L'Unione Sportiva Dilettantistica Lavagnese 1919, meglio nota semplicemente come Lavagnese, è una società calcistica italiana con sede a Lavagna (GE) e nata nel 1919. Disputa le gare interne allo Stadio Edoardo Riboli di Lavagna.
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USD Lavagnese 1919 Calcio ![]() | ||||
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Unione, Bianconeri, Quelli da beiga, Fliscani | ||||
Segni distintivi | ||||
Uniformi di gara
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Colori sociali | ![]() | |||
Simboli | Superball Vis | |||
Inno | Lavagneise Olè Gianni Raffo | |||
Dati societari | ||||
Città | Lavagna (GE) | |||
Nazione | ![]() | |||
Confederazione | UEFA | |||
Federazione | ![]() | |||
Campionato | Eccellenza Liguria | |||
Fondazione | 1919 | |||
Presidente | ![]() | |||
Allenatore | ![]() | |||
Stadio | Edoardo Riboli (1250 posti) | |||
Sito web | www.lavagnese.com | |||
Palmarès | ||||
Si invita a seguire il modello di voce |
Nel 1907 si costituisce a Lavagna la Società Giovane Sport che assorbe il Comitato per i festeggiamenti del XX Settembre (originatosi dopo il 1870 a ricordo della presa di Porta Pia) con prevalenti attività rivolte all'atletica leggera, pesante e al ciclismo. Di lì a poco sorge il Circolo Giovanile, tra i due sodalizi non corre buon sangue per motivi campanilistici, ma nel 1919 i riflessi della guerra terminata vittoriosamente contribuiscono a suscitare un reciproco desiderio di affratellarsi al fine di potenziare lo sport cittadino.
Nel 1914 e nel 1915 vengono ad esempio disputate alcune gare amichevoli contro la Ruentes Rapallo e contro l'Ardita Juventus da prima dalla Giovane Sport e poi da una fantomatica Pro Lavagna nata probabilmente dai primi esperimenti di unione cittadina.
Nel 1919 sono sempre più frequenti le gare amichevoli disputate dal Circolo Giovanile Lavagna: il 27 aprile contro il 90º Fanteria Chiavari, il 4 maggio contro la Stella Sportiva di Zoagli (2-0), il 18 maggio contro la Ruentes Rapallo (1-2) e il 25 maggio contro l'Entella Chiavari (2-5).
In un primo tempo la data di nascita della Unione Sportiva Lavagnese sembrava essere il 15 luglio 1918, ma da testimonianze umane e in mancanza di un vero documento ufficiale precedente, la data viene fissata al 19 giugno 1919.
Nel 1948 raggiunge il primo traguardo importante: terza nel girone B della Serie C Nord. Secondo il regolamento la prima squadra di ogni girone, poi diventate due a fine stagione, hanno diritto all'ingresso nella nuova C gestita dalla Lega Nazionale: arrivando terza la Lavagnese non centra quindi l'obiettivo salvezza. Da quel momento inizia un periodo buio per la Lavagnese, che inizia a disputare i campionati regionali inferiori quali Promozione Interregionale e Prima Categoria.
Dal 2002-2003 partecipa consecutivamente al campionato dilettantistico di Serie D.
Nella stagione 2007-2008 la Lavagnese disputa un ottimo campionato finendo al 4º posto che vale la qualificazione ai play-off per arrivare in Serie C2. I play-off non sono però favorevoli alla squadra bianconera che perde per 1-0 la semifinale contro la Pro Belvedere Vercelli, finendo così la sua corsa.
La stagione 2008-2009 si apre bene per i liguri che, dopo 6 giornate si ritrovarono terzi in campionato a pari punti con il Derthona (2º) e a un solo punto dalla Biellese (1ª), ma si rivela un fuoco di paglia dato che la Lavagnese non riesce a mantenere questo ritmo e si deve accontentare di una salvezza con il 10º posto finale.
