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Il Sevilla Fútbol Club, noto semplicemente come Sevilla (in italiano Siviglia), è un club calcistico spagnolo con sede nell'omonima città, militante in Primera División (massima divisione spagnola); disputa le proprie partite casalinghe allo stadio Ramón Sánchez Pizjuán.

Sevilla FC
Calcio
Sevillistas, Rojiblancos, Nervionenses, Palanganas[1]
Segni distintivi
Uniformi di gara
Casa
Trasferta
Colori sociali Bianco e rosso
Dati societari
Città Siviglia
Nazione  Spagna
Confederazione UEFA
Federazione FEF
Campionato Primera División
Fondazione 1890
Presidente José Castro Carmona
Allenatore Jorge Sampaoli
Stadio Ramón Sánchez-Pizjuán
(42.714 posti)
Sito web www.sevillafc.es
Palmarès
Titoli di Spagna 1
Trofei nazionali 5 Coppe del Re
1 Supercoppe di Spagna
Trofei internazionali 6 Coppe UEFA/Europa League
1 Supercoppe UEFA
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Fondato il 25 gennaio 1890, il club veste di rosso e bianco; i calciatori ed i tifosi sono infatti soprannominati Rojiblancos ma anche Nervionenses per via dell'ubicazione dello stadio, costruito nel quartiere di Nervión.

Nel suo palmarès figurano un Campionato spagnolo (1945-1946), cinque Coppe spagnole (1934-1935, 1938-1939, 1947-1948, 2006-2007, 2009-2010), una Supercoppa spagnola (2007) e, in ambito internazionale, un record di sei Coppe UEFA/Europa League (2005-2006, 2006-2007, 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016, 2019-2020) ed una Supercoppa europea (2006).

Oltre alla squadra maschile, il Siviglia possiede anche una squadra femminile ed una squadra B militante in Segunda División RFEF, la quarta categoria del calcio spagnolo.


Storia



Esordi


Il club nasce ufficialmente nel 1890. In quell'anno un gruppo di giovani di Siviglia, figli di vecchi immigrati inglesi, crearono un club in cui praticare lo sport del calcio. Tra i precursori dell'attuale Sevilla Fútbol Club ci furono i fratelli Welton, Carlos e Enrique. Nati a Siviglia i fratelli vivono a Triana, dove il padre, un chimico di nome Jorge William Welton, aprì una piccola bottega in Calle San Jacinto. Assieme a loro va ricordato Isaiah White, un altro sivigliano figlio di un imprenditore inglese, Merry figlio di immigrati irlandesi e il dottor Landong. Molto presto si unirono altri giovani di origine britannica. Il gruppo fissò la segreteria del club in calle Bailén 41, indirizzo dell'abitazione del segretario del neonato club, Isaiah White. La più antica società spagnola dedicata esclusivamente al calcio era ufficialmente nata.

Attraverso un conoscente, un certo Henderson, il segretario seppe di una sociedad de recreo fondata l'anno precedente a Huelva che si dedica alla pratica di differenti discipline nei dintorni della città. Immediatamente contattò la società, nella lettera invitava il club a giocare la prima amichevole della storia del club a Siviglia.

Anche Huelva non era una società calcistica, Il signor Palin, segretario del Huelva Recreation Club, accettò la proposta del Sevilla Football Club di giocare la partita. In seguito a questa notizia Isaiah White inviò un articolo ai giornali di Siviglia che venne pubblicato il 7 marzo sul Porvenir e il giorno seguente (quello della partita) sul Bastion. La partita, che si giocò nei pressi dell'ippodromo di Tablada, vide il Sevilla Football Club vincere di misura per due reti a una. Le formazioni che scesero in campo furono per il Sevilla Football Club: Maccoll, Logan, Stroulger, Rickson, Annodall, Mandy, White, Enrique Welton, Greig, Sturgart e Nicholson, per il Huelva Recreation Club: Alcock, Yachts, Wakelin, Duclos, Boundary, Kirk, Daniel, Curtis, Gibbson, Badly e Smith. Questa è considerata dalla Federación Española de Fútbol la prima partita giocata in Spagna. Alla fine della gara il club andaluso invitò gli ospiti a un banchetto al café Suizo ("caffè Svizzero"), all'epoca uno dei più eleganti della città, che durò fino a tarda notte.

Il Huelva Recreation Club contraccambiò l'invito a giocare una seconda partita a Huelva che si giocò il 29 marzo alle 4 e mezza di pomeriggio. Il club vincitore fu quello ospite. Anche in questo caso fu organizzata una festa nell'albergo che ospitava il Siviglia.

La partita fu organizzata anche l'anno successivo a Siviglia il primo gennaio in occasione delle feste natalizie. Per il Sevilla Football Club scesero in campo: Maccol (capitano), Plews, Charlesworth, Thomson, Logan, Stroneger, Poppy, Welton, White, Geddes e Merry. La gara ebbe grande risonanza mediatica causa le errate dimensioni del campo: 120 metri di lunghezza per 55 di larghezza. Finendo in parità il match, fu organizzata una partita a Huelva il 14 febbraio. In questa circostanza vinse la squadra di casa. Nel 1892 la partita venne ripetuta in occasione del quarto centenario della scoperta dell'America. La competizione mise in palio la Copa del la Raza, trofeo che fu vinto dal Huelva Recreation Club.

Si ricorda un aneddoto relativo a questa competizione. Il calciatore del Huelva Pepe Garci effettuò un'entrata decisa al giocatore del Siviglia Carlos Welton, il quale cadde a terra privo di sensi. Josefa Niño, madre del giocatore colpito, si avventò sul campo da calcio rincorrendo Pepe Garci con un ventaglio nel tentativo di colpirlo.

All'inizio del Novecento José Luis Gallegos entrò in contatto con i pionieri del club e diede continuità al sodalizio. Il figlio del dottor Landong, Carlos Landong, entrò a far parte del primo consiglio di amministrazione della società il 14 ottobre 1905.


Dal 1900 al 1940


José Luis Gallegos, primo presidente del Siviglia.
José Luis Gallegos, primo presidente del Siviglia.

Il Sevilla Fútbol Club fu registrato il 14 ottobre 1905 quando il governatore civile di Siviglia, Jose Contreras Carmona, approvò lo statuto. I nuovi vertici nominati furono José Luis Gallegos come presidente, Manuel Jiménez de Leon come segretario e tesoriere, e Juan Mejías, Samuel Harmech, Manuel Zapata Castañeda e Charles Landong furono scelti come portavoce. Il giorno seguente i firmatari dello statuto si incontrarono al Pasaje de Oriente, un noto ristorante dell'epoca. Fu in quella circostanza che Galician Jose Luis pronunciò la frase che sarebbe diventata l'emblema della società:

(ES)

«Todos los hombres de cualquier nivel social, ideas religiosas o políticas tendrán aquí cabida»

(IT)

«Tutti gli uomini di qualsiasi livello sociale, idee religiose o politiche verranno qui accolti»

(Galician Jose Luis)

Le prime partite vennero disputate nello stadio chiamato Prado of San Sebastián, vicino al Parque de María Luisa nel quartiere Cuartel de Ingegneros. Il 30 gennaio del 1909 venne giocata una partita contro il Recreativo de Huelva. Il 1º gennaio del 1913 viene inaugurato il Campo del Mercantil, il nuovo stadio, in cambio il presidente del club, José María Miró, cede il Prado of San Sebastián al Círculo Mercantil.

Nel 1914 il club vince la prima Coppa di Siviglia. Dalla creazione della Coppa di Andalusia, nel 1916, fino alla sua scomparsa, 17 anni dopo, la società conquista 14 titoli e 3 secondi posti. Il 21 ottobre 1918 viene nuovamente cambiato lo stadio, il Siviglia si trasferisce al campo Regina Vittoria nella presente Avenida de la Palmera, dove nel 1923 la nazionale di calcio spagnola giocò la prima partita in Andalusia. A livello nazionale il Siviglia riesce a raggiungere le semifinali della Copa del Rey (unica competizione nazionale a quell'epoca) solo nel 1921. In questo periodo si consolidò la famosa linea d'attacco chiamata "la línea del miedo" e lo stile di gioco chiamato la scuola sivigliana. Il 7 ottobre 1928 lo stadio viene cambiato per la penultima volta, il nuovo stadio è chiamato Estadio de Nervión che è utilizzato fino al 1958 quando viene inaugurato l'adiacente stadio di oggi. Nel nuovo stadio il Siviglia raggiunse i primi grandi successi: tre Coppe di Spagna (un Trofeo Presidente de la República, un Trofeo del Generalísimo e una Copa del Generalísimo) oltre che la Liga.

