Nel 1909 il sistema dei due campionati "federale" (aperto agli stranieri) e "italiano" (aperto solo ai calciatori italiani) venne riproposto, e la Juventus partecipò a entrambi i campionati. Al campionato "federale", o "Coppa Zaccaria Oberti", iniziato a gennaio, fu eliminata al primo turno delle eliminatorie piemontesi dal Torino, a sua volta eliminato nel turno successivo dalla Pro Vercelli alla fine vincitrice del torneo.[1]La Stampa, commentando l'eliminazione, affermò: «E la Juventus godrà di un certo riposo, che le auguriamo foriero di miglioramento di stile di gioco, e preludio necessario ad assicurarsi l'altro campionato, quello più ambito ancora: il Campionato italiano!».[2]
Il campionato "italiano" (o "Coppa Romolo Buni") iniziò invece a marzo e fu trionfale per la Juventus che, superate le eliminatorie piemontesi grazie ai forfait di Torino e Pro Vercelli, sconfisse dapprima la Doria nella semifinale ligure-piemontese[3][4][5] e poi, in finale, la USM (1-1 in casa, 2-1 in trasferta), vincitore della semifinale lombardo-veneta (dove aveva sconfitto il Vicenza con un complessivo 10-1, 2-1 all'andata e 8-0 al ritorno), aggiudicandosi così la Coppa Romolo Buni e il Campionato italiano di Prima Categoria,[6] chiudendosi in tal modo il ciclo dei giocatori-pionieri come Umberto Malvano e Domenico Donna.
La FIF, tuttavia, legittimò a posteriori come titolo di "Campione d'Italia" il trofeo federale vinto dalla Pro Vercelli e disconobbe quello italiano ottenuto dai bianconeri, a causa dell'attività di boicottaggio dei club contrari alla divisione del campionato: destino esattamente opposto a quello dei tornei del 1908.
Maglie
A seguito di una modifica del regolamento del gioco del calcio, da questa stagione divenne obbligatorio per il portiere indossare una divisa diversa da quella dei giocatori di movimento.
Secondo La Stampa, Bianchi segnò «[...] negli ultimi cinque minuti della ripresa [...]»; cfr. I Campionati italiani a Torino., in La Stampa, 26aprile1909, p.5. URL consultato il 25aprile2021. Il Corriere della Sera precisa che la marcatura fu siglata «[...] due minuti prima della fine del match [...]»; cfr. Una serie di matches a Torino, in Corriere della Sera, 26aprile1909, p.4.
Risultato a tavolino per rinuncia della Pro Vercelli: «I Campionati italiani di quest'anno, se pur volgono relativamente a bene perché con lodevole fretta verranno in breve sbrigati, dal lato sportivo rappresentano invece una specie di... liquidazione volontaria per gli inaspettati e numerosi forfaits dichiaratisi alla vigilia delle eliminatorie regionali. In Piemonte abbiamo avuto difatti: il F. C. Torino [...] La Pro Vercelli, che ormai troppo carica di allori e con tre o quattro elementi di prima squadra sotto le armi, ha giustamente ceduto il campo alla sua seconda squadra, che pur promette assai bene»; cfr. I Campionati Italiani., in La Stampa Sportiva, 9maggio1909, p.8. URL consultato il 2maggio2021. Già ne La Stampa del 26aprile1909 si asseriva che, con la vittoria sul Piemonte, «[...] il «F. C. Juventus» entra nel primo girone, come vincitore delle eliminatorie torinesi, contro la «Pro Vercelli» la quale, però, a quanto dicesi, pare intenda ritrarsi dall'agone dei campionati italiani di 1.a categoria»; cfr. I Campionati italiani a Torino., in La Stampa, 26aprile1909, p.5. URL consultato il 2maggio2021.
Secondo La Gazzetta dello Sport, per la quale erroneamente il primo tempo si concluse senza reti, nella ripresa «[s]ono passati 5 minuti e nella foga del giuoco gli Juventini fanno penetrare nel loro goal la palla in favore dei genovesi»; cfr. Attilio Carbone, Andrea Doria batte Juventus 3 a 1 (JPG), in La Gazzetta dello Sport, 10maggio1909. URL consultato il 9maggio2021. Anche per La Stampa Sportiva l'Andrea Doria beneficiò di un'autorete, senza ulteriori specificazioni su minuto e marcatore; cfr. I Campionati Italiani di prima categoria., in La Stampa Sportiva, 16maggio1909, p.6. URL consultato il 9maggio2021.
Il direttore di gara fu Berardo del Piemonte «[...] essendo venuto a mancare all'ultimo momento quello inviato dalla Federazione [...]»; cfr. Il campionato italiano. La gara di ieri a Torino., in La Stampa, 17maggio1909, p.5. URL consultato il 16maggio2021.
La seconda rete genovese fu segnata da Calì su «[...] un calcio libero ad una ventina di metri dal goal juventino [...]», descrizione che sembrerebbe riferirsi a un calcio di rigore; cfr. Il campionato italiano. La gara di ieri a Torino., in La Stampa, 17maggio1909, p.5. URL consultato il 16maggio2021.
Gara disputata in campo neutro a Milano poiché le due squadre si trovavano «[...] a parità di punti e di goals [...]»; cfr. Il campionato italiano. La gara di ieri a Torino., in La Stampa, 17maggio1909, p.5. URL consultato il 23maggio2021.
Secondo il Corriere della Sera, Armano segnò la rete decisiva «[...] al 7 minuto del primo tempo supplementare [...] Alle 19.35 tutto era definito con sollievo di tutti»; cfr. Le giornate campali dell'Est e dell'Ovest nei campionati italiani, in Corriere della Sera, 24maggio1909, p.5.
Gara iniziata alle ore 16:00 CET circa benché programmata per le 15:00; cfr. La finale dei campionati italiani 1909, in Corriere della Sera, 5giugno1909, p.5. Cfr., ancora, Antonio Bianchi, «Iuventus F. C.» di Torino vince il Campionato italiano., in La Stampa Sportiva, 13giugno1909, p.17. URL consultato il 6giugno2021.
Secondo il Corriere della Sera, Pizzi avrebbe pareggiato al 39'; cfr. Il campionato italiano 1909 vinto dalla «Juventus» di Torino, in Corriere della Sera, 7giugno1909, p.2.
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