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L'A.S.D. Associazione Calcio Savoia 1908, meglio nota come Savoia[3], è una società calcistica italiana con sede nella città di Torre Annunziata (NA).

ASD AC Savoia 1908
Calcio
Oplontini, Biancoscudati, Torresi
Segni distintivi
Uniformi di gara
Casa
Trasferta
Colori sociali Bianco
Simboli Stemma sabaudo
Inno L'inno al Savoia
F. Manfredi / D. Ausiello (1933)[1][2]
Dati societari
Città Torre Annunziata (NA)
Nazione  Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Eccellenza Campania
Fondazione 1908
Rifondazione1929
Rifondazione1936
Rifondazione1955
Rifondazione2001
Rifondazione2010
Rifondazione2015
Rifondazione2021
Proprietario Casa Reale Holding SpA
Presidente Emanuele Filiberto di Savoia
Allenatore Antonio De Stefano
Stadio Alfredo Giraud
(12 750 posti)
Sito web calciosavoia1908.it
Palmarès
Si invita a seguire il modello di voce

È una delle squadre con la storia più antica dell'Italia meridionale,[4] dal momento che la prima società biancoscudata fu fondata il 21 novembre 1908,[4] da un gruppo di industriali di molini e pastifici, con l'aiuto di altri personaggi della media borghesia torrese. Il colore sociale è il bianco, colore della materia prima dell'economia torrese dell'epoca: la farina. Il simbolo del club è lo scudo Savoia stilizzato, e la squadra gioca le sue partite casalinghe nello stadio Alfredo Giraud.

Nella stagione 1923-1924 il Savoia si laureò campione dell'Italia centromeridionale[5] e perse la finalissima per il titolo nazionale contro il Genoa[4]. Annovera nella sua storia la partecipazione a cinque campionati di primo livello, antecedenti al girone unico[6], e quattro di secondo livello, di cui 3 di Serie B[7]. Il club assunse la denominazione di Torrese dal 1944[8] al 1955.[9]


Storia


Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'Unione Sportiva Savoia 1908.

Dagli esordi al secondo dopoguerra


Il 21 novembre 1908 a Torre Annunziata un gruppo di industriali dei molini e pastifici locali fondò l'Unione Sportiva Savoia. Ciro Ilardi fu il primo presidente[10] e fra i soci fondatori c'erano Italo Moretti, Leonida Bertone e Willy Fornari che fu anche il primo allenatore.[11] L'origine del nome non è nota. Una prima ipotesi è l'incitamento dei soldati sabaudi Avanti Savoia, di cui i soci fondatori avevano fatto parte e combattuto per la Casa Reale.[10][12] Un'altra ipotesi, è un omaggio alla casata regnante.[10][12] L'ultima vuole che il nome fosse quello del locale dove è avvenuta la fondazione, ossia il cinema-teatro Savoia di Torre Annunziata.[10]

Il Savoia nel 1911
Il Savoia nel 1911

Nel 1915 la società si affiliò alla FIGC[11] ed il primo torneo ufficiale disputato fu la Coppa Internazionale, giocata nel 1916 con Naples, Puteoli, Bagnolese ed Internazionale, e conclusa al 3º posto.[13] Durante la Grande Guerra vinse il campionato Campano di terza categoria[14] ed il 3 novembre 1919 - perso lo spareggio per l'ammissione alla Prima Categoria contro la Pro Caserta[15] - partecipò al campionato di Promozione 1919-1920 dove, pur arrivando terzo,[15] fu ammesso alla Prima Categoria 1920-1921 per l'allargamento dei quadri federali. In questo periodo il club assorbì la seconda squadra cittadina della Pro Italia[16] e il 13 giugno 1920 venne inaugurato il campo Oncino.[16]

Il Savoia vicecampione d'Italia. In piedi da sinistra: Di Giorgio (all.), Maltagliati, Ghisi I, Bobbio, Mombelli, Orsini; al centro da sinistra: Borghetto, Gaia, Cassese; seduti da sinistra: Nebbia, Visciano, Lobianco
Il Savoia vicecampione d'Italia. In piedi da sinistra: Di Giorgio (all.), Maltagliati, Ghisi I, Bobbio, Mombelli, Orsini; al centro da sinistra: Borghetto, Gaia, Cassese; seduti da sinistra: Nebbia, Visciano, Lobianco

Nelle prime due stagioni in massima serie il club non superò la fase regionale, ottenendo un terzo e un secondo posto, con alla guida prima Fornari e poi Garozzo. Successivamente, anche sotto il controllo della Voiello, si ebbe il primo e maggior ciclo vincente della storia del club, che conquistò tre titoli consecutivi di campione campano,[17][18] un titolo di campione dell'Italia centromeridionale e disputò la doppia finale scudetto del 1924 persa contro il Genoa.[19][20] Fino ad allora i Campioni dell'Italia Centromeridionale avevano subito sempre sonore sconfitte dai grandi club del settentrione,[21][22][23][24][25] ma dopo l'onorevole sconfitta dell'andata per 3-1, nella gara di ritorno il Savoia entrò nella storia del calcio italiano pareggiando per 1-1 contro gli otto volte campioni d'Italia, diventando il primo club del Centro-Sud a terminare invitto una partita.[26] Allenatore di quel triennio fu Raffaele Di Giorgio affiancato da Wisbar negli ultimi due anni. Questo l'undici vicecampione d'Italia: Visciano, Nebbia, Lobianco, Cassese, Gaia, Borghetto, Orsini, Ghisi I, Bobbio, Mombelli, Maltagliati.

Successivamente i problemi finanziari costrinsero il presidente Teodoro Voiello a lasciare le redini della società, che di fatto sospese l'attività agonistica nazionale.[27] Disputato il campionato di Seconda Divisione, perso solo allo spareggio contro il Terni,[28] fu ugualmente promosso in Prima Divisione dal Direttorio Divisioni Superiori per meriti sportivi, in seguito all'allargamento dei quadri societari.[29] La crisi finanziaria si acuì anche in seguito al tentativo di combine nella gara interna giocata contro la Fiorentina, in cui la FIGC comminò al club una multa di 4500 lire che portò al fallimento della società[30] determinando un nuovo stop di un anno, cui si aggiunse anche la chiusura dello storico campo Oncino. In seguito a questi eventi nel 1929 venne inaugurato il campo Formisano.

Dagli anni trenta, nel cui primo lustro ebbe la denominazione di Fascio Sportivo Savoia, il club giocò stabilmente in Serie C fino al secondo dopoguerra, escluso il biennio 1936-1938, divenendo prima Associazione Calcio Torre Annunziata[31] e poi Spolettificio Torre Annunziata,[32] di fatto una squadra militare[32] costituita principalmente da calciatori che svolgevano la leva nella caserma cittadina, la quale riconquistò la Serie C dominando il campionato con quattordici vittorie e un pareggio in sedici incontri.[33] Con l'acquisto di Enrico Colombari, che proprio a Torre Annunziata concluse la carriera di calciatore e iniziò quella di allenatore, il club si classificò al secondo posto nel 1938-1939 alle spalle della MATER di Fulvio Bernardini; poi, con Osvaldo Sacchi come trainer, ottenne nel 1939 il miglior risultato di sempre in Coppa Italia, in cui raggiunse i sedicesimi di finale; successivamente, con Ruggero Zanolla, arrivò quinto nel 1940-41 e terzo nel 1942-43.

