 | CAF | 1ª classificata nel gruppo A della fase finale di qualificazione | 5 (1982, 1990, 1994, 1998, 2002) |
27 | Algeria | 18 novembre 2009 | CAF | 1ª classificata nel gruppo C della fase finale di qualificazione | 2 (1982, 1986) |
28 | Francia | 18 novembre 2009 | UEFA | Vincitrice del primo spareggio di qualificazione | 12 (1930, 1934, 1938, 1954, 1958, 1966, 1978, 1982, 1986, 1998, 2002, 2006) |
29 | Portogallo | 18 novembre 2009 | UEFA | Vincitrice del secondo spareggio di qualificazione | 4 (1966, 1986, 2002, 2006) |
30 | Grecia | 18 novembre 2009 | UEFA | Vincitrice del terzo spareggio di qualificazione | 1 (1994) |
31 | Slovenia | 18 novembre 2009 | UEFA | Vincitrice del quarto spareggio di qualificazione | 1 (2002) |
32 | Uruguay | 18 novembre 2009 | CONMEBOL | Vincitrice dello spareggio di qualificazione CONCACAF-CONMEBOL | 10 (1930, 1950, 1954, 1962, 1966, 1970, 1974, 1986, 1990, 2002) |
Nota bene: nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo", le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quella edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano la nazione ospitante.
La vittoria dell'Uruguay nei playoff interzona ha completato l'elenco delle 31 squadre qualificate alla fase finale del mondiale che si sono aggiunte al Sudafrica, ammesso di diritto in quanto paese organizzatore della manifestazione.
C'è una sola squadra (la Slovacchia) al debutto in una fase finale del campionato mondiale.
Come già successe nel 2002, anche in questa edizione sono presenti tutte le sette nazionali che hanno vinto almeno una volta il titolo iridato (ossia Uruguay, Italia, Germania, Brasile, Inghilterra, Argentina e Francia).
Il campionato mondiale di calcio del 2010 ha messo a disposizione 32 posti per altrettante selezioni nazionali, compresa quella del Sudafrica Paese organizzatore, qualificato di diritto.
Le altre 31 squadre che hanno avuto accesso al torneo sono state selezionate tramite eliminatorie su base confederale.
Ben 204 nazionali sulle 208 complessivamente aderenti alla FIFA si sono iscritte alle qualificazioni, superando così il precedente primato di 199 squadre che risaliva all'edizione del 2002.
Da evidenziare l'esordio del Montenegro come compagine indipendente da quella della Serbia e la prima apparizione dell'Australia in qualità di membro della confederazione asiatica (AFC).
Nella lista dei 23 dell'Honduras, figurano ben 3 fratelli Jerry, Johnny e Wilson Palacios; questo è un inedito nella storia delle convocazioni ai mondiali.[50] Insolitamente, la Germania e il Ghana, sorteggiate nello stesso girone, hanno 2 fratelli contrapposti nelle due nazionali: Jérôme Boateng nella Germania e Kevin Prince Boateng con gli africani. Curioso e senza precedenti, è stato anche il caso nelle convocazioni, del calciatore nordcoreano Kim Myong-Won: anche se attaccante di ruolo,[51] viene inserito nella rosa della nazionale nordcoreana per la rassegna come terzo portiere, essendo obbligatorio per regolamento indicare tre portieri a disposizione.[52] Il 3 giugno 2010, un comunicato della FIFA chiarisce che il giocatore non potrà essere schierato come giocatore di movimento, essendo stato iscritto alla competizione come portiere.[53]
Tra le principali defezioni del Mondiale 2010, si segnalano quelle del capitano dei tedeschi Michael Ballack, David Beckham,[54] Michael Essien, capitano della nazionale ghanese,[55] Santiago Cazorla, Rio Ferdinand, Nani, Karim Benzema,[56] Fabio Grosso, Giuseppe Rossi,[57] Ronaldinho e Adriano.
Qui di seguito è riportato l'elenco delle ventinove terne ufficialmente selezionate, divise per confederazione di appartenenza.
La lista, originariamente pubblicata il 5 febbraio 2010[58], è stata modificata il 27 maggio successivo in virtù dell'esclusione (a causa del non superamento dei test obbligatori da parte dei rispettivi assistenti) delle terne capitanate dal paraguaiano Carlos Amarilla e dall'algerino Mohamed Benouza e della conseguente convocazione di una terna sostitutiva guidata dall'uruguaiano Martín Emilio Vázquez[59].
