Josep Guardiola i Sala (IPA: [ʒuˈzɛb ɡwəɾðiˈɔɫə i ˈsaɫə]), detto Pep, (Santpedor, 18 gennaio 1971) è un allenatore di calcio ed ex calciatore spagnolo, di ruolo centrocampista, tecnico del Manchester City.
Josep Guardiola | ||
---|---|---|
Guardiola nel 2017 | ||
Nazionalità | Spagna | |
Altezza | 181 cm | |
Peso | 70 kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |
Squadra | Manchester City | |
Termine carriera | 14 novembre 2006 - giocatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1984-1990 | Barcellona | |
Squadre di club1 | ||
1988-1989 | Barcellona C | 8 (1) |
1989-1990 | Barcellona B | 53 (5) |
1990-2001 | Barcellona | 263 (6) |
2001-2002 | Brescia | 11 (2) |
2002-2003 | Roma | 4 (0) |
2003 | Brescia | 13 (1) |
2003-2005 | Al-Ahli Doha | 36 (7) |
2006 | Dorados | 10 (1) |
Nazionale | ||
1991-1992 | Spagna U-21 | 2 (0) |
1992-2001 | Spagna | 47 (5) |
Carriera da allenatore | ||
2007-2008 | Barcellona B | |
2008-2012 | Barcellona | |
2013-2016 | Bayern Monaco | |
2016- | Manchester City | |
Palmarès | ||
Olimpiadi | ||
Oro | Barcellona 1992 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 1º luglio 2016 | ||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Da giocatore ha vinto sei campionati spagnoli, due Coppe di Spagna, quattro Supercoppe spagnole, una UEFA Champions League, una Supercoppa UEFA e una Coppa delle Coppe UEFA con il Barcellona, oltre ad un oro olimpico con la nazionale spagnola.
Diventato allenatore del Barcellona nel 2008, ha condotto la squadra alla vittoria di tre campionati, due coppe nazionali, tre Supercoppe spagnole, due UEFA Champions League (divenendo il sesto a farlo sia da calciatore che da allenatore), due Supercoppe UEFA e due Coppe del mondo per club FIFA; con quattordici trofei in quattro anni è l'allenatore più vincente della storia blaugrana. Dal 2013 al 2016 ha allenato il Bayern Monaco, con cui ha conquistato una Supercoppa europea, una Coppa del mondo per club (raggiungendo in entrambi i casi il primato personale di vittorie nella competizione), tre campionati tedeschi e due Coppe di Germania. Dal 2016 è alla guida del Manchester City, con cui ha vinto quattro Premier League, una FA Cup, quattro League Cup e due Community Shield.
Considerato uno dei migliori allenatori di tutti i tempi[1][2][3] nel 2011 si è aggiudicato il FIFA World Coach of the Year tra gli allenatori di calcio maschile; inoltre, è stato eletto per due volte Allenatore dell'anno IFFHS (2009 e 2011). Nel 2020 è stato nominato Allenatore del secolo (2001-2020) ai Globe Soccer Awards.
Con 32 trofei vinti in 15 anni di carriera, è il quinto allenatore più vincente della storia dietro ad Alex Ferguson (49), Mircea Lucescu (37), Jock Stein (35) e Valerij Lobanovs'kyj (33).[4]
Centrocampista centrale,[5] era in possesso di ottime doti tecniche e visione di gioco, pur non essendo né molto rapido,[6] né particolarmente dotato sul piano fisico o nel gioco aereo.[7] Abile nel dettare i tempi della squadra con passaggi di prima o lanci lunghi, il suo ruolo principale era quello del regista basso davanti alla difesa.[7]
Durante la sua esperienza al Barcellona, Guardiola utilizzò come sistema di base il 4-3-3, sebbene la partecipazione a tutte le fasi del gioco richiesta ad ogni giocatore producesse molteplici variazioni tattiche. Lo stile di gioco di Guardiola si basava su un possesso palla di grande qualità sviluppato soprattutto per vie orizzontali – diventato noto come tiki-taka – e sul possesso di posizione, che chiamava ogni giocatore ad offrire appoggio al compagno.[8] Tuttavia, la grande forza del Barcellona di Guardiola era rappresentata dalla riconquista immediata del pallone o contro-pressing; l'azione era svolta da tutta la squadra attaccando in avanti e nella zona di campo in cui era stata persa la palla. Queste caratteristiche, unite ad una mentalità propositiva a prescindere dal risultato, consacrarono quel Barcellona come una delle squadre più forti di sempre e Guardiola come il terzo allenatore capace di innovare il gioco, così come avevano fatto prima di lui Rinus Michels con il calcio totale e Arrigo Sacchi con il gioco a zona.[9]
Il principio di recupero immediato del pallone ha accompagnato Guardiola anche nelle sue successive esperienze al Bayern Monaco e al Manchester City, seppur in maniera meno esasperata. In particolare, al Manchester City Guardiola ha fatto maggior uso della verticalizzazione rispetto al passato.[9]
Approdato nel settore giovanile del Barcellona dal Gimnàstic de Manresa, vi giocò fino al 1990. Da quell'anno l'allenatore Johan Cruijff lo utilizzò come centrocampista centrale in prima squadra.
