La Società Sportiva Dilettantistica Napoli Femminile, meglio nota come Napoli Femminile, è una società calcistica femminile con sede nella città di Napoli. Fondata nel 2003, milita in Serie B, la seconda divisione del campionato italiano.
S.S.D. Napoli Femminile Calcio ![]() | |||
---|---|---|---|
![]() | |||
Azzurre, Tartarughine | |||
Segni distintivi | |||
Uniformi di gara
| |||
Colori sociali | ![]() | ||
Dati societari | |||
Città | Napoli | ||
Nazione | ![]() | ||
Confederazione | UEFA | ||
Federazione | ![]() | ||
Campionato | Serie B | ||
Fondazione | 2003 | ||
Presidente | ![]() | ||
Allenatore | ![]() | ||
Stadio | Stadio comunale "Arena" Giuseppe Piccolo (Cercola) (3 947 posti) | ||
Sito web | www.napolifemminile.it | ||
Palmarès | |||
Titoli nazionali | 1 campionato di Serie B | ||
![]() | |||
Dati aggiornati al 16 novembre 2022 Si invita a seguire il modello di voce |
Nata con il nome di Calciosmania Napoli, colori sociali verde e bianco, in principio contava sia la sezione maschile che quella femminile. Nel 2003 si iscrive al campionato di Serie C e nel 2005, vincendo il girone, è promossa in Serie B. Nell'estate 2005 avviene il passaggio definitivo al calcio femminile con la fusione tra Calciosmania Napoli e Venus Napoli, con la conseguente chiusura della sezione maschile ed assumendo il nome di A.S.D. Napoli Calcio Femminile.
Forte di una sicurezza economica garantita da due main sponsor come Carpisa e Yamamay[1], e di una rosa competitiva grazie anche agli innesti provenienti dalla Venus (tra tutte, Valentina Esposito, che diventerà il capitano delle Azzurre), oltre alle riconferme di elementi come una giovanissima Valeria Pirone, già nel giro delle giovanili della Nazionale, in soli due anni il Napoli riesce a vincere il campionato di Serie B ed entrare così nella Serie A2, ottenendo anche uno storico piazzamento in Coppa Italia, dove arriva fino ai quarti di finale, eliminato dalla Eurospin Torres, formazione pluridecorata della Serie A, che quell'anno vinse la sua settima Coppa Italia.
Dopo cinque anni, iniziano a vedersi i primi "frutti" del vivaio: nella stagione 2008-2009 vengono promosse in prima squadra Paola Di Marino (subito nel giro della Nazionale Under-17), Manuela Rapuano ed Emanuela Schioppo. Dopo un 8º posto al primo anno di Serie A2, la squadra viene allestita per tentare la scalata alla massima serie: arriva dalla Lazio la sedicenne Elisa Lecce, anche lei già nel giro dell'U-17 e successivamente dell'U-19. A gennaio, anche grazie ai due colpi di mercato Patrizia Caccamo ed Emanuela Capponi (arrivate dopo il ritiro della loro squadra, il Sezze, dal campionato), il Napoli disputa un ottimo girone di ritorno, ma non riesce ad andare oltre il 4º posto. L'anno successivo, e dopo quattro stagioni, viene sostituita l'allenatrice Barbara Nardi con Sergio Curcio, proveniente dalle giovanili. Ma una partenza disastrosa (1 punto in 3 gare, e l'eliminazione dalla Coppa Italia ad opera del Francavilla), convince la società ad esonerare il 23 ottobre 2010 il tecnico, chiamando il giovane Geppino Marino, e si rivelerà la mossa vincente: arrivano subito i risultati (10 vittorie di fila, un pareggio, e record di 10 vittorie su 11 gare nel girone di ritorno), ma non bastano: per soli tre punti (persi nello scontro diretto alla seconda giornata, sotto la guida di Curcio), il Riviera di Romagna vince il campionato e così il Napoli deve ripartire da capo per l'assalto della Serie A.
