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Il L.R. Vicenza S.p.A.[1] (acronimo di Lanerossi Vicenza[2]), meglio noto come Vicenza, è una società calcistica italiana con sede nella città di Vicenza. Milita in Serie C, la terza divisione del campionato italiano di calcio.

L.R. Vicenza
Calcio
Biancorossi, Lane, Berici, Nobile provinciale
Segni distintivi
Uniformi di gara
Casa
Trasferta
Terza divisa
Colori sociali Bianco, rosso
Simboli "R" del Lanerossi
Inno Vicenza cuore biancorosso
Manuel Negrin (musica) e Luca Menti (voce)
Dati societari
Città Vicenza
Nazione  Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Serie C
Fondazione 1902
Rifondazione2018
Proprietario OTB Group S.p.A.
Presidente Stefano Rosso
Allenatore Francesco Modesto
Stadio Romeo Menti
(13 173 posti)
Sito web www.lrvicenza.net
Palmarès
Titoli nazionali 3 Campionati di Serie B
Trofei nazionali 1 Coppe Italia
1 Coppe Italia Serie C/Lega Pro
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Costituita nel 2018 mediante il trasferimento in città del Bassano a seguito del fallimento societario, è erede e continuatrice de facto della tradizione sportiva iniziata il 9 marzo 1902 con la fondazione dell'Associazione del Calcio in Vicenza (spesso siglato ACIVI) e poi transitata attraverso il Lanerossi Vicenza dal 1953 al 1989[3][4] e infine il Vicenza Calcio, fallito nel 2018.

È il più antico club calcistico del Veneto[5][6][7] e ha disputato 30 campionati di Serie A, dei quali 20 consecutivi fra il 1955-1956 e il 1974-1975: occupa pertanto il 19º posto nella classifica della tradizione sportiva dei club che hanno giocato nella massima serie italiana e il 17º posto nella relativa classifica perpetua. L'IFFHS lo annovera tra le 15 migliori formazioni italiane del XX secolo.

In ambito nazionale vanta la vittoria di una Coppa Italia (1996-1997), mentre il migliore risultato a livello internazionale rimane la semifinale della Coppa delle Coppe (1997-1998); annovera inoltre il raggiungimento della finale nel campionato di Prima Categoria 1910-1911, quando fu sconfitto dalla Pro Vercelli, e il secondo posto alle spalle della Juventus nel campionato di Serie A 1977-1978, in cui conseguì il miglior risultato di sempre di una neopromossa nell'era del girone unico.[8]


Storia


Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del L.R. Vicenza.
Domenica 9 marzo 1902: inizia la storia calcistica del Vicenza, composto all'epoca da soli giocatori del territorio.
Domenica 9 marzo 1902: inizia la storia calcistica del Vicenza, composto all'epoca da soli giocatori del territorio.

Il Vicenza, fondato nel 1902 da un gruppo di cittadini capeggiati dal professor Tito Buy, preside del liceo Lioy[9], e dal docente di educazione fisica Antonio Libero Scarpa, è una delle più antiche società di calcio italiane. La formazione del primo consiglio direttivo avvenne il 9 marzo di tale anno[10], mentre il debutto agonistico avvenne il 18 maggio 1903 in un incontro amichevole valido per il campionato Provinciale per Scuole, che vide i berici prevalere su Cordellina, Baggio e Schio.

L'esordio ufficiale risale al campionato 1910-11: l'Acivi (come venne chiamato il Vicenza per i primi cinquant'anni, dall'acronimo della denominazione ufficiale di allora Associazione del Calcio in Vicenza) inaugurò il 12 febbraio 1911 il nuovo campo di Borgo Casale con una larga vittoria sul Bologna e a marzo terminò a punteggio pieno il girone Veneto-Emiliano, qualificandosi alla finale per il titolo. Tuttavia dovette soccombere, sia in trasferta che in casa, alla Pro Vercelli nei suoi anni d'oro[10].

Il Vicenza che sfidò la Pro Vercelli nella doppia finale del campionato di Prima Categoria 1910-1911.
Il Vicenza che sfidò la Pro Vercelli nella doppia finale del campionato di Prima Categoria 1910-1911.

Negli anni precedenti alla prima guerra mondiale prese parte in più occasioni alle finali nazionali dell'Italia settentrionale, che si disputavano in un girone fra le vincenti dei gruppi regionali. Il Vicenza incontrò così varie volte il Bologna, la Juventus, il Milan, l'Inter, affermandosi fra le migliori squadre italiane.

Il Vicenza inizia gli anni 1920 gareggiando nella Prima Categoria divisa in vari gironi regionali. Nel 1921-22 si aggregò allo scisma delle grandi squadre, andando a disputare il campionato della C.C.I.: terminò ultimo nel girone A, piazzamento che lo condannava a dover disputare e vincere le qualificazioni interdivisionali contro squadre di Seconda Divisione per conquistare la salvezza. All'attuazione del Compromesso Colombo affrontò la qualificazione interdivisionale che perse contro il Derthona lasciando così la massima divisione nazionale. Nella stagione 1924-25 il Vicenza vinse il girone eliminatorio di Seconda Divisione dopo spareggi con Udinese e Olympia Fiume ma venne poi squalificato e declassato all'ultimo posto per le posizioni irregolari degli ungheresi Holwart e Molnar[11]; comunque non venne retrocesso perché la Federazione lo ripescò. Impreparato di fronte alle trasformazioni che avviavano il calcio italiano verso il professionismo, si fece travolgere dalle varie ristrutturazioni dei tornei, fino a precipitare nel 1929 al quarto livello della piramide calcistica nazionale.

Romeo Menti
Romeo Menti

Gli anni 1930 furono quelli della riscossa biancorossa, dopo un decennio da dimenticare. Nel 1932-1933 la squadra venne promossa in Serie B, dove rimase per due stagioni, per poi provare più e più volte la nuova promozione fra i cadetti. In quel periodo i biancorossi sfornarono talenti del calibro dei fratelli Umberto e soprattutto Romeo Menti, capitan "Neno" Rossi, Bruno Camolese, Luigi Chiodi, Giovanni Costa, mentre s'avviava sul viale del tramonto la stella di Piero Spinato, ancora oggi il giocatore che ha segnato più reti con la maglia del Vicenza[11]. Nell'annata 1939-1940 arrivò la promozione in Serie B con un netto vantaggio sulla seconda. L'8 settembre 1935 era frattanto stato inaugurato il nuovo stadio lungo il Bacchiglione, abbandonando definitivamente il campo di Borgo Casale. Nella partita inaugurale contro gli ungheresi del Soroksár esordì l'appena sedicenne Romeo Menti, il giocatore a cui, per un curioso gioco del destino, lo stesso stadio sarebbe stato intitolato nel 1949 dopo la scomparsa nella tragedia di Superga.[12]

All'inizio degli anni 1940 il Vicenza conquistò la massima divisione nazionale, grazie anche a una linea mediana passata alla storia come una delle migliori dell'epoca e formata da Osvaldo Fattori (poi all'Inter), Alfonso Santagiuliana (che giocò anche nel Grande Torino) e Luigi Abeni, la cui carriera fu stroncata dalla malattia.

Serie A 1942-1943: l'undici berico in Juventus-Vicenza 2-6.[13]
Serie A 1942-1943: l'undici berico in Juventus-Vicenza 2-6.[13]

La Serie A 1942-1943 si concluse con una storica salvezza, conquistata all'ultima giornata sconfiggendo per 6-2 la Juventus a Torino nel giorno di Pasqua del 1943.[13] Dopo l'8 settembre partecipò al girone Veneto del campionato di Guerra del 1944, rinunciando però alle finali nazionali. Dopo la seconda guerra mondiale, il Vicenza tornò a giocare in Serie A, dopo il campionato misto del 1946. Nella Serie A 1946-1947, tornato il campionato a girone unico, il Vicenza si piazzò sorprendentemente al quinto posto (miglior marcatore della squadra fu il vicentino Bruno Quaresima); l'anno seguente tuttavia la squadra giunse all'ultimo posto (unica volta nella storia biancorossa che il Vicenza ha chiuso il campionato da fanalino di coda) e fu retrocessa. Nel 1949 il Vicenza sfiorò l'immediato ritorno in Serie A, sfumato per un punto. Seguirono poi alcuni campionati di Serie B conclusi a metà classifica, caratterizzati da problemi economici.

Il 26 giugno 1953 accadde un evento che avrebbe cambiato la storia della società vicentina per molti decenni: la vecchia Acivi fu acquistata dal colosso laniero di Schio, la Lanerossi, fondata nel XIX secolo da Alessandro Rossi. Non si tratta del primo caso di sponsorizzazione calcistica in Italia, all'epoca ancora vietata, ma invece di un cosiddetto abbinamento, cioè una vera e propria acquisizione: la società calcistica divenne una costola dell'azienda tessile, portandone anche il nome e il simbolo – la "R" – sulle maglie (le sponsorizzazioni saranno permesse solo all'inizio degli anni 1980). Il logo rimase sulle maglie biancorosse fino alla stagione 1988-1989, anche se l'azienda non contribuiva economicamente più dagli inizi del decennio.

Luís Vinício e Giulio Savoini, bandiere del Lanerossi nel ventennio d'oro in Serie A (1955-1975).
Luís Vinício e Giulio Savoini, bandiere del Lanerossi nel ventennio d'oro in Serie A (1955-1975).

L'iniezione di fiducia e soprattutto di denaro liquido permise di allestire una squadra che ben presto, dopo una stagione di assestamento, tornò nel 1955 in Serie A dopo sette anni di attesa, con l'allenatore Aldo Campatelli e le reti di Enrico Motta. Al ritorno in massima serie il Vicenza conquistò una sorprendente salvezza con un nono posto. Ai fasti della prima squadra si aggiunsero quelli della formazione primavera, che nel 1954 e nel 1955 conquistò due volte consecutivamente il torneo di Viareggio. Dalla squadra del Viareggio uscirono giocatori come Azeglio Vicini, Sergio Campana, Renzo Cappellaro, Mario David, Mirko Pavinato, Luigi Menti e molti altri che in seguito vestirono la maglia biancorossa in Serie A. Nella seconda metà degli anni 1950, il reparto offensivo venne rafforzato con l'innesto di due sudamericani, dapprima Américo Murolo e nella stagione successiva Francisco Lojacono, oltre al vicentino Renzo Cappellaro.

A cavallo fra i due decenni il Vicenza conquistò salvezze e piazzamenti come due settimi posti consecutivi, e nel 1960-1961 l'allenatore Roberto Lerici (già giocatore biancorosso degli anni 1950) vinse il premio del Seminatore d'oro come miglior allenatore stagionale. Il Lanerossi mantenne le sue caratteristiche di provinciale, attenta ai bilanci, che valorizza i giovani, siano prodotti dal vivaio o provenienti da altre squadre, mantenendo un nucleo forte di giocatori sempre più bandiere, accogliendo di tanto in tanto grandi giocatori a fine carriera.

Giovan Battista Fabbri e Paolo Rossi, rispettivamente allenatore e attaccante del Lanerossi nella seconda metà degli anni 1970.
Giovan Battista Fabbri e Paolo Rossi, rispettivamente allenatore e attaccante del Lanerossi nella seconda metà degli anni 1970.