AFC
CAF
CONCACAF
CONMEBOL
OFC
UEFA
La fase finale dei Mondiali ha inizio l'11 giugno 2010 al Soccer City Stadium di Johannesburg, dove nella partita inaugurale i padroni di casa del Sudafrica affrontano il Messico.[60] Gli africani passano per primi in vantaggio al 55' grazie alla rete di Siphiwe Tshabalala, che sugli sviluppi di un contropiede insacca la sfera sotto l'incrocio con un potente sinistro. Verso il finire della gara, i Tricolores trovano il pareggio con il gol del definitivo 1-1 realizzato dal capitano Rafael Márquez al 79' che beffa il portiere Itumeleng Khune. I Bafanas giocano meglio, andando più vicini alla vittoria, ma l'occasione da rete più clamorosa porta la firma di Katlego Mphela, che all'84' semina i difensori avversari e si presenta solo davanti al portiere Óscar Pérez, ma il suo sinistro ad incrociare si stampa sul palo. La partita perde entusiasmo e si chiude sull'1-1.[61]
Nell'altra partita, giocatasi a Città del Capo, Uruguay e Francia, finalista di Germania 2006, in una gara priva di emozioni chiudono il risultato a reti inviolate (0-0).[62] Nel secondo turno, l'Uruguay travolge il Sudafrica per 3-0, trascinato da Diego Forlán: l'attaccante dell'Atlético Madrid spegne le velleità dei padroni di casa prima al 23' con un destro dalla distanza (complice la deviazione di Aaron Mokoena) e poi dal dischetto al 75' trafigge Khune, espulso in seguito ad un intervento irregolare su Luis Suárez, dal quale scaturisce il raddoppio dell'Albiceleste. Ad arrotondare il risultato è infine il colpo di testa di Álvaro Pereira al 90', che porta l'Uruguay al primo posto del Girone A. Il 17 giugno a Polokwane, contro ogni pronostico, il Messico stende la Francia 2-0. La squadra di Raymond Domenech delude ampiamente, e ad approfittarne è Javier Hernández, che al 64' dribbla freddamente Hugo Lloris e, a porta sguarnita, realizza la rete dell'1-0. Il vantaggio è però viziato dalla posizione di fuorigioco dell'attaccante del Manchester United, non segnalato dal giudice di gara. Al 75' vi è da segnalare un'ingenuità di Éric Abidal, che stende in area Pablo Barrera; nessun dubbio per l'arbitro Al Ghamdi, che indica il dischetto, poi trasformato da Cuauhtémoc Blanco nel 2-0 finale. Si tratta della prima storica vittoria per il Messico contro i Bleus.[63] Nell'ultima partita, l'Uruguay si qualifica sconfiggendo il Messico 1-0, rete di Luis Suárez 2 minuti prima della fine del primo tempo. Nell'altra sfida, al Sudafrica serve una vittoria di tre a zero, per riequilibrare la differenza reti. All'inizio sembra riuscirci, portandosi sul 2-0, quando al 70' Florent Malouda segna la rete del 2-1, risultato che elimina entrambe le nazionali dal torneo.[64] Per la prima volta nella storia dei mondiali, la nazionale organizzatrice del torneo viene eliminata al primo turno.
La prima partita del Gruppo B vede fronteggiarsi Grecia e Corea del Sud, la quale trova subito la rete del vantaggio, scaturita da un destro al volo del difensore Lee Jung-Soo al 7' su calcio piazzato. L'improvviso 1-0 costringe gli ellenici a scoprirsi, facilitando gli avversari, che sfiorano più volte il raddoppio. Al 15' l'arbitro Michael Hester non vede un fallo netto da rigore di Vasilīs Torosidīs su Lee Chung-Yong, mentre al 28' Park Chu-Young ha la possibilità di raddoppiare, ma viene fermato dalla parata di Alexandros Tzorvas.
Al 52', Loukas Vyntra perde un pallone banale a centrocampo, innescando Park Ji-sung che, con una meravigliosa azione personale, si invola verso la porta, salta due uomini e batte Tzorvas in uscita, firmando il definitivo 2-0.[65]
Nell'altra gara, Argentina-Nigeria, la prima e unica rete arriva 6' dopo il fischio d'inizio, su colpo di testa di Gabriel Heinze al limite dell'area di rigore in seguito ad un calcio d'angolo.[66] Nella gara contro la Corea del Sud il vantaggio per la squadra di Maradona arriva al 16' grazie ad una sfortunata deviazione di Park Chu Young su punizione di Ángel Di María. L'Argentina allarga le distanze con Gonzalo Higuaín al 32', al quale segue la rete dell'1-2 di Lee Chung Yong, agevolata da un errore di Martín Demichelis. Dopo un ottimo inizio da parte dei coreani ad inizio ripresa, l'Albiceleste dilaga nel finale ancora con Higuaín. L'attaccante del Real Madrid trova al 76' prima il tap-in vincente sulla respinta del portiere al tiro di Lionel Messi, e all'80' chiude i conti sfruttando un cross da sinistra, realizzando la sua prima tripletta in Nazionale.[67]
L'altra partita, Grecia-Nigeria, si conclude sul 2-1, avanti i nigeriani al 16' con Kalu Uche, ma riescono a farsi rimontare due reti dagli ellenici che vanno a segno al 44' e al 71', i primi gol mondiali in assoluto.[68] L'ultima giornata decide le qualificazioni: la Corea del Sud rischia pareggiando 2-2 con la Nigeria, mentre l'Argentina sconfigge 2-0 la compagine greca, salvando così la Corea del Sud.[69]
L'Inghilterra debutta contro i rivali degli Stati Uniti, passando in vantaggio con Gerrard: sul finire del primo tempo, Dempsey trova il definitivo pari con un tiro da fuori area che coglie impreparato il portiere Green.[70] Nell'altro incontro, l'Algeria costringe la Slovenia sullo 0-0 per 80 minuti: a sbloccare l'equilibrio, e decidere la gara, è un gol del capitano Koren.[71] Gli slavi sfidano poi la squadra "a stelle e strisce" portandosi sul 2-0, prima di venire ripresi: finisce 2-2, con un punto per parte.[72] Termina in parità, ma senza reti, anche la gara tra inglesi e nordafricani.[73]
Gli ultimi due incontri sono così decisivi per stabilire la classifica: l'Inghilterra si assicura il passaggio agli ottavi battendo di misura la Slovenia[74], mentre gli americani passano dalla possibile eliminazione al primo posto nel gruppo piegando le "Volpi del deserto" con un gol di Donovan in pieno recupero.[75]
Alla partita d'esordio la Serbia deve affrontare il Ghana. La partita la risolve Asamoah Gyan all'85' su calcio di rigore. L'altra partita vede schierarsi contro la Germania e l'Australia che viene risolta con un pirotecnico 4-0 ai danni della compagine oceaniana.[76][77] Per la Germania vanno a segno quattro attaccanti; all'8' Podolski, al 26' Klose, al 67' Muller e al 70' chiude i conti Cacau. La seconda giornata vede la Germania crollare a sorpresa con la Serbia, vittoriosa per 1-0, che diventa la grande favorita per la qualificazione al turno successivo. La rete decisiva è di Milan Jovanovic al 38'; alcuni errori dell'arbitro hanno però deciso l'incontro come l'espulsione eccessiva a Klose.