Nel 1944, per motivi politici, dovette rinunciare sia allo stemma sabaudo, simbolo del club, sia alla denominazione mutata prima in Ilva Torrese e poi in Unione Sportiva Torrese.[8] Durante gli ultimi anni del secondo conflitto mondiale partecipò alla Coppa della Liberazione del 1944[34] e al Campionato Campano Misto del 1945[35] piazzandosi rispettivamente al secondo e al nono posto.[36] Alla ripresa dei campionati la Torrese si classificò quarta nel 1945-46 e, grazie alle rinunce di Benevento e Gladiator, ottenne la prima promozione in Serie B della sua storia.[37] Sotto la presidenza Carotenuto, la guida tecnica di Dario Compiani e con i gol del trio d'attacco Calleri, Ghezzi e Rossi, la compagine oplontina si classificò sesta nel 1946-47,[38] che rappresenta ad oggi il punto più alto raggiunto dalla società biancoscudata dall'istituzione del girone unico. Con la riduzione dei quadri federali, il 12º posto del 1948 sancì il ritorno in Serie C. Da quell'anno il club cominciò ad indebolirsi instaurando un lento declino in cui si registrarono ben quattro retrocessioni a fronte di una sola promozione fino ad arrivare al fallimento nel 1955, anno che vide anche la chiusura del Formisano che aveva ospitato i bianchi per circa un quarto di secolo.


Anni 1950-1980


Con la rifondazione del 1955 il club assunse nuovamente la vecchia denominazione di Unione Sportiva Savoia, ma la mancanza di uno stadio proprio e la carenza cronica di fondi portò un periodo buio privo di vittorie significative durato un decennio. Finalmente dopo anni di peregrinazioni sui campi della provincia, il 25 gennaio 1962 ci fu l'inaugurazione dello stadio Comunale e due anni dopo, divenuto Associazione Polisportiva Savoia, sotto la guida di Bruno Pesaola il primo anno e del duo Spartano-Lopez nel secondo, ci fu la vittoria di due campionati consecutivi, con il ritornò del club in Serie C nel 1965. Tuttavia non riuscì a tenere la categoria, nonostante la disputa di un discreto campionato che lo vide a sei giornate dal termine a un punto dalla salvezza, ma sei sconfitte consecutive annullarono tutto il vantaggio sulle inseguitrici. Fu retrocesso in seguito allo spareggio perso contro il Nardò per 2-0.

Retrocesso nuovamente in D, disputò quattro campionati giocati ad altissimo livello in cui arrivò due volte secondo, nel 1967 a un punto dall'Internapoli di Wilson e nel 1968 alle spalle del Matera, mentre vinse l'edizione del 1970 ai danni dei rivali storici della Turris. Dopo un buon piazzamento nel primo anno di C, il club fu attanagliato da nuovi problemi economici che portarono ad una doppia retrocessione, e solo l'intervento dell'editore D'Amelio salvò la società dal fallimento. Con l'avvento di Gioacchino Coppola alla presidenza ci fu il pronto ritorno in Serie D. Passato lo scettro del comando nelle mani dell'imprenditore Franco Immobile, ci fu un periodo sia di stabilità economica che di continuità di risultati, tanto che nel 1978 il club arrivò a disputare lo spareggio per la neo costituita Serie C2. Nonostante la sconfitta però, la FIGC decise di ripescare ugualmente gli oplontini per meriti sportivi riportandoli tra i professionisti. È questo l'anno in cui avvenne il cambio di denominazione che aggiunse al nome del club l'anno di fondazione, divenendo Associazione Calcio Savoia 1908. Dopo due ottimi piazzamenti al quinto e quarto posto e un piazzamento di centro classifica, nel 1982 la squadra retrocesse in Interregionale, dove restò per otto stagioni consecutive di cui sei disputate sotto la presidenza di Michele Gallo.


Anni 1990-2000


Con l'acquisizione del club da parte della famiglia Farinelli, si gettarono le basi di quello che si rivelò un nuovo ciclo vincente che durò fino al nuovo millennio. Nel 1989 sotto la presidenza di Pasquale Farinelli, il Savoia dopo un testa a testa con lo Stabia durato per l'intero torneo, tagliò il traguardo della Serie C2 ottenendo sul campo una promozione che mancava da 15 stagioni. Nel 1993 un campionato interlocutorio portò il Savoia a giocarsi la categoria in un nuovo spareggio, stavolta contro il Licata. I siciliani - arrivati allo spareggio dopo un pareggio con il Monopoli che più tardi si scoprì inficiato da un illecito sportivo - vinsero, ma in estate i campani vennero ripescati nel professionismo per una sequenza di fallimenti in C1 e C2 che liberò spazio agli oplontini. Il club tenne la categoria fino al 1995. Con l'abbandono dei Farinelli e l'esiguità di risorse economiche, il nuovo presidente Viglione affidò la guida tecnica ad un giovane Luigi De Canio, il quale dopo una tranquilla salvezza conquistata nel primo anno, nel 1995 riuscì a ottenere la promozione in Serie C1, battendo ai play-off il Matera per 2-1 allo Zaccheria di Foggia.

Alla fine di quel campionato, l'imprenditore Mario Moxedano rilevò il club da Franco Salvatore e ripianò il deficit economico. L'ambizioso presidente, grazie agli investimenti nelle campagne acquisti che portò a Torre Annunziata giocatori quali Carruezzo, De Rosa, Porchia, Marasco e Veronese, riuscì nell'impresa di riportare il club a giocare in Serie B dopo un'assenza durata oltre mezzo secolo. La promozione fu sfiorata già nel 1997, quando il Savoia perse la finale play-off contro l'Ancona per 1-0. Si ripeté nel 1999 quando, raggiunti i play-off grazie all'ultimo posto disponibile e partito con lo sfavore dei pronostici, il team guidato da Osvaldo Jaconi eliminò prima il Palermo nella doppia semifinale e poi i cugini della Juve Stabia per 2-0, nella finale giocata al Partenio di Avellino.

Nonostante i 16 gol di Ghirardello, la stagione in Serie B non fu brillante anche se rappresentò uno dei momenti più importanti della storia calcistica dal dopoguerra: il Savoia finì al 19º posto retrocedendo, ma ottenendo alcuni risultati di rilievo quali le vittorie casalinghe contro Empoli e Sampdoria (entrambe per 1-0), la vittoria esterna (1-3) contro la Salernitana e i pareggi contro il Napoli al San Paolo e il Brescia al Rigamonti. L'anno dopo, in C1 il Savoia tentò nuovamente la scalata tra i cadetti, ma dopo una partenza sprint ed una storica vittoria casalinga per 5-1 contro un Palermo - poi promosso in B - sfiorò gli spareggi-promozione rimanendone fuori solo per la classifica avulsa nei confronti dell'Ascoli.