Nel 1962 arrivò il centravanti brasiliano trentenne Luís Vinício, che diede ulteriore lustro alla squadra. Nella Serie A 1963-1964 il Vicenza si issò al primo posto in classifica in coabitazione per tre partite consecutive, dalla 7ª alla 9ª giornata, conquistando al termine del campionato il sesto posto. Luis Vinicio nella stagione 1965-1966, nel suo anno di grazia, conquistò la classifica cannoniere con 25 reti (si dovranno aspettare ventisei anni perché un giocatore di Serie A segni tanto: sarà Marco van Basten nel 1991-1992), il Lanerossi giunse quinto.

A grandi risultati seguono però anni in cui la salvezza era risicata, spesso all'ultima giornata. Fra le salvezze risicate, storica quella del 1972-1973, in cui il Lanerossi sembrava ormai spacciato, ma con tre vittorie nelle ultime tre giornate riuscì a risalire la china fino a uno spareggio con l'Atalanta, sconfitta su autogol. Tuttavia la fortuna abbandonò il Lanerossi nel 1975 quando, al ventesimo campionato consecutivo di Serie A, retrocesse in Serie B.

Dopo un'opaca stagione 1975-76 in cui rischiò addirittura di retrocedere il Serie C, il Lanerossi si presentò con poche speranze a quella 1976-77. Tuttavia il nuovo tecnico, Giovan Battista Fabbri, ebbe una intuizione: trasformò il giovane Paolo Rossi da ala destra dalle scarse prospettive in un eccellente centravanti, portando il Vicenza alla promozione in Serie A. Dopo un inizio titubante, la formazione biancorossa si dimostrò travolgente, grazie ai gol di Rossi, la sicurezza del libero Giorgio Carrera, le giocate di Franco Cerilli e Giancarlo Salvi, la diga di Mario Guidetti a centrocampo, l'inarrestabile Roberto Filippi.

Il Real Vicenza della stagione 1977-78, neopromosso e secondo classificato in Serie A
Il Real Vicenza della stagione 1977-78, neopromosso e secondo classificato in Serie A

Solo la Juventus fece meglio del Lanerossi. La squadra chiuse il campionato al 2º posto e approdò di diritto alla Coppa UEFA: rimane tuttora il miglior risultato assoluto di una neopromossa nella storia della massima serie italiana. Rossi divenne il nuovo fenomeno del calcio italiano: nel dicembre 1977 fu convocato in nazionale e a fine stagione vinse il titolo di capocannoniere con 24 reti, cifra rilevante per i tornei a 16 squadre. A giugno 1978 Rossi fece parte della squadra italiana ai mondiali di calcio in Argentina, dove gli azzurri giunsero quarti e il centravanti realizzò tre gol.

Al ritorno in Italia, si dovette affrontare il nodo della comproprietà del calciatore con la Juventus, a posteriori un bivio fondamentale nelle vicende biancorosse di fine anni 1970. L'operazione si risolse solo alle buste, con cifre fino ad allora mai impegnate in una singola sessione di calciomercato: Farina offrì ben 2 612 510 000 lire per assicurarsi l'altra metà del cartellino di Pablito[14]. Il notevole esborso si rivelò problematico per le risicate casse della provinciale berica[14][15], ora costretta a cedere alcuni tra gli altri migliori elementi di Fabbri onde rientrare dell'investimento su «mister cinque miliardi» Rossi[16], oltreché ad affrontare il malumore del resto della rosa causa il diverso trattamento economico loro riservato[15]. In questo difficile contesto, i progetti di Farina fallirono nel breve volgere di una stagione: al debutto europeo, la squadra fu eliminata al primo turno di Coppa UEFA 1978-1979 dai cecoslovacchi del Dukla Praga, mentre in campionato, dopo non avere mai trovato un vero ritmo di gioco, scivolò lentamente a fondo classifica fino a un'impronosticabile retrocessione[17]. Il Lanerossi si ritrovò così in Serie B e, due anni dopo, addirittura in C1; magra consolazione fu la conquista, nella stagione 1981-1982, della Coppa Italia di Serie C.

Un giovane Roberto Baggio in biancorosso nel campionato 1984-1985.
Un giovane Roberto Baggio in biancorosso nel campionato 1984-1985.

Il 16 giugno 1985, pur con la giovane stella Roberto Baggio assente per infortunio, sul campo neutro del Franchi di Firenze il Vicenza, guidato in panchina da Bruno Giorgi, tornò in Serie B dopo il vittorioso spareggio promozione contro il Piacenza. L'anno seguente, il terzo posto maturato tra i cadetti pareva aver riaperto ai berici le porte della massima serie, tuttavia la CAF annullò la promozione per il coinvolgimento del club in uno scandalo scommesse: il colpo fu forte per la piazza vicentina, tanto che nel 1987 si ricadde in Serie C1.

Nell'estate 1989 la società rilevata da Pieraldo Dalle Carbonare cambiò nome dando l'addio al Lanerossi e alla sua "R", divenendo Vicenza Calcio.[3][4] Nella stagione 1989-1990 la squadra berica rischiò addirittura la retrocessione in Serie C2, in una travagliata annata segnata da ben tre cambi di guida tecnica. Il 7 giugno 1990 il Vicenza, guidato dalla bandiera Giulio Savoini, ottenne la salvezza nello spareggio contro il Prato sul campo neutro del Mazza di Ferrara, con il sostegno di un esodo di tifosi biancorossi che invasero la città estense. Nel 1990-1991 venne esonerato il tecnico Giuseppe Caramanno e subentrò Antonio Pasinato ma neanche lui riuscì a riportare il Vicenza in Serie B, obiettivo raggiunto due stagioni dopo con Renzo Ulivieri. Nel 1993-1994, l'allenatore toscano, pur senza grandi attaccanti, riuscì a salvare il Vicenza con un gioco corale che sarà la caratteristica di tutto quel periodo della società berica. Anche il suo successore, Francesco Guidolin, adottò una strategia volta a mettere in risalto le doti del gruppo e l'azione di tutta la squadra più che quella dei singoli giocatori. L'anno successivo le prestazioni del capitano Giovanni Lopez, il terzino Gilberto D'Ignazio Pulpito e il mediano Domenico Di Carlo riportarono il Vicenza in massima serie, dove finì nono.

Giovedì 29 maggio 1997: la festa per la conquista della Coppa Italia 1996-1997.
Giovedì 29 maggio 1997: la festa per la conquista della Coppa Italia 1996-1997.

Addirittura meglio andò l'anno seguente, quello della consacrazione. Stante un campionato molto positivo, in cui il Vicenza fu capace di ottenere memorabili vittorie ai danni delle "tre grandi" Juventus, Inter e Milan, oltreché veleggiare per varie giornate quale capo classifica, la squadra catalizzò l'interesse grazie al suo cammino da rivelazione in Coppa Italia, che culminò fino alla doppia finale contro il Napoli: all'andata al San Paolo i biancorossi cedettero per 1-0, ma al ritorno, il 29 maggio 1997 al Menti, Giampiero Maini pareggiò subito i conti; si andò quindi ai tempi supplementari dove furono Maurizio Rossi e Alessandro Iannuzzi a entrare nella storia berica, realizzando allo scadere i gol che sancirono il 3-0 finale, che assegnò al Vicenza il più importante trofeo della sua storia.

Frattanto nell'estate 1997 la società petrolifera English National Investment Company rilevò la maggioranza del club biancorosso: il Vicenza divenne così la prima squadra italiana ad avere una proprietà straniera[18]. Da detentori della coccarda tricolore, i biancorossi si guadagnarono il diritto di giocare, il 23 agosto 1997 allo stadio delle Alpi di Torino, la sfida di Supercoppa italiana, persa contro la Juventus. Nella stagione 1997-1998, dopo l'ottavo posto dell'anno prima, il Vicenza si salvò senza patemi, ma si lasciò un po' andare in campionato, distratto dall'impegno in Coppa delle Coppe dove, al contrario, sorprese spingendosi fino alle semifinali, estromesso solo dal Chelsea poi vincitore dell'edizione. Decisivo fu in ambito europeo l'apporto del bomber Pasquale Luiso, alla fine capocannoniere della manifestazione.

Con il sopravvenuto addio di Guidolin, l'annata successivo sancì la fine di questo ciclo berico, con una retrocessione seguita, però, da un'immediata promozione grazie alla vittoria del campionato di Serie B 1999-2000, con il tecnico Edoardo Reja in panchina e un prolifico attacco in cui si distinsero Gianni Comandini, il solito Luiso e il giovane Christian Bucchi. Durò, tuttavia, solo un anno la permanenza in Serie A, poiché la stagione 2000-2001 si concluse con una nuova retrocessione tra i cadetti.

Una formazione biancorossa vincitrice del campionato di Serie B 1999-2000.
Una formazione biancorossa vincitrice del campionato di Serie B 1999-2000.

Nel dicembre 2004 avvenne il ritorno della società in mano di imprenditori locali e la nomina a presidente di Sergio Cassingena. Da questo momento la storia del Vicenza vide un decennio in Serie B fatto di salvezze in extremis e tre retrocessioni sul campo di cui due, nel 2005 e nel 2012, poi annullate grazie a sopraggiunti illeciti sportivi di altre squadre. Nel 2013 questo decennio si chiuse con il definitivo declassamento in terza serie a causa di ciclici problemi finanziari, che determinarono un pesante passivo nelle casse societarie.[19] Negli anni in Serie C il Vicenza fu allenato dall'ex capitano biancorosso Lopez.

Al termine del campionato 2013-2014 il Vicenza perse i play-off contro il Savona per la promozione in serie cadetta, ma venne ripescato in Serie B in sostituzione del fallito Siena[20][21] Nel campionato cadetto 2014-2015 la formazione si risollevò terminando al terzo posto, ma furono ancora fatali i play-off, stavolta contro il Pescara. Nel 2017 i biancorossi, nel frattempo rilevati da una nuova cordata di imprenditori vicentini, retrocesse in Serie C, fatto che acuì ulteriormente la crisi economica del club.

Dichiarato fallito e messo in esercizio provvisorio, nel 2018 il Vicenza rischiò addirittura la retrocessione in quarta serie, ma riuscì a salvarsi vincendo il doppio spareggio salvezza contro il Santarcangelo. Cessate definitivamente le attività sociali, il titolo sportivo del club viene ritirato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio.[22]

A campionato concluso l'imprenditore Renzo Rosso acquistò il ramo societario dell'azienda biancorossa e lo conferì a un'altra squadra di sua proprietà, il Bassano, che grazie ad una deroga federale si trasferì a Vicenza e cambiò denominazione in L.R. Vicenza Virtus, ponendosi come erede de facto della storica tradizione calcistica berica.[23][24] Il Vicenza poté così rimanere in Serie C ed iscriversi al campionato 2018-2019 utilizzando però la matricola sportiva del Bassano (questo a sua volta rifondato e ripartito dalle divisioni dilettantistiche venete). Il primo anno della gestione Rosso terminò con la qualificazione al primo turno dei play-off, disputato a Ravenna e terminato sull'1-1: ciò comportò l'eliminazione dei berici per via del peggiore piazzamento in classifica.

La stagione regolare 2019-2020, sotto la guida del tecnico Domenico Di Carlo, ex calciatore biancorosso, si interrompe in anticipo a causa della sospensione del campionato dovuta alla pandemia di COVID-19, ma, trovandosi al primo posto in classifica al momento dell'interruzione del torneo, il Vicenza viene dichiarato vincitore del girone B di Serie C dal Consiglio federale della Federazione Italiana Giuoco Calcio, che ufficializza la promozione del club in Serie B.