La Germania sbaglierà in seguito il gol del pareggio fallendo il rigore con Lukas Podolski; l'Australia blocca il Ghana per 1-1, reti di Holman per l'Australia e di Gyan su rigore per il Ghana, rispettivamente all'11' e al 25'. Il rigore è scaturito in seguito al tocco di braccio, sulla linea di porta, di Harry Kewell che è stato espulso dall'arbitro Rosetti.[78][79] Nella giornata finale, la Germania regola il Ghana con un gran gol di Mesut Özil, mentre l'Australia vince 2-1 con la Serbia con reti di Holman e di Cahill, mentre per i balcanici segna Pantelic. La Germania si conferma, come da pronostico, al primo posto del girone con 6 punti, frutto di due vittorie e una sconfitta. La deludente nazionale serba esce così dal mondiale, non riuscendo a sfruttare la vittoria contro i tedeschi. Per Ghana e Australia i punti sono uguali, ma la differenza reti premia la compagine africana che si qualifica per il secondo mondiale di fila agli ottavi di finale.
Alla prima partita i Paesi Bassi affrontano la Danimarca. Gli orange giocano bene e vengono premiati: un'autorete di Daniel Agger al 46' e un gol di Dirk Kuijt all'85' bastano per sconfiggere l'avversario.[80] Il Giappone batte a sorpresa il Camerun di Samuel Eto'o 1-0, rete di Keisuke Honda al 39'. Nella seconda giornata, l'Olanda stende il Giappone con una rete di Wesley Sneijder,[81] mentre il Camerun esce matematicamente perdendo 2-1 con la compagine danese dopo essere andato in vantaggio al 10' con il bomber Eto'o, per essere raggiunto con Bendtner al 33' e superato con Rommedahl al 61'.
Nell'ultima giornata, il Camerun chiude il suo mondiale senza punti perdendo 2-1 con l'Olanda, reti di Robin van Persie e di Klaas-Jan Huntelaar per gli orange e Samuel Eto'o su rigore per i camerunesi.[82] La Danimarca viene eliminata dal Giappone che la batte per 3-1 grazie alle due reti su punizione di Honda al 17' e di Endō al 30'. Per gli asiatici dopodiché è l'attaccante Okazaki che all'87' segna il terzo gol, dopo che all'81' Jon Dahl Tomasson aveva segnato per la Danimarca ribattendo una respinta del portiere nipponico Kawashima su un rigore da lui stesso tirato.
L'Italia campione del mondo in carica affronta il Paraguay nella prima partita del girone. Finisce 1-1: dopo il vantaggio paraguaiano al 39' con Antolín Alcaraz, risponde l'Italia al 63' con Daniele De Rossi, anche a causa di una deviazione avversaria e di un'incertezza del portiere paraguayano.[83][84] Nell'altra partita, la Nuova Zelanda si salva per un soffio, infatti dopo il vantaggio della Slovacchia al 50' con Róbert Vittek, i neozelandesi segnano in pieno recupero al 93' con Winston Reid il gol del pari. Nella seconda giornata, l'Italia soffre poiché la Nuova Zelanda segna al 7' con Shane Smeltz, a cui l'Italia risponderà al 29' con Vincenzo Iaquinta su rigore.[85] Intanto, Slovacchia-Paraguay termina con il risultato netto di 0-2, con gol di Vera al 27' e di Riveros all'86'.
Nell'ultima giornata, l'Italia compie il disastro: perde 3-2 con la Slovacchia in una partita dominata dagli esordienti ai Mondiali, che si portano sul 2-0 (doppietta di Vittek); poi l'Italia riesce a segnare con Antonio Di Natale ma la Slovacchia risponde dopo pochi minuti con il 3-1 di Kamil Kopúnek. Nel finale Fabio Quagliarella (che sul 2-1 aveva subito l'annullamento di una rete per fuorigioco) accorcia lo svantaggio.[86] Il Paraguay e la Nuova Zelanda pareggiano 0-0: passano quindi paraguaiani e slovacchi mentre italiani e neozelandesi sono eliminati.