Alla fine della stagione 2000-01, il presidente Moxedano annunciò la cessione della società ad un imprenditore sorrentino, tale Antonino Pane, tuttavia quest'ultimo si rese subito colpevole di numerose irregolarità finanziarie sancendo la mancata iscrizione al campionato di serie C1 e il fallimento della società. Per tali vicende Antonino Pane fu in seguito giudicato e condannato a sei anni di carcere.[39]

Ripartito dall'Eccellenza grazie alla fusione con lo storico club dell'Internapoli, assumendo per un solo anno la denominazione di Intersavoia[40], il club risalì subito in Serie D, disputando 8 stagioni consecutive, prima con il nome di Società Sportiva Savoia e successivamente con quello di Football Club Savoia 1908. Dal 2003 al 2007 disputò e perse tre finali play-off, fallendo così il ritorno tra i professionisti.

Nell'anno del centenario vi fu la retrocessione nel campionato di Eccellenza, durante il quale il club, collassato economicamente, il 14 novembre 2009 decise di ritirarsi a torneo in corso[41] rimediando la seconda retrocessione in due anni.


Anni 2010


Rifondato il 19 giugno 2010, dai dirigenti dell'Atletico Savoia, la seconda squadra cittadina militante in Promozione, con il benestare del sindaco e degli ultras, assunse la denominazione di Associazione Sportiva Dilettantistica Calcio Savoia iscrivendosi al campionato campano di Promozione 2010-2011.

Il 17 febbraio 2011 il club acquistò, tramite un'asta tenutasi presso il Tribunale di Torre Annunziata, lo storico brand Associazione Calcio Savoia 1908,[42][43] lì depositato dal fallimento del 2001.

Con la vittoria consecutiva dei due campionati di Promozione ed Eccellenza, e la conquista di una Coppa Italia regionale,[44] il club fece ritorno in Serie D nel 2012.[4]

La squadra del Savoia nella stagione 2018-2019
La squadra del Savoia nella stagione 2018-2019

Con la nuova stagione in società subentrò una cordata di imprenditori avellinesi capeggiati da Sergio Contino, che dopo un campionato di media classifica, cedette le quote societarie da lui possedute (70%) all'imprenditore Lazzaro Luce,[45] il quale successivamente rilevò anche il rimanente 30% dai soci di minoranza.[46][47] Luce allestì un organico con calciatori di categorie superiori, tra cui Francesco Scarpa e Mariano Stendardo, e il 17 aprile 2014 il Savoia ritornò tra i professionisti dopo 13 anni dall'ultima apparizione.[48] Il 3 ottobre 2014, la famiglia Luce cedette il sodalizio al Consorzio Stabile Segesta capeggiato da Quirico Manca,[49] il quale portò il club prima alla retrocessione sul campo e poi ad un nuovo fallimento, sancito anche grazie ad ingaggi stratosferici per la categoria, mai elargiti ai 46 calciatori tesserati,[50] subendo la radiazione dai campionati nazionali.

Rifondato grazie alla fusione tra il Campania di Arnaldo Todisco e la Futsal Oplonti, venne costituita l'A.S.D. Oplonti Pro Savoia, che rilevò la tradizione sportiva biancoscudata e si iscrisse all'Eccellenza Campania 2015-2016.[51][52]

Sotto la presidenza di Antonio Nuzzo,[53] il 30 agosto 2017 il club assunse la denominazione di A.S.D. Savoia 1908[54][55], conquistò una seconda affermazione nella Coppa Italia regionale,[56] stabilì il record societario di reti segnate in una stagione (130 gol)[57] e ottenne la promozione in serie D.

Nel luglio 2018 il club passò ad Alfonso Mazzamauro ed assunse la storica denominazione di U.S. Savoia 1908[58] ed il 21 novembre dello stesso anno ci fu la celebrazione dei 110 anni di attività[59].


Anni 2020


Dopo due campionati di vertice conclusi con un secondo posto nel 2020 e un terzo posto l'anno seguente, a luglio del 2021 il titolo sportivo viene trasferito a Giugliano non permettendo al Savoia l'iscrizione al campionato di Serie D.[60] L'FC Giugliano, il vecchio sodalizio gialloblu retrocesso in Eccellenza del presidente Pellerone, dopo aver visto respinta la richiesta di ripescaggio in quarta serie, trasferisce il titolo a Torre Annunziata giocando però con il nome di "F.C. Giugliano 1928",[61][62] in quanto erano scaduti i termini per il cambio denominazione, ritornando ad essere AC Savoia 1908 solo nel luglio 2022.[63]
Il 1º novembre dello stesso anno, il presidente Pellerone cede gratuitamente il titolo sportivo ai tifosi, i quali mantengono in vita il club.[64] Il 9 novembre Emanuele Filiberto di Savoia presenta il progetto Casa Reale Holding SpA,[65] quotato alla Borsa di Vienna,[66] attraverso il quale acquisisce il club e ne assume la presidenza il successivo 23 novembre.[67]


Cronistoria


Lo stesso argomento in dettaglio: Cronistoria del Savoia 1908.

Di seguito la cronistoria essenziale del Savoia 1908[68].

Cronistoria essenziale dell'A.S.D. Unione Sportiva Savoia 1908
  • 1908 - Fondazione dell'Unione Sportiva Savoia.

  • 1915-1916 - Il sodalizio dell'U.S. Savoia si affilia alla F.I.G.C..
  • 1919-1920 - 3º nel girone B della Promozione Campania. Promosso d'ufficio in Prima Categoria.

Campione Campano.
Campione Campano.
Campione della Lega Sud.
Campione Campano.
  • 1926-1927 - 1º nel girone C della Seconda Divisione Sud. 2º nel girone finale meridionale dopo aver perso lo spareggio. Promosso in Prima Divisione dalla Federazione.
  • 1927-1928 - 7º nel girone D della Prima Divisione. Si ritira nel corso della stagione, dopo dodici giornate, per gravi problemi economici dovuti al Caso Savoia-Fiorentina che portarono il club al fallimento.
  • 1929-1930 - 1º nel girone B campano della Terza Divisione. 1º nel girone finale Campano della Terza Divisione. Inizialmente promosso in Seconda Divisione, viene poi ammesso d'ufficio dalla Federazione in Prima Divisione.

Vince la Coppa Campania.
Vince la Targa Capocci.

  • 1945-1946 - 4º nel girone D della Lega Nazionale Centro-Sud di Serie C. Promosso in Serie B dalla F.I.G.C. per aver mantenuto in vita il club anche durante la guerra.
  • 1947-1948 - 12º nel girone C della Serie B. Retrocesso in Serie C.



  • 1971-1972 - 20º nel girone C della Serie C. Retrocesso in Serie D.
  • 1977-1978 - 5º nel girone G della Serie D. Promosso in Serie C2 per meriti sportivi nonostante abbia perso lo spareggio.