Per la creazione dei campionati nel 1929, il Siviglia disputò un doppio incontro con il Racing de Santander per decidere quale sarebbe stato il decimo club che sarebbe entrato a far parte della prima divisione. La sconfitta contro il Racing manda il club in seconda divisione, campionato che viene vinto. La promozione però non avviene proprio in seguito ad un altro doppio scontro con il Racing di Santander che avrebbe deciso la promozione in prima divisione del club andaluso o la retrocessione del Santander. Ne seguono alcuni anni di risultati mediocri fino alla stagione 1934-1935 quando il Sevilla FC fa il suo debutto nella Primera División de España.

Una formazione del Siviglia nel 1921
Una formazione del Siviglia nel 1921

Nel 1935 vince anche la Copa di Spagna sconfiggendo il Sabadel per tre reti a zero. Dopo la guerra civile spagnola vinse contro il Racing de Ferrol per 6 a 2 la seconda coppa di Spagna, denominato Trofeo del Generalísimo che divenne di proprietà del club.


Anni quaranta e cinquanta


Dopo la pausa in occasione della guerra civile, la Liga ricominciò nella stagione 1939-1940. In questa il Siviglia giocò partite record battendo il FC Barcelona 11-1, il Valencia CF 10-3 e l'Hercules CF 8-3. Nonostante queste prestazioni durante il girone di ritorno, un pareggio contro l'Hercules CF non gli permise di conquistare il titolo. In quella stagione l'attacco fu soprannominato stukas, come i devastanti velivoli da guerra tedeschi.

Dopo alcuni anni nelle prime posizioni della Liga senza mai riuscire a vincere il titolo, nel 1945-1946 arrivò l'unico titolo nella competizione. L'ultima giornata contro il Barcelona, la squadra allenata da Ramón Encina, sul campo Les Corts, riuscì a vincere con un gol di Araújo. La società riuscì comunque a conquistare il secondo posto nel 1939-1940, 1942-1943, 1950-1951 (risultato molto contestato) e 1956-1957.

Tre anni dopo nel 1948 il Sevilla vinse la sua terza Coppa di Spagna contro il Celta de Vigo per 4 reti a una. Nel 1955 e nel 1962 ottenne il secondo posto nella stessa competizione. Dopo la sconfitta nella Coppa di Spagna del 1962, il Siviglia dovette attendere 44 anni per disputare un altro match valido per un titolo a livello nazionale o internazionale. In questi anni pochi risultati buoni furono oscurati da molti risultati negativi. Il Sevilla FC inaugurò il suo nuovo stadio nel 1958, poco dopo la morte del suo presidente più rappresentativo, Ramon Sanchez Pizjuán, in onore del quale fu intitolato il nuovo campo di gioco.


Anni sessanta e settanta


Nel 1960 il Siviglia giunse a metà classifica, nella stagione 1965-1966 si qualificò per la Coppa delle Fiere ma l'anno seguente riuscì solo a salvarsi da una retrocessione che avvenne nella stagione successiva, dopo 33 anni consecutivi nella massima divisione. Due anni dopo riuscì a classificarsi terzo, risultato che gli permise di partecipare alla Coppa delle Fiere ma che non impedì la retrocessione nella stagione 1971-1972. La squadra militò 3 anni nella seconda divisione. Il primo di questi anni la società visse la tragica morte del centravanti Pedro Berruezo sul campo del Pasarón a Pontevedra.

La qualità della squadra che vedeva tra le sue file il famoso Biri-Biri (che prende il nome alla famosa penna) gli permise una nuova promozione in prima divisione nella quale rimase per 21 anni. Come aneddoto si può ricordare il gol segnato da Paul Breitner, terzino tedesco del Real Madrid, che nella stagione 1975-76 firmo una realizzazione attraverso un foro laterale della rete. Nel 1980, la rosa formata da giocatori come Francisco López Alfaro e Pintinho (che segnò 4 reti al suo debutto contro il Real Saragozza), allenata prima da Miguel Muñoz e quindi da Manolo Thistle sfoderò un calcio che impressionò l'Europa, permettendo al club di partecipare due volte consecutive alla Coppa UEFA nelle stagioni 1981-1982 e 1982-1983. Durante gli ottavi di finale di Coppa UEFA 1982-83, dopo la sconfitta esterna contro i greci del PAOK per due reti a zero, ribaltò il risultato in casa vincendo per quattro reti a zero, ma nei seguenti quarti di finale venne eliminato dai tedeschi dell'1. FC Kaiserslautern.


Anni novanta


Diego Armando Maradona, al Siviglia nella stagione 1992-93 con 26 presenze e 5 gol.
Diego Armando Maradona, al Siviglia nella stagione 1992-93 con 26 presenze e 5 gol.

Alcuni anni dopo, nella stagione 1989-90, con Vicente Cantatore sulla panchina, il club ottenne una nuova partecipazione alla Coppa UEFA. Quell'anno la punta austriaca Anton Polster riuscì a segnare 33 reti ma non vinse la classifica dei capocannonieri poiché Hugo Sánchez riuscì ad arrivare a quota 38. Nella stagione 1992-1993 Diego Armando Maradona arrivò nel club per mano del nuovo allenatore Carlos Bilardo, giocò poco e lasciò la squadra a fine stagione, senza mai esaltare il pubblico andaluso. Sotto la guida di Luis Aragonés, durante la seconda stagione riuscì a raggiungere buoni risultati classificandosi per la Coppa UEFA 1994-1995 ma nessuno poteva prevedere quello che sarebbe successo l'anno successivo.

La legge sportiva obbliga le squadre, che si stanno gradualmente trasformando in Sociedades Anónimas Deportivas (una particolare tipologia di società per azioni spagnole), a presentare garanzie in base alle previsioni dei debiti prima del 1º agosto 1995. Per cause diverse il Siviglia ed il Celta Vigo non poterono completare questi obblighi e furono retrocesse d'ufficio nella Segunda División spagnola. La notizia provocò importanti reazioni da parte dei tifosi decisi a scendere in piazza per mostrare il proprio disappunto nei confronti delle decisioni sportive. La dirigenza del Sevilla affermò inoltre di aver spedito tutta la documentazione richiesta entro il limite indicato. La federazione integrò in prima divisione le due squadre retrocesse la stagione precedente, vale a dire Real Valladolid e Albacete. Le pressioni dei tifosi spinsero la FEF a creare un campionato straordinario a 22 squadre per due anni riammettendo anche le due formazioni retrocesse d'ufficio. Nonostante le problematiche estive la stagione del Siviglia fu buona; la partecipazione alla Coppa UEFA si concluse con l'eliminazione per mano dei connazionali del Barcellona.

L'azionista di maggioranza del club, González de Caldas, ed il tecnico Camacho, portarono il club alla rovina sportiva e al fallimento economico, svendendo i giocatori per uscire dai debiti. Anche lo stadio fu messo in vendita. La rosa orfana dei suoi campioni non poté far altro che subire l'ennesima retrocessione in seconda divisione. Dopo due stagioni arrivò la nuova promozione a spese del Villarreal, ma la stagione 1999-2000 in prima divisione fu una delle peggiori della storia del club e si concluse con una nuova retrocessione.


Anni duemila


Dopo alcuni anni di sconfitte e problemi economici, Roberto Alés assunse la presidenza del Sevilla FC. Sotto il suo mandato le parole d'ordine furono "economia di guerra" e "metodo tedesco". Iniziò così un periodo di austerità e riduzione dei debiti.

Il Siviglia, con debiti elevatissimi e praticamente senza denaro (lo stesso Roberto Alés dovette pagare dei palloni per fare allenare la squadra, con le casse del club completamente vuote), fu obbligato a vendere le sue stelle, tra cui Vasilīs Tsiartas, Juan Carlos, Carlos Marchena e Jesuli, alcune delle quali cresciute nelle giovanili. Fu nominato l'ex portiere e amministratore delegato Monchi come direttore sportivo, mentre Joaquín Caparrós fu scelto come allenatore. Secondo la politica del hombres, y no nombres furono ingaggiati giocatori semisconosciuti, la maggior parte dei quali a costo zero. La politica della squadra era quella di seguire al meglio i propri giocatori e le reali necessità della formazione. Fu inoltre creata una vera e propria rete capillare di osservatori per scovare giovani talenti in tutto il mondo, specialmente in Sud America.

