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Marcos Evangelista de Moraes, meglio noto come Cafu (San Paolo, 7 giugno 1970), è un ex calciatore brasiliano, di ruolo difensore.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Cafu (disambigua).
Cafu
Cafu nel 2019
Nazionalità  Brasile
Altezza 176 cm
Peso 75 kg
Calcio
Ruolo Difensore
Termine carriera 18 maggio 2008 - giocatore
Carriera
Giovanili
1977-19??Nacional-SP
19??Portuguesa
19?? Itaquaquecetuba
1988-1990San Paolo
Squadre di club1
1989-1994San Paolo98 (7)[1]
1994-1995Real Saragozza16 (0)
1995-1997Palmeiras36 (2)[2]
1997-2003Roma163 (5)
2003-2008Milan119 (4)
Nazionale
1991-1992 Brasile olimpica8 (2)
1990-2006 Brasile142 (5)[3]
Palmarès
 Mondiali di calcio
OroStati Uniti 1994
ArgentoFrancia 1998
OroCorea del Sud-Giappone 2002
 Confederations Cup
OroArabia Saudita 1997
 Copa América
ArgentoCile 1991
OroBolivia 1997
OroParaguay 1999
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 18 maggio 2008

Soprannominato Il Pendolino dai tifosi della Roma [4], è considerato uno dei più forti terzini destri di tutti i tempi.[5][6]

Nel corso della sua carriera, iniziata nel 1989 al San Paolo e successivamente proseguita tra Real Saragozza, Palmeiras, Roma e Milan, ha vinto numerosi titoli sia a livello nazionale che internazionale, come due Coppe Intercontinentali nel 1992 e nel 1993, una Coppa delle Coppe nel 1995, due Supercoppe UEFA nel 2003 e nel 2007, una Champions League nel 2007 e una Coppa del mondo per club FIFA nel 2007.

È uno degli unici tre calciatori della storia, insieme a Ronaldinho e Dida, ad essere riuscito a conquistare, almeno una volta, UEFA Champions League, Copa Libertadores, Coppa del Mondo FIFA, Copa América e Confederations Cup.

È primatista assoluto di presenze con la maglia della nazionale brasiliana, con la quale vanta un quinquennio da capitano (2002-2006), 142 presenze e 5 gol[3]. Si è laureato per due volte campione del mondo, nel 1994 e nel 2002, per due volte campione d'America nel 1997 e nel 1999 e per una volta vincitore della Confederations Cup nel 1997.

A livello individuale è l'unico giocatore nella storia del calcio ad aver disputato consecutivamente tre finali del campionati del mondo[7]. Nel 1994 è stato nominato calciatore sudamericano dell'anno. Nel 2004 è stato inserito nella FIFA 100, una lista dei più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla FIFA in occasione delle celebrazioni del centenario della federazione. Nel 2009 è stato inserito nella "squadra ideale del decennio" dal Sun[8]. Nel 2013 è stato incluso nella formazione più forte della storia da parte della rivista World Soccer[9]. Nel 2014 è stato inserito dal quotidiano inglese The Guardian nella lista dei 30 migliori calciatori che «hanno lasciato un segno» nella storia dei campionati del mondo[10]. Il suo nome figura sia nella Hall of Fame ufficiale della Roma che del Milan[11][12]. Nel 2020 è stato inserito da France Football nel Dream Team del Pallone d'oro come miglior terzino destro della storia del calcio.[13] Sarà poi ambasciatore del Mondiale del 2022 che si disputerà in Qatar.[14]


Biografia


Cresciuto in una famiglia disagiata, nel quartiere di Jardim Irene, intraprende molto presto il cammino verso la carriera calcistica con il soprannome di Cafu, in onore dell'ala brasiliana Cafuringa, idolo del padre.[15] Nel 1999, mentre giocava per la Roma, intraprese gli studi in economia presso l'European School of Economics della capitale.[16]

Rimasto coinvolto nello scandalo dei passaporti del 2001[17], fu condannato a 9 mesi con la condizionale[18]: rinviato a giudizio nel 2004, assieme al presidente Franco Sensi[19], venne infine assolto nel 2006.[20]

Il primogenito Danilo è morto il 4 settembre 2019 all'età di trent'anni, colto da infarto durante una partita.[21][22][23]


Caratteristiche tecniche


Era un terzino destro di spinta, dotato di grande velocità e abilità nel cross,[24] caratteristiche che lo rendevano estremamente efficace nelle sue incursioni offensive.[25][26][27][28][29] Nella sua lunga carriera ha ricoperto anche ruoli più avanzati,[30] come l'esterno di centrocampo in un 3-5-2[31][32] e l'ala destra in un 3-3-3-1[33][34][35].


Carriera



Club



Inizi e San Paolo

Entrò in gioventù nel vivaio del Nacional, per poi passare a quelli della Portuguesa e dell'Itaquaquecetuba[30]. Nei primi anni 1980 venne rifiutato dalle giovanili di varie squadre, come il Corinthians, il Palmeiras e l'Atletico Mineiro, fino a quando, nel 1988, entrò nelle giovanili del San Paolo[36], con cui vinse il torneo giovanile della Coppa San Paolo[37].

Esordì in prima squadra e nella Série A brasiliana per sostituire l'infortunato terzino destro Zé Teodoro[30]. A 19 divenne titolare, grazie a Telê Santana che ne individuò le ottime doti e dunque non esitò a promuoverlo[38]. In quegli anni si formò come terzino destro, ma giocò diverse partite anche da centrocampista e a volte addirittura da attaccante, risultando sempre il migliore, e perfino il capocannoniere della squadra[38]. Dal 1989 al 1993 conquistò il campionato brasiliano nel 1991, due Coppe Libertadores nel 1992 e nel 1993 e infine, nel 1993, la Coppa Intercontinentale contro il Milan[30][37][38]. Nel 1994 fu nominato Calciatore sudamericano dell'anno.