  • 1992-1993 - 16º nel girone C della Serie C2. Retrocesso nel Campionato Nazionale Dilettanti dopo aver perso i play-out e successivamente ripescato.
  • 1994-1995 - 4º nel girone C della Serie C2. Promosso in Serie C1 dopo aver vinto i play-off.
  • 1996-1997 - 3º nel girone B della Serie C1. Perde lo spareggio-promozione.
  • 1998-1999 - 5º nel girone B della Serie C1. Promosso in Serie B dopo aver vinto i play-off.
  • 1999-2000 - 19º in Serie B. Retrocesso in Serie C1.

  • 2000-2001 - 6º nel girone B della Serie C1. Al termine del campionato viene estromesso per irregolarità finanziarie e cancellato dai campionati professionistici.
  • 2003-2004 - 4º nel girone G della Serie D. Perde la finale dei play-off.
  • 2004-2005 - 3º nel girone G della Serie D. Perde la finale dei play-off.
Campione d'Italia Juniores Nazionali.

  • 2013-2014 - 1º nel girone I della Serie D. Promosso in Lega Pro.
  • 2014-2015 - 20º nel girone C della Lega Pro. Retrocesso in Serie D.

  • 2020-2021 - 3º nel girone G della Serie D. Perde la finale dei play-off.

Colori e simboli



Colori


Nel 1908 anno di fondazione dell'U.S. Savoia come colore sociale fu scelto il bianco. Il motivo è che all'epoca a Torre Annunziata erano presenti molti molini e pastifici, e quindi bianco era il colore della materia prima di tale industria: la farina.[10] Tale colorazione è rimasta in uso fino ad oggi, tranne alcune eccezioni. Il primo cambiamento si ebbe nel maggio del 1919, quando l'U.S. Savoia partecipò al Trofeo Corriere di Napoli con una casacca azzurra.[70] Subito si ritornò al bianco, che sparì nuovamente dopo quasi vent'anni. Infatti il campionato di Prima Divisione 1937-1938 fu disputato indossando nuovamente una casacca azzurra, stavolta perché ci fu anche il cambio di denominazione in Spolettificio Torre Annunziata.[71] A fine campionato ritornò il bianco e la denominazione di U.S. Savoia. L'ultima volta che i colori sociali furono diversi dal bianco, fu nel Campionato campano del 1945[35], in cui fu indossata ancora una casacca azzurra. È da sottolineare che il colore sociale pur essendo il bianco, spesso sono stati utilizzati pantaloncini e/o calzettoni di colore nero, il cui uso si è un po' alternato negli anni.

1908
1919
Anni '20
Anni '30
1937-1938
1945
1946-1947
1994-1995
Evoluzione dello stemma
Lo stemma usato negli anni '20
Lo stemma usato negli anni '20
Lo stemma usato negli anni '30
Lo stemma usato negli anni '30
Lo stemma utilizzato nella stagione 1937-1938
Lo stemma utilizzato nella stagione 1937-1938
Lo stemma nel 1968
Lo stemma nel 1968
Lo stemma usato dal 1978 al 1995
Lo stemma usato dal 1978 al 1995
Lo stemma usato dal 1995 al 2015
Lo stemma usato dal 1995 al 2015
Lo stemma del centenario usato nel 2008
Lo stemma del centenario usato nel 2008
Lo stemma usato nel 2018
Lo stemma usato nel 2018
Lo stemma usato dal 2019
Lo stemma usato dal 2019
Logo in uso dal 2022
Logo in uso dal 2022

Simboli ufficiali



Stemma

Il primo simbolo del club fu lo stemma di Casa Savoia, usato dalla fondazione nel 1908 fino al 1930. Da quell'anno (a seguito della ridenominazione societaria Fascio Sportivo Savoia) e fino al 1936 tale stemma fu affiancato dal fascio littorio e racchiuso in un ovale di colore blu. Nel campionato 1937-38 la società fu denominata Spolettificio Torre Annunziata (essendo la squadra formata dai militari della locale Real Fabbrica d'Armi) e adottò come stemma il fregio dell'Artiglieria. Dall'anno successivo ritornò in uso lo stemma di Casa Savoia, che nel 1944 fu abbandonato per motivi storico-politici[8] al pari della denominazione, mutata in U.S. Torrese. La società non adottò nessun simbolo fino al 1955, anno in cui il club fu rifondato come U.S. Savoia, riadottando pertanto lo stemma sabaudo come simbolo. Nel 1978 subentrò uno scudetto stilizzato, suddiviso longitudinalmente in due parti: a sinistra era raffigurato uno scudo color rosso vivo crociato di bianco, mentre nella parte opposta campeggiava la scritta A.C. SAVOIA 1908 in nero su fondo bianco. Lo scudetto veniva inoltre contornato da una cornice di color oro brillante con riflessi in chiaroscuro. Siffatto emblema è stato sostanzialmente mantenuto anche a seguito della rifondazione del 2015: le uniche modifiche hanno riguardato il bordo (colorato di nero) e la dicitura nella parte destra, mutata in OP SAVOIA.

Inno al Savoia
Inno al Savoia

Inno

«Se giuoca il Savoia
nessuno s'annoia...
»

(Ritornello dell'inno al Savoia)

Nel 1933, viene composto "L'inno al Savoia", una marcia composta dal Maestro F. Manfredi che scrive i versi, e dal Maestro D. Ausiello che scrive la musica.[1][2] Di tale inno si era persa ogni traccia, quando nel 2010 è stato ritrovato in un articolo di un giornale d'archivio[1], ed avendo la musica e il testo originali è stato riadattato e ricantato[1].


Strutture



Stadio


Lo stesso argomento in dettaglio: Campo Montagnelle, Campo Oncino, Campo Formisano e Stadio Alfredo Giraud.
Lo stadio Alfredo Giraud
Lo stadio Alfredo Giraud
L'ingresso dello stadio
L'ingresso dello stadio

Il primo campo da gioco utilizzato dal Savoia fu quello denominato campo Montagnelle, misurava cinquanta metri di lunghezza e quasi trenta di larghezza, con un fondo che nelle giornate di pioggia, si trasformava in sabbie mobili[10].

Il 13 giugno 1920 venne inaugurato il campo Oncino. Qui furono giocate partite memorabili, tra cui Savoia-Genoa del 7 settembre 1924, per l'assegnazione dello scudetto.

A partire dalla stagione calcistica 1929-30 si cominciò a giocare nel nuovo campo Formisano, dal nome della famiglia che mise a disposizione il terreno per costruirlo.[72] Misurava centouno metri di lunghezza e sessanta di larghezza ed era capace di cinquemila posti[73]. Sorse in pratica al posto del campo Montagnelle.

Il Savoia gioca le sue partite casalinghe nello stadio Alfredo Giraud, inaugurato nel 1962 con il nome di Comunale. Lo stadio, che ha una capienza di 12.500 posti, nel 1982 fu intitolato ad Alfredo Giraud, padre degli ex biancoscudati Raffaele, Michele e Giovanni Giraud[74], nonché vicepresidente del Savoia vicecampione d'Italia nel 1924[16]. Ammodernato nel 1999 in occasione della promozione in Serie B del Savoia, è stato nuovamente rinnovato nel 2010, con l'aggiunta del manto di erba sintetica di ultima generazione.


