L' A.S.D. Savona 1907 FBC, meglio nota come Savona, è una società calcistica italiana con sede nella città di Savona. Milita in Prima Categoria, la settima divisione del campionato italiano.
A.S.D. Savona 1907 FBC Calcio ![]() | ||||
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Striscioni, Biancoblù | ||||
Segni distintivi | ||||
Uniformi di gara
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Colori sociali | ![]() | |||
Inno | Alé Savona Rosario Bacchi | |||
Dati societari | ||||
Città | Savona | |||
Nazione | ![]() | |||
Confederazione | UEFA | |||
Federazione | ![]() | |||
Campionato | Prima Categoria | |||
Fondazione | 1907 | |||
Rifondazione | 2020 | |||
Presidente | ![]() | |||
Allenatore | ![]() | |||
Stadio | Augusto Briano (300 posti) | |||
Palmarès | ||||
Titoli nazionali | 1 Coppa Italia Dilettanti | |||
Si invita a seguire il modello di voce |
Nel 2020 è stata creata ASD PRO SAVONA con l'intento di proseguire de facto la tradizione sportiva iniziata nel 1907 in seno alla Fratellanza Ginnastica Savonese e poi transitata attraverso vari soggetti societari, ultimo dei quali la Società Sportiva Dilettantistica a r.l. Savona Foot Ball Club, a sua volta subentrata nel 2016 al Savona F.B.C. Sino alla stagione 2022-23 detta squadra non ha potuto mantenere la vecchia denominazione sino all'arrivo della nuova proprietà che ha acquisito la squadra e il marchio che erano rimasti disgiunti.
La società calcistica venne costituita il 20 giugno 1907, come "Sezione Giuochi" della Fratellanza Ginnastica Savonese, su iniziativa di Cesare Lanza e Nicolò Pessano. Dalla Fratellanza Ginnastica furono mutuati i colori sociali bianco e blu, declinati a "striscioni" verticali.
La squadra partecipò al suo primo campionato nel 1910, nel girone finale ligure di Terza Categoria, dove arrivò seconda alle spalle della terza squadra dell'Andrea Doria (erano le uniche due formazioni finaliste). Dopo essere stata eliminata nella fase di qualificazione alla Prima Categoria 1912-1913 dal Racing Libertas, disputò la Promozione 1912-1913, la Serie B di allora, e al termine della stagione il club fu ammesso nella massima serie dell'epoca. Nel 1914 acquisì il nome di Savona Foot Ball Club e fino al 1921 militò sempre nel girone ligure di Prima Categoria, senza però mai qualificarsi alla fase finale.
Nel 1920, alla VII Olimpiade ad Anversa, il savonese Rinaldo Roggero fu il primo calciatore biancoblù della storia a giocare in Nazionale, nella vittoriosa partita vinta dagli Azzurri per 2-1 contro la Norvegia.
Nel 1921 il Savona fu tra le 24 società del nord che si separarono dalla FIGC e fondarono un campionato tutto loro, la Prima Divisione CCI, cui aderirono in seguito anche tutte le squadre del centro-sud. Il campionato 1921-1922 fu discreto per la compagine ligure, che ottenne il nono posto nel Girone B della Lega Nord di Prima Divisione C.C.I. Il piazzamento bastò per restare in massima serie anche nella stagione successiva senza passare per gli spareggi.
Il campionato di Prima Divisione Lega Nord 1922-1923, a causa della riunificazione tra F.I.G.C. e C.C.I., fu giocato a 36 squadre invece che a 24. Per tornare subito a 24, la Federazione decise che le ultime quattro di ogni girone sarebbero retrocesse in Seconda Divisione e che non ci sarebbe stata alcuna promozione in Prima Divisione. Il Savona venne inserito nel Girone C, ma terminò il campionato all'ultimo posto e retrocesse in Seconda Divisione, dove rimase per tre stagioni.