La prima partita vede schierarsi contro Costa d'Avorio e Portogallo, che non si fanno male e finisce 0-0. In serata la Corea del Nord, che partiva sfavorita, tiene testa al Brasile per tutto il primo tempo, ma nel secondo tempo prima Maicon al 55' e poi Elano al 72' portano la Seleçao sul 2-0, vantaggio dimezzato dalla rete di Ji Yun-Nam all'89'. Nella seconda giornata, il Brasile sconfigge anche la Costa d'Avorio 3-1, con una doppietta di Luis Fabiano e un gol di Elano, mentre per gli africani segna Didier Drogba al 79'. Il Portogallo sommerge di gol la Corea sconfiggendola 7-0. Nella giornata finale, il Portogallo e il Brasile pareggiano 0-0 garantendosi entrambi il passaggio del turno, mentre la Corea perde nuovamente, sconfitta dalla Costa d'Avorio per 3-0.
La prima partita del gruppo H vede contro la Spagna campione d'Europa in carica e la Svizzera. La vittoria va inaspettatamente agli elvetici, con un gol di Gelson Fernandes.[87][88] Nell'altra partita, il Cile batte l'Honduras sempre per 1-0, con una rete dell'attaccante Jean Beausejour. Nella seconda giornata, il Cile continua a vincere, sconfiggendo la Svizzera per 1-0, rete di Mark González al 75',[89] mentre la Spagna regola l'Honduras 2-0, grazie a una doppietta di David Villa.[90] Nel turno finale il Cile perde 2-1 con la Spagna,[91] dando così alla Svizzera la possibilità di qualificarsi in caso di vittoria con l'Honduras, ma gli elvetici non vanno oltre un pareggio a reti inviolate, venendo eliminati dal mondiale con tanti rimpianti. Passa invece il Cile, che si qualifica secondo dietro alle Furie Rosse.
Gli ottavi abbinano Uruguay-Corea del Sud, Stati Uniti-Ghana, Paesi Bassi-Slovacchia, Brasile-Cile, Argentina-Messico, Germania-Inghilterra, Paraguay-Giappone e Spagna-Portogallo. Il primo ottavo è molto combattuto e l'Uruguay lo conclude solo all'80' quando Suarez segna il gol del 2-1 finale (lui aveva già segnato il gol dell'1-0, mentre per la Corea aveva segnato Lee Chung-Yong). Nel secondo si conclude ai supplementari, infatti i regolamentari si sono conclusi sul 1-1 (rete di Kevin-Prince Boateng al 5' e Donovan al 62' su rigore), il Ghana si aggiudica la partita perché il solito Gyan segna al 93'. Olanda-Slovacchia si conclude rapidamente, gli orange segnano due reti e il gol su rigore di Vittek al 94' serve solo ad accorciare le distanze. Stessa storia per Brasile-Cile: i verde-oro dominano la partita e vincono 3-0. Argentina-Messico si conclude sul 3-1, platensi che raggiungono il 3-0 e Hernandez segna al 75' l'inutile gol della bandiera messicano.
Germania-Inghilterra, invece, è famosa per il clamoroso errore arbitrale del direttore di gioco Jorge Larrionda che nel primo tempo, con l'Inghilterra in rimonta dal 2-0 (reti di Miroslav Klose al 20' e Lukas Podolski al 32' per i tedeschi e Matthew Upson al 37' per i leoni inglesi) non convalida il gol netto di Frank Lampard con il pallone che, dopo aver battuto sulla traversa e oltre la linea di porta, torna in campo. Nel secondo tempo, con gli inglesi sbilanciati ancora a caccia del pareggio Thomas Müller si scatena e segna una doppietta, risultato finale: 4-1 per la compagine tedesca. Giappone-Paraguay si conclude addirittura ai rigori e l'errore del terzino destro giapponese Komano è decisivo per l'eliminazione degli asiatici. Nel derby iberico che chiude gli ottavi ci pensa Villa a concludere la partita con un gol in leggero fuorigioco; nel primo tempo non venne sanzionato un fallo in area di rigore su Fernando Torres.