Il 20 maggio 1992 giocando a Wembley contro la Sampdoria di Vialli e Mancini conquistò, insieme a giocatori come Hristo Stoičkov, José Mari Bakero, Albert Ferrer, Ronald Koeman, Andoni Zubizarreta e Michael Laudrup, la Coppa dei Campioni 1991-1992, la prima nella storia del Barcellona, terminando qualche giorno dopo la stagione, con la vittoria nella Liga spagnola, ottenuta grazie al successo all'ultima giornata del Tenerife contro il Real Madrid.
Il 1993 e il 1994 terminarono allo stesso modo, con campionati vinti in extremis all'ultima giornata. Affermatosi come importante tassello del centrocampo blaugrana,[5] Guardiola divenne capitano della squadra dopo il ritiro di Bakero.
Il periodo agli ordini dell'allenatore Louis van Gaal fu più avaro nello spettacolo, a dispetto della vittoria di numerosi titoli, come i campionati 1997/98 e 1998/99. Un grave infortunio subito il 31 agosto 2000 lo tenne per qualche mese lontano dai campi di gioco. Altri infortuni gli impedirono di partecipare ai Mondiali di Francia (1998) e di Corea e Giappone (2002).
Guardiola lasciò il Barcellona l'11 aprile 2001, dopo 379 presenze, 224 vittorie, 82 pareggi e 73 sconfitte e otto cartellini rossi, che fanno di lui il giocatore più espulso della storia Blaugrana, a pari merito con Hristo Stoičkov.
Nell'autunno 2001 si trasferì in Serie A, accasandosi al Brescia.[10] L'esperienza con le Rondinelle fu tuttavia segnata dalla squalifica per doping[11], con l'iberico risultato infatti positivo al nandrolone in due circostanze[12][13]: dopo la squalifica di un anno richiesta dalla Procura[14], nel gennaio 2002 fu sanzionato con quattro mesi di stop.[15][16] A seguito del provvedimento[17], la società lombarda presentò un ricorso che venne respinto[18][19]: il giocatore fece quindi ritorno in campo nella primavera 2002[20], vestendo la fascia di capitano in attesa del rientro di Roberto Baggio.[21]
Per la stagione 2002-03 fu acquistato dalla Roma[22], trovandovi tuttavia poco spazio tanto da fare ritorno a Brescia già nel mercato invernale.[23] Circa la vicenda che ne aveva comportato la squalifica, nel 2005 fu condannato a sette mesi di reclusione dalla giustizia ordinaria nonché al pagamento delle spese processuali e all'ammenda di 9 000 euro[24]: ricorrendo in appello, fu definitivamente assolto nell'ottobre 2007 poiché il fatto non sussisteva.[25]
Nel 2003 fu messo sotto contratto dall'Al-Ahli Doha, club del campionato qatariota. I due anni passati in Qatar servirono a Guardiola per conoscere un'altra cultura, giocare un campionato con Gabriel Batistuta, Claudio Caniggia, Fernando Hierro ed essere nominato miglior giocatore straniero esordiente.
Dopo l'esperienza in Qatar, Guardiola iniziò un corso di allenatore in Spagna. L'11 agosto 2005 si aggregò al Manchester City per un periodo di prova,[26] ma il 20 agosto rifiuta la proposta dei Citizens.[27] Il 3 gennaio 2006 firmò per i messicani del Dorados di Culiacán, dove trovò Juan Manuel Lillo come allenatore.[28][29] Giocò soltanto il torneo di Clausura 2006 della Primera División messicana, che si concluse nel mese di marzo.
Dopo mesi di inattività, il 14 novembre 2006 annunciò il ritiro dal calcio professionistico.[30]
L'8 agosto 1992 vinse con la nazionale olimpica spagnola la medaglia d'oro ai giochi olimpici di Barcellona, nella finale giocata al Camp Nou contro la Polonia. Il 14 ottobre dello stesso anno esordì nella nazionale maggiore, con la quale ha giocato fino al 2001 collezionando 47 presenze e 5 gol.
L'8 giugno 2007 diventa allenatore del Barcellona B.[31] Ottiene la qualificazione ai play-off di Tercera División, essendo giunto primo nel Gruppo 5 - Catalogna. Vincendo i play-off ha conquistato la promozione in Segunda División B.
