Roberto Pruzzo, primatista stagionale di presenze e reti in maglia rossoblù, in azione tra gli juventini Marchetti e Morini nella trasferta di campionato del 10 ottobre 1976.
Dopo una tribolata partenza, 2 punti nelle prime sei giornate di campionato e l'ultimo posto in classifica, prima vittoria alla decima giornata (3-1) alla Lazio, prima di quattro vittorie di fila, il Genoa di Luigi Simoni in questo modo si riprende e disputa una stagione senza troppi patemi d'animo, chiudendo il torneo con 27 punti in undicesima posizione. Da segnalare le 23 reti realizzate da Roberto Pruzzo di cui 18 in campionato e 5 in Coppa Italia, il ventunenne ligure è sempre più concreto e decisivo in attacco, ed il sostanzioso contributo di Giuseppe Damiani con 11 centri.
Il campionato, come la stagione scorsa, ha rivissuto la lotta esaltante tra le due torinesi, con 51 punti la Juventus si è presa il diciassettesimo titolo, il Torino incollato ad una sola lunghezza, le altre molto lontane. Sono retrocesse in Serie B la Sampdoria con 24 punti, il Catanzaro con 21 punti ed il Cesena con 14 punti.
In Coppa Italia il Grifone disputa un ottimo secondo girone di qualificazione, prima del campionato, arrivando al primo posto della classifica con 6 punti alla pari della Juventus, ma lasciando il passaggio al girone finale ai torinesi per differenza reti, Genoa +4, Juventus +6. Decisivo lo scontro diretto a Marassi del 19 settembre finito (0-0).
Maglie
La maglia per le partite casalinghe presentava i tradizionali colori rossoblù.
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