I quarti hanno nel loro repertorio delle sfide davvero interessanti tra cui Paesi Bassi-Brasile e Germania-Argentina. Il primo quarto vede di fronte il big match Olanda-Brasile. Al 10' Robinho porta in vantaggio i Verdeoro, raccogliendo il passaggio verticale di Felipe Melo che pesca l'attaccante in una voragine difensiva arancione e di prima intenzione scocca il destro dell'1-0. Brasile in vantaggio. Ma nel secondo tempo, sorpresa, Sneijder segna prima al 53' poi al 68', ribaltando il risultato. Il primo gol arriva su un innocuo cross dalla destra di Sneijder, con Felipe Melo che si scontra con Júlio César e tocca la palla nella sua porta. Il secondo gol dell'Olanda avviene su azione d'angolo. Corner tagliato dalla destra di Robben, sponda di testa di Kuyt, e Sneijder, abbandonato da Felipe Melo, di testa trova il 2-1. Il Brasile è così clamorosamente eliminato, mentre l'Olanda approda in semifinale. Per il secondo quarto si sfidano Uruguay e Ghana, che è arrivato per la prima volta tra le prime otto. Al 47' Muntari recupera palla a centrocampo, se la porta sul sinistro e da 35 metri calcia a tutta potenza, beffando Muslera. Otto minuti dopo Forlán calcia forte una punizione dalla sinistra l'effetto è a uscire, il portiere non ci arriva e il risultato torna in parità. Si va allora ai tempi supplementari, quando la partita si infiamma e diventa incredibile: negli ultimi minuti prima dei rigori, su corner Mensah colpisce di testa, Muslera esce a vuoto e la palla viene respinta dalla porta da Suarez, che la prende con le mani; l'arbitro espelle l'attaccante e concede calcio di rigore al 120' per il Ghana, che potrebbe scrivere la storia per le africane, ma il cannoniere dei ghanesi Gyan calcia potente e centrale ed il pallone colpisce la traversa. Alla lotteria dei rigori Mensah sbaglia e sembra condannare la sua squadra, ma l'errore di Pereira riporta la parità; il Ghana però fallisce ancora con Adiyiah e il risultato è 3-2 per la Celeste: il gol di Abreu, fatto con un "cucchiaio", porta l'Uruguay in semifinale dopo 40 anni (l'ultima volta fu a Messico '70). L'Argentina di Maradona, nel terzo quarto, viene travolta dalla Germania per 4-0; questo è stato il quarto di finale con più titoli mondiali in campo, tre per i tedeschi, due per gli argentini. In vantaggio con Muller già al 3' su distrazione della difesa dell'Argentina, la squadra tedesca ha chiuso i conti nella ripresa con le altre reti di Klose al 23' e di Friedrich al 29', dopo ottime azioni corali dei teutonici. Il quarto gol, ancora di Klose, al 44', al volo su azione di contropiede, è la ciliegina sulla torta per i panzer. Spagna-Paraguay sembra una partita facile per le Furie Rosse, ma i biancorossi si difendono bene chiudendo tutti gli spazi. Nel secondo tempo cambia la gara: Piqué fa fallo da rigore su Cardozo, ma lo stesso attaccante si fa parare il tiro da Casillas. Un minuto dopo, sul ribaltamento di fronte, calcio di rigore per la Spagna e trasformazione affidata a Xabi Alonso: il centrocampista segna, ma l'arbitro fa ripetere; al secondo tentativo il portiere Villar respinge il tiro. Si rimane sullo 0-0 fino a 7 minuti dalla fine, quando Villa segna il gol dell'1-0 finale, raccogliendo il pallone sul palo, dopo un tiro di Pedro. La Spagna è così, per la prima volta nella sua Storia, in semifinale.
Nella prima semifinale, i Paesi Bassi s'impongono di misura sull'Uruguay, sconfitto 3-2. Nell'altra semifinale, i tedeschi si difendono fino al 73' quando Carles Puyol segna il gol dell'1-0 finale per la Spagna, in una sorta di riedizione della finale dell'Europeo di due anni prima.
Nella finalina, la Germania prima passa in vantaggio con Müller poi subisce le reti di Edinson Cavani e Forlán; nel secondo tempo Marcell Jansen e Sami Khedira ribaltano il punteggio sul definitivo 3-2, l'Uruguay ha l'occasione di pareggiare con una punizione di Forlán all'ultimo minuto, ma il pallone si ferma sulla traversa.
Al Soccer City di Johannesburg, Spagna e Paesi Bassi si affrontano per la Coppa in una finale inedita: entrambe le squadre non hanno mai vinto un mondiale ma, mentre gli Oranje hanno già disputato due finali, per le Furie Rosse si tratta invece della prima volta. L'incontro non si sblocca – le occasioni migliori capitano sui piedi di Arjen Robben, che non le capitalizza, grazie anche alle parate di Iker Casillas – e finisce nel corso dei supplementari quando la Spagna, in superiorità numerica per l'espulsione di John Heitinga, trova la rete dell'1-0 con Andrés Iniesta (che poi omaggia Dani Jarque) a quattro minuti dal termine dell’incontro. Gli iberici così si laureano per la prima volta nella loro storia campioni del mondo; inoltre, la Spagna è la prima Nazione europea a vincere un mondiale non disputato nel Vecchio Continente.
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Su Wikinotizie trovi tutte le cronache dei vari incontri.
Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
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1. | Uruguay | 7 | 3 | 2 | 1 | 0 | 4 | 0 | +4 |
2. | Messico | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 3 | 2 | +1 |
3. | Sudafrica | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 3 | 5 | -2 |
4. | Francia | 1 | 3 | 0 | 1 | 2 | 1 | 4 | -3 |
Johannesburg 11 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 1 | Sudafrica | 1 – 1 referto | Messico | FNB Stadium (84 490 spett.)
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Città del Capo 11 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 2 | Uruguay | 0 – 0 referto | Francia | Green Point Stadium (64 100 spett.)
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Tshwane / Pretoria 16 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 17 | Sudafrica | 0 – 3 referto | Uruguay | Stadio Loftus Versfeld (42 658 spett.)
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Polokwane 17 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 18 | Francia | 0 – 2 referto | Messico | Peter Mokaba Stadium (35 370 spett.)
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Rustenburg 22 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 33 | Messico | 0 – 1 referto | Uruguay | Royal Bafokeng Stadium (33 425 spett.)
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Mangaung / Bloemfontein 22 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 34 | Francia | 1 – 2 referto | Sudafrica | Free State Stadium (39 415 spett.)