Al termine del campionato 1925-1926 venne promossa in Prima Divisione che, in seguito alla Carta di Viareggio del 1926, era stata appena declassata a Serie Cadetta. Restò in Prima Divisione anche negli anni successivi e al termine della stagione 1928-1929 non si qualificò per i nuovi campionati nazionali. Sfiorò la promozione in Serie B nel 1931-1932 (3º nel girone finale B), 1933-1934 (2º nel girone finale D) e nel 1938-1939 (4º nel girone finale A). Dalla stagione 1935-1936 la Prima Divisione aveva cambiato nome in Serie C.
Nel campionato 1939-1940 la squadra ottenne la promozione in Serie B: dopo aver vinto il girone eliminatorio D con 42 punti, arrivò seconda nel girone finale A e tornò così in Cadetteria dopo oltre 10 anni di assenza. Restò in Serie B per cinque stagioni consecutive dal 1940-1941 al 1946-1947 (il campionato 1943-1944 non si giocò a causa della seconda guerra mondiale), sfiorando la promozione in Serie A nella stagione del debutto 1940-1941, quando arrivò quarta. Al termine del campionato 1947-1948 retrocesse in Serie C.
Rimase in Serie C fino alla stagione 1951-1952 quando, in seguito a una riforma dei campionati che trasformò la Serie C in un campionato a girone unico, la squadra retrocesse in IV Serie. Il primo campionato in IV Serie fu disastroso per il Savona, che addirittura arrivò ultimo nel proprio girone e retrocesse in Promozione Regionale[1].
Dopo alcuni anni trascorsi nei Campionati Regionali, la squadra riuscì a tornare prima in Serie D e poi, al termine della stagione 1958-1959, in Serie C. Restò in terza divisione fino alla stagione 1965-1966 quando, arrivando prima nel girone A, tornò in Serie B dopo oltre 20 anni di assenza. Era il Savona di Giovanni Gadolla, presidente che allestì una squadra molto competitiva, ma che morì a causa di un infarto l'8 maggio 1966, proprio mentre assisteva alla terzultima partita di campionato contro il Marzotto, una settimana prima della storica promozione.
Il ritorno in cadetteria durò però solo una stagione, poiché i biancoblù, a seguito di una sconfitta esterna contro il Catania all'ultima di campionato, si classificarono in quartultima posizione, sfortunatamente proprio nella stagione in cui le retrocessioni in Serie C erano state portate da tre a quattro. Ciò avvenne nonostante la presenza in rosa di elementi di spicco quali gli emergenti Pierino Prati e Giuseppe Furino, gli esperti Eugenio Fascetti, Glauco Gilardoni e Giobatta Zoppelletto, oltre ad alcuni risultati prestigiosi quali le due vittorie nei due derby regionali al Bacigalupo contro Sampdoria e Genoa (entrambi decisi da Gilardoni) e un eclatante 5-1 sul Modena[1].
Negli anni successivi il club disputò diverse stagioni in Serie C per poi retrocedere, nel 1973-1974, in Serie D. Tornato tra i professionisti nel 1978-1979, in quella che nel frattempo era divenuta la Serie C2, vi rimase fino al 1986. Tra i giocatori che militarono nel Savona in quel periodo spiccano i nomi dei giovanissimi Marcello Lippi (stagione 1969-1970) e Walter Zenga (campionato 1979-1980).
Dalla stagione 1986-1987 il club incominciò ad attraversare un periodo di crisi, caratterizzato da fallimenti societari e rifondazioni, in cui giocò sempre nelle serie dilettantistiche[1]. In quegli anni la squadra riuscì tuttavia a vincere il suo primo e unico trofeo nazionale, la Coppa Italia Dilettanti nel 1991, battendo nella finale Interregionale l'Avezzano Calcio dopo i calci di rigore e nella finalissima la Sestrese, per poi sfiorare l'anno successivo la Serie C, persa di nuovo ai calci di rigore negli spareggi promozione con l'Oltrepò. Ritornato finalmente in Serie C2 nel 2002, vi rimase solo due stagioni, retrocedendo nuovamente in Serie D nel 2004 ed evitando un'ulteriore retrocessione in Eccellenza nel 2006 grazie al ripescaggio conseguente al piazzamento nei play-out.