Il 9 febbraio 2021 l'Assemblea dei Soci apporta la modifica della denominazione sociale in L.R. Vicenza S.p.A.[1]


Cronistoria


Cronistoria del L.R. Vicenza
  • 1902 - 9 marzo: fondazione dell'Associazione Del Calcio In Vicenza.
  • 1902-1903 - 1º nel campionato provinciale.
  • 1903-1904 - 1º nel campionato veneto.
Semifinale di Torneo FGNI.
  • 1904-1905 - 1º nel campionato veneto di Terza Categoria.
  • 1905-1906 - 1º nel campionato veneto di Terza Categoria.
  • 1906-1907 - 1º nel campionato veneto di Terza Categoria.
  • 1907-1908 - 1º nel campionato veneto di Terza Categoria.
  • 4 dicembre 1908 - L'Associazione Del Calcio In Vicenza assorbe l'Olympia, altro club vicentino, e da questa incorporazione la denominazione diviene Associazione Del Calcio Di Vicenza.[25]
  • 1908-1909 - 2º alle eliminatorie Venete del campionato della F.G.N.I, partecipa, poi, al campionato italiano di Prima Categoria indetto dalla FIGC e riservato a squadre "pure italiane" (composte cioè solamente da italiani). Ammesso direttamente in semifinale in quanto unica veneta; viene eliminata dall'US Milanese per 1-2 (a Vicenza) e 0-8 (a Milano).
  • 1909-1910 - 1º nel campionato Veneto di Seconda Categoria. Promosso in Prima Categoria.


  • 1920-1921 - 3º nel girone B della sezione veneta della Prima Categoria. Al termine del campionato, secessiona aderendo alla C.C.I..
  • 1921-1922 - 12º nel girone A della Prima Divisione della C.C.I. Perde la qualificazione contro i vincitori della cadetteria. Retrocesso in Seconda Divisione. A fine campionato, integra l'Unione Sportiva Studentesca Vicentina al club.
  • 1922-1923 - 7º nel girone E della Seconda Divisione dopo aver perso lo spareggio. Retrocesso in Terza Divisione.
  • 1923-1924 - 1º nel girone C del Veneto della Terza Divisione. 1º nel girone finale dopo aver vinto lo spareggio. Promosso in Seconda Divisione.
  • 1924-1925 - 1º nel girone D della Seconda Divisione dopo aver vinto gli spareggi. Viene punito per i tesseramenti irregolari degli ungheresi Horváth e Molnár, e relegato all'ultimo posto con conseguente retrocessione. Successivamente, la società addiviene ad un compromesso con la FIGC che lo reintegra in organico in soprannumero.
  • 1925-1926 - 9º nel girone D della Seconda Divisione. Retrocesso nel nuovo Direttorio Divisioni Inferiori Nord per riforma dei campionati.
  • 1926-1927 - 3º nel girone C della Seconda Divisione Nord.
Terzo turno di Coppa Italia.

Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Qualificazioni di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
  • 1939-1940 - 1º nel girone A della Serie C. 1º nel girone finale B. Promosso in Serie B.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.

Terzo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.

Primo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.

Secondo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno della Coppa Piano Karl Rappan.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Fase a gironi della Coppa Piano Karl Rappan.
  • 1967 - Cambio denominazione in Società Sportiva Lanerossi Vicenza.
  • 1967-1968 - 12º in Serie A.[28]
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.

Primo turno di Coppa Italia.
Quarti di finale della Coppa Mitropa.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Fase a gironi della Coppa Mitropa.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa UEFA.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.

Primo turno di Coppa Italia.
Vince la Coppa Italia di Serie C (1º titolo).
Sedicesimi di finale di Coppa Italia di Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia di Serie C.
  • 1984-1985 - 2º nel girone A della Serie C1. Promosso in Serie B dopo aver vinto lo spareggio.
Ottavi di finale di Coppa Italia di Serie C.
  • 1985-1986 - 3º in Serie B. Subisce la revoca della promozione per illecito sportivo sanzionato dalla C.A.F.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia di Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia di Serie C.
  • 1989 - Cambio denominazione in Vicenza Calcio.[3][4]
  • 1989-1990 - 14º nel girone A della Serie C1. Vince lo spareggio-salvezza.

Sedicesimi di finale di Coppa Italia di Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia di Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Vince la Coppa Italia (1º titolo).
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
Finalista di Supercoppa italiana.
Semifinalista di Coppa delle Coppe UEFA.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.

Secondo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
  • 2004-2005 - 17º in Serie B. Reintegrato di diritto in seguito alla retrocessione del Genoa per illecito sportivo che annullò l'originario esito sfavorevole del play-out.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.

Quarto turno di Coppa Italia.
  • 2011-2012 - 19º in Serie B. Riammesso in seguito all'esclusione del Lecce per illecito sportivo che invalidò l'originario esito sfavorevole del play-out.
Secondo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Primo turno di Coppa Italia.
Quarto turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
2018 - Il 18 gennaio, il Vicenza Calcio S.p.A. viene dichiarato fallito e conclude la stagione in esercizio provvisorio. Il 31 maggio, subentra il Bassano di Bassano del Grappa, che rileva i cespiti della vecchia società all'asta di liquidazione, cambiando denominazione in L.R. Vicenza Virtus S.p.A. e trasferendo la sede sociale a Vicenza.
Secondo turno di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia Serie C.
Terzo turno di Coppa Italia.
  • 2021 - Cambia denominazione in L.R. Vicenza.[1]
  • 2021-2022 - 17º in Serie B. Retrocesso in Serie C dopo aver perso i play-out.
Trentaduesimi di finale di Coppa Italia.
in Coppa Italia Serie C.

Denominazioni



Colori e simboli



Colori


Marcelo Otero in azione nel 1996 con la classica divisa del Vicenza: maglia palata biancorossa, con pantaloncini e calzettoni bianchi.
Marcelo Otero in azione nel 1996 con la classica divisa del Vicenza: maglia palata biancorossa, con pantaloncini e calzettoni bianchi.

Sin dal 1902, i colori sociali del Vicenza sono il bianco e il rosso, le stesse tinte comunali della città veneta. La divisa utilizzata dalla squadra nelle sue partite casalinghe è tradizionalmente costituita da una maglia palata biancorossa, abbinata a pantaloncini e calzettoni bianchi, questi ultimi con risvolto rosso.

Nel corso della storia del club, l'uniforme vicentina ha subito varie modifiche. Inizialmente era sostanzialmente una camicia con pali molto stretti, abbinata a calzettoni rossi. Tra gli anni 1920 e 1930, oltre alla succitata maglia palata, erano in uso anche delle casacche bianche con fascia orizzontale rossa al centro del petto, o al contrario rosse con fascia centrale bianca, assieme a pantaloncini rossi; la fascia verrà eliminata nel decennio successivo, lasciando la divisa completamente bianca. Alla ripresa nel secondo dopoguerra, i vicentini sfoggiarono spesso una palatura più ampia rispetto a quella d'inizio Novecento.

Tra le annate 1963-1964 e 1966-1967 c'è stato poi il ritorno a una maglia dai pali molto fitti; nell'ultima stagione è stata indossata anche una maglia bianca con sbarra diagonale rossa. Dagli anni 1970 i pali verticali tornano a una larghezza standard; con la fine del decennio, inoltre, il Lanificio Rossi cominciò a fornire come seconde e terze maglie modelli con colori sgargianti, tra cui il verde, l'azzurro, il blu e il giallo, molto semplici e minimali, marchiate solo dalla classica "R" dell'azienda affissa sul petto.

Nella stagione 1981-1982 comparve sulle maglie biancorosse il primo sponsor ufficiale: la Yuma Jeans, che vi restò fino all'annata 1983-1984.

Fino alla stagione 1995-1996 la maglia presentava una palatura più fitta; mentre dalla stagione 1996-1997 alla stagione 1998-1999 la divisa appariva con meno pali.

La stagione 2001-2002 rappresentò per il Vicenza quella celebrativa dei primi cento anni dalla sua fondazione. Per celebrare la ricorrenza del centenario, la Umbro elaborò una divisa classica: la maglia ripresentò la comparsa della storica R a sinistra, e la mutazione del logo della V divenuta dorata per quella stagione e collocata al centro della maglia.

Nella stagione 2016-2017 in occasione del 20º anniversario della conquista della Coppa Italia 1996-1997, sulla maglia del Vicenza fu presente uno stemma celebrativo per rievocare la storica vittoria della coccarda tricolore.[30]

Nella storia del Vicenza, per via dei prestigiosi traguardi raggiunti dalla squadra biancorossa, le due maglie storiche rimangono quella del Real Vicenza che sfiorò lo scudetto della stagione 1977-1978, e quella del Vicenza dei miracoli di Francesco Guidolin di metà anni novanta con lo sponsor Pal Zileri.


Gli inizi
Anni 1920-1930
Anni 1930-1940
Anni 1940-1960
Anni 1960-1970
Anni 1970-oggi

Simboli ufficiali



Stemma

Evoluzione dello stemma
L'originario stemma ACIVI del 1902 in uso fino alla stagione 1952-1953.
L'originario stemma ACIVI del 1902 in uso fino alla stagione 1952-1953.
Primo stemma usato sotto la proprietà Lanerossi, dalla stagione 1953-1954 alla stagione 1966-1967[31].
Primo stemma usato sotto la proprietà Lanerossi, dalla stagione 1953-1954 alla stagione 1966-1967[31].
Secondo stemma usato sotto la proprietà Lanerossi, dalla stagione 1967-1968 alla stagione 1988-1989[31].
Secondo stemma usato sotto la proprietà Lanerossi, dalla stagione 1967-1968 alla stagione 1988-1989[31].
Lo stemma disegnato da Toni Vedù per il Vicenza Calcio, in uso dalla stagione 1989-1990 alla stagione 2017-2018.
Lo stemma disegnato da Toni Vedù per il Vicenza Calcio, in uso dalla stagione 1989-1990 alla stagione 2017-2018.
Lo stemma del L.R. Vicenza in uso dalla stagione 2018-2019[31].
Lo stemma del L.R. Vicenza in uso dalla stagione 2018-2019[31].

Dal 1902, anno di fondazione, alla stagione 1952-1953, il club utilizzò come simbolo uno scudo svizzero partito a sinistra con una croce bianca in campo rosso (mutuata dallo stemma araldico della città di Vicenza), a destra palato in bianco e rosso. La fascia cuspidale, su fondo bianco, recava la dicitura A.C. VICENZA a lettere stampatelle rosse.

Nella stagione 1953-1954 (a seguito del passaggio sotto il controllo della Lanerossi) subentrò un ancile troncato: nel campo superiore, su fondo bianco, s'inscriveva la mutata ragione sociale LANEROSSI A.C. VICENZA (a lettere stampatelle auree), mentre nel campo inferiore, su fondo palato di bianco e rosso, campeggiava la celebre R annodata (sempre color oro), simbolo dell'azienda tessile di Schio.

Vera protagonista della simbologia societaria (in quanto unico elemento a campeggiare sulle maglie da gioco), la R della Lanerossi rimase in uso fino alla stagione 1988-1989.