Real Saragozza e Palmeiras

Nel gennaio 1995, fresco Campione del Mondo con il Brasile, si trasferì in Spagna al Real Saragozza, con cui vinse la Coppa delle Coppe. Con il club spagnolo disputò un totale di 19 partite.

Nel maggio 1995 la Parmalat acquistò il cartellino del giocatore per poterlo inserire nella rosa del Palmeiras. Tuttavia, per evitare una possibile ammenda da parte del San Paolo, che al momento della cessione del giocatore aveva inserito una clausola che gli impediva di ritornare subito in Brasile a giocare per un'altra delle maggiori squadre pauliste, la società lo tesserò dalla Juventude, altra squadra che sponsorizzava, con cui Cafu disputò solo due partite[30][39]. Nel successivo mese di giugno si trasferì dalla Juventude al Palmeiras, con cui giocò due anni sotto la guida di Vanderlei Luxemburgo, uno fra i più bravi allenatori brasiliani, vincendo il titolo di campione paulista nel 1996 e continuando a migliorarsi sul piano tattico[38].


Roma

Cafu in azione con la maglia della Roma nel 1998
Cafu in azione con la maglia della Roma nel 1998

Negli anni 1990 Falcao fu consultato dalla Roma per delle consulenze su Cafu e Zago fornendo in entrambi i casi delle relazioni favorevoli[40]. Nel 1997 il terzino brasiliano fu acquistato dalla società giallorossa per 13 miliardi di lire[41][42][43].

Esordì in Serie A in Empoli-Roma (1-3), prima giornata del campionato 1997-1998. Dal punto di vista tecnico e tattico, dimostrò di essere compatibile con i rigidi schemi dell'allenatore boemo Zdeněk Zeman, fautore di un gioco rapido e molto offensivo improntato sul 4-3-3, mostrandosi disposto al sacrificio e alla corsa[24]. Dopo solo un mese in Serie A era già considerato uno dei migliori stranieri del campionato[6][44] e i tifosi giallorossi cominciarono a soprannominarlo il Pendolino per quel suo infaticabile correre lungo la fascia destra, avanti e indietro[45].

L'11 aprile 1998 realizzò il suo primo gol in Serie A nella sconfitta all'Olimpico contro l'Inter (1-2)[46][47].

Dopo un campionato 1998-1999 altalenante la Roma si affidò al tecnico Fabio Capello che riuscì a trasmettere subito alla squadra la grinta e il carattere vincente[48]. Gli anni con Capello costituirono per Cafu un periodo di sempre maggiore responsabilità nella squadra giallorossa, sia dentro che fuori dal campo[49]. Il 3 ottobre 1999 realizzò la sua prima doppietta in Serie A nella vittoria per 1-3 contro la Fiorentina, sancendo dopo venti mesi la fine dell'imbattibilità interna dei viola[48].

Titolare inamovibile della Roma che vinse lo scudetto nel 2001[50], in quella stagione realizzò una delle giocate più famose della sua carriera, i celebri sombreri al biancoceleste e futuro Pallone d'Oro Pavel Nedvěd durante il derby della capitale Lazio-Roma del 17 dicembre 2000[51]. Nella stagione 2001-2002 aggiunse al suo palmarès la Supercoppa italiana[52] e nella stessa stagione esordì in UEFA Champions League contro il Real Madrid nella prima gara della fase a gironi[53]. In quella stagione fu spesso messo in ballottaggio con Panucci per il posto di titolare[54][55].

Il 13 marzo 2002 segnò il suo primo gol in Champions, quello del pareggio ai danni del Galatasaray nella penultima gara della seconda fase a gironi[56].

Alla fine della stagione 2002-2003 la Roma decise di non rinnovargli il contratto, ritenendolo ormai un giocatore finito oltreché tra i responsabili dell'annata negativa della difesa giallorossa, reduce da 41 gol presi tra campionato e coppe[57].


Milan

Cafu in azione al Milan nel 2007
Cafu in azione al Milan nel 2007

Dopo aver rifiutato una sostanziosa offerta da parte del club giapponese dello Yokohama Marinos,[58][59][60] nell'estate del 2003 si accasò a parametro zero al Milan[61]. Andò così a rafforzare la difesa rossonera che già da un anno necessitava di un terzino destro naturale. Infatti, in quella posizione il tecnico Ancelotti fu quasi sempre costretto a impiegare prima Šimić[62] e poi Costacurta[63].

Accolto con iniziale scetticismo dalla tifoseria rossonera per la sua non più giovane età[64], Cafu vinse però subito le diffidenze diventando titolare e sfoggiando ottime prestazioni[65]. Esordì in maglia rossonera il 3 agosto 2003 nella partita di Supercoppa Italiana 2003 contro la Juventus, persa ai rigori. Il 29 agosto 2003 conquistò il primo trofeo con i rossoneri: la Supercoppa europea 2003 contro il Porto[66]. Il 21 dicembre realizzò invece il suo primo gol con la nuova maglia nella sconfitta casalinga per 1-2 contro l'Udinese[67]. Il 6 gennaio ritornò a Roma da avversario e fu accolto dai fischi della tifoseria giallorossa: «Mi aspettavo tutto - dichiarò il brasiliano - e nessun problema. Ai fischi non ho neanche fatto caso e non mi hanno affatto ferito. L'importante è aver vinto. Simili accoglienze nel calcio avvengono, fanno parte del gioco, non è facile per i tifosi accettare che un giocatore di spicco cambi maglia». Nella stessa partita, vinta dal Milan per 1-2,[68] uscì anticipatamente dal campo per un problema muscolare[69]. Il 2 maggio 2004 vinse il suo primo scudetto con i rossoneri (e il secondo personale) a due giornate dal termine del campionato grazie alla vittoria per 1-0 contro la Roma[70]. Con 41 presenze tra campionato e coppe risultò tra i giocatori più impiegati da Ancelotti.