Il 18 aprile 2010 il Savona viene matematicamente promosso in Lega Pro Seconda Divisione ma nel primo anno del ritorno tra i professionisti manca il raggiungimento dei play-off a causa di una penalizzazione e nella stagione 2011-2012 sfuma la possibilità del ripescaggio in Prima Divisione per irregolarità: le difficoltà economiche divengono via via più pesanti fino a che il Tribunale di Savona dichiara nuovamente il fallimento della società[2]. A salvare le sorti del Savona ci pensa però l'imprenditore Aldo Dellepiane che rileva la società.
Nella stagione successiva il Savona viene promosso in Lega Pro Prima Divisione, a 39 anni dall'ultima partecipazione alla terza serie. L'anno seguente la squadra disputa un altro ottimo campionato arrivando a conquistare i play-off per la Serie B: dopo aver superato il L.R. Vicenza, i biancoblù vengono però fermati dalla Pro Vercelli nelle semifinali. Nel campionato 2014-2015, a seguito di un notevole ridimensionamento della rosa, si salva dalla retrocessione vincendo lo spareggio dei play-out con il Gubbio.
L'anno successivo a causa del coinvolgimento nel Calcioscommesse e per inadempienze finanziarie, la società viene penalizzata per un totale di 14 punti che risulteranno decisivi per la retrocessione in Serie D. Con il ritorno tra i dilettanti si chiude anche l'era Dellepiane e la società viene ceduta all'imprenditore genovese Cristiano Cavaliere. Nelle stagioni 2016-2017, 2017-2018, 2018-2019 il Savona disputa tre campionati di Serie D, ma nonostante una finale ed una semifinale play-off fallisce il salto di categoria. La presidenza Cavaliere termina il 31 luglio 2019, con il passaggio della società ad una cordata di imprenditori[3] milanesi guidata dai dirigenti sportivi Roberto Patrassi e Cristian Papa. Quest'ultimo passaggio si rivela tuttavia fatale per il Savona, poiché nell'estate successiva la proprietà per motivi economici non riesce ad iscrivere la squadra al campionato[4] e viene successivamente dichiarata fallita.
Durante l'estate dello stesso anno l'ex presidente Enzo Grenno ha creato una nuova società denominata A.S.D. Pro Savona Calcio con l'intento di proseguire la storia del sodalizio sportivo della vecchia società ripartendo dal campionato di Prima Categoria.
Cronistoria dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Pro Savona Calcio |
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I colori del Savona, scelti in onore della Fratellanza Ginnastica Savonese sono il bianco e il blu che vengono disposti a strisce verticali.
Lo stemma sociale è costituito da un ancile palato bianco-blu, con una fascia trasversale ricurva di colore bianco contenente la denominazione societaria a caratteri stampatelli blu. Nella parte bassa è collocata una riproduzione stilizzata dello stemma araldico della città di Savona.
Il primo inno del Savona è stato Bianco Blu (1967)[13], successivamente viene adottato Forza Nuovi Biancoblu (1979)[14] della Foot Band & Co. ed infine Alé Savona (2007) di Rosario Bacchi (Rosario Bacchi/Ivano Nicolini)[15].
Dal 2011 la squadra ha anche una mascotte ufficiale, il delfino Frisceu (che in dialetto savonese significa frittella), il cui nome è stato scelto dai tifosi attraverso un sondaggio popolare.
Il primo campo del Savona, dove i giocatori svolgevano gli allenamenti, fu la Piazza d'armi della città ligure. Il 16 aprile 1911 fu inaugurato il campo di via Frugoni, di proprietà delle Distillerie italiane, che subì una consistente opera di restyling in occasione della prima partecipazione del Savona al campionato di prima Categoria (1913)[16], in cui la squadra giocò fino al 1927[17]. Successivamente i biancoblù si spostarono nel campo di corso Ricci, che li ospitò per 39 anni[18].