Nel 1989,[3][4] a seguito della fine della "stagione Lanerossi" e del cambio di denominazione in Vicenza Calcio, l'artista Antonio "Toni" Vedù dell'Anonima Magnagati disegnò un nuovo emblema: di base si trattava di uno scudo francese moderno bianco bordato di rosso (salvo che nella parte superiore), quasi completamente occupato da una larga V rossa con all'interno una riga bianca, la quale sulla sinistra si tramutava in una croce (evocante l'araldica cittadina). In capo al tutto era apposta la dicitura VICENZA CALCIO 1902, a lettere rosse.

A seguito di un accordo con il gruppo Marzotto (divenutone frattanto proprietario), nella stagione 2001-2002 (in concomitanza col centenario di fondazione) la R della Lanerossi tornò a campeggiare sulle divise biancorosse. Previo rinnovo dell'accordo, dalla stagione 2006-2007 essa è tornata ad essere parte integrante delle maglie vicentine, diventando una sorta di "stemma secondario".

Nel 2018, a seguito del fallimento del Vicenza Calcio, la subentrante L.R. Vicenza Virtus di Renzo Rosso ha scelto di dismettere l'emblema del 1990 in favore del ripristino della sola R, che torna così ad essere l'effettivo stemma societario. A partire da essa è stato così concepito un nuovo identificativo (in uso solo per l'ambito amministrativo e comunicativo, ma non sulle maglie da gioco), nel quale il simbolo Lanerossi (colorato di rosso) è inserito in un cerchio (egualmente rosso) aperto nella parte superiore; al di sotto di esso campeggia l'epigrafe L.R. VICENZA 1902, a lettere stampatelle nere.


Inno

L'inno ufficiale riconosciuto dalla società è Vicenza cuore biancorosso, inno composto dal deejay Manuel Negrin nel 2012 e cantato da Luca Menti. Il titolo è stato scelto tramite un sondaggio sul sito ufficiale del Vicenza Calcio. Viene fatto ascoltare durante l'entrata in campo dei calciatori biancorossi allo stadio Menti e al termine delle partite.

Oltre a questo ci sono diverse altre canzoni:


Mascotte

Il Vicenza ha una propria mascotte ufficiale: Gatton Gattoni. La sua storia parte nel campionato di Serie B 1994-1995 quando un'agenzia pubblicitaria vicentina decise di creare un'immagine da associare alla squadra di calcio: si pensò di scegliere un personaggio fumettistico che sapesse riassumere un'immagine rappresentativa per i vicentini insieme a fiducia e sostegno per i colori biancorossi.

Venne scelto un gatto personificato in un giocatore con tanto di maglietta del Vicenza. A fine campionato il Vicenza venne promosso in Serie A e per questo Gatton Gattoni divenne subito il portafortuna della squadra e dei tifosi. Se inizialmente l'agenzia scelse di dare alla mascotte una veste esclusivamente cartacea (appariva sul giornale della squadra e sui volantini dei tifosi) e cartellonistica, si arrivò infine alla realizzazione di una mascotte alta due metri e mezzo che a ogni partita intratteneva gli spettatori passeggiando per il campo da gioco; Gatton Gattoni scese fisicamente in campo il 12 maggio 1996, durante l’ultima partita di campionato, giorno in cui il Vicenza pareggiò in casa 2-2 contro la Sampdoria. Poco tempo dopo in ogni iniziativa del Vicenza Calcio si richiedeva la presenza della mascotte ufficiale. La "passeggiata" del pupazzo continua ancora adesso prima di ogni partita disputata al "Menti".

Gatton Gattoni oggi è anche una linea dei prodotti di merchandising del Vicenza Calcio. La sua popolarità nel mondo del calcio è ormai nazionale oltre a essere stato il primo esempio di mascotte ufficiale di una società di serie A.


Strutture



Stadio


Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Romeo Menti.
La partita con il record storico di spettatori al Menti, con 31 023 presenze, fu L.R. Vicenza-Juventus del 22 gennaio 1978 (0-0).
La partita con il record storico di spettatori al "Menti", con 31 023 presenze, fu L.R. Vicenza-Juventus del 22 gennaio 1978 (0-0).

Il primo stadio in cui giocò l'allora A.C. Vicenza fu il campo di Borgo Casale, nella zona est della città. Si trattava di un semplice campo da calcio senza spalti né tribune dove i giocatori biancorossi mossero i primi passi. L'interruzione dovuta alla prima guerra mondiale, portò la società a ricercare una nuova zona dove disputare le partite.

Dal 1919 venne realizzato un nuovo stadio a San Felice (zona ovest del capoluogo) che, per l’epoca, era un impianto sportivo moderno, dotato di tribuna in legno con spogliatoi. Nel corso degli anni '20 la tribuna fu poi edificata in cemento e gli spogliatoi portati nello spazio sottostante. Fu inaugurato domenica 22 giugno 1919 con ila disputa del match amichevole Vicenza - Triestina. Era soprannominato "stadio dea carbonea" (stadio della carbonella) in quanto, per livellare i solchi lasciati dai tacchetti di ferro, si ricorreva a coprirli con carbonina e pirite prese dalle vicine fonderie.

Dal 1935 la squadra gioca le sue partite casalinghe allo stadio Romeo Menti, da sempre di proprietà comunale.

L'impianto fu chiamato inizialmente Campo Sportivo del Littorio, in linea con le influenze fasciste dell'epoca. Inaugurato in occasione della festa patronale dell'8 settembre con una partita tra il Vicenza e il Soroksár di Budapest, venne successivamente danneggiato dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, ristrutturato in pochi mesi (con l'eliminazione della pista di atletica leggera) e ridenominato, nel 1946, in Comunale.

Dopo la tragedia di Superga in cui perse la vita Romeo Menti, vicentino di nascita oltreché ex calciatore berico, il comune decise, nel 1949, di intitolare l'impianto sportivo alla sua memoria.

Ha subito diverse ristrutturazioni e adeguamenti nel corso degli anni. È un tipico stadio "all'inglese", con tribune e gradinate molto vicine al campo.


Centro di allenamento


Dal 2006 al 2017 la società utilizzò un moderno centro tecnico, situato ad Isola Vicentina, denominato Centro Tecnico Piermario Morosini.

Piermario Morosini al quale era stato dedicato il vecchio centro di allenamento.
Piermario Morosini al quale era stato dedicato il vecchio centro di allenamento.

La struttura si sviluppava su un'area complessiva di 65000  e si divideva in due unità simmetriche, una riservata alla Prima Squadra con spogliatoi, magazzino, sale mediche, palestra e annessi uffici dirigenziali e sale riunioni e una sala conferenze, ed una dedicata al settore giovanile con i medesimi servizi, oltre ad una grande palestra regolamentare per il lavoro all'interno ed i maggiori eventi. All'esterno la superficie si strutturava in 5 campi di calcio per gli allenamenti, di cui 4 in erba e uno ulteriore in terra battuta.

Dopo la prematura scomparsa, la società decise di intitolare il Centro Tecnico a Piermario Morosini[32] (già calciatore del Vicenza per tre stagioni).

A seguito del fallimento societario, il Centro Tecnico, che è stato sin dalla sua costruzione nel 2006 proprietà della società Sporting Club Isola srl (fallita anch'essa[33]) per quanto riguarda la struttura e River srl per quanto riguarda i 5 campi di calcio, è stato abbandonato[34].

Dopo uno svolgimento degli allenamenti presso gli impianti sportivi comunali di Capovilla di Caldogno, da ottobre 2021 la prima squadra si allena nel nuovo centro tecnico denominato "Sporting Club 55" di proprietà della OTB Group, la holding che controlla la società biancorossa e localizzato a Fellette di Romano d'Ezzelino, alle pendici del Monte Grappa. Il nuovo impianto, che ospitava il settore giovanile già dal 2018, è dotato di un'area esclusiva per il LR Vicenza e un'altra area multifunzione aperta al pubblico, oltre ad una guest house dotata di sale e ambienti, in parte esclusivi e in parte comuni. Il centro sportivo è dotato di due campi regolamentari da calcio con tribuna, un campo da calciotto in erba sintetica, due campi da calcetto 6 vs 6 in erba sintetica, tre campi da calcetto 5 vs 5 in erba sintetica (coperti per la stagione invernale), sei campi da padel coperti per la stagione invernale, quattro campi da tennis in terra (di cui due coperti), due campi da beach volley, due piscine e una piscina idromassaggio. All'interno il centro presenta una palestra di 300 mq, un'area wellness con bagno turco e sale dedicate ai massaggi e terapie. Il centro si completa poi con spogliatoi, sale meeting e sale video per le riunioni ed un’area bistrot[35].


Società


La sede societaria si trova in largo Paolo Rossi 9, in una palazzina interna all'area dello Stadio Menti. Di fronte agli uffici societari si trova inoltre Casa Vicenza, una club house realizzata nel 2017 con area ospitality e sala stampa.


Organigramma societario


Il L.R. Vicenza è una società per azioni; dal 29 maggio 2018 è di proprietà della vicentina OTB Group di Breganze, holding dell'imprenditore Renzo Rosso. Oltre al gruppo OTB (che detiene la quota di maggioranza), dal 18 febbraio 2019 sono soci del L.R. Vicenza diverse altre società o imprenditori vicentini, tra cui la Better Silver Spa, la Cleops Srl (società di investimenti della Zambon Group Farmaceutici), la Dainese Spa, Futura (holding della famiglia Chilese), Marcello Cestaro, OMIS Spa, Paolo Scaroni, Pelletterie Sagi Srl, QDB Srl, Rino Mastrotto e la SIPE Spa (Gruppo Maltauro).

Staff dell'area amministrativa
Area gestionale
  • Presidente: Stefano Rosso
  • Amministratore delegato e direttore generale: Rinaldo Sagramola
  • Direttore Sportivo: Federico Balzaretti
  • Direttore Tecnico, scouting e metodologie: Francesco Vallone
  • Segretario Sportivo: Simone Marconato
  • Segreteria di Direzione : Sofia Pagiusco
  • Finance Manager: Elisabetta Alzeni
  • Amministrazione: Federico Marchesini, Stefano Bizzotto
  • Resp. Comunicazione e Marketing: Sara Vivian
  • Grafica: Stefano Sartore
  • Digital account: Francesco Salomon
  • Merchandising: Luca Franceschini
  • Resp. commerciale: Nicola Rossi
  • Sales: Vladimiro Arcoma, Federico Hanard
  • Segreteria Marketing e Commerciale: Giovanni Cittadin
  • Scouting: Riccardo Polacco
  • Ticketing: Giulia Pozzan
  • Centralino: Milica Stevanovic
  • Stadio e Logistica: Sergio Valerio, Roberto Filippi, Elena Giavatto
  • Magazzino : Ivana Spallino, Fabrizio Zordan, Paola Marenda
  • Delegato alla sicurezza: Gianluca Miozzi
  • R.S.P.P.: Giuseppe Gangi
  • S.L.O.: Michele Zanotto
Cronologia assetto societario
  • 1902-1953 Proprietà condivisa tra i giocatori
  • 1953-1989 Proprietà Lanerossi Spa
  • 1989-1997 Proprietà Dalle Carbonare
  • 1997-2004 Proprietà ENIC Plc
  • 2004-2016 Proprietà Finalfa Srl
  • 2016-2017 Proprietà Vi.Fin. Spa
    • 2017-2018 Tribunale fallimentare di Vicenza
  • 2018-attuale Proprietà OTB Group Spa