L'arrivo di Stam nel mercato estivo del Milan all'inizio della stagione 2004-2005 costrinse Ancelotti a ridisegnare la difesa rossonera[71]. Cafu dichiarò che avrebbe lottato per un posto da titolare e che era disponibile a giocare anche in un ruolo più avanzato[72]. Il 21 agosto 2004, in occasione della Supercoppa italiana vinta contro la Lazio, esordì la nuova difesa rossonera con Cafu e Nesta riconfermati nei loro ruoli originari (terzino destro e difensore centrale), Maldini spostato sulla fascia sinistra e Stam nel ruolo di difensore centrale[73]. Nonostante questa fosse la difesa titolare, in più occasioni Ancelotti preferì lasciare Cafu in panchina e invertire i ruoli di Maldini e Stam da terzino sinistro e difensore centrale a difensore centrale e terzino destro[74] Il 24 novembre 2004 Cafu realizzò un assist per Kaká nella quinta giornata della fase a gironi di Champions League contro lo Šachtar[75] e giocò titolare a sorpresa (per via del forfait di Stam) l'ottavo di finale di andata contro il Manchester Utd, risultando uno dei migliori della sfida vinta dai rossoneri per 0-1[76]. Fu impiegato titolare anche nella storica finale di Champions persa contro il Liverpool ai rigori[77].

«Segnammo tre gol contro una delle squadre più preparate a livello tattico che io abbia mai incontrato e ci rilassammo. Quando subimmo le prime due reti avvertimmo lo schiaffo, poi dopo la terza non potevamo semplicemente credere ai nostri occhi. Una volta arrivati ai rigori, capii che era già persa[78]

Il 25 luglio 2005, durante l'amichevole contro il Chelsea, Cafu si infortunò al ginocchio sinistro[79]. Il 20 novembre 2005, nella sfida di campionato contro la Fiorentina a Firenze, entrò nella ripresa per sostituire Stam e si infortunò nuovamente al medesimo ginocchio[80]. Fuori per più di due mesi ritornò titolare in Palermo-Milan (3-0)[81], dove risultò uno dei migliori nella delusione generale. Cafu raccontò in seguito che questo fu il periodo peggiore della sua avventura rossonera[82]. Gli infortuni calarono il suo rendimento e la malattia del padre non gli permetteva di entrare in campo con la giusta mentalità[83]. Nel mese di febbraio fu sottoposto a intervento in artroscopia in Brasile alla presenza dottor Massimilano Sala, il medico sociale del Milan[83]. Il recupero fu lungo e si concretizzò solo nel mese di aprile[84][85]. Ebbe così l'occasione di giocare, sebbene da subentrante, le due semifinali di andata e ritorno di Champions League contro il Barcellona che sancirono l'eliminazione del Milan dalla coppa[86][87].

Nella stagione 2006-2007 vinse la UEFA Champions League contro il Liverpool, ma non scese in campo nella finale perché Ancelotti gli preferì il neoacquisto Oddo[88]. Le sue confortanti prestazioni di fine campionato convinsero la dirigenza rossonera a puntare ancora su di lui[89]. Nella stagione 2007-2008 visse un lungo ballottaggio con Oddo[90][91]. Il 31 agosto 2007, pur non scendendo in campo, vinse la Supercoppa europea contro il Siviglia[92]. Il 16 dicembre 2007 giocò gli ultimi minuti della finale di Coppa del mondo per club contro il Boca Juniors, finale che i rossoneri vinsero per 2-4[93]. Il 16 maggio 2008, nel corso della trasmissione televisiva Segni Particolari in onda su Milan Channel, Cafu e il connazionale Serginho annunciarono l'addio al Milan[94] e il giorno seguente Cafu scrisse una lettera aperta per salutare i suoi tifosi[95]. Il 18 maggio giocò la sua ultima gara con la maglia rossonera contro l'Udinese, ultima giornata di campionato, realizzando tra l'altro anche il suo ultimo gol tra i professionisti[96].


Nazionale


Cafu durante un allenamento della nazionale brasiliana a Weggis (Svizzera), in preparazione al campionato del mondo 2006.
Cafu durante un allenamento della nazionale brasiliana a Weggis (Svizzera), in preparazione al campionato del mondo 2006.

Cafu debuttò con la maglia della nazionale maggiore il 12 settembre 1990, in una gara amichevole contro la Spagna. L'anno dopo fu convocato dal C.T. Falcão per disputare la Copa América 1991. Giocò titolare 4 delle 5 partite disputate dalla Seleçao, che concluse il torneo al secondo posto[97].