L'8 maggio 2008, a 37 anni, fu scelto da Joan Laporta come allenatore della prima squadra.[32] La squadra catalana raggiunse la media realizzativa di tre gol a partita. Il 13 maggio 2009 vince il suo primo trofeo da allenatore, aggiudicandosi la Coppa del Re (la venticinquesima della storia blaugrana) battendo in finale l'Athletic Bilbao per 4-1. Tre giorni più tardi dopo aver guidato la classifica per quasi tutta la stagione, si aggiudica matematicamente anche il suo primo campionato spagnolo da allenatore, grazie alla sconfitta subita nell'anticipo dal Real Madrid ad opera del Villarreal.[33] Anche in Champions League il rendimento è molto alto e, dopo aver eliminato in semifinale il Chelsea con un 1-1 nel ritorno con un arbitraggio discusso del norvegese Tom Henning Øvrebø,[34][35][36][37] la squadra catalana batte nella finale di Roma il Manchester Utd per 2-0. Al suo primo anno di panchina Guardiola centra così la conquista del triplete. Nelle interviste a bordo campo al termine della finale di Champions League dedica il titolo appena vinto al neo-ritirato Paolo Maldini.[38][39][40]
Il secondo anno inizia bene per l'allenatore catalano, che ottiene il suo primo trofeo stagionale il 23 agosto 2009 conquista la Supercoppa di Spagna contro l'Athletic Bilbao e il secondo, la Supercoppa europea il 28 agosto, battendo lo Šachtar, detentore della Europa League, allo Stadio Louis II di Montecarlo. Il 19 dicembre conquista il sesto trofeo su sei alla guida del Barça (mai successo prima nella storia) battendo gli argentini dell'Estudiantes (LP) nella finale del Mondiale per club. A gennaio 2010 vince il premio come miglior allenatore dell'anno del 2009 dall'IFFHS, piazzandosi davanti ad Alex Ferguson e a José Mourinho.[41] Il 13 gennaio viene eliminato agli ottavi di finale della Coppa del Re dal Siviglia. Il 28 aprile viene eliminato in semifinale di Champions League dall'Inter. Il 16 maggio rivince il campionato.
Il 21 agosto 2010 vince per la seconda volta consecutiva la Supercoppa di Spagna, battendo il Siviglia per 4-0. Il 3 gennaio 2011 si piazza al secondo posto dietro a José Mourinho come miglior allenatore dell'anno del 2010 dall'IFFHS,[42] dopo sette giorni arriva un nuovo prestigioso riconoscimento individuale: Guardiola si piazza terzo, dietro a José Mourinho e Vicente Del Bosque, nella graduatoria per il FIFA World Coach of the Year tra gli allenatori di calcio maschile.[43] Il 23 febbraio il sito ufficiale del club catalano annuncia il rinnovo del contratto di Pep fino al 30 giugno 2012.[44][45] Il 20 aprile perde la finale della Coppa del Re contro gli storici nemici del Real Madrid. I blaugrana si rifaranno il 3 maggio conquistando la finale di Champions League, sconfiggendo in semifinale proprio i galacticos.[46] Dopo otto giorni conquista anche la terza Liga consecutiva dopo il pareggio per 1-1 col Levante. Il 28 maggio conquista la sua seconda Champions League da allenatore del Barcellona battendo il Manchester Utd per 3-1 nella finale di Wembley.
Il 17 agosto dello stesso anno, conquistando la terza Supercoppa di Spagna della sua carriera, eguaglia Johan Cruijff come allenatore più vincente della storia blaugrana con 11 successi. Il sorpasso avviene qualche giorno più tardi, il 26 agosto con la conquista della Supercoppa UEFA. Il 18 dicembre 2011 vince il secondo Mondiale per Club della sua gestione battendo in finale il Santos per 4-0 e salendo così a quota 13 titoli conquistati su 16 competizioni disputate in appena tre stagioni e mezzo. Nel 2011 conquista il FIFA World Coach of the Year degli allenatori di calcio maschile.[47] Dopo la sconfitta nello scontro diretto contro il Real Madrid – quando mancavano ancora cinque turni di campionato – e l'eliminazione dalla Champions League per mano del Chelsea in semifinale, il 27 aprile 2012 annuncia l'addio ufficiale dalla carica di allenatore del Barcellona al termine della stagione, lasciando la guida al suo vice Tito Vilanova.[48][49] Il presidente Sandro Rosell ha dichiarato: «Per Guardiola proveremo gratitudine eterna».[50]. Il 25 maggio seguente, grazie alla vittoria nella Coppa del Re per 3-0 sull'Athletic Bilbao, conquista il suo quattordicesimo e ultimo trofeo alla guida della società catalana. Il 18 giugno Tito Vilanova viene nominato come nuovo tecnico del Barcellona.