Di seguito l'elenco dei fornitori tecnici e degli sponsor ufficiali.[36]

Cronologia sponsor ufficiali
  • 1981-1984 Yuma Jeans
  • 1984-1985 TreGima Mobili
  • 1985-1987 Acqua Recoaro
  • 1987-1989 Pulitalia
  • 1989-1998 Pal Zileri
  • 1998-1999 Belfe
  • 1999-2000 Caffè Vero
  • 2000-2002 Artel
  • 2002-2005 Caffè Vero
  • 2005-2007 Acqua Recoaro
  • 2007-2009 Fiera di Vicenza
  • 2009-2010 Fiamm
  • 2010-2017 Banca Popolare di Vicenza
  • 2017-2018 Acciaierie Valbruna
  • 2018- Diesel
Cronologia sponsor tecnici
  • 1970-1971 Umbro
  • 1978-1992 Adidas
  • 1992-1995 Virma
  • 1995-1997 Biemme
  • 1997-1998 Lotto
  • 1998-1999 Biemme
  • 1999-2002 Umbro
  • 2002-2005 Biemme
  • 2005-2007 A-Line
  • 2007-2009 Diadora
  • 2009-2012 Max Sport
  • 2012-2018 Macron
  • 2018-2022 Lotto
  • 2022- Fila

Settore giovanile


Un giovane Roberto Baggio, prodotto del vivaio berico, in acrobazia al Lanerossi nella stagione 1982-1983
Un giovane Roberto Baggio, prodotto del vivaio berico, in acrobazia al Lanerossi nella stagione 1982-1983

Il settore giovanile della società vanta due vittorie consecutive nel Torneo di Viareggio, nel 1954 e nel 1955. Esso si suddivide in 4 ambiti:

Nel corso dei decenni il vivaio biancorosso ha da sempre cresciuto numerosi calciatori che sono poi approdati in prima squadra, dagli albori del sodalizio fino a oggi. Tra coloro che hanno iniziato nel Vicenza si annoverano Roberto Baggio (ritenuto uno dei migliori giocatori della storia del calcio mondiale, vincitore del Pallone d'oro 1993), Gino Vallesella (primo capitano biancorosso nel periodo dei pionieri), i fratelli Umberto e Romeo Menti e il loro nipote Luigi (secondo di tutti i tempi per presenze e primo per apparizioni in massima serie con la maglia biancorossa), Alberto Marchetti (settimo di tutti i tempi per presenze e il terzo fra i bomber), Bruno Quaresima (decimo biancorosso di tutti i tempi per presenze e secondo fra i cannonieri), Mirko Pavinato, Giancarlo Fusato, Renzo Cappellaro, Nevio Scala, Massimo Briaschi, Giorgio Sterchele, Nicola Zanini, Paolo Zanetti e Luca Rigoni.

Tra la fine degli anni novanta e l'inizio degli anni duemila è da menzionare il vicentino Christian Maggio: cresciuto nel settore giovanile berico, esordì in prima squadra alla 1ª giornata della Serie A 2000-2001, affermandosi negli anni successivi altrove e in nazionale maggiore.

Le squadre giovanili si allenano a Vicenza negli impianti di via Gagliardotti, Stanga, Saviabona, San Pio X, Bertesinella e Pomari mentre a Bassano negli impianti di Cartigliano, Centro Giovanile e Sporting.

Negli ultimi anni diversi ex giocatori biancorossi a fine carriera hanno deciso di seguire i diversi ambiti del settore giovanile.

Organigramma settore giovanile
Organigramma
  • Responsabile di settore: Michele Nicolin
  • Segretario Settore Giovanile:: Gabriele Stevanin
  • Responsabile Attività di Base Area Vicenza: Davide De Pretto
  • Responsabile Attività di Base Area Bassano del Grappa: Claudio Conte
  • Responsabile Tecnico Settore Giovanile: Lorenzo Simeoni
  • Responsabile Scuola Calcio: Luigi Zanetti
  • Individual Coach – Capo Scouting Settore Giovanile: Dan Vesterby Thomassen

Area tecnica attività agonistica

  • Allenatore Primavera: Dan Vesterby Thomassen
    • Collaboratore tecnico: Toto Rondon
    • Preparatore atletico: Paolo Guderzo
    • Allenatore portieri: Mirco Muraro e Carlo Gelmetti
  • Allenatore Allievi Nazionali Under 17: Luca Rigoni
  • Allenatore Allievi Sperimentali Under 16: Guido Belardinelli
  • Allenatore Giovanissimi Nazionali Under 15: Diego Bistore
  • Allenatore Giovanissimi Sperimentali Under 14: Tommy Dal Santo
  • Allenatore Giovanissimi Regionali Professionisti Under 13: Alberto Stefani

La "Nobile Provinciale"


Il 25 aprile 2012 prende il via l'iniziativa della società cooperativa "Nobile Provinciale", con l'intento di creare un azionariato popolare per acquistare il Vicenza Calcio. Il nome deriva dall'appellativo che era stato coniato ai tempi del Lanerossi per identificare la squadra vicentina, capace di tener testa alle grandi squadre del calcio italiano. La "Nobile Provinciale" è patrocinata dal Comune e dalla provincia di Vicenza.


Il Vicenza nella cultura di massa


Elena Sofia Ricci e Ugo Tognazzi nella tribuna dello Stadio Romeo Menti durante le riprese del film del 1987 Ultimo minuto.
Elena Sofia Ricci e Ugo Tognazzi nella tribuna dello Stadio Romeo Menti durante le riprese del film del 1987 Ultimo minuto.

Il Vicenza, essendo uno dei club italiani che hanno disputato il maggior numero di campionati di Serie A, è presente in varie opere della cultura italiana; sia in ambito cinematografico e televisivo che in quello musicale, svariando anche nel ludico dei videogiochi. Tito Buy, fondatore nel 1902 e primo presidente del Vicenza, è bisnonno dell'attrice Margherita Buy.[37][38]

Nel 1987, nel film Ultimo minuto[39][40][41] diretto da Pupi Avati, e interpretato da Ugo Tognazzi, Elena Sofia Ricci, Marco Leonardi e Diego Abatantuono; il Vicenza, lo Stadio Romeo Menti e la tifoseria della Curva Sud sono accreditati nei titoli di coda.[42] In questa pellicola sia l'interno e l'esterno dello stadio berico vennero utilizzati come location per girare le riprese. I colori biancorossi della squadra protagonista del film e alcune caratteristiche ricollegano al Vicenza, emblema della classica squadra di provincia del calcio nazionale di quegli anni. Le riprese della curva vicentina vennero effettuate il 26 aprile 1987 durante la partita Vicenza-Cesena.[43] Lo stadio è riconoscibile anche per la presenza degli striscioni biancorossi degli ultrà berici e del cartellone pubblicitario Pal Zileri collocato sopra al centro della Curva Sud.

Nell'autunno del 2020 furono girate allo Stadio Romeo Menti le riprese del film Mancino naturale, interpretato da Claudia Gerini, Katia Ricciarelli e Massimo Ranieri: il ragazzino protagonista, tifoso della squadra berica, è stato chiamato Paolo dai genitori in onore di Paolo Rossi.[44][45][46][47][48][49][50]

Nel film Con la rabbia agli occhi del 1976, la partita vista dal commissario (Martin Balsam) al televisore è Napoli-Lanerossi Vicenza del 20 ottobre 1974, valevole per la 3ª giornata della Serie A 1974-1975.[51]

Nel film Poliziotto senza paura del 1978, la partita vista da Walter (Maurizio Merli) al televisore è Perugia-Lanerossi Vicenza del 15 gennaio 1978, valevole per la 14ª giornata della Serie A 1977-1978.[52]

Nell'estate 2001 il neoacquisto biancorosso Stefan Schwoch partecipò come concorrente VIP alla quinta puntata del 17 agosto 2001 del game show televisivo Facce da quiz su Canale 5.[53][54][55][56]

Nel 2003 il Lanerossi Vicenza venne menzionato dall'attore Carlo Gabardini nell'episodio 127 Alta tensione della prima stagione della sitcom Camera Café su Italia 1.[57][58]

L'attaccante biancorosso Julio González, accompagnato in studio dai tifosi vicentini, partecipò come ospite protagonista alla puntata del 30 gennaio 2007 del talk show televisivo Il bivio - Cosa sarebbe successo se... su Italia 1 raccontando la sua vita dopo l'incidente automobilistico che gli provocò l'amputazione del braccio sinistro.[59][60][61]

L'attore Carlo Verdone ha citato il Lanerossi Vicenza in alcuni suoi film;[41] mentre l'attore Luca Zingaretti, che si trovava in città per un impegno teatrale nell'aprile 2013, si allenò al Centro Tecnico Piermario Morosini assieme ai calciatori della Primavera del Vicenza.[62][63]

Nell'aprile 2018 l'attore Rocco Siffredi ha rivelato di essere tifoso del Lanerossi Vicenza[64][65] dall'età di 8 anni, postando successivamente su vari social network[66][67] una sua foto da bambino con la maglia biancorossa.[68][69][70]

L'album Calciatori Panini della stagione 1995-1996[71] utilizzò come copertina la foto del vicentino Gustavo Mendez mentre gareggia in velocità con George Weah nella gara Vicenza-Milan del 22 ottobre 1995.[72]

Il videogioco PC Calcio 5.0 della stagione 1996-1997[73][74] ha come copertina globale la foto del capitano biancorosso Giovanni Lopez alle prese con il bianconero Christian Vieri scattata durante la partita Juventus-Vicenza del 1º marzo 1997.[75][76]

Il gruppo musicale punk rock vicentino Derozer ha scritto la canzone Fedeli alla tribù in onore della trasferta del club berico allo Stamford Bridge di Londra contro il Chelsea nella semifinale di ritorno della Coppa delle Coppe 1997-1998.[77]

Inoltre, sempre nell'ambito musicale, al Vicenza è dedicata una canzone del 2018 della cantante Francesca Michielin, ispirata alla retrocessione nella serie cadetta nel 2001 della squadra biancorossa.[78][79][80]


Allenatori e presidenti



Allenatori


Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del L.R. Vicenza.
Francesco Guidolin, l'allenatore del Vicenza che conquistò la Coppa Italia 1996-1997.
Francesco Guidolin, l'allenatore del Vicenza che conquistò la Coppa Italia 1996-1997.

Sono 75 gli allenatori che dal 1902 hanno assunto la guida tecnica del Vicenza.[81] Tra le loro nazionalità prevale quella italiana.

Il primo allenatore della storia biancorossa fu il professore Antonio Libero Scarpa, il quale guidò la squadra berica dal 1902 al 1908; sempre in quel periodo, dal 1903 al 1908 fu inoltre presidente del Vicenza.

A vantare il mandato tecnico più lungo è tuttora il vicentino Giulio Fasolo, rimasto alla guida della squadra per 10 stagioni di cui 7 consecutive, dal 1908-1909 al 1914-1915, ed in seguito all'attività sospesa tra il 1915 e il 1919 per l'esposizione in prima linea del territorio berico sul fronte della prima guerra mondiale, fu nuovamente allenatore dal 1919-1920 al 1921-1922. Giulio Fasolo fu allenatore quando la squadra berica sfiorò lo scudetto della stagione 1910-1911.