Nel 1993 venne convocato dal C.T. Parreira per disputare la Copa América 1993. Nel 1994 realizzò il suo primo gol in nazionale durante l'amichevole vinta 8-2 contro l'Honduras. Nel 1994 venne convocato da Parreira per disputare i Mondiali 1994. Esordì il 4 luglio 1994, entrando nel secondo tempo al posto di Zinho nell'ottavo di finale vinto contro gli Stati Uniti[98]. Sempre da subentrante giocò, seppur per pochi secondi, i quarti di finale vinti contro i Paesi Bassi[99]. La sua consacrazione come titolare avvenne con l'infortunio di Jorginho, dopo soli 22 minuti della finale vinta ai calci di rigore contro l'Italia. Cafu giocò una partita sufficiente, cercando di ripetere i danni fatti con il San Paolo al Milan nella finale dell'Intercontinentale[100].

Con il C.T. Zagallo divenne titolare del Brasile e disputò da protagonista la Confederations Cup 1997, che i verdeoro si aggiudicarono nella finale vinta per 6-0 contro l'Australia. L'anno successivo fu convocato per i Mondiali 1998. Alla vigilia del torneo, per rincuorare i suoi compagni ed esorcizzare la paura, Cafu dichiarò:

«Il cuore batte tranquillo, siamo il Brasile e dobbiamo fare l'unica cosa che sappiamo. Giocare al pallone[101]

Il 16 giugno 1998, nella seconda gara della fase a gironi contro il Marocco, realizzò l'assist per il momentaneo raddoppio di Rivaldo[102]. Il 3 luglio, nel quarto di finale vinto contro la Danimarca, rimediò una doppia ammonizione che lo costrinse a saltare la semifinale contro l'Olanda[103]. Disputò invece la finale persa per 3-0 contro la Francia padrona di casa[104][105].

Nel 1999 vinse la Copa América 1999 sotto la gestione di Luxemburgo, allenatore che lo aveva già allenato al Palmeiras. Nel 2002 venne convocato dal C.T. Scolari per i Mondiali 2002. A causa dell'infortunio di Emerson ereditò i gradi di capitano della nazionale verdeoro[106]. L'8 giugno 2002, nella seconda partita della fase a gironi contro la Cina, realizzò l'assist a Ronaldo per il definitivo 4-0 in favore del Brasile[107]. Il 26 giugno, nella semifinale contro la Turchia, risultò il migliore dei verdeoro che, imponendosi per 1-0 sugli avversari (gol di Ronaldo), si qualificarono per la finale contro la Germania[108]. Scendendo in campo nella vittoriosa finale contro i tedeschi[109], Cafu diventò il primo giocatore nella storia del calcio a disputare la terza finale mondiale consecutiva[7][110][111].

Nel 2006 venne convocato da C.T. Parreira per i Mondiali 2006, nonostante fosse al rientro da un grave infortunio al ginocchio[30]. Nella partita d'esordio contro la Croazia risultò uno dei migliori in campo e servì l'assist a Kaká per il definitivo 1-0 in favore del Brasile[112][113]. Il 18 giugno, scendendo in campo contro l'Australia, Cafu eguagliò il record detenuto da Dunga e Taffarel: 18 presenze nella Seleção durante la fase finale dei Mondiali[114]. Il 27 giugno, negli ottavi di finale contro il Ghana, realizzò un altro assist, stavolta per Adriano,[115] e diventò il giocatore brasiliano con più presenze in assoluto nei Mondiali. Il 1º luglio 2006 disputò il quarto di finale contro la Francia che sancì l'eliminazione del Brasile dalla competizione[116]. Nonostante la stampa di settore riconobbe la sua prestazione la peggiore dell'intera rosa brasiliana[117], Cafu dichiarò di non avere alcuna intenzione di lasciare la Seleçao: «Penso che per la nazionale brasiliana non sia arrivato il momento di aprire indiscriminatamente ai giovani. Ci vuole una giusta miscela tra vecchi e giovani, esperienza e freschezza, e allora perché dovrei smettere? No, io non mollo. Il mio sogno è arrivare al Mondiale 2010»[118]. Tuttavia, quella con la Francia fu la sua ultima partita con la maglia verdeoro, anche perché Dunga, nuovo C.T. e suo ex-compagno di squadra, non lo convocò mai.

Nella sua lunga carriera con la maglia verdeoro disputò 142 incontri, il che lo rende tuttora il giocatore che vanta il maggior numero di presenze.


Statistiche



Presenze e reti nei club


Statistiche aggiornate al 18 maggio 2008.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1989[119] San PaoloA1/SP+A0+30---------30
1990[120]A1/SP+A19+192+1CB40------423
1991[121]A1/SP+A26+213+1---------474
1992[122]A1/SP+A18+214+1---CL+SS14+20CInt10565
1993[123]A1/SP+A29+18[124]15+1---CL+SS8+82+2RSA+CInt1[124]+106520
1994[125]A1/SP+A15+161+3---CL+SS+CC4+6+00RSA10424
Totale San Paolo107+9825+7404244025536
gen.-mag. 1995 Real SaragozzaPD160CR20CdC10---190
mag. 1995 JuventudePD/RS20---------20
giu.-dic. 1995 PalmeirasA1/SP+A0+200+0---CL22---222
1996A1/SP+A22+162+2CB72CC10---466
gen.-giu. 1997A1/SP+A15+02+0CB40---RSP42234
Totale Palmeiras37+364+211232429112
1997-1998 RomaA311CI50------361
1998-1999A201CI00CU60---261
1999-2000A282CI40CU50---372
2000-2001A311CI20CU70---401
2001-2002A270CI10UCL102SI00382
2002-2003A260CI31UCL120---411
Totale Roma1635151402002188
2003-2004 MilanA281CI10UCL90SI+SU+CInt1+1+10411
2004-2005A331CI10UCL120SI10461
2005-2006A191CI10UCL50---251
2006-2007A240CI30UCL80---350
2007-2008A151CI20UCL10SU+Cmc0+10191
Totale Milan119470350501664
Totale carriera57847393121813275160