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Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
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1. | Argentina | 9 | 3 | 3 | 0 | 0 | 7 | 1 | +6 |
2. | Corea del Sud | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 5 | 6 | -1 |
3. | Grecia | 3 | 3 | 1 | 0 | 2 | 2 | 5 | -3 |
4. | Nigeria | 1 | 3 | 0 | 1 | 2 | 3 | 5 | -2 |
Port Elizabeth 12 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2 Incontro 4 | Corea del Sud | 2 – 0 referto | Grecia | Nelson Mandela Bay Stadium (31 513 spett.)
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Johannesburg 12 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 3 | Argentina | 1 – 0 referto | Nigeria | Ellis Park Stadium (55 686 spett.)
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Johannesburg 17 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2 Incontro 20 | Argentina | 4 – 1 referto | Corea del Sud | FNB Stadium (82 174 spett.)
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Mangaung / Bloemfontein 17 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 19 | Grecia | 2 – 1 referto | Nigeria | Free State Stadium (31 593 spett.)
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Durban 22 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 35 | Nigeria | 2 – 2 referto | Corea del Sud | Moses Mabhida Stadium (61 874 spett.)
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Polokwane 22 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 36 | Grecia | 0 – 2 referto | Argentina | Peter Mokaba Stadium (38 891 spett.)
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Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
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1. | Stati Uniti | 5 | 3 | 1 | 2 | 0 | 4 | 3 | +1 |
2. | Inghilterra | 5 | 3 | 1 | 2 | 0 | 2 | 1 | +1 |
3. | Slovenia | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 3 | 3 | 0 |
4. | Algeria | 1 | 3 | 0 | 1 | 2 | 0 | 2 | -2 |
Rustenburg 12 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 5 | Inghilterra | 1 – 1 referto | Stati Uniti | Royal Bafokeng Stadium (38 646 spett.)
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Polokwane 13 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2 Incontro 6 | Algeria | 0 – 1 referto | Slovenia | Peter Mokaba Stadium (30 325 spett.)
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Johannesburg 18 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 22 | Slovenia | 2 – 2 referto | Stati Uniti | Ellis Park Stadium (45 573 spett.)
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Città del Capo 18 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 23 | Inghilterra | 0 – 0 referto | Algeria | Green Point Stadium (64 100 spett.)
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Port Elizabeth 23 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 37 | Slovenia | 0 – 1 referto | Inghilterra | Nelson Mandela Bay Stadium (36 893 spett.)
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Pretoria 23 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 38 | Stati Uniti | 1 – 0 referto | Algeria | Stadio Loftus Versfeld (35 827 spett.)
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Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
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1. | Germania | 6 | 3 | 2 | 0 | 1 | 5 | 1 | +4 |
2. | Ghana | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 2 | 2 | 0 |
3. | Australia | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 3 | 6 | -3 |
4. | Serbia | 3 | 3 | 1 | 0 | 2 | 2 | 3 | -1 |
Tshwane / Pretoria 13 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 8 | Serbia | 0 – 1 referto | Ghana | Stadio Loftus Versfeld (38 833 spett.)
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Durban 13 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 7 | Germania | 4 – 0 referto | Australia | Moses Mabhida Stadium (62 660 spett.)
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Port Elizabeth 18 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2 Incontro 21 | Germania | 0 – 1 referto | Serbia | Nelson Mandela Bay Stadium (38 294 spett.)
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Rustenburg 19 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 24 | Ghana | 1 – 1 referto | Australia | Royal Bafokeng Stadium (34 812 spett.)
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Johannesburg 23 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 39 | Ghana | 0 – 1 referto | Germania | FNB Stadium (83 391 spett.)
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Nelspruit 23 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 40 | Australia | 2 – 1 referto | Serbia | Mbombela Stadium (37 836 spett.)
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Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Paesi Bassi | 9 | 3 | 3 | 0 | 0 | 5 | 1 | +4 |
2. | Giappone | 6 | 3 | 2 | 0 | 1 | 4 | 2 | +2 |
3. | Danimarca | 3 | 3 | 1 | 0 | 2 | 3 | 6 | -3 |
4. | Camerun | 0 | 3 | 0 | 0 | 3 | 2 | 5 | -3 |
Johannesburg 14 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2 Incontro 9 | Paesi Bassi | 2 – 0 referto | Danimarca | FNB Stadium (83 465 spett.)
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Bloemfontein 14 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 10 | Giappone | 1 – 0 referto | Camerun | Free State Stadium (30 620 spett.)
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Durban 19 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2 Incontro 25 | Paesi Bassi | 1 – 0 referto | Giappone | Moses Mabhida Stadium (62 010 spett.)
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Pretoria 19 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 26 | Camerun | 1 – 2 referto | Danimarca | Stadio Loftus Versfeld (38 074 spett.)
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Rustenburg 24 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 43 | Danimarca | 1 – 3 referto | Giappone | Royal Bafokeng Stadium (27 967 spett.)
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Città del Capo 24 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 44 | Camerun | 1 – 2 referto | Paesi Bassi | Green Point Stadium (63 093 spett.)