Negli anni venti e trenta, furono parecchi gli allenatori stranieri della squadra berica. Il primo allenatore straniero della storia biancorossa fu l'austriaco Franz Sedlacek, il quale guidò la squadra nella stagione 1922-1923.

Tra gli allenatori stranieri, quelli che vantano il maggior numero di presenze sulla panchina biancorossa sono gli ungheresi Wilmas Wilhelm e Imre Janos Bekey e l'uruguaiano Hector Puricelli.

Un allenatore che ha segnato la storia biancorossa è stato G.B. Fabbri. Tecnico del Vicenza dal 1976 al 1979, fu alla guida della squadra berica che sfiorò lo scudetto della stagione 1977-1978. Il tecnico emiliano ebbe l'intuizione di spostare Paolo Rossi da ala destra a centravanti prolifico.[82]

Francesco Guidolin allenò il Vicenza dal 1994 al 1998, vincendo la Coppa Italia 1996-1997, e raggiungendo la semifinale della Coppa delle Coppe 1997-1998. Negli anni a Vicenza predilesse normalmente il 4-4-2,[83] mentre in alcune partite delicate, giocate sulla tattica difensiva, optò per il 4-5-1 e il 5-4-1.[84]

Durante la guida di Edoardo Reja, al termine della stagione 1999-2000, la squadra berica conseguì l'ultima promozione in Serie A.

Sono stati sia calciatori che allenatori del Vicenza (in ordine cronologico): Giulio Fasolo, Aldo Casalini, Wilmas Wilhelm, Eraldo Bedendo, Pietro Spinato, Umberto Menti, Roberto Lerici, Antonio Pin, Chinesinho, Giulio Savoini, Ernesto Galli, Fabio Viviani, Giancarlo Camolese, Massimo Beghetto, Manlio Zanini, Alessandro Dal Canto, Giovanni Lopez, Nicola Zanini e Domenico Di Carlo.

Di seguito la lista degli allenatori dall'anno di fondazione a oggi.[85][86]

Allenatori

Presidenti


Le singole voci sono elencate nella Categoria:Presidenti del L.R. Vicenza.
I fondatori del Vicenza: Tito Buy (seduto al centro) e Antonio Libero Scarpa (alla sua sinistra), rispettivamente primo e secondo presidente della squadra biancorossa.
I fondatori del Vicenza: Tito Buy (seduto al centro) e Antonio Libero Scarpa (alla sua sinistra), rispettivamente primo e secondo presidente della squadra biancorossa.

Il Vicenza ha avuto svariati presidenti illustri e dalle personalità assai spiccate sin dalle origini, parecchi dei quali membri dell'aristocrazia vicentina.

La squadra fu fondata dal patriota e garibaldino Tito Buy,[37] primo presidente nel 1902, assieme al presidente onorario, il conte e deputato Felice Piovene.[87]

Il generale e politico Augusto Bucchia fu presidente quando la squadra berica sfiorò lo scudetto della stagione 1910-1911.[88]

Felice Piovene (a sinistra) e Augusto Bucchia (a destra), presidenti biancorossi agli albori della squadra berica.

Negli anni successivi altre personalità spiccate furono l'ingegnere Virginio Tonini, il tenente generale Luigi Maglietta, l'onorevole deputato e pilota automobilistico Tullio Cariolato, il mecenate e marchese Antonio Roi (negli anni venti, trenta e quaranta), il conte e notaio Tommaso Valmarana (negli anni trenta e cinquanta), il nobile Ludovico Thiene (a cavallo tra gli anni quaranta e cinquanta), l'accademico Franco Barbieri, il nobile e grande ufficiale Rodolfo Gavazzi (proprietario del colosso laniero Lanerossi), il politico Delio Giacometti e l'accademico e storico Virgilio Marzot.[89]

Giuseppe Farina è il presidente della squadra biancorossa che sfiorò lo scudetto della stagione 1977-1978. La sua è stata la presidenza più duratura della storia del club, rimanendo in carica alla guida del Vicenza per dodici anni, dal 1968 al 1980.

Pieraldo Dalle Carbonare fu presidente negli anni ottanta e novanta nella risalita dalla Serie C alla Serie A, periodo culminato con la conquista della Coppa Italia 1996-1997.[90][91]

Sotto la presidenza del fondatore di Pal Zileri, l'imprenditore Aronne Miola, al termine della stagione 1999-2000 i biancorossi ottennero l'ultima promozione in Serie A.

Di seguito la lista dei presidenti dall'anno di fondazione a oggi.[92][93]

Presidenti
  • 1902 Tito Buy (primo presidente e fondatore)[94]
  • 1902 Felice Piovene (presidente onorario)[95]
  • 1903-1908 Antonio Libero Scarpa
  • 1908-1911 Augusto Bucchia
  • 1911-1915 Virginio Tonini
  • 1915-1919 – Attività sospesa per l'esposizione in prima linea del territorio berico sul fronte della prima guerra mondiale.
  • 1919 Cristiano Friederecksen
  • 1919-1920 Giacomo Sartea
  • 1920-1921 Luigi Maglietta
    Riccardo Sebellin
  • 1921-1925 Riccardo Sebellin
  • 1925-1926 Amilcare Schiavo
  • 1926-1928 Tullio Cariolato
  • 1928-1931 Antonio Roi
  • 1931-1934 Vasco Barbieri
  • 1934-1935 Tommaso Valmarana
  • 1935 Mario Pittarello
  • 1936 Antonio Roi
  • 1936-1937 Antonio Monti e Mario Pittarello
  • 1937-1939 Antonio Roi, Tommaso Valmarana, Vittorio Zanini e Mario Pittarello
  • 1939-1941 Nino Vetra
  • 1941-1942 Dino Guzzo
  • 1942 Giuseppe Del Conte
  • 1942-1944 Antonio Roi
  • 1945-1946 Tiziano Morando
  • 1946-1949 Silvio Griggio
  • 1949-1950 Ludovico di Thiene
  • 1950-1951 Ludovico di Thiene, Silvio Griggio, Tommaso Valmarana e Franco Barbieri
  • 1951-1952 Silvio Griggio
  • 1952-1953 Italo Festa
  • 1953-1956 Rodolfo Gavazzi
  • 1956-1957 Fedele Lampertico
  • 1957-1963 Pietro Maltauro
  • 1963-1967 Delio Giacometti
  • 1968-1980 Giuseppe Farina
  • 1980-1981 Giuseppe Farina e Francesco Farina
  • 1981-1986 Dario Maraschin
  • 1986-1987 Romano Pigato
  • 1987-1988 Marino Molon
  • 1988-1989 Gastone Celin
  • 1989-1996 Pieraldo Dalle Carbonare
  • 1996-1997 Pieraldo Dalle Carbonare
    Gianni Sacchetto[96]
    Luigi Arena[97]
    Virgilio Marzot[98] (amministratore unico, nominato dal custode giudiziario Giuseppe Iannaccone)[99]
  • 1997 Virgilio Marzot[100]
    Paolo Scaroni
  • 1997-1999 Paolo Scaroni
  • 1999-2004 Aronne Miola
  • 2004-2008 Sergio Cassingena
  • 2008-2009 Gian Luigi Polato
  • 2009-2010 Sergio Cassingena
  • 2010-2011 Danilo Preto
  • 2011-2012 Sergio Cassingena
  • 2012-2013 Massimo Masolo
  • 2013-2015 Tiziano Cunico
  • 2015-2016 Gian Luigi Polato
  • 2016-2017 Alfredo Pastorelli
  • 2017-2018 Marco Franchetto
    Nerio De Bortoli (curatore fallimentare)
  • 2018- Stefano Rosso

Calciatori


Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del L.R. Vicenza.
Paolo Rossi, miglior marcatore della Serie A 1977-1978, annata del secondo posto in classifica.
Paolo Rossi, miglior marcatore della Serie A 1977-1978, annata del secondo posto in classifica.

Tra i giocatori che hanno vestito la maglia biancorossa, il Vicenza ha lanciato nel mondo del calcio due campioni che hanno vinto il Pallone d'oro: Paolo Rossi e Roberto Baggio. La maggior parte dei calciatori ad essere scesi in campo con la maglia del Vicenza è di nazionalità italiana.

Gino Vallesella (primo capitano del Vicenza) fu la bandiera della squadra berica che giunse a giocare la finale nazionale per lo scudetto 1910-1911 contro la Pro Vercelli.

Stefan Schwoch, il calciatore più prolifico nella storia della Serie B.
Stefan Schwoch, il calciatore più prolifico nella storia della Serie B.

Tra i calciatori italiani di rilievo che hanno militato nella squadra biancorossa figurano[101]: Giulio Savoini (detentore del record di presenze), Ferruccio Valcareggi, Azeglio Vicini, Franco Luison, Mario David (primo calciatore biancorosso a giocare con la nazionale), Agostino Di Bartolomei, Massimo Ambrosini, Simone Padoin, oltreché i campioni del mondo 2006 Luca Toni, Cristian Zaccardo e Marco Amelia.

Tra i calciatori più importanti nati in provincia di Vicenza, oltre a Roberto Baggio e ai pionieri dei primi anni dalla fondazione del sodalizio berico, si ricordano Silvio Griggio, Pietro Spinato (miglior cannoniere di tutti i tempi dei berici), Umberto Menti, Romeo Menti, Luigi Menti, Bruno Quaresima, Alfonso Santagiuliana, Sergio Campana, Mariano Rossi, Alberto Marchetti, Gianfranco Volpato, Mirko Pavinato, Renzo Cappellaro, Giorgio De Marchi, Giancarlo Fusato, Adriano Bardin, Nevio Scala e Massimo Briaschi.

Il goleador brasiliano Luís Vinício conquistò la classifica cannonieri della Serie A 1965-1966 con 25 reti restando tuttora il calciatore straniero ad aver segnato più gol nel Lanerossi. Nel decennio successivo, negli anni 1970 si ricordano soprattutto i protagonisti del Real Vicenza che sfiorarono lo scudetto della Serie A 1977-1978, trascinati dal centravanti Paolo Rossi: Pablito si laureò capocannoniere del campionato con 24 reti e divenne il calciatore del Vicenza più prolifico con la maglia della Nazionale italiana con 7 gol.

Negli anni 1990 si ricordano i giocatori che si aggiudicarono la Coppa Italia 1996-1997, fra i quali i due uruguaiani Marcelo Otero e Gustavo Méndez, entrambi vincitori della Copa América 1995. Il centravanti Pasquale Luiso divenne il capocannoniere della Coppa delle Coppe 1997-1998 con otto marcature, inflitte a tutte le quattro squadre europee affrontate. Tra il 2001 e il 2008 in Serie B vi militò Stefan Schwoch che con 135 marcature complessive è attualmente il marcatore più prolifico di tutti i tempi nella storia della serie cadetta.


Capitani


Capitani
Giovanni Lopez, capitano del Vicenza negli anni 1990.
Giovanni Lopez, capitano del Vicenza negli anni 1990.

Il Vicenza e le nazionali di calcio


Mario David con la maglia del L.R. Vicenza, in Serie A, negli anni 1950: fu il primo calciatore biancorosso a giocare con la nazionale.
Mario David con la maglia del L.R. Vicenza, in Serie A, negli anni 1950: fu il primo calciatore biancorosso a giocare con la nazionale.