Nella stagione 2011-2012 si qualifica come 5ª nella stagione regolare, partecipando ai play-off del girone e vincendoli grazie ad un 1-0 sul campo del Chieri e uno 4-0 su quello del Santhià, accedendo alla fase nazionale per la prima volta nella sua storia. L'avventura nei play-off si conclude al quarto turno con la sconfitta per 1-0 contro il Cosenza Calcio.
Nelle successive due stagioni arriva alla seconda fase dei play-off mentre nel 2014-2015 si classifica 9ª con la bandiera Gabriele Venuti che a fine stagione si ritira dal calcio giocato all'età di 37 anni dopo 20 anni di attività di cui 11 alla Lavagnese. Nell'ottobre dello stesso anno annuncia il ritiro un altro grande del calcio locale: Paolo Livellara, difensore classe 1980 con alle spalle 5 stagioni e 133 presenze e 9 gol con la maglia bianconera il quale viene inserito nell'organigramma tecnico del settore giovanile.
La stagione 2015-2016 é una delle migliori in Serie D per la Lavagnese che raggiunge il 3º posto assoluto alle spalle di Sporting Bellinzago e Caronnese perdendo proprio contro quest'ultima la finale play-off. Nonostante la Lavagnese sia la prima ripescabile delle non aventi diritto e molte di queste non accettino il ripescaggio, il team del Presidente Compagnoni conferma la categoria e disputa il 15º campionato consecutivo in Serie D.
Nell'estate del 2016, dopo 7 stagioni in bianconero e la conquista della qualificazione a ben quattro edizioni dei play-off nazionali, le strade di mister Andrea Dagnino e della Lavagnese si dividono. Il nuovo tecnico per la stagione 2016-2017 viene così individuato in Luca Tabbiani, ex enfant prodige del Genoa con una grande esperienza da calciatore tra i professionisti, al quale viene assegnato il compito di ripartire da zero. Il primo obiettivo stagionale dichiarato è la salvezza tranquilla ma, con il passare del tempo e l'amalgamarsi della squadra, il team bianconero raggiunge nuovamente i play-off. In seguito all'ottimo lavoro di mister Tabbiani e del suo staff, alcune società di rilievo si interessano al tecnico ex Genoa, pertanto la società decide di affidare la panchina all'ex capitano Gabriele Venuti che nelle ultime due stagioni aveva prima centrato la qualificazione ai play-off di girone con la Juniores Nazionale e poi coadiuvato Andrea Dagnino come collaboratore tecnico e Luca Tabbiani come allenatore in seconda; suo collaboratore diviene Paolo Livellara (giunto in finale con gli Allievi Regionali leva 2000) che allena anche gli Juniores con il capitano della prima squadra Giacomo Avellino. A settembre la squadra venne rinforzata con l'arrivo degli svincolati Silvano Raggio Garibaldi (fratello gemello di Stefano, ex portiere dei bianconeri) e Simone Basso (già alla Lavagnese nel 2005-2006).
La stagione 2017-2018 è però una delle peggiori da quando la società disputa la Serie D; dopo una buona partenza il team di Venuti si ritrova a novembre in testa alla classifica ma, dopo alcuni scontri diretti persi, al giro di boa la Lavagnese si ritrova al 7º posto con 27 punti in 17 gare. Il girone di ritorno si trasforma in un incubo con buone prestazioni ma risultati deludenti mettendo insieme in 17 gare solo 14 punti. Nelle ultime quattro giornate per dare un segnale la società esonera Gabriele Venuti e promuove Gianni Nucera da vice a responsabile tecnico. Complice la stanchezza fisica e mentale, il mister pro tempore non riesce a fare meglio e il campionato si conclude tra l'amarezza generale al 13º posto.
L’11 maggio 2018 viene annunciato come nuovo tecnico Luca Tabbiani, gradito ritorno dopo la parentesi al Savona; con il mister genovese la Lavagnese conduce un campionato tranquillo chiudendo al 10º posto.