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Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
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1. | Paraguay | 5 | 3 | 1 | 2 | 0 | 3 | 1 | +2 |
2. | Slovacchia | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 4 | 5 | -1 |
3. | Nuova Zelanda | 3 | 3 | 0 | 3 | 0 | 2 | 2 | 0 |
4. | Italia | 2 | 3 | 0 | 2 | 1 | 4 | 5 | -1 |
Città del Capo 14 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 11 | Italia | 1 – 1 referto | Paraguay | Green Point Stadium (62 869 spett.)
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Rustenburg 15 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2 Incontro 12 | Nuova Zelanda | 1 – 1 referto | Slovacchia | Royal Bafokeng Stadium (23 871 spett.)
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Bloemfontein 20 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2 Incontro 27 | Slovacchia | 0 – 2 referto | Paraguay | Free State Stadium (26 643 spett.)
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Nelspruit 20 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 28 | Italia | 1 – 1 referto | Nuova Zelanda | Mbombela Stadium (38 229 spett.)
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Johannesburg 24 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 41 | Slovacchia | 3 – 2 referto | Italia | Ellis Park Stadium (53 412 spett.)
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Polokwane 24 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 42 | Paraguay | 0 – 0 referto | Nuova Zelanda | Peter Mokaba Stadium (34 850 spett.)
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Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
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1. | Brasile | 7 | 3 | 2 | 1 | 0 | 5 | 2 | +3 |
2. | Portogallo | 5 | 3 | 1 | 2 | 0 | 7 | 0 | +7 |
3. | Costa d'Avorio | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 4 | 3 | +1 |
4. | Corea del Nord | 0 | 3 | 0 | 0 | 3 | 1 | 12 | -11 |
Nelson Mandela Bay / Port Elizabeth 15 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 13 | Costa d'Avorio | 0 – 0 referto | Portogallo | Nelson Mandela Bay Stadium (37 034 spett.)
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Johannesburg 15 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 14 | Brasile | 2 – 1 referto | Corea del Nord | Ellis Park Stadium (54 331 spett.)
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Johannesburg 20 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 29 | Brasile | 3 – 1 referto | Costa d'Avorio | FNB Stadium (84 455 spett.)
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Città del Capo 21 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2 Incontro 30 | Portogallo | 7 – 0 referto | Corea del Nord | Green Point Stadium (63 644 spett.)
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Durban 25 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 45 | Portogallo | 0 – 0 referto | Brasile | Moses Mabhida Stadium (62 712 spett.)
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Nelspruit 25 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 46 | Corea del Nord | 0 – 3 referto | Costa d'Avorio | Mbombela Stadium (34 763 spett.)
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Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
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1. | Spagna | 6 | 3 | 2 | 0 | 1 | 4 | 2 | +2 |
2. | Cile | 6 | 3 | 2 | 0 | 1 | 3 | 2 | +1 |
3. | Svizzera | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 0 |
4. | Honduras | 1 | 3 | 0 | 1 | 2 | 0 | 3 | -3 |
Nelspruit 16 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2 Incontro 15 | Honduras | 0 – 1 referto | Cile | Mbombela Stadium (32 664 spett.)
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Durban 16 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 16 | Spagna | 0 – 1 referto | Svizzera | Moses Mabhida Stadium (62 453 spett.)
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Port Elizabeth 21 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 31 | Cile | 1 – 0 referto | Svizzera | Nelson Mandela Bay Stadium (34 872 spett.)
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Johannesburg 21 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 32 | Spagna | 2 – 0 referto | Honduras | Ellis Park Stadium (54 386 spett.)
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Pretoria 25 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 47 | Cile | 1 – 2 referto | Spagna | Stadio Loftus Versfeld (41 958 spett.)
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Bloemfontein 25 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 48 | Svizzera | 0 – 0 referto | Honduras | Free State Stadium (28 042 spett.)
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Ottavi di finale | Quarti di finale | Semifinali | Finale | |||||||||||
26 giugno - 16:00 | ||||||||||||||
1A. Uruguay | 2 | |||||||||||||
2 luglio - 20:30 | ||||||||||||||
2B. Corea del Sud | 1 | |||||||||||||
Uruguay (dtr) | 1 (4) | |||||||||||||
26 giugno - 20:30 | ||||||||||||||
Ghana | 1 (2) | |||||||||||||
1C. Stati Uniti | 1 | |||||||||||||
6 luglio - 20:30 | ||||||||||||||
2D. Ghana (dts) | 2 | |||||||||||||
Uruguay | 2 | |||||||||||||
28 giugno - 16:00 | ||||||||||||||
Paesi Bassi | 3 | |||||||||||||
1E. Paesi Bassi | 2 | |||||||||||||
2 luglio - 16:00 | ||||||||||||||
2F. Slovacchia | 1 | |||||||||||||
Paesi Bassi | 2 | |||||||||||||
28 giugno - 20:30 | ||||||||||||||
Brasile | 1 | |||||||||||||
1G. Brasile | 3 | |||||||||||||
11 luglio - 20:30 | ||||||||||||||
2H. Cile | 0 | |||||||||||||
Paesi Bassi | 0 | |||||||||||||
27 giugno - 20:30 | ||||||||||||||
Spagna (dts) | 1 | |||||||||||||
1B. Argentina | 3 | |||||||||||||
3 luglio - 16:00 | ||||||||||||||
2A. Messico | 1 | |||||||||||||
Argentina | 0 | |||||||||||||
27 giugno - 16:00 | ||||||||||||||
Germania | 4 | |||||||||||||
1D. Germania | 4 | |||||||||||||
7 luglio - 20:30 | ||||||||||||||
2C. Inghilterra | 1 | |||||||||||||
Germania | 0 | |||||||||||||
29 giugno - 16:00 | ||||||||||||||
Spagna | 1 | Finale 3º posto | ||||||||||||
1F. Paraguay (dtr) | 0 (5) | |||||||||||||
3 luglio - 20:30 | 10 luglio - 20:30 | |||||||||||||
2E. Giappone | 0 (3) | |||||||||||||
Paraguay | 0 | Uruguay | 2 | |||||||||||
29 giugno - 20:30 | ||||||||||||||
Spagna | 1 | Germania | 3 | |||||||||||
1H. Spagna | 1 | |||||||||||||
2G. Portogallo | 0 | |||||||||||||
Port Elizabeth 26 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 49 | Uruguay | 2 – 1 referto | Corea del Sud | Nelson Mandela Bay Stadium (30 597 spett.)