Cronologia presenze e reti in nazionale


Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Brasile
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
12-9-1990GijónSpagna 3 – 0 BrasileAmichevole-
17-10-1990Santiago del CileCile 0 – 0 BrasileAmichevole-[126]
8-11-1990BelémBrasile 0 – 0 CileAmichevole-[126]
27-2-1991Campo GrandeBrasile 1 – 1 ParaguayAmichevole-
23-3-1991Buenos AiresArgentina 3 – 3 BrasileAmichevole-
27-6-1991CuritibaBrasile 1 – 1 ArgentinaAmichevole-
9-7-1991Viña del MarBrasile 2 – 1 BoliviaCoppa America 1991 - 1º turno-
11-7-1991Viña del MarBrasile 1 – 1 UruguayCoppa America 1991 - 1º turno-
19-7-1991Santiago del CileBrasile 2 – 0 ColombiaCoppa America 1991 - Girone finale-
21-7-1991Santiago del CileBrasile 2 – 0 CileCoppa America 1991 - Girone finale-[127]
11-9-1991CardiffGalles 1 – 0 BrasileAmichevole-
20-10-1991VarginhaBrasile 3 – 1 JugoslaviaAmichevole-
26-2-1992FortalezaBrasile 3 – 0 Stati UnitiAmichevole-
2-8-1992Los AngelesStati Uniti 0 – 1 BrasileAmichevole-[128]
18-2-1993Buenos AiresArgentina 1 – 1 BrasileAmichevole-[129]
6-6-1993New HavenStati Uniti 0 – 2 BrasileUSA Cup-
10-6-1993WashingtonBrasile 3 – 3 GermaniaUSA Cup-
13-6-1993WashingtonInghilterra 1 – 1 BrasileUSA Cup-
18-6-1993CuencaBrasile 0 – 0 PerùCoppa America 1993 - 1º turno-
21-6-1993CuencaCile 3 – 2 BrasileCoppa America 1993 - 1º turno-
24-6-1993CuencaBrasile 3 – 0 ParaguayCoppa America 1993 - 1º turno-
27-6-1993GuayaquilBrasile 1 – 1
(5 – 6 dtr)
 ArgentinaCoppa America 1993 - Quarti di finale-
14-7-1993Rio de JaneiroBrasile 2 – 0 ParaguayAmichevole-
25-7-1993La PazBolivia 2 – 0 BrasileQual. Mondiali 1994-
8-8-1993MaceióBrasile 1 – 1 MessicoAmichevole-
22-8-1993San PaoloBrasile 2 – 0 EcuadorQual. Mondiali 1994-
23-3-1994RecifeBrasile 2 – 0 ArgentinaAmichevole-
4-5-1994FlorianópolisBrasile 3 – 0 IslandaAmichevole-
5-6-1994EdmontonCanada 1 – 1 BrasileAmichevole-
8-6-1994San DiegoBrasile 8 – 2 HondurasAmichevole1
4-7-1994Palo AltoBrasile 1 – 0 Stati UnitiMondiali 1994 - Ottavi di finale-
9-7-1994DallasPaesi Bassi 2 – 3 BrasileMondiali 1994 - Quarti di finale-
17-7-1994Los AngelesBrasile 0 – 0 dts
(3 – 2 dtr)
 ItaliaMondiali 1994 - Finale-[130]
22-2-1995FortalezaBrasile 5 – 0 SlovacchiaAmichevole-
17-5-1995Ramat GanIsraele 1 – 2 BrasileAmichevole-
11-10-1995SalvadorBrasile 2 – 0 UruguayAmichevole-
8-11-1995Buenos AiresArgentina 0 – 1 BrasileAmichevole-
20-12-1995ManausBrasile 3 – 1 ColombiaAmichevole-
28-8-1996MoscaRussia 2 – 2 BrasileAmichevole-
31-8-1996AmsterdamPaesi Bassi 2 – 2 BrasileAmichevole-
18-12-1996ManausBrasile 1 – 0 Bosnia ed ErzegovinaAmichevole-
26-2-1997GoiâniaBrasile 4 – 2 PoloniaAmichevole-
2-4-1997BrasiliaBrasile 4 – 0 CileAmichevole-
30-4-1997MiamiMessico 0 – 4 BrasileAmichevole-
30-5-1997OsloNorvegia 4 – 2 BrasileAmichevole-
3-6-1997LioneFrancia 1 – 1 BrasileTorneo di Francia-
8-6-1997LioneBrasile 3 – 3 ItaliaTorneo di Francia-
10-6-1997ParigiInghilterra 0 – 1 BrasileTorneo di Francia-
13-6-1997Santa Cruz de la SierraBrasile 5 – 0 Costa RicaCoppa America 1997 - 1º turno-
16-6-1997Santa Cruz de la SierraBrasile 3 – 2 MessicoCoppa America 1997 - 1º turno-
19-6-1997Santa Cruz de la SierraBrasile 2 – 0 ColombiaCoppa America 1997 - 1º turno-
26-6-1997Santa Cruz de la SierraPerù 0 – 7 BrasileCoppa America 1997 - Semifinale-
29-6-1997La PazBolivia 1 – 3 BrasileCoppa America 1997 - Finale-[131]
10-8-1997SeulCorea del Sud 1 – 2 BrasileAmichevole-
13-8-1997ŌsakaGiappone 0 – 3 BrasileAmichevole-
10-9-1997SalvadorBrasile 4 – 2 EcuadorAmichevole-
9-10-1997BelémBrasile 2 – 0 MaroccoAmichevole-
11-11-1997BrasiliaBrasile 3 – 0 GallesAmichevole-
12-12-1997RiyadArabia Saudita 0 – 3 BrasileConf. Cup 1997 - 1º turno-
19-12-1997RiyadBrasile 2 – 0 Rep. CecaConf. Cup 1997 - Semifinale-
21-12-1997RiyadBrasile 6 – 0 AustraliaConf. Cup 1997 - Finale-[132]
25-3-1998StoccardaGermania 1 – 2 BrasileAmichevole-
29-4-1998Rio de JaneiroBrasile 0 – 1 ArgentinaAmichevole-
3-6-1998Saint-OuenAndorra 0 – 3 BrasileAmichevole1
10-6-1998Saint-DenisBrasile 2 – 1 ScoziaMondiali 1998 - 1º turno-
16-6-1998NantesBrasile 3 – 0 MaroccoMondiali 1998 - 1º turno-
23-6-1998MarsigliaBrasile 1 – 2 NorvegiaMondiali 1998 - 1º turno-
27-6-1998ParigiBrasile 4 – 1 CileMondiali 1998 - Ottavi di finale-
3-7-1998NantesBrasile 3 – 2 DanimarcaMondiali 1998 - Quarti di finale-
12-7-1998Saint-DenisBrasile 0 – 3 FranciaMondiali 1998 - Finale-[127]