Il 16 gennaio 2013 Guardiola viene annunciato come nuovo allenatore del Bayern Monaco in sostituzione di Jupp Heynckes, che si sarebbe ritirato al termine di quella stagione.[51] Esordisce in gare ufficiali affrontando il Borussia Dortmund in occasione della Supercoppa di Germania, perdendola. Il 30 agosto vince ai tiri di rigore la Supercoppa UEFA contro il Chelsea, aggiudicandosi il quindicesimo titolo da allenatore, il primo con una squadra diversa dal Barcellona.[52] Con tre successi, realizza il record di vittorie per un allenatore nella competizione. Il 21 dicembre 2013 la squadra di Pep Guardiola, si aggiudica l'ultimo trofeo dell'anno, battendo per 2-0 i marocchini del Raja Casablanca nella finale della Coppa del mondo per club.[53] Il 24 marzo 2014 il Bayern di Guardiola si laurea campione di Germania con sette turni d'anticipo, vincendo il campionato tedesco.[54] Il 29 aprile viene eliminato in semifinale di UEFA Champions League dal Real Madrid. Il 17 maggio Guardiola mette in bacheca la Coppa di Germania, grazie al successo per 2-0 ai supplementari nella finale contro il Borussia Dortmund.[55]
Il secondo anno di Guardiola alla guida dei bavaresi comincia male, con la sconfitta nella Supercoppa di Germania, di nuovo contro il Borussia Dortmund, stavolta per 0-2. Il 26 aprile 2015 il tecnico spagnolo vince il secondo campionato di fila alla guida del club bavarese. Dopo due giorni, la squadra viene eliminata in semifinale di Coppa di Germania dal Borussia Dortmund. Il 12 maggio viene eliminata in semifinale di UEFA Champions League dal Barcellona.
Il 1º agosto il tecnico iberico perde per la terza volta consecutiva la Supercoppa di Germania, stavolta contro il Wolfsburg ai tiri di rigore, dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi sull'1-1. Il 17 dicembre annuncia che non rinnoverà il contratto con il club, in scadenza a giugno.[56] Il 14 maggio vince per la terza volta il campionato tedesco e una settimana dopo, per la seconda volta, la Coppa di Germania; in Champions League il Bayern si ferma in semifinale, eliminato dall'Atlético Madrid. Al termine della stagione, come annunciato ufficialmente a inizio febbraio, si chiude l'esperienza di Guardiola al Bayern Monaco.
Il 1º febbraio 2016 viene annunciato come nuovo allenatore del Manchester City, in sostituzione di Manuel Pellegrini, a partire dall'inizio della stagione successiva. Lo spagnolo firma un contratto triennale.[57] Il 28 agosto successivo Guardiola diviene il primo allenatore nella storia dei Citizens a vincere le prime cinque partite stagionali, stabilendo un record per il club inglese.[58] Chiude la prima stagione senza vincere titoli, con il Manchester City eliminato al quarto turno della Coppa di Lega inglese dal Manchester United, in UEFA Champions League agli ottavi di finale dal Monaco e nella Coppa d'Inghilterra in semifinale dall'Arsenal, per poi chiudere il campionato al terzo posto.