Nella stagione 2011-2012, la squadra si rinforza ulteriormente tesserando Maria Caramia, il "Kakà del Salento", già vincitrice a più riprese delle classifiche cannonieri di A2 (di cui quella dell'anno prima), ed altri elementi di rilievo come Roberta Filippozzi. Il Napoli stravince il campionato di Serie A2 (19 vittorie ed un pareggio in 20 gare), piazzando anche due giocatrici sul podio delle cannoniere: la vincitrice è Maria Caramia (21 reti), al terzo posto Valeria Pirone con 18. Ma l'avventura più bella avviene in Coppa Italia, dove la squadra arriva in finale battendo, tra le altre, due compagini di Serie A, prima la Lazio ai quarti e, soprattutto, la Torres in semifinale: dopo essere stata sotto di due reti (doppietta di Fuselli) ed aver perfino sbagliato un rigore con Lecce, la formazione Azzurra rimonta incredibilmente negli ultimi 15 minuti, grazie ad una doppietta della stessa Lecce. Nella finalissima di Ostia del 2 giugno contro un'altra corazzata di Serie A, il Brescia, al Napoli non riesce il double maschile-femminile nella coppa nazionale (il Napoli maschile aveva battuto il 20 maggio la Juventus nell'altra finale di Roma della coppa maschile), e cede 3-2 dopo i tempi supplementari, davanti alla presenza di oltre 1 500 tifosi Azzurri arrivati da Napoli e Roma, oltre che di Antonio Cabrini, neo-ct della Nazionale femminile da poche settimane al posto di Pietro Ghedin.
Con l'arrivo in Serie A, la squadra si rinforza rispettando tre criteri: elementi d'esperienza (Gioia Masia, Antonella Morra, Emi Yamamoto), giovani già affermate (Alessandra Barreca, già vincitrice del titolo europeo con l'Italia Under-19, Lara Barbieri, Penelope Riboldi), ed elementi in prospettiva (Veronica Privitera, Valentina Giacinti, Valentina Casaroli, portiere dell'Italia U-19): la squadra chiude la stagione al 5º posto, raggiungendo anche le semifinali di Coppa Italia. L'anno successivo, la squadra viene rivoluzionata: vengono cedute quasi tutte le atlete non campane (con l'eccezione di Roberta Filippozzi[2]) e la squadra viene affidata a Corrado Sorrentino.
La stagione 2013-2014 della Serie A si dimostra subito fallimentare, principalmente per l'inesperienza ad alti livelli delle giovani atlete chiamate ad affrontare un campionato così competitivo. Fin dalle prime giornate di campionato, la squadra occupa i bassifondi della classifica, ed a nulla serve la sostituzione dell'allenatore Corrado Sorrentino, rimpiazzato dal più esperto Domenico Paesano. Nonostante i segnali di ripresa della gestione Paesano, la squadra retrocede all'ultima giornata, sconfitta sorprendentemente dal fanalino di coda Scalese.
Con la retrocessione, abbandonano la squadra anche le poche atlete di valore rimaste, Valeria Pirone, Roberta Filippozzi e Valentina Esposito. A questo punto, la società decide di ripartire dalla serie B con un progetto basato sulle giovani calciatrici campane, e per questo motivo viene scelto alla guida del team l'allenatore della primavera Alessandro Riccio.
Al termine della stagione 2016-2017, conclusa al quarto posto nel girone B della Serie B, la società ha attivato una fusione con l'ASD Napoli Dream Team del presidente Riccardo Guarino, nona classificata nello stesso girone, volta a unire le forze in un progetto comune[3]. Dalla sinergia è nata una nuova società, l'ASD Napoli Femminile, che è stata iscritta al campionato di Serie B 2017-2018 col titolo sportivo del Napoli Dream Team[3]. Nella prima stagione del nuovo corso la squadra si è classificata al settimo posto nel girone D di Serie B, venendo retrocessa in Serie C a seguito della riforma dei campionati, che aveva portato all'istituzione di una Serie C organizzata su base interregionale. Nella stagione 2018-2019 il Napoli Femminile ha dominato il girone D della Serie C, concludendo al primo posto con 20 vittorie su 22 partite disputate e con l'estone Lisette Tammik migliore marcatrice con 29 reti realizzate[4]. Grazie al primo posto, la squadra ha avuto accesso ai play-off promozione: sorteggiato nell'accoppiamento contro la Novese, il Napoli Femminile ha vinto la sfida in gara secca e campo neutro per 1-0 grazie alla rete di De Paula, conquistando la promozione in Serie B[4]. Una settimana dopo, il Napoli Femminile ha disputato la finale della Coppa Italia Serie C, venendo, però, sconfitto dalla Riozzese per 4-2 dopo i tempi supplementari[5].