La nuova rotta diede i suoi frutti, dato che con prestazioni molto concrete se pur poco spettacolari la squadra riuscì a guadagnare la promozione vincendo la seconda divisione con 23 vittorie e 66 reti, risultato che costituisce un record. Al primo anno in massima divisione, pur con pochi fondi, fu creato un gruppo competitivo che riuscì a salvarsi senza troppi problemi. Due anni dopo la presidenza passò al vicepresidente José María del Nido, famoso per la sua gestione economica durante la crisi.

Il nuovo presidente ebbe a disposizione più denaro e poté acquistare negli anni giocatori di alto livello, senza però depauperare le risorse economiche. Intanto, grazie anche ai primi buoni risultati, i tifosi tornarono a sostenere il club con più passione e a popolare lo stadio per le partite casalinghe. Tra i giovani colpi di mercato a basso prezzo del nuovo presidente figuravano l'uruguaiano Darío Silva e le stelle brasiliane Júlio Baptista e Daniel Alves, allora sconosciuti ai più in Europa, giocatori che portarono alla ribalta il club a livello continentale fino all'accesso alla Coppa UEFA.

Nella stagione 2004-2005, che precedette il centenario del club, il club occupò per tutta l'annata una posizione utile per disputare l'anno dopo i preliminari di UEFA Champions League, ma per via una sconfitta casalinga subita all'ultima giornata contro il Malaga (0-2) ottenne solo il sesto posto e la qualificazione alla Coppa UEFA. Protagonisti dell'annata furono i giovani Jesús Navas e Sergio Ramos e il brasiliano Júlio Baptista, autore di 18 gol in 33 partite.


2005-08: le due Coppe UEFA e la Supercoppa europea, la tragedia di Puerta

Juande Ramos, vincitore di due Coppe UEFA alla guida del club andaluso.
Juande Ramos, vincitore di due Coppe UEFA alla guida del club andaluso.

Con Juande Ramos in panchina, nell'annata seguente, quella del centenario, l'epilogo amaro si ripeté. La formazione andalusa, distratta dall'impegno europeo in Coppa UEFA, fu superata in campionato da Real Madrid e Barcellona e concluse il campionato 2005-2006 al quinto posto. L'anno del centenario coincise, però, con l'inizio del periodo vincente in Europa.

Avendo concluso la stagione 2004-2005 al sesto posto nella Liga, il Siviglia ebbe accesso al primo turno della Coppa UEFA 2005-2006. Dopo aver superato il primo turno e la fase a gironi, eliminò il Lokomotiv Mosca ai sedicesimi di finale e si qualificò per gli ottavi. Sconfitto dal Lilla nella partita d'andata, nella gara di ritorno in casa il 16 marzo 2006, che coincise con la cinquantesima partita del Siviglia in competizioni europee, la squadra andalusa vinse per 2-0 e si qualificò ai quarti. Ebbe la meglio anche sullo Zenit San Pietroburgo con un computo totale dei gol di 5-2, qualificandosi così alle semifinali. La semifinale contro lo Schalke 04 era considerata da molti una sorta di finale anticipata. Dopo un pareggio a reti inviolate a Gelsenkirchen, il ritorno a Siviglia si presentò molto complicato per il conto dei gol in trasferta. La partita si svolse nel pieno della polemica tra il Siviglia e la televisione spagnola Antena 3, che deteneva i diritti di trasmissione della competizione. Dopo alcuni giorni di negoziato tra le due società, la stazione televisiva decise di non mandare in onda la diretta in tutta la Spagna. La partita fu trasmessa esclusivamente in Germania e su un canale satellitare di lingua tedesca. Il ritorno si svolse durante la Feria de Abril, una delle più importanti celebrazioni per la città andalusa. Proprio alla fiera i tifosi che non sapevano se avrebbero potuto vedere in televisione l'importante match tentarono di acquistare gli ultimi biglietti in circolazione. La partita di ritorno fu combattuta come all'andata e i tempi regolamentari finirono sullo 0-0. Ai supplementari fu Antonio Puerta a segnare il gol della vittoria, conducendo la formazione andalusa alla sua prima finale europea. Il 10 maggio 2006, ad Eindhoven, il Siviglia sconfisse il Middlesbrough per 4-0, scarto record per una finale di Coppa UEFA giocata in match singolo. I marcatori furono, nell'ordine: Luís Fabiano, Maresca (doppietta) e Frédéric Kanouté.

Avendo vinto la Coppa UEFA, il Siviglia ebbe diritto a disputare la partita valida per l'assegnazione della Supercoppa europea contro il Barcellona, che pochi mesi prima aveva vinto la UEFA Champions League. Il 25 agosto 2006, allo Stadio Louis II di Montecarlo, il club andaluso sconfisse i blaugrana con un secco 3-0. I gol di Renato e quello di Frédéric Kanouté sul finire del primo tempo portarono al successo, suggellato dal calcio di rigore di Enzo Maresca nel finale di gara. Come nella finale di Coppa UEFA, anche in questa partita il Siviglia fece registrare il record di reti realizzate in una finale unica di Supercoppa europea. La squadra si aggiudicò così il secondo titolo europeo in tre mesi, un risultato storico per una società che fino a pochi anni prima militava nella seconda divisione spagnola.

La stagione 2006-2007 vide il club lottare sia sul fronte nazionale che continentale. L'obiettivo del presidente, José María del Nido, era quello di qualificarsi alla UEFA Champions League della stagione successiva. Alla fine del rocambolesco campionato il Siviglia giunse al terzo posto dietro Real Madrid e Barcellona e si qualificò per il terzo turno preliminare della UEFA Champions League 2007-2008. La stagione fu comunque trionfale. Il 3 maggio 2007, vincendo per 2-0 in casa, la squadra si qualificò per la seconda finale consecutiva di Coppa UEFA dopo aver rimontato la sconfitta dell'andata (1-0) contro l'Osasuna. Pochi giorni dopo, il 9 maggio, si qualificò anche per la finale di Coppa del Re, battendo il Deportivo de La Coruña per 2-0 nella semifinale di ritorno, dopo il successo per 3-0 dell'andata. Il 16 maggio vinse per la seconda volta la Coppa UEFA prevalendo nella finale tutta spagnola disputata ad Hampden Park, Glasgow, contro l'Espanyol. I supplementari finirono in parità, con due reti per parte, mentre ai tiri di rigore si impose il Siviglia per 5-3. Il 23 giugno la squadra di Ramos concluse una stagione eccezionale vincendo la sua quarta Coppa del Re, in finale contro la rivelazione Getafe allenata da Bernd Schuster.

L'inizio del campionato seguente fu segnato da un evento drammatico: durante la prima partita di campionato del Siviglia contro il Getafe (vinta per 4-1), Antonio Puerta si accasciò a terra improvvisamente, colpito da arresto cardiaco. Malgrado si fosse rianimato per raggiungere gli spogliatoi, il giovane fu nuovamente colpito da altri arresti cardiaci e trasportato in ospedale, ma tutti i tentativi di salvarlo furono inutili: morì all'età di 22 anni. Nella sfida di Supercoppa europea del 31 agosto 2007 allo Stadio Louis II di Montecarlo, persa per 1-3 contro il Milan, tra i tanti omaggi a lui dedicati fu osservato un minuto di silenzio. Verso la fine di ottobre Ramos, accordatosi con il Tottenham, si dimise e fu sostituito da Manolo Jiménez.[2] In UEFA Champions League il Siviglia fu sorteggiato in un girone con Arsenal, Steaua Bucarest, e Slavia Praga. Dopo aver perso per 3-0 la prima partita contro l'Arsenal, gli andalusi vinsero le restanti cinque partite qualificandosi agli ottavi come primi classificati nel raggruppamento. Contro il Fenerbahçe, il Siviglia perse per 3-2 l'andata in Turchia e con lo stesso risultato vinse il ritorno in casa, ma i rigori furono fatali agli andalusi, che furono eliminati dalla competizione. In campionato la squadra si piazzò quarta a pari punti con l'Atletico Madrid, ma per classifica avulsa il piazzamento divenne il quinto posto. Il Siviglia mancò così la qualificazione alla UEFA Champions League, centrando invece un piazzamento utile per accedere alla Coppa UEFA.