La seconda stagione di Guardiola sulla panchina dei Citizens si rivela ben più soddisfacente di quella precedente. Il 13 dicembre 2017, battendo per 4-0 lo Swansea, il Manchester City centra la quindicesima vittoria consecutiva e stabilisce un nuovo primato per il campionato inglese;[59] la striscia di successi si interrompe il 31 dicembre, con il pareggio per 0-0 sul campo del Bournemouth, ma le 18 vittorie consecutive permettono a Guardiola di realizzare il miglior inizio di stagione dopo 20 turni nella storia dei cinque maggiori campionati europei, con 18 vittorie e 2 pareggi.[60] Il 25 febbraio 2018 arriva anche il primo titolo dell'esperienza inglese dell'allenatore catalano, la Coppa di Lega, vinta battendo in finale per 3-0 l'Arsenal.[61] Qualche mese dopo, il 15 aprile, arriva anche l'aritmetica vittoria della Premier League[62]: per il Manchester City si tratta del quinto campionato inglese vinto, mentre per Guardiola è il settimo titolo nazionale vinto (dopo i sei tra Barcellona e Bayern Monaco). Deludente è, invece, il cammino del City in UEFA Champions League, che si conclude con l'eliminazione ai quarti di finale contro i connazionali del Liverpool, e quello in FA Cup (eliminato dal Wigan al quinto turno). Il 17 maggio 2018 Guardiola rinnova fino al giugno 2021 con la società inglese.[63]
La terza stagione dello spagnolo al Manchester City si apre con la vittoria nel Supercoppa d'Inghilterra ottenuta ai danni del Chelsea. In campionato la stagione è caratterizzata da un serrato duello con il Liverpool, che si conclude solo all'ultima giornata con la vittoria della squadra di Guardiola; per il Manchester City si tratta del secondo titolo consecutivo, un fatto che non si verificava in Premier League da dieci anni. In Coppa di Lega inglese e in Coppa d'Inghilterra arrivano altri due successi, rispettivamente in finale contro il Chelsea e contro il Watford: Guardiola diventa così il primo allenatore nella storia del calcio inglese a centrare un treble domestico, e insieme alla vittoria della supercoppa nazionale, rende il Manchester City la prima squadra inglese capace di vincere tutti i trofei nazionali in una stagione.[64] In UEFA Champions League il cammino della squadra si arresta ai quarti di finale contro il Tottenham.[65]
La quarta stagione di Guardiola alla guida dei Citizens si apre con la vittoria nel Supercoppa d'Inghilterra, ottenuta ai tiri di rigore ai danni del Liverpool.[66] Arriva anche la terza vittoria consecutiva, la settima in totale per il club, in Coppa di Lega, che il Manchester City si aggiudica battendo per 2-1 in finale l'Aston Villa. In UEFA Champions League, invece, giunge la terza eliminazione consecutiva ai quarti di finale, stavolta contro l'Olympique Lione, mentre in campionato arriva secondo dietro al Liverpool.
Nel 2020-2021 Guardiola ottiene il trentesimo trofeo in tredici anni di carriera, guidando il Manchester City alla vittoria della Coppa di Lega per la quarta volta consecutiva e diventando così il primo allenatore a realizzare questa striscia di successi nella competizione e il quinto più vincente nella storia del calcio.[4][67] Il 4 maggio 2021, grazie al risultato complessivo di 4-1 contro il Paris Saint-Germain, raggiunge, a distanza di dieci anni dall'ultima volta, la finale di UEFA Champions League[68] che perderà poi contro il Chelsea per 0-1. L’11 maggio, grazie alla sconfitta del Manchester Utd contro il Leicester City (1-2), vince il suo terzo campionato inglese con tre giornate d’anticipo.[69]