23-9-1998São LuísBrasile 1 – 1 JugoslaviaAmichevole-
14-10-1998WashingtonBrasile 5 – 1 EcuadorAmichevole1
18-11-1998FortalezaBrasile 5 – 1 RussiaAmichevole-
28-3-1999SeulCorea del Sud 1 – 0 BrasileAmichevole-
31-3-1999TokyoGiappone 0 – 2 BrasileAmichevole-
26-6-1999CuritibaBrasile 3 – 0 LettoniaAmichevole-
30-6-1999Ciudad del EsteBrasile 7 – 0 VenezuelaCoppa America 1999 - 1º turno-
3-7-1999Ciudad del EsteBrasile 2 – 1 MessicoCoppa America 1999 - 1º turno-
11-7-1999Ciudad del EsteBrasile 2 – 1 ArgentinaCoppa America 1999 - Quarti di finale-
14-7-1999Ciudad del EsteBrasile 2 – 0 MessicoCoppa America 1999 - Semifinale-
18-7-1999AsunciónBrasile 3 – 0 UruguayCoppa America 1999 - Finale-[133]
4-9-1999Buenos AiresArgentina 2 – 0 BrasileAmichevole-
7-9-1999Porto AlegreBrasile 4 – 2 ArgentinaAmichevole-
9-10-1999AmsterdamPaesi Bassi 2 – 2 BrasileAmichevole1
13-11-1999VigoSpagna 0 – 0 BrasileAmichevole-
23-2-2000BangkokThailandia 0 – 7 BrasileAmichevole-
26-4-2000San PaoloBrasile 3 – 2 EcuadorQual. Mondiali 2002-
23-5-2000CardiffGalles 0 – 3 BrasileAmichevole1
27-5-2000LondraInghilterra 1 – 1 BrasileAmichevole-
4-6-2000LimaPerù 0 – 1 BrasileQual. Mondiali 2002-
28-6-2000Rio de JaneiroBrasile 1 – 1 UruguayQual. Mondiali 2002-
18-7-2000AsunciónParaguay 2 – 1 BrasileQual. Mondiali 2002-
3-9-2000Rio de JaneiroBrasile 5 – 0 BoliviaQual. Mondiali 2002-
8-10-2000MaracaiboVenezuela 0 – 6 BrasileQual. Mondiali 2002-
15-11-2000San PaoloBrasile 1 – 0 ColombiaQual. Mondiali 2002-
3-3-2001PasadenaStati Uniti 1 – 2 BrasileAmichevole-
7-3-2001GuadalajaraMessico 3 – 3 BrasileAmichevole-
1-7-2001MontevideoUruguay 1 – 0 BrasileQual. Mondiali 2002-
5-9-2001Buenos AiresArgentina 2 – 1 BrasileQual. Mondiali 2002-
7-10-2001CuritibaBrasile 2 – 0 CileQual. Mondiali 2002-
7-11-2001La PazBolivia 3 – 1 BrasileQual. Mondiali 2002-
27-3-2002FortalezaBrasile 1 – 0 JugoslaviaAmichevole-
17-4-2002LisbonaPortogallo 1 – 1 BrasileAmichevole-
25-5-2002Kuala LumpurMalaysia 0 – 4 BrasileAmichevole-
3-6-2002UlsanBrasile 2 – 1 TurchiaMondiali 2002 - 1º turno-
8-6-2002SeogwipoBrasile 4 – 0 CinaMondiali 2002 - 1º turno-
13-6-2002SuwonCosta Rica 2 – 5 BrasileMondiali 2002 - 1º turno-
17-6-2002KōbeBrasile 2 – 0 BelgioMondiali 2002 - Ottavi di finale-
21-6-2002ShizuokaInghilterra 1 – 2 BrasileMondiali 2002 - Quarti di finale-
26-6-2002SaitamaBrasile 1 – 0 TurchiaMondiali 2002 - Semifinale-
30-6-2002YokohamaBrasile 2 – 0 GermaniaMondiali 2002 - Finale-[134]
21-8-2002FortalezaBrasile 0 – 1 ParaguayAmichevole-
20-11-2002SeulCorea del Sud 2 – 3 BrasileAmichevole-
12-2-2003CantonCina 0 – 0 BrasileAmichevole-
29-3-2003PortoPortogallo 2 – 1 BrasileAmichevole-
7-9-2003BarranquillaColombia 1 – 2 BrasileQual. Mondiali 2006-
10-9-2003ManausBrasile 1 – 0 EcuadorQual. Mondiali 2006-
12-10-2003LeicesterGiamaica 0 – 1 BrasileAmichevole-
16-11-2003LimaPerù 1 – 1 BrasileQual. Mondiali 2006-
19-11-2003CuritibaBrasile 3 – 3 UruguayQual. Mondiali 2006-
18-2-2004DublinoIrlanda 0 – 0 BrasileAmichevole-
31-3-2004AsunciónParaguay 0 – 0 BrasileQual. Mondiali 2006-
28-4-2004BudapestUngheria 1 – 4 BrasileAmichevole-
20-5-2004Saint-DenisFrancia 0 – 0 BrasileAmichevole-
2-6-2004Belo HorizonteBrasile 3 – 1 ArgentinaQual. Mondiali 2006-
6-6-2004Santiago del CileCile 1 – 1 BrasileQual. Mondiali 2006-
9-10-2004MaracaiboVenezuela 2 – 5 BrasileQual. Mondiali 2006-
13-10-2004MaceióBrasile 0 – 0 ColombiaQual. Mondiali 2006-
17-11-2004QuitoEcuador 1 – 0 BrasileQual. Mondiali 2006-
9-2-2005Hong KongHong Kong 1 – 7 BrasileAmichevole-
27-3-2005GoiâniaBrasile 1 – 0 PerùQual. Mondiali 2006-
30-3-2005MontevideoUruguay 1 – 1 BrasileQual. Mondiali 2006-
8-6-2005Buenos AiresArgentina 3 – 1 BrasileQual. Mondiali 2006-
17-8-2005SpalatoCroazia 1 – 1 BrasileAmichevole-
4-9-2005BrasiliaBrasile 5 – 0 CileQual. Mondiali 2006-
12-10-2005BelémBrasile 3 – 0 VenezuelaQual. Mondiali 2006-
12-11-2005Abu DhabiEmirati Arabi Uniti 0 – 8 BrasileAmichevole-
4-6-2006GinevraBrasile 4 – 0 Nuova ZelandaAmichevole-
13-6-2006BerlinoBrasile 1 – 0 CroaziaMondiali 2006 - 1º turno-
18-6-2006Monaco di BavieraBrasile 2 – 0 AustraliaMondiali 2006 - 1º turno-
27-6-2006DortmundBrasile 3 – 0 GhanaMondiali 2006 - Ottavi di finale-
1-7-2006Francoforte sul MenoBrasile 0 – 1 FranciaMondiali 2006 - Quarti di finale-
Totale Presenze (1º posto) 142 Reti (84º posto) 5