Fin dall'inizio della Liga 2008-2009 il Siviglia mise in mostra un bel calcio e parve addirittura in grado di lottare ad armi pari con Barcellona e Real Madrid. Dopo tre mesi ottimi, la squadra andalusa attraversò tuttavia un periodo di difficoltà a cavallo fra novembre e dicembre, durante il quale affrontò nell'ordine le altre quattro grandi di Spagna: Barcellona, Real Madrid, Valencia e Villarreal. Il periodo di crisi culminò con l'eliminazione in Coppa UEFA già nella fase a gironi, a causa della sconfitta per 1-0 contro la Sampdoria. L'inizio del 2009 fu caratterizzato da un buon percorso in campionato, che stabilizzò i biancorossi al terzo posto della Liga, ma anche dall'eliminazione in semifinale di Coppa del Re per mano dell'Athletic Club di Bilbao. In primavera il Siviglia si presentò con un buon vantaggio sulle altre pretendenti al terzo posto, ma le quattro sconfitte consecutive contro Getafe, Barcellona, Real Madrid e Valencia misero a rischio la qualificazione alla massima competizione europea. La vittoria nello scontro diretto col Villarreal (0-2) però riaccese l'entusiasmo e gli andalusi tornarono a fare punti e convincere. Il 23 maggio 2009, alla penultima giornata di campionato, il gol di Diego Perotti al 90° della sfida con il Deportivo La Coruña consegnò al Siviglia la certezza aritmetica del terzo posto finale con una giornata di anticipo e la serata si concluse fra i festeggiamenti sotto i fuochi d'artificio del Sánchez-Pizjuán, pronto ad accogliere in settembre la UEFA Champions League per la terza volta nella storia del club.

Nella Liga 2009-2010 il Siviglia non cominciò subito bene. Ciononostante riuscì ad eliminare agli ottavi di finale della Coppa del Re il Barcellona vincendo per 1-2 al Camp Nou e perdendo per 0-1 in casa. In UEFA Champions League fu eliminato agli ottavi di finale dal CSKA Mosca. Dopo diversi risultati negativi, che fecero perdere al Siviglia il quarto posto in favore del Maiorca, l'allenatore Manuel Jiménez Jiménez fu esonerato e sostituito da Antonio Álvarez. Con lui il Siviglia chiuse il campionato al quaerto posto, qualificandosi nuovamente alla UEFA Champions League dell'anno seguente, dopo aver combattuto a lungo per la qualificazione con il Maiorca. Inoltre vinse la Coppa del Re, sconfiggendo in finale l'Atlético Madrid.


Anni duemiladieci


Nel 2010-2011 il Siviglia comincia l'annata sconfiggendo 3-1 il Barcellona in casa, nell'andata della Supercoppa di Spagna, tuttavia al ritorno, al Camp Nou, perderà 4-0, consegnando il trofeo ai catalani a causa di un turn-over per la partita col Braga. Nei preliminari di Champions League è eliminato dallo Sporting Braga, e quindi retrocede in Europa League. Il 26 settembre 2010, dopo la quinta giornata di campionato, l'allenatore Antonio Alvarez viene esonerato e sostituito da Gregorio Manzano. Il campionato viene chiuso al quinto posto. Il 7 giugno 2011, la società nomina come nuovo allenatore Marcelino García Toral, che nella stagione 2010 - 2011 aveva allenato il Racing Santander[3], mentre Manzano, passa all'Atlético Madrid[4].


2011-2013: anni di transizione

La stagione 2011-2012 si apre con l'eliminazione già ai preliminari di Europa League per mano dell'Hannover 96. Durante la stagione la squadra resta nelle zone di medio-alta classifica della Liga, salvo poi avere un calo di rendimento e chiudere al nono posto, piazzamento che preclude agli andalusi di accedere alle coppe europee, cosa che non accadeva dal 2003. Nel mercato di gennaio la dirigenza riporta al Siviglia il calciatore José Antonio Reyes. Proprio durante questa stagione, il 21 aprile 2012, la tifoseria inscenò una spettacolare protesta contro i diritti televisivi spettanti per lo più al Real Madrid e al Barcellona e solo in ridotta parte a tutte le altre squadre, in ragione del 50% ai due più titolati clubs e del rimanente 50% agli altri 18 clubs della Prima Divisione; quel giorno la Televisione Spagnola ritardò l'inizio della partita Siviglia-Levante per poter trasmettere le interviste post-partita dell'incontro (la rueda de prensa, conferenza stampa) di Real Madrid e Barcellona; così durante la partita, i tifosi del Siviglia, i celeberrimi Biris Norte, inondarono il campo di migliaia di palline da tennis, costringendo ad un'interruzione per alterare i tempi della trasmissione televisiva[5], mentre cori all'unisono denunciarono in modo eclatante l'ingiustizia di trattamento, scandendo con ironia l'auspicio di un campionato ridotto alle sole Real Madrid e Barcellona con una loro Liga ristretta e formato dalla bellezza di ben 38 derby.

Nella stagione 2012-2013, dopo un buon avvio, la squadra inizia a imbattersi in risultati negativi che condurranno la compagine andalusa a metà classifica. Nonostante il buon organico e l'obiettivo della qualificazione in UEFA Champions League fissato ad inizio stagione, la squadra coglie solamente 6 vittorie nella prima parte di annata, chiudendo il girone d'andata al 12º posto. Riesce, tuttavia, a raggiungere i quarti in Coppa del Re, dove affronta il Real Saragozza. Dopo lo 0-0 in Aragona, il ritorno al Ramón Sánchez-Pizjuán vede gli andalusi imporsi a valanga con un 4-0. La squadra sarà eliminata dall'Atlético Madrid in semifinale. In campionato, sconfiggendo per 4-3 il Valencia all'ultima giornata (condannandolo così al 5º posto), gli andalusi arrivano noni e, grazie alla squalifica del Malaga e alla mancata licenza UEFA del Rayo Vallecano, si qualificano per i preliminari dell'Europa League.


2013-2016: le tre Europa League vinte consecutivamente

La quarta affermazione in Coppa UEFA/Europa League, nell'edizione 2014-15, che ha fatto del Siviglia il più vincente nella storia della manifestazione.
La quarta affermazione in Coppa UEFA/Europa League, nell'edizione 2014-15, che ha fatto del Siviglia il più vincente nella storia della manifestazione.

Il 2013-2014 è una stagione positiva per il Siviglia. In campionato la compagine andalusa chiude a pochi punti dall'Athletic di Bilbao che occupa il quarto posto, ultimo posizionamento utile per accedere ai preliminari di Champions League. La vera soddisfazione arriva, però, in UEFA Europa League. Dopo aver agevolmente superato il terzo turno preliminare contro i montenegrini del Mladost Podgorica (3-0 e 6-1 rispettivamente nella gara d'andata e di ritorno), i sivigliani superano altrettanto facilmente i play-off, contro la compagine polacca dello Śląsk Breslavia (4-1 e 5-0), accedendo così alla fase a gironi. La squadra andalusa è inserita nel gruppo H con Slovan Liberec, Friburgo ed Estoril Praia e si classifica prima nel girone con 12 punti. Dopodiché il cammino verso la conquista del trofeo si rivelerà ben più tortuoso. Scavalcato il Maribor ai sedicesimi (2-2 e 2-1) e sconfitto nel derby cittadino il Betis agli ottavi (0-2 e 2-0, gara decisa poi ai tiri di rigore, con il 4-3 in favore del Siviglia), la squadra si ritrova ad affrontare ai quarti i portoghesi del Porto, dando vita ad un derby iberico. Dopo la sconfitta nella gara d'andata per 1-0, gli spagnoli prevarranno sul club di Oporto con un convincente 4-1 nella gara di ritorno. In semifinale, nel derby spagnolo con il Valencia, il Siviglia vince la gara di andata in casa per 2-0, ma nella sfida di ritorno al Mestalla si ritrova sotto di ben tre reti. Un gol siglato al 94º minuto dal camerunese Stephane M'Bia, che già aveva messo a segno una marcatura all'andata, permette alla squadra allenata da Unai Emery di fissare il punteggio sul 3-1 e di accedere così alla finale, grazie alla regola dei gol in trasferta. In finale è ancora derby iberico, contro il Benfica. Dopo lo 0-0 dei supplementari, gli andalusi vincono per 4-2 ai rigori, aggiudicandosi il prestigioso trofeo per la terza volta.

La stagione 2014-2015 inizia con la sconfitta in Supercoppa Europea contro il Real Madrid (0-2)[6]. In Europa League invece il percorso è costellato di successi (contro Borussia Mönchengladbach, Villarreal e Zenit San Pietroburgo) che portano gli andalusi fino alla semifinale contro la Fiorentina. La gara d'andata viene vinta per 3-0, mentre al ritorno gli andalusi si impongono al Franchi per 2-0. Il Siviglia approda così alla sua seconda finale consecutiva. Il 27 maggio affronta il Dnipro Dnipropetrovsk allo Stadio Nazionale di Varsavia e si impone con il punteggio di 3-2. Il club andaluso diventa così l'unico club capace di vincere per quattro volte la Coppa UEFA/Europa League.

