L'edizione 2017-2018 è stata la cinquantunesima edizione del campionato italiano di Serie A di calcio femminile. Il campionato è iniziato il 30 settembre 2017 e si è concluso il 12 maggio 2018[1]. La squadra campione in carica era la Fiorentina. Il campionato è stato vinto dalla Juventus, che ha vinto ai tiri di rigore lo spareggio scudetto contro il Brescia[2].
Il Cuneo si è disimpegnato dall'attività[3], cedendo il proprio titolo sportivo per la partecipazione al campionato di Serie A alla neonata Juventus[4]. Il Mozzanica[5] e il neopromosso Valpolicella[6] si apparentano con dei club maschili, rispettivamente l'Atalanta e il Chievo, adottandone colori e identità sociali pur mantenendo le loro denominazioni.
Formato
Le 12 squadre partecipanti si affrontano in un girone all'italiana con partite di andata e ritorno per un totale di 22 giornate. La squadra prima classificata è campione d'Italia[7]. Accedono alla UEFA Women's Champions League le prime due classificate[7].
Retrocedono direttamente in Serie B le squadre classificate alle ultime due posizioni (11ª e 12ª)[7][8]. Le squadre classificate al 9ª e 10ª posizione disputano un play-out, in campo neutro con gara unica, contro le due squadre di Serie B perdenti gli spareggi promozione per ulteriori due posti in massima serie[7][8].
Ciò anche per far fronte alla partenza del blocco storico delle leonesse di metà anni 2010, formato da elementi come Bonansea, Cernoia, Gama e Rosucci, accasatosi dalla neonata Juventus; l'entrata nel calcio femminile del club bianconero, affidato a Rita Guarino, catalizza l'interesse del mercato interno[9][10] sicché prendono la strada di Torino anche l'altra ex bresciana Salvai, oltre a Boattin e Galli dall'AGSM e alla promettente Glionna dal Fiammamonza, mentre all'estero le piemontesi pescano le scandinave Franssi, Hyyrynen e Isaksen[9], oltre a riportare in Italia la numero 1 della nazionale Giuliani.
Avvenimenti
La sfida tra la neopromossa Pink Sport Time e il Tavagnacco del 13 gennaio 2018
Le premesse della vigilia, che vedono le detentrici della Fiorentina, il Brescia e la nuova Juventus in prima fila per lo scudetto[9], sono parzialmente confermate da un campionato che s'incanala presto sull'asse Torino-Brescia. Le bianconere dimostrano di non patire l'impatto con la nuova realtà, cannibalizzando il torneo con una serie di vittorie consecutive[12] che si protrae fino alla primavera, e legittimando le proprie ambizioni tricolori con i successi negli scontri diretti dicembrini, battendo dapprima a domicilio le biancoblù[13] e poi regolando le viola davanti al pubblico amico[14]: mentre per il Brescia la sconfitta di Mompiano è solo un passaggio a vuoto, in un percorso fin qui fatto anche per loro di sole vittorie, per la Fiorentina campione uscente il rovescio di Vinovo è il punto più basso di un girone di andata al di sotto delle aspettative, che le vede scivolare a –12 dalla vetta e di fatto abdicare anticipatamente nella difesa del tricolore[14].
Al giro di boa del campionato, dietro alle piemontesi che fanno loro il simbolico titolo d'inverno grazie a un percorso netto[15], le sole lombarde si dimostrano capaci di tenere un simile ritmo, pagando 3 lunghezze di svantaggio. Il dualismo prosegue nella tornata conclusiva, con le due rivali che fanno sempre più corsa a sé, assicurandosi peraltro con largo vantaggio la qualificazione alla Women's Champions League; anche trascinate dalle reti delle loro bomber, la bianconera Bonansea e la biancoblù Giacinti, quest'ultima capocannoniere a fine stagione. L'unica flessione stagionale della Juventus, arrivata in aprile, permette a un mai domo Brescia, nell'occasione corsaro a Vinovo, di agganciare la vetta[16]; il turno seguente le torinesi incappano nella loro seconda e ultima sconfitta stagionale a Firenze[17], ma le bresciane non ne approfittano facendosi sorprendere tra le mura amiche dal Mozzanica[18], lasciando immutata la situazione generale. I risultati degli ultimi turni non cambiano la classifica, pertanto si rende necessario uno spareggio per assegnare lo scudetto: sul neutro di Novara sia i tempi regolamentari sia i supplementari si chiudono a reti bianche, sicché tocca ai tiri di rigore decretare la vittoria della Juventus, campione d'Italia alla sua stagione d'esordio[19].
