Il difensore argentino José Chamot, nuovo acquisto della stagione.
L'estate 1994 vide il patron biancoceleste Sergio Cragnotti cedere la carica presidenziale a Dino Zoff, allenatore della squadra nel precedente quadriennio.
La panchina venne quindi affidata all'emergente Zdeněk Zeman, tecnico fautore di un calcio spregiudicato, messosi in evidenza alla guida di quel Foggia dei miracoli che già aveva visto tra i suoi protagonisti il bomber laziale Signori nonché un altro dei fedelissimi di Zeman, il centrocampista offensivo Rambaudi, arrivato in questa stagione a Roma dalla retrocessa Atalanta; il calciomercato portò inoltre in maglia biancoceleste il roccioso difensore argentino Chamot, anche lui transitato da Foggia, e il centrocampista Venturin dal Torino. Sul piano tattico, l'allenatore boemo disegnò la squadra sul suo dogmatico 4-3-3, puntando su di un prolifico tridente d'attacco composto da Rambaudi-Casiraghi-Signori.
La filosofia calcistica imposta da Zeman si riverberò sulla squadra, autrice in questa stagione di un cammino a dir poco altalenante, soprattutto in campionato dove a delle clamorose vittorie tennistiche fecero da contraltare prestazioni decisamente meno convincenti. Una Lazio che spesso diede l'impressione di buttar via il bottino pieno onde restare fedele ai dettami tattici del suo allenatore, riuscì comunque a impegnarsi nella lotta scudetto, senza tuttavia impensierire seriamente la Juventus di Marcello Lippi, campione a fine stagione, e il Parma di Nevio Scala; solo nelle giornate conclusive, giovando anche delle scialbe prestazioni di una formazione ducale ormai demotivata, i capitolini effettuarono un platonico sorpasso ai loro danni, chiudendo la classifica al secondo posto, comunque distante ben dieci lunghezze dai bianconeri scudettati.
Lo juventino (e futuro laziale) Ravanelli saluta Gascoigne, alla sua ultima stagione a Roma, prima della semifinale di ritorno della Coppa Italia.
In Coppa UEFA la Lazio si spinse fino ai quarti di finale, turno mai raggiunto prima di allora, dove venne estromessa con molta sfortuna dai tedeschi del Borussia Dortmund, causa un decisivo gol proprio dell'ex centravanti biancoceleste Riedle incassato all'89' del retour match al Westfalenstadion (0-2), che vanificò il successo ottenuto dagli uomini di Zeman dell'andata (0-1) e costò l'eliminazione a una manciata di minuti dai tempi supplementari. Infine in Coppa Italia il cammino della squadra romana si fermò alle semifinali dinanzi alla Juventus, futura vincitrice dell'edizione nonché dello Scudetto, precedendo proprio le Aquile.
Maglie e sponsor
Anche per la stagione 1994-1995 la Lazio conferma Umbro come sponsor tecnico e Banca di Roma come sponsor ufficiale.
Legenda: Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio;P = Sconfitta.
Statistiche dei giocatori
Nel conteggio delle reti realizzate si aggiungano due autoreti a favore in campionato, tre autoreti a favore in Coppa Italia e due autoreti a favore in Coppa UEFA.
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