La stagione 2015-2016 non inizia nel migliore dei modi. Gli andalusi vengono sconfitti per 5-4 dopo i tempi supplementari dal Barcellona nella gara che assegna la Supercoppa europea. In campionato la compagine di Unai Emery si classificherà settima, ma riuscirà ad ottenere nuovamente l'accesso in Champions League per la stagione successiva grazie al trionfo per 3-1 nella finale di Europa League, il 18 maggio a Basilea contro il Liverpool. Il Siviglia diviene la prima squadra capace di vincere per tre volte consecutive il trofeo. Questo tris di successi consecutivi in una competizione europea non si verificava da quarant'anni (quando il Bayern Monaco, nel 1975-1976, aveva vinto la sua terza Coppa dei Campioni consecutiva, facendo seguito all'Ajax, che aveva conseguito un analogo risultato all'inizio di quel decennio). Il 22 maggio 2016 allo Stadio Vicente Calderón di Madrid il club andaluso è sconfitto per 2-0 dopo i tempi supplementari nella finale di Coppa del Re contro il Barcellona.


2016-oggi: cambi di allenatore e il ritorno al successo europeo

In vista della nuova stagione Emery lascia il club ed è sostituito dall'argentino Jorge Sampaoli. Nell'agosto 2016 il Siviglia comincia l'annata sfiorando il successo in Supercoppa europea: contro il Real Madrid, al Lerkendal Stadion di Trondheim, è in vantaggio per 2-1 sino al terzo minuto di recupero del secondo tempo, quando è raggiunta sul pari prima di perdere la sfida nei tempi supplementari (3-2). Pochi giorni dopo è sconfitta anche dal Barcellona nella doppia finale di Supercoppa di Spagna (2-0 in casa e 3-0 al Camp Nou). In Champions League la compagine andalusa supera la fase a gironi e raggiunge gli ottavi di finale, dove è eliminata dal Leicester City (vittoria per 2-1 in casa e sconfitta per 2-0 al King Power Stadium), mentre in campionato si piazza quarta, qualificandosi per i preliminari di Champions League. Alla fine della stagione Sampaoli lascia la panchina andalusa per allenare la nazionale argentina.

La gestione del sostituto di Sampaoli, il connazionale Eduardo Berizzo, sarà breve. Malgrado aver centrato la qualificazione agli ottavi di Champions League, il tecnico è esonerato il 22 dicembre 2017 con la squadra al quinto posto, dopo aver raccolto un punto nelle ultime tre partite[7]. Gli subentra Vincenzo Montella, che firma un contratto di un anno e mezzo[8]. Anche la gestione Montella si interrompe prima del previsto, il 28 aprile. Nonostante lo storico approdo ai quarti di finale di Champions League dopo aver eliminato agli ottavi il favorito Manchester Utd (l'eliminazione avverrà per mano del Bayern Monaco) e alla finale di Coppa del Re, persa malamente (5-0) contro il Barcellona[9], il tecnico napoletano paga i deludenti risultati in campionato (16 punti in 19 giornate) e una striscia di 9 partite senza vittorie, comprensiva di 5 sconfitte consecutive[10]. L'allenatore italiano è avvicendato per il finale di stagione da Joaquín Caparrós, la cui gestione dura quattro partite. La squadra chiude al settimo posto, valido per la qualificazione ai preliminari di Europa League dato che il Barcellona, già qualificato alla Champions League, aveva vinto anche la Coppa del Re, lasciando dunque un posto libero per la seconda competizione europea.

La stagione 2018-2019 comincia con la nomina del nuovo allenatore, Pablo Machín, che a novembre porta la squadra al primo posto della Primera División e per gran parte del campionato mantiene gli andalusi in una posizione di classifica utile per la qualificazione alla UEFA Champions League. Un calo accusato dall'inizio del 2019, dovuto anche al grande numero di partite ufficiali (oltre 50) disputato in stagione, fa scivolare poi la squadra al sesto posto, cui si sommano le brutte eliminazioni ai quarti di finale della Coppa del Re contro il Barcellona (vittorioso per 6-1 in casa al ritorno dopo aver perso per 2-0 l'andata) e dall'Europa League agli ottavi di finale contro lo Slavia Praga (2-2 in casa, 2-2 in trasferta e sconfitta per 4-3 dopo i tempi supplementari, con gol decisivo subito al 119º minuto di gioco). All'indomani dell'inattesa disfatta contro i cechi, Machín è esonerato e sostituito dal rientrante Caparrós, che guida i suoi al sesto posto finale.

Il successore di Caparrós è Julen Lopetegui, che nel 2019-2020 porta gli andalusi al quarto posto finale in campionato e alla finale di Europa League: vincendo per 3-2 contro l'Inter, la squadra si conferma dominatrice della competizione, aggiudicandosela per la sesta volta. Nel 2020-2021 Siviglia inizia perdendo la partita di Supercoppa europea contro il Bayern Monaco per 2-1 ai tempi supplementari; raggiungerà il quarto posto in campionato, valevole per la qualificazione alla UEFA Champions League.


Cronistoria


Cronistoria del Sevilla Fútbol Club
  • 1905 - 14 aprile, fondazione del Sevilla FC.
  • 1915-1916 - Finalista della Copa de Andalucía.
  • 1916-1917 - Quarti di finale di Copa.
Vince la Copa de Andalucía (1º titolo).
  • 1917-1918 - Semifinali di Copa.
Finalista della Copa de Andalucía.
  • 1918-1919 - Vince la Copa de Andalucía (2º titolo).
  • 1919-1920 - Vince la Copa de Andalucía (3º titolo).

  • 1920-1921 - Semifinali di Copa.
Vince la Copa de Andalucía (4º titolo).
  • 1921-1922 - Quarti di finale di Copa.
Vince la Copa de Andalucía (5º titolo).
  • 1922-1923 - Quarti di finale di Copa.
Vince la Copa de Andalucía (6º titolo).
  • 1923-1924 - Quarti di finale di Copa.
Vince la Copa de Andalucía (7º titolo).
  • 1924-1925 - Quarti di finale di Copa.
Vince la Copa de Andalucía (8º titolo).
  • 1925-1926 - Girone degli ottavi di finale di Copa.
Vince la Copa de Andalucía (9º titolo).
  • 1926-1927 - Girone degli ottavi di finale di Copa.
Vince la Copa de Andalucía (10º titolo).
  • 1927-1928 - Girone degli ottavi di finale di Copa.
Finalista della Copa de Andalucía.
  • 1928-1929 - Campione della Segunda División (1º titolo) ma viene sconfitto dal Racing nella sfida promozione.
Quarti di finale di Copa.
Vince la Copa de Andalucía (11º titolo).
  • 1928 - 7 ottobre, inaugurazione dell'estadio de Nervión.
  • 1929-1930 - 4º nella Segunda División.
Ottavi di finale di Copa.
Vince la Copa de Andalucía (12º titolo).

  • 1930-1931 - 2º nella Segunda División.
Ottavi di finale di Copa.
Vince la Copa de Andalucía (13º titolo).
  • 1931-1932 - 8º nella Segunda División.
Sedicesimi di finale di Copa.
Vince la Copa de Andalucía (14º titolo).
Ottavi di finale di Copa.
  • 1933-1934 - Campione della Segunda División (2º Titolo). Promosso in Primera División.
Ottavi di finale di Copa.
Vince il Torneo Presidente de la República (1º titolo).
Ottavi di finale di Copa.
Vince la Copa de Andalucía (15º titolo).
Vince la Copa de Andalucía (16º titolo).
Quarti di finale di Copa.
Vince la Copa de Andalucía (17º titolo).

Quarti di finale di Copa.
  • 1941 - Cambio di denominazione in Sevilla Club de Fútbol per legge.
  • 1941-1942 - 6º nella Primera División.
Ottavi di finale di Copa.
Sedicesimi di finale di Copa.
Quarti di finale di Copa.
Quarti di finale di Copa.
Semifinale di Copa.
Ottavi di finale di Copa.
Vince la Copa del Generalísimo (3º titolo).
Finalista della Coppa Eva Duarte.
Ottavi di finale di Copa.
Ottavi di finale di Copa.

Ottavi di finale di Copa.
Ottavi di finale di Copa.
Ottavi di finale di Copa.
Semifinali di Copa.
Finalista di Copa.
Ottavi di finale di Copa.
Ottavi di finale di Copa.
Ottavi di finale di Copa.
Quarti di finale di Coppa dei Campioni.
Quarti di finale di Copa.
  • 1958 - 7 settembre, inaugurazione dello stadio Ramón Sánchez Pizjuán.
  • 1959-1960 - 4º nella Primera División.
Sedicesimi di finale di Copa.