Nel 1959 avvenne infine l'ultimo trasferimento allo stadio Valerio Bacigalupo, intitolato alla memoria del portiere scomparso il 4 maggio 1949 nella tragedia di Superga che coinvolse il "Grande Torino". Lo stadio, inaugurato il 6 settembre 1959 con un'amichevole tra il Savona e il Torino terminata con la vittoria dei granata per 3 a 0, aveva allora una capienza di 20 000 spettatori. Nel corso degli anni e per sottostare alle mutevoli norme sulla sicurezza, la sua capienza è stata ridotta fino agli attuali 4 000 spettatori.
A seguito del fallimento della vecchia società nel campionato, il Savona è ad oggi in attesa di poter tornare al Bacigalupo.
Cronologia degli sponsor tecnici
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Cronologia degli sponsor ufficiali
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Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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1º | Prima Divisione | 2 | 1921-1922 | 1922-1923 | 2 |
2º | Seconda Divisione | 3 | 1923-1924 | 1925-1926 | 11 |
Prima Divisione | 2 | 1926-1927 | 1927-1928 | ||
Serie B | 5 | 1940-1941 | 1966-1967 | ||
Serie B-C Alta Italia | 1 | 1945-1946 | |||
3º | Prima Divisione | 7 | 1928-1929 | 1934-1935 | 34 |
Serie C | 24 | 1935-1936 | 1973-1974 | ||
Lega Pro Prima Divisione | 1 | 2013-2014 | |||
Lega Pro | 2 | 2014-2015 | 2015-2016 | ||
4º | IV Serie | 1 | 1952-1953 | 24 | |
Campionato Interregionale - Seconda Categoria | 1 | 1957-1958 | |||
Campionato Interregionale | 1 | 1958-1959 | |||
Serie D | 8 | 1974-1975 | 2019-2020 | ||
Serie C2 | 10 | 1978-1979 | 2003-2004 | ||
Lega Pro Seconda Divisione | 3 | 2010-2011 | 2012-2013 | ||
5º | Campionato Interregionale | 5 | 1986-1987 | 1991-1992 | 19 |
Campionato Nazionale Dilettanti | 6 | 1992-1993 | 1997-1998 | ||
Serie D | 8 | 2000-2001 | 2009-2010 |
Percorso del Savona nelle sue 87 stagioni nelle leghe nazionali e interregionali della FIGC. Ai termini delle NOIF, sono considerati professionistici e concorrono alla tradizione sportiva savonese i 44 campionati di Serie B, C, C1, C2 e Lega Pro.
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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I | Terza Categoria | 1 | 1909-1910 | 15 | |
Seconda Categoria | 2 | 1910-1911 | 1911-1912 | ||
Promozione | 1 | 1912-1913 | |||
Prima Categoria | 4 | 1913-1914 | 1920-1921 | ||
Promozione | 4 | 1953-1954 | 1956-1957 | ||
Promozione | 1 | 1988-1989 | |||
Eccellenza | 2 | 1998-1999 | 1999-2000 | ||
III | Prima Categoria | 2 | 2020-2021 | 2021-2022 | 2 |
Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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Coppa Italia | 12 | 1926-1927 | 2014-2015 | 12 |
Coppa Alta Italia | 1 | 1946 | 1 | |
Coppa Italia Semiprofessionisti | 5 | 1972-1973 | 1980-1981 | 18 |
Coppa Italia Serie C | 7 | 1981-1982 | 2003-2004 | |
Coppa Italia Lega Pro | 6 | 2010-2011 | 2015-2016 | |
Coppa Italia Serie D | 12 | 2000-2001 | 2019-2020 | 12 |
Poule Scudetto | 2 | 2001-2002 | 2009-2010 | 2 |
Coppa Italia Dilettanti | 2 | 1990-1991 | 1999-2000 | 2 |
Coppa Ottorino Mattei | 1 | 1957-1958 | 1 |
Il Savona è piazzato al 35º posto nella classifica perpetua del campionato italiano di calcio dal 1898 al 1929, e, al momento, all'88º posto nella classifica perpetua della Serie B.