Record


Statistiche aggiornate al 1º luglio 2006.


Palmarès


Club

Competizioni statali

  • Campionato Paulista: 4
San Paolo: 1989, 1991, 1992
Palmeiras: 1996

Competizioni nazionali

San Paolo: 1991
Roma: 2000-2001
Milan: 2003-2004
Roma: 2001
Milan: 2004

Competizioni internazionali

San Paolo: 1992, 1993
San Paolo: 1992, 1993
San Paolo: 1993, 1994
San Paolo: 1993
San Paolo: 1994
Real Saragozza: 1994-1995
Milan: 2003, 2007
Milan: 2006-2007
Milan: 2007

Nazionale

Stati Uniti 1994, Corea del Sud-Giappone 2002
Bolivia 1997, Paraguay 1999
Arabia Saudita 1997

Individuale

  • Bola de Prata: 2
1992, 1993
  • Squadra dell'anno sudamericana: 4
1992, 1993, 1994, 1995[136]
  • Calciatore sudamericano dell'anno: 1
1994
Giappone/Corea del Sud (riserva)[137]
  • FIFA XI: 1
2002[138]
  • Inserito nella FIFA 100 (2004)
  • Squadra dell'anno UEFA: 2
2004[139], 2005[140]
  • FIFPro World XI: 1
2005
  • Inserito nel Dream Team del Pallone d'oro (2020)

Onorificenze


Ufficiale dell'Ordine di Rio Branco
«Per i servizi di merito e la virtù civica»
 4 febbraio 2008