Centro di allenamento


Il Savoia effettua gli allenamenti presso le strutture dello stadio Alfredo Giraud di Torre Annunziata.


Società


Il Savoia è un'associazione calcistica, formata da un presidente, un presidente onorario, un vicepresidente, un segretario, un tesoriere e dieci consiglieri. Si è costituita tale nell'estate del 2011.

La sede sociale del Savoia è situata in corso Umberto I. Questo è l'elenco delle sedi ufficiali del Savoia utilizzate nel corso della sua storia:

Cronologia delle sedi ufficiali
  • 1908 Cinema-Teatro Savoia sede di fondazione della società[75]
  • 1920 corso Umberto I[76]
  • 1923 via Maresca[77]
  • 1924 corso Umberto I[78]
  • 1937 largo Fabbrica d'Armi[71]
  • 1938 piazza Ernesto Cesaro, 20[79]
  • 1939 corso Umberto I, 23[73]
  • 1940 via Roma, 10[80]
  • 1944 via Vittorio Veneto[34]
  • 1945 piazza Nicotera[35]
  • 1946 piazza Ernesto Cesaro (Bar Stella)[81]
  • 1950 corso Umberto I[82]
  • 1953 corso Vittorio Emanuele III (Circolo dell'Unione)[83]
  • 1955 via Zuppetta[84]
  • 1956 corso Umberto I, 147[85]
  • 1959 via Mazzini, 12[86]
  • 1961 corso Umberto I[87]
  • 1964 via Gambardella, 70 (Villa Lettieri)[88]
  • 1966 rampa Nunziante, 16[89]
  • 1969 piazzale Kennedy, 2 (divenuto poi piazzale Gargiulo nel 1986)[90]
  • 2010 corso Umberto I, 69[91]
  • 2012 via Tagliamonte, 2[92]
  • 2022 piazza Gargiulo, 2 c/o Stadio Alfredo Giraud[93]


Di seguito sono riportate le cronologie degli sponsor ufficiali e tecnici del club:[94]

Cronologia degli sponsor tecnici
  • 1908-1982 Non presente
  • 1982-1992 Ennerre
  • 1992-1994 Cis
  • 1994-1995 Erreà
  • 1995-1996 Galex
  • 1996-1998 Hummel
  • 1998-1999 Royal Sport
  • 1999-2000 Hummel
  • 2000-2001 Herod
  • 2001-2002 Fly line
  • 2002-2013 Legea
  • 2013-2014 HS Football
  • 2014-2016 Zeus Sport
  • 2016-2021 Givova[95]
  • 2021-2022 MaGma Sport[96]
  • 2022-2023 Legea[97]
Cronologia degli sponsor ufficiali
  • 1908-1985 Non presente
  • 1985-1986 Immobiliare Oplonti
  • 1986-1988 Oplonti Marina del sole
  • 1989-1991 Big's club
  • 1991-1994 La Doria
  • 1994-1996 Non presente
  • 1996-1997 Oplonti Marina del sole
  • 1997-1998 Telelibera 63
  • 1998-1999 Edil Gamo
  • 1999-2000 Challoils
  • 2000-2001 Gruppo Miranda automobili
  • 2001-2002 Centro Medico Oplonti
  • 2002-2003 sssavoia.com official website
  • 2003-2004 Napoli Canale 21[98]
  • 2004-2006 Farmacie Matachione
  • 2006-2007 di Maio flex
  • 2007-2008 Latte è più Yogurt
  • 2008-2009 Automary
  • 2009-2010 Non presente
  • 2010-2011 Pasta Setaro
  • 2011-2012 Pasta Setaro-Farmacie Matachione-Guidus
  • 2012-2013 Sbanky Poker-Pasta Setaro-GBetSport
  • 2013-2014 Non presente
  • 2014-2015 LA 91 Petroli[99]
  • 2015-2016 Cosmo Service[100]
  • 2016-2017 èpiù[101]
  • 2017-2018 NORDEST Imballaggi s.r.l.[102]
  • 2018-2021 Mazzamauro International s.r.l.[103]
  • 2021- CMC-Centro Medico Convenzionato[96]

Impegno nel sociale


La società aderisce al consorzio Oplontis Onlus no profit, operante sul territorio della città di Torre Annunziata, teso a tutelare i minori e le fasce più deboli della società civile.[104]
Il club il 2 ottobre 2013, nella persona del presidente Lazzaro Luce, ha aderito alla campagna di sensibilizzazione della violenza contro le donne, organizzata dal gruppo "Ferma il Femminicidio" di Torre Annunziata[105][106].


Settore giovanile


La Juniores oplontina è stata Campione d'Italia nel 2004-2005[107].

Il settore giovanile del Savoia comprende le formazioni di Allievi, Giovanissimi, Esordienti, Pulcini e Primi calci[108], che partecipano ai rispettivi campionati regionali. Tutte le squadre giovanili giocano le loro partite interne nello stadio Alfredo Giraud di Torre Annunziata.

In più occasioni i Savoia hanno omaggiato il club per le vittorie sportive.
In più occasioni i Savoia hanno omaggiato il club per le vittorie sportive.

Diffusione nella cultura di massa


Il Savoia nella stagione 1923-1924 divenne la prima squadra dell'Italia centromeridionale a non perdere contro una squadra del nord[26].
In più di un'occasione, il club e i rappresentanti della dinastia monarchica hanno avuto modo di incontrarsi. Nel 1999, in seguito alla promozione in Serie B, il principe Vittorio Emanuele scrisse una lettera di congratulazioni alla società, in un'epoca in cui il regnante era ancora in esilio[109].
Nel 2003 con il ritorno in Italia dei Savoia, prese corpo la notizia che la Casa Reale volesse acquistare lo stemma sabaudo del fallito A.C. Savoia 1908, custodito presso il tribunale di Torre Annunziata ed in vendita per 50 000 euro[110].
Nel 2015 i vertici societari, in un incontro tenutosi a Milano, consegnarono al Principe Emanuele Filiberto la casacca biancoscudata[111].
Nel medesimo anno, ebbe rilevanza nazionale la protesta dei calciatori biancoscudati, i quali, in seguito al mancato pagamento di alcuni stipendi, decisero di allenarsi in strada, nel piazzale antistante lo stadio Giraud[112]. Nell'autunno del 2022 la DIA di Napoli scopre che il club è stato costretto a pagare un pizzo di 130 mila euro ai clan camorristici per poter continuare l'attività sportiva in modo tranquillo[113][114][115].


Allenatori e presidenti


Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dell'U.S. Savoia 1908 e Categoria:Dirigenti dell'U.S. Savoia 1908.