La successiva stagione i bianconeri festeggiano il Centenario. Sulla panchina siede ancora Gianni Nucera. La stagione è però una delle più travagliate per i colori bianconeri perché, complici alcuni fattori anche estranei al terreno di gioco, i ragazzi di mister Nucera si ritrovano il 15 dicembre ultimi in classifica con soli 11 punti. Tuttavia, anche grazie agli acquisti di Jonathan Rossini, Pietro Tripoli e Francesco Cantatore con 16 punti in 7 giornate la Lavagnese risale fino alla 12ª posizione con un punto di vantaggio sulla zona retrocessione al momento della sospensione dei campionati per la pandemia di Covid 19 il 23 febbraio 2020.
La stagione 2020/2021 vede riconfermare alla guida del team mister Gianni Nucera al quale viene affiancato Vincenzo Ranieri, allenatore della Juniores Nazionale. La stagione non si apre nel migliore dei modi: la pandemia di Covid-19 imperversa a livello mondiale ma la LND decide di far ripartire il campionato tra mille incertezze, il team bianconero lotta tenacemente e mantiene una posizione di centro classifica fino al termine del girone di andata raccogliendo 28 punti nelle prime 19 giornate. Dopo una serie di sconfitte consecutive la società decide quindi di sollevare dall'incarico mister Nucera e di affidare la guida della squadra al vice Ranieri che traghetta il team con grande professionalità e impegno ma scarsa fortuna fino all'arrivo di Cristiano Masitto il 2 marzo 2021. Da tale data il mister di Camisano Vicentino ottiene 28 punti in 16 gare con 8 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte chiudendo la stagione al 9º posto assoluto per poi lasciare a fine stagione e tornare al Campodarsego, sempre in Serie D nel girone C trentino-veneto-friulano, portandosi dietro i giovani ex Entella Addiego Mobilio, Oneto, Alluci e Solinas.
Contemporaneamente a mister Masitto, la società e il Direttore Sportivo Simone Adani decidono consensualmente di non proseguire il loro rapporto dopo 7 stagioni. Nella stessa serata la società annuncia l’ex allenatore bianconero Andrea Dagnino come nuovo Direttore Generale e Gianluca Fasano come nuovo allenatore per la 20ª stagione consecutiva in Serie D dei liguri. La Lavagnese finìsce intanto al centro dei riflettori quando il 16 luglio la disciplinare della FIFA infligge al club tigullino e al Valdivara 5 Terre uno stop di 4 sessioni di mercato e una multa di 4.000 franchi svizzeri con l'ipotesi di aver assecondato negli anni lo Spezia di Gabriele Volpi tesserando calciatori minorenni provenienti dalla sua scuola calcio nigeriana di Abuja (vedi Umar Sadiq, David Okereke e altri) per poi cederli al club spezzino una volta diventati maggiorenni.[1][2] A dicembre il capitano Giacomo Avellino, da 12 stagioni al Riboli, supera quota 400 presenze con la maglia bianconera, record di sempre per il sodalizio di Compagnoni.[3] Il 17 febbraio 2022 mister Fasano viene esonerato con la squadra al penultimo posto con 17 punti[4] e il giorno seguente viene richiamato Nucera[5] il quale al debutto vince il derby con il Sestri Levante (2-1). Tuttavia la Lavagnese, dopo vent’anni di Serie D, retrocede alla terzultima giornata poiché, nonostante sia riuscita ad agguantare il terzultimo posto in classifica che varrebbe i play-out, ci sono più di 8 punti di differenza dall’Asti che in quel momento si trova al quindicesimo posto con un distacco di 14 punti.[6] La squadra di Nucera termina il campionato al penultimo posto e il mister non viene confermato per la stagione seguente.