Ancora uno spareggio è chiamato a decidere la parte bassa della classifica, dove la neopromossa Pink Sport Time e il San Zaccaria, penultime a pari punti, si giocano la salvezza: sul campo di Montesilvano hanno la meglio le pugliesi[20], relegando le romagnole alla retrocessione in Serie B insieme all'Empoli, quest'ultimo già declassato al termine della stagione regolare. Con questo successo la Pink Sport Time accede, insieme al Sassuolo, ai play-out interdivisionali contro le formazioni cadette uscite sconfitte dai play-off[20]: le due compagini di massima serie hanno la meglio rispettivamente di Pro San Bonifacio e Roma CF, mantenendo entrambe la categoria[21].
Il campionato vive un'ulteriore appendice alle porte dell'estate, quando è ufficializzata la cessione del titolo sportivo del Brescia al neonato Milan[22]; tuttavia, non verificandosi una formale acquisizione della licenza, i regolamenti UEFA non permettono ai rossoneri di ereditare dai biancoblù anche il diritto a partecipare alla Women's Champions League[23]. Pertanto le terze classificate della stagione regolare, un costante Tavagnacco e una Fiorentina in netta ripresa nel girone di ritorno, sono chiamate a giocare la terza e ultima gara di spareggio di questo campionato, che rimette un palio l'ultimo posto utile all'Europa: ad Abano Terme sono le toscane a prevalere, andando ad affiancare la Juventus nel tabellone continentale[24].
Campione d'Italia e ammessa alla UEFA Women's Champions League 2018-2019
Ammessa alla UEFA Women's Champions League 2018-2019
Ammessa ai play-out
Retrocesse in Serie B 2018-2019
Note:
Tre punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
In caso di arrivo di due o più squadre a pari punti, la graduatoria verrà stilata secondo la classifica avulsa tra le squadre interessate che prevede, in ordine, i seguenti criteri:
Spareggio (solo per assegnare lo scudetto e la salvezza)
Allo spareggio scudetto accedono il Brescia e la Juventus, che hanno concluso a pari punti al primo posto[29][30]. La partita si è giocata allo stadio Silvio Piola di Novara.
Vista la cessione del titolo sportivo per la stagione 2018-2019 del Brescia all'A.C. Milan e la non trasferibilità del diritto di partecipazione alla UEFA Women's Champions League, conquistato sul campo dal Brescia, la Lega Nazionale Dilettanti ha decretato la disputa di uno spareggio tra le terze classificate, la Fiorentina e il Tavagnacco, e la vincente dello spareggio acquisisce il diritto a partecipare alla UEFA Women's Champions League[31].
Allo spareggio salvezza accedono il Pink Sport Time e il San Zaccaria, che hanno concluso a pari punti al decimo posto. La vincitrice accede ai play-out, mentre la perdente retrocede in Serie B[29].
Agli spareggi promozione/retrocessione accedono la nona e la decima classificata in Serie A e le due squadre Serie B perdenti gli spareggi promozione[32][33]. Gli spareggi si disputano in campo neutro e gara secca e le vincitrici sono ammesse in Serie A.
Juventus campione d'Italia dopo aver vinto lo spareggio scudetto contro il Brescia.
Poiché il Brescia ha ceduto il proprio titolo sportivo per la stagione 2018-2019 all'A.C. Milan, il posto in UEFA Women's Champions League è stato assegnato alla Fiorentina, vincitrice dello spareggio col Tavagnacco, avendo entrambe concluso il campionato come terze classificate.
San Zaccaria retrocesso dopo aver perso lo spareggio salvezza contro la Pink Sport Time.
CU 91 - Gare di spareggio, su calciofemminile.lnd.it, 15 maggio 2018. URL consultato il 15 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2018).
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