La formazione ligure, nel corso della sua storia, ha disputato in totale sei campionati di massima serie. Infatti, oltre ai due campionati di Prima Divisione, ha preso parte anche a quattro campionati di Prima Categoria, che, sebbene fondati su gironi a livello regionale, erano il primo livello del campionato italiano di calcio dell'epoca.
I campionati di secondo livello disputati dai savonesi sono invece undici, comprendenti tre tornei di Seconda Divisione, due di Prima Divisione, cinque della più moderna e attuale Serie B e uno di Serie B-C Alta Italia, torneo post bellico.
Il primatista di presenze con la maglia del Savona è Valentino Persenda, con 317 partite giocate[21].
Il miglior cannoniere della storia savonese è invece Giorgio Borgo con 82 gol in 171 partite di campionato[22], mentre il miglior marcatore della squadra dal secondo dopoguerra è Francesco Virdis con 70 gol.
Il portiere Paolo Viviani, a metà anni novanta, stabilì il record di inviolabilità della porta: riuscì a non subire gol per 1004 minuti[23][24], mentre il portiere Simone Aresti segnò 2 reti nella stagione 2011-2012[25].
Di seguito le classifiche dei primatisti di presenze e reti (comprensive di campionato, Coppa Italia ed altre partite/tornei ufficiali):[senza fonte]
Record di presenze
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Record di reti
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Il tifo organizzato nella città di Savona nasce solo nel 1972 quando tre ragazzi allora quindicenni per spirito di emulazione degli altri gruppi di tifosi organizzati delle serie superiori fondarono gli Ultras Savona. Il gruppo con il passare degli anni si infoltì sempre di più arricchendosi di nuove leve. Per distinguersi dalle altre tifoserie organizzate gli Ultras Savona indossarono giacche militari mimetiche a chiazze tipiche dei para con cucito sulla schiena un teschio di produzione artigianale con la scritta Ultras.
Nel 1986, dopo molti anni di professionismo, con la retrocessione nel Campionato Interregionale gli ultras savonesi che seguivano da vicino la squadra cominciarono a diminuire pur mantenendo uno zoccolo duro. Con gli anni Novanta, a seguito dell'inizio della stagione delle diffide, la repressione da parte della polizia nei confronti dei tifosi savonesi si fece molto dura e dopo aver colpito alcuni capi ultras si decise di sciogliere il gruppo degli Ultras Savona. Successivamente venne creato un nuovo gruppo chiamato Vecchia Guardia dove la squadra venne seguita da un gruppo sempre meno numeroso che solo occasionalmente riuscì a ricompattarsi.
Nell'estate del 1999, con l'arrivo di Benedetto Piro alla guida del Savona, a seguito del ritrovato entusiasmo i gruppi della Vecchia Guardia e dei Fedayn decisero di riunirsi sotto il vecchio nome Ultras Savona e di riportare il vecchio striscione allo stadio. Attualmente i principali gruppi ultras biancoblù sono i Dolphins Supporters, gli Ultras Savona e Vecchio Stampo[26].
La tifoseria del Savona è gemellata dal 1986 con gli ultras dello Spezia oltre a quelli della Torres, del Voghera e del Derthona, mentre mantengono rapporti di amicizia con gli Ultras Tito della Sampdoria e con i Samurai dell'Imperia.
I tifosi savonesi nutrono una forte rivalità con i tifosi della Virtus Entella, del Tuttocuoio e della Massese[27][28], mentre altre rivalità vi sono con Sanremese, Genoa, Carrarese, Lucchese, Alessandria, Rapallo, Albenga e Casale.
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(aiuto). URL consultato il 9 marzo 2018. di Elmo Bazzano (Egidio Sassu/Aristide Sicco)url
(aiuto). URL consultato il 31 marzo 2018.![]() |