Di seguito sono riportate le cronologie degli allenatori e dei presidenti, dalla fondazione del club:[116]

Allenatori
Presidenti
  • 1908-1914 Ciro Ilardi
  • 1915-1918 Giusti
  • 1919-1920 Giovanni Guidone
  • 1920-1921 Ciro Ilardi
  • 1921-1922 Giovanni Guarino
  • 1922-1923 Pasquale Fabbrocino
  • 1923-1925 Teodoro Voiello
  • 1925-1926 Carica vacante
  • giugno 1926 Giuseppe Balsamo
  • 1926-1927 Teodoro Voiello
  • 1927-1928 Francesco De Nicola
    Pasquale Fabbrocino
  • 1928-1929 Francesco Modugno e Giovanni Guidone
  • 1929-1930 Pasquale Fabbrocino
  • 1930-1931 Francesco De Nicola
    Pasquale Fabbrocino e Alfredo Gallo
  • 1931-1933 Alfredo Gallo
  • 1933-1935 Achille Filippone
  • 1935-1936 Nello Pagano
  • 1936-1937 Angelo Guidone
  • 1937-1938 Magg. Palmieri e Col. Achille Schiavo
  • 1938-1943 Bruno Salzano
  • 1944-1945 Raffaele Ruggiero
  • 1945-1946 Pietro Imbornone
  • 1946-1950 Antonio Carotenuto
  • 1950-1951 Salvatore Izzo
    Pasquale Monaco
  • 1951-1952 Emilio Ricciardi
  • 1952-1954 Antonio Carotenuto
  • 1954-1955 Antonio Carotenuto[143] e Gaetano Bonifacio[143]
  • 1955-1956 Alfonso Genovese
  • 1956-1961 Arcangelo Arpaia
  • 1961-1964 Lello Pagano
  • 1964-1965 Giuseppe Russo
  • 1965-1966 Franco Faraone Mennella
  • 1966-1967 Mario Andreozzi
  • 1967-1968 Giuseppe Decina
  • 1968-1969 Giuseppe Prisco
  • 1969-1970 Giuseppe Russo e Gianni Russo
  • 1970-1971 Gianni Russo
  • 1971-1972 Gianni Russo
    Emidio De Pamphilis[144]
  • 1972-1973 Vincenzo Pepe[145]
    Raffaele Mancini[145]
    Francesco Langella[145]
    Pasquale D'Amelio[145]
  • 1973-1974 Pasquale D'Amelio[145]
  • 1974-1976 Gioacchino Coppola
  • 1976-1982 Franco Immobile
  • 1982-1985 Pasquale Gallo
  • 1985-1986 Michele Gallo[146] e Giuseppe Sasso[143]
  • 1986-1987 Michele Gallo[143]
  • 1987-1988 Michele Gallo
  • 1988-1990 Pasquale Farinelli
  • 1990-1991 Umberto Farinelli
  • 1991-1992 Pasquale Farinelli
  • 1992-1993 Luigi Farinelli
  • 1993-1994 Gerardo Viglione
  • 1994-1995 Gerardo Viglione
    Franco Salvatore
  • 1995-2001 Mario Moxedano
  • 2001-2004 Dario Pasquariello
  • 2004-2005 Nazario Matachione
    Gaetano Carotenuto
  • 2005-2006 Dario Pasquariello
    Fabrizio Bouchè
  • 2006-2007 Alessandro Farinelli
  • 2007-2008 Luigi Giannatiempo
  • 2008-2010 Vincenzo Angellotti
  • 2010-2011 Giuseppe Caiazzo
    Raffaele Verdezza
  • 2011-2013 Raffaele Verdezza
  • 2013-2014 Lazzaro Luce[147]
  • 2014-2015 Carica vacante
    Quirico Manca (onorario)[123]
  • 2015-2016 Arnaldo Todisco[148]
  • 2016-2017 Ciro Altea e Ciro Immobile (onorario)[129]
  • 2017-2018 Antonio Nuzzo[149]
  • 2018-2019 Francesco Annunziata e Alfonso Mazzamauro (onorario)[150][151]
  • 2019-2021 Elena Annunziata[152]
  • 2021-2022 Mario Pellerone e Roberto Esplà Garcìà (onorario)[61]
  • 2022-2023 Mario Pellerone
    Gennaro Scognamiglio[64]
    Emanuele Filiberto di Savoia[67]

Calciatori


Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dell'U.S. Savoia 1908.

In più di 100 anni di storia hanno vestito la maglia del Savoia oltre 800 calciatori, in gran parte italiani.


Capitani


Di seguito l'elenco dei capitani del Savoia[153]:

Antonio Marasco nel 1997
Antonio Marasco nel 1997

Contributo alle Nazionali


All'epoca della loro militanza in maglia biancoscudata, hanno vestito la maglia delle proprie Nazionali i seguenti calciatori:


Palmarès



Competizioni interregionali


1923-1924
1964-1965, 1969-1970, 1989-1990, 2013-2014

Competizioni regionali


1920-1921
1922-1923, 1923-1924, 1924-1925, 1929-1930, 1974-1975
1929-1930
1937-1938
1937-1938
1937-1938[69]
1953-1954, 1974-1975, 2010-2011
1963-1964
2001-2002, 2011-2012, 2017-2018
2011-2012, 2017-2018

Altri piazzamenti


Promozioni: 1 (1919-1920)
Secondo posto (1922-1923)
Secondo posto: (1923-1924)
Promozioni: 1 (1934-1935)
Promozioni: 1 (1945-1946)
Promozioni: 1 (1977-1978)
Promozioni: 1 (1994-1995)
Promozioni: 1 (1998-1999)
Terzo posto: 1996-1997 (girone B)

Competizioni giovanili


2004-2005[107]

Onorificenze


Stella d'argento al merito sportivo (CONI)
 1970[176]
Stella di bronzo al merito sportivo (CONI)
 1980[177]

Statistiche e record


Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record dell'Unione Sportiva Savoia 1908.

Partecipazione ai campionati


Nazionali
Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Prima Categoria[178]11920-19215
Prima Divisione[178]41921-19221924-1925
Prima Divisione11927-19284
Serie B31946-19471999-2000
Seconda Divisione11926-192725
Prima Divisione51930-19311934-1935
Serie C131935-19361971-1972
Serie C151995-19962000-2001
Lega Pro12014-2015
Promozione11951-195223
IV Serie11954-1955
Serie D121964-19652020-2021
Serie C291978-19791994-1995
Campionato Interregionale81982-19831989-199017
Serie D92002-20032013-2014
Regionali
Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Prima Divisione21936-19371937-193825
Terza Divisione11929-1930
Promozione71919-19201974-1975
Campionato Dilettanti21957-19581958-1959
Prima Categoria51959-19601963-1964
Eccellenza82001-20022022-2023
Promozione12010-20111

In 100 stagioni sportive a partire dalla fondazione della società nel 1908, escluso i tornei Coppa della Liberazione del 1944 e Campionato campano 1945.

1º Livello
Il Savoia ha partecipato a 5 campionati nella massima serie, salendo 1 volta sul podio:

2º Livello
Il Savoia ha partecipato a 5 campionati ottenendo 1 promozione:

3º Livello
Il Savoia ha partecipato a 25 campionati ottenendo 4 promozioni:

4º Livello
Il Savoia ha partecipato a 22 campionati ottenendo 5 promozioni:

5º Livello
Il Savoia ha partecipato a 17 campionati ottenendo 6 promozioni:

1º Livello regionale
Il Savoia ha partecipato a 25 campionati ottenendo 3 promozioni:

2º Livello regionale
Il Savoia ha partecipato a 1 campionato ottenendo 1 promozione:

  • 1 per vittoria (2010-2011)

Coppa Italia Il Savoia conta 9 partecipazioni alla Coppa Italia così distribuite:

Conta altre partecipazioni nella Coppa Italia di Serie C e nella Coppa Italia Serie D.