Quarti di finale di Copa.
Finalista di Copa.
Ottavi di finale di Copa.
Sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe.
Ottavi di finale di Copa.
Sedicesimi di finale di Copa.
Sedicesimi di finale di Copa.
  • 1966-1967 - 13º nella Primera División, dopo aver vinto lo scontro promozione contro il Sporting.
Ottavi di finale di Copa.
Trentaduesimi di finale di Coppa delle Fiere.
Ottavi di finale di Copa.
Sedicesimi di finale di Copa.

Semifinali di Copa.
Trentaduesimi di finale di Coppa delle Fiere.
Ottavi di finale di Copa.
  • 1972-1973 - 4º nella Segunda División.
Quarti di finale di Copa.
  • 1973 - Recupera il nome storico Sevilla Fútbol Club
  • 1973-1974 - 9º nella Segunda División.
4º Girone di Copa.
4º Girone di Copa.
4º Girone di Copa.
Quarti di finale di Copa.
Ottavi di finale di Copa.
Semifinali di Copa.
4º Girone di Copa.

Semifinali di Copa.
1º Girone di Copa.
Quarti di finale di Copa.
Ottavi di finale di Coppa UEFA.
2º Girone di Copa.
Trentaduesimi di finale di Coppa UEFA.
3º Girone di Copa.
Ottavi di finale di Copa.
3º Girone di Copa.
Ottavi di finale di Copa.
Sedicesimi di finale di Copa.
2º Girone di Copa.

Quarti di finale di Copa.
Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
Quarti di finale di Copa.
Ottavi di finale di Copa.
Quarti di finale di Copa.
Quarto turno di Copa.
Quarti di finale di Copa.
Ottavi di finale di Coppa UEFA.
Terzo turno di Copa.
Primo turno di Copa.
Quarto turno di Copa.
Primo turno di Copa.

  • 2000-2001 - Campione della Segunda División (4º titolo). Promosso in Primera División.
Primo turno di Copa.
Primo turno di Copa.
Quarti di finale di Copa.
Semifinali di Copa.
Quarti di finale di Copa.
Ottavi di finale di Coppa UEFA.
Ottavi di finale di Copa.
Vince la Coppa UEFA (1º titolo).
Vince la Supercoppa UEFA (1º titolo).
Vince la Coppa UEFA (2º titolo).
Vince la Copa del Rey (4º titolo).
Vince la Supercoppa di Spagna (1º titolo).
Finalista di Supercoppa UEFA.
Ottavi di finale di Copa.
Ottavi di finale di Champions League
Semifinale di Copa.
Fase a gironi di Coppa UEFA
Vince la Copa del Rey (5º titolo).
Ottavi di finale di Champions League

Finalista di Supercoppa di Spagna.
Quarti di finale di Copa.
Play-off di Champions League
Sedicesimi di finale di Europa League
Ottavi di finale di Copa.
Play-off di Europa League
Semifinali di Copa.
Sedicesimi di finale di Copa.
Vince l'Europa League (3º titolo).
Finalista di Supercoppa UEFA.
Quarti di finale di Copa.
Vince l'Europa League (4º titolo).
Finalista di Supercoppa UEFA.
Finalista di Copa.
Fase a gironi di Champions League.
Vince l'Europa League (5º titolo).
Finalista di Supercoppa UEFA.
Finalista di Supercoppa di Spagna.
Ottavi di finale di Copa.
Ottavi di finale di Champions League.
Finalista di Copa.
Quarti di finale di Champions League.
Quarti di finale di Copa.
Finalista di Supercoppa di Spagna.
Ottavi di finale di Europa League.
Ottavi di finale di Copa.
Vince l'Europa League (6º titolo).
Finalista di Supercoppa UEFA.
Ottavi di finale di Copa.
Fase a gironi di Champions League.
Ottavi di finale di Europa League.
Partecipa alla Copa.
Fase a gironi di Champions League.
Spareggi di Europa League (da disputare).

Colori e simboli



Stemma


Il simbolo del club è uno scudo svizzero che all'interno presenta 4 raffigurazioni: nella parte superiore sinistra sono raffigurati i 3 santi della città andalusa, San Isidoro, San Fernando e San Leandro (da sinistra verso destra), i quali sono presenti anche nello stemma della città; San Fernando è seduto su un trono dorato, sormontato da un baldacchino di porpora, con una corona d'oro sulla testa, una spada nella mano destra ed il mondo in quella sinistra. Ai lati del re si possono notare i due vescovi, che impugnano un pastorale dorato con la mano destra e indossano una mitra sul capo. Nella parte superiore destra sono sovrapposte 3 lettere (S, F e C) che stanno per Sevilla Fùtbol Club. In posizione centrale, è visibile un “balón leonado”, un pallone di cuoio. Nella parte inferiore, infine, sono visibili 6 fasce verticali bianche che si alternano a 5 fasce verticali rosse, ad indicare i colori sociali del club.


Inno


Il vecchio inno risale al 1983. Le parole furono scritte da Ángel Luis Osquiguilea de Roncales e la musica composta da Manuel Osquiguilea de Roncales.

Nel 2005 il cantautore sevillano El Arrebato, compose l'inno del centenario del Sevilla FC, che in breve tempo arrivò a essere il singolo più venduto in Spagna, e quinto nella classifica annuale. Ben presto il singolo di El Arrebato divenne l'inno del club, risultando l'inno più venduto in tutta la storia del calcio spagnolo.[senza fonte] Il 9 ottobre 2006 fu inserito nelle pareti dello Stadio il disco d'oro dell'inno del centenario. Il testo della canzone si presenta come un'invocazione alla divinità Sevilla e come una promessa di amore eterno nei confronti del club.


Strutture



Stadio


Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Ramón Sánchez Pizjuán.
Tifosi del Sevilla FC prima dell'ingresso delle squadre.
Tifosi del Sevilla FC prima dell'ingresso delle squadre.

Lo Stadio Ramón Sánchez Pizjuán, inaugurato nel 1957, ha una capacità di 42.500 spettatori. Di proprietà del Sevilla Fútbol Club, ha le dimensioni di 105×70 metri e fu ideato da Manuel Muñoz Monasterio, architetto del progetto iniziale.

Sulla facciata sulla via Sevilla Fútbol Club, che porta a Plaza Nervión, è presente un mosaico che copre tutta la facciata e che mostra nella sua parte centrale lo scudo simbolo del club. Nello stesso mosaico nelle parti laterali sono presenti tutti gli emblemi delle società che hanno giocato nello stadio fino al 1982. Nella parte bassa sono presenti le iniziali di tutti gli stadi precedenti del Sevilla con per ognuno la data in cui la formazione vi si è trasferita. L'ingresso numero 16 è dedicato ad Antonio Puerta.

Nel 2008 è avvenuta la ristrutturazione del Ramón Sánchez Pizjuán, per un costo che varia tra gli 80 e i 100 milioni di euro, aumentando la capacità fino a 66.000 spettatori. Gli architetti Juan Antonio e Santiago Balbontín hanno realizzato la trasformazione in due passi successivi, nella prima la capacità è aumentata di 10.000 posti a cui si aggiungono altri 12.000 nella seconda fase. Nel giugno 2015 il RSP è stato sottoposto ad ulteriori lavori di ammodernamento, che hanno portato la capienza a 42.714 spettatori. Lo stadio rojiblanco è tra i più caldi nel mondo del calcio e non a caso viene denominato anche "La Bombonera de Nerviòn".


Diffusione nella cultura di massa


Il Sevilla FC ha una propria radio, SFC Radio, che trasmette sulla frequenza spagnola 91.6 FM tutto il giorno. Iniziò le proprie trasmissioni nel settembre 2004, la seconda radio ufficiale di un club in Spagna dopo quella del Real Murcia.

Esiste inoltre un canale televisivo, SFC TV che iniziò le trasmissioni con la partita di coppa UEFA 2005/2006 Zenit San Pietroburgo-Sevilla FC il 24 novembre 2006, per poi trasformarsi in un canale definitivo tre giorni dopo. Trasmette le partite amichevoli del club, oltre che notizie, interviste, presentazioni di nuovi calciatori, allenatori o dirigenti e repliche di partite precedenti e storiche.

Ha due giornali, il SFC Periódico Oficial ad emissione giornaliera e dal 2005 la rivista trimestrale Sevilla Football Club, inviata gratuitamente a tutti i soci.