La stagione 2021-2022 si apre con la sconfitta nella Supercoppa d'Inghilterra contro il Leicester City, vittorioso per 1-0.[70] Il 25 settembre 2021, battendo il Chelsea per 1-0, raggiunge quota 221 vittorie con il Manchester City in tutte le competizioni, superando Les McDowall e diventando l'allenatore con più vittorie nella storia del club.[71] Il 27 ottobre viene eliminato dalla Coppa di Lega per mano del West Ham, dopo che i Citizens avevano vinto le quattro edizioni precedenti del trofeo [72] mentre dalla FA Cup viene eliminato dal Liverpool in semifinale. Il 4 maggio 2022 viene eliminato in semifinale di UEFA Champions League dal Real Madrid (6-5 tra andata e ritorno).[73] Conclude l'annata vincendo il suo quarto campionato inglese all'ultima giornata, grazie al risultato finale di 3-2 contro l'Aston Villa.[74]
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1988-1989 | Barcellona C | SDB | 8 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 8 | 1 |
1989-1990 | Barcellona B | SDB | 11 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 11 | 0 |
1990-1991 | SDB | 33+6[75] | 3+0[75] | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 39 | 3 | |
1991-1992 | SD | 9 | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 9 | 2 | |
Totale Barcellona B | 53+6 | 5 | - | - | - | - | - | - | 59 | 5 | |||||
1990-1991 | Barcellona | PD | 4 | 0 | CR | 2 | 0 | - | - | - | SS | 0 | 0 | 6 | 0 |
1991-1992 | PD | 26 | 0 | CR | 2 | 0 | CC | 11 | 0 | SS | 2 | 0 | 41 | 0 | |
1992-1993 | PD | 28 | 0 | CR | 3 | 1 | UCL | 4 | 0 | SS+SU+Cint | 2+1+1 | 0 | 39 | 1 | |
1993-1994 | PD | 34 | 0 | CR | 3 | 0 | UCL | 9 | 0 | SS | 2 | 0 | 48 | 0 | |
1994-1995 | PD | 24 | 2 | CR | 2 | 0 | UCL | 6 | 0 | SS | 2 | 0 | 34 | 2 | |
1995-1996 | PD | 32 | 1 | CR | 7 | 0 | CU | 8 | 1 | - | - | - | 47 | 2 | |
1996-1997 | PD | 38 | 0 | CR | 6 | 0 | CC | 7 | 1 | SS | 2 | 0 | 53 | 1 | |
1997-1998 | PD | 6 | 0 | CR | 1 | 0 | UCL | 5 | 0 | SS+SU | 2+0 | 0 | 14 | 0 | |
1998-1999 | PD | 22 | 1 | CR | 3 | 0 | UCL | 1 | 0 | SS | 0 | 0 | 26 | 1 | |
1999-2000 | PD | 25 | 0 | CR | 2 | 0 | UCL | 12 | 1 | SS | 2 | 0 | 41 | 1 | |
2000-2001 | PD | 24 | 2 | CR | 6 | 1 | CU | 7 | 0 | - | - | - | 37 | 3 | |
Totale Barcellona | 263 | 6 | 37 | 2 | 70 | 3 | 16 | 0 | 386 | 11 | |||||
2001-2002 | Brescia | A | 11 | 2 | CI | 2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 13 | 2 |
2002-gen. 2003 | Roma | A | 4 | 0 | CI | 1 | 0 | UCL | 1 | 0 | - | - | - | 6 | 0 |
gen.-giu. 2003 | Brescia | A | 13 | 1 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 13 | 1 |
Totale Brescia | 24 | 3 | 2 | 0 | - | - | - | - | 26 | 3 | |||||
2003-2004 | Al-Ahli Doha | QSL | 18 | 2 | QPC+EQC | ? | ? | - | - | - | - | - | - | 18+ | 2+ |
2004-2005 | QSL | 18 | 5 | QPC+EQC | ? | ? | - | - | - | - | - | - | 18+ | 5+ | |
2005-2006 | QSL | 0 | 0 | QPC+EQC | ? | ? | - | - | - | - | - | - | 0 | 0 | |
Totale Al-Ahly | 36 | 7 | ? | ? | - | - | - | - | 36+ | 7+ | |||||
2006 | Dorados | LMX | 10 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 10 | 1 |
Totale carriera | 404 | 23 | 40+ | 2+ | 71 | 3 | 16 | 0 | 531+ | 28+ | |||||
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Spagna | |||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|
Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
14-10-1992 | Belfast | Irlanda del Nord | 0 – 0 | Spagna | Qual. Mondiali 1994 | - | 67’ |
16-12-1992 | Siviglia | Spagna | 5 – 0 | Lettonia | Qual. Mondiali 1994 | 1 | |