Statistiche di squadra


Il Savoia ha esordito nella massima serie nazionale, denominata allora Prima Categoria, il 28 novembre 1920[179] nel Girone A del raggruppamento Campano: Savoia-Puteolana 1-1. L'ultima apparizione è del 24 maggio 1925[180] Lazio-Savoia 1-1.

Nella massima serie nazionale il Savoia ha disputato in tutto cinque Campionati, tutti antecedenti al Girone Unico, collezionando 95 punti in 67 gare giocate, vincendone 41, pareggiandone 13 e perdendone altrettante. Ha segnato 148 gol subendone 70. Ha una media di punti per partita pari a 1,42 risultando secondo solo alla Pro Vercelli.[181] Il miglior piazzamento ottenuto è il secondo posto nella stagione 1923-24.[21]

Il Savoia ha disputato cinque Campionati di 2º livello, ottenendo una promozione in tornei prima del Girone Unico, mentre il miglior piazzamento dopo l'istituzione della Serie B è il sesto posto della stagione 1946-47. In quel Campionato vi partecipò con la denominazione di Torrese.

Conta 25 partecipazioni e quattro promozioni nei Campionati di 3º livello, 22 partecipazioni e cinque promozioni nei Campionati di 4º livello e 30 partecipazioni e cinque promozioni nei campionati di quinto livello. La stagione 2012-2013 è la 91ª stagione sportiva.

Di seguito sono riportati i primati del club nel corso della sua storia:[182]

Migliori
  • Massimo punteggio in classifica (2 punti a vittoria): 52 (1963-64), (1967-68) e (1989-90)
  • Massimo punteggio in classifica (3 punti a vittoria): 82 (2010-11) e (2013-2014)
  • Maggior numero di partite vinte: 25 (2010-11) e (2013-2014)
  • Maggior numero di pareggi: 22 (1991-92)
  • Primato di vittorie consecutive: 17 (2010-11)
  • Primato di vittorie iniziali consecutive: 8 (2013-2014)
  • Primato di vittorie casalinghe: 17 su 17 (2013-2014)
  • Miglior sequenza di partite senza gol al passivo: 12 dalla 13ª alla 24ª g. del (1964-65)[183]
  • Minor numero di punti persi in casa: 0 (1932-33) e (2013-2014)
  • Minor numero di sconfitte: 0 (2001-02) e (2010-11)
  • Massimo delle reti segnate: 86 (2013-2014)
  • Maggior numero di reti stagionali: 130 (2017-18)
  • Minor numero di reti subite: 10 (2001-02)
  • Miglior differenza reti: +60 (1963-64)
  • Miglior quoziente reti: 5,30 (2001-02)
  • Vittoria interna più rilevante: Savoia-Chiaravalle 15-0 (1989-90)[184]
  • Vittoria esterna più rilevante: Ferrini BN-Savoia 0-16 (2011-2012)[185]
  • Primato per porta inviolata: 1.149 minuti Gaspare Boesso (1964-65)[186]
  • Primato delle reti segnate in una stagione: 35 Salvatore Montaperto (2011-12)
  • Primato delle reti segnate in una partita: 6 Gaetano Romano 16ª g. del (2011-2012)[185]
  • Nel campionato di Prima Divisione 1932-1933[187] e nel campionato di Serie D 2013-2014 vince tutte le partite casalinghe.
Peggiori

Statistiche individuali


Aggiornate alla stagione 1999-2000 (tranne reti segnate in una stagione)[189]
Il calciatore che detiene il record di presenze con la maglia biancoscudata, è Giulio Negri con 266 presenze. Detiene anche il primato delle stagioni giocate: ben tredici. Il record di reti segnate è di Francesco Scarpa, con 49 gol messi a segno. Il record di segnature in un singolo campionato è di Salvatore Montaperto che nella stagione 2011-12 ha messo a segno 35 reti.

Record di presenze
  • 266 Giulio Negri (1939-1948 e 1949-1953)
  • 200 Giacomo Busiello (1938-1943 e 1945-1948)
  • 197 Domenico Busiello (1961-1965, 1968-1970 e 1974-1975)
  • 192 Raffaele Giraud (1926-1927, 1930-1934, 1935-1940 e 1941-1942)
  • 177 Salvatore Amura (1984-1985, 1987-1988, 1991-1993 e 1994-1996)
  • 164 Pietro Palumbo (1956-1963)
  • 162 Armando Salvatore (1938-1944, 1948-1949, 1951-1953, 1955-1956)
  • 161 Antonio Marasco (1986-1991, 1996-1997, 1997, 2005-2006)
Record di reti
  • 49 Francesco Scarpa (2013-2015, 2021-)
  • 47 Giulio Bobbio (1921-1925 e 1927-1928)
  • 45 Secondo Rossi (1946-1947, 1949-1950 e 1953-1955)
  • 43 Giovanni Bacchiocchi (1979-1983 e 1984-1985)
  • 42 Salvatore Montaperto (2011-2012)
  • 42 Vincenzo Caso Naturale (2017-2018, 2020-2021)
  • 39 Gennaro Esposito (2016-2018)
  • 36 Giulio Negri (1939-1948 e 1949-1953)
  • 34 Ernesto Ghisi (1922-1925 e 1931-1932)
  • 34 Nino De Caro (1957-1960)

Tifoseria


La torcida Oplontina.
La "torcida" Oplontina.

Storia


La tifoseria oplontina è capace di grandi numeri per quel che riguarda le presenze medie allo stadio, considerando il non grandissimo bacino d'utenza. Agli spareggi del 1964 per la promozione in Serie D, contro la Boys Caivanese si registrarono 23.000 presenze[190] o in occasione della semifinale di Coppa Italia Dilettanti del 18 gennaio 2012, contro il Gladiator, si registrarono 6.000 spettatori[191], per la competizione un numero di presenze raramente riscontrabile.
Un rito particolare della tifoseria oplontina, è un coro conosciuto come "bianchi alè"[192][193] che la tifoseria canta da tanti anni al termine di ogni gara, con la squadra che va sotto la curva ad incitare insieme agli ultras[192][193].

Nella Curva Sud Oplontina, militano vari gruppi ultras, tra cui: Ultras Oplontini[194], Vecchi Supporters 1986, Bronx 2004, Rione Carminiello 2004[195], U.C.S[195] i cosiddetti Ultras Cani Sciolti. In passato si ricordano i gruppi Gioventù Torrese[193], Brigate Intifada, Falange Sudista, Morrison Group, Piranhas Group e Savoia Supporters[196]. Il primo gruppo organizzato in assoluto resta il Savoia Club Fedelissimi A. Bellomo del 1975.