Nel gennaio 2007 il club ha vinto il XV premio de comunicación por la Asociación de la Prensa de Sevilla per l'"importante campagna di comunicazione realizzata durante il 2006 sui suoi mezzi di comunicazione ufficiali".

Il sito del club è il più visitato in Andalusia e il terzo a livello nazionale.


Allenatori e presidenti


Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del Sevilla F.C..

Di seguito è riportata la lista degli allenatori[11] che si sono succeduti alla guida del Siviglia dalla sua fondazione.

Allenatori

Il Siviglia ha avuto 29 presidenti durante la sua storia, cinque dei quali sono stati eletti in condizioni speciali o come temporanei durante le elezioni. Nel 1992, dopo l'entrata in vigore della legge sulle Sociedades Anónimas Deportivas (SAD), il Siviglia venne convertito in una di queste e per questo modificò il suo sistema di elezione del presidente, che viene eletto dai soci del club in funzione delle azioni in suo possesso.

Presidenti
  • 1890-1905 Edward F. Johnston
  • 1905-1908 José Luis Gallegos Arnosa
  • 1908-1914 José María Miró Trepats
  • 1914-1920 Francisco Javier Alba y Alarcón
  • 1920-1921 Enrique Balbontín de Orta
  • 1921-1922 Jorge Graells Miró
  • 1922-1923 Carlos Piñar y Pickman
  • 1923-1925 Manuel Blasco Garzón
  • 1925-1932 Juan Domínguez Osborne
  • 1932-1941 Ramón Sánchez Pizjuán y Muñoz
  • 1941-1942 Antonio Sánchez Ramos
  • 1942-1948 Jerónimo Domínguez y Pérez de Vargas
  • 1948-1956 Ramón Sánchez Pizjuán y Muñoz
  • 1956-1957 Francisco Graciano Brazal
  • 1957-1961 Ramón de Carranza Gómez Pablo
  • 1961-1963 Guillermo Moreno Ortega
  • 1963-1966 Juan López Sánchez
  • 1966 Antonio García Carranza
  • 1966-1968 Manuel Zafra Poyato
  • 1968-1972 José Ramón Cisneros Palacios
  • 1972-1984 Eugenio Montes Cabeza
  • 1984 Rafael Carrión Moreno
  • 1984 Juan Silverio de la Chica Viso
  • 1984 Francisco Ramos Herrero
  • 1984-1986 Gabriel Rojas Fernández
  • 1986-1990 Luis Cuervas Vilches
  • 1990 José María Cruz Rodríguez
  • 1990-1995 Luis Cuervas Vilches
  • 1995 José María del Nido Benavente
  • 1995-1996 Francisco Escobar Gallego
  • 1996-1997 José María González de Caldas
  • 1997-2000 Rafael Carrión Moreno
  • 2000-2003 Roberto Alés García
  • 2003-2013 José María del Nido Benavente
  • 2013- José Castro Carmona

Calciatori


Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del Sevilla F.C..

Vincitori di titoli


Campioni del mondo
Campioni Olimpici
Campioni d'Europa
Campioni del Sud America

Palmarès


Lo stesso argomento in dettaglio: Palmarès del Sevilla Fútbol Club.

Competizioni nazionali


1945-1946
1935, 1939, 1947-1948, 2006-2007, 2009-2010
2007
1928-1929, 1933-1934, 1968-1969, 2000-2001

Competizioni regionali


1917, 1919, 1920, 1921, 1922, 1923, 1924, 1925, 1926, 1927, 1929, 1930, 1931, 1932, 1933, 1936, 1939, 1940

Competizioni internazionali


2005-2006, 2006-2007, 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016, 2019-2020
2006

Competizioni giovanili


1990-1991

Statistiche e record



Partecipazione ai campionati e ai tornei internazionali



Campionati nazionali

Dalla stagione 1928-1929 alla stagione 2021-2022 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai campionati nazionali:

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Primera División781934-19352021-202278
Segunda División131928-19292000-200113

Statistiche di squadra


Stagione Divisione Pos. G V N P GF GS Pt. Coppa Europa
2004-05 Primera División 6 3817912 444160 Quarti di finale Coppa UEFAOttavi di finale
2005-06 Primera División 5 3820810 543968 Ottavi di finale Coppa UEFAVincitore
2006-07 Primera División 3 382189 643571 Campione Supercoppa UEFA
Coppa UEFA
Vincitore
Vincitore
2007-08 Primera División 5 3820414 754964 Quarti di finale Supercoppa UEFA
UEFA Champions League
Finalista
Ottavi di finale
2008-09 Primera División 3 3821710 543970 Semifinale Coppa UEFAGironi
2009-10 Primera División 4 3819613 654963 Campione UEFA Champions LeagueOttavi di finale
2010-11 Primera División 5 3817714 626158 Semifinale UEFA Champions League/UEFA Europa LeaguePreliminare/Trentaduesimi di finale
2011-12 Primera División 9 38131114 484750 Sedicesimi UEFA Europa LeagueQuarto turno
2012-13 Primera División 9 3814816 585450 Semifinale
2013-14 Primera División 5 38181315 586952 Primo turno UEFA Europa LeagueVincitore
2014-15 Primera División 5 382378 714576 Quarti di finale UEFA Europa LeagueVincitore
2015-16 Primera División 7 38141014 515052 Finalista UEFA Champions League Primo turno / UEFA Europa LeagueVincitore
2016-17 Primera División 4 382198 694972 Ottavi di finale UEFA Champions LeagueOttavi di finale
2017-18 Primera División 7 3817714 495858 Finalista UEFA Champions LeagueQuarti di finale
2018-19 Primera División 6 3817813 624759 Quarti di finale UEFA Europa LeagueOttavi di finale
2019-20 Primera División 4 3819136 543470 Ottavi di finale UEFA Europa LeagueVincitore

Tornei internazionali

Alla stagione 2021-2022 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai tornei internazionali[12]:

Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione
Coppa dei Campioni/Champions League 10 1957-19582022-2023
Coppa delle Coppe11962-1963
Supercoppa UEFA620062020
Coppa UEFA/UEFA Europa League161982-19832021-2022

Il Siviglia ha una grande tradizione calcistica in Europa; fu infatti il primo club andaluso a disputare la Coppa dei Campioni, nella stagione 1957-1958, dove venne eliminato ai quarti di finale dal Real Madrid. Inoltre, disputò anche la scomparsa Coppa delle Coppe.

La compagine andalusa detiene anche il record nazionale di imbattibilità casalinga nelle competizioni UEFA, con 29 incontri, ad una sola partita dal primato assoluto dell'Ipswich Town, mancato il 14 dicembre 2006 quando fu sconfitta dall'AZ Alkmaar.

Occupa la testa della classifica mondiale per club redatta dall'IFFHS e relativa al luglio 2007[13].


Statistiche nelle competizioni UEFA

Tabella aggiornata alla fine della stagione 2021-2022.

Competizione Partecipazioni G V N P RF RS
UEFA Champions League 10 52 24 12 16 86 73
Coppa delle Coppe 1 2 1 0 1 2 4
Coppa UEFA/UEFA Europa League 15 145 86 30 29 265 121
Coppa delle Fiere 2 4 1 1 2 4 7
Supercoppa UEFA 6 5 1 0 4 10 14

Statistiche individuali


I giocatori in grassetto sono ancora in attività con la maglia del Siviglia. Statistiche aggiornate al 25 maggio 2021.

Record di presenze
Record di reti

Trofeo Pichichi e Zarra



Statistiche di squadra


A livello internazionale la miglior vittoria è il 6-0 ottenuto contro il Akhisar Belediyespor nella fase a gruppi della UEFA Europa League 2018-2019, mentre la peggior sconfitta è rappresentata dal 7-1 subito dal Real Madrid nei quarti della Coppa dei Campioni 1957-1958[12].


Tifoseria


Gli ultras del Sevilla sono chiamati Biris e sono situati nel "Gol Norte" o Curva Nord del Ramón Sánchez-Pizjuán. La loro fondazione è avvenuta nel 1975, divenendo così la prima tifoseria organizzata di Spagna, ed il loro nome deriva dal glorioso goleador gambiano Alhaji Momodo Njle, detto Biri Biri, che ha militato nel club tra gli anni '70 e '80. Rappresentano una delle tifoserie più calde del mondo e la loro ideologia è antirazzista, antifascista e indipendentista.

Tifosi del Sevilla FC a Eindhoven per la finale di Coppa UEFA.
Tifosi del Sevilla FC a Eindhoven per la finale di Coppa UEFA.