24-2-1993 | Siviglia | Spagna | 5 – 0 | Lituania | Qual. Mondiali 1994 | - | |
31-3-1993 | Copenaghen | Danimarca | 1 – 0 | Spagna | Qual. Mondiali 1994 | - | 46’ |
8-9-1993 | Alicante | Spagna | 2 – 0 | Cile | Amichevole | - | 46’ |
22-9-1993 | Tirana | Albania | 1 – 5 | Spagna | Qual. Mondiali 1994 | - | 55’ |
13-10-1993 | Dublino | Irlanda | 1 – 3 | Spagna | Qual. Mondiali 1994 | - | 67’ |
9-2-1994 | Santa Cruz de Tenerife | Spagna | 1 – 1 | Polonia | Amichevole | - | 46’ |
23-3-1994 | Valencia | Spagna | 0 – 2 | Croazia | Amichevole | - | 46’ |
2-6-1994 | Tampere | Finlandia | 1 – 2 | Spagna | Amichevole | - | |
10-6-1994 | Montreal | Canada | 0 – 2 | Spagna | Amichevole | - | 57’ |
21-6-1994 | Chicago | Germania | 1 – 1 | Spagna | Mondiali 1994 - 1º turno | - | 67’ |
27-6-1994 | Chicago | Bolivia | 1 – 3 | Spagna | Mondiali 1994 - 1º turno | 1 | 68’ |
7-9-1994 | Limassol | Cipro | 1 – 2 | Spagna | Qual. Euro 1996 | - | 63’ |
4-9-1996 | Toftir | Fær Øer | 2 – 6 | Spagna | Qual. Mondiali 1998 | - | |
9-10-1996 | Praga | Rep. Ceca | 0 – 0 | Spagna | Qual. Mondiali 1998 | - | 52’ |
13-11-1996 | Santa Cruz de Tenerife | Spagna | 4 – 1 | Slovacchia | Qual. Mondiali 1998 | - | 58’ |
14-12-1996 | Valencia | Spagna | 2 – 0 | Jugoslavia | Qual. Mondiali 1998 | 1 | |
18-12-1996 | Ta' Qali | Malta | 0 – 3 | Spagna | Qual. Mondiali 1998 | - | 61’ |
12-2-1997 | Alicante | Spagna | 4 – 0 | Malta | Qual. Mondiali 1998 | 1 | 73’ |
30-4-1997 | Belgrado | Jugoslavia | 1 – 1 | Spagna | Qual. Mondiali 1998 | - | |
8-6-1997 | Valladolid | Spagna | 1 – 0 | Rep. Ceca | Qual. Mondiali 1998 | - | |
11-10-1997 | Gijón | Spagna | 3 – 1 | Fær Øer | Qual. Mondiali 1998 | - | 57’ |
27-3-1999 | Valencia | Spagna | 9 – 0 | Austria | Qual. Euro 2000 | - | |
31-3-1999 | Serravalle | San Marino | 0 – 6 | Spagna | Qual. Euro 2000 | - | 70’ |
5-5-1999 | Siviglia | Spagna | 3 – 1 | Croazia | Amichevole | - | 69’ |
5-6-1999 | Vila-real | Spagna | 9 – 0 | San Marino | Qual. Euro 2000 | - | |
4-9-1999 | Vienna | Austria | 1 – 3 | Spagna | Qual. Euro 2000 | - | 51’ |
8-9-1999 | Badajoz | Spagna | 8 – 0 | Cipro | Qual. Euro 2000 | - | |
10-10-1999 | Albacete | Spagna | 3 – 0 | Israele | Qual. Euro 2000 | - | |
13-11-1999 | Vigo | Spagna | 0 – 0 | Brasile | Amichevole | - | |
17-11-1999 | Siviglia | Spagna | 0 – 2 | Argentina | Amichevole | - | |
26-1-2000 | Cartagena | Spagna | 3 – 0 | Polonia | Amichevole | - | 65’ |
29-3-2000 | Barcellona | Spagna | 2 – 0 | Italia | Amichevole | - | 77’ |
3-6-2000 | Göteborg | Svezia | 1 – 1 | Spagna | Amichevole | 1 | |
13-6-2000 | Rotterdam | Spagna | 0 – 1 | Norvegia | Euro 2000 - 1º turno | - | |
18-6-2000 | Amsterdam | Slovenia | 1 – 2 | Spagna | Euro 2000 - 1º turno | - | 81’ |
21-6-2000 | Bruges | Jugoslavia | 3 – 4 | Spagna | Euro 2000 - 1º turno | - | |
25-6-2000 | Bruges | Spagna | 1 – 2 | Francia | Euro 2000 - Quarti di finale | - | 61’ |
16-8-2000 | Hannover | Germania | 4 – 1 | Spagna | Amichevole | - | 11’ |
28-2-2001 | Birmingham | Inghilterra | 3 – 0 | Spagna | Amichevole | - | 81’ |
24-3-2001 | Alicante | Spagna | 5 – 0 | Liechtenstein | Qual. Mondiali 2002 | - | 83’ |
28-3-2001 | Valencia | Spagna | 2 – 1 | Francia | Amichevole | - | |
25-4-2001 | Cordova | Spagna | 1 – 0 | Giappone | Amichevole | - | 75’ |
2-6-2001 | Oviedo | Spagna | 4 – 1 | Bosnia ed Erzegovina | Qual. Mondiali 2002 | - | |
6-6-2001 | Tel Aviv | Israele | 1 – 1 | Spagna | Qual. Mondiali 2002 | - | 59’ |