Gemellaggi e rivalità


Lo stesso argomento in dettaglio: Derby calcistici in Campania.

La tifoseria del Savoia è gemellata con quelle di Acireale[197] ed Ebolitana[198]. Con quest'ultima è quello più antico, risalente al 1985. Un rapporto di amicizia è quello esistente con le tifoserie di Paganese[199] (entrambe rivali della Nocerina), Sarnese[200] e Catania[201] creatosi nel 2001. Da qualche anno è stata instaurata un'amicizia con i tedeschi dell'Arminia Bielefeld.[202] Nel 2016 si è interrotto invece il ventennale gemellaggio con il Benevento[203].

Le rivalità più sentite sono con le tifoserie di Turris[204] (dovuta alla vicinanza territoriale), il cui apice si ebbe con gli scontri del 18 gennaio 1998[205][206][207], e Nocerina[208][209], in cui negli scontri del 1995 furono sparati anche dei colpi di pistola[210]. Tale rivalità risalirebbe al 59 d.C., quando gladiatori oplontini e nocerini si affrontarono nell'anfiteatro di Pompei[211].
Forti rivalità esistono con Avellino[212], peggiorate nel 2000, Portici[213], Cavese[214], Siracusa[211][215] e Casertana[216], in cui negli scontri del 2004, fu anche aggredito un calciatore del Savoia[217][218]. Rivalità di minor tono sussistono con le tifoserie di Juve Stabia, con la quale anni addietro c'era stato un rapporto di gemellaggio durato circa 20 anni, incrinato poiché gli oplontini hanno ingaggiato la rivalità con i loro gemellati storici (i siracusani), e negli ultimi anni il rapporto è diventato sempre più aspro[219], con Potenza[220][221], Battipagliese[222], Matera[223][224], Foggia[225], Fidelis Andria[226] e Perugia[227].

Un murale dei tifosi.
Un murale dei tifosi.
I derby
Savoia-Napoli del 1999 allo stadio Partenio.
Savoia-Napoli del 1999 allo stadio Partenio.

A Torre Annunziata sono stati giocati quattro derby stracittadini. Nel lontanissimo 1920 nel girone B del campionato di Promozione, l'antesignana dell'attuale Serie B, il Savoia giocò contro la Pro Italia, vincendo entrambe le gare per 1-0 e 3-0[15]. Di lì a qualche mese la Pro Italia sarebbe stata assorbita proprio dal Savoia[74].
Il secondo ed ultimo derby fu giocato nel campionato di Promozione 1953-1954 contro il Rovigliano, terminato con i risultati di 0-0[228] e 4-3[229] per il Savoia.
Altri derby sono giocati contro club storici dell'hinterland napoletano e del resto della regione.
Il più sentito dalla tifoseria è il cosiddetto derby delle due torri[230], che si disputa contro la Turris, chiamato così, appunto perché contrappone Torre Annunziata a Torre del Greco. Altri derby molto sentiti, sono quelli che si giocano contro la Juve Stabia della confinante Castellammare di Stabia, la Nocerina, la Cavese e l'Avellino, i quali sono costantemente monitorate dall'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive.


Note


  1. Paola Perna, Calcio Savoia 1908, spunta un inno del 1933, comuni-italiani.it, 1º dicembre 2010. URL consultato il 4 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2016).
  2. Calvelli, Lucibelli, Schettino, p. 157.
  3. Francesco Fiorillo, Savoia, rinasce lo storico nome del club. Comunicate date e location del ritiro, su napolitoday.it, 28 luglio 2022 (archiviato il 15 novembre 2022).
  4. Savoia e Montalto promosse in D, su web.archive.org, Corriere dello Sport, 23 aprile 2012. URL consultato l'8 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2016).
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  144. Commissario Unico
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  177. Copia archiviata, su coni.it. URL consultato il 24 febbraio 2018 (archiviato il 24 febbraio 2018).
  178. I campionati della "Lega Sud" giocati fino al 1926 (anno della promulgazione della Carta di Viareggio che unificò le competizioni), furono caratterizzati tutti da una prima fase eliminatoria regionale e da una seconda fase interregionale, seguita infine, per le classificate, da una finale, singola o in doppio turno, giocata con il campione settentrionale per il titolo nazionale. Il Savoia superò la fase regionale per 3 volte, giungendo a giocare 1 volta la finalissima nazionale. I campionati della Lega Nord, differentemente, prevedevano già la prima fase eliminatoria sovraregionale.
  179. Calvelli, Lucibelli, Schettino, pag. 29.
  180. Calvelli, Lucibelli, Schettino, pag. 56.
  181. Classifica perpetua del campionato italiano di calcio dal 1898 al 1929
  182. A partire dalla stagione 1930-31 e riferiti ai campionati riconosciuti dalla FIGC con almeno dieci squadre partecipanti, tranne -Vittoria esterna più rilevante- e -Sconfitta interna più rilevante-
  183. Calvelli, Lucibelli, Schettino, pp. 328-330.
  184. Calvelli, Lucibelli, Schettino, p. 522.
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Bibliografia



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[de] ASD US Savoia 1908

Die Associazione Sportiva Dilettantistica Unione Sportiva Savoia 1908 ist ein italienischer Fußballverein aus Torre Annunziata. Der Verein wurde 1908 gegründet und trägt seine Heimspiele im Stadio Alfredo Giraud aus, das Platz für 10.750 Zuschauer bietet. OP Savoia spielte bisher drei Jahre lang in der Serie B und ist derzeit in der Gruppe A der Eccellenza in Kampanien, der fünfthöchsten Spielklasse in Italien, zu finden.

[en] U.S. Savoia 1908

Savoia 1908 is an Italian association football club located in Torre Annunziata, Campania. It currently plays in Eccellenza. It is one of the oldest companies in southern Italy. It was founded on 21 November 1908 by a group of industrial mills and pasta factories, with the help of other characters from the middle-class of Torre Annunziata. The social color is white, the color of the raw material of Torre Annunziata economy of the time: the flour. The symbol of the club is the stylized Savoy shield and plays its home games in the Alfredo Giraud Stadium. They won the championship of Southern Italy in 1924, obtaining the honor to face the national champions of Genoa.[2]

[es] A.S.D. Unione Sportiva Savoia 1908

La A. S. D. Associazione Calcio Savoia 1908, conocida simplemente como Savoia, es un club de fútbol italiano de la ciudad de Torre Annunziata (Nápoles), en la región de Campania. Fue fundado en 1908 y refundado en varias ocasiones, la última de las cuales en 2021. Actualmente milita en la Eccellenza Campania.
- [it] Associazione Calcio Savoia 1908

[ru] Савойя (футбольный клуб)

«Савойя» (итал. Associazione Calcio Savoia 1908) — итальянский футбольный клуб из города Торре-Аннунциата. Клуб был образован в 1908 году, и сейчас играет в Итальянской Серии C. Традиционный цвет команды — белый. Стадион Альфредо Жиру насчитывает 10750 посадочных мест. В сезоне 2013/14 клуб стал победителем в серии D и вышел в серию C.



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