Di seguito i giocatori nella rosa del Vicenza che hanno giocato con la Nazionale maggiore; il debutto e il numero di presenze quando indossavano la maglia biancorossa.

Giocatore Data Partita debutto Risultato Presenze Gol
Mario David 23 marzo 1958  Austria –  Italia 3 – 2 1 0
Giorgio Puia 11 novembre 1962  Austria –  Italia 1 – 2 2 0
Paolo Rossi 21 dicembre 1977  Belgio –  Italia 0 – 1 14 7
Giampiero Maini 4 agosto 1997  Italia –  Inghilterra 0 – 2 1 0

Di seguito i giocatori nella rosa del Vicenza che hanno giocato con la Nazionale Under-23; il debutto e il numero di presenze quando indossavano la maglia biancorossa.

Giocatore Data Partita debutto Risultato Presenze Gol
Alessandro Iannuzzi 19 giugno 1997  Italia –  Albania 4 – 0 1 1

Di seguito i giocatori nella rosa del Vicenza che hanno giocato con la Nazionale Under-21; il debutto e il numero di presenze quando indossavano la maglia biancorossa.

Giocatore Data Partita debutto Risultato Presenze Gol
Nevio Scala 1º novembre 1969  Italia Under-21 –  Ungheria Under-21 2 – 1 1 0
Oscar Damiani 19 novembre 1969  Paesi Bassi Under-21 –  Italia Under-21 2 – 0 3 0
Andrea Cisco 6 dicembre 1970  Polonia Under-21 –  Italia Under-21 2 – 0 1 0
Paolo Rossi 16 novembre 1976  Italia Under-21 –  Francia Under-21 4 – 0 10 5
Massimo Briaschi 20 settembre 1978  Spagna Under-21 –  Italia Under-21 0 – 1 3 0
Francesco Cozza 22 febbraio 1995  Italia Under-21 –  Estonia Under-21 1 – 0 1 0
Alessandro Pistone 5 ottobre 1995  Croazia Under-21 –  Italia Under-21 2 – 2 1 0
Luigi Sartor 3 ottobre 1996  Francia Under-21 –  Italia Under-21 0 – 1 6 0
Massimo Ambrosini 10 settembre 1997  Georgia Under-21 –  Italia Under-21 2 – 0 4 0
Francesco Coco 10 settembre 1997  Georgia Under-21 –  Italia Under-21 2 – 0 1 0
Roberto Baronio 25 marzo 1998  Malta Under-21 –  Italia Under-21 0 – 1 1 1
Fabio Firmani 25 marzo 1998  Malta Under-21 –  Italia Under-21 0 – 1 7 1
Gianni Comandini 8 settembre 1999  Italia Under-21 –  Danimarca Under-21 3 – 1 8 2
Gennaro Scarlato 31 marzo 1999  Italia Under-21 –  Bielorussia Under-21 4 – 1 3 1
Christian Maggio 20 agosto 2002  Italia Under-21 –  Germania Under-21 0 – 2 2 0
Davide Biondini 11 maggio 2004  Italia Under-21 –  Polonia Under-21 3 – 1 2 0
Simone Padoin 15 agosto 2006  Italia Under-21 –  Croazia Under-21 0 – 0 7 0
Gabriele Paonessa 12 dicembre 2006  Italia Under-21 –  Lussemburgo Under-21 2 – 0 2 1
Piermario Morosini 21 agosto 2007  Italia Under-21 –  Francia Under-21 2 – 1 16 0
Davide Bottone 18 novembre 2008  Germania Under-21 –  Italia Under-21 1 – 0 2 0
Davide Brivio 12 agosto 2009  Russia Under-21 –  Italia Under-21 3 – 2 2 0
Francesco Signori 12 agosto 2009  Russia Under-21 –  Italia Under-21 3 – 2 1 0
Gianvito Misuraca 17 novembre 2010  Italia Under-21 –  Turchia Under-21 2 – 1 4[102] 0

Di seguito i giocatori nella rosa del Vicenza che hanno giocato con la Nazionale olimpica; l'Olimpiade e il numero di presenze quando indossavano la maglia biancorossa.

Giocatore Olimpiade Presenze Gol
Massimo Briaschi Olimpiadi di Mosca 1980 1 0
Luigi Sartor Olimpiadi di Atlanta 1996 1 0

Di seguito i giocatori stranieri convocati nelle rispettive nazionali maggiori durante la militanza nel Vicenza.

Nazionale Giocatore Periodo[103]
 Argentina Francisco Lojacono 1956
 Brasile Bruno Siciliano 1960
 Paesi Bassi Piet Kruiver 1961-1962
 San Marino Claudio Maiani 1986
 Svezia Joachim Björklund 1995-1996
 Uruguay Marcelo Otero 1995-1999
Gustavo Méndez 1995-1999
 Sierra Leone Mohamed Kallon 2000-2001
 Croazia Stjepan Tomas 2000-2002
 Paraguay Julio González 2001-2004
 Togo Mohamed Kader 2002
 Australia Paul Okon 2003
 Venezuela Massimo Margiotta 2004-2005
 Uzbekistan Ilyos Zeytullayev 2007
 Ungheria Zsolt Laczkó 2012-2013
 Bulgaria Valeri Božinov 2013
 Nuova Zelanda Jesse Edge 2014
 Montenegro Filip Raičević 2016
 Guinea-Bissau Janio Bikel 2022

Maglie ritirate


Sono stati ritirati i seguenti numeri di maglia:


Palmarès


29 maggio 1997: il capitano Giovanni Lopez solleva la Coppa Italia 1996-1997.
29 maggio 1997: il capitano Giovanni Lopez solleva la Coppa Italia 1996-1997.

Di seguito è presentato il palmarès della società; si tiene conto esclusivamente di competizioni ufficiali.[109] Tra i trofei non ufficiali ma comunque significativi, si segnalano la Benelux Cup dell'edizione 1959-1961[110] e la Uhrencup dell'edizione 1965; a livello giovanile annovera inoltre alcune prestigiose affermazioni quali il Torneo Città di Arco nelle edizioni 1974, 1979 e 1980, e il Torneo Città di Vignola nell'edizione 1978.

Competizioni nazionali

1996-1997

Competizioni giovanili

1954, 1955
1954-1955

Altre competizioni

1954-1955; 1976-1977; 1999-2000
1981-1982
1910-1911, 1912-1913
  • Campionato italiano Serie C: 2
1939-1940 (girone finale B); 2019-2020 (girone B)

Statistiche e record


Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record del L.R. Vicenza.

Partecipazione ai campionati


Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Prima Categoria41910-19111914-191536
Prima Divisione11921-1922
Serie A301942-19432000-2001
Divisione Nazionale11945-1946
Seconda Divisione31922-19231925-192640
Serie B371933-19342021-2022
Seconda Divisione31926-19271928-192926
Prima Divisione31930-19311932-1933
Serie C91935-19362022-2023
Serie C1101981-19821992-1993
Lega Pro Prima Divisione12013-2014
Seconda Divisione11929-19301

In 103 stagioni sportive dall'esordio a livello nazionale l'11 giugno 1911, compresi 6 tornei di Prima Categoria Nazionale e Prima Divisione e Divisione Nazionale (A), 3 tornei di Seconda Divisione (B), e 3 tornei del Direttorio Inferiore Nord di terzo livello (C) e 1 di quarto livello (D). Sono escluse dal computo le 4 annate in cui il Vicenza disputò unicamente campionati regionali: le stagioni 1911-1912, 1919-1920 e 1920-1921 giocate nella Prima Categoria organizzata dal Comitato Regionale Veneto, e la Terza Divisione 1923-1924 sempre gestita dallo stesso comitato.


Partecipazione alle coppe nazionali


Competizione Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Coppa Italia641935-19362021-2022 75
Coppa Italia Serie C121981-19822022-2023

Partecipazione alle competizioni UEFA


Competizione UEFA Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Coppa delle Coppe11997-19982
Coppa UEFA / Europa League11978-1979

Statistiche di squadra


Di seguito i record all time in partite di campionato.

12-1 vs. Monfalcone (1938-1939)
1-10 vs. MATER (1939-1940)
0-6 vs. Novara (1921-1922)
16-0 vs. Inter (Prima Categoria 1914-1915)
12-1 vs. Monfalcone (1938-1939)

Statistiche individuali


Di seguito le Top 10 dei primatisti di presenze e reti in campionato, più eventuali play-off e play-out. In grassetto eventuali giocatori in rosa.[111][112]

Dati aggiornati al 30 ottobre 2022.

Record di presenze
Record di reti

Tifoseria



Storia


Lo stesso argomento in dettaglio: Tifoseria del L.R. Vicenza.
Coreografia della Curva Sud in Vicenza-Roma 2-1 del 14 aprile 1996.
Coreografia della Curva Sud in Vicenza-Roma 2-1 del 14 aprile 1996.

Il Vicenza ha numerosi tifosi sia in Italia che all'estero.[113][114] Nel novembre del 1975 nascono i primi 2 gruppi di tifoseria organizzata a Vicenza: Ultras e I Marines,[115] che risiedevano in Curva Sud ed avevano entrambi un teschio come simbolo, anche se il primo striscione a comparire in gradinata fu Sanguinari Curva Sud con l'acronimo di S.C.S.[116] Oltre a questi due gruppi, altre frange di tifo organizzato furono i Vigilantes (nati nel 1978), gruppo principale e storico della Curva Sud, sciolti il 1º settembre 2012, dopo 34 anni di presenza.[117] Il simbolo dei Vigilantes era una testa incappucciata, detto boia,[115] con due mannaie incrociate sullo sfondo. Oltre ai Vigilantes, gli altri tre gruppi storici della Curva Sud furono il Fabio Group, la Caneva Berica e i Kapovolti. Il Fabio Group, avente come simbolo il tao,[115] fu fondato nel 1990 in memoria della morte del tifoso dei Vigilantes Fabio Cucco. La Caneva Berica fondata nel 1990 aveva come simbolo una damigiana di vino[118] mentre i Kapovolti fondati nel 1993, avevano come logo un volto di un uomo ubriaco con la lingua fuori molto simile al mostro di Frankenstein.[118] Fino alla stagione 1997-1998 i tifosi del Fabio Group e dei Kapovolti risiedevano in Curva Sud; poi dalla stagione 1998-1999 si stabilirono entrambi in Curva Nord.[116] Nel 2004 dallo scioglimento di questi due gruppi ne nacque la Curva Nord Vicenza (C.N.VI) e poi trasferitisi nei Distinti a seguito delle norme sui tifosi ospiti ai quali fu riservata la Curva Nord.[116]

I 10 000 vicentini sull'argine del Canale Camuzzoni, provenienti dalla stazione ferroviaria, in cammino verso il Bentegodi, nel derby del Veneto della stagione 1996-1997.
I 10 000 vicentini sull'argine del Canale Camuzzoni, provenienti dalla stazione ferroviaria, in cammino verso il Bentegodi, nel derby del Veneto della stagione 1996-1997.