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Rustenburg 26 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 50 | Stati Uniti | 1 – 2 (d.t.s.) referto | Ghana | Royal Bafokeng Stadium (34 976 spett.)
| ||||||
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Bloemfontein 27 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 51 | Germania | 4 – 1 referto | Inghilterra | Free State Stadium (40 510 spett.)
| ||||||
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Johannesburg 27 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 52 | Argentina | 3 – 1 referto | Messico | FNB Stadium (84 377 spett.)
| ||||||
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Durban 28 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 53 | Paesi Bassi | 2 – 1 referto | Slovacchia | Moses Mabhida Stadium (61 962 spett.)
| ||||||
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Johannesburg 28 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 54 | Brasile | 3 – 0 referto | Cile | Ellis Park Stadium (54 096 spett.)
| ||||||
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Pretoria 29 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 55 | Paraguay | 0 – 0 (d.t.s.) referto | Giappone | Stadio Loftus Versfeld (36 742 spett.)
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Città del Capo 29 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 56 | Spagna | 1 – 0 referto | Portogallo | Green Point Stadium (62 955 spett.)
| ||||||
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Port Elizabeth 2 luglio 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 57 | Paesi Bassi | 2 – 1 referto | Brasile | Nelson Mandela Bay Stadium (40 186 spett.)
| ||||||
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Johannesburg 2 luglio 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 58 | Uruguay | 1 – 1 (d.t.s.) referto | Ghana | FNB Stadium (84 017 spett.)
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Città del Capo 3 luglio 2010, ore 16:00 UTC+2 Incontro 59 | Argentina | 0 – 4 referto | Germania | Green Point Stadium (64 100 spett.)
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Johannesburg 3 luglio 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 60 | Paraguay | 0 – 1 referto | Spagna | Ellis Park Stadium (55 359 spett.)
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Città del Capo 6 luglio 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 61 | Uruguay | 2 – 3 referto | Paesi Bassi | Cape Town Stadium (62479 spett.)
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Durban 7 luglio 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 62 | Germania | 0 – 1 referto | Spagna | Moses Mabhida Stadium (60 960 spett.)
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Port Elizabeth 10 luglio 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 63 | Uruguay | 2 – 3 referto | Germania | Nelson Mandela Bay Stadium (36 254 spett.)
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Johannesburg 11 luglio 2010, ore 20:30 UTC+2 Incontro 64 | Paesi Bassi | 0 – 1 (d.t.s.) referto | Spagna | FNB Stadium (84 490 spett.)
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La sera della finale per il 1º posto, conclusa la partita, la FIFA ha reso noti i premi assegnati ai calciatori[92].
[93] | Miglior marcatore (Scarpa d'oro) | Miglior giocatore (Pallone d'oro) | Miglior portiere (Guanto d'oro) | Miglior giovane | Premio FIFA Fair Play |
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Oro | Thomas Müller (5) | Diego Forlán | Iker Casillas | Thomas Müller | Spagna |
Argento | David Villa (5) | Wesley Sneijder | Non assegnato | Non assegnato | Non assegnato |
Bronzo | Wesley Sneijder (5) | David Villa | Non assegnato | Non assegnato | Non assegnato |
Portiere | Difensori | Centrocampisti | Attaccanti |
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Philipp Lahm |
Un elemento distintivo di questo mondiale è stato il polpo Paul: era un polpo comune che viveva nell'acquario Oberhausen, in Germania, e che ha conosciuto una certa notorietà internazionale in occasione dei Mondiali di calcio del 2010 quando fu utilizzato per tentare di "predire" i risultati delle partite di calcio in cui era coinvolta la Germania.[95] Ad esse si aggiunse anche quella della finale non disputata dalla Germania; le "previsioni" in quell'occasione si rivelarono tutte corrette.
A Mondiale concluso, i suoi proprietari e la direzione dell'acquario hanno annunciato che non si sarebbero più formulate "previsioni" da parte dell'animale, sancendo di fatto il "pensionamento" di Paul.[96] Il quotidiano tedesco Handelsblatt gli ha dedicato anche un editoriale dal titolo "Trionfo per il polpo".[97]
Paul è morto nella notte tra il 25 e il 26 ottobre 2010 nello stesso Sea Life Center di Oberhausen, in Germania.[98][99]
Altri progetti
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