Note


  1. 205 (32) se si comprendono anche le partite disputate nel campionato Paulista
  2. 73 (6) se si comprendono anche le partite disputate nel campionato Paulista
  3. 150 (5) se si comprendono anche le amichevoli non ufficiali disputate con la nazionale maggiore brasiliana.
  4. https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/ilcuoio/2020/06/07-70503227/cafu_compie_50_anni_tanti_auguri_al_pendolino_di_roma_milan_e_selec_ao
  5. Valerio Clari, La top50 dell'Equipe: Pelé meglio di Diego. Cafu 12º!, in gazzetta.it, 4 luglio 2015. URL consultato il 22 novembre 2015 (archiviato il 25 settembre 2017).
  6. Cafu, stop 20 giorni Zeman ottimista, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 21 novembre 1998. URL consultato il 27 novembre 2015 (archiviato l'8 dicembre 2015).
  7. Cafù, felice nella storia "Io, per primo in tre finali", su repubblica.it, La Repubblica, 26 giugno 2002. URL consultato il 22 novembre 2015.
  8. Gli italiani piacciono agli inglesi, in Sport Mediaset, 31 dicembre 2009. URL consultato il 21 novembre 2012.
  9. Maldini nella Top 11 di World Soccer Messi l'unico giocatore in attività, in gazzetta.it, 3 luglio 2013. URL consultato il 22 novembre 2015.
  10. I 30 migliori giocatori della storia dei Mondiali, su ilpost.it, 30 maggio 2014. URL consultato il 22 novembre 2015.
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  17. Fulvio Bianchi e Elsa Vinci, Passaporti, tocca a Cafu, in la Repubblica, 13 marzo 2001, p. 50.
  18. Enrico Currò e Elsa Vinci, Passaporti, indagato il procuratore di Cafu, su repubblica.it, 6 aprile 2001.
  19. Passaporti falsi, rinviati a giudizio Sensi e Cafù, su corriere.it, 24 maggio 2004. URL consultato il 5 settembre 2019 (archiviato il 31 marzo 2018).
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  21. Dramma Cafu, il figlio di 30 anni muore d'infarto mentre gioca a calcio, su repubblica.it, 5 settembre 2019. URL consultato il 5 settembre 2019 (archiviato il 5 settembre 2019).
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  123. (EN) André do Nascimento Pereira, São Paulo Futebol Clube Matches – 1993, su rsssfbrasil.com. URL consultato il 5 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  124. La partita di andata della Recopa Sudamericana 1993 era valida anche come incontro della quinta giornata del primo turno del campionato brasiliano 1993 e viene conteggiata una sola volta tra quelle del campionato nazionale.
  125. (EN) André do Nascimento Pereira, São Paulo Futebol Clube Matches – 1994, su rsssfbrasil.com. URL consultato il 5 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2013).
  126. Coppa Texeira
  127. 2º posto
  128. Coppa dell'Amicizia
  129. Coppa Centenario AFA
  130. 4º titolo mondiale
  131. 5º titolo
  132. 1º titolo
  133. 6º titolo
  134. 5º titolo mondiale
  135. Massimo Perrone, Il Mondiale 2010 in pillole, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 24 dicembre 2015 (archiviato il 24 maggio 2013).
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  139. (EN) TEAM OF THE YEAR 2004, in UEFA.com. URL consultato il 24 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2014).
  140. TEAM OF THE YEAR 2005, in UEFA.com. URL consultato il 24 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2014).

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[de] Cafu

Cafu (* 7. Juni 1970 in Itaquaquecetuba; bürgerlich Marcos Evangelista de Moraes) ist ein ehemaliger brasilianischer Fußballspieler. Seine Stammposition war die rechte Verteidigungsseite, bekannt ist er jedoch vor allem für seine schnellen Vorstöße in die Hälfte des Gegners. In Europa spielte Cafu in der Serie A für die AS Rom und den AC Mailand und wurde mit jedem Verein je einmal italienischer Meister. Darüber hinaus gewann er mit Milan 2007 die Champions League. Cafu spielte von 1990 bis 2006 142-mal für die brasilianische Nationalmannschaft und ist damit brasilianischer Rekordnationalspieler. Mit der Seleção nahm Cafu an vier Weltmeisterschaften (1994, 1998, 2002, 2006) teil, wobei er 1994 und 2002 (als Kapitän) Weltmeister wurde. Darüber hinaus gewann er 1997 und 1999 die Copa América sowie 1997 den Confed Cup. Nach der WM 2006 beendete er seine Nationalmannschaftskarriere und spielte anschließend noch zwei Spielzeiten im Verein.

[en] Cafu

Marcos Evangelista de Morais (born 7 June 1970), known as Cafu [kaˈfu] is a Brazilian former professional footballer. With 142 appearances for the Brazil national team, he is the most internationally capped Brazilian player of all time. Known for his pace and energetic attacking runs along the right flank, he is regarded as one of the greatest full-backs of all time, one of the best defenders ever to play in the Italian Serie A,[4][5][6] and as one of the greatest Brazilian and South American players of his generation.[7][8]

[es] Cafu

Marcos Evangelista de Moraes (Itaquaquecetuba, Brasil, 7 de junio de 1970), conocido deportivamente por su apodo Cafu, es un exfutbolista brasileño que jugaba como defensa lateral derecho. Es el líder de todos los tiempos en apariciones con la selección brasileña, con 142 a partir del 30 de marzo de 2005. Jugó en dos equipos brasileños campeones del mundo y en 2002 se convirtió en el único jugador en jugar tres finales consecutivas de la Copa del Mundo.

[fr] Cafu

Marcos Evangelista de Moraes, dit Cafu, né le 7 juin 1970 à São Paulo au Brésil, est un footballeur international brésilien évoluant au poste d'arrière droit.
- [it] Cafu

[ru] Кафу

Кафу́ (порт. Cafu; полное имя — Ма́ркус Эванжели́ста ди Мора́ес; порт. Marcos Evangelista de Moraes; 7 июня 1970, Сан-Паулу, Бразилия) — бразильский футболист, двукратный чемпион мира в составе сборной Бразилии (1994, 2002). В 2002 и в 2006 годах на чемпионатах мира был капитаном сборной. Первый и пока единственный футболист, сыгравший в трёх финальных матчах чемпионатов мира (1994, 1998, 2002)[1]. Двукратный победитель Кубка Либертадорес и Межконтинентального кубка в составе «Сан-Паулу», чемпион Бразилии, двукратный чемпион Италии, победитель Лиги чемпионов УЕФА в составе «Милана», Футболист года в Южной Америке 1994, входит в список ФИФА 100.



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