14-11-2001 | Huelva | Spagna | 1 – 0 | Messico | Amichevole | - | 57’ |
Totale | Presenze | 47 | Reti | 5 |
Statistiche aggiornate al 12 novembre 2022. In grassetto le competizioni vinte.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | % Vittorie | Piazzamento | |||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | G | V | N | P | % | |||
2007-2008 | Barcellona B | TD | 38+4[76] | 25+3 | 8+1 | 5+0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 42 | 28 | 9 | 5 | 66,67 | 1º (prom.) |
2008-2009 | Barcellona | PD | 38 | 27 | 6 | 5 | CR | 9 | 7 | 2 | 0 | UCL | 15[77] | 8 | 5 | 2 | - | - | - | - | - | 62 | 42 | 13 | 7 | 67,74 | 1º |
2009-2010 | PD | 38 | 31 | 6 | 1 | CR | 4 | 3 | 0 | 1 | UCL | 12 | 6 | 4 | 2 | SS+SU+Cmc | 5 | 2+1+2 | 0+0+0 | 0+0+0 | 59 | 45 | 10 | 4 | 76,27 | 1º | |
2010-2011 | PD | 38 | 30 | 6 | 2 | CR | 9 | 5 | 2 | 2 | UCL | 13 | 9 | 3 | 1 | SS | 2 | 1 | 0 | 1 | 62 | 45 | 11 | 6 | 72,58 | 1º | |
2011-2012 | PD | 38 | 28 | 7 | 3 | CR | 9 | 7 | 2 | 0 | UCL | 12 | 8 | 3 | 1 | SS+SU+Cmc | 5 | 1+1+2 | 1+0+0 | 0+0+0 | 64 | 47 | 13 | 4 | 73,44 | 2º | |
Totale Barcellona | 152 | 116 | 25 | 11 | 31 | 22 | 6 | 3 | 52 | 31 | 15 | 6 | 12 | 10 | 1 | 1 | 247 | 179 | 47 | 21 | 72,47 | ||||||
2013-2014 | Bayern Monaco | BL | 34 | 29 | 3 | 2 | CG | 6 | 6 | 0 | 0 | UCL | 12 | 7 | 2 | 3 | SG+SU+Cmc | 4 | 0+0+2 | 0+1+0 | 1+0+0 | 56 | 44 | 6 | 6 | 78,57 | 1º |
2014-2015 | BL | 34 | 25 | 4 | 5 | CG | 5 | 3 | 2 | 0 | UCL | 12 | 8 | 1 | 3 | SG | 1 | 0 | 0 | 1 | 52 | 36 | 7 | 9 | 69,23 | 1º | |
2015-2016 | BL | 34 | 28 | 4 | 2 | CG | 6 | 5 | 1 | 0 | UCL | 12 | 8 | 2 | 2 | SG | 1 | 0 | 1 | 0 | 53 | 41 | 8 | 4 | 77,36 | 1º | |
Totale Bayern Monaco | 102 | 82 | 11 | 9 | 17 | 14 | 3 | 0 | 36 | 23 | 5 | 8 | 6 | 2 | 2 | 2 | 161 | 121 | 21 | 19 | 75,16 | ||||||
2016-2017 | Manchester City | PL | 38 | 23 | 9 | 6 | FACup+CdL | 6+2 | 4+1 | 1+0 | 1+1 | UCL | 10[78] | 5 | 3 | 2 | - | - | - | - | - | 56 | 33 | 13 | 10 | 58,93 | 3º |
2017-2018 | PL | 38 | 32 | 4 | 2 | FACup+CdL | 3+6 | 2+4 | 0+2 | 1+0 | UCL | 10 | 6 | 0 | 4 | - | - | - | - | - | 57 | 44 | 6 | 7 | 77,19 | 1º | |
2018-2019 | PL | 38 | 32 | 2 | 4 | FACup+CdL | 6+6 | 6+4 | 0+2 | 0+0 | UCL | 10 | 7 | 1 | 2 | CS | 1 | 1 | 0 | 0 | 61 | 50 | 5 | 6 | 81,97 | 1º | |
2019-2020 | PL | 38 | 26 | 3 | 9 | FACup+CdL | 5+6 | 4+5 | 0+0 | 1+1 | UCL | 9 | 6 | 2 | 1 | CS | 1 | 0 | 1 | 0 | 59 | 41 | 6 | 12 | 69,49 | 2º | |
2020-2021 | PL | 38 | 27 | 5 | 6 | FACup+CdL | 5+5 | 4+5 | 0+0 | 1+0 | UCL | 13 | 11 | 1 | 1 | - | - | - | - | - | 61 | 47 | 6 | 8 | 77,05 | 1º | |
2021-2022 | PL | 38 | 29 | 6 | 3 | FACup+CdL | 5+2 | 4+1 | 0+1 | 1+0 | UCL | 12 | 7 | 2 | 3 | CS | 1 | 0 | 0 | 1 | 58 | 41 | 9 | 8 | 70,69 | 1º | |
2022-2023 | PL | 14 | 10 | 2 | 2 | FACup+CdL | 0+1 | 0+1 | 0 | 0 | UCL | 6 | 4 | 2 | 0 | CS | 1 | 0 | 0 | 1 | 22 | 15 | 4 | 3 | 68,18 | in corso | |
Totale Manchester City | 242 | 179 | 31 | 32 | 58 | 45 | 6 | 7 | 70 | 46 | 11 | 13 | 4 | 1 | 1 | 2 | 374 | 271 | 49 | 54 | 72,46 | ||||||
Totale carriera | 538 | 405 | 76 | 57 | 106 | 81 | 15 | 10 | 158 | 100 | 31 | 27 | 22 | 13 | 4 | 5 | 824 | 599 | 126 | 99 | 72,69 |
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 120452777 · ISNI (EN) 0000 0001 1701 1863 · LCCN (EN) n2010024395 · GND (DE) 1035164507 · BNE (ES) XX4871904 (data) · BNF (FR) cb169881681 (data) · NDL (EN, JA) 01221147 · CONOR.SI (SL) 236080995 · WorldCat Identities (EN) lccn-n2010024395 |
---|
Portale Biografie | Portale Calcio |