A Vicenza a cavallo tra la seconda metà degli anni ottanta e la prima metà degli anni novanta, avvenne anche un'esperienza di curva federata,[119] con un patto speciale di unione e collaborazione reciproca. Gli esponenti della Curva Sud decisero di fondare il D.U.C.S. (Direttivo Ultrà Curva Sud),[116][120] anche detto C.U.C.S. (Commando Ultrà Curva Sud),[121] con il compito di mediare fra tutti i gruppi presenti in Gradinata Sud per mettersi d'accordo nell'organizzazione delle coreografie, delle trasferte in treno e a stabilire comportamenti di collaborazione e unità tra i vari gruppi, onde evitare litigi, tafferugli e momenti tesi tra di essi. Nella seconda metà degli anni ottanta, in particolari situazioni, il D.U.C.S. era riunito sotto il nome dello striscione Vecchia Guardia.[122] La Vecchia Guardia era un gruppo nato dagli stessi fondatori dei Vigilantes,[121] il cui striscione veniva posizionato al centro della Curva Sud[123] dagli stessi Vigilantes, utilizzato in momenti delicati per la sorte del Vicenza, come nelle due stagioni biancorosse più sofferte, 1988-1989 e 1989-1990, quando il Vicenza rischiò di retrocedere in C2 entrambe le volte.

Gli oltre 10 000 tifosi biancorossi[124] in Verona-Vicenza del 17 novembre 1996.
Gli oltre 10 000 tifosi biancorossi[124] in Verona-Vicenza del 17 novembre 1996.

Gemellaggi e rivalità


Lo stesso argomento in dettaglio: Derby calcistici in Veneto.

Gli ultras del Vicenza hanno un forte gemellaggio con la tifoseria del Pescara: è questo il primo gemellaggio della storia tra due tifoserie ultras e risale al 9 gennaio 1977[125][126]. La tifoseria vicentina è gemellata[127] poi con Ravenna[128][129][130][131][132] (nato nella stagione 1992-1993 quando le due squadre furono entrambe promosse nella serie cadetta e sentito all'epoca da tutta la tifoseria berica, nel giugno 2019 attraverso un comunicato della tifoseria romagnola,[133][134][135] viene riportato che il gemellaggio è tuttora presente e saldo con il gruppo vicentino CSD - Contrà San Domenico), Cremonese[136], Udinese[137] e Reggiana[138]; ha amicizie con Metz[116][139][140], Roda Kerkrade[141][142][143][144] (amicizia nata nelle partite d'andata e ritorno disputate contro gli olandesi in Coppa delle Coppe) e Messina (quest'ultima per effetto del gemellaggio tra i messinesi con i pescaresi).

Coreografia della Curva Sud in Vicenza-Verona del 6 aprile 1997.
Coreografia della Curva Sud in Vicenza-Verona del 6 aprile 1997.

La rivalità più accesa è quella con il Verona[145][146]. La sfida tra Vicenza e Verona, per antonomasia il "derby del Veneto", costituisce la maggiore rivalità calcistica della regione, oltre ad esserne il confronto più sentito. Biancorossi e gialloblù sono infatti i due club veneti più antichi e vincenti. Dagli anni 1970 fino ai primi anni 1990 l'inimicizia verso i tifosi scaligeri non era solo campanilistica ma anche politica.[116][118]

Un'altra storica rivalità con gravi scontri e disordini è quella con il Napoli:[147][148][149][150][151] questo rapporto da sempre antagonistico tra le due tifoserie, venne accentuato ancor di più nella metà degli anni 1990, durante le partite casalinghe al Menti, con incidenti dentro e fuori dallo stadio berico avvenuti nel marzo 1996[152], nel gennaio[147][153] e maggio 1997;[148][149][150] oltre ai violenti episodi verificatisi nella doppia finale di Coppa Italia dello stesso anno: all'andata al San Paolo con lancio di razzi, bombe carta e arredo bagno,[116][151] mentre al ritorno con l'accoltellamento di un supporter vicentino da parte di tifosi partenopei.[116][148][149][150]

Coreografia della Curva Sud in Vicenza-Milan 2-0 del 25 maggio 1997.
Coreografia della Curva Sud in Vicenza-Milan 2-0 del 25 maggio 1997.

Oltre a Verona e Napoli, a causa dei numerosi scontri avvenuti tra le opposte fazioni nel corso degli "anni d'oro" del tifo organizzato in Italia, vi sono poi altre principali rivalità storiche[127] a rischio di incidenti con Bologna[154][155][156][157], Atalanta[158], Brescia[159][160], Triestina[161], Venezia[116] e SPAL[116].

Sono pessimi anche i rapporti con i sostenitori delle tre big del calcio italiano: Juventus[116][162][163] (i legami di odio con la tifoseria juventina si rafforzarono ancor di più nel febbraio e ottobre 1996, quando ebbero luogo notevoli scintille tra i Vigilantes Vicenza e il gruppo ultras bianconero Fighters), Milan[116][164] (al Menti nell'aprile 1999 si verificarono incidenti quando i supporters rossoneri giunti a Vicenza, intonarono cori irridenti inneggianti alla futura retrocessione dei biancorossi in Serie B) e Inter[127][165][166] (rivali da sempre, accentuata anche dal gemellaggio che univa la tifoseria gialloblu e nerazzurra).[116][120]

A livello internazionale l'unica rivalità degna di nota è quella con gli ultras del Chelsea,[167][168][169][170] risalente al 1998 durante la doppia semifinale di Coppa delle Coppe disputata contro gli inglesi (quando un gran numero di sostenitori del Verona era presente nello stadio vicentino insieme ai tifosi londinesi).


Organico


Lo stesso argomento in dettaglio: L.R. Vicenza 2022-2023.

Rosa 2022-2023


Rosa aggiornata al 2 settembre 2022.

N. Ruolo Giocatore
1 P Rok Brzan
2 D Federico Valietti
4 D Christian Corradi
5 D Marco Bellich
6 C Loris Zonta
7 A Nicola Dalmonte
8 C Ronaldo
9 A Franco Ferrari
10 A Stefano Giacomelli (capitano)
11 A Alex Rolfini
13 D Nicola Pasini
14 D Emanuele Padella
15 C Jean Freddi Pascal Greco
17 C Fabio Scarsella
19 C Tjas Begic
N. Ruolo Giocatore
21 C Riccardo Cataldi
20 C Kaleb Jimenez Castillo
22 P Matteo Grandi
23 D Daniel Cappelletti
24 A Filippo Alessio
27 A Matteo Stoppa
31 P Sebastiano Desplanches
68 D Mario Ierardi
73 D Thomas Sandon
77 C Michele Cavion
80 D Alessandro Favero
88 C Enrico Oviszach
94 A Tommaso Busatto
98 P Alessandro Confente

Staff tecnico


Staff aggiornato al 7 novembre 2022.

Staff dell'area tecnica
Staff tecnico
  • Francesco Modesto – Allenatore
  • Attila Malfatti – Allenatore in seconda
  • Massimo Guarise – Collaboratore tecnico
  • Davide Farina – Match analayst
  • Lorenzo Squizzi – Preparatore dei portieri
  • Giacomo Gigliotti – Preparatore atletico
  • Ivan Robustelli – Preparatore atletico e recupero infortunati
  • Federico Balzaretti – Direttore sportivo
  • Andrea Basso – Team Manager
  • Ermanno Zanolla – Magazziniere
  • Ivana Spallino – Magazziniere

Staff medico
  • Dr. Mario Cionfoli – Responsabile sanitario
  • Dr. Diego Ave – Medico sociale
  • Dr. Felice Zuin – Fisioterapista
  • Dr. Giacomo Toniolo – Fisioterapista
  • Massimo Toniolo – Infermiere

Note


  1. Cambia la denominazione sociale in L.R. Vicenza S.p.A., su lrvicenza.net, 11 febbraio 2021.
  2. Acronimo ufficioso, poiché il marchio Lanerossi non è formalmente parte della ragione sociale, cfr. Tiziano Bullato, TvA Notizie: Il Lane riparte da stadio e progetto, TvA Vicenza, 7 luglio 2018, a 0 h 18 min 23 s.
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  160. Brescia, follia ultrà: agguato ai tifosi del Vicenza, ferito un 12enne, su si24.it, 29 aprile 2015. URL consultato il 12 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2015).
  161. Denunciati sette ultras della Triestina, in Il Piccolo, 26 aprile 2004. URL consultato il 21 gennaio 2015 (archiviato il 21 gennaio 2015).
  162. Luca Ancetti, TG, TVA Vicenza, 5 febbraio 1996.
  163. Luca Ancetti, TG, TVA Vicenza, 14 ottobre 1996.
  164. Elisa Santucci, TG, TVA Vicenza, 26 aprile 1999.
  165. Il Giornale di Vicenza, 22 gennaio 1996.
  166. Il Giornale di Vicenza, 9 dicembre 1996.
  167. A Vicenza è già allarme hooligans per l'alleanza tra Chelsea e Verona, in Corriere della Sera, 1º aprile 1998, p. 42 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2015).
  168. Elisa Santucci, TG, TVA Vicenza, 3 aprile 1998.
  169. Fabio Bianchi, Alberta Mantovani e Giancarlo Galavotti, Guidolin è già a Londra, in La Gazzetta dello Sport, 3 aprile 1998. URL consultato il 3 marzo 2017 (archiviato il 4 marzo 2017).
  170. Fabio Bianchi, Alberta Mantovani, Giancarlo Galavotti e Paolo Condò, Luiso-Vialli, l'Europa è Vicenza, in La Gazzetta dello Sport, 2 aprile 1998. URL consultato il 3 marzo 2017 (archiviato il 4 marzo 2017).

Bibliografia



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[de] L.R. Vicenza

L.R. Vicenza Virtus, ehemals Vicenza Calcio, von 1953 bis 1990 bekannt als Lanerossi Vicenza, ist ein italienischer Fußballverein aus der Stadt Vicenza in der Region Venetien. Der Verein wurde am 9. März 1902 gegründet und am 12. Juni 2018 aufgelöst.[1] Der Pokalsieger von 1997 und Vizemeister von 1978 war von 1955 bis 1975 ununterbrochen in der ersten Liga und spielt dieser Tage in der Serie C. Die Farben der Mannschaft sind rot und weiß.

[en] L.R. Vicenza

L.R. Vicenza, commonly referred to as Vicenza, is an Italian football club based in Vicenza, Veneto. Founded in 1902 as Associazione del Calcio in Vicenza, they became Lanerossi Vicenza in 1953, then Vicenza Calcio from 1990 to 2018, a year which saw the club going bankrupt and being put under controlled administration in order to preserve the Serie C spot at the end of the 2017–18 season. Renzo Rosso, owner of fashion brand Diesel, merged its Bassano Virtus and some of the assets of Vicenza Calcio into one team, L.R. Vicenza Virtus, which will play in Vicenza, while the two sides will preserve their distinct youth teams. Vicenza is the oldest team in Veneto; officially founded on 9 March 1902 by the then dean of Liceo Lioy, Tito Buy, and the physical education teacher of the same school, Libero Antonio Scarpa.

[es] L.R. Vicenza Virtus

El L.R. Vicenza es un club de fútbol italiano de la ciudad de Vicenza, en Véneto. Fue fundado en 1902 y refundado en el 2018. Desde la temporada 2022-23 participará en la Serie C, el tercer nivel de competición del sistema de ligas del fútbol italiano.
- [it] L.R. Vicenza

[ru] Виченца (футбольный клуб)

«Виче́нца» (итал. Vicenza Calcio) — итальянский футбольный клуб из города Виченца. После банкротства в 2018 году был создан клуб «Виченца Виртус», который играл в Серии C и на основе которого был возрождён клуб.



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