I tifosi del Sevilla FC accorrono tradizionalmente a festeggiare le proprie vittorie alla Puerta de Jerez. Questo è dovuto alle origini del club quando, all'inizio del XX secolo, si festeggiavano le vittorie in una birreria situata vicino a Puerta Jerez, lì sorse un teatro chiamato Eslava. Oggi il punto di incontro è l'Hotel Alfonso XIII, nel cui bar si riuniscono i giocatori e i dirigenti a celebrare le vittorie del club.


Gemellaggi e rivalità


I Biris vantano un solido gemellaggio con il "Kolectivo Sur" dello Xerez Club Deportivo, i "Riazor Blues" del Deportivo La Coruña, i "Bukaneros" del Rayo Vallecano, il "Comando ultra 84" del Marsiglia e gli "Inter City Firm" del West Ham.

La rivalità più accesa è quella nei confronti dei concittadini del Real Betis Balompié. Il derby di Siviglia è una delle stracittadine più importanti in Spagna, grazie al calore e all'attaccamento alla maglia dei tifosi. I Nervionenses hanno, inoltre, una forte rivalità con il "Frente Atletico" dell'Atlético Madrid, a causa del gemellaggio di questi ultimi con l'altra squadra della capitale andalusa, il "Frente Bokeròn" del Malaga, gli "Ultras Sur" del Real Madrid e gli "Ultras Boys" dello Sporting Gijon. Sono presenti avversità anche nei confronti del Celta Vigo, eterno rivale del Depor, del Granada (rivalità regionale) e del Valencia.

In Italia il club è gemellato con il Modena ed ha buoni rapporti con Milan (dal 2007, quando si disputò la finale di Supercoppa UEFA e tutti i giocatori scesero in campo con il nome di Puerta, scomparso tragicamente pochi giorni prima, sulle maglie) e Napoli.


Organico


Lo stesso argomento in dettaglio: Sevilla Fútbol Club 2022-2023.

Rosa


Rosa e numerazione aggiornate all' 1 settembre 2022.

N. Ruolo Giocatore
1 P Marko Dmitrović
2 D Gonzalo Montiel
3 D Alex Telles
4 D Karim Rekik
5 A Kasper Dolberg
6 C Nemanja Gudelj
7 A Suso
8 C Joan Jordán
9 A Jesús Corona
10 C Ivan Rakitić (vice capitano)
11 A Adnan Januzaj
12 A Rafa Mir
13 P Bono
14 D Tanguy Nianzou
15 A Youssef En-Nesyri
N. Ruolo Giocatore
16 C Jesús Navas
17 A Erik Lamela
18 C Thomas Delaney
19 C Marcos Acuña
20 C Fernando
21 C Óliver Torres
22 C Isco
23 D Marcão
24 C Alejandro Gómez
25 P Antonio Vicario
26 P Daniel Orquesta
27 D Carlos Cavas
28 C Francisco Lumbreras
29 A Iori
30 D José Ángel Carmona

Staff tecnico



Società



Organigramma societario



Altre sezioni e affiliati



Calcio


Lo stesso argomento in dettaglio: Sevilla Atlético Club e Sevilla Fútbol Club (femminile).

Compete nella Primera División Femenina, il campionato femminile spagnolo. Nella stagione 2006-2007 ha raggiunto il quinto posto. Il primo gol della storia del Sevilla FC Femenino lo segnò in un'amichevole Rocío Rios Lozano. Nella stagione 2005-2006 raggiunse il secondo posto nella Primera División Femenina.

Il Sevilla Atlético è un club affiliato al Sevilla Fútbol Club, fondato nel 1958. Il suo obiettivo è quello di formare giocatori giovani per farli debuttare in prima squadra. Nella stagione 2006-2007 ritornò alla sua denominazione originale di Sevilla Atlético, dopo alcuni anni passati con la denominazione di Sevilla FC B. Molti giocatori che hanno vestito la maglia rojiblanca hanno militato nel Sevilla Atletico: Sergio Ramos, Luis Alberto, José Antonio Reyes, Diego Perotti, Alberto Moreno Pérez e Sergio Rico sono la prova dell'ottimo lavoro che svolge il club andaluso con i giovani calciatori.


Pallacanestro


Il Sevilla FC ebbe una formazione di pallacanestro che giocò due anni nella prima divisione spagnola. Nella stagione 1963-1964 si classificò ottava, mentre la stagione seguente nona. Attualmente[quando?] il club è estinto, ma la dirigenza sta lavorando per rifondarla.


Note


  1. I soprannomi delle squadre di UEFA Champions League, su it.uefa.com, 7 febbraio 2017. URL consultato l'11 agosto 2021.
  2. (EN) Juande Ramos resigns as Sevilla coach, Telegraph, 26 ottobre 2007.
  3. Ufficiale: Siviglia, Marcelino nuovo tecnico, su tuttomercatoweb.com, 7 giugno 2011. URL consultato il 15 maggio 2014.
  4. Ufficiale: Manzano nuovo tecnico dell'Atletico Madrid, su tuttomercatoweb.com, 8 giugno 2011. URL consultato il 15 maggio 2014.
  5. youtube, Protesta de Pelotas de Tenis en el Sevilla-Levante. URL consultato l'8 maggio 2022.
  6. Supercoppa Europea, Real Madrid-Siviglia 2-0: doppietta di Ronaldo, su gazzetta.it, 12 agosto 2014. URL consultato il 21 dicembre 2014.
  7. Siviglia, clamoroso: Berizzo esonerato, Corriere dello Sport, 22 dicembre 2017.
  8. Siviglia, ufficiale Montella: contratto fino al 2019, Tuttosport, 28 dicembre 2017.
  9. Il Barcellona fa 30! Siviglia distrutto 5-0, blaugrana alla quarta coppa di Spagna consecutiva, Eurosport, 21 aprile 2018.
  10. Montella, finisce male anche al Siviglia: esonerato a tre giornate dalla fine del campionato, Eurosport, 28 aprile 2018.
  11. Sevilla FC » Storia Allenatore, in calcio.com. URL consultato il 14 febbraio 2019.
  12. (EN) Sevilla FC, in www.uefa.com. URL consultato il 18 febbraio 2019.
  13. Classifica completa - iffhs.de

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Controllo di autoritàVIAF (EN) 169438292 · LCCN (EN) nb2021003064 · J9U (EN, HE) 987009116576405171 · WorldCat Identities (EN) viaf-169438292
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На других языках


[de] FC Sevilla

Der Sevilla Fútbol Club, im deutschen Sprachraum als FC Sevilla bezeichnet, ist ein spanischer Fußballverein aus der andalusischen Stadt Sevilla, der in der Primera División spielt. Mit sechs Titeln ist der FC Sevilla Rekordgewinner des UEFA-Pokals bzw. der UEFA Europa League und international einer der erfolgreichsten spanischen Vereine.

[en] Sevilla FC

Sevilla Fútbol Club (Spanish pronunciation: [seˈβiʎa ˈfuðβol ˈkluβ]) is a Spanish professional football club based in Seville, the capital and largest city of the autonomous community of Andalusia, Spain. It plays in Spanish football's top flight, La Liga. Sevilla have won the UEFA Europa League six times, the most of any club.[6] It is Spain's oldest sporting club solely devoted to football.[7][8][9][10] The club was formed on 25 January 1890,[7][8][9][10] with the Scottish born Edward Farquharson Johnston as their first president. On 14 October 1905, the club's articles of association were registered in the Civil Government of Seville under the presidency of the Jerez-born José Luis Gallegos Arnosa. Sevilla FC has a long-standing rivalry with cross-city rivals Real Betis.

[es] Sevilla Fútbol Club

El Sevilla Fútbol Club es un club de fútbol español organizado como sociedad anónima deportiva. Tiene su sede en Sevilla, capital de la comunidad autónoma de Andalucía, y actualmente juega en Primera División. Fue fundado el 25 de enero de 1890[6][7] y su primer presidente fue el vicecónsul británico Edward Farquharson Johnston. [8] Posteriormente fue inscrito en el registro de asociaciones el 14 de octubre de 1905, siendo su presidente el jerezano José Luis Gallegos.
- [it] Sevilla Fútbol Club

[ru] Севилья (футбольный клуб)

«Севи́лья» (исп. Sevilla Fútbol Club, испанское произношение: [seˈβiʎa ˈfuðβol ˈkluβ]) — испанский профессиональный футбольный клуб из одноимённого города. Образован 25 января 1890 года. В настоящее время выступает в Примере. Домашние матчи проводит на стадионе «Рамон Санчес Писхуан», вмещающем 42 714 зрителей.



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