[7] Oltre al mister anche il DG, nonché ex allenatore bianconero, Andrea Dagnino non viene confermato venendo sostituito da Giacomo Nicolini mentre l'ex giocatore Andrea Croci diventa Direttore sportivo, Simone Del Nero il nuovo Responsabile del settore giovanile (lascerà l’incarico già ad agosto per motivi personali) e dal Rapallo arriva Antonio Verrini come vicepresidente. Il 20 giugno il TAS di Losanna accetta il ricorso della società avverso la decisione di infliggerle due sessioni di mercato (fino al 31/12/2022) portandola a una sola peraltro già scontata e così la società torna ad acquistare diversi giocatori; da segnalare il rinnovo di Giacomo Avellino, giunto alla sua 14ª stagione consecutiva con i bianconeri con il record di 417 presenze (e 54 reti) in gare ufficiali con la Lavagnese.[8]
La proprietà decide quindi di effettuare l'iscrizione al campionato di Eccellenza ligure 2022-2023 ma di procedere anche per ottenere il ripescaggio in Serie D. Il 20 maggio viene ingaggiato Vincenzo Cammaroto, ex assistente di Luca Tabbiani, come nuovo allenatore indipendentemente dalla categoria in cui la squadra giocherà.[9] Il 17 ottobre Cammaroto viene esonerato con la squadra nona in classifica con 9 punti raccolti in 7 partite e viene sostituito da Alberto Ruvo.[10][11]
Dal 1919: il primo campo di gioco dell'Unione Sportiva Lavagna fu la spianata antistante la stazione ferroviaria, l'attuale Piazza Torino.
Dal 29 novembre 1923: Piazza Vittorio Veneto, fu a partire da tale data che il comune ne concesse all'US Lavagnese l'utilizzo, non soltanto per le partite di calcio, ma anche per quelle di tamburello, lancio del giavellotto, lancio del disco e per le esibizioni del coro cittadino lavagnese.
Anni '20 e '30: l'US Lavagnese disputò incontri amichevoli e alcuni tornei circondariali chiedendo spesso ospitalità alla vicina Chiavari sui terreni di Corso Dante (fra il 1921 e il 1933).
Il 25 ottobre 1936 venne sottoscritta la convenzione tra il Comune di Lavagna e un benefattore cittadino che aveva fatto fortuna in Venezuela, il commendatore Edoardo Riboli per la costruzione a suo carico del Campo Sportivo del Littorio.
Dal 1º novembre 1939: le formazioni calcistiche lavagnesi si esibirono sul Campo Sportivo del Littorio in seguito intitolato ad Edoardo Riboli. La cerimonia ufficiale alla quale intervennero tutte le autorità cittadine assieme al benefattore commendator Edoardo Riboli, venne seguita dalla partita inaugurale disputata fra il Genova 1893 A e il Genova 1893 B e terminata col punteggio di 10-1.
Nella stagione sportiva 1945-46 la US Lavagnese giocò il Campionato di Prima Divisione sul terreno del Comunale di Chiavari, il Riboli era infatti inagibile per l'occupazione subita nel periodo bellico da parte dei soldati alleati che lo usarono come area di sosta per i loro carri armati.
Nel 1969 lo stadio venne dotato di impianto di illuminazione (il primo del comprensorio del Tigullio), i passaggi pedonali vennero asfaltati e l'insieme delle strutture verniciato.
Dal 2002, anno della promozione in Serie D, il manto del Riboli è in sintetico.
Paradosso calcistico tutto lavagnese fu quello che si verificò nel 1934 quando in una Lavagna priva di calcio e di un campo regolare, si affermò a livello nazionale ed internazionale un'azienda, la Super Ball Vis, che avrebbe fornito di lì a un anno i nuovi palloni ufficiali per la Serie A, la nazionale azzurra di Vittorio Pozzo, la Coppa Internazionale e la Coppa Europa per Club; eppoi per tanti anni ancora per numerose manifestazioni sportive, come le Olimpiadi del 1952 in Finlandia e del 1960 a Roma.
Il pallone "Condor" aveva una circonferenza di 68 cm ed un peso compreso tra i 400 e i 440 grammi.