Per la stagione 2019-2020 il Napoli Femminile ha allestito un organico competitivo per partecipare alla sua prima Serie B organizzata su un girone unico. La squadra ha raggiunto il primo posto in solitaria alla quinta giornata di campionato[6], riuscendo poi a mantenere la vetta della classifica, eccetto che per due giornate nelle quali il San Marino ne aveva rilevato il primo posto, per il resto del torneo. Il campionato è stato interrotto dopo la sedicesima giornata a causa della pandemia di COVID-19 che aveva colpito l'Italia dal mese di febbraio[7]. Il torneo è stato definitivamente interrotto nella seconda metà di maggio 2020[8]. La classifica finale è stata redatta usando un coefficiente correttivo, assegnando così la promozione in Serie A al Napoli Femminile, che era in testa alla classifica al momento dell'interruzione del torneo, e al San Marino[9].
La stagione 2020-2021 in Serie A è stata caratterizzata da un girone d'andata nel quale la squadra ha raccolto un solo punto e l'ultimo posto in classifica, seguito da un girone di ritorno nel quale la squadra ha iniziato con una vittoria e proseguito la rimonta in classifica, fino a raggiungere la salvezza col decimo posto finale[10].
Cronistoria della S.S.D. Napoli Femminile | |
---|---|
|
Dalla stagione 2012-2013 alla stagione 2016-2017, il Napoli ha giocato le proprie partite casalinghe allo Stadio Arturo Collana. In precedenza, aveva giocato al "Francesco Denza" di Posillipo, al "Green Sport" di Pianura e, soprattutto, al "Tony Chiovato" di Bacoli, soprannominato "Campo Castello" per la sua curiosa e suggestiva posizione (si trova infatti ai piedi dell'enorme Castello Aragonese di Baia), sostenendo generalmente gli allenamenti presso il "Due Palme" di Agnano.
Per la stagione 2019-2020, il Napoli si allena dapprima al campo "Simpatia" di Pianura, per poi spostarsi a partire dal mese di gennaio alla "Schiana Arena" di Bacoli, giocando le partite in casa al campo sportivo comunale "San Clemente I" di Casamarciano, fino alla sospensione del campionato a causa della pandemia di COVID-19[13].
Nella stagione 2020-2021, lo stadio scelto per ospitare le partite casalinghe del Napoli Femminile è lo stadio Caduti di Brema del quartiere di Barra[14]. La "Schiana Arena" continua ad ospitarne invece le sedute di allenamento[15].
Per la stagione 2021-22, il centro sportivo prescelto per gli allenamenti delle partenopee è il campo sportivo comunale "San Clemente I" di Casamarciano; le partite in casa si svolgono nello Stadio comunale "Arena" Giuseppe Piccolo di Cercola[16].
Aggiornato al 9 luglio 2022[17].
Nella tabella non vengono considerati i campionati organizzati a livello regionale.
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
1º | Serie A | 4 | 2012-2013 | 2021-2022 | 4 |
2º | Serie A2 | 4 | 2008-2009 | 2011-2012 | 10 |
Serie B | 6 | 2014-2015 | 2022-2023 | ||
3º | Serie B | 3 | 2005-2006 | 2007-2008 | 4 |
Serie C | 1 | 2018-2019 |
Rosa aggiornata al 4 dicembre 2022[18].
|
|
Staff tecnico aggiornato al 2 agosto 2022[19].
url
(aiuto). URL consultato il 2 agosto 2022.Altri progetti
![]() |