La Super Ball Vis, azienda con sede a Lavagna, che durante la guerra produsse anche scarpe militari, alla ripresa dell'attività agonistica offrì il Condor per le sfide domenicali della Lavagnese al Riboli. Si narra persino che i nuovi palloni venissero usati come merce di scambio nelle trattative di mercato con altre società: l'Entella ne chiese 7 nel 1946 per passare ai cugini bianconeri il giocatore Consonni.
A partire dagli anni '70 la contemporanea comparsa sul mercato di multinazionali del settore (Adidas in primis) costrinse ad un adeguamento delle strutture dell'azienda con il passaggio ad un nuovo assetto societario, il trasferimento della sede a San Salvatore di Cogorno e in tempi più recenti la vendita del marchio, tuttora esistente, ad una ditta specializzata.
Cronistoria dell'Unione Sportiva Dilettantistica Lavagnese 1919 | |
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Dal 1919 il primo campo di gioco della U.S. Lavagnese fu la spianata antistante la Stazione Ferroviaria, l'attuale Piazza Torino. Dal 29 novembre 1923 il Comune concesse all'Unione l'utilizzo di Piazza Vittorio Veneto per le partite di calcio, di tamburello, di lancio del giavellotto, di lancio del disco e per le esibizioni del coro cittadino lavagnese. Dal 1º novembre 1939 le formazioni calcistiche lavagnesi si esibirono sul campo sportivo del Littorio, in seguito intitolato ad Edoardo Riboli. Nel 1969 lo stadio venne dotato di impianto di illuminazione (il primo del comprensorio nel Tigullio), i passaggi pedonali vennero asfaltati e l'insieme delle strutture verniciato. Nel 2002, anno della promozione in serie D, il manto del Riboli è stato trasformato in sintetico di ultima generazione ad opera del Comune di Lavagna diventando il primo sintetico per 11 giocatori in Liguria.
Lo stadio presenta le seguenti caratteristiche:
Se la Lavagnese è diventata in pochi anni un esempio da seguire nell' élite dilettantistica del calcio nazionale e della Liguria, gran parte dei meriti vanno sicuramente addotti al presidentissimo Stefano Compagnoni, uomo che ha saputo interpretare e rappresentare nel migliore dei modi il passato prossimo, il presente e il futuro della società bianconera. In poche stagioni, grazie alla politica della programmazione e della valorizzazione di tutte le componenti umane ed economiche, la Lavagnese è riuscita a trasformarsi da una delle tante semplici realtà locali a sodalizio organizzato, che ha saputo coinvolgere grazie alla passione, al dinamismo e alle innegabili capacità del suo nocchiero, tutte le componenti cittadine rendendole "orgogliose di essere lavagnesi".
I colori sociali dell'Unione Sportiva Lavagnese sono il bianco e il nero. La divisa classica è sempre stata composta da una maglia a strisce verticali bianconere più o meno larghe, abbinata a calzettoni bianchi o neri e calzoncini bianchi o neri. Uniche eccezioni quella rosa del 1928 e quella bianco celeste dell' dell'A.C.Lavagna del 1990. La seconda maglia è variata negli anni ed è sta5, rosa con una banda verticale bianconera nel 1963, blu con una banda obliqua bianca nel 1973, gialla nel 1990, arancio nel 2000, nera nel 2015 e rossa dal 2018.
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() 1919
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![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() 1920
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![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() 1928
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![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() 1946
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![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() 1990
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![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() 2019
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La storica palla da calcio Superball Vis sotto le date del 1919 e del 2019 inserita in uno scudo piccolo all'interno dello scudo grande formato da 5 strisce nere verticali (rappresentanti i 5 sestieri in cui è divisa la città: Borgo, Cavi, Moggia, Ripamare, Scafa) su fondo bianco.
«Semmu quelli da Beiga pe vegia tradisiun Siamo quelli della fissazione per vecchia tradizione |
(Gianni Raffo - Fessua, Lavagneise olé) |
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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3º | Serie C | 2 | 1946-1947 | 1947-1948 | 2 |
4º | Promozione | 3 | 1948-1949 | 1950-1951 | 24 |
Serie D | 21 | 1962-1963